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Autore: Slane999a    06/09/2020    2 recensioni
E se il cavaliere biondo perde la sua squadra oltre a Pyrrha? Cosa potrebbe succedere a lui e alle persone che gli stanno intorno? Ma sopratutto se ciò lo portasse ad avvicinarsi a un vecchio corvo?
Genere: Avventura, Comico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Jaune Arc, Qrow Branwen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nel silenzio della notte il giovane cavaliere aprì la porta della sua stanza con una certa fretta. Quando la porta non bloccò più l’entrata Jaune vide la bellezza fatta a persona. Portava corti capelli neri accessi da qualche striscia rossa, labbra lucide e piccole, una sorriso che poteva illuminare la notte e un generoso seno, non troppo grande o troppo piccolo. Infine il vestito rosso e nero che portava non faceva altro che accentuare il suo fisico. Il suo cuore parve voler uscire dal petto per un attimo, vedere Ruby come amica era semplice… Ma come donna era un’altra questione.
<< Ruby… >> lui deglutì << Che ci fai qui? È tardi. >> sottolineò lui finendo la frase. Il prodigio lo guardò fisso nelle sue sfere e con audacia mosse qualche passo in avanti. Non rimaneva altro che qualche centimetro, oltre al cocente imbarazzo, a fare da barriera tra i due. In un miserabile tentativo il cavaliere tentò a reclinare la testa ma la mano di Ruby guizzò dietro la nuca portandola più vicino a lei. Fu in quel momento che le semplici parole offerte dalle regina di ghiaccio ebbero senso, smise di resistere e capì che tutto stava per cambiare, capì di provare qualcosa per Ruby, provò a cercare un po’ di audacia dentro di sé però era troppo lento. Le loro calde bocche si unirono, dando origine a uno scontro interno tra le loro lingue. Durò qualche secondo anche se per loro sembrò un solo attimo, dovettero riprendere fiato mentre un filo di saliva rimase in mezzo a loro. Ormai nei loro occhi si poteva scorgere un velo di imbarazzo misto a felicità mentre un secondo bacio, stavolta meno impacciato, cominciò poi il terzo, il quarto e così via, ognuno era meno impacciato del precedente. Nel quinto Jaune accarezzò le ciocche rose di Ruby, finché un secondo prima del sesto bacio non pronunciarono all’unisono una sola frase:
<< Ti amo. >> in quelle poche semplici parole susseguì un altro scambio d’affetto che suggellò le loro parole.
<< Alla fine l’hai fatto. >> disse un vecchio corvo. Ruby corse a rifugiarsi nella sua stanza, invece a Jaune toccò un'altra sorte. Venne afferrato da Qrow e ormai stretto nelle braccia del cacciatore. Acquisì una sorriso nervoso, le mani cominciarono a sudare e non poté nascondere l’odore di paura, misto al pungente profumo di Ruby, che ormai lo circondava.
<< Hai appena baciato mia nipote… Sai che le hai preso il suo primo bacio, vero? Cosa hai da dire a tua discolpa? >> uno, due, tre. Sono i battiti che ormai il cavaliere aveva perso di fronte a quella domanda, il sangue nelle sue vene sì raggelò. “Calma, calma. Puoi farcela devi solo… Dire la verità” rifletté il lui quasi disperato, con un po’ di coraggio sfidò il suo sguardo.
<< Era bellissimo, la cosa migliore cha abbia mai fatto, le sue labbra erano così morbide. Io la amo e stia pur certo che lo farò di nuovo. >> in quel attimo le pupille di Qrow sì dilatarono mentre la mascella andò a toccare il pavimento. Un brivido percorse la schiena del cavaliere ma ad un tratto la presa che lo stringeva a Qrow divenne morbida, sul volto del cacciatore apparve un sorriso smagliante, molto raro da vedere anche per le sue nipoti, davanti a quella immagine che ormai era impresa nella sua memoria Jaune sbatté le palpebre più e più volte nonostante non cambiasse nulla.
<< Mi hai sorpreso ragazzo… Era da tanto che non vedevo un po’ di amore sincero in questo mondo. >> prese un lungo respiro. << Tieni bene a mente però che rimangono ancora Yang e suo padre da convincere. >> con aria spensierata Qrow abbandonò il cavaliere davanti l’entrata della sua camera…
 
Gli occhi di Jaune rimasero persi nel vuoto fissando la finestra della sua camera, teneva le due dita sulle labbra mentre con l’altra mano esplorava i suoi capelli. Restò così per tutta la notte, non riuscì a dormire neanche con la stanchezza che ormai attanagliava il suo corpo, fu solo un colpo secco alla sua porta che lo destò.
<< Vomit-Boy è pronta la colazione vieni. >> al suono di quelle parole lo stomaco di Jaune non poté fare altro che tuonare affamato. Subito aprì la porta e fu costretto ad arrossire coprendo i suoi occhi. Benché solo di sfuggita, prima di coprire i suoi occhi, vide Yang vestita con una leggera canottiera gialla un po’ corta che lasciava scoperto l’ombelico e dei pantaloncini neri che aderivano perfettamente al suo corpo.
<< Yang ma hai visto come sei vestita?! >> se in quel momento il cavaliere avesse smesso di coprire i suoi occhi, avrebbe visto un sorriso maligno sul volto della bionda.
<< Questo è solo il mio pigiama, non permette di vedere tanto… A meno che non lo chiedi gentilmente. >>
<< Yang, ti avevamo mandato a chiamare Jaune. Smettila con i tuoi scherzi ridicoli. >> un po’ di fortuna anche per Jaune. Era arrivata Weiss e finalmente lui tolse le mani dagli occhi per vedere un semplice abito bianco che copriva persino le caviglie della regina.
<< Certo che lasci poco all’immaginazione. Vero anche che non c’è nulla da vedere. >> sottolineò Yang. E in pochi secondi si ritrovò a correre per la casa inseguita da Weiss. Jaune sembrava quasi compiaciuto dalla scena ma non ebbe il tempo quando una mano, piuttosto fredda, strinse la sua. Voltò la sua testa per un fugace scambio di sguardi imbarazzato con il piccolo prodigio che ormai gli teneva stretta la mano non ci fu nessuna parola solo una camminata mano nella mano fino alla cucina. Senza indugio presero posto trovando già Oscar/Ozpin seduto.
<< Miss Rose, Mr Arc. Spero abbiate dormito bene, ho una notizia da darvi. Lionheart ha trovato i cacciatori. >> sui loro volti sì fece spazio la sorpresa.
<< Okay, è strano. Troppo strano, prima i cacciatori non ci sono e poi spuntano dal nulla? Non credo possa essere provvidenza divina. >>
<< Fa bene Mr Arc, gli dei ci hanno lasciato tempo fa. >> e con quella frase iniziò l’ultimo atto.


<< Angolo dell’autore >>
Lo so doveva uscire prima. Però non ero mai soddisfatto di come l’avevo scritto, alla fine dopo molti tentativi ho deciso di farlo corto per appunto dare vita all’ultimo capitolo dove ci metterò tutto il mio impegno, tutto ciò che posso e cercherò di fare un finale che veramente riuscirà a colpirvi. Detto questo vi saluto, vi invito come sempre a commentare e ci vediamo per l’atto finale.
   
 
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