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Autore: anastasia in love    27/08/2020    1 recensioni
( Edoardo ed Eleonora)
"Poi accade il miracolo, il disastro, l’impensabile. Edoardo alza lo sguardo nella sua direzione e per un attimo- un lungo, interminabile, magico momento- i loro occhi si incontrano. Eleonora non è sicura di niente- le ha sorriso o lo ha soltanto immaginato?- perché all’istante abbassa lo sguardo e si volta, dandogli nuovamente le spalle."
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-“Rodi, spacca tutto!”
Edoardo Incanti entra nell’aula magna sulla scia di un’onda di venerazione che al tempo stesso lo diverte e lo atterrisce. -“Sta faccenda del rappresentante d’istituto gli è sfuggita di mano!”- mormora sottovoce a Federico che gli risponde con un’espressione fin troppo eloquente.
Canegallo gli indica dei banchetti sgangherati vicino alla finestra, a due passi dal palco - il posto d’onore per i miei fidati consiglieri, così lo avevo descritto Chicco- e si incammina lentamente tra la folla che come ad un tacito segnale apre un varco e li lascia passare indisturbati, senza il bisogno di spintonare o di chiedere il permesso. Edoardo non ha mai saputo perché fosse così, in quella dannata scuola. Perché tutti si affannassero ad essere amici suoi, perché tutti lo rispettavano e temevano i suoi giudizi. A volte gli sarebbe piaciuto essere uno qualunque. Più spesso, però, quella sensazione di onnipotenza gli piaceva.                                      
Poteva avere quasi tutto. Quasi….

E quel quasi se ne sta seduta dall’altro lato dell’aula, intenta a chiacchierare con le sue amiche. Blusa corta e leggera blu notte- malgrado la fitta pioggia che scendeva da ore- rossetto rosso e broncio inconfondibile.

Guardami Ele, sono qui.

Ma Ele non lo guarda, forse lo fa apposta. Tenta di non farci caso, ma il sorriso di qualche istante prima scompare. Vuole Eleonora come non ha mai voluto nessun’altra prima, ma a volte è così difficile amarla.
Eleonora è un miscuglio affascinante e allo stesso tempo terrificante di intelligenza, bellezza, forza, tenacia, e lui a volte ha paura di non essere abbastanza. Eleonora è una tipa da cocktail analcolico, da romanzo femminista del 900, da sigarette tenute su da tabacco e saliva, mentre lui odia il gusto delle bevande alla frutta, non capisce un cazzo di politica e non cambierebbe le sue Camel light per nessuna diavoleria al mondo.

-“Oh fra, che cazzo guardi?”- gli urla Federico nell’orecchio, tentando di sovrastare gli applausi che accompagnano l’ennesima cazzata di Chicco Rodi. Non lo aveva detto nemmeno a lui, il suo migliore amico. Pensava che Eleonora fosse la scopata di turno, non aveva idea che lei fosse così dannatamente importante. -“Niente Fe, scialla!”- gli risponde, gettando un ultimo sguardo nella sua direzione.
Silvia Mirabella è seduta accanto ad Ele e lo sta fissando intensamente.

Cazzo, quanto sarebbe facile amare una così…

-“Stai un po’ sottotono ultimamente. Perché non ti fai Ilaria Tarquinio? Guardala, sta venendo qui.”- gli sussurra Fede all’orecchio. Edoardo la guarda avvicinarsi, bella e sicura di sé come una gatta che ha puntato la sua preda. -“No, non mi va…”-borbotta, infastidito. Odia quelle come Ilaria, gli danno la nausea.

Non è come lei.

-“Ohi Edo, vai alla festa per l’incoronazione di Rodi stasera?”. Ilaria non saluta nessuno, si crede sempre la regina della festa ma ha due tette niente male, e per un attimo Edo ci fa un pensierino. Lo guarda fisso, i grandi occhi castani incorniciati da lunghe ciglia nere, il piercing alla lingua che si intravede ogni volta che apre la bocca.                                                                                                                                                    
-“Si, certo, perché?”- le chiede, indifferente.                                                                                                                    
-“Mi serve un accompagnatore, stasera non ho la macchina. Mi passi a prendere alle dieci?”- gli chiede, continuando fissarlo. Gli sfiora una gamba con la sua, poi cambia tattica e si siede accanto a lui sul banchetto sgangherato. 

