Sono tornato !!!
Speravate avessi abbandonato la fanfic, eh ? E invece no ! XD
Scherzi a parte mi scuso con voi per il mancato aggiornamento dell'anno scorso,
ma un grave imprevisto lavorativo mi ha costretto ad interrompere le ferie e con
esse la stesura del capitolo.
Nel periodo di lockdown poi il lavoro è aumentato parecchio in quanto si è
finalmente trovato il tempo di revisionare diversi progetti e di metterne in
cantiere molti altri che sono stati avviati nella successiva fase di apertura con
conseguente impennata dei carichi lavorativi.
Sul resto che dire... se il 2018 ed il 2019 sono stati tutto sommato anni
positivi, il 2020 sinora ci ha riservato molte più lacrime che sorrisi mettendo
a nudo tutta la fragilità del tessuto sociale e la pochezza mista ad arroganza, incapacità
e menefreghismo di tanta gente.
È però altrettanto doveroso ricordare chi,
nonostante tutte le avversità, si è battuto e si batte ogni giorno come un leone
per aiutare gli altri anche a proprie spese.
In conclusione posso solo auspicare l'abbandono da parte di tutti noi di egoismi
ed egocentrismi e di rivolgere i nostri sforzi all'aiuto reciproco soprattutto
nei confronti dei più deboli, stando alla larga dai provocatori e dalle fake
news di cui siamo quotidianamente bombardati.
Chiuso l'angolo di educazione civica, veniamo alla storia.
Questo che vi apprestate a leggere sarà un capitolo doppio perché comprende sia
la parte dell'anno scorso
che quella di quest'anno e getterà le basi per ciò che avverrà in futuro col
prossimo avvenire che vedrà i children ed il togato nuovamente in battaglia (ma non solo) contro un nuovo
tostissimo nemico !
Prima di lasciarvi al capitolo vi ricordo il link al forum dove potete candidarvi per contribuire alla stesura della storia come beta writer (https://www.freeforumzone.com/d/10985621/Beta-writer-per-mia-fanfic-su-Evangelion/discussione.aspx) e vi ricordo che toto-coppie, toto-demone e toto-togato sono sempre aperti !
E ora, diamo il via al capitolo !!!
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Rabbia, schermaglie e bastonate
Le pulizie degli uffici direttivi di Dark Sound erano infine terminate.
Tutto era stato spolverato e rimesso in ordine con Gaghiel che, seppur stremato, sudato
ed ansimante per l'immenso sforzo profuso, poteva finalmente ammirare il
risultato del suo duro lavoro.
I libri, suddivisi tra racconti dell'orrore, biografie di sanguinari dittatori o
despoti, trattati sulla tortura e vari testi giuridici, nuovamente scaffalati ma stavolta in ordine alfabetico, i registri contabili
liberi dalle ragnatele ed ordinati
con lo stesso criterio dei tomi normali, il
pavimento finalmente libero dai numerosi mozziconi di sigaro abitualmente fumati
dal possessore della casa e da cartacce varie,
diverse banconote di valore neroanimesco di vario taglio inserite nell'apposita
cassaforte con fessura a tagliola che avrebbe mozzato qualunque oggetto che
fosse diverso dallo spessore del pregiato biglietto vi fosse stato infilato: sì,
tutto era finalmente al suo posto !
Normalmente tale attività era svolta svogliatamente dall'enorme demone, ma
stavolta il pizzino che teneva sotto la pinna sinistra sopra recanti le iniziali di chi avrebbe
sicuramente cancellato i children ed i relativi plasticoni dalla faccia della
terra gli aveva dato una poderosa sferzata di energia che lo aveva portato a
pulire da cima a fondo con insospettato vigore ed impegno il locale in
questione.
Appoggiandosi al manico della ramazza si concesse un respiro profondo e
incominciò a perdersi nei suoi pensieri prendendo a fissare la parete di fronte
a sé già pregustando la maxi vincita che avrebbe riscosso una volta che colui le
cui iniziali erano scritte in alfabeto runico avrebbe non solo fatto la sua
comparsa ma anche riportato una roboante vittoria.
Non aveva tuttavia nemmeno cominciato a sognare che dei colpi insistenti alla porta lo
distolsero dalle sue elucubrazioni e lo fecero sussultare spaventato.
Immediatamente s'immobilizzò e tese l'orecchio dubbioso di
aver sentito male, ma così non era dato che i colpi si ripeterono con maggior forza
e frequenza.
Ma chi poteva essere ? Di sicuro se era giunto fin lì senza essere scannato dai
numerosi sanguinari tagliagole di guardia o era una personalità sufficientemente
importante da poter passare indisturbata o recava un messaggio importante.
I colpi aumentarono d'intensità e vigore, e ad essi si aggiunse una voce
sgradita al pinnato:- Padrone !!! Padrone !!! - chiamò il suo possessore:-
Padrone aprite perfavore !!! - implorò con tono veemente:- Ho notizie
urgentissime da comunicarvi !!! - allarmato il tono si faceva mentre i colpi
diventavano
sempre più insistenti
La smorfia di fastidio già presente sul volto dell'ex 6° angelo si accentuò: ora
non aveva più dubbi ! Quella voce poteva appartenere solo a lui !!!
La sua comparsa lo poneva inoltre di fronte ad una situazione spinosa: doveva
nascondersi e far finta di essersene già andato ? Oppure avrebbe dovuto correre
ad aprirgli fingendo di essere arrivato tutto trafelato dalla parte opposta del
locale ?
D'un tratto i colpi alla porta cessarono col pinnato che fu immediatamente preso
dal panico: che il messo se ne fosse andato ? E se si fosse portato via il
messaggio ? E se...
Di nuovo tuttavia i suoi pensieri furono interrotti dalla voce di chi era
sull'uscio:- So che c'è qualcuno qui dentro ! - sentenziò all'improvviso facendo
sbiancare di colpo l'enorme sguattero:- Aprite subito che devo informare padron
Dark Sound di un fatto importantissimo !!! - avvisò prendendo nuovamente a
bussare con rinnovato vigore sull'infisso
La situazione oramai era compromessa e Gaghiel decise di giocare d'astuzia per
salvarsi da una feroce punizione:- Arrivo !!! Arrivo !!! - esclamò
girandosi verso il fondo della stanza e cambiando il tono della voce in modo da
far credere di essere da tutt'altra parte nell'abitazione avendo altresì cura di
simulare con le pinne un ritmo ed un rumore tale da indurre chi fosse all'ascolto a credere
di udire dei passi in avvicinamento
Una volta di fronte alla porta la aprì con solerzia e fece un solerte inchino a
chi si trovò davanti:- Scharführer
Rokubongi !!! - esclamò con fare ossequioso:- Perdonatemi ma stavo pulendo
di là e... - ma la sua spiegazione venne interrotta da un gesto stizzito
portato con la mano destra dal
quattrocchi più odiato dal nostro eroe
Eh già... di fronte al demone acquatico si era palesato nientemeno che Gendo Rokubongi,
della Nerv ex comandante ed ora al servizio del duca infernale col grado di
sergente maggiore delle SS.
Non era assolutamente cambiato rispetto a quando era al comando dell'agenzia
istituita per combattere gli angeli né a quando si era ripresentato davanti a
Shinji entrambe le volte, anche l'abbigliamento era rimasto lo stesso con l'unica concessione
delle spalline da sottoufficiale delle Schutzstaffel impostegli dall'usuraio quando lo aveva reclutato tra i
dannati al suo servizio, e neppure la sua attitudine a dare ordini era stata
scalfita:- Levati dai piedi sguattero ! - ringhiò nei confronti del mostrone
spazzando l'aria con un gesto veemente del braccio destro verso l'esterno:-
Devo immediatamente conferire con il padrone e... -
- Mi spiace moltissimo ma purtroppo ciò non è possibile ! - tagliò corto la gigantesca manta
spazzando l'aria con la parte finale della pinna destra:- Il padrone è andato via con messer Michaelis per non so quali motivi. - spiegò con saccenza assumendo un
atteggiamento borioso ben contendo di poter fare uno sgarbo al barbuto
L'ex comandante della Nerv restò spiazzato da tale informazione e non rispose subito: la di certo non buona notizia
dell'apparizione del maggiordomo oscuro l'aveva colto del tutto impreparato ed
il suo piano di mettersi in buona luce col duca infernale era appena andato a
farsi friggere, ma dovette ingoiare il rospo e attuare subito la prossima
mossa:- Dimmi subito dov'è andato ! - comandò secco lanciandogli un'occhiataccia
eloquente
Il risultato non fu tuttavia quello atteso:- Sono veramente desolato ma purtroppo non ne ho proprio idea... - ammise
con finta contrizione Gaghiel allargando un po' le pinne anteriori verso l'esterno per rafforzare coi gesti le sue parole:-
Appena sono arrivato sull'uscio ho incontrato il padrone che stava uscendo in
compagnia dell'illustrissimo capo maggiordomo della famiglia Phantomhive.
- ammise facendo spallucce per quanto la sua anatomia gli permetteva
Questo gesto automatico tuttavia comportò la caduta del fogliettino che teneva
nascosto sotto la pinna sinistra.
Naturalmente il fatto non sfuggì a Gendo che, socchiusi gli occhi, prese a far
rimbalzare uno sguardo indagatore dal pezzo di carta al mostrone e viceversa.
Vista che la situazione non si sbloccava dato che l'ex 6° angelo si era
immobilizzato dalla paura dopo essersi accorto del madornale errore che aveva
commesso, il quattrocchi si chinò per raccogliere il composto di cellulosa, ma
per poco la mano destra non gli venne schiacciata dall'enorme zampa sinistra del
suo dirimpettaio che era calata come un maglio sull'oggetto del contendere.
Ritratto di scatto l'arto, Rokubongi restò inebetito a fissare ciò che era poc'anzi
successo, e solo diversi secondi dopo si raddrizzò e gettò un'occhiata
inquisitoria allo sguattero che, dal canto suo, aveva assunto un'aria così
colpevole che era indubitabile che ci fosse qualcosa sotto a quel gesto.
Visto che l'ex 6° angelo seguitava tuttavia a starsene zitto, l'uomo decise di
passare all'attacco:- Cosa c'è su quel foglio ? - domandò o meglio ringhiò la
domanda fissando furente il mostrone sempre fissandolo con fare accusatorio con
gli occhi socchiusi
Messo alle strette, al pinnato non restò altro che provare a mentire:- Niente !
Niente ! - esclamò agitando le pinne davanti a lui a guisa di difesa
cercando di fare lo gnorri:- È solo una
semplice cartaccia che ho
raccolto mentre venivo ad aprirvi la porta !!! - seguitò a mentire prendendo
anche ad annuire con foga per rafforzare le sue parole
La panzana, già poco credibile di suo, non convinse assolutamente il barbuto che, abituato a fregare gente
più furba e sospettosa del suo dirimpettaio, era troppo sgamato per cascarci:-
Se è così... - iniziò fingendosi accondiscendente e lasciando volutamente la
frase in sospeso
L'altro colse la palla al balzo convinto di potersela cavare:- Certamente che è così
!!! - esclamò
seguitando ad annuire con veemenza:- Nulla più di una banalissima cartaccia
indegna della vostra attenzione !!! - rincarò la dose prendendo nel contempo
a trascinare lentamente vicino a sé la pinna con sotto il bigliettino
Rokubongi ovviamente non aveva alcuna intenzione di lasciar cadere la
questione avendo ben intuito che quella non era una semplice cartaccia:- Dicevo che se è effettivamente come dici tu... - un'altra pausa
studiata ad arte seguì queste parole mentre guardava con un sorrisetto divertito
l'ex 6° angelo:- Non ci sarà nessun problema a farmelo vedere, giusto ?!?! -
domandò retoricamente sorridendo diabolicamente ed estendendo la mano destra col
palmo rivolto verso l'alto in direzione del mostrone
Il pinnato dal canto suo cominciò a sudare freddo: aveva capito che l'ex
comandante
non gli aveva assolutamente creduto e prese a maledirsi silenziosamente per
essere stato così stupido prima da far cadere il foglietto, poi da averci messo
la sua zampaccia sopra dato che così facendo aveva reso palese che stava nascondendo qualcosa.
