RICORDARE IL
PASSATO
Capitolo 2
RENESMEE
La
cosa che vorrei più di ogni altra è di ricordare chi
ero, ma soprattutto vorrei sapere cosa è successo di tanto grave da indurmi ad andare
in quella radura, da sola, di notte, senza pensare ai pericoli che avrei potuto
correre. E se ci fossi andata per questo? E se davvero il mio desiderio era mettermi nei guai?
Possibile che fosse successo qualcosa di tante grave da indurmi a mettere a
repentaglio la mia stessa vita? Possibile che ci fosse qualcosa o qualcuno che
valesse più della mia vita? Ho troppe domande, ma nemmeno una misera risposta.
Ho passato i primi anni della mia nuova natura ad allenarmi per potenziare e
migliorare il mio potere, così come mi era stato detto, ma, sono riuscita a
controllarlo ben presto e da allora i miei fantasmi passati bussano e io non
faccio altro che trascorrere le miei giornate a
cercare in ogni modo di colmare quel vuoto che sento dentro, ma per colmarlo ho
bisogno di capire cosa è successo quando ero solo una fragile umana. Lo devo
capire per me e per Renesmee, la mia adorata figlia. Lei ha tutto il diritto di
sapere chi sia suo padre, e, anche se, ormai, ha
smesso di chiedermi notizie di lui, so che anche in lei c’è lo stesso vuoto
presente in me, so che anche lei vorrebbe tanto sapere chi sia la persona che
l’ha messa al mondo. Ebbene si, ho una figlia. Quella
notte di 25 anni fa, quando Demetri e Felix, anche loro vampiri delle guardie
dei Volturi, mi hanno trovata sola in quella radura,
sono riusciti a resistere al mio odore, a detta loro, fortissimo e buonissimo e
mi hanno portata a Volterra, dove, insieme agli altri, si sono resi conto che
ero incinta e che la mia gravidanza non era normale. La mia pancia, infatti,
cresceva a vista d’occhio e la creatura al suo interno era talmente forte da
riuscire a rompermi ossa e bacino. Volevano trasformarmi e mettere fine a ciò
che c’era dentro di me, ma Aro vedendo il modo in cui difendevo
quell’essere dentro di me, nonostante mi trovassi ancora in uno stato
catatonico, riuscì a convincere i suoi fratelli a trasformarmi dopo il parto.
Non ho mai conosciuto il motivo per cui l’abbia fatto,
ma non lo ringrazierò mai abbastanza per avermi dato l’opportunità di dare alla
luce la mia bambina. Dopo il parto stavo morendo, ma
loro prontamente mi hanno trasformata riuscendo a salvarmi, ma costringendomi
alla dannazione eterna. Già da neonata avevo un autocontrollo pazzesco e per
questo ho potuto crescere io mia figlia, alla quale nessuno aveva ancora dato un nome. Demetri e Felix mi dissero
che quella notte, in quella radura, non facevo altro che ripetere: “La chiamerò
Renesmee Carlie”, forse nel mio inconscio sapevo già che sarebbe stata una
bambina e per questo decisi di dargli quel nome: Renesmee Carlie Swan. Mi sono
sempre chiesta cosa significasse questo nome, di sicuro è legato a qualcosa
della mia vita da umana, ma non ho la minima idea di che cosa. Aro, Caius e
Marcus mi spiegarono che la mia bambina era un ibrido, cioè
che era mezza umana e mezza vampira. Questo spiegava la sua immensa forza
nonostante fosse una neonata e la sua crescita prematura, visto che la mia
gravidanza durò soltanto un mese. Quando i tre mi spiegarono tutta la storia rimasi scioccata, così come gli altri, poiché tutti ci
domandavamo come fosse possibile che un’umana e un vampiro avessero potuto
avere rapporti così intimi, e, soprattutto ci domandavamo come era possibile
che un vampiro avesse potuto concepire un bambino, cosa che, fino a quel
momento, sembrava impossibile. Pensai che la mia bambina poteva
significare solo due cose: o che mi ero concessa ad un vampiro o che questo
avesse abusato di me con la forza. Ma tra le due opzioni
la seconda era da escludere perché nessun vampiro potrebbe mai avere la
capacità di stare a così stretto contatto con un’umana poiché l’avrebbe uccisa
bevendone tutto il sangue. E allora che mi fossi
innamorata di un vampiro e questo di me, a tal punto da riuscire a resistere
alla sua sete? Mi sembrava tutto così assurdo e tutt’ora,
nonostante siano passati tanti anni, non sono riuscita a darmi una spiegazione.
