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Autore: Il corsaro nero    30/08/2020    1 recensioni
La scuola di Hogwarts è famosa in tutta l'Inghilterra, soprattutto per le sue quattro Case, da cui sono usciti streghe e maghi famosi in tutto il mondo... ma ciò che molti non sanno, è che tra quelle mura, sono nascosti incredibili e affascinanti segreti che solo quattro prescelti hanno la possibilità e il dovere di conoscerli tutti... quattro prescelti legati in maniera indissolubile fin dalla nascita...
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Delphini Riddle, Harry Potter, Minerva McGranitt, Nuova generazione di streghe e maghi, Teddy Lupin
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Capitolo 26: L’erede di Grifondoro


Una cosa veramente indecente! Ai miei tempi, nessuno studente, specialmente un membro della mia Casa, si sarebbe azzardato a fare una simile diavoleria! In giro sui tetti di mattina presto, roba da matti! Nemmeno quella peste insolente di Jacqueline Turner si è mai spinta a tanto, e me ne ha fatte passare di tutti i colori durante i sette anni in cui ho avuto la sfortuna di averla come studentessa!” urlò il quadro del vecchio signore con la barba nera che venne subito redarguito dalla McGranitt: “Grazie per il tuo intervento storico e culturale, Phineas, ma, ora, se permetti, mi occupo io dei ragazzi, grazie.”

Mentre la preside parlava, i cinque malcapitati soggetti restavano in completo silenzio, seduti sulle sedie che la McGranitt aveva fatto apparire.

Era la fine, se lo sentivano… la preside, come minimo li avrebbe puniti e tolto parecchi punti alle rispettive Case.

Teddy e Oliver si guardarono, in silenzio.

La loro Casa sarebbe stata quella che avrebbe perso più punti, dato che erano in due… ma, in ogni caso, non importava.

Il problema era il pericolo di un’espulsione… nessuno dei loro parenti avrebbe gradito la cosa.

In quel preciso istante, la McGranitt si voltò verso di loro e li guardò un attimo in silenzio.

Dunque… abbiamo ben cinque studenti del primo anno che, invece di essere nel proprio dormitorio, se ne vanno, di mattina presto, sui tetti della scuola, con tre banditi alle calcagna e con un libro, il Cappello Parlante e una piuma magica che fanno parte di questa scuola da quando fu costruita secoli fa. La mia domanda è molto semplice: come ci siete finiti, voi cinque, lassù?”

Per un attimo, ci fu di nuovo il silenzio, poi Teddy fece: “Ecco, professoressa… se vuole, glielo spiego io…”

Molto bene, Lupin. Parli pure.” fece la donna, prima che la voce del preside coi capelli unti e il naso esclamasse, allibito: “Lupin? Non sarai mica un parente di Remus Lupin, vero?”

Beh, era mio padre…” ammise, il ragazzo, e l’uomo, sibilò, con gli occhi che mandavano scintille: “Ah, avrei dovuto immaginarlo… tale padre, tale figlio… sempre alla ricerca della fama e della popolarità, con il suo gruppo fidato di amichetti. Ovviamente, non c’è nessun problema ad infrangere le regole, anzi… tanto meglio!”

Qualcosa mi dice che quel tizio non avesse una gran simpatia per tuo padre…” sussurrò Delphini a Teddy, il quale, per tutta risposta, fece una faccia nervosa ed agitata.

Non capiva perché, ma quel preside lo agitava e gli faceva non poca paura…

Grazie per il tuo intervento, Severus… ora, per favore, lasciami parlare coi ragazzi senza interrompere, grazie.” lo liquidò, esasperata, la McGranitt.

Phineas e Severus erano proprio insopportabili a volte…

Teddy, tuttavia, non poté fare a meno di notare che il nome di quel tipo era identico al secondo nome del secondogenito di Harry… ma doveva senz’altro trattarsi di una coincidenza…

Su, forza, Lupin. Mi dica come sono andate le cose e come ci siete finiti sul tetto della scuola.” disse, proprio in quel momento, la McGranitt e Lupin, con un po’ di timore, le raccontò tutto quello che era successo: la scoperta del passaggio segreto, l’incontro – scontro nei sotterranei, il furto del Veritaserum, la scoperta della verità, la spedizione notturna, le trappole che avevano trovato, la separazione, gli incantesimi di cui Athena e Gal erano state vittime il ricongiungimento, la scoperta delle scale, la stanza segreta, il passaggio che portava all’ufficio della preside e a quello della torre, la cattura e, grazie ad uno stratagemma di Delphini, la fuga sui tetti.