Dal canto suo il quattrocchi non solo non si era mosso di un millimetro dalla
posizione assunta in precedenza ma si stava spazientendo per il tempo che stava
perdendo per colpa di quella sottospecie di aringa gigante:- Devo forse riferire
a padron Dark Sound che rovisti tra le sue cose private... ? - domandò con un
sorriso diabolico stampato in volto
Al solo nominare il suo signore e padrone, l'ex 6° angelo sbiancò ancor di più di
quanto non fosse il suo colore naturale: se il barbuto avesse riferito un fatto
del genere all'usuraio, quest'ultimo si sarebbe imbestialito come poche altre
volte e avrebbe usato lo sguattero per testare nuovi metodi di tortura di cui
era sempre alla costante ricerca.
Deciso infine che tutto ciò non ne valeva la pena, levò la zampa dal pizzino, si
chinò a raccoglierlo ed ossequiosamente lo presentò con entrambe le pinne
anteriori all'ex comandante della Nerv adagiandoglielo delicatamente sul palmo
della protesa mano destra.
Una volta ottenuto quanto voleva, il padre di Shinji prese a ritrarre il braccio
la cui mano aveva in mano il pezzo di carta:- Era ora ! - bofonchiò irritato mentre, una
volta passatosi tra le dita della mano sinistra l'oggetto del contendere, prese a
dispiegarlo e a lisciarlo per poterlo meglio leggere.
Completata alfine l'operazione, le due lettere runiche risultarono chiare ed
inequivocabili:- ᛚ.ᚠ.
- bofonchiò l'umano prima di capire dopo
qualche secondo a cosa
si riferissero e a bloccarsi spaventato di conseguenza:- N-N-No-non p-può esse...
essere... -
balbettò e biascicò incredulo ben conscio del potere di cui era portatore il possessore
delle iniziali presenti sul bigliettino mentre sentiva il sudore freddo formarglisi sul corpo
Deciso a vendicarsi, il pinnato non perse l'occasione per bullarsela con l'uomo
che detestava a morte:- Proprio così ! - esclamò trionfante guadagnandosi
un'occhiata dubbiosa da parte del suo interlocutore che però non disse nulla
dandogli così modo di continuare:- Sua altezza reale sconfiggerà finalmente quei
maxi catorci ambulanti e quell'altro straccio troppo cresciuto così che
finalmente conquisteremo la terra e ridurremo in schiavitù quelle ridicole scimmie senza
pelo ! - esclamò fregandosi le pinne divertito al pensiero di un tale
avvenimento
Lo shock della realizzazione dell'identità del prossimo avversario dei children
era stato troppo grande da sopportare: liberato dal ruolo di
semplice dannato non molto tempo fa', Rokubongi aveva
approfittato di ogni momento libero non dedicato all'addestramento od al
servizio militare per studiare chi erano i pezzi più o meno
grossi che erano a capo della baracca o chi, come il maggiordomo oscuro, aveva
preferito distinguersi in un altro modo ma senza che la sua potenza o
pericolosità ne venissero intaccate.
Impostosi di recuperare il controllo e metabolizzate le parole del pinnato,
decise di cercare di saperne di più sulla faccenda:- Ma secondo il giornale... -
iniziò agitando il aria il nero quotidiano solo per venire interrotto dall'altro
con un gesto sprezzante:- Non avrete sul serio creduto a tutte le corbellerie che
scrivono lì ? - domandò indicando con disprezzo il giornale sfoggiando un ghigno
a metà tra il derisorio ed il divertito
Tacciato indirettamente di creduloneria, il quattrocchi s'irritò:- No di certo !
- ringhiò all'indirizzo del pinnato guardandolo storto:- Ma ciò che poi deve
risultare dal proclama reale non lo è !!! - esclamò sempre guardando male il
dirimpettaio
Dal canto suo la manta abbozzò un finto pentimento:- È assolutamente come dite
voi sergente maggiore ! - precisò annuendo vigorosamente:- Però dato che
l'informazione viene da messer Michaelis in persona sarà senz'altro sicura !
- esclamò seguitando ad annuire e a sfregarsi le pinne per la contentezza
Il mostrone non aveva purtroppo tutti i
torti e questo a malincuore il quattrocchi dovette ammetterlo: da quando il
maggiordomo oscuro aveva avviato la sua attività di scuola di formazione e di
fornitura di capi-servitù di alta professionalità, aveva potuto avere a
disposizione una fitta rete di occhi ed orecchie che gli avevano permesso di
tessere una ampia rete d'informatori che lo tenevano costantemente aggiornato su
tutto ciò che gli altolocati o ricchi datori di lavoro facevano o dicevano e
che, in tempi di guerra come quelli attuali, gli permettevano di avere in mano
un qualcosa di molto importante e remunerativo: informazioni ! Informazioni
sempre fresche ed accurate !
Naturalmente il Re Oscuro era perfettamente a conoscenza di tutto ciò e aveva
concesso il suo benestare a condizione di essere a sua volta tenuto informato di
tutto ciò che i vari maggiordomi diabolici riuscivano a venire a conoscenza, e
spesso usava tutto ciò per rafforzare il suo già gigantesco potere negli inferi.
Solo Dark Sound, grazie alle sue attività sia di usuraio che
di fornitore di giochi d'azzardo, di sostanze stupefacenti e psicotrope aveva scoperto gli altarini del capellone
decidendo di conseguenza di evitare accuratamente di assumere uno dei di lui sottoposti
affinché nessuno potesse immischiarsi o venire a conoscenza degli affari che gli
stavano a cuore.
In conseguenza di tutto ciò, se colui dalle rosee iridi aveva fatto quel nome,
di sicuro il nominato sarebbe stato il prossimo avversario dei children ed
altresì aveva ottime ragioni il pinnato per gongolare visto che ciò che il
nuovo nemico avrebbe potuto mettere in campo contro la Nuova Nerv non erano semplici
muscoli ma bensì una fine intelligenza ed una capacità di ordire
complicate trame a danno dei malcapitati che finivano nel suo mirino.
Non c'erano più dubbi: se colui che aveva le iniziali uguali tra di loro avesse
deciso di fare sul serio, solo un miracolo avrebbe potuto salvare l'agenzia dalla
disfatta e la terra da una tremenda, spietata ed oscura dominazione !
Vedendo Gendo perso nei suoi pensieri,
Gaghiel decise di stuzzicarlo:- Cosa vi prende Scharführer
? - domandò cercando di nascondere il tono divertito nella voce:-
Siete forse dispiaciuto del fato che attende il vostro caro figliolo ed i vostri
ex-subordinati ? - domandò mascherando meglio che poté con la pinna destra un ghigno di scherno
che non aveva potuto evitare di dipingersi sul suo volto mentre rivolgeva quelle
parole all'umano
La subitanea replica dell'ex comandante della Nerv fu un'occhiataccia che fece
indietreggiare dallo spavento il mostrone di una mezza dozzina buona di passi:-
COSA CAZZO VORRESTI INSINUARE FOTTUTO SGUATTERO ?!?! - ringhiò cattivo mentre serrava i pugni
dall'ira e agitava quello destro in aria a guisa di minaccia:- Tutti loro non erano altro che delle misere pedine in quello che era
il mio grande progetto !!! - tuonò spazzando l'aria con un movimento verso
l'esterno del braccio destro:- E non sono riuscito a completarlo solo perché quella inutile accozzaglia
di cellule che ho modellato a mio piacimento si è fatta intenerire da quel
mollaccione indegno frutto dei miei coglioni e ha mandato a puttane il tutto !!!
- sbraitò agitando con maggiore rabbia e veemenza in aria la mano destra chiusa a pugno:-
Pertanto non t'azzardare anche solo a pensare che me ne fotta qualcosa di quel
branco d'idioti, CHIARO ?!?! - domandò incenerendo nuovamente con lo sguardo
l'ex 6° angelo agitando al contempo nei di lui confronti il rabbia-tremante
indice della mano destra
Dal canto suo Gaghiel, resosi conto di aver fatto il passo più lungo della
gamba, prese a prodursi in profondi inchini di scuse:- Perdono
! Perdono !!! - implorò contrito quasi toccando pavimento dell'uscio con la
fronte:- Non era assolutamente mia intenzione
offendervi Scharführer !!! - esclamò seguitando ad inchinarsi e a scusarsi ben
desideroso di evitare di attizzare ancora di più le ire del barbuto
Rokubongi, nel frattempo calmatosi, tuttavia nemmeno lo ascoltava
più persosi nuovamente com'era nei meandri dei suo ragionamenti sulle notizie appena
apprese.
Visto che la situazione di
stallo stava andando avanti da diversi minuti, il pinnato, dopo aver alzato
lievemente la testa quel tanto che gli consentisse di guardare di sottecchi in faccia il
barbuto e constatata la di lui immobilità, decise di accomiatarsi:- Beh... io
vado a dare il tocco finale alle pulizie... - fece presente mentre prendeva a
ritirarsi lentamente verso la porta che gli avrebbe fatto guadagnare l'uscita dall'atrio.
Giuntovi infine dopo un tempo che gli parve infinito, poco prima di chiudere la
porta completò la fase di accomiato:- Allora... Scharführer Rokubongi... i
miei più sentiti ossequi ed alla
prossima ! - salutò cortese prima di richiudersi la porta in faccia
lasciando il barbuto alle sue elucubrazioni, ragionamenti che continuarono
quando imboccò la porta d'uscita del piano ove era situato l'appartamento del biker dirigendosi verso
le scale e poi verso gli ascensori che lo avrebbero portato al di fuori
dell'edificio.
Una volta fuori dal palazzo prese a girovagare senza meta e senza fretta.
Non aveva a nessun livello di coscienza paura di nulla nonostante si trovasse in
un posto lugubre, feroce e terrificante: finché fosse rimasto da solo
all'interno dei domini del
duca infernale suo padrone non aveva troppo di cui preoccuparsi per quanto
riguardasse la sua incolumità.
Già... l'incolumità... un qualcosa di cui anche lui aveva di cui preoccuparsi in
quanto tanto tra i diavoli/demoni tanto tra i dannati umani reclutati non erano
infrequenti i tentativi di eliminarsi a vicenda per scalare la gerarchia
soprattutto se il relativo signore a padrone, come faceva Dark Sound,
incoraggiava apertamente questo tipo di comportamenti.
Il fatto peggiore di questo comportamento per quanto atteneva il malcapitato era
la retrocessione ad un infimo livello se costui era un abitante fisso del
sottosuolo o l'essere rispedito tra i dannati comuni se la vittima era umana.
Contando che farsi notare in mezzo ad una copiosa marea di bastardi non era di
certo un'impresa facile, Gendo sapeva di dover stare molto attento, anche
perché, strano ma vero, Saber sembrava tenerlo in alta considerazione dato che
puntava
su di lui anche per cercare di traviare Shinji e riportare quindi Rei/Lilith al lato
oscuro facendo così un bel dispetto al grigetto perfettino che il biker oscuro
proprio non riusciva a sopportare.
Ricordava ancora quel giorno: il giorno in cui si mise in moto il meccanismo che
lo avrebbe poi portato ad essere reclutato dall'usuraio.
