Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
Segui la storia  |       
Autore: Rebi_7_24    10/09/2020    0 recensioni
La bambina tratteneva il fiato in attesa di vederlo. Era determinata a tornare a casa con qualcosa che avrebbe conservato fino alla morte, niente e nessuno glielo avrebbe impedito.
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Eren Jaeger, Farlan Church, Isabel Magnolia, Levi Ackerman
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Lasciato il locale, Frisk ripercorse la strada fino al luogo in cui aveva incontrato di nuovo Sans, e da lì proseguì, passando davanti ad una grande cascata che portava con sé qualche roccia a cui dovette stare attenta.
Giunse ad un campo d’erba molto alta, più di lei, ma era l’unica via per proseguire quindi iniziò a farsi strada nel verde. Si bloccò nell’udire la voce di una ragazza. Proveniva dall’alto, dalla cima del grande muro di roccia accanto a lei.
“Di solito risponde al primo o secondo squillo… Che gli sta succedendo?”
Poco dopo, sentì invece Papyrus, sempre lì sopra.
“C-CIAO, UNDYNE! SCUSA IL RITARDO, AVEVO… COMMISSIONI DA SVOLGERE! SI’… COMUNQUE, RIGUARDO L’UMANO PER CUI TI AVEVO CHIAMATO PRIMA…”
Undyne? Quindi era lei? Non poteva vederli da lì sotto. Chissà che aspetto aveva.
“L’hai affrontato?” Le sentì chiedere, con tono fermo.
“BEH… SI’! CERTO CHE SI’! HO COMBATTUTO VALOROSAMENTE!”
“L’hai catturato?” Domandò poi, come se dovesse essere qualcosa di ovvio. Papyrus esitò
“BEH……….… NO.”
“….Cosa?!?”
“CI HO PROVATO! CE L’HO MESSA TUTTA, UNDYNE! DEVI CREDERMI! E’ SOLO CHE, SAI… COSE CHE SUCCEDONO… COSE CHE CAMBIANO… SAI COM’E’, NO?”
Undyne sospirò nervosa.
“Se vuoi che una cosa sia fatta bene, devi fartela da solo.. Gli spezzerò le ossa. Gli strapperò l’anima io stessa!”
“M-MA.. NON C’E’ BISOGNO CHE TU LO FACCIA! VEDI… CI HO PENSATO, E… BEH… IO.. IO HO QUALCOSA DA DIRE…”
“Con la sua anima possiamo andare a casa! Finalmente questa battaglia sarà vinta!!”
“IO… CAPISCO, E’ SOLO..”
“Risaliremo in superficie, e distruggeremo ogni singolo umano! E se hai un problema con questo, forse la Guardia Reale non fa per te.”
“IO… TI AIUTERO’ UNDYNE. IN TUTTI I MODI POSSIBILI.”
“Bene! Sapevo di poter contare su di te. Mettiti in moto!”
Papyrus se ne andò, e Frisk lo ringraziò mentalmente per aver cercato di prendere le sue difese, anche se l’ultima parte della conversazione non la convinceva molto.
“Mi senti umano?” Gridò Undyne. “E’ stagione di caccia! E io non perdo MAI la mia preda!”
La ragazza si paralizzò, e alzò lo sguardo vedendola sporgersi dalla parete di roccia, mentre nella sua mano compariva una luminosa lancia azzurra. Per dieci secondi Frisk non respirò, e quando Undyne sparì, per poco non lanciò un urlo all’arrivo dello stesso ragazzino di prima.
“Ehi.. Hai visto come ti stava guardando..? E’… E’ stato ASSURDO! Sono TROOOOOPPO geloso! Cos’hai fatto per avere la sua attenzione? Dai! Andiamo a vedere come picchia i cattivi!” Detto ciò corse via, inciampando, e lei rimase di nuovo da sola.
Ecco un’altra di quelle lucine. Rispose al desiderio di toccarla, e proseguì.
Qualche minuto dopo, il telefono che le aveva dato Toriel il giorno del suo arrivo squillò. Forse era lei!
“PRONTO! SONO PAPYRUS!!! COME HO FATTO AD AVERE IL TUO NUMERO…? FACILE!!! HO CHIAMATO OGNI NUMERO DALL’ELENCO PER CONTATTARTI!!!”
Frisk ridacchiò per incoraggiarlo, ma intanto continuava a guardarsi intorno. Era terrorizzata.
“QUINDI… UHM… COSA STAI INDOSSANDO…?”
“Cosa? Perché?”
“UN… UN’AMICA LO VORREBBE SAPERE.”
“Ah.. Un’amica..”
“LEI DICE DI AVERTI VISTA CON UNA MAGLIA A RIGHE. E’ VERO?”
“NO!” rispose lei, agitata.
“QUINDI NON STAI INDOSSANDO UNA MAGLIA A RIGHE… OKAY! SEI MIA AMICA, QUINDI MI FIDO AL 100%! GRAZIE MILLE!” e riattaccò.
Frisk non riusciva neanche ad essere arrabbiata con lui, tanta era la paura.
