Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Aliasor    22/08/2020    0 recensioni
Dal capitolo 7: "Ogni tanto non è male farsi alzare l’autostima da un amico. Tempo però, all'improvviso, smise di sorridere allegro per mostrare qualcosa di simile a un’aria di nostalgia ed amarezza.
Come a ricordare qualcosa che non voleva rivangare, come a riaprire una porta che voleva tenere chiusa con centinaia di lucchetti e catene.
- L’amore se dovessi trovarlo… scappa lontano. Ti pugnala al cuore e le cicatrici continuano a sanguinare… no, lascia perdere. Se trovi l’amore seguilo.-"
Breve comprensione della vita, della morte e dell'amore di alcuni individui che non possono essere definiti "esseri umani normali". Angeli, Divinità, Coboldi, Homo Sapiens, "l'Uomo Nero e la sua allegra famiglia non tanto allegra" e qualunque cosa presentino i Mondi. Il lieto fine non è sempre contemplato. Per noi è storia, per loro realtà.
Originariamente pubblicati sul mio blog.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Si attirava gli sguardi di odio di chiunque in quella stanza lo conoscesse anche solo  per la sua fama di folle psicopatico. Di lui si raccontavano diverse storie, di come avesse ucciso i suoi stessi genitori o di come avesse avvelenato l’intero suo paese natale per puro e semplice sfizio.
Dal canto suo non smetteva di sorridere divertito per le loro facce, li trovava così facili da manipolare.
“Bello, bello!” Si ripeteva. “Giocherò con tutti voi.”
<< Argento, cosa ci fa Victor qui?>> Chiese Cedric mettendo una mano vicino alla tasca.
<< Ho invitato Victor a unirsi stabilmente al castello, Gilgamesh.>>
Victor scoppiò a ridere. << “Gilgamesh”? Che razza di nomignolo ti hanno affibbiato?>>
Delphi non smetteva di passare dal fissare un volto all’altro, era come trovarsi davanti a due Cedric, l’unica differenza tra i due stava nei capelli; se uno li aveva bianchi, l’altro li aveva di un color tendente all’ametista.
Questo e, beh, l’espressione sui loro visi.
<< Victor, puoi andare a riposare al terzo piano. Stanza numero sette a destra.>>
Victor passò accanto al cugino agitando le mani e piegando indietro la sua schiena verso i suoi cosiddetti compagni.
<< Okey dokey.>>
Rimasti da soli nella camera, prima che Cedric potesse dire qualcosa, Lucifero prese il suo posto. I suoi occhi grigio metallico erano furenti.
A grandi passi si avvicinò all’androgino fissandolo dal basso in alto, nonostante la differenza di altezza non mostrava la minima paura, muscoli e la determinazione compensavano ampiamente, e apparentemente, lo svantaggio.
La fama di Victor era giunta alle orecchie dell’Angelo Nero e non gli piaceva, sapeva benissimo cosa aveva fatto a Sétanta, di come avesse usato il suo intestino come una sciarpa per gioco rischiando di farlo morire per dissanguamento.
Non poteva permettere che qualcuno  come lui si unisse alla loro famiglia. Era mettersi una serpe in seno.
<< Hai qualcosa da dirmi, Lucifero?>>
<< Eccome, Argento. Non voglio che quel… coso si avvicini a noi. Senza offesa, Gilly, so che è tuo cugino e tutto il resto, ma siamo tutti d’accordo che dovrebbe marcire divorato da qualche verme.>>
Tutti, ad eccezione di Delphi che non ne sapeva nulla, annuirono.
Se nel loro gruppo Argento era quella fastidiosa zia che a Natale regala i calzini sporchi, Victor era appena diventato quel parente al quale ai funerali dici sempre “la prossima volta tocca a te, eh?”.
L’uomo non sbatté le palpebre o cambiò espressione, si limitava a trattenere uno sbadiglio di noia. Davvero credeva gli interessasse minimamente la sua opinione?
Victor era utile alla causa.
Non gli importava quanta gente avesse ucciso, come lo aveva fatto o chi fossero. Gli esseri viventi muoiono ogni giorno per le motivazioni più svariate: assassinate, divorate, incidenti, malattia, età avanzata.  L’unico motivo per cui l’omicidio è vietato è perché si tenta la cosiddetta convivenza pacifica.
Stupidaggini.
I crimini sono all’ordine del giorno, le leggi servono solo a limitarli al minimo.
Le vittime di Victor erano quel minimo.
