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Autore: Athelye    26/08/2020    3 recensioni
'Non perdere tempo', dovrebbe essere il motto da seguire.
Ma è un'arma a doppio taglio, in quest'estate che corre veloce, fatta di ricordi da scolpire e note da ballare ridendo, al chiaro di una falce riflessa fra i flutti.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Jin Ling/Jin Rulan, Lan Jingyi, Lan Yuan/Lan Sizhui, Nuovo personaggio, Ouyang Zizhen
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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A Midsummer Night’s Dream


Capitolo XVIII – Is This Love?



Lan SiZhui aprì gli occhi con un mormorio. La prima cosa su cui la sua attenzione si focalizzò fu la figura accasciata sul tavolino a pochi passi dal letto. Già, la sensazione delle lenzuola intorno al suo corpo era molto ospitale, peccato che non ricordasse minimamente come ci fosse arrivato.
Non ricordava davvero di essersi messo a letto, l’ultimo ricordo della sera prima era di essersi fatto la doccia e infilato la maglietta con cui dormiva di solito.
E quei ciuffi castani scompigliati, quasi ricci a causa dell’acqua salata e placidamente appoggiati a un paio braccia allenate, perché erano così distanti?
Si sollevò appena, sentendo ancora i pensieri molto pesanti, e guardò confusamente il posto vuoto accanto a sé, perfettamente intatto, prima di tornare con gli occhi sul ragazzo profondamente addormentato sul tavolo.
Uhm.. Jin Ling..?” Chiamò piano, con la voce impastata.
Da lì poteva chiaramente vedere i lineamenti distesi dal sonno, le labbra chiuse e le sopracciglia rilassate dell’altro. Le ciocche nocciola gli cadevano disordinate sul viso e gli accarezzavano gli avambracci.
Jin Ling..?” Chiamò ancora, stavolta più dolcemente.
Quello inspirò più profondamente, increspando per un secondo la sua espressione rilassata, e rivelò due spicchi dorati dall’aria lucida.
Mmmhn.. ‘Giorno..” Quel tono basso e ancora roco aveva un che di tenero. Jin Ling accoccolò meglio la testa fra le braccia, ma senza riaddormentarsi. O perlomeno provando a non farlo.
Perché sei lì?
Stavo dormendo..” Rispose lui, come se fosse ovvio.
Lo vedo, ma perché sul tavolo?” Lan SiZhui rise appena.
Il castano batté un paio di volte le palpebre, tranquillamente. “Mh.. Lan SiZhui, ti ricordi cos’è successo ieri sera?”
Una lieve sfumatura rosa si diffuse sul suo viso. “Mh-mh.”
“Beh, quando sono uscito dal bagno, ti eri già addormentato. Non volevo farti venire dubbi su qualcosa che non è successo, quindi ho dormito qui.” La risposta era uscita lenta, complice il sonno che ancora pesava sul suo respiro.
Lan SiZhui lo guardò stupito per un paio di secondi. Non sapeva bene come sentirsi, o se pensare che l’altro fosse molto premuroso o solo molto stupido. Scosse appena la testa e rise dentro di sé.
Poi gli venne in mente, come un flash, di voler specificare una cosa che altrimenti l’avrebbe fatto sentire in colpa. “Uhm, però.. Riguardo a ieri sera..”
L’arciere lo interruppe, lasciandolo confuso per un paio di secondi prima di annuire. “Per favore, so cosa fa l’alcool, soprattutto quando è troppo. Quindi non pensarci.”
Jin Ling sollevò il busto stiracchiandosi un po’, dato che sentiva tutti i muscoli intorpiditi. Beh, ovviamente.
Diede un’occhiata all’orologio appeso al muro, assottigliando leggermente gli occhi. Aveva ancora i sensi rallentati. “Mh.. Comunque ora penso che leverò le tende.”
“Almeno prendi qualcosa.” Disse Lan SiZhui, alzandosi e andando a prendere qualcosa da un mobiletto sopra l’acquaio. Gli mise davanti una tazza con un sorriso. “Non disturbi, davvero.”
Inoltre, gli pareva il minimo dopo averlo lasciato, anche se involontariamente, a dormire sul tavolino.
“Non vuoi andare in mensa?” Chiese, appoggiando la guancia alla mano, mentre guardava l’altro avvicinarsi al piccolo fornello e tirarsi su i capelli in uno chignon scomposto. Una ciocca nera gli ricadde come sempre su un lato del viso.
“E stare come l’altra volta? No grazie.” Mise sul fuoco il necessario a preparare del caffè per Jin Ling e l’acqua per il suo the.
“Mh.. Però verrai con noi, o no anche a quello?”
“Andate al mare?” Chiese, mentre prendeva le foglie. Nella sua testa si chiese anche come potessero avere tutta quell’energia dopo aver fatto serata.
“No, pensavamo di andare a fare un giro in un paesino qua intorno. Ti interessa?”
Lan SiZhui ci pensò un momento, poi si voltò sorridendo. “Beh, se non disturbo, perché no?”
 