E non poteva neanche permettersi di lasciarsi prendere dal panico. Aveva uno scopo, doveva portarlo al termine. E per farlo doveva restare lucida. Fece un bel respiro, e riprese a camminare.
Passò per un corridoio pieno di fiori azzurri, i fiori dell’eco, e si lasciò tenere compagnia dai loro sussurri mentre andava.
“Tanto tempo fa, i mostri esprimevano dei desideri guardando le stelle. Se lo desideravano con tutto il cuore, il desiderio si avverava. Ma ora, tutto quello che abbiamo sono delle pietre luccicanti sul soffitto…”
Frisk alzò gli occhi. Era vero.
“I desideri di migliaia di persone diverranno realtà! Soprattutto grazie all’aiuto del nostro re.”
Probabilmente parlava dell’essere liberi…
“Dai, sorellina! Esprimi un desiderio!”
Sorellina…
“Desidero di vedere le stelle con mia sorella, un giorno…”
Frisk scosse la testa. No, non era proprio il momento di pensarci.
Il corridoio con i fiori terminò, lasciando posto ad un altro luogo, pieno di scritte sui muri.
“Perché gli umani attaccarono? Perché sembrava che non temessero nulla. Gli umani sono molto forti. Dovremmo prendere l’anima di quasi tutti i mostri, solo per eguagliare la forza di una sola anima umana.”
Era davvero così tanta la differenza?
“Ma hanno anche un punto debole. Ironicamente, è la forza della loro anima. Questo potere le permette di vivere fuori dal corpo umano, anche dopo la morte.”
Questo lo sapeva già, era ciò che insegnava la rua religione, il cattolicesimo. Ma perché doveva essere una debolezza?
“Se un mostro sconfigge un umano, può prendergli l’anima. Un mostro con un’anima umana… E’ una creatura orribile con una forza inarrestabile.”
Quindi se fosse morta lì sotto, avrebbe messo in pericolo anche tanta altra gente..
Alla fine del muro, c’era un disegno. Era un mostro, ma ben diverso da quelli che aveva visto finora. Era… Molto disturbante. Quindi se fosse stata sconfitta avrebbe dato vita a qualcosa del genere?
Giunse ad una distesa d’acqua, e trovò una piccola zattera. Ci salì sopra, con l’intento di nuotare con le braccia, ma questa si mosse da sola, e la portò dall’altra parte nel giro di pochi secondi.
Alzò le spalle, era stato facile.
Ma i terrore tornò sul suo viso, e in tutto il suo corpo, quando davanti a lei vide il pavimento venir trafitto da una lancia azzurra. Undyne era a pochi metri da lì, e ne stava facendo comparire altre, una dopo l’altra, e gliele scagliava contro. Frisk correva, le sue gambe quasi si muovevano da sole. Il suo respiro affannato era coperto dal rumore del legno lacerato dietro di lei. Giunse ad un’altra distesa di quell’erba, e lì inciampò. Voltandosi, la vide venirle incontro e tendere un braccio per afferrarla. Ma quello che prese non fu lei…
Quel ragazzino era di nuovo lì! Allora era vero che seguiva Undyne dappertutto! Lei lo mise giù, e se ne andò. Forse non l’aveva vista in mezzo a tutte quelle piante. Si portò una mano al petto, aveva il cuore a mille. Per la prima volta stava realizzando la serietà della situazione. Non era un gioco, non erano pericoli astratti. Le persone che aveva contro facevano sul serio, lei rischiava davvero di morire.
Uscì dalla distesa verde, e venne seguita a ruota dal mostriciattolo giallo, di cui si era già dimenticata.
“Ehi… Hai visto!?”
Certo che aveva visto, e stava per rassicurarlo, quando..
“Undyne mi… MI HA TOCCATO! Non mi laverò mai più la faccia..!”
“Oh mio Dio..” Pensò lei. Ma era contenta che non fosse spaventato.
“Cavoli, sei davvero sfortunata. Se solo fossi stata un pochino più a sinistra..!”
Non poteva ribattere, ma avrebbe tanto voluto.
“Ehi, non preoccuparti! Sono sicuro che la rivedremo presto!”
“Già.. Che gioia”, mormorò Frisk, mentre lo guardava correre via, inciampando di nuovo.
 
 
 
 
 
 
 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti / Vai alla pagina dell'autore: Rebi_7_24