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Autore: _Fiamma_    18/08/2009    9 recensioni
E' vietato usare il tag br doppio. Ladynotorius assistente amministratrice su EFP.Un Hermione alle prese con una lotta interiore...non capisce più chi sono i suoi veri amici e cosa vuole dalla sua vita.
In difficoltà, si farà aiutare dall'ultima persona a cui avrebbe mai pensato, Draco Malfoy.
“Entra nel mio mondo piccola.
Vedrai che ti piacerà, non ne potrai più fare a meno.
Entra senza paura, perché ci sarò sempre io per te.
Siamo molto simili alla fine…siamo due creature della notte.
Il mondo che ci circonda non ci riguarda. Siamo la luna e il sole messi insieme. Siamo l’alba e il tramonto. Gli altri non potranno mai comprenderci a pieno.”
Genere: Romantico, Introspettivo, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buongiorno miei cari! Eccoci con un nuovo capitolo. Eheheh..è solo un piccolo intermezzo, per introdurre il prossimo capitolo, che è già ben chiaro nella mia testa ma che devo ancora scrivere..se ne vedranno delle belle...

Prima di tutto, i ringraziamenti:

francesca27: Eheheh, lo saprai presto!!

fratwi: aHAH sono felice che ti siano piaciute le sviolinate alla Malfoy! Eh già, Il povero Blaise che soffre in silenzio..beh, basterà leggere il seguito (*me ride maligna*)

_Giuli95_ : grazie mille, mi fa piacere leggere che il mio lavoro è apprezzato, non ero molto convinta del capitolo precedente ma vedo che è piaciuto molto! uhuh

mollicadipane: grazie grazie  *si commuove* eh si, ho reso Draco un po' piu romanticone, ma non temete..tornerà presto il solito vecchio Serpeverde..

katia37: Ehh già..Blaise si dovrà proprio arrangiare! Malfoy è sempre Malfoy nO? uhuh

anna96: grazie mille! già tutti abbiamo tirato un sospiro di sollivevo quando finalmente Malfoy si è dichiarato..ma porello Blaise T_T mi dispiace per le stesse cose che scrivo (Si sono malata lo so xD)

kimilachan: O_O o merda, non è che frequenti anche te la classe della Cooman?U_U mh?Mh?Sgamata eh! Uhuh, e vedremo se c'hai azzeccato..

un bacione a tutti e grazie dei vostri commenti! mi spingete sempre a continuare! ora vi lascio a questo nuovo capitolo, dove ho deciso di mostrare un po' la vita dei Grifondoro e i loro rapporti xD uhuh..(Si noterà un bel po' il mio amore profondo per i gemelli xD)

Capitolo 9: Sogno

Ero seduta nel portico vicino alle serre. Un libro in grembo e la mia penna preferita dietro l’orecchio.

L’aria primaverile mi scompigliava distrattamente i capelli tirati indietro e i raggi solari mi illuminavano perfettamente le pagine.

Tutto perfetto. Ron e Harry erano ad allenarsi allo stadio, e il silenzio mi avvolgeva.

Mi disturbò non poco, quindi, il calpestio fastidioso di una persona nel corridoio laterale al portico.

Non alzai nemmeno lo sguardo, aspettando che lo scocciatore si dileguasse, quando notai che due scarpe lucide e perfette si erano appena fermate di fronte a me.

Alzai lentamente la testa, pronta a chiedere di stare da sola, finalmente, per quell’ultimo ripasso, quando mi immobilizzai.

Draco Malfoy era di fronte a me, dritto e altezzoso. La camicia leggermente sbottonata insieme alla cravatta larga intorno al collo. Le maniche tirate fino ai gomiti e i jeans scuri. I capelli cadevano distrattamente sulla fronte, scompigliati, dandogli l’ultimo tocco di perfezione.
 Buongiorno” disse ghignando.

Buongiorno anche a te Principino” risposi alzandomi e buttandogli le braccia al collo.
Ti sono così tanto mancato?” sussurrò contro le mie labbra, sorpreso da tanto slancio.
oh sì, è stata una lunga notte senza di te” ridacchiai.