Quando Lan SiZhui uscì dalla propria camera, si trovò davanti il gruppetto di ragazzi. Erano tutti a cavallo della propria bici, e lui rimase disorientato per qualche secondo.
“Ehilà!”
“Pronto, Lan?”
“Porta altra acqua, che noi abbiamo solo due bottiglie!”
“Ehm..” Lui sollevò la borsa dove aveva messo acqua e provviste in più, con aria imbarazzata. “I viveri non mancano.. È il mezzo che non ho..”
“Non hai una bici?” Chiese An Chang, inclinando la testa. “O non ci sai andare?”
Tsk, che domande! Alla sua età, chi non sapeva andare in bicicletta?
...
Beh, lui.                                         
Evase la domanda. “Uhm, beh, mi sa che allora devo rifiu..”
“Ti porto io.” Disse con voce spontanea Jin Ling, come se fosse qualcosa di naturale, quasi scontato, prima di rivolgergli un sorriso.
“No, ti farei solo faticare.. Non importa, davve..”
“Non ti porto mica in braccio! Siamo su due ruote.” Rise lui, facendogli un cenno con la testa. “Dai, salta su.”
“Dai, Lan SiZhui!”
“Vieni, dai!!”
Il ragazzo si era già convinto, pur sentendosi in colpa, a quell’invito da parte del Jin. Quindi si avvicinò a lui con aria leggermente incerta.
“Sei sicuro?”
“Mh-mh.” Gli sorrise ancora. “Sono abituato a portare altra gente, non preoccuparti.”
Lan SiZhui non seppe bene quale sensazione gli colpì lo stomaco in quel momento, se era piacevole o velenosa, ma sicuramente osservò con molta perplessità la bici.
Jin Ling, intuendo un possibile imbarazzo, fece un gesto agli altri. “Voi avviatevi, vi faremo mangiare la polvere in un minuto!”
Quelli partirono, lanciandosi in avanti per precederli con qualche grido di euforia. Lan SiZhui li aveva sempre trovati un gruppo di matti, ma non poté fare a meno di sentirsi contagiato da quell’allegria. Tuttavia, continuò a osservare ‘il suo posto’ con esitazione.
“Che dici, ce la facciamo in giornata?” Lo prese in giro Jin Ling.
Il moro, per tutta risposta, gli fece una smorfia tirando fuori la lingua, facendolo ridere. Poi, finalmente, prese posto dietro di lui, sistemandosi in modo da stare comodo, sentendosi comunque in imbarazzo.
Jin Ling gli lanciò un’occhiata rassicurante da sopra la spalla. “Reggiti a me.”
Il ragazzo stava aspettando di sentire la presa sulle proprie spalle per partire, quindi, quando si sentì avvolgere da una sorta di abbraccio più o meno all’altezza della vita, rimase stranito un paio di secondi. Il leggero calore dell’altro sulla schiena lo prese alla sprovvista, costringendolo a un ampio sorriso che per fortuna l’altro non poteva vedere. “Ci sei?”
Che domanda idiota, Jin Ling, lo senti se è pronto.
Lan SiZhui annuì, stringendosi di più a lui mentre si dava la spinta, prendendo lo slancio per partire. L’aria fresca colpì immediatamente il viso di entrambi, man mano che acquisivano velocità. In un attimo, comparvero anche gli altri davanti a loro, che stavano chiacchierando e ridendo fra loro.
“Sei un cretino, Gui Heng!” Rise Yu Liang, mentre pedalava, dopo aver schivato il ragazzino.
“Era per rendere le cose più interessanti!”
An Chang rallentò leggermente, mettendo un paio di metri o poco più fra sé e i due, che continuavano a incrociare le loro traiettorie, e lasciò il volante per pedalare pigramente in piano con le mani intrecciate dietro la testa.
Anche Jin Ling rimase più indietro, attento a tenersi distante dai due, che battibeccavano cercando di urtarsi nella corsa. “Ragazzi, se vi rompete qualcosa sono cazzi vostri e ai regionali andrete a fare il tifo dagli spalti.” Commentò con una mezza risata.
Xing Lei gli batté le mani, prima casualmente, poi continuò seguendo un motivo ben preciso mentre uscivano dal campo estivo e invadevano la strada.
An Chang riconobbe la canzone e iniziò a dargli corda, accompagnando il battito schioccando le dita e battendo la stessa mano sulla coscia. Anche Gui Heng abbandonò il suo intento di disarcionare l’amico e mormorò il motivetto a labbra strette, mormorio a cui si unì anche Jin Ling, in attesa dell’attacco alla prima strofa.
My best friend told me what you did last night. Left me sleepin' in my bed, I was dreaming, but I should have been with you instead..!” Si fece strada la voce di Yu Liang. Appena attaccò il ritornello, anche gli altri si unirono con voci allegre, mentre la gente che passeggiava in strada gli batteva le mani e rideva della loro vivacità.
Lan SiZhui rimase inizialmente sorpreso, ma allo stesso tempo divertito, dal coro spensierato e giocoso che stavano formando. Forse era quello che significava far parte di una squadra?
Non poteva saperlo, ma di sicuro sapeva cos’era a spingere Jin Ling a voler far parte di quel gruppo, anche indossando una maschera. In fondo, loro due, il senso della solitudine lo conoscevano fin troppo bene.
“Canta anche tu, dai!”
Jin Ling gli lanciò un’occhiata allegra da sopra la spalla, a cui lui rispose con un riso leggero, prima di aggiungere anche la sua voce alla loro.
 