Era una giornata come tante se tale
poteva essere definita o misurata all'inferno dove tutto era sempre
apparentemente uguale con le torture inflitte ai dannati che non subivano praticamente
interruzioni se non per i pochi attimi che passavano tra una sevizia ed
un'altra, ma quella volta Gendo era stranamente riuscito a sgusciare via sotto
il naso dei suoi carcerieri, a trovare un anfratto
nascosto e a tirare un attimo il fiato, ma ben poco durò quel sollievo visto che
un enorme diavolo torturatore lo aveva seguito e poi raggiunto ed ora si stagliava
minaccioso su di lui pronto ad infilzarlo ancora una volta con una lancia
rovente che al contempo produceva delle scariche elettriche ad alto voltaggio.
Più per istinto di conservazione che per altro, il quattrocchi alzò la
mano destra davanti a sé per difendersi girando al contempo la testa chiudendo
gli occhi e preparandosi al colpo.
Grande tuttavia fu la sorpresa quando anziché il dolore avvertì una sorta di
vibrazione unita a quella di avere una luce sparata in faccia, e lo stupore si
accrebbe quando, rialzate le palpebre, si accorse che dall'arto proteso si era
generato nientemeno che un AT-Field !
Dal canto suo anche il carnefice era rimasto stupito e, shockato da quanto era
appena successo, non riusciva a capacitarsene: com'era possibile per un misero
umano non solo generare un qualcosa del genere, ma anche farlo con quella
potenza ?
Purtroppo per il torturato, lo scudo non durò a lungo ed il torturatore, superato
lo shock iniziale, dopo aver tirato più in alto possibile il braccio armato, lo
calò con veemenza sul barbuto infilzandolo nel torace in profondità sordo alle grida di
dolore del malcapitato.
Più e più volte la lancia colpì con l'uomo che provava inutilmente a difendersi
fino a quando, miracolosamente, l'AT-Field tornò a manifestarsi rompendo la
lancia che stava per impattare ancora una volta con estrema violenza su di lui.
Ansimante, dolorante, sanguinante il quattrocchi ebbe la prontezza di riflessi e
la forza della disperazione di lanciarsi contro il mostro premendogli al
contempo quel campo di forza contro l'orrenda faccia bitorzoluta.
Colto completamente di sorpresa, il diavolo carnefice subì in pieno il colpo
venendone sbilanciato ed inciampando sul terreno impervio finendo pesantemente a
terra.
Non volendo perdere il vantaggio acquisito, Gendo, urlando dalla foga, usò il
palmo della
mano destra come un martello mirando alla faccia del suo torturatore avendo ben
cura di farne altresì ben impattare la nuca su un agglomerato di aguzze rocce che
spuntavano per diversi centimetri dal terreno circostante.
L'AT-Field come martello, i sassi come incudine, il colpo fu perfetto e la parte
posteriore della testa del torturatore venne infilzata dall'acuminato ammasso
minerale affiorante dal terreno.
Osservando il corpo senza vita del nero essere, Rokubongi ebbe appena il tempo di
rendersi conto di quanto aveva fatto che un dolore lancinante lo attraversò da
capo a piedi facendolo cadere a terra a contorcersi per via del male che
improvvisamente aveva cominciato a provare.
Pochi secondi dopo tre diavoli carnefici che, incuriositi dal prolungarsi dell'assenza del loro
compare, erano venuti a controllare solo per assistere alla dipartita del loro
collega avevano deciso di vendicarlo.
Immediatamente, con calci e
randellate tramite dei bastoni chiodati d'acciaio che tenevano appesi alla
cintura e che venivano attraversati nel mentre da centinaia di volt, presero a
colpire selvaggiamente il dannato che, sopraffatto dal dolore, non riusciva nemmeno
a pensare, figuriamoci a reagire.
La feroce brutalizzazione durò diversi minuti, minuti che all'ex comandante parvero
ore, e solo quando l'uomo fu ridotto ad un sanguinolento ammasso informe disarticolato
i tre decisero d'incatenarlo per le caviglie ed incamminarsi verso il resto del gruppo
trascinandosi dietro la loro vittima senza alcun riguardo come se fosse un sacco
della spazzatura.
"Fortunatamente" negli inferi le ferite e le mutilazioni che i dannati subivano
guarivano in fretta così che i torturatori avevano sempre carne integra su cui
accanirsi, ma ciò permise anche al barbuto di riflettere su quanto era successo:
l'unica spiegazione razionale, o almeno abbastanza tale, che gli veniva in mente
era che, avendo tenuto per mesi l'embrione di Adam nella mano destra ed avendo
poi con la medesima "infilzato" il corpo di Rei che conteneva Lilith,
"probabilmente" qualcosa di lui od anche di lei si era fuso con la sua anima e
questo qualcosa gli poteva permettere di evocare l'AT-Field.
Presa coscienza di questo potere, da quella volta si esercitò ogni volta che poteva, nascondendosi tra i gruppi di
dannati per non farsi scoprire in attesa di un'occasione propizia per cambiare
la propria sorte.
Giorno dopo giorno scoprì che poteva evocare a comando l'AT-Field anche se il
medesimo era decisamente più piccolo di quando l'aveva
utilizzato durante l'attacco dell'esercito giapponese alla base della Nerv nelle fasi pre-3rd
Impact dato che non solo era poco più ampio della sua mano, ma questo aveva inoltre una breve durata, pochi secondi al massimo, era troppo appariscente per passare inosservato
e, soprattutto, lo lasciava abbastanza senza forze se lo usava fino alla sua
naturale scomparsa; decise quindi di continuare ad allenarsi nell'evocazione ma
d'interromperla appena il campo si fosse materializzato e di aspettare,
pazientare fino a quando non si fosse presentata l'occasione per fare il colpo
grosso.
Uno dei pochi fattori positivi di quella situazione era che i diavoli carnefici parlavano troppo tra di loro
mentre svolgevano il loro compito, e fu così
che venne a sapere non solo che che un nobile diavolo altolocato di nome Dark
Sound avrebbe fatto visita a quel signorotto locale che tanto desiderava entrare
nelle di lui grazie, ma anche che i vari diavoli e demoni spesso e volentieri
erano in guerra tra di loro per accrescere i loro domini, guerre in cui ci
andavano di mezzo più che altro gl'infernali di basso rango rispetto a quelli
più coronati o potenti che spesso costruivano una vasta rete di vassalli a cui
garantire protezione in cambio di una generosa percentuale sui profitti da loro generati.
Un altro aspetto interessante di cui venne a conoscenza fu il fatto che se un
dannato fosse riuscito a suscitare l'interesse del signorotto locale sotto cui
subiva le torture, avrebbe potuto entrare a far parte della milizia umana agli
ordini di qualche ufficiale demoniaco od umano.
Pazienza e prove: questo era tutto ciò su cui Gendo decise di concentrarsi nell'attesa
del fatidico giorno in cui avrebbe tentato il tutto per tutto nell'attentato che
avrebbe perpetrato ai danni del potente locale, un gesto che gli avrebbe
attirato le attenzioni necessarie per abbandonare il ruolo di semplice dannato.
Ed il giorno finalmente arrivò !
Rokubongi se ne accorse perché i diavoli carnefici ci davano dentro più del
solito nel torturare i dannati incitandoli ad urlare di dolore come non mai.
Il tempo sembrava non passare mai con i colpi che si succedevano senza sosta e
sempre con estrema violenza, ma poi li vide !
Fianco a fianco camminavano ma il loro comportamento era uno l'opposto
dell'altro: mentre il padrone di casa camminava impettito con tracotanza,
gesticolava con vigore e continuava a parlare a raffica, dal canto suo un ingobbito Saber strascicava i
piedi, teneva le mani in tasca e la testa, coperta da un nero cappello da
baseball su cui vi era tirato su il cappuccio di una felpa del medesimo colore, era piegata in avanti con la faccia che era contratta in una smorfia
di fastidio mentre gli occhi, coperti da un paio di occhiali da sole avvolgenti
l'orbita oculare, venivano più volte strizzati come se qualcosa
nell'ambiente lo infastidisse.
Il nobilotto locale era bello grassoccio: il viso di forma ovale, con un paio di
baffi marrone scuro erano lunghi fino agli angoli della bocca, mentre la barba
era un semplice triangolino rovesciato posto sotto la bocca.
Le basette portate lunghe fino alla fine del volto ed una coroncina circolare
con quattro punte a quadrato ma ruotati di 45° gradi e chiusa da del velluto sul
quale erano incastonati due zaffiri sul lato destro e due sul lato sinistro
completavano il volto.
Il corpo voluminoso era coperto da un giacchetto di cuoio marrone all'esterno ma
dorato all'interno e con gli orli dello stesso colore aperto sul davanti e
tenuto chiuso solo da una catenella d'oro all'altezza dello sterno, una sorta di
camicia color crema ma senza colletto e bottoni, divisa in due parti verticali
da una striscia castana e con sei giri di jabot chiusa in cima da un sottile
farfallino nero.
I pantaloni a zampa d'elefante i cuoio colori azzurro ed arancio erano divisi in
bande verticali di larghezza uguali tra di loro e separati sia a destra che a
sinistra da un orlo d'orato.
Mezzi stivali a punta di cuoio marrone anch'essi ornati da orli verticali dorati
che il loro possessore usava per camminare a piccoli passettini e due guanti,
anch'essi marroni, lunghi fino a due dita dopo il polso con orli dorati sia sul giropolso che sul bordo dove terminavano collegati tra di loro da una striscia
che fermandosi a metà del percorso veniva inglobata da un fregio a piramide con
la punta rivolta verso l'alto ne coprivano le estremità.
Dark Sound dal canto suo era vestito con uno dei suoi soliti attire composto da uno
spolverino nero, una maglietta a mezze maniche rosso sangue che s'intravedeva
appena sotto la felpa con il cappuccio, un paio di scarponi neri alti fin
oltre le caviglie, jeans neri con bordi gialli e le catene ai polsi, rispecchiava il classico stereotipo del
biker o del teppista e nessuno avrebbe detto che quello non solo era un nobile ma addirittura
un duca !
La concentrazione che aveva posto nel seguire la scena venne interrotta da una
poderosa compilation di scudisciate da parte dei diavoli torturatori che
ringhiavano con feroci ordini misti ad improperi irripetibili: il panzone era
stato chiaro, quel giorno i dannati andavano massacrati senza pietà come non mai
così da dimostrare al malvestito di poter essere un degno vassallo.
Trovatosi faccia a faccia con uno dei faccioni bitorzoluti, l'uomo capì che
questa era l'occasione che stava aspettando e che non poteva assolutamente
lasciarsela scappare !
Evocando l'AT-Field sulla mano destra si girò di scatto mirando al carnefice più
vicino:- AHHHHHHHHH !!! - esclamò gettandoglisi addosso e mirando alla sommità
della testa cornuta abbassando repentinamente il braccio che aveva alzato per
imprimere più forza al colpo
Completamente colto di sorpresa, il cornutazzo subì in pieno il colpo finendo
con la testa spaccata in due dall'impatto.
Rialzatosi in piedi dalla posizione inginocchiata in cui era finito dopo
l'attacco, Gendo si voltò verso gli altri dannati:- AVANTI !!! - li esortò
chiamandoli a sé con un gesto della mano sinistra:- SALTATEGLI ADDOSSO !!! - lì
incitò ancora indicando i loro carnefici:- POSSIAMO SCAPPARE DA QUI !!! - urlò
colpendo nel frattempo con violenza al mento centrandolo dal basso verso l'alto un altro
torturatore spezzandogli il collo nell'impatto
Lo stupore che aveva sino a quel momento tenuto bloccati i torturati, si mutò in
euforia e ben presto i diavoli furono assaliti da orde di dannati smaniosi di
vendicarsi e di scappare da lì.