Sono passato solo a salutarti” mormorò dandomi un lieve bacio a stampo sulle labbra socchiuse “Devo tornare in classe” continuò dandomi un altro bacio “Ci vediamo a cena” concluse riunendo le nostre labbra in un bacio più intenso. La sua lingua giocava con la mia in una danza confusa, passionale. Mi aggrappai con le mani alle sue spalle, e mi tirai su per stargli più vicino e far aderire i nostri corpi.

Le sue braccia mi stringevano per i fianchi, e le mani vagavano sulle schiena, accarezzandomi con delicatezza.
Si staccò lentamente, allungando una mano dietro alla mia testa e sfilando la matita che mi faceva da fermacapelli. I boccoli scesero come una cascata sulle mie spalle.

Sei più bella così” ghignò “A dopo, Ti amo mia Regina Grifondoro”disse infine girandosi e infilandosi la matita della sottoscritta sopra l’orecchio, lasciandomi ancora in trance, colpita dalla naturalezza con cui mi diceva quelle due parole così semplici eppure complicate.

 

Avevo raccolto disorientata i libri che mi erano scivolati a terra, le immagini di poco prima che continuavano a vorticare confusamente nella testa.

La sua voce profonda ma melodiosa che mi sussurrava due semplici parole, facendomi svuotare il cervello.

Non andava per niente bene, quanto mi ero fatta prendere da quella serpe… Destino maligno, che mi fai gustare un così bel frutto, per poi rivelarmi che è  proibito.

Ora inizio a capire Eva.

Avanzai con cautela verso la Torre di Grifondoro, non del tutto sicura del mio equilibrio.

 

Hermione, ripigliamoci, Hermione, su cammina dritto che sembri ubriaca. Mi dissi ma il mio corpo non sembrava volermi ascoltare, così arrivai per puro miracolo viva e vegeta fino alla Torre Grifondoro.

Entrai nella Sala circolare, fresca e accogliente, e buttai i miei libri sul primo tavolino basso libero, per poi buttarmi a peso morto su una poltrona.

Hey Herm” mi salutò uno sporchissimo Harry entrando in quel momento dal ritratto, seguito a ruota da Ron, sporco anche lui.
Ma cosa diavolo fate voi? Allenamenti di Quidditch o lotte nel fango?” domandai alzando un sopracciglio e squadrando il sudiciume che ricopriva le loro divise.

Oh come la fai lunga” mi rispose Ron, di malumore, sdraiandosi sul divano.
Alzai lo sguardo interrogativa, in cerca di risposte sul malumore di Ron, ma Harry si limitò ad alzare le spalle ed a far cenno che mi avrebbe spiegato in seguito.

Sospirai rassegnata e buttai la testa all’indietro, chiudendo gli occhi, cercando di isolarmi per qualche momento da tutti gli altri.

Ma appena chiusi gli occhi, eccone altri due spuntare dal buio. Grigi…macchè grigi..argentei..puro argento fuso…

Mi beai interiormente di quella bellissima visione, quando la voce di Fred Weasley mi ridestò dai pensieri.

Ma cosa fa la nostra Reginetta con gli occhi chiusi e un sorriso ebete sul viso?” mi chiese sorridendomi e sedendosi su un bracciolo della poltrona.

“Direi che ha passato troppo tempo con Ronald, ha preso l’imbecillite” lo appoggiò Gorge che si era seduto sull’altro.

“Stronzi” ringhiò Ron alzandosi di scatto dalla sua postazione da –morto su divano- e dirigendosi a passo deciso verso la torre.

Ahh..nostro fratello non sa accettare le sconfitte” sospirò affranto Fred accendendosi una sigaretta.

“Sono andati così male gli allenamenti?” domandai passandomi una mano sul viso esasperata.
Ogni volta che c’era un allenamento, Ron ne tornava piu di malumore che mai. E di solito questo stato di aggressione durava per una settimana..esattamente fino all’allenamento dopo. In pratica, avevamo giusto 2 o 3 ore di pace a settimana.

“Male?” ripetè Harry, anch’egli stanco dell’atteggiamento del migliore amico “è stato tremendo..”