Ele avrebbe abbassato lo sguardo, avrebbe raccolto i capelli dietro l’orecchio e avrebbe sorriso, imbarazzata.

Senza aspettare alcuna risposta, Ilaria appoggia la testa sulla sua spalla, un odore pungente di deodorante alla vaniglia che gli solletica le narici e lo nausea leggermente. Si volta verso Ele, imbarazzato, ma lei ha girato la sedia in modo da offrirgli solo le spalle.

Chissà se ha visto qualcosa. Ma forse, chissà….

E’ stato come un lampo che gli ha attraversato la mente, nulla di può. Un piccolo, pallido lampo di consapevolezza in un mare di incertezze. Eleonora Francesca Sava era gelosa. Così, in un attimo, decide di sfruttare la situazione a suo vantaggio e si volta verso Ilaria, un sorriso sornione con cui ne ha stese tante prima di lei.                                                                                                                                                                                                  
-“Ila, ti va se ti vengo a prendere un po’ prima? Possiamo mangiare qualcosa insieme, se ti va…”- mormora con voce suadente, guardandola negli occhi.

Guardami Ele. Cazzo, guardami!

Ilaria lo guarda stupita, ma non se lo fa ripetere due volte. Salta giù dal banchetto con un saltello e si mette di fronte a lui, petto in fuori e sguardo raggiante. -“Vieni a cena da me, stasera. I miei non ci sono…”.
Edoardo ride, stupito da tanta sfacciataggine, ma Fede gli pianta una gomitata in un fianco e lui ritorna subito serio.   
-“Si, buona idea.”

Guardami Ele. Cazzo, guardami!

Ma Ele non lo guarda. La sua figura sottile ed elegante continua a voltargli le spalle, imperterrita. Edoardo sente un misto di rabbia e delusione crescergli in petto e reprime a stento il desiderio di andare lì da lei e chiederle perché non mi ami? Cos’ho che non va? Perché piaccio a tutti tranne che a te?                                                                                                                                                            
Ed è ancora immerso in questi pensieri, quando all’improvviso le sue amiche si voltano verso di lui, curiose. Sorpreso, Edoardo torna a fissare Ilaria, fingendo di non essersi accorto di quegli sguardi penetranti che non lo mollano un istante. Ma la tentazione è forte, chissà se anche lei lo sta guardando. Così alza lo sguardo e incontra i suoi occhi verdi per un istante che gli sembra infinito – Ilaria non esiste, Chicco Rodi ha smesso di blaterare, la stanza è vuota e silenziosa, ci sono solo loro due, lontani, che si appartengono senza nemmeno saperlo. In un attimo Eleonora abbassa lo sguardo e gli rivolge nuovamente le spalle, ma lui non riesce a fare altro che fissare la sua figura – Dio, adora i suoi capelli – senza nemmeno fingere che di Ilaria gli importi qualcosa. Edoardo è felice, sorride, ma quei sorrisi sono solo per lei.

Il suono della campanella, alle 12 in punto, mette fine a quella dolce tortura. Edoardo non riesce a toglierle gli occhi di dosso e la segue con lo sguardo mentre si incammina verso l’uscita. Il primo istinto è quello di seguirla, ma poi ci ripensa e resta ad aspettare Chicco e Fede che stanno sistemando i microfoni nel ripostiglio. Anche Ilaria è andata via, certa di un appuntamento, e per un attimo si sente colpevole per quel giochetto infame – Ilaria ti viene dietro dalle medie, sei proprio uno stronzo ! Ma di Ilaria non gliene frega niente, tutto ciò che vuole è parlare con lei, così afferra il telefono dalla tasca dei jeans e le scrive, di getto, senza pensarci.

“Giusto per la cronaca, Ilaria Tarquinio non mi piace. Ah, un’ultima cosa…. sei bellissima, cazzo!”
  
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