Le forze in campo erano nettamente a sfavore degli infernali che, nonostante
fossero decisamente più forti di un singolo dannato, stavano lentamente ma
inesorabilmente soccombendo alla furia dello loro vittime dove Rokunbongi in
prima linea coordinava le operazioni mentre, nel frattempo, badava a recuperare le forze per sferrare un
terzo colpo.
Dall'alto della loro posizione, i due diavoli maggiori guardavano la scena ma se
il panzone sosia del Dope King di Heroes Charge si stava massacrando le mani che
stava mordendo dalla preoccupazione per la situazione che si era venuta a creare, dal
canto suo, Dark Sound osservava il tutto con una strana espressione che sembrava
addirittura quasi divertita.
Troppo concentrato sulla carneficina sottostante, il più elegante tra i due non
si accorse che improvvisamente il terreno gli era franato sotto i piedi
facendolo precipitare in mezzo ai dannati.
La comparsa del coronato impaurì le sue vittime che si ritrassero fino a formare una
vasto cerchio intorno al medesimo, ma il panzone, rimessosi in posizione seduta
dopo la caduta li ignorò per rivolgere uno sguardo interrogativo verso Dark
Sound che dal canto suo non sembrava però essersi minimamente mosso dalla posizione assunta in
precedenza.
Il silente scambio tra i due venne interrotto quando la testa del panzone venne
centrata in pieno da un sasso a cui poi ne seguì un altro ed un altro ancora col
nobilotto che preso alla sprovvista badò solo a coprirsi il capo col mantello
mentre cominciavano a piovere anche calci e pugni da parte dei dannati più
coraggiosi.
Dal canto suo Saber non aveva ancora mosso un muscolo e se ne stava lì immobile
ad osservare la carneficina totalmente indifferente alla sorte dell'altro
nobile.
La gragnuola di colpi continuava incessante col coronato che sembrava spacciato,
ma d'un tratto il mantello si agitò e, allungandosi e roteando, colpì tutti quelli coinvolti nel
pestaggio scagliandoli in aria e spedendoli ben lontani dalla scena.
Questa improvvisa reazione del panzone raffreddò i bollenti spiriti dei dannati
e consentì al demone di cavare di tasca una bottiglia piena di liquido verde che
trangugiò tutta d'un fiato per poi mettersi in una posizione di guardia di
stampo pugilistico con le mani messe davanti alla bocca ed al mento mentre ne
teneva i dorsi verso l'esterno e le braccia parallele al tronco.
A tale vista l'ex comandante della Nerv ebbe un brivido di paura: il coronato
aveva assunta la posa Peek-a-Boo, una tecnica pugilistica che faceva sembrare
inoffensivo l'utilizzatore che poi avrebbe scatenato una rapida combinazione di
pugni ai danni dell'avversario.
Gendo ne era venuto a conoscenza anni fa' durante l'addestramento e sapeva che non ce
ne si poteva
aspettare nulla di buono.
I secondi passavano ma il panzone non
si muoveva, così che i torturati ripresero coraggio e si lanciarono contro il
loro nemico decisi a risolvere la questione in un corpo a corpo, tuttavia, prima che l'odiato padre di Shinji potesse avvertirli, furono accolti da una velocissima ed intensa scarica di
pugni che andando a segno massacrarono senza pietà gli attaccanti.
Approfittando del vantaggio, il baffone si scagliò a pancia protesa contro la
zona dove c'era Gendo che, nonostante la protezione dell'AT-Field non ancora del
tutto formato, venne centrato in pieno e sbalzato via di diversi metri per
effetto del colpo
ricevuto.
Una volta schiantatosi malamente a terra, rimase immobile diversi secondi per riprendere
il fiato e le forze mentre il panzone gli si era nel frattempo avvicinato e lo
sovrastava sogghignando con diabolica ferocia.
D'un tratto calò con violenza il piede sinistro sul braccio destro di Rokubongi
frantumandogli tutto l'arto e l'urlo che il barbuto cacciò fu così raccapricciante
che gelò
il sangue degli altri dannati che presero a scappare in tutte le direzioni per
mettersi al riparo dalla furia del loro padrone.
Osservandolo con divertita crudeltà, lo tirò a sé a pochi centimetri dal naso:-
Questa me la pagherai cara !!! - gli promise sorridendo crudelmente:-
Farmi fare questa figura davanti a sua eccellenza Dark Sound ti ha fatto guadagnare
un trattamento particolare che sarà mia cura infliggerti personalmente !!! -
gli giurò per poi rifilargli una poderosa testata che, complice la corona,
squarciò la fronte dell'uomo che prese a sanguinare copiosamente, ma
paradossalmente questa fu la di lui momentanea salvezza in quanto il grassone
mollò la presa:- Maledetto !!! - imprecò schifato una volta ripresosi dal
momentaneo shock:- A momenti il tuo
lurido sangue sporcava i miei preziosi vestiti !!! - ringhiò rabbioso prendendo a scuotere
con veemenza la mano destra per togliersi di dosso eventuali tracce del rosso
fluido
Una volta a terra il barbuto
continuava a rotolarsi dal dolore urlando come un forsennato, ma al tempo stesso
cercando di concentrarsi per reprimere il dolore e richiamare l'AT-Field
per vedere di sferrare un colpo che avrebbe potuto ribaltare la situazione.
Visto tuttavia che sentiva che le forze tardavano a tornare e che il braccio
rotto gli faceva un male incommensurabile decise di tentare il tutto per tutto
e, rialzatosi faticosamente in piedi stringendo i denti così forte per il dolore
che la vista gli si annebbiò temporaneamente, si lanciò contro il panzone centrandolo con una testata
all'addome, ma il tentativo fu assolutamente vano visto che, data la stazza del
colpito, fu come se fosse
andato a sbattere contro un muro di mattoni, muro contro il quale si schiantò
finendo a terra dolorante ed intontito.
Tuttavia il grassone non reagì immediatamente in quanto
aveva preso ad osservarsi incredulo l'addome prominente: il quattrocchi con
quella craniata gli aveva imbrattato di sangue tutta la preziosa camicia !
La bocca gli si apriva e chiudeva senza che alcun suono ne venisse fuori,
l'espressione incredula e schifata allo stesso tempo: mai nessuno aveva osato
così tanto !
D'un tratto spostò gli occhi sul barbuto che ne venne immediatamente spaventato:
le iridi del panzone avevano un'espressione di puro odio che lo trasmettevano
come dei dardi infuocati incenerenti:- QUESTA ADESSO ME LA PAGHI !!! - urlò
apprestandosi a calare il piede destro sul collo della sua vittima ben deciso a
spezzarglielo
Inerme a terra col braccio che ancora non era guarito, all'ex comandante della
Nerv chiuse gli occhi in attesa del colpo, ma il medesimo stranamente non arrivò
nemmeno dopo diversi secondi.
Incuriosito da tal fatto si azzardò ad aprire l'occhio destro e ciò che vide lo
lasciò senza fiato: diverse decine di dannati decisi a tentare il tutto per tutto si erano aggrappati al coronato e lo
trattenevano, seppur a fatica, impedendogli di calare l'arto inferiore:- FORZA, COLPISCILO !!! -
gli urlò un torturato che stava aggrappato al collo del panzone:- AVANTI, DAGLI IL
COLPO DI GRAZIA !!! - lo incitò un altro che ne teneva ferma la gamba destra che
era grossa tanto quanto lui
Rincuorato dall'evolversi della
situazione Gendo riuscì a mettersi in ginocchio, si afferrò il braccio destro non ancora del tutto
guarito con quello sinistro e si lanciò contro il ben vestito deciso a replicare
il colpo col quale aveva ucciso il secondo diavolo carnefice.
Immobilizzato da sempre più innumerevoli dannati che nel frattempo gli si erano aggrappati,
il sosia del Dope King di Heroes Charge cercava inutilmente di scrollarseli di
dosso ma per ognuno che scacciava via altri cinque ne arrivano e non poteva nel
mentre non osservare con crescente terrore l'avvicinarsi del barbuto, ma quando quest'ultimo gli era distante solo pochi passi, successe l'impensabile !
In un battito di ciglia tutti si trovarono imprigionati ed infilzati da una fitta rete di
filo spinato nero come la pece che, pochi istanti dopo aver trapassato tutti i presenti, venne
attraversata da una scossa elettrica di altissimo voltaggio che fulminò all'istante
chiunque fosse stato trafitto.
La scossa durò un minuto buono per poi cessare di colpo lasciando nell'aria solo
lo sfrigolio e la puzza dei corpi carbonizzati dall'elettricità che come orrendi
spaventapasseri pendevano inerti dalla rete metallica e tra i medesimi vi era il panzone
che prima di morire rivolse uno sguardo di puro odio nei confronti di Saber che
nel frattempo si era avvicinato al compare sorridendogli divertito:- Oh... mi
dispiace... - ammise fintamente imbarazzato mettendosi le dita della mano destra davanti alla bocca e fingendo un pentimento che non provava affatto:-
Purtroppo anche tu eri in mezzo e vista la tua mole non sono riuscito ad evitare di
coinvolgerti... - spiegò seguitando a fingere contrizione mentre si
massaggiava la nuca con la mano destra fingendosi imbarazzato
Ormai prossimo a spirare, l'altro ebbe solo la forza di sputargli addosso, gesto
che andò a vuoto essendo stato profuso con troppa poca forza:- Ba...st... ar... do...
- riuscì infine a biascicare il panzone con le ultime forze prima di crepare definitivamente
Visto che il ciccione si era levato di torno, a Dark Sound non restò altro che girargli le
spalle:- Ehhh... che palle !!! - sospirò fingendosi irritato prendendo a
grattarsi la testa con la mano destra:- Ora mi
toccherà annettere questo buco merdoso di feudo ! - esclamò scuotendo la
testa con finto disappunto:- Dovrò pure inventare una scusa per il
vecchio Tre Teste quando dovrò informarlo che sto idiota si è levato dai coglioni... -
riprese a grattarsi la testa con la mano destra e con disappunto mentre si dirigeva verso il corpo temporaneamente
esanime di Rokubongi
Una volta davanti prese a fissarlo con espressione incuriosita e divertita allo
stesso tempo:- Considerati convocato per l'esame ! - esclamò ghignando
divertito per poi voltargli le spalle ed andarsene mentre, cavata la solita
fiaschetta metallica di tasca, bevve un lungo sorso del liquido ivi contenuto
per poi cacciare un lungo, sonoro e poderoso rutto:- Ahhh... !!! - esclamò soddisfatto
pulendosi con la mano destra la bocca sporca del fluido con cui si era sbrodolato:- Devo
organizzare al più presto un'altra festicciola come quella di ieri sera... -
bofonchiò tra se e se riponendo nelle pieghe dello spolverino il piccolo
contenitore d'acciaio inossidabile:- L'unico problema è sto fastidioso mal di
testa post-sbornia... - bofonchiò massaggiandosi l'occipite destro che gli
doleva fastidiosamente:- Ma se non altro mi aiuta ad inventare tante
tortorucce carine da
sperimentare sui miei cari dannati ! - esclamò divertito per poi cavare un sigaro di tasca
che si mise in bocca per poi accenderselo e prendere a inspirare ed
espirare fumo che modellava in tante minuscole ghigliottine
Un dolore sordo gli rimbombava
pesantemente nella
testa mentre tutti i suoi muscoli doloranti tardavano a rispondere ai comandi
impartiti dal cervello e quando lo facevano ciò avveniva con incredibile lentezza.
Raschiando il terreno con le unghie delle mani riuscì infine, dopo diversi
minuti, a contrarle quel tanto che
gli consentì di usarle come puntello per alzarsi faticosamente e lentamente sui gomiti, ma dovette più e
più volte chiudere gli occhi che aveva riaperto perché la luce delle torce gli
dava talmente fastidio che gli sembrava che le pupille gli stessero venendo trafitti da
migliaia di spilli incandescenti, ma poco a poco i medesimi si abituarono e il cervello prese ad elaborare le
informazioni che la vista stava raccogliendo e trasmettendo.