“Ma hai visto con l’ultima palla?” intervenì Fred “Sembrava un gorilla ubriaco” e si esibì in una specie di danza di accoppiamento scimmiesco, che consisteva nel muovere le braccia stile hola e saltellare qua e là.

Scoppiai a ridere, sinceramente divertita. I gemelli Weasley erano irrispettosi, irresponsabili, anche un po’ stronzetti, ma innegabilmente simpatici.

Allora..signorina” disse Gorge avvicinandosi con fare da psicologo “Non ci vuoi proprio dire a che cosa stavi pensando con quel sorrisetto?”

Sbuffai stanca. “A niente..a niente”

“Mhmh…secondo me a un ragazzo..” azzardò Fred dandomi una gomitata complice “la nostra principessina che si fa le fantasie su un aitante ..” ma non riuscì neanche a finire la frase, perché colpito da un mio coppino che quasi lo ribaltava.

“La vostra principessina non si fa le fantasie su nessun ragazzo!” li rimbeccai per niente seria alzandomi “Sono sempre una signora cazzo!” conclusi andandomene in puro stile Principessa Sissi, scatenando l’ilarità dei ragazzi.

Salii la scala a chiocciola con ancora il sorriso stampato sul viso, per poi godermi finalmente il silenzio e la tranquillità della mia stanza singola da Caposcuola.

Mi levai i vestiti, restando in intimo e sdraiandomi comodamente sul letto, in puro relax. Quando notai un piccolo foglietto, appoggiato sul mio comodino e ripiegato più volte.

Lo presi curiosa e lo aprii, scoprendo una grafia sottile ed elegante.

Buon riposo mia Regina”

Rilessi il foglietto un po’ di volte, confusa da quelle parole.

Ma chi diavolo?..” domandai a vuoto guardandomi intorno, come a cercare il responsabile.

Ma non c’era nessuno. Solo quel foglietto misterioso che ancora stringevo fra le mani.
Lo ripiegai con cura e lo infilai nel cassetto del comodino, rimandando per una volta i pensieri che affollavano la mia testa. “Forse è stato Draco” pensai sorridendo. Volevo solo rilassarmi, chiudere gli occhi e svuotare la mente.

E così feci. Mi sdraiai, la testa completamente appoggiata sul soffice cuscino, la finestra aperta che permetteva alla leggera brezza di accarezzarmi.

E mi lasciai andare così, fra le braccia di Morfeo.

 

“Amore mio..” una voce sussurrò nel buio.

“Draco? Draco!”  urlai con foga avanzando nel buio, confusa e spaventata, alla ricerca di lui.

“Amore..perchè chiami lui? Perché nomini lui!” urlò la voce piena di disperazione. Lo sentivo, soffriva, ma non potevo vederlo. C’era solo buio, nera oscurità che mi avvolgeva.

“Chi sei?” domandai al vuoto immobilizzandomi.

“Un amico” rispose la voce ridacchiando “O meglio, mi basterebbe averti anche solo come amica, eppure tu non mi degni mai di uno sguardo..” la voce piena di tristezza, mi faceva pena.

“Sto sognando?”        

“Forse, magari ti sveglierai e non ti ricorderai di questo sogno, e mi rimuoverai dai tuoi pensieri, o magari ci ripenserai, e ti chiederai – chi sarà quel ragazzo?-“

“Sì, forse” confermai cercando di riconoscere il padrone di quella voce, ma non mi era famigliare.

“Allora forse mi noterai, e noterai quanto ti guardo, quanto ti ammiro, quanto apprezzo ogni singola cosa che fai”

“Io amo Draco” sussurrai quasi a me stessa, cercando di zittire quella voce. Mi inquietava.

“Sì, anche lui ti ama. E tanto. Eppure non riesco ad accettarlo a pieno. È difficile vedervi insieme e stare zitto, nell’ombra..”
”Ma chi sei?” urlai stancandomi di quello stupido gioco.
”Te l’ho detto, un amico..ora dormi Hermione, il gioco sta solo per iniziare”

 

Mi alzai di scatto, con la fronte imperlata di sudore e il respiro mozzato.