...Solo che mentre stavamo per scappare, un incantesimo ha spezzato la corda che teneva legata Athena e, così, ho preso la scopa di Delphini per riprenderla e, nel mentre, ho salvato Oliver che stava per cadere dal tetto. A quel punto, io e Oliver ci separati e una volta che l’ho ripresa, sono tornato indietro e, una volta che abbiamo sistemato uno di quei tre e l’incantesimo è finito, abbiamo raggiunto gli altri, che stavano combattendo contro Bluebell Borgin. Poi Gal, con la Spada di Grifondoro, ha lanciato l’incantesimo più incredibile e pazzesco che abbia mai visto, sconfiggendola una volta per tutte.”

La preside rimase in silenzio un attimo, poi domandò a Gal: “Signor Sandlers, posso chiederle cos’era l’incantesimo che ha lanciato? Ho avuto a che fare molte volte con la spada di Godric Gryffindor, ma questa mi è totalmente nuova…”

Quello era il ‘Soffio del drago’, professoressa.” rivelò, tranquillamente, il ragazzino e la donna, incuriosita, chiese: “Il ‘Soffio del drago’? E che cos’è?”

Beh, vede, prof, è una storia un po’ lunga e parecchio inverosimile…”

La racconti pure, Sandlers. Sono abituata alle storie un po’ lunghe e parecchio inverosimili…”

Bene, allora, quando Oliver mi ha passato la spada, ho visto una visione… certo, durante quest’anno scolastico ne ho già avuta una, ma questa era un po’ diversa… ero nella Foresta Proibita e c’erano quattro tizi che la stavano attraversando, ma che si erano persi perché uno di loro teneva la mappa al contrario e mentre uno dei suoi compagni, Sal, gliene urlava di tutti i colori, sono stati attaccati da dei banditi… beh, quei quattro erano i fondatori di questa scuola…”

Ovviamente, la cosa lasciò tutti a bocca aperta, tanto che persino Delphini sgranò gli occhi, stupita.

In fondo, la notizia che Gal avesse visto in una visione i quattro fondatori della scuola era una roba davvero forte…

Sandlers, è sicuro di quello che sta dicendo?” domandò la McGranitt e Gal annuì: “Certo, professoressa. I loro nomi erano come quelli dei quattro fondatori e anche il loro comportamento sembrava coincidere…”

E cosa ci facevano nella Foresta Proibita?”

Volevano raggiungere una montagna con un nome assurdo, Binn qualcosa… dato che volevano realizzare il loro sogno, creare la prima e migliore scuola di magia del mondo, ma credo che nessuno li avesse presi tanto sul serio… quando quei banditi hanno scoperto cosa volevano fare, sono scoppiati a ridere e hanno detto che quella scuola non avrebbe avuto speranza di durare, perché l’istruzione non valeva una cicca…”

Ah, hanno proprio un futuro come indovini…” commentò Delphini e la McGranitt la redarguì: “Signorina Black, la prego di far silenzio.”

Cosa?! Non solo una Serpeverde è stata coinvolta in questo orribile misfatto, ma è addirittura un membro della mia nobile, pura e antichissima famiglia?!?!” urlò, sbigottito e furibondo, Phineas.

Sentendo ciò, Delphini sentì il cuore smetterle di battere.

Quello doveva essere Phineas Nigellus Black, un antenato di sua madre che era diventato preside della scuola… era praticamente finita nella tana del lupo, la sua vita e il suo futuro dipendevano dal fatto che uno stupido quadro non la riconoscesse…

Mh? Non dirmi che tu sei Phineas Nigellus Black!” esclamò, esterrefatto, Gal e, subito, Phineas, con un sorriso di trionfo, ammise: “Esatto, ragazzo. Sono felice di sapere che la mia persona sia ancora molto conosciuta in questa scuola…”

Certo che sei famoso, sei il preside meno amato che Hogwarts abbia mai avuto da sempre! Si ricordano tutti di te solo per quello...” ammise, con ingenuità, Gal e, subito, tutti i presenti, dovettero mettersi la mano davanti la bocca, per non scoppiare a ridere come dei pazzi, tranne, ovviamente il povero Phineas, il quale era rimasto a bocca aperta.

Sandlers, si vergogni… non si dicono queste cose… un minimo di educazione…” lo sgridò la McGranitt, la quale, tuttavia, aveva messo la mano davanti alla bocca, per non far vedere che stava facendo un sorriso divertito e che stava lottando con sé stessa per non scoppiare a ridere, mentre il quadro di Silente esclamava: “Ah, la gioventù moderna… così schietta e sincera… devo ammettere che è qualcosa di davvero stupefacente ed interessante…”

In poco tempo, tuttavia, il quadro di Phineas si riprese e si mise ad urlare, inviperito: “Razza d’insolente ragazzino! Figlio di luridi babbani, vergogna del Mondo Magico, ma come osi?! Io sono un membro dell’antichissima e nobile casata dei Black, conosciuta in tutto il Mondo Magico…”

Tu conosci questa casata, Oliver? Perché io non l’ho mai sentita…” domandò, incredulo, Gal al vicino, col risultato di far infuriare ancora di più il quadro.