Il luogo dove si trovava era una specie di pavimento sabbioso di un'arena
circolare di fattura romana circondato da mura di nera pietra lucente in cima alle quali si
ergevano delle gradinate costruite con lo stesso materiale e al centro di esse
vi era il palco delle autorità sul cui trono centrale vi era seduto Dark Sound
intento a fumare uno dei suoi sigari:- Mal svegliato ! - lo salutò
divertito per poi espellere un lungo sbuffo di fuma a forma di frusta:- Immagino
che sarai ansioso di sapere perché sei lì in mezzo alla polvere e non in qualche segreta
puzzolente a venir
macinato pezzo a pezzo: giusto ? - domandò retoricamente per poi riprendere
a fumare con non curanza
Rokubongi nel frattempo finalmente rialzatosi seppur a prezzo di un'infinita fatica, riuscì solo ad annuire ricevendo in
cambio una poderosa bastonata nella schiena che lo fece ricadere lungo disteso:-
QUANDO IL PADRONE FA UNA DOMANDA SI RISPONDE !!! - gli urlò dietro un
diavolo sgherro del biker apparso all'improvviso alle spalle del quattrocchi
che, rialzandosi a fatica, riuscì solo a biasciare:- Sì ! - ricevendo in cambio
un'altra legnata nelle reni e ricadendo nuovamente a terra:- QUANDO SI
RISPONDE SI DICE "SÌ, PADRONE !" OPPURE "SÌ, ECCELLENZA !",
CHIARO ?!?! - ringhiò
il cornutazzo agitando davanti a sé il randello con l'intento di rafforzare le
sue parole
Rialzatosi nuovamente il piedi il barbuto guardò in cagnesco il suo aguzzino
prima di spostare l'attenzione sull'usuraio e rispondere:- SÌ, PADRONE ! - ma
nonostante ciò ricevette un'altra randellata, stavolta in testa:- TI DEVI
ANCHE INCHINARE BRUTTA MERDA INFORME CHE NON SEI ALTRO !!! - ringhiò ancora per poi tirargli un altro
colpo alla testa:- Peraltro voi musi gialli dovreste essere specialisti in questo, no
?!?! - domandò retoricamente per poi rifilargli un calcio nel costato
Questa manovra tuttavia fu un errore in quanto il quattrocchi, una volta
incassato il colpo, gli bloccò con l'avambraccio sinistro l'arto offendente e,
con la gamba destra, gli agganciò la gamba sinistra facendogli lo sgambetto e facendolo cadere
a terra, poi, prima che il cornutazzo potesse riprendersi dallo stupore e reagire, gli montò
sopra ed uso l'AT-Field per spaccargli la testa.
Il silenzio che seguì il diavolicidio venne rotto da un applauso, e alzando gli
occhi verso la fonte del rumore, il barbuto si rese conto che l'autore del gesto
era il duca infernale che, bello assiso sul suo trono, se la stava ghignando di
gusto:- Bravo ! Bravo ! - lo elogiò divertito ricevendone in cambio uno
sguardo perplesso:- Mi piacciono i tipi combattivi !!! - esclamò
smettendo di applaudire e sporgendosi un pochino in avanti dal suo trono:- Ora
vediamo come te la cavi contro uno che è alla fine del tirocinio per entrare
nella mia guardia personale ! - esclamò riadagiandosi sullo scranno per poi
schioccare indice e pollice della mano destra
Pochi istanti dopo una delle grate metalliche dell'arena si alzò e dalla
medesima sbucarono prima diversi cornutazzi nerboruti che trasportavano con
sollecito diverse
rastrelliere colme di armi da taglio e, dopo di loro, un altro dannato così
curiosamente vestito che Rokubongi dovette sbattere un paio di volte la palpebre
per essere certo di non avere le allucinazioni:
I vestiti, il cappello, gli accessori, l'arma, non vi erano dubbi: l'ex
comandante della Nerv si trovava di fronte ad un classico pirata fatto e finito
!
Un classico rappresentante della bandiera nera con teschio e tibie incrociate come se ne
sarebbe potuto trovare in un qualsiasi film, romanzo od opera che ne trattasse l'argomento.
Saber nel mentre si gustava la scena ben intuendo le perplessità dell'esaminando
dato che non era una situazione da tutti i giorni il trovarsi di fronte un tizio
col cappello a tricorno.
Il duca infernale lasciò che i due si squadrassero ancora per diversi secondi
prima di parlare:- Molto bene ! - esclamò facendo sobbalzare il
quattrocchi:- Scegli un'arma e poi battetevi fino a quando uno dei due non
creperà ! - sentenziò indicando con le dita del palmo della mano destra le
varie raccolte di lame il cui trasporto nel piazzale era appena terminato
Giratosi nuovamente verso il suo avversario, Gendo notò che se ne stava lì fermo
con le mani sui fianchi con atteggiamento tracotante: ovviamente non sapevano
nulla l'uno dell'altro ma il nipponico era ben conscio del fatto che se quel
pezzo d'antiquariato era lì di fronte a lui per sottoporlo a non sapeva quale
accidenti di test, di certo non era l'ultimo arrivato perciò, nonostante la
lunga esperienza di risse da bar e l'intenso addestramento militare a cui si era
sottoposto negli della militanza nel Gehinr prima e nella NERV poi, sapeva che avrebbe dovuto
stare molto attento per portare a casa la pellaccia.
Decise pertanto di prendersi il tempo per studiare il suo nemico mentre faceva
finta di esaminare le varie armi presenti sul luogo: stimò che il pirata era di
circa 10/15 centimetri più basso di lui, ma era altresì più piazzato anche se
non riusciva a discernere fino in fondo quanti erano muscoli e quanta era
ciccia, non sembrava indossare almeno all'apparenza qualche indumento protettivo
sotto i vestiti dato che sia la camicia bianca che i pantaloni erano un po' più
larghi del necessario, mentre i suoi stivalacci a gambaletto neri seppur
avessero visti tempi migliori erano comunque solidi e robusti ma ciò a cui stare
veramente attenti era senza ombra di dubbio la sciabola cutlass che gli pendeva
dal fianco destro che presentava una lama decisamente insanguinata.
Finita la disamina, al barbuto restava ancora la decisione più importante ossia
la scelta dell'arma anche se questa era praticamente obbligata vista che la vasta
disponibilità era per lui solo apparente data la sua assoluta ignoranza in
materia di spade, lance ed affini armi bianche ormai appartenenti ad un'epoca
superata a cui faceva però da contraltare la sua più che buona conoscenza del
combattimento col coltello, quindi, conscio di ciò, si fermò davanti alla
relativa rastrelliera da cui, dopo un accurato esame, estrasse un Ka-Bar - USMC
Fighting Knife - 1217 dall'impugnatura marrone chiaro e dalla lama grigio-nera di ottima fattura.
La scelta venne silentemente apprezzata dal biker infernale che si concesse un
sorriso divertito:- Ora scannatevi ! - comandò esortò i due accompagnando
le parole con un gesto d'incitamento sollevando verso entrambi i palmi della
mani rivolti al cielo
Al comando del duca, i di lui servi si
affrettarono a sgomberare l'arena e quando anche l'ultimo di loro fu celato alla
vista e la grata metallica si abbassò con un tonfo sordo, i due dannati si misero in posizione di
guardia col pirata che estrasse dalla cintola la sua cutlass ponendosela in
diagonale rispetto al corpo con la punta rivolta in alto a sinistra mentre l'ex
comandante della Nerv, una volta liberatosi della sua giacca verde che avvolse
intorno al braccio sinistro per meglio proteggersi dagli attacchi nemici, assunse
la posa militare classica insegnatagli dai suoi istruttori: posto il braccio
sinistro avvolto nella giaccia perpendicolare al corpo, era pronto ad un
assalto.
Tale gesto aveva la funzione di proteggere l'arto da un colpo di arma bianca che
fosse riuscito a passare attraverso il vestito dato che l'osso l'avrebbe parato
risparmiando i muscoli principali, i tendini e le arterie che posti all'interno
erano al sicuro.
Subito quello con la camicia bianca si gettò contro l'avversario tentando un
fendente dal basso verso l'alto, colpo che Gendo evitò facilmente spostandosi di
lato verso destra solo per essere oggetto di un diritto tondo da destra verso
sinistra che dovette deviare usando la lama del suo coltello da combattimento
per poi rifilargli un poderoso calcio negli stinchi che il pirata fece fatica a
non prendere in pieno tramite un balzo all'indietro.
Volendo approfittare della situazione il barbuto si lanciò all'attacco cercando
un affondo che venne però parato dalla più larga lama del pirata ma che non poté
parare un dritto portato col sinistro in piena faccia scagliatogli dall'altro che lo costrinse ad
indietreggiare tenendosi il naso con la mano sinistra ma non prima di aver
cercato di rendergli pan per focaccia con un cazzotto alla tempia sferrato con
l'impugnatura della spada che costrinse a sua volta Gendo ad indietreggiare con
un balzo repentino.
Questa piccola pausa dette modo ad entrambi di rifiatare e poi di lanciarsi
nuovamente l'uno contro l'altro, ma, se stavolta il pirata tentò un roverso
tondo, Rokubongi si lanciò subito tra le gambe dell'avversario ferendolo seriamente alla caviglia sinistra
e sbilanciandolo nel frattempo con un colpo all'interno del
ginocchio destro.
Il colpo e la coltellata fecero perdere l'equilibrio al bandanato che finì pesantemente a
terra dando così modo al barbuto di piantargli le ginocchia nel torace e poi di
sgozzarlo con un colpo netto.
Una volta appurato che l'avversario fosse morto, si rialzò e, voltatosi verso
l'usuraio, tenendo l'arma con la punta rivolta verso l'esterno a destra e la
lama contro il cielo, l'alzò in alto in segno di vittoria.
A seguito di quel gesto seguirono
diversi attimi di silenzio da parte di Saber che rimaneva immobile sul suo
trono, dopodiché, lentamente, prese a battere la mani.
Rokubongi restò comunque sul chi vive non essendo certo delle intenzioni del
nobile ed il sorriso diabolico che si dipinse sulla faccia di quest'ultimo non
lo rassicurava affatto.
Solo quando infine l'infernale si alzò dallo scranno e aumentò la frequenza dell'applauso Gendo capì di averlo convinto.
Gli venne tuttavia un mezzo infarto quando la grata si riaprì ed insieme ai
servitori di poco fa che trascinarono via il momentaneamente cadavere entrò con
aria marziale un enorme barbaro dall'aria feroce e dal viso colorato da righe
verticali azzurre
e pieno di cicatrici.
Alto sui due metri, con una carnagione bianco latte, i capelli rossicci, la
faccia larga ed un naso lungo ne completavano l'aspetto fisico non proprio
rassicurante, complice anche il fatto
che, prima di piazzarglisi davanti, sputò con palese disprezzo sul
temporaneamente cadavere
dell'indossatore del tricorno:- Da
ora in avanti inizierai il percorso che poi eventualmente ti porterà a provare
ad entrare al servizio di sua eccellenza il duca infernale Dark Sound !