Solo una cosa è certa: Renesmee è il mio miracolo, il mio angelo, la amo
immensamente e sono felicissima di averla avuta,
nonostante un essere dannato come me non meriterebbe un regalo tanto grande. Da
piccola cresceva a vista d’occhio e già i primi mesi dopo la sua nascita
sembrava molto più grande della sua età effettiva. E’ sempre stata molto
intelligente, progrediva a passi da gigante e già da
neonata anche se non parlava comunicava in modo abbastanza efficace. Dopo 7
anni dalla sua nascita la sua crescita si è completata
e, da ormai 18 anni, lei dimostra di avere 17 anni. E’ diventata una ragazza
bellissima, anche se la sua bellezza era risaputa fin da quando
è nata. Ha dei grandi occhi color cioccolato, che, da quanto mi hanno
raccontato, sono gli stessi di quelli che avevo io da umana, almeno non sono
andati persi. Ha i capelli luminosi di un bellissimo colore bronzo, che di
sicuro non ha preso da me, che fanno risaltare la sua
bellissima pelle chiara e impenetrabile tipica di noi vampiri. Fisicamente
assomiglia a me, ha un’altezza normale, è magra e con un fisico da fare
invidia, ma il colore dei suoi capelli, il suo viso, a
parte il colore degli occhi, i suoi lineamenti, il suo sorriso e molti dei suoi
modi di fare deve averli presi da suo padre. E’ di una bellezza eterea. Il suo
cuore, a differenza del nostro, batte, anche se un po’ più veloce di quello
umano. La sua temperatura è un po’ più calda della nostra, e il suo viso, visto
che il sangue scorre nel suo corpo, ha la possibilità di arrossire. A
differenza nostra può dormire, può piangere e, se vuole, può mangiare cibo
umano, anche se lei preferisce di gran lunga bere
sangue, naturalmente quello animale, come me. Ha un buonissimo odore, anche se,
questo, non è molto forte visto che è nella sua natura essere un vampiro. Da me
ha ereditato il forte autocontrollo e ciò, unito al fatto che è mezza umana,
favorisce la possibilità di unirsi e integrarsi in mezzo agli umani senza
destare sospetti sulla sua vera natura. Per questo sono riuscita a convincere
Aro, Caius e Marcus a permettergli di uscire spesso dal castello, anche se lei
preferisce stare qui dentro insieme a me o facendo
mille cose, visto che qui dentro c’è di tutto ed è difficile annoiarsi. La cosa
che amo di più nella mia Renesmee è quando fa il suo
sorriso sghembo, così lo chiamo io. Di solito preferisce non mostrarlo
accontentandosi di sorridere normalmente, ma quando lo fa
è uno spettacolo che non posso evitare di guardare e mi ammalia così tanto che
sarei disposta ad accontentare qualunque sua richiesta. Anche lei ha un potere
supplementare, ha la capacità di proiettare i propri pensieri nella mente di qualcun’altro quando lo tocca con il palmo della mano, e,
inoltre, può penetrare nella mente di chiunque voglia, persino di chi ha la
mente protetta come quella mia. In precedenza mi chiedeva sempre notizie del
padre e cercavamo, insieme, di capirci qualcosa, ma, con il tempo, rendendosi
conto che soffrivo a parlare del mio passato dimenticato, ha smesso di fare
domande. Devo trovare un modo per ricordare qualcosa, perché non c’è la faccio
più a logorarmi così il cervello. So di aver dimenticato qualcosa di troppo
importante per me e devo fare qualcosa per ricordarmi cosa.
Bella
e Renesmee da piccola
Renesmee
Spazio
Autore:
Vorrei
ringraziare coloro che hanno recensito e tutti quelli
che seguiranno la mia fan fiction. Un bacio