Attraversarono un insieme di case, che variavano dal giallo paglierino al lilla chiaro e messe tutte insieme davano l’impressione di passare dentro un croco.
All’improvviso, Lan SiZhui vide spalancare le braccia di Yu Liang, in testa al gruppo, e poi sparire un secondo dopo mentre cantava. Perse almeno sei anni di vita per il terrore e il vuoto di stomaco che provò quando imboccarono una discesa, che lui non si aspettava in generale, poi figuriamoci di sentirla così bene. Sentì sussultare ritmicamente il corpo di Jin Ling, e capì che aveva preso apposta quella discesa con slancio, ma non poté fare a meno di imitarlo mentre lo rimproverava. “Tu non ridere!”
“Scusa.” L’arciere dovette mordersi il labbro per fermare i risolini. Non era sincero, ovvio, ma a chi importava? Anche Lan SiZhui stava ridendo. Lo sentiva bene contro la propria schiena, aggrappato com’era dopo quel piccolo scherzo.
Il gruppo inforcò una stradina in salita, rasentando un muretto chiaro, e man mano che salivano un drappo blu scuro si estendeva sempre di più alla loro destra, incontrando il cielo con uno stacco netto dato solo dal riflesso del sole sulla superficie dell’acqua.
I ragazzi fecero una pausa non appena raggiunsero uno spiazzo del paesino arroccato lì, per rinfrescare la gola con un po’ d’acqua e scattarsi delle foto. O meglio, diciamo piuttosto che Xing Lei, l’unico dotato di macchina fotografica, li richiamava spesso per immortalarli davanti a questa o quella casa, angolo di mare o statua che fosse, per foto di gruppo e per quelle che lui definiva ‘spontanee’. Spesso, sviluppandole, si rendeva conto che la maggior parte erano mosse, però quelle buone le metteva subito in un album.
In particolar modo, riuscì a catturare Lan SiZhui (a sua insaputa, chiaramente) mentre rideva portandosi le ciocche corvine dietro l’orecchio con aria elegante. L’espressione che aveva era così luminosa, e il suo comportamento così aggraziato, che pensava quasi di aver immortalato una dama di fine ottocento insieme al suo amante.
Xing Lei sollevò lo sguardo dall’obbiettivo, osservandoli per un paio di secondi con un pensiero vago per la mente, poi richiamò la sua attenzione e quella del ragazzo castano comodamente appoggiato al muretto accanto a lui. Palesemente, non si erano accorti di lui.
“Sorridete, vi faccio una foto!”
“Eh? Ah, no, aspetta! Vengo male!” Rise Lan SiZhui, coprendosi la faccia con una mano, non sapendo che una gli fosse già stata scattata.
Jin Ling sospirò guardando il cielo, poi si voltò verso il Lan. “Fallo contento. Tanto, nove su dieci, gli esce mossa.”
Ehi!” Sbuffò quello, mentre sollevava di nuovo la macchinetta. “Dai, solo un sorriso!”
Gli altri risero, mentre i due ragazzi si mettevano in posa. Si rilassarono non appena sentirono lo scatto.
“Fatta! Bene, poi dammi il tuo indirizzo, Lan SiZhui, che te la mando appena le sviluppo!” Uno schiocco arrivò sulla nuca di Xing Lei, che mugolò in protesta.
“Non dargli retta, Lan SiZhui! Siamo vicini di casa da quando avevamo sei anni e non mi ha mai passato una sola foto!” Rise An Chang, prendendolo in giro, mentre andava a sedersi all’ombra.
Lan SiZhui ridacchiò, vedendoli battibeccare in amicizia, e presto anche gli altri si unirono alle risate, dimenticandosi della domanda. Intanto Jin Ling si accese una sigaretta, sbuffando un ricciolo bianco verso il cielo azzurro. Nell’aria, oltre alle loro voci allegre, si sentiva solo l’eco lontana di una radio accesa ad alto volume in qualche casa.
Quasi istintivamente, mentre lo guardava portarsi alle labbra il tubicino bianco, Lan SiZhui si passò impercettibilmente la lingua sul labbro inferiore, come a volersi ricordare quel sapore. Arrossì leggermente appena se ne accorse, nonostante nessuno l’avesse notato. D’altronde era stato davvero un attimo e solo lui sapeva perché.
“Oi, Jin Ling, puoi accendermela?” Yu Liang agitò la mano che teneva la sigaretta.
“Mh-mh, vieni.” Il fumo fuggì dalla sua bocca mentre rispondeva.
I due fecero toccare la punta delle due sigarette, mentre aspiravano facendole brillare di rosso. Yu Liang, non appena riuscì a prendere una boccata, soffiò negli occhi di Jin Ling per dispetto, cosa a cui quello rispose con un’imprecazione e una smorfia per evitarlo.
Lan SiZhui si morse appena il labbro, sorridendo per la scenetta. E forse, ma molto in fondo, per una scheggia d invidia.
“Ne vuoi una anche tu?” Chiese il chitarrista, accorgendosi dello sguardo di Lan SiZhui, ma senza riuscire a decifrarlo.