- lo informò marziale dopo essersi messo a braccia conserte e averlo squadrato
dall'alto in basso:- Vedi d'impegnarti molto più di quanto non facesse quel
inutile sacco di merda lì se non vuoi fare la stessa fine ! - sentenziò indicando con un cenno del mento il
defunto pirata:- Tieni sempre a mente che siamo a costante rischio di doverci ammazzare con gli altri stronzi che servono gli altri sangue blu che comandano questa baracca ! -
gli spiegò levando il dito indice in alto e disegnando in aria un paio di
cerchi:- Oltretutto se dopo esser stato confermato vorrai salire la scala gerarchica dovrai sconfiggere
in un duello mortale chi sta sopra di te ! - gli spiegò indicandosi con il
dito indice della mano destra i gradi che teneva appuntati sul pantaloni neri:-
Perciò dovrai sottoporti ad un addestramento così terrificante che
rimpiangerai di aver voluto fare il fenomeno ! - lo informò compiaciuto
fregandosi le mani sorridendo gongolante squadrando la sua nuova recluta con un
ghigno beffardo
L'ex comandante della Nerv aveva ascoltato con attenzione le parole del colosso
ben deciso a trarre il massimo profitto dalla situazione che si era venuta a
creare:- Ai vostri ordini, signore ! - rispose marziale alzando al contempo il
coltello davanti a sé in segno di saluto
Per tutta risposta ricevette un poderoso destro in piena faccia che lo mandò lungo
disteso:- Hauptsturmführer Ivor Kar ! - replicò l'altro che era rimasto
col braccio destro disteso nella stessa posizione che aveva usato per cazzottare
il barbuto ex comandante:- Vedi di non dimenticartelo altrimenti ti rispedirò
con le mie stesse mani tra i dannati semplici ! - minacciò facendo col pollice della mano
destra il segno dello sgozzamento per poi dargli le spalle:- Ora seguimi !
- ordinò secco girandosi e prendendo ad avviarsi verso l'uscita dell'arena
Lungo disteso e rintronato dal poderoso pugno ricevuto in piena faccia, il
barbuto c'impiegò qualche secondo a capire l'ordine impartitogli dal celta:- A-ai vostri ordini, Hauptsturmführer ! - replicò nel frattempo
rialzatosi da terra prima di seguire barcollando il suo nuovo ufficiale superiore una volta
recuperato e rinfoderato il coltello
Costantemente immerso nei suoi pensieri, senza
accorgersene, Gendo era arrivato al limitare dei territori del suo padrone.
Se ne accorse perché la zona era ampiamente illuminata da tantissime torce i cui
supporti erano realizzati in stili diversi a seconda di dove puntavano i
cartelli stradali che, al centro di ogni piano degli inferi, indicavano le varie
destinazioni ove risiedevano i vari malvagi che regnavano in quel luogo.
Incise nella pietra, nel legno o nel metallo, di diversa grandezza a seconda del
numero di divinità malvagie, ognuna recava solo un'indicazione di massima del
luogo geografico del pantheon di appartenenza, indicazione che si poteva anche
desumere dalle scritte ivi incise: Ελλάδα ad indicare i greci, भारत
per l'India, Mēxihcah per gli aztechi e così via.
Tra le molte diramazioni quella più grande era puntata sempre verso il basso ad
indicare, senza ombra di dubbio alcuna, ove si trovasse la zona sotto il
controllo diretto del Re Oscuro anche se,
ovviamente, un conto era raggiungere il piano, un conto era avvicinarsi alla di
lui personalità che era ben protetta, meglio di qualsiasi altro sangue blu, da
un nugolo inimmaginabile di soldati infernali ed ex dannati umani che ne
presidiavano l'immenso palazzo reale ed i suoi vastissimi territori.
A tal pensiero Rokubongi cominciò a tremare dalla paura: pur non avendo, ovviamente, avuto mai a
che fare direttamente con il nero sovrano, ricordava quella volta quando uno dei
regali
messi era giunto al palazzo di Dark Sound per portargli la convocazione al gran
concilio.
Il diavolo messaggero era di una bruttezza incredibile e poco il suo aspetto
rispecchiava l'iconografia classica: occhi rosso sangue con una minuscola
iride nera, un corpo immenso dal quale spuntavano diversi bianchi spuntoni ossei, la
pelle grigia, ma soprattutto l'aura d'immensa malvagità che unita all'alterigia
con cui si muoveva a passo pesante e deciso verso la rampa di scale che
conducevano agli appartamenti del biker aveva fatto sì che tutti quelli che
erano nel casinò si erano immobilizzati dal terrore come congelati dalla paura
con nessuno della truppa dell'usuraio che si azzardava a fare qualcosa di diverso da
una penosamente malriuscita faccia truce sulla quale i segni della paura erano evidenti.
A nessuno, nemmeno a qualcuno altolocato come Dark Sound era permesso intralciare il
cammino del messaggero reale clone di Doomsday della DC Comics, soprattutto quando era in missione ufficiale come
in quella situazione !
- Scharführer Rokubongi !!! - il
saluto improvviso lo strappò ai suoi pensieri e lo fece trasalire ed alzare gli
occhi sull'autore della frase
Indossato un sorriso di circostanza, si apprestò a ricambiare il saluto:-
Ocēlōtl Itstli ! - allargando le braccia verso l'esterno esclamò con finta
cortesia all'indirizzo del guerriero giaguaro agli ordini di un altro
altolocato infernale
Più basso di Gendo di una ventina di centimetri nonché più magro ma asciutto e
muscoloso, la carnagione rossiccia, i capelli neri e gli occhi dello stesso
colore, il giovane uomo azteco dell'apparente età di ventidue anni circa, indossava la pelle del felino di cui prendeva la
qualifica che gli lasciava scoperti solo la faccia, i polsi e le caviglie.
Il capo del guerriero, oltre ad essere coperto dalla testa, bocca e denti
compresi, dell'animale, era ornato da un copricapo di piume bianche che poi,
estendendosi verso l'esterno, diventavano di colore marrone-verdastro, mentre i
piedi era protetti da dei semplici sandali infradito a suola gialla.
- Sempre di controllo alla frontiera, eh ? - domandò il barbuto più
per dire qualcosa adatto ad intavolare una conversazione che per effettivo interesse mentre, seppur non abbassando di un
millimetro il suo livello di attenzione, si avvicina al centroamericano che, per
venirgli incontro, era entrato nella zona neutra, una striscia di venti metri di
larghezza, dieci per ogni sangue blu,
che separava le terre dei vari nobili infernali ed all'interno della quale era
vietata ogni ostilità
Per tutta risposta l'azteco alzò in aria la sua mācuahuitl ed il suo
chimalli:- Ubbidire con gioia agli ordini del sommo Tezcatlipoca è tutto ciò che
desidero !!! - esclamò con fierezza mente la luce delle torce si rifletteva
sulla di lui spada che, fabbricata col legno e finemente intagliata e levigata, assomigliava
ad una mazza da cricket più stretta ma più lunga con
incollati ai lati nelle relative scanalature vari pezzi rettangolari di ossidiana nera, il vetro
vulcanico che costituiva la parte tagliente dell'arma tipica del suo popolo
mentre dal piccolo scudo di legno colorato per metà di bianco, e poi, per due
terzi di verde scuro e la restante parte di rosso chiaro, oscillavano
quattordici piume, suddivise in tre colori di cui il rosso era la parte
attaccata allo scudo, il verde, più scuro di quello dello scudo, ed il giallo ed
il bianco alternati erano la parte finale
Da parte sua il barbuto annuì con solennità:- Questo ed altro per i nostri
signori e padroni ! - sentenziò battendo il palmo della mano sul coltello che
portava alla cintola e che non aveva mai più abbandonato da quando aveva fatto
secco il pirata quella volta nell'arena
Il centroamericano esibì un sorriso soddisfatto:- Sarà un gran giorno quando
deciderete di passare nelle nostre file, Scharführer ! - esclamò
annuendo vigorosamente:- Il nostro signore e padrone sa essere molto generoso
con chi è disposto a servirlo valorosamente ! - esclamò levando al contempo le braccia e
la testa al cielo
Dal canto suo l'ex comandante della Nerv congiunse tra di loro i palmi della
mani e li portò in alto abbassando nel frattempo la testa nel tipico gesto di
preghiera da usare nei templi shintoisti:- Ho il massimo rispetto e ammirazione per il vostro
signore e padrone, Ocēlōtl ! - proclamò in tono solenne:- Ma la mia fedeltà a sua
eccellenza, il nobilissimo Dark Sound, è incrollabile ! - sentenziò spingendo ancora più in alto
le mani giunte e la testa in basso
Anche se c'era tanta esagerazione nelle parole e nell'atteggiamento del barbuto,
il medesimo stava dicendo la verità: perché cambiare padrone quando Saber gli
garantiva una maggior sicurezza non avendo tra le sfere celesti un antagonista
naturale come invece ce l'aveva lo Specchio Fumante ?
E perché passare sotto un sì feroce ma altrettanto antiquato sangue blu quando
Dark Sound era sempre al passo coi tempi e, contrariamente agli altri nobili, se
ne fregava altamente del galateo, dell'etichetta e di tutto ciò che vi era intorno ?
Difatti i vari nobili infernali avevano arrogantemente arricciato i
coronati nasi
deformi quando Saber,
finalmente decisosi a dare una ben definita gerarchia militare ai suoi sottoposti, aveva
scelto non d'ispirarsi ai gradi di qualche sanguinariamente impomatato esercito
terrestre del passato, ma di scegliere quelli che a loro dire erano
sì dei signori macellai ma senza stile alcuno.
D'altronde bastava guardarne il vestiario: una semplice giacca a tre bottoni con qualche
fregio senza quasi fronzoli e con solo il nero, un verde grigiastro e uno spento
azzurro carta da zucchero come colori, tutto era ben lontano dall'eleganza
ostentata dagli eserciti persiani, ottomani, centroamericani e persino da quelli
europei dal 16° alla fine del 19° secolo con le loro giubbe colorate e adornate
da tanti bei bottoni per non parlare degli eleganti cappelli tricorni e delle
bianche parrucche perfettamente incipriate.
No, decisamente l'usuraio aveva dimostrato ancora una volta il suo pessimo gusto
che da sempre aveva ostentato adornandosi costantemente come il più selvaggio dei
barbari che avevano calcato la terra fino a quando, da rozzo cavallerizzo di
sconfinate
terre desolate in puro stile unno o mongolo, aveva cominciato a vestirsi come un
moderno centauro metropolitano.
Inutili erano state le rimostranze al Re Oscuro che aveva sempre rispedito al
mittente le lagnanze visto che il biker seguitava a procurare anime di gran
valore e, soprattutto e nonostante ciò, si accontentava della sua posizione
seppur non perdesse occasione per rinforzare il suo dominio; pertanto il buio sovrano
avrebbe continuato a tollerare la sciatteria dell'usuraio finché le entrate
avessero continuato ad essere copiose.
Il centroamericano, dal canto suo, accolse con un lieve moto di delusione
l'assoluta fedeltà del nipponico al duca infernale in quanto, un altro modo per
rinforzare il proprio potere, oltre all'eliminazione dei demoni/diavoli e dei relativi subordinati umani e non
siano essi stati amici od avversari, era il cercare d'ingrossare le file
del proprio padrone reclutando tramite l'adulazione, la corruzione o la coercizione i
soldati rivali.
Naturalmente il tutto era più facile con gli ex dannati umani e Itstli ne era
ben conscio, così come ben sapeva che far saltare il fossato all'ex comandante
della Nerv gli avrebbe procurato enormi onori e glorie e così, per indorare ancora di
più la pillola, decise di giocarsi quello che lui considerava il suo asso nella
manica.