Mi guardo intorno, confusa e spaventata, ma ero ancora lì. Ero nella mia stanza, ed erano passati solo 10 minuti da quando mi ero appisolata.

“Che strano sogno” sussurrai passandomi una mano fra i capelli ancora frastornata.

E mi abbandonai di nuovo sul materasso, esausta, sperando con tutto il cuore di poter dormire in santa pace.

Ma dall’altra parte del castello, due occhi azzurri come il cielo, piangevano.

 

Alle otto di sera, stavo già scendendo le scale di corsa, per raggiungere i miei amici che manco mi avevano aspettato per la cena.

Cafoni!

Scendo i gradini a due a due finchè finalmente non sento il brusio di voci provenire dalla Sala Grande. Entro tutta trafelata e mi dirigo a passo di marcia verso i miei amici, che si abbuffano senza ritegno.
Grazie di avermi aspettata ragazzi!” ringhiai sarcastica con ancora il fiatone.

Smettila di rompere i coglioni Herm” rispose l’ancora incazzato Ron. Oh, ma in quel momento non gli conveniva fare la first lady con me.

Girai la testa verso di lui, i miei amici zittiti all’improvviso, sentendo la tempesta arrivare. Il  mio sguardo era una lama tagliente, e la mia bocca tirata in un sorriso forzato, più temibile di Voldemort in persona.

Ronald Weasley, se non la smetti di fare il bambino stronzo con i tuoi amici perché non riesci a prendere una palla neanche se ti arriva in grembo, giuro che ti faccio rimpiangere di essere nato

Tutto ciò fu detto con un sibilo minaccioso sputato tra i denti, sempre con  il sorriso stampato sul viso.
Ron prese tutte le sfumature di rosso al mondo, per poi alzarsi di scatto dalla panca e andarsene.

Alzai gli occhi al cielo, felice di avergli detto finalmente in faccia quello che tutti i Grifondoro e non pensavano.

“Principessina velenosa” ridacchiò Fred nel bicchiere.

Lo ignorai, nascondendo la soddisfazione che mi riempiva, e scrutai il tavolo in fondo alla Sala (quello verde-argento per intenderci) alla ricerca di una famigliare chioma bionda.

Non si era fatto vedere per tutto il giorno, e volevo sapere se l’appuntamento per quella sera era ancora valido.

Finalmente lo trovai, seduto tra Zabini e quella oca giuliva della Parkinson. Era allegro, e beveva e chiacchierava con ardore. “Che bello” pensai bevendo un sorso dal mio bicchiere.

“Herm mi stai ascoltando?” mi domandò all’improvviso Harry passandomi una mano davanti agli occhi per attirare la mia attenzione.

Mh si si” borbottai presa alla sprovvista. Harry alzò un sopracciglio e si girò per vedere cosa stavo guardando, e quando individuò l’oggetto dei miei pensieri, dentro la mia testa volarono 10mila bestemmie contemporaneamente.

S’irrigidì e si girò verso di me. Lo sguardo omicida. Voldemort in persona sarebbe arretrato davanti a tanta furia.

“Dimmi di no” sussurrò fulminandomi.
”Cosa? Niente. Ma no, ma cosa pensi? Io? Ma va, paranoico” delirai io alzandomi dalla panca e sorridendo (più finta di un paio di tette al silicone). “Vado..a riposare” annunciai ai miei amici dirigendomi verso il portone.

Appena arrivata all’ingresso, mi bloccai, sospirando rumorosamente.

Cosa fa sospirare la mia Regina?” sussurrò una voce suadente alle mie spalle.

Mi girai sorridendo, riconoscendolo.
Draco stava avanzando verso di me, elegante.

Ma non si fermò, mi superò tranquillo senza neanche guardarmi. “Alle 23 qui all’ingresso” sussurrò quando mi sorpassò.

Annuii confusa e lo guardai andare giu per le scale dei sotterranei.

Piccolo frutto proibito a me solo concesso..Sì, iniziavo davvero a capirla Eva!

 

  
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