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Autore: XI Dottore    02/09/2020    1 recensioni
Questa storia parla di un ragazzo qualsiasi che finisce catapultato in un altro mondo. Qui dovrà affrontare numerose sfide e difficoltà nel tentativo di ritornare al suo mondo dalla sua famiglia.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Entrando nella stanza, Jeff prende la parola.

“Benvenuto nella stanza da allenamento, una volta iniziata la sessione la stanza può mutare per creare ostacoli e pericoli; prima di entrare però devo ridarti il tuo catalizzatore.”

Jeff tira fuori dalla tasca un cristallo bianco, grande non più di pochi centimetri, a forma di rombo, collegato ad un paio di aghi molto corti e sottili che fuoriescono dal centro.

“Questo, Igor, è la condensazione tecnologica dei tuoi catalizzatori, si innesta sulla fronte in modo da collegarlo direttamente al tuo cervello...in questo modo dovrebbe essere più semplice per te attivarlo e usarlo.”

Senza indugiare mi innesta il cristallo in pieno centro della fronte, non lo sento neanche perforare la pelle, mi accorgo del suo avvenuto innesto solo per il contatto del freddo cristallo sulla mia fronte.

“Bene, adesso prendi qualche arma dal tavolo laggiù e seguimi nella stanza”

Mi giro verso il suddetto tavolo, che è lunghissimo, mi accorgo che è una vera e propria rastrelliera di armi del più vario e disparato tipo: spade, lance, pistole, archi. Sono presenti anche armi che dalla mia esperienza di film e giochi futuristici sembramo: cannoni laser, jet pack, armi congelanti, strani cubi luminosi che solo loro sanno a cosa servono...insomma...qualsiasi tipo di arma che si possa desiderare. Mi limito a prendere una spada, un paio di pistole laser e qualche granata di vario genere che non si sa mai possa servire. Fatta la scelta Jeff e John, dopo un rapido sguardo verso di me si guardano e...fanno la conta per decidere chi deve testare la mia abilità in battaglia.

“...toc-ca-pro-prio-a-te!”

Jeff vede il dito puntato su di lui ed esulta vittorioso

“Mi dispiace mio Re, questa volta è stato sfortunato. Si accomodi nella stanza accanto così che possa assistere in tutta sicurezza alla mia vitto...ehm, al test.”

Poi girandosi verso di me: “Non ti preoccupare Igor, ci andrò piano con te. Il test di oggi consiste in una simulazione di lotta a tutto campo tra di noi; cercherò di non farti troppo male e difenditi come riesci. La nostra tecnologia medica ci permette di curare le ferite anche di grave entità sia magiche che non, nel giro di pochi giorni. Ti ho fatto scegliere delle armi in attesa che tu sblocchi il tuo vero potere, per lo meno potrò testare la tua capacità di prendere decisioni. Io userò il mio sistema Jet-pack per il movimento rapido, pistola e i miei due coltelli Elija e Layla.”

“Ho una domandaa, non sarebbe più comodo usare armi innocue così da evitare che qualcuno ci rimetta la pelle? Ok la vostra tecnologia medica, ma non sono comunque molto tranquillo...Non ho mai neanche fatto a pugni figurati se so combattere con le armi.”

“Come accennavo prima, abbiamo la migliore tecnologia medica del continente, ti resusciterebbero anche solo se di te fosse rimasto la testa...stai tranquillo.”

“Sarà...tanto sappiamo tutti che fine ha fatto tranquillo...”

 

Entrambi entriamo, la porta si chiude automaticamente, la luce cala di intensità fino a quasi spegnersi lasciando solo una luce fioca su tutta la stanza. La stanza come detto in precedenza cambia, si creano colonne, ostacoli che simulano rocce, dietro la quale nascondersi, buchi nel terreno nella quale mimetizzarsi;

 

A quanto pare la cosa migliore è sparare per distrarlo e nascondersi in modo da vedere come si muove ed organizzarsi.

 

Con la coda dell'occhio vedo che ormai siamo distanti una decina di metri schiena contro schiena, preparo le pistole, improvvisamente risuona la voce di Re John:

“INIZIATE!”