<< “I demoni hanno fede, ma tremano”, eh?>> Chiese sarcastico mentre citava Dostoevskij.  Non era un buon segno, proprio no. << Abbassa le intenzioni punitive e accetta il nostro alleato. Se dovesse crearvi problemi riferitemelo e basta. Siamo d’accordo?>>
Chiese, o meglio affermò velatamente, mentre gli passava accanto. Quei suoi fastidiosi capelli lunghi quasi finirono in faccia a Lucifero.
I tipi come lui lo facevano incazzare da morire, erano peggio di suo fratello Metatron.
Almeno lui aveva le palle di ammettere di essere uno stronzo epocale.
<< Non siamo d’accordo...>> Infiammò una mano. << … Manco per il cazzo!>>
Gli lanciò contro una palla di fuoco dritta verso la nuca; nessuno immaginava che se ne sarebbe uscito fuori con un attacco a sorpresa.
Diciamoci la verità in faccia, nessuno di loro può rivaleggiare con Capelli d’Argento. Punto. Stiamo parlando di una pers… no, persona non è forse il termine migliore per descriverlo, definiamolo entità. Parliamo di un‘entità in grado di uccidere un drago a sette teste semplicemente toccandolo con il suo indice.
Lucifero, per quanto fosse uno degli Angeli più potenti, non poteva nemmeno avvicinarsi al suo livello, era come se una rana cercasse di nuotare nel vasto oceano.
Sono conscio che uso spesso frasi del genere, ma qui si parla realmente di un altro livello.
Ora vi chiederete se Lucifero sia solo un povero idiota o se avesse un piano, la risposta vi sorprenderà: Lucifero aveva un piano.
Argento si limitò a spegnere la palla con la punta dell’indice destro, annullare un Craft non era nulla di che per lui. E di certo l’Angelo doveva saperlo.
Si ritrovò un pugno dritto in faccia, un pugno dato a mani nude sul suo bellissimo volto.
Nessun potere, nessun Craft o abilità, un dannatissimo, stupido, semplice pugno.
Solo un rivolo di sangue, che si fermò subito, scese da una narice. Sorprendente.
<< Lucifero… ha fatto un graffio ad Argento?>> Semeyaza sgranò gli occhi, era decisamente una delle cose più sconvolgenti che aveva visto da quando si era unito al loro gruppo.
<< Che dire? Complimenti, Lucifero, bel colpo.>> Constatò l’uomo senza smettere di sorridere. << Ma come si vuol dire… “Non conviene che il debole abbia la lingua audace”.>>
Si pulì con un fazzoletto di stoffa il rivolo di sangue e lo rimise nella tasca del cappotto pesante capotto di pelle nera.
Poi, fece una cosa che nessuno lo aveva ancora visto fare: si tolse il cappotto e il cappello a falde larghe che portava in ogni momento della giornata mostrando finalmente il suo fisico.
Era magro ma allo stesso atletico, come se avesse compresso tutte le fibre muscolari per non occupare troppo spazio, il petto era coperto da una canottiera aderente nera che lasciava scoperte le braccia; faceva a pugni con i capelli argentei da cui prendeva il nome.
<< Fiat iustitia et pereant mundus.>> Si lanciò contro il biondo sferrandogli un pugno da cui si difese con difficoltà col suo; sapeva che era veloce ma qui si andava sull’esagerato.
In ogni caso non era nulla di davvero grave, un semplice pugno come tanti. Lo pensò sino a quando non fissò il braccio colpito.
La pelle della mano si stava velocemente scomponendo lasciando spazio solo a ossa e muscoli pulsanti, poteva persino vedere le sue vene e arterie che trasportavano il sangue.
Quante dannate abilità possedeva Argento? Aveva sentito parlare di talentuosi individui in grado di usare di usare due tipi di Craft oltre al comune potenziamento fisico eppure nessuno che potesse fare una cosa del genere.
Il Craft era emettere all’esterno al propria anima e l’anima non si può cambiare o adattare. Si può evolvere ma ciò dipende da situazioni di vita estreme e si tratta comunque di qualcosa che non cambia troppo dal punto di partenza.
<< Ad bestias.>> Unì le mani come fossero la bocca di un qualche animale e da esse uscì una grossa mascella nera e fangosa, all’Angelo tornò immediatamente un brutto flashback del Drago dell’Apocalisse evocato da Iruel.
<< Lunghe pelli, ossa di morta. Blasfemo. Iracondo. Urlatore di bestemmie. Scaglia le tue mani impure verso Nostro Signore. Ars Goetia: Mastino dalle Tre Teste.>>
Una strana creatura simile a un cane gigante fece da scudo umano a Lucifero impedendo che venisse dilaniato; bastò questo singolo colpo per farlo scomparire in un latrato di dolore.