Come osi? Come osi?! Nel Mondo Magico, tutti conoscono i Black, membri onorari delle Sacre Ventotto, capito?”

Ma cos’è?”

L’elenco delle famiglie più purosangue e nobili di tutto il Mondo Magico! Il solo appartenere ad una di esse, indica fama, gloria e purezza!”

A me suona più come una gigantesca stupidaggine… e uno stupido spreco di tempo, denaro e pergamena.”

Brutto ragazzino col cervello di un rospo! Se solo fossi ancora vivo…” sibilò Phineas, mentre Albus diceva: “Beh, Phineas, sono certo che questo ragazzo sarebbe andato molto d’accordo con Sirius… magari, in questo preciso istante, si sta divertendo un mondo nell’aldilà a sentire questi discorsi…”

Ah, che ci provi, Silente! Gliela farò vedere io, te lo garantisco! Maledetti giovani, sempre arroganti e con idee assurde… quel ragazzino, poi… mi ricorda troppo quella studentessa di Grifondoro che odiavo con tutto me stesso, Jacqueline Turner… mai avuto a che fare con una persona più insolente… ogni occasione era buona per combinare qualcosa e darmi sui nervi... in quanto a quella peste, spero che la mia discendente non ci abbia mai più a che fare…!” ricominciò Phineas, ma, stavolta, venne interrotto da Delphini: “Guardi che io non faccio parte della Casata dei Black, anche se ho lo stesso cognome e sono di Serpeverde.”

Phineas, per tutta risposta, si mise ad osservarla con molta attenzione, mentre la ragazza lo guardava dritto negli occhi, cercando di non far vedere che era impallidita.

In quel momento, persino la minaccia di un'espulsione le sembrava una cosa di poco conto… voleva solo uscire da quella stanza…

Ne sei sicura?” domandò Phineas e, immediatamente, la ragazzina esclamò, raccontando una mezza verità: “Certo che sì! Mio padre non aveva alcun legame con la Casata dei Black.”

Strano… eppure la forma del tuo viso… è identica a quella traditrice di mia sorella Isla… le tue mani sono identiche a quelle di mia figlia Belvina, mentre il naso è quello di mia nipote Lycois… solo la forma degli occhi sono completamente estranei per me…”

Forse li ha presi dal padre.” propose, innocentemente, il ritratto di Silente e Phineas rispose: “Certo che sì, Silente. Stavo proprio per dirlo io!”

Ma certo, Phineas.”

Vi sbagliate! Mio padre proveniva da una famiglia di babbani! Molti babbani hanno come cognome Black!” sbottò, esasperata, Delphini.

Ma quando sarebbe finito quel maledetto incubo?!

Che stupidaggine, nessun babbano oserebbe mai avere un cognome così nobile e puro!” rispose Phineas e, proprio in quel momento, Gal rispose: “Veramente, è un cognome molto comune tra i babbani… il mio vicino di casa babbano, che possiede un piccolo emporio, aveva come cognome proprio Black… e c’era un londinese che ho conosciuto in vacanza con lo stesso cognome… ah, è poi c’era la vecchia insegnante di lettere di mia madre, che aveva un fratello che faceva il netturbino!”

Phineas rimase in silenzio un attimo, per poi domandare: “Ed erano tutti babbani?”

Certamente, signore!” annuì il ragazzino e, subito, Phineas sparì dal quadro, anche se tutti videro che aveva un’espressione furibonda.

Sì è offeso. Ma che ho detto di sbagliato?” domandò, incredulo, e Delphini, con un’espressione esasperata, rispose: “Praticamente tutto. Dovresti scrivere un libro su come mettere in crisi un mago purosangue con poche, semplici, ma letali mosse.”

Tuttavia, in cuor suo, era grata a Gal che avesse mandato via quell’impiccione…

Tornando a noi, Sandlers, cos’altro ha visto in quella visione?” domandò la McGranitt e Gal rispose: “Beh, ho visto come evocare l’incantesimo, così poi ho ricopiato pari e pari il procedimento.”

E come averebbe fatto?”

Beh, bisogna mettersi in posa e, poi, concentrare la propria energia magica sulla spada…”

Davvero strano… quando Potter e Paciock l’hanno usata anni fa, nessuno di loro è stato in grado di evocare quell’incantesimo… Sandlers, è sicuro che non ci sia dell’altro sotto? Godric Gryffindor ha specificato dove ha trovato questo incantesimo?”