All'improvviso si mise a ruotare la testa per guardarsi attentamente intorno per
accertarsi che non ci fossero orecchie indiscrete prima di posare uno sguardo
deciso sul suo dirimpettaio:-
State ben attento a ciò che vi dirò ora, Scharführer ! - esclamò alzando
il dito indice della mano sinistra a mo' di ammonimento e fissandolo con fare
serio e solenne al contempo
Gendo assunse un'espressione incuriosita al sentire questa frase ma si guardò
bene dall'abbassare la guardia restando nella medesima ultima posizione con la
mano destra a contatto col coltello ben conscio che un attacco fulmineo
portato per primo gli avrebbe assicurato il vantaggio nonostante il fatto che, in termini di equipaggiamento sia offensivo che difensivo,
fosse, almeno in teoria inferiore all'avversario visto che l'arma del
centroamericano era più fragile di quanto non sembrasse:-
Sono tutto orecchie, Ocēlōtl ! - replicò sfoderando un falsissimo sorriso
cordiale ma fremendo internamente per le informazioni che quel fessacchiotto
linguacciuto
gli avrebbe fornito
Sfoderando un sorriso a trentadue denti, il centroamericano sganciò la bomba:- Il
mio illustrissimo signore e padrone ha accettato l'invito alla guerra del nostro buio sovrano
!!! - esclamò tronfio alzando le braccia al cielo in un gesto di trionfo
La rivelazione ghiacciò il sangue nelle
vene al nipponico: se mai i children fossero riusciti a battere la progenie dei
giganti del ghiaccio, si sarebbero in futuro trovati contro lo Specchio Fumante
che, se in quanto a potenza, non temeva certo confronti con Behemoth che aveva
quasi sconfitto la Nuova Nerv senza peraltro faticare più di tanto, in quanto a
capacità offensiva magica gli era nettamente superiore così come lo era in
ferocia ed acume tattico !
Notando l'espressione sgomenta del suo interlocutore, l'azteco decise di battere
il ferro finché era caldo:- Siete sempre deciso a servire il vostro signore e
padrone, Scharführer ? - domandò divertito ma prendendo a studiare con
maggiore attenzione la faccia del barbuto:- Vi converrebbe cambiare
schieramento finché ve ne è la possibilità... - insinuò con un sorrisetto
divertito:- Poi quando il nobilissimo ed eccellentissimo Tezcatlipoca siederà all'immediata destra del nostro
magnificentissimo sovrano sarà troppo
tardi ! - esclamò sorridendo divertito e soddisfatto
Tuttavia nemmeno questa prospettiva sembrava smuovere Gendo dal suo stato di
shock, tant'è che il centroamericano ne restò divertentemente stupito:- La
notizia vi ha sconvolto così tanto, Scharführer ? - domandò malcelando un
sorriso divertito, poi, visto che il nipponico continuava a restare silente,
proseguì:- Ora che finalmente si farà sul serio, quegli stupidi giocattoloni
avranno ciò che si meritano ! - esclamò tronfio annuendo convinto:- Se
non fosse stato per quei dannati incapaci mollaccioni dei nostri diplomatici che
si sono fatti fregare da tutte quelle clausole messe da quei fottuti piumatini
loro controparti, sarebbe bastato sin da subito l'immenso signore
Tezcatlipoca per far finire immediatamente questa ridicola schermaglia così che avremmo
potuto concentrarci sulla vera guerra contro le schiere celesti che ne sarebbe
conseguita ! - esclamò secco seguitando ad annuire convinto
Tale affermazione ebbe l'effetto di riscuotere l'ex comandante della Nerv dal
suo stato di torpore e lo portò a fissare esterrefatto l'azteco che dal canto
suo sorrise divertito di rimando:- Suvvia, non fate quella faccia stupita,
Scharführer
! - lo esortò portando il braccio destro dal basso verso l'alto con il palmo
della rispettiva mano anch'esso rivolto senza l'alto senza smettere di ghignare:- Meglio tre Evangelion guidati
da piloti inesperti che quattro con uno esperto più quel accidenti di straccio
troppo cresciuto, non trovate ? - domandò retoricamente osservando la SS con
fare divertito
- Assolutamente sì ! - sentenziò il barbuto ripresosi finalmente dallo shock alzando al
contempo le braccia ed i palmi della mani verso l'esterno a guisa di
accettazione della teoria dell'altro:- Ma chi potrebbe mai
anche solo pensare di sconfiggere il grande ed inarrivabile nobilissimo signore Tezcatlipoca ? - domandò mettendo
più enfasi che poté nel formulare questa domanda retorica mentre a sua volta alzava
faccia, braccia e mani al cielo in un gesto plateale immediatamente imitato dal
centroamericano:- Voi sì che siete veramente un illuminato portatore di verità, Scharführer !
- gongolò il centroamericano ignorando non solo che il nipponico pensava
l'esatto opposto di quello che gli usciva dalla bocca, nonché che avrebbe
persuaso Ivor Karr ad organizzare un bell'agguato così da far secco quello scemo
giaguar-impellettato che gli dava sui nervi sempre di più ad ogni incontro insieme a
qualcuno dei di lui compari e, perché no, agevolare la dipartita di qualche suo
camerata SS troppo intraprendente che gli avrebbe potuto nuocere alla carriera:-
Pertanto preparatevi come non mai, Ocēlōtl, e tenete ben affilata la
vostra spada che tra poche settimane in tempo terrestre ci ritroveremo contro
dei reali validi avversari che dovremo massacrare senza pietà alcuna !!! -
sentenziò il nipponico levando al cielo il pugno destro in segno di vittoria
seguito poco dopo dal centroamericano che, a sua volta, alzò la sua spada al
cielo intonando il suo tipico urlo di guerra eccitato alla prospettiva di
massacrare qualche angioletto e coprirsi così di gloria ed onori
Il nipponico attese pazientemente che
il centroamericano finisse il suo show, poi decise che era ora di accomiatarsi:-
Ora devo salutarvi, Ocēlōtl. - salutò cortesemente con un gesto della
mano destra:- Resterei volentieri a chiacchierare con voi ma il dovere mi
chiama. - mentì girandosi di 45° verso destra
Naturalmente il guerriero giaguaro ci cascò in pieno:- Quand'è così non vi
trattengo oltre, Scharführer ! - esclamò cordiale apprezzando la diligenza
del nipponico ai doveri che era chiamato a svolgere:- Sempre siano venerati i
nostri grandi signori e padroni ed al prossimo incontro ! - esclamò alzando in aria
la sua arma a guisa di saluto per poi prendere ad incamminarsi in direzione dei
territori di cui era a guardia girandosi così da
dare la schiena a Gendo che, combattuto tra il saltare addosso al
centroamericano o lasciarlo andare per poter ancora usufruire della di lui
dabbenaggine, scelse quest'ultima opzione:- Sempre siano venerati ed alla
prossima ! - salutò a sua volta con finta enfasi per poi andarsene anche lui
I due si erano tuttavia allontanati di poco che si udì una voce ironica:- Ma
come ?!?! - domandò la medesima fintamente incredula:- Fate finire così il vostro
appuntamento galante ?!?! - seguitò a domandare sempre col tono di prima:-
Ma li hai visti Nikeratos ? - domandò il possessore della voce a chi gli
stava accanto che si mise a scuotere la testa con disappunto:- Non per nulla,
Xenokrates, sono solo due BARBARI ! - rispose l'altro calcando il tono
sull'aggettivo mentre prendeva ad annuire vigorosamente per poi scoppiare a
ridere insieme al compare
All'unisono sia il nipponico che il centroamericano si voltarono verso i
possessori della voce ed entrambi fecero una smorfia di fastidio una volta
riconosciuti i di loro volti:- Hippeis Nikeratos, Hippeis Xenokrates... - salutò
atono Gendo mettendo la mano sul coltello mentre si affrettava a tornare nella
zona neutrale presto imitato dall'azteco che, a sua volta, si mise in posizione
di guardia alzando lo scudo davanti a se e girando la spada dalla parte delle
pietre, il tutto più per far scena che altro visto che nemmeno i due opliti spartani
sudditi di Ares avrebbero osato violare la zona
franca considerando che nemmeno il ferocissimo e sanguinario dio della guerra
ellenico avrebbe gradito far
infuriare Tezcatlipoca e/o Dark Sound il quale non avrebbe esitato a riscuotere qualche
credito presso qualche testa coronata, con tutte le conseguenze del caso, o a
chiedere al Re Oscuro di
dar via libera alle sue Saber Schutzstaffel, o SSS per gli amici, all'utilizzo dell'altra arma loro in dotazione oltre
a quella bianca
Alti più del guerriero giaguaro e più massicci, erano tuttavia più bassi di
Gendo di tutta la testa, la carnagione chiara ormai scurita dal sole
mediterraneo, gli occhi chiari ed i capelli biondi portati il primo lunghi sulla
schiena ed il secondo corti ma coi ricci boccoluti che ne scurivano il colore,
non fosse stato per la parlata e l'inconfondibile equipaggiamento, sarebbero
potuti tranquillamente passare per qualunque popolo del nord Europa.
La risposta del più grosso dei due fu un gesto stizzito portato con la mano
destra recante la sua dory d'ordinanza:- Fa' silenzio, BARBARO, che il
solo pensiero di sentire il tuo rozzo e ridicolo linguaggio mi causa nausee ed
emicranie ! - lo irrise mentre il compare, trattenendo a stento le risa, decise di far finta di essere
conciliante:- Suvvia, Xenokrates, lascialo stare che ha già i suoi problemi
ad essere alle dipendenze di quella sottospecie di periece tossico ed ubriacone
che ha il titolo che ha solo perché, al contrario del nostro nobilissimo
padrone, diversi sangue più o meno blu hanno le mani bucate o non sono capaci di
trovare elementi validi per fare certi lavori, come invece faceva la nostra
efficiente krypteia,
e sono quindi costretti a rivolgersi a quel BARBARO ! - ironizzò calcando
ancora una volta la voce sull'aggettivo scuotendo
nuovamente la testa con disappunto
Nikeratos annuì vigorosamente prima di dire la sua:- Ma perché ? L'hai visto
l'altro ? - domandò indicando l'azteco:- Quel nanerottolo è più adatto al
ruolo comico in qualche rappresentazione teatrale che a scendere in un campo di
battaglia ! - lo offese con chiaro riferimento al fisico ed
all'equipaggiamento del guerriero giaguaro
La provocazione andò completamente a segno ma il centroamericano dovette mordere
il freno, non solo per il fatto di trovarsi in zona neutra, ma anche perché in
fondo era conscio sia della sua inferiorità fisica che per quanto riguardava
l'equipaggiamento dato che legno e pietra mai avrebbero potuto competere con il
ferro della lancia e della spada oplitica o con il bronzo con quale erano
costituiti gli schinieri, le thorax, i kranos e gli hoplon,
rispettivamente le armature anatomiche, gli elmi corinzi e gli enormi scudi
rotondi con tracciata sopra una lambda rossa che i due greci indossavano.
Dello stesso avviso era, ovviamente, anche Gendo che, tra i quattro, era quello
apparentemente più carente in termini di equipaggiamento sia offensivo che difensivo
soprattutto nei confronti dei due compagni del re che erano due vere e proprie
fortezze ambulanti dell'età classica.
Visto comunque che aveva da fare e che quei due marmittoni gli stavano solo
facendo perder tempo, il nipponico decise di cominciare ciò che gli riusciva
meglio: manipolare gli altri a suo vantaggio !