“No, grazie!” Si affrettò lui, dopo aver incrociato gli occhi ambrati e incuriositi di Jin Ling.
“Perché no? Non hai mai provato?” Chiese Xing Lei, mentre se ne accendeva una, soffiando una colonna di nebbiolina bianca e densa.
Intanto anche Gui Heng ne aveva posata una fra le proprie labbra e, dopo averla fatta luccicare di rosso, aveva lanciato l’accendino ad An Chang.
“No, mai.” Poi guardò il gruppetto e rise. “Mi sento in minoranza etnica così, però.”
E subito piovvero dei dai prova!, te ne do una, e ancora se non ti piace la fumo io. Eccetto Jin Ling, che invece era rimasto in silenzio e non aveva neanche provato a insistere. Anzi, aveva anche mugugnato un lasciatelo stare, se non vuole.
“Perché non gliene dai solo un bacio allora, capitano? Alla canadese.” Propose An Chang.
Quello aggrottò un sopracciglio con aria scocciata. “Non vedo perché dovrei, se non vuole provare.”
Gui Heng parlò in tono scherzoso esalando una nuvola. “Posso farlo io, se ti vergogni..”
Jin Ling lo fulminò con lo sguardo seduta stante, e il ragazzino non tentò più neanche di aprire bocca per espirare il fumo, soffiandolo dal naso e somigliando a un piccolo draghetto.
Il Lan li guardò perplessamente divertito. “Ehm.. Sarebbe..?”
“Un bacio di fumo o di sigaretta, o alla canadese. Quando ti passano il fumo in bocca.” Spiegò Xing Lei. “Non lo sapevi?”
“No.. Ma.. Mh.. Non smetterete di insistere finché non lo farò, vero?”
Gli altri annuirono convinti, eccetto il più piccolo che continuava a non muoversi.
“Quanto rompete il cazzo..” Disse Jin Ling, prima di aspirare una boccata dalla sigaretta che era quasi al termine.
Avrebbe voluto ridere per quell’esclamazione, ma Lan SiZhui ebbe a malapena il tempo di registrare le azioni del ragazzo, quando si ritrovò incollato alla sua bocca. Il respiro denso di Jin Ling gli arrivò dritto alla gola, occupandola con una sensazione pungente del tutto inaspettata. Appena si staccò, tossì forte, ancora sorpreso e con quel gusto amaro sul palato. Non era stato niente di neanche vagamente romantico, né voleva esserlo, ma il viso di Lan SiZhui era comunque in fiamme.
Jin Ling gli posò una mano sulla schiena, osservandolo con un sopracciglio inarcato, divertito. “Tutto bene?”
Annuì, chiedendosi come fosse possibile che dei baci avessero un sapore così diverso da quella zaffata acre, appena speziati sulla lingua, mentre quello era solo terribile!
Appena realizzò quel confronto, avvampò anche dall’imbarazzo, ma passò facilmente inosservato agli altri, che pensarono fosse per quella sua reazione di fronte a loro e non per ciò che gli attraversava la mente.
Uno del gruppetto che Lan SiZhui non si preoccupò di individuare, continuando a schiarirsi la gola per togliere quel saporaccio, rise. “Davvero non aveva mai provato!”
“Dategli dell’acqua, via.”
“Tieni, bevi! Ahahahah!”
Gli arrivò una bottiglietta d’acqua, di cui bevve almeno metà, cercando di portar via l’amaro. Mentre lui si riprendeva, An Chang chiamò Gui Heng.
“Maaa.. Poi ieri sera, con JiaJia?” Accompagnò la domanda con un gesto della mano come a scuotere qualcosa, più che eloquente.
Woow. Cosa, cosa?” Jin Ling si sporse, improvvisamente incuriosito dalla conversazione.
“Sì, beh, tu a un certo punto sei sparito, ma quei due..” Commentò Yu Liang, lasciando in sospeso la frase.
Gui Heng sbiancò del tutto, a quel punto. Xing Lei si voltò verso il più piccolo del gruppo, fulminandolo con lo sguardo. “Tu.. Io ti pianto sotto un cipresso se alzi un dito su mia sorella.”
An Chang: “L’ha alzato, ma non so se era un dito.”             
Yu Liang: “Beh, se vogliamo lei ne ha usate almeno cinque. O quattro, se è raffinata.”
In quello scambio di battute, Lan SiZhui si sentiva decisamente di troppo e in imbarazzo anche per Gui Heng. Volarono altre battute, a cui gli altri ragazzi risero, mentre l’interessato sembrava voler scappare il più rapidamente possibile da lì, dov’era fin troppo a portata di mano di Xing Lei.
In quel casino di risate e occhiate minacciose, Jin Ling gli si avvicinò appena all’orecchio, con nonchalance.
Quale dei due ti era andato di traverso? Il bacio o il fumo?
Il Lan avvampò ancora, voltando il viso per allontanare lo sguardo da quello dell’arciere. “..Sfacciato.
Jin Ling sorrise con divertita soddisfazione, senza rispondere ma gongolando fra sé e sé, tornando a seguire la conversazione degli altri.
 











_________________
Note dell'Autrice
Hola! Dunque, cos'abbiamo qui? U_U
Vi ho fregati all'inizio, per chi si aspettava fosse successo qualcos'altro fra loro, e vi confermo che per rispetto Jin Ling non ha allungato una mano su Lan SiZhui, però vi ho anche regalato una gita appena fuori porta dove abbiamo del fanservice gratuito e dei discorsi pieni di minchiate, e niente. Ho nel cuore il 'povero' Gui Heng, e anche Xing Lei lol.
A questo punto ci separano solo due capitoli dalla fine di questa storia. Dio, fa così strano ahahahah
Per il prossimo vi faccio aspettare, ma saranno due aggiornamenti in due giorni in fila. L'appuntamento, quindi è per lunedì prossimo, il 31 agosto. Cosa succederà? uwu

Passo rapidamente ai saluti, ringraziando come sempre la mia beta per l'instancabile lavoro di sopportazione e correzione, le mie DiscepolinE, Deb e Lilith, e la mia carissima Mary, che commentano immancabili ogni capitolo. <3
Ringrazio anche chi legge la storia, anche se in silenzio, e chi aggiunge alle raccolte :3

Via, ci si legge fra un po' bella gente!
Un abbraccissimo,



Athelyè ~ 
   
 
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