<< Ohi, Argento, non credi di star esagerando? Con le risse gli uomini solidificano le amicizie, ma stavi per ammazzarlo.>> Bael lo teneva puntato col braccio, pronto ad evocare un nuovo incantesimo offensivo.
Era rimasto in disparte, era l’ultimo arrivato e non se la sentiva di fare qualcosa senza comprendere se quella fosse o meno una cosa normale ma quando Delphi, spaventata, gli diede l’ordine di intervenire non poté tirarsi indietro.
Faceva parte del contratto.
<< Re dell’Inferno Bael, quello è davvero un bell’incantesimo. Nientepopodimeno che un incanto dell’Ars Goetia.>> Argento sorrise. << Ma ho sempre preferito altro: Pentacolo di Salomone.>>
Scioccò le dita e il demone, sorpreso, si ritrovò in ginocchio, incapace di fare qualsiasi cosa per via di quella luce giallastra che proveniva dal pavimento. Aveva invocato un Pentacolo di Controllo, uno dei pochi modi per fermare un Demone del Lemegeton facilmente, ma per prepararlo o evocarlo serviva un canto lungo e complesso e lui lo aveva attivano semplicemente scioccando le dita?
Solo Salomone, suo inventore, ne era in grado.
<< Chi è il prossimo a volersi fare avanti? Sétanta? Semeyaza? O forse tu Cedric? Dovreste sapere che odio i cani disobbedienti.>> Commentò tornando al suo solito tono di voce, quel tipo di voce che ti fa vibrare la schiena come se un coltello attraversasse ogni singolo vertebra.
Tanto bastò per annullare ogni loro voglia di combattere, nessuno riusciva nemmeno a pensare di fare una mossa.
Aveva annientato alcuni dei guerrieri più potenti del Multiverso solo con delle parole.
<< Bene, vedo che siamo di nuovo tutti amici.>> Concluse sarcastico. << Andremo d’accordo anche il nuovo arrivato, okay? >>
Riprese i suoi abiti dal pavimento e si allontano cancellando anche il cerchio magico da sotto i piedi di Bael lasciandoli soli. Era soddisfatto di non aver nemmeno estrarre Gioiosa dal suo fodero.
<< Porca troia!>> Lucifero imprecò mentre lentamente rigenerava la pelle del braccio, era un’azione terribilmente dolorosa, se non fosse stato un Angelo di alto grado si sarebbe dovuto rivolgere a un curatore.
<< Lucifero, stai bene?>> Domandò Delphi abbassandosi.
<< Non sto bene nemmeno per il cazzo! Sono ferito moralmente e fisicamente, che razza di poteri ha quello?>>
<< Perché non hai usato la tua Benedizione? Stavi nell’Ordine Angelico, no? O Eternità te l’ha sequestrata?>>
<< No, ho ancora “Stella del Mattino” ma per qualche motivo non si è attiva nemmeno quando ci ho provato, quel bastardo non solo cancella il Craft ma persino il potere che deriva direttamente dal Dio Creatore. Noi ci scherzavamo sopra, ma lui decisamente appartiene a qualcosa che è al pari dei Grandi Dei.>>
Bael annuì e prese la parola appoggiandosi a Sétanta, quel sigillo gli aveva divorato le energie. << Noi avevamo un termine per una creatura leggendaria simile a lui… anzi forse è stato creato proprio per lui: ‘Il.>>

Victor si era divertito ad osservarli giocare tra di loro come dei poveri idioti.
<< Sembra un posto divertente… chi potrei sgozzare per primo?>>

Argento entrò nella sua stanza, chiuso a chiave, e si sedette soddisfatto alla sua scrivania.
Sorrise soddisfatto, realmente soddisfatto.
<< Si ribellano a me… perfetto. Se possono ribellarsi contro di me, potranno ribellarsi anche contro l’Uomo Nero. Forza mortali, non tradite la fede che ho in voi.>>







Link vari:
Blog: Racconti di Aliasor - Home
Facebook: https://www.facebook.com/AliasorScrittore/
Instagram: https://www.instagram.com/aliasorscrittore/?hl=it
Pagina Wiki su Victor: https://deusexmachina.fandom.com/it/wiki/Victor_Anoth
Twitter: Aliasor (@Aliasor12) / Twitter
Tumblr: https://aliasorwebcomics.tumblr.com/
 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Aliasor