Per farlo cominciò, ovviamente, da quello che lui reputava il
più fessacchiotto di tutti, l'azteco:- Lasciamo perdere i lor signori
hippagretai, Ocēlōtl. - invitò guadagnandosi un'occhiata stupita da parte
del nanetto:- Seppur siano due comandanti della cavalleria chiamati a far parte
della guardia reale, sono solo due vecchiacci buoni solo a ricordare i bei tempi
andati prima di essere sottomessi da quelli che loro si ostinano a chiamare
barbari. - chiaro era il riferimento alla conquista macedone prima ed a quella
romana poi che peraltro avevano agevolata alleandosi con le legioni romane
contro Filippo V re di Macedonia
La pungolatura ovviamente andò perfettamente a segno ma l'ex comandante non aveva finito:-
D'altronde da un esercito che anziché mirare alla perfezione fisica, mentale e
strategica, preferiva divertirsi con i suoi giovani allievi non merita altra fine. -
sentenziò chiudendo gli occhi ed annuendo convinto mentre il centroamericano
prese a ridersela sotto i baffi
Ovviamente i due opliti non la presero per niente bene:- Essere insultati in
tal modo da un barbaro è inaccettabile !!! - sentenziò Xenokrates irritato:-
Soprattutto da chi fa lottare i propri cosiddetti campioni in mutande ! - sentenziò
con chiaro riferimento al mawashi, il perizoma indossato dai lottatori di sumo
Nikeratos annuì convinto:- Senza contare quel ridicolo rotolino orizzontale
di capelli
simbolo della loro presunta elite guerriera ! - esclamò riferendosi al
chonmage, la pettinatura caratteristica dei samurai
Stavolta fu il capellone ad annuire:- Che poi facevano tanto i duri ma si
vestivano come delle donnicciole ! - sentenziò portando le mani alla cintura per
poi allargarle ed abbassarle ad indicare una gonna e, nello specifico, l'hakama,
una sorta di lunga gonna-pantalone usata anche nella pratica del kendo
- Ben detto ! - replicò il riccioluto annuendo con vigore:- Noi,
invece, andavamo sempre in giro scalzi e nudi se non per il mantello che
portavamo sempre tutto l'anno ! - esclamò tronfio afferrando un lembo
del rosso indumento e ravvivandolo verso l'esterno
Le obiezioni diedero l'occasione al quattrocchi per rincarare la dose:- Se pensate
che dei tripponi in mutande rappresentino l'elite guerriera del mio popolo
sbagliate di grosso. - evidenziò sistemandosi gli occhiali sul naso col suo
tipico gesto:- I nostri migliori combattenti oggigiorno non sono atleti, non
combattono in mutande ma indossano eleganti completi così costosi che i vostri
cosiddetti nobili potrebbero solo sognare di comprare, e sono
talmente potenti che gli basterebbe aprire il portafogli per comprare senza
problemi i ruderi del vostro paesello e quei quattro poveri idioti che portano
altri fessi a vedere quei quattro muri in rovina che ormai vi rimangono. -
replicò rintuzzando punto per punto le critiche al vestiario per poi irridere la
situazione economica-sociale della nazione sud-europea
I due spartani non la presero affatto bene, ma all'improvviso quello coi capelli
corti sorrise divertito:- Ma non farci ridere ! - lo esortò sdegnato
colpendo il suolo con la base dell'asta della lancia:- Un vero guerriero si
vede sul campo da battaglia ! - sentenziò alzando in diagonale la sua arma
lunga:- Tutto ciò che non sia sbudellare un nemico sono solo parole
prive di ogni contenuto ! - conclamò colpendo nuovamente il suolo con la
base dell'asta della sua dory
Il nipponico stava per rispondere ma venne preceduto:- Siete voi che non
capite !!! - saltò su all'improvviso l'azteco indicando gli altri due con la punta della
sua arma:- Se quelli che voi disprezzate non ci fossero stati, voi non avreste
avuto né da
mangiare né la paga per il vostro servizio !!! - sentenziò irritato per il
poco rispetto che i due greci dimostravano per il complemento dell'esercito:-
Se non ci fossero stati i colti sacerdoti che pregavano l'eccellentissimo
signore Ares che vi
garantiva supporto e protezione, la vittoria non vi avrebbe arriso così spesso
!!! - s'infervorò agitando in aria la sua spada con la luce delle torce che
si rifletteva sui frammenti di ossidiana mandando bagliori che sembravano
rafforzare le parole del guerriero giaguaro
Il barbuto osservò sorpreso il piccoletto di cui non si aspettava l'intervento,
ma, come suo solito, colse l'occasione per rinforzare la sua posizione:- Ben
detto Ocēlōtl ! - esclamò mettendosi a braccia conserte ed annuendo
vigorosamente:- Ma, a quanto pare, i nostri illustrissimi colleghi non l'hanno
ancora capito, visto che se ne vanno in giro a dire questo coacervo di scemenze
con tanta convinzione. - constatò allargando le braccia e facendo spallucce
Dal canto suo il centroamericano non era del tutto stupido e raccolse al volo l'assist
involontario del barbuto:- Tutto ciò, Scharführer, dev'essere sicuramente
dovuto al fatto di aver ricevuto troppe botte durante l'addestramento. -
ironizzò coprendosi la bocca con la mano per celare le risa
Sorpreso per la seconda volta in pochi secondi, l'ex comandante decise a sua
volta di raccogliere l'assist e di
rincarare nuovamente la dose:- Mai osservazione fu più giusta, mio buon amico !
- esclamò seguitando ad annuire guadagnandosi gli sguardi perplessi dei due
greci ed uno adorante da parte dell'azteco che sentiva di aver fatto un passo
avanti importante nei suoi rapporti e di conseguenza nei suoi piani di
conversione del nipponico:- Senza contare che, chiunque di quelli che loro
apostrofano come "ciccioni in mutande", batterebbe facilmente in uno scontro a
mani nude loro due e molti altri dei loro amici bellimbusti ! - sentenziò
mettendo più enfasi possibile mentre allontanava le mani dalla pancia e pestava
pesantemente a terra la gamba sinistra prima e quella destra poi scimmiottando
la stazza e la posa iniziale di un lottatore di sumo:-
D'altronde è palese ! - continuò ben deciso a non lasciar spegnere la fiamma
della provocazione:- Esser stati sconfitti da chi è considerato nulla più che un
barbaro e pure con la propria tattica, è quanto di più ridicolo ci possa essere
! - sentenziò con chiaro riferimento alla falange macedone, la versione
migliorata di quella greca, mentre, portato il braccio sinistro col pugno chiuso davanti a se,
alzò in aria il destro prima a simulare l'atto di scagliare la lancia e poi,
portandolo diagonalmente verso la fine del costato, ne estese poi
il relativo braccio nell'atto d'infilzare qualcuno
La provocazione andò completamente a segno complice anche il fatto che Itsli
stava sghignazzandosela di brutto:- Non ti conviene tirare troppo la corda, barbaro !
- gli intimò il greco dai capelli lunghi puntando nella direzione di Rokubongi la lunga lancia:- Potresti trovarti trafitto
quando meno te lo aspetti... - profetizzò facendo compiere dei piccoli
cerchi in aria alla punta della lancia:- Magari non appena metterai piede
fuori da questa zona... - suggerì facendo il finto tonto agitando in aria la
lancia ad indicare i dintorni:- Oppure... -
s'intromise l'altro
Gendo raccolse a piene mani la provocazione ma solo per usarla a suo vantaggio:- Curioso
perché stavo giusto giusto pensando la stessa cosa... - rispose sogghignando diabolico
mentre prese a soffregarsi il mento con pollice ed indice della mano destra:- Ma
visto che siamo tra nobili guerrieri ho in mente una soluzione che ci soddisferà
tutti ! - sentenziò battendo all'improvviso le mani tra di loro all'altezza del
petto:- Un bel duello all'ultimo sangue ! - esclamò per poi alzare ed abbassare di colpo
il braccio destro con l'indice teso ad indicare i due ellenici
Se una persona qualsiasi fosse passata di lì in quel momento, si sarebbe
stupito di come un giapponese del XXI secolo potesse parlare e farsi capire in
totale scioltezza da un azteco e da due greci vissuti centinaia di anni prima di lui e che
lo stesso valesse per gli altri.
La spiegazione, tuttavia, era molto semplice: gli effetti di ciò che era
accaduto sulla terra ai tempi della distruzione della torre di Babele, cessavano
non appena, a seguito della morte, l'anima lasciava il corpo ed approdava in uno
dei tre regni ultraterreni.
Sempre la solita persona qualsiasi sarebbe rimasta quantomeno shockata dalla
proposta del nipponico che era quello peggiormente equipaggiamento fra tutti e
quattro; ovviamente questo presupponeva la non conoscenza della proverbiale
astuzia del barbuto che aveva già elaborato un piano dei suoi.
La proposta del quattrocchi prese completamente in contropiede i due europei ed
il centroamericano, ma se, dopo qualche secondo di stupore, i due opliti
scoppiarono a ridere grassamente, l'azteco fissava perplesso colui che
era al suo fianco:- Ma Scharführer... - cercò di obbiettare prima
di venir tacitato da un gesto secco della mano destra da parte del seguace di
Dark Sound:- So quello che faccio ! - replicò deciso parlando sottovoce per non
farsi udire dai due prossimi avversari:- Seguite attentamente le
mie indicazioni e ci sarà gloria anche per voi ! - tagliò corto guardando fisso
davanti a lui apprestandosi a finire i dettagli del suo piano
Nel frattempo i due ellenici si stavano ricomponendo seppur a fatica:- Devi uhmpf... aver
perso... ah ah ah... il senno... uhmpf... barbaro... ih ih ih ! - lo apostrofò
il primo dei due seguaci di
Ares presto seguito dall'altro:- Ben detto ! - sentenziò l'altro accolito:-
Pensa di poter batter noi con quel coltellino ! - ironizzò puntando il dito
contro l'arma del nipponico
Senza minimante scomporsi, l'ex comandante della Nerv cominciò a mettere in atto
il suo piano:- Ocēlōtl Itsli, vi concedo il permesso di entrare nel
territorio da me presidiato per il tempo necessario a tracciare un'area di passi
20x20 che costituirà l'area della tenzone che effettuerò contro Hippeis Nikeratos
prima e contro Hippeis Xenokrates poi e a cui voi assisterete ! - esclamò serio sempre guardando fisso davanti
a lui
La richiesta o meglio l'ordine venne accolto nuovamente dalle perplessità del
guerriero giaguaro e dalle grasse risate dei due opliti.
Visto che l'azteco non si muoveva, Gendo ripeté l'ordine:- Affrettatevi,
perfavore, mio buon amico così che potremo poi entrambi tornare alle nostre principali
occupazioni. - lo esortò con finto sorriso benevolo
Con gli occhi sbarluccianti, il moro si affrettò ad eseguire il suo compito e,
una volta entrato nei territori di Dark Sound, prese prima a misurare la
distanza richiesta e poi a segnare i punti cardinali con la sua spada,
dopodiché, sempre con la sua arma, tracciò con cura ed attenzione i confini del campo:- Ho finito, Scharführer
! - esclamò infine dopo poco alzando davanti in aria la sua mācuahuitl
Il padre di Shinji accolse la notizia con un cenno della testa prima di
rivolgersi ancora ai due spartani:- Allora, signori, vogliamo andare ? - domandò
invitandoli con un gesto della mano destra recante il palmo girato verso l'alto
indicando con la medesima l'improvvisata arena
I due guardiani reali presero a
confabulare tra di loro: possibile che il nipponico veramente pensasse che ci
sarebbero cascati così facilmente ?
I casi erano due: o lui era così stupido da crederci o pensava che lo fossero
loro due.
Consci di ciò, gli opliti iniziarono a controllare il terreno al di là della
zona franca: con occhio attento cercarono anfratti, rocce, vegetazione od
imperfezioni nel terreno che avrebbero potuto essere o tradire la presenza di
nascondigli ove si celassero altri soggetti agli ordini di Dark Sound e quindi a
difesa del territorio.
Tuttavia non vi era nulla del genere: il paesaggio era semplicemente spoglio e
brullo a perdita d'occhio, praticamente una sconfinata e piatta prateria.
Visto che i due non sembravano decidersi, Gendo, che non aveva voglia di perdere
altro tempo, decise di accelerare i tempi:- Se una volta che mi avrete sconfitto
lascerete andare l'illustre Ocēlōtl Itsli, lui s'impegna a
testimoniare che vi ho sfidato io completamente conscio di cosa ciò avrebbe
comportato. - esclamò indicando con l'indