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Autore: _Lightning_    24/08/2020    3 recensioni
"Vogliamo davvero parlare del Perù?"
"Non ce l'avrai ancora con me..."
1991, Perù. Un giovanissimo Nathan Drake si trova a seguire il suo nuovo mentore Victor Sullivan in un viaggio sulle Ande. Destinazione: Machu Picchu.
Sully dice che è una gita di piacere, più che meritata dopo gli ultimi eventi. Nate non gli crede, neanche per un secondo.
Che misteri nasconde l'antica Città Sacra degli Inca?
[Missing moment // young!Nate // Nate&Sully // pre-Uncharted]
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nathan Drake, Victor Sullivan
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Graphic: © _Lightning_

 
Nate: You really wanna bring up Peru?
               Sully:
You
re not still holding that over me...

– Uncharted 3: Drake
’s Deception –




 
 

«Dannazione,» biascicò Sully con la voce rotta dallaffanno, stringendo coi denti la presa sul sigaro, «chi diavolo ha pensato... che fosse una buona idea... piazzare una città sulla cima di una stramaledetta montagna... in mezzo ad altre stramaledette montagne?» sbuffò come un mantice, annaspando nell'aria sottile e cristallina.

«L
Imperatore Pachacutéc, allinizio del Quindicesimo Secolo,» gli arrivò alle spalle la voce di Nate, tranquilla, sebbene un poco affaticata. «E ha avuto unottima idea, considerando che la città è scampata ai Conquistadores, no?»

Sully si fermò sulla ripida rampa di gradini in pietra dissestati, piegandosi in due con le mani sulle ginocchia e rivolgendo al ragazzino un'occhiata truce.

«Grazie per il promemoria, professore... ora, perché non vai un po
 avanti tu, invece di seguire la mia scia?»

Nate mise su il suo solito sorriso furbastro, come se non avesse aspettato altro che quell
invito.

«Certo, ma cerca di non rimanere indietro, nonnetto,» gli intimò, recuperando in quattro passi elastici i gradini che li separavano con lo zaino che gli sballottava sulle spalle.

«È facile fare lo sbruffone con un paio di foglie di coca in bocca, mh?» lo riprese, accigliandosi, e Nate assunse un'espressione indignata.

«Ehi, non è vietato! Non è... droga ricreativa, ma necessaria a non giocarsi un polmone, l
ha detto anche Piwi! E fanno pure abbastanza schifo,» commentò, masticando per un istante ed esagerando la smorfia disgustata che ne seguì. [1]

«Certo, certo... sicuro di capire bene il Quechua?» [2] soffiò via Sully, scuotendo la testa e chiedendosi se fosse denunciabile per aver lasciato che un quindicenne assumesse sostanze quasi psicotrope.

«Era spagnolo,» ribatté lui, con un'alzata d'occhi al cielo. «E comunque è più tossico quel tuo sigaro pestilenziale... magari questa è la volta buona che smetti di fumare come una ciminiera!» lo canzonò nel superarlo, affacciandosi poi oltre il ciglio del dirupo per sputare il bolo d
erbe ormai consumato.

Per i gusti di Sully, passò un po
 troppo rasente ai pericolanti parapetti in legno che li separavano dal precipizio qualche centinaio di metri a picco sulla foresta tropicale.

«Occhio, ragazzino. Non voglio richiamare Piwi solo per raccattare te e le foglie avanzate dal fondo di un burrone.»

Nate, in tutta risposta, si sporse di nuovo col busto oltre il fragile confine di legno, fissando ostentatamente verso il basso e spostando tutto il peso su un piede solo nell'inclinarsi troppo in avanti sullo strapiombo.

«Nah. Non è così alto... e ci sono un sacco di appigli, me la caverei,» lo liquidò serenamente, per poi riprendere a camminare con brio sulla strada dissestata.

Sully gettò fuori un altro, enorme respiro, col cuore che forse palpitava per l
infarto sfiorato, forse per l'ossigeno rarefatto dalta quota. Maledizione, tempo un anno e avrebbe avuto bisogno di un pacemaker, e al diavolo i suoi quaranta appena compiuti. Era convinto di aver già guadagnato qualche capello bianco, nelle due settimane scarse in cui aveva accolto Nathan sotto la sua ala... e le cose non sarebbero certo migliorate, poco ma sicuro. Tastò la tasca interna dello zaino, in un riflesso condizionato. Soprattutto, non nellarco delle successive ventiquattr'ore.

Si sfregò i baffi, riassestando il sigaro spento tra le labbra e agognando il momento in cui avrebbe potuto accenderlo. Si accodò poi al ragazzo, che aveva già guadagnato un discreto vantaggio su di lui nonostante le asperità dello stretto costone su cui si trovavano ad avanzare. Pietre e gradini dell'antico camino inca facevano capolino dalla terra rossiccia, consumate dai piedi di migliaia di viaggiatori nel corso dei secoli e inframezzate da assi di legno, ponticelli e camminamenti più moderni, ma dall
aspetto non molto più stabile.

Sully si schermò gli occhi dal sole del primo mattino, gettando lo sguardo attorno a sé ad abbracciare il panorama conosciuto, ma sempre e comunque mozzafiato.

Il profilo boscoso e a tratti aguzzo, a tratti dolce delle Ande sembrava tentare di azzannare il cielo così vicino, punteggiato da nuvole che avvolgevano come aureole i picchi più alti. Le sagome alate e maestose di una coppia di condor le attraversavano di tanto in tanto, planando sull'onda delle correnti ascensionali. La fitta giungla sottostante oscillava come un mare smeraldino, assecondando i refoli di vento teso e gelido che fischiava tra le montagne e filtrava anche attraverso i pesanti indumenti di lana.

Vide Nate rabbrividire e stringersi nel suo poncho nuovo, di cui sembrava andare piuttosto fiero, per poi accelerare di colpo il passo prendendo quasi a trotterellare. Sully trattenne un altro richiamo, rammentandosi che era perfettamente in grado di mantenere l
equilibrio in situazioni ben più rischiose. Concluse che aveva tutto il diritto di comportarsi come un ragazzino della sua età, per una volta, e di lasciarsi prendere dalleuforia del momento. Si rimise in cammino, seguendo le sue orme affrettate.

In lontananza, oltre il costone roccioso, iniziava a far capolino la Montagna Sacra di Machu Picchu.

 


 
Note:
[1]
Le foglie di coca non sono assolutamente dopanti quanto la cocaina raffinata che ne viene estratta. Il tè di coca è anzi molto diffuso tra le popolazioni andine ed è comune che le foglie vengano vendute anche ai turisti (adolescenti inclusi) lungo le strade inca più impervie, in quanto attenuano la fatica e agevolano il respiro nell’aria rarefatta d’alta quota. È l’equivalente di consumare un tè o un caffè molto forti (o il caffè dello studente, per chi ha avuto il piacere di provarlo). Fonte: migliore amico avventuratosi fino a Machu Picchu, che ringrazio per le informazioni pratiche in merito 

[2] Quechua è un termine generico per indicare le molte popolazioni parlanti la lingua omonima. Essa è sua volta suddivisa in svariati dialetti, identificati comunemente come lingue quechua. In Perù è diffuso il bilinguismo quechua-spagnolo, ma i due idiomi non hanno assolutamente nulla a che vedere l’uno con l'altro... è solo Sully a non avere orecchio :') Nate è invece versato nelle lingue e parla fluentemente spagnolo, come dimostrato in varie occasioni.
NB. Le descrizioni ambientali sono perlopiù fedeli alla realtà, con qualche licenza poetica sparsa in quanto (purtroppo) non ho mai visto questi luoghi di persona e Google Maps aiuta solo fino a un certo punto. Mi sono informata su storia e cultura inca/precolombiana, ma non sono un'esperta in materia, quindi, se qualcuno di più ferrato di me dovesse notare strafalcioni, non esiti a farmelo notare!



Note dell'Autrice:

Ops, I did it again~
𝅘𝅥𝅮

Per chi mi segue abitualmente: sì, ho cambiato di nuovo fandom! Per tutti gli altri: salve, ho finito tipo l'altro ieri Uncharted 4, con un ritardo mostruoso, e ho un fardello di feels da scaricare!
Scherzi a parte, questa storia con gli eventi di A Thief's End c'entra poco e niente... diciamo che rigiocando da capo la trilogia mi sono voluta togliere lo sfizio di dare forma a uno degli innumerevoli anneddoti citati da Nate e compagnia bella riguardo alle loro avventure passate. In verità mi sono sorpresa nel trovare molta poca "avventura pura" su questo fandom, considerando l'opera in questione... quindi ho pensato fosse un motivo in più per cimentarmi in questa storia – che potrebbe essere solo la prima di una piccola serie, chissà ;)

Mi rendo conto che la sezione sia relativamente poco attiva, ma se qualcuno dovesse capitare di qui sarei felicissima di ricevere commenti e opinioni in merito, o anche semplicemente un apprezzamento silenzioso aggiungendo la storia alle liste, considerando che è la prima volta che affronto questi personaggi :)

Grazie a chiunque leggerà e un grazie stratosferico alla mia Guascosa Miryel per avermi fatto da test-reader 

-Light-



 
Disclaimer:
Non concedo, in nessuna circostanza, né l'autorizzazione a ripubblicare le mie storie altrove, anche se creditate e anche con link all'originale su EFP, né quella a rielaborarne passaggi, concetti o trarne ispirazione in qualsivoglia modo senza mio consenso esplicito.
Questa storia è scritta senza scopo di lucro, tutti i diritti appartengono agli autori originali.


©_Lightning_

©Naughty Dog

 
 
   
 
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