Serie TV > Elisa di Rivombrosa
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Autore: Andre4    30/08/2020    0 recensioni
Questa storia è ciò che è accaduto secondo me. Racconto quello che è accaduto dopo la seconda stagione e prima della terza. In più ho aggiunto dei retroscena che spiegano eventuali errori temporali che non sono stati spiegati nella fiction.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna Ristori, Elisa Scalzi, Fabrizio Ristori
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Giugno 1784 Martino aveva 24 anni, Emilia aveva 25 anni e Agnese aveva ormai 10 anni e mezzo, quasi 11. Era una bambina a modo anche se a volte le capitava di rincorrere le oche del laghetto, facendo scapigliare la zia Anna, pur mantenendo un atteggiamento bonario. Invece Elisa era solita a ridere davanti a certe scene perché le ricordava quando era bambina. Agnese aveva molta confidenza con la servitù e l'autorità da nobile non si sentiva mai. Lei vedeva sua madre come un'eroina perché faceva tante cose che le comuni nobildonne non facevano. A volte infatti fu criticata dagli altri nobili per ciò che faceva ma questa di certo non era una novità. Ogni tanto si prendeva due giorni dove si decideva di spostarsi altrove per vedere cosa c'era e spesso si portava dietro la figlia. Un giorno però Elisa andò solo con Anna e il dottor Ceppi perché Agnese aveva preferito passare del tempo con Martino ed Emilia. Lei passava volentieri il tempo con suo fratello e lui la faceva giocare sempre. Lei aveva capito anche che fra Martino ed Emilia c'era un particolare affetto perché non facevano che guardarsi. Elisa decise di andare oltre i confini di Rivombrosa e ottenne l'approvazione dei coniugi Ceppi. Ad un certo punto si ritrovarono davanti ad un lago e si sedettero davanti ad esso ad ammirare il panorama. I presenti non sapevano che in quella zona c'erano stati dei casi di malaria. Quella malattia era frequente in alcune zone dell'Italia e non vi era ancora un vaccino. Purtroppo tutti e tre furono punti da tre zanzare portatrici di malaria ma non potevano ancora sapere cosa stava loro succedendo. Quando furono tornati, il dottor Ceppi capì la situazione perché i sintomi si erano affacciati. Elisa non si sentiva bene. Mentre era con la bambina, si sentì svenire e fu portata a letto. “Mi gira molto la testa. Deve essere la stanchezza”. Il dottor Ceppi disse ad Elisa quello che stava succedendo, cercando di usare tutto il tatto possibile, anche se pure lui era disperato per se stesso e per sua moglie. Ovviamente Elisa cadde in un grande pianto. Una volta scoperta la notizia tutti furono in preda alla tristezza. Emilia era forse la più disperata perché sia sua madre che il suo patrigno erano malati e ormai spacciati. Martino la consolò come non aveva mai fatto prima. La monaca Margherita Maffei arrivò col sacerdote pronto per dare l'estrema unzione. La contessa Anna dette un caloroso saluto a sua figlia e poi con una mano strinse la mano di Antonio Ceppi e con l'altra strinse la croce che aveva sempre portato al collo. E così essa morì. Pure il dottor Ceppi la seguì poco dopo. Elisa fu l'ultima a resistere e anche in questo caso il sacerdote dette l'estrema unzione. Margherita piangente guardò la sua vecchia amica e le stette vicina. Nel momento della sua fine, davanti a Martino e ad Agnese in lacrime, disse: “Dovete essere forti...la cosa più importante non è quanto una persona vive ma come vive il tempo che ha a disposizione” poi disse ad Agnese: “Agnese, amore mio. Ricordati sempre che la mamma ti ama tanto e anche il papà. Noi saremo sempre al tuo fianco...Martino si prenderà cura di te, angelo mio”. Poi si rivolse a Martino: “Martino, figlio mio, anche tu ricordati che io e tuo padre ti amiamo. E' stato meraviglioso essere tua madre. Tu sei grande e forte. Io ti affido Agnese. Proteggila sempre...” Quando ormai era al limite delle forze chiuse gli occhi e d'un tratto vide un'immagine nebulosa che poi diventò nitida. Essa vide suo marito, sorridente che le veniva incontro. Poi egli le porse la mano e le disse: “Vieni con me, Elisa” “Fabrizio...” E in quel momento la contessa Elisa Ristori spirò, col sorriso sulle labbra. Essa fu sepolta accanto al conte come avrebbe voluto. Andare avanti senza Anna, Ceppi ed Elisa era dura ma le cose dovevano andare avanti. Martino ed Emilia si avvicinarono sempre di più e i due si dichiararono apertamente quello che ormai era evidente per entrambi. Tuttavia altre cose sarebbero accadute. Emilia sposò un pittore. Martino governò la tenuta e nel 1797 i due cugini avrebbero vissuto quella storia che da tutta una vita desideravano vivere. Anche Agnese trovò l'amore e nientepopodimeno che con Andrea Van Necker, figlio di Lucrezia. Le stagioni passarono anno dopo anno. I giovani diventarono vecchi. L'Italia si unì in un unico Stato. La guerra colpì il Mondo intero per ben due volte e la Monarchia fu sostituita dalla Repubblica. E Rivombrosa? Che ne era stato di quel castello? Il castello divenne un museo e dal 1997 patrimonio dell'UNESCO. Un giorno come tanti, durante la primavera del 2003, una donna di nome Cinzia Torrini, una giornalista e scrittrice, si recò presso il famoso castello. Essa era curiosa di sapere di più riguardo la sua famiglia. Infatti discendeva proprio da Elisa e Fabrizio e quindi da Agnese ed Andrea. Col passare del tempo i cognomi dei discendenti erano cambiati ma lei riuscì ad arrivare perfino al 1700 dell'albero genealogico familiare, grazie ai registri del comune di Torino, dove lei viveva. Vide per la prima volta quel castello, salì quelle scale e poi decise di seguire una guida che, mentre mostrava alle persone i ritratti di Elisa, di Fabrizio, di Agnese e di altri, raccontava della storia del castello e in particolar modo la storia della contessa di umili origini che si era innamorata del conte e che combattendo contro i pregiudizi della nobiltà aveva addirittura aiutato a sventare una congiura ai danni del re Carlo Emanuele III. Infatti Elisa aveva riportato tutto in un diario. Cinzia ebbe l'idea di poter scriverci sopra un libro e dopo aver ricevuto il permesso, riuscì a consultare quel diario. Tempo dopo essa pubblicò il libro che poi divenne un best-seller e poi fu tradotto in diverse lingue. Tutti rimasero affascinati dalla sua storia, quella di “Elisa di Rivombrosa”. FINE
   
 
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