Beh, ha detto di averlo trovato nei libri di una donna di nome Althea, che sembravano conoscere bene tutti e quattro… ah, ora ricordo! Ha poi aggiunto che ci aveva aggiunto un altro incantesimo, in modo da impedire che chiunque potesse usare quell’incanto e minacciare il mondo…”

Una scelta molto saggia ed intelligente, dopo quello che ho visto… quell’arma è un autentico pericolo pubblico!” commentò, ironica, Delphini.

Ignorandola, la McGranitt domandò a Gal: “E in cosa consiste quest’incantesimo, Sandlers?”

Dunque, mi faccia pensare… era qualcosa legato al sangue…”

Forse bisognava ferirsi con la spada…” propose Athena, ma Gal scosse la testa: “No, no, non era così… era qualcosa con la discendenza e la sua famiglia… ah, ora ricordo! Secondo Godric Gryffindor, solo una persona legata a lui dal sangue potevano liberare quell’incanto!”

Non appena ebbe finito di parlare, si rese conto che tutti, persino Delphini e la McGranitt, lo stavano fissando a bocca aperta.

Ho detto qualcosa di strano?” domandò, incredulo, Gal e Delphini gli domandò, con la sua solita espressione seccata: “Gal… tu non hai ancora capito cosa significa quello che hai appena detto, vero?”

Beh…”

Lo immaginavo. Ascolta, hai appena detto che solo una persona legata a Godric Gryffindor dal sangue poteva evocare dalla sua spada ‘Il soffio del drago’, giusto?”

E allora?”

E allora, il fatto che tu sia riuscito ad evocarlo quando grandi maghi come Harry Potter e Neville Paciock non sono riusciti a far uscire nemmeno una fiamma da quella lama, cosa significa, secondo te?”

Gal si grattò la testa, dubbioso, per poi tentare: “Forse noi due abbiamo lo stesso gruppo sanguigno?”

Delphini lo fissò un attimo, con un’espressione allibita, per urlare, adirata: “Ma sei proprio un idiota col cervello di un moscerino! Con qualcuno legato a Godric Gryffindor dal sangue, s’intende qualcuno con cui ha un legame di sangue, ossia che è un suo parente o un discendente! E se tu ci sei riuscito, significa che possiedi un legame di sangue con Gryffindor e, pertanto vuol dire una cosa sola: tu sei il diretto discendente di Godric Gryffindor! Sei l’Erede di Grifondoro, stupido!”

Gal rimase un attimo in silenzio e, poco dopo, fece un grande sorriso nervoso e domandò, con un filo di voce: “Io… io sono il discendente… di Godric Gryffindor?! Il fondatore di Hogwarts..?”

Sembrerebbe proprio di sì, anche se sembra assurdo…”

Gal rimase in silenzio un attimo, per poi mettersi a saltare come un matto ed ad urlare: “Non ci posso credere! Sono il discendente di Godric Gryffindor, sono l’erede di Grifondoro!!!! Sono il discendente di un fondatore di Hogwarts e uno dei più grandi maghi della storia!!!! E’ pazzesco, folle, grandioso!!!! Voglio urlarlo al mondo intero! E’ troppo forte!!!!”

Sandlers, per l’amor del cielo, si dia una calmata!” tentò di fermarlo, invano, la McGranitt, la quale, però, era a sua volta sconvolta per aver scoperto una cosa del genere.

Nessuno si accorse che, al contrario, Delphini restava in silenzio, con un’espressione adirata.

Infatti, era leggermente invidiosa del fatto che Gal potesse esaltarsi e vantarsi come un matto per aver scoperto di essere il discendente di una persona così importante e molto ammirata dalla comunità magica… mentre lei, non poteva dire o fare altrettanto.

Dopotutto, era la figlia di Bellatrix Lestrange e nessuno avrebbe mai ammirato i suoi antenati, a parte, ovviamente, i compagni Mangiamorte di sua madre… l’unica eccezione era Sirius Black, anche se per anni era stato considerato un terribile assassino…

Senti, Gal… forse è meglio che non dici a nessuno dei tuoi legami di sangue con Godric Gryffindor…” disse, proprio in quel momento, Teddy e Gal, esterrefatto, domandò: “Cosa?! E perché?! Non vedo l’ora di vedere la faccia che farà quel deficiente saputello di Abel Nott… diventerà rosso dall’invidia…”

Se si scopre che sei l’Erede di Grifondoro, la stampa ti starà sempre addosso e non ti lascerà mai in pace. Credimi, è terribile vivere e crescere sotto i riflettori, ogni tuo piccolo errore e pasticcio, finisce sotto gli occhi di tutti… inoltre, temo che qualcuno ti stia cercando.”

Uh? Che intendi?”

Bluebell Borgin ha detto che qualcuno le aveva richiesto uno studente di Grifondoro e il Cappello Parlante. All’inizio, credevo che volesse mettere le mani sulla spada di Grifondoro, ma dopo quello che ho visto, ho un sospetto…”

Cioè?”

Ecco… credo che quell’individuo che ha contattato la Borgin, sapeva del ‘Soffio del drago’… forse, il vero motivo per cui voleva la spada di Grifondoro, non era per il fatto che fosse preziosa o per il sangue del Basilisco… ma voleva usarla per trovare colui che fosse riuscito ad evocarlo, in modo da localizzare l’Erede di Grifondoro.”

Mi sembra di essere nella leggenda di Re Artù e della sua spada nella roccia…” commentò Delphini e Gal, leggermente preoccupato, domandò: “Quindi, qualcuno è sulle mie tracce?”

Temo proprio di sì. Per questo, fossi in te, terrei nascosta questa scoperta… anche perché, non sappiamo perché quest’individuo stia cercando il discendente di Godric Gryffindor…” continuò Teddy e Gal si disperò: “Oh, mamma… vorrà di sicuro ammazzarmi… non sarà mica l’Erede di Serpeverde quello che mi sta cercando? Forse, ce l’ha a morte con Godric Gryffindor per essere andato contro alle idee purosangue di Slytherin…”

Datti una calmata! E’ impossibile che sia l’Erede di Serpeverde quello che ti sta dando la caccia!” sbottò, seccata, Delphini e Gal, guardandola in malo modo, domandò: “Come fai ad esserne così sicura? Mica ha lasciato un biglietto da visita.”

Secondo Teddy, l’Erede di Serpeverde era Voldemort e quel tizio, fortunatamente per tutti, è morto stecchito da un pezzo. E sono assolutamente certa che non abbia avuto un figlio.”

Come fai a dirlo? Magari, in questo preciso istante, è da qualche parte, nascosto nel buio… pensa, potrebbe essere più vicino a noi di quel che pensiamo...”

Falla finita. E’ impossibile che esista. Ho letto un sacco di libri sui maghi oscuri e, da quel che ho capito, Voldemort era un narcisista, molto arrogante e psicopatico. Tipi del genere non fanno figli, a meno che non gli siano utili in qualche modo e che dimostrino la propria superiorità… come avrebbe potuto dimostrarlo un bambino?”

In effetti, è vero… inoltre, mi sembra ridicolo che volesse continuare la linea di sangue di Salazar Slytherin, se era immortale… non ha alcun senso…”

Beh, anche gli dei della mitologia greca babbana erano immortali e, di conseguenza, non avevano alcun bisogno di una discendenza, eppure la maggior parte di loro, ha avuto più di un figlio con donne mortali…” meditò Athena e, subito, Delphini ridacchiò: “Voldemort esperto di mitologia babbana? Mi sembra più ridicolo dell’idea che abbia avuto un figlio… inoltre, chi diavolo sarebbe così matta da avere un figlio con lui?”

Gal e Athena rimasero un attimo in silenzio.

Purtroppo, le loro teorie sembravano più delle idee surreali, buone solo per un romanzo fantasy babbano…

Però, c’è una cosa che non capisco…” fece, in quel preciso istante, Teddy “Gal ha ricevuto la spada da Oliver… però, io ricordo benissimo di averlo portato alla Torre di Grifondoro e ricordo che non c’era la spada nel Cappello Parlante, quando l’ho affidato ad Oliver…”

Il Tassorosso abbassò lo sguardo, leggermente imbarazzato.

Quando avrebbe voluto che nessuno ci avesse fatto caso…

Ferrars, per caso, ha chiesto ad un Grifondoro di tirare fuori la spada dal cappello?” domandò la McGranitt e Oliver scosse la testa.

Allora come ha fatto la spada ad uscire dal cappello?” domandò la donna e il ragazzino, con un filo di voce, ammise: “Ecco, professoressa, vede… non riesco ancora a capire come sia successo, ma… sono stato io a tirarla fuori dal cappello.”

Per un attimo, nell’ufficio, calò il silenzio.

Fu la preside in persona, sempre più incredula, ad interromperlo: “Ferrars… mi sta prendendo in giro, per caso?”

No, professoressa, glielo assicuro. Mi stavo arrampicando su un tetto, per raggiungere quella piuma magica che mi era scappata, quando ho sentito la borsa diventare incandescente di colpo. Una volta sul tetto, ho capito che il calore proveniva dal cappello e quando l’ho tirato fuori… ho trovato la spada!” raccontò, agitato, Oliver e Gal, incredulo, domandò: “Non sarai mica anche tu un Erede di Grifondoro?!”

Certo che no! Io sono e sarò per sempre un Tassorosso!”

E allora come diamine hai fatto a tirarla fuori da lì?!”

Se permettete, a questo proposito, avrei una teoria.” propose il quadro di Silente e, immediatamente, la McGranitt lo pregò: “Sono tutta orecchi, professor Silente. La prego, ci faccia luce su questa assurda situazione. Com’è possibile che uno studente di Tassorosso abbia tirato fuori dal Cappello Parlante la spada di Godric Gryffindor, che solo un vero Grifondoro avrebbe potuto estrarre?”

La risposta è molto semplice, mia cara Minerva. La chiave di tutto è il coraggio.”

La preside strabuzzò gli occhi e ripeté, incredula: “Il coraggio?”

Esatto, Minerva. Il signor Ferrars ha trovato la spada dopo essere salito su un tetto. Direi, ad occhio e croce, che ci vuole parecchio coraggio per fare un’azione del genere e credo che sia stata quella decisione a farlo ritenere degno di ottenere la spada di Godric Gryffindor.”

Ma, signore… io sono solo un Tassorosso… anche se ho dimostrato molto coraggio, salendo su quel tetto infernale, non faccio parte della Casa di Grifondoro… anzi, il Cappello Parlante mi ha subito spedito a Tassorosso...” fece Oliver, venendo interrotto dalla voce sovrappensiero di Athena: “Grifondoro… la culla degli audaci e dei coraggiosi…”

Vedo che la signorina Doyle ha notato il dettaglio rivelatore…” sorrise Silente e la McGranitt domandò, sempre più allibita: “Cosa intende, professore?”

Sai, Minerva, me lo sono chiesto spesso, dopo quella brutta faccenda della Camera dei segreti... e se la spada di Grifondoro apparisse non ad un coraggioso membro di Grifondoro, ma a qualcuno che dimostri di possedere un animo coraggioso e audace?”

Per un attimo, ci fu un silenzio di tomba, finché Teddy non esclamò, esterrefatto: “Ma, allora questo significherebbe che tutti avrebbero la stessa possibilità di tirarla fuori… persino un Serpeverde!”

E anche un babbano. Non dimentichiamoci che, quando non è nelle mani del signor Sandlers, è una spada come tutte le altre. Un babbano non avrebbe alcun problema ad usarla.” aggiunse, divertito, Silente, mentre la McGranitt: “Se le cose stanno così, Albus, allora perché si è diffusa la storia che solo un vero Grifondoro poteva estrarre la spada?”

Credo che tutto questo sia dovuto ad un piccolo equivoco, Minerva.”

Un equivoco?”

Precisamente. Probabilmente, Godric Gryffindor avrà raccontato ai suoi amici e ai suoi studenti che solo un vero Grifondoro poteva estrarre la spada dal suo nascondiglio segreto, facendo credere a tutti che solo un membro della sua Casa che si fosse dimostrato molto coraggioso potesse prenderla, mentre, in realtà, intendeva una persona, di qualunque Casa, che dimostrasse di possedere molto coraggio e che fosse pronto ad affrontare situazioni rischiose, pur di salvare gli altri. In pratica, una persona che nascondesse, dentro di sé, un animo da vero Grifondoro.”

Tale antenato, tale discendente.” commentò Delphini, guardando il povero Gal in malo modo, mentre Silente continuava: “Purtroppo, questo ha fatto credere a tutti che solo i Grifondoro potessero ottenere la spada, pertanto, le altre Case non hanno nemmeno tentato di trovarla. Così solo i Grifondoro continuarono a tirarla fuori in situazioni di pericolo, consolidando questa diceria, mentre, in realtà, tutti possiedono il coraggio necessario per considerarsi veri Grifondoro, come ci ha dimostrato stamattina il signor Ferrars, il quale rappresenta un perfetto Tassorosso.”

Ma allora perché c’è la divisione in Case, se tutti, in fondo, sono coraggiosi?” domandò, incredulo, Gal e Silente rispose: “Domanda molto intelligente, signor Sandlers… avete mai sentito parlare dei grafici a torta?”

Ma che roba è? Qualcosa che si mangia?” chiese Gal e Delphini, seccata, rispose: “Ma sei proprio stupido! Sono dei grafici messi su carta che hanno la forma di una torta, da cui deriva il nome. Si usano nella statistica babbana e servono per… oh!”

La signorina Black ci è arrivata, a quanto pare…” sorrise Silente, mentre Gal domandava: “Su cosa? Non capisco…”

Se facessimo un grafico a torta e lo dividessimo nelle quattro categorie con cui vengono riconosciute le quattro case, ossia coraggio, determinazione, conoscenza e lealtà; per poi provarlo su alcuni studenti, scopriremmo che le percentuali variano e anche parecchio. Ad alcuni, la percentuale più alta è rappresentata dal coraggio, per altri la determinazione oppure si tratta della conoscenza o della lealtà. Le altre categorie possiedono, però, una propria percentuale, anche se più bassa. Credo che il compito del Cappello Parlante sia individuare la percentuale più alta di questo grafico e poi spedire quella persona lì.”

E i Testurbanti?” domandò, incuriosito al massimo, Teddy e Silente rispose: “In quel caso, le due categorie in questione hanno una percentuale molto simile e il cappello deve analizzarle con molta attenzione, per trovare quella più alta. Ma la cosa più importante è che la somma di tutte queste percentuali da un unico risultato: cento. Questo dimostra che tutti noi, in fondo, possediamo le quattro categorie delle case nel nostro animo… e sono stati gli stessi Fondatori a dimostrarlo.”

Davvero? E come?” domandò Gal e il quadro rispose: “Tutti e quattro hanno dimostrato la voglia di conoscere, di apprendere e una spiccata intelligenza, dato che erano degli insegnanti, degna di un Corvonero. Tutti e quattro hanno dimostrato un grande coraggio nello sfidare le convinzioni dell’epoca sull’istruzione, cosa molto apprezzata dai Grifondoro. Tutti e quattro hanno dimostrato una forte determinazione nel realizzare il loro più grande sogno, qualità molto forte tra i Serpeverde. E tutti e quattro hanno dimostrato una profonda lealtà verso la scuola, i propri studenti e i propri amici, che è molto importante tra i Tassorosso. Non dimenticate, che Salazar Slytherin preferì andarsene da Hogwarts piuttosto che attaccarla, cosa che avrebbe potuto distruggere la scuola e rischiare di uccidere gli studenti o i suoi amici più cari.”

Il gruppo rimase un attimo in silenzio.

Vista da quell’angolatura, tutti, in fondo, appartenevano a tutte le Case… e il motivo per cui Serpeverde, nonostante alcuni suoi membri parecchio discutibili, fosse importante...

Bene, ora che abbiamo, capito come sono andate le cose, possiamo tornare al Libro dell’Accettazione e alla Piuma dell’Ammissione? Mi piacerebbe riaverli indietro, grazie.” dichiarò, proprio in quel momento, la McGranitt e, subito, Delphini aprì il suo monospalla e glieli consegnò.

A cosa serve quel libro? E perché ci sono scritti tutti quei nomi?” domandò, incuriosito, Gal e la preside, seccata, rispose: “Non sono cose che la riguardano, Sandlers.”

Andiamo, Minerva… possiamo dirlo ai ragazzi… hanno rischiato la vita per proteggerli, un piccolo premio se lo meritano. Inoltre, Gal è l’Erede di Grifondoro, quindi, direi che la cosa lo riguarda, e anche di parecchio.”

Oh, e va bene…” sospirò la donna e, non appena si girò verso i ragazzi, dichiarò: “Quanto sto per dirvi, non dovrà uscire da questa stanza, mi sono spiegata? Non potete dirlo a nessuno, amici, parenti e tutori, sono stata abbastanza chiara?”

Chiarissima, professoressa…” sussurrò Teddy, nervoso.

Sapeva che l’affermazione dei tutori, riguardava lui…

Bene, il Libro dell’Ammissione e la Piuma dell’Accettazione fanno parte di questa scuola, da quando venne creata. Si tratta di due oggetti che i Fondatori stessi crearono e il loro compito è quello d’iscrivere a questa scuola tutti i bambini che hanno meno di undici anni, ossia nel periodo in cui la magia è incontrollabile, che dimostrano una forte energia magica. La piuma, quando avverte una magia minorile in corso, prova, automaticamente, a scrivere il nome di quella persona, ma, se il libro, il quale ha un atteggiamento molto più duro rispetto alla piuma, in quanto cerca di avere una prova concreta e solida della magia, si rifiuta, chiudendosi automaticamente. Solo quando è convinto, lascia che la piuma faccia il suo corso. In un certo senso, quei due oggetti, sono il secondo tesoro della scuola.”

E il primo qual’è?” domandò Gal, mentre la preside gli rispondeva, con un sorriso: “Ovviamente, la vista che si vede da lì. Nessuno riesce a fare a meno di guardare il panorama da lì…”

Athena non poteva fare a meno di sorridere.