Lo spavento della voce mi distrae, maledico la mia tensione, mi giro e alzo le pistole per sparare e scappare ma Jeff è già sparito...i miei colpi attraversano la leggera foschia lasciata da Jeff...sento il rumore del suo jet-pack in maniera molto chiara ma non lo vedo. Ho capito. Alle spalle...trucco classico. Non faccio in tempo a girarmi che mi ritrovo Jeff che mi accoltella entrambe le gambe mentre mi rifila una spallata a piena velocità. Volo per 3 secondi prima di schiantarmi contro qualcosa. Non vedo più niente. Sento di non avere più le gambe. Il dolore è talmente forte da non essere niente in paragone a qualsiasi cosa provata in passato. Cerco di rialzarmi...”Fortuna...che...*sputo di sangue*...dovevi andarci piano.”

“Esatto, ma poi ho pensato, ad andarci piano non si conclude niente. Devo spingerti al limite estremo se voglio veramente aiutarti ad attivare il tuo potere. La magia reagisce alle emozioni forti. FORZA!!! FAI QUALCOSA!! Salvati la vita, usa la magia, tirami delle palle di fuoco! Congelami! Schiacciami con la forza di gravita!”

Mentre parla si avvicina. Sento la sua voce farsi sempre più bassa, mi rendo conto che nella mano destra ho ancora la pistola, non so come, la alzo e cerco di sparare senza neanche guardare. Jeff ride dato che il colpo neanche gli passa vicino. Mi spara alla spalla sinistra. Urlo e lo maledico come poche volte ho fatto con qualcuno, la testa diventa pesante. Mi ritrovavo accasciato contro il muro con due coltelli nelle game ed un buco in spalla. Non ho la minima speranza di vincere e Re John neanche si sogna di intervenire a quanto pare. Cerco di sparare di nuovo ma questa volta due colpi rapidi arrivano verso di me, uno mi disarma e l'altro mi colpisce il braccio. Sono talmente malridotto che non distinguo neanche più quale braccio mi abbia colpito. Vedo solo macchie nere che mi offuscano la vista.

Jeff ormai a due passi esclama: “Che delusione.”

Inizia ad estrarre i coltelli in maniera molto lenta dalle mie gambe, quasi divertendosi, inizio a sentire le voci.

“Lascia partecipare anche a me! Vedrai che io posso fare molto meglio rispetto a te, patetico idiota.”

“CHI SEI? Adesso sento anche le voci, che pena...fortuna che devo salvare il continente.”

Jeff si ferma...percepisco il suo stupore...io neanche riesco a vedere me stesso, sento solo il sangue uscirmi dalle ferite e le voci nella testa.

“Io sono quella vocina che sentivi tutti i giorni che ti faceva immaginare tutte quelle scene di omicidio delle persone che avevi vicino; sull'autobus, dentro l'aula, al supermercato...tu finivi sempre per pensare come poter uccidere tutti e scappare. Bene. IO ero e SONO l'origine di tutto. Quel cristallo che ti hanno impiantato ha trasformato tutti i tuoi pensieri lontani e fiochi in una persona reale...LASCIAMI COMBATTERE!!”

“Va bene, ti lascierò combattere allora...”

Jeff sempre più stupito: ”Chi deve lottare? Con chi stai parlando?”

“Basta che non uccidi nessuno, devi solo dimostrare che possiamo farcela, dato che sei così sicuro di fare meglio di me.”

“Certo piccolo coglione che farò meglio di te...io posso usare il nostro potere...e...solo per questa volta cercherò di non ucciderò nessuno.”

“Bene. Hai sentito Jeff...ora si combatte ad armi pari.”

 

Dopo di che tutto diventa nero.

 

Apro gli occhi e urlo. Sono sopra un letto. Dopo pochi secondi realizzo di essere nella mia stanza. Sono coperto di bende, il cristallo sulla mia fronte è sparito se non fosse per il dolore lancinante potrei pensare che fosse stato solo un incubo.

Sento che ho qualcosa sulle orecchie, provo a toccarle ma non riesco a capire cosa siano

Ma più importante, cosa è successo?

   
 
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