A quanto pare, ci aveva azzeccato…

In ogni caso, il vostro comportamento è stato parecchio irresponsabile e immaturo, pertanto sarò costretta a togliere cento punti a testa. Consideratevi fortunati che non vi espelli da scuola.” concluse, in quel momento, la McGranitt e tutti, inconsciamente, fecero un sospiro di sollievo.

L’anno prossimo sarebbero potuti tornare a scuola…

Comunque, signor Lupin, la scopa rotta che ha in mano era della scuola, vero?” domandò la donna e Teddy annuì.

Allora deve restituirla subito, mi dispiace.” dichiarò la McGranitt e Teddy diede un’occhiata a Delphini, la quale, per tutta risposta, gli fece cenno di dargliela.

Una volta, che la passò la scopa, la preside dichiarò: “Bene, ora potete andare. Buona giornata.”

Silenziosamente, il gruppo uscì dalla stanza e, una volta che la porta fu chiusa, la McGranitt si girò verso il quadro di Silente e domandò, dubbiosa: “Lei cosa ne pensa, professor Silente?”

Alla scoperta che l’Erede di Grifondoro frequenta la scuola? Beh, sarò onesto, Minerva: sono incuriosito.”

E’ incuriosito?”

Precisamente… ho le sensazione che, molto presto, tutto ciò che siamo certi di sapere, verrà stravolto… e, forse, sapremo come sono andate veramente le cose…”


Cavoli, che colpo di fortuna! Per un attimo, ho pensato che mi avrebbero espulso!” esultò, eccitato, Gal, mentre, Oliver annuiva: “Credo che la McGranitt ci abbia anche pensato…”

Mentre camminavano, i cinque studenti notarono un gruppo sempre più numeroso di studenti.

Avvicinandosi, Gal domandò ad uno studente di Corvonero: “Ehi, che succede?”

Madame Pince ha trovato un uomo in biblioteca e gli altri insegnanti lo stanno portando, assieme ad altri tre individui, nella torre in cui hanno rinchiuso Sirius Black, in attesa che arrivino gli Auror e che li portino ad Azkaban.” rispose quello.

Delphini fece un sorrisetto di nascosto.

Asmodeus e i suoi amici avevano fatto un ottimo lavoro nel condurre il complice della Borgin in biblioteca, come avevano fatto i topi con il Leone Codardo nel campo di papaveri nel romanzo ‘Il mago di Oz’… certo, era stata una faticata convincerli a farsi legare ad una tavola, ma avevano fatto un ottimo lavoro.

Si erano proprio guadagnati quei topi in salamoia…

Proprio in quel momento, il brusio aumentò e arrivarono il professor Vitious e il professor Bennet, i quali stavano portando la Borgin e i suoi tre complici, ovviamente legati con delle corde.

Beh, vi è andata proprio male!” esclamò Gal, non appena Bluebell Borgin fu di fianco a lui “Se solo aveste portato il vostro mantello dell’invisibilità, nessuno vi avrebbe presi!”

Ma cosa stai dicendo, ragazzino? Nessuno di noi ha un mantello dell’invisibilità.” fu la risposta della donna e Gal, incredulo, domandò: “Dice sul serio? Ma, la notte del primo giorno di scuola, qualcuno è entrato nel Sotterraneo di Serpeverde con un mantello dell’invisibilità!”

Beh, quel qualcuno non era uno di noi. I mantelli dell’invisibilità sono rari e costano un occhio della testa, sai? Mi spiace, ma devi cercare da un’altra parte.”

Non appena ebbe finito di parlare, la donna proseguì il cammino, lasciando Gal e gli altri senza parole.

Ma allora… c’è un altro intruso nel castello! Per tutto questo tempo, abbiamo pensato che quei ladri e il tizio invisibile nella Sala Comune di Serpeverde fossero nello stesso gruppo e, invece, agivano per conto proprio!” esclamò, senza parole, Teddy e Delphini, col suo tono insolente, dichiarò: “Una svolta degna di un romanzo di Agatha Christie, non c’è che dire… beh, io me ne vado a dormire, che sono già le nove del mattino e non ho chiuso occhio, stanotte… ah, Teddy… ti consiglio di guardare nella tua tasca…”

Incuriosito, Teddy fece quando gli era stato detto e trovò un foglietto.

Lo aprì e vide che c’era una semplice, ma piuttosto inequivocabile frase: ‘Procurami una nuova scopa entro la fine dell’anno scolastico o finisci male!’

Teddy non poté far a meno di avere un brivido di paura.

Doveva trovare al più presto una scopa o sarebbe morto!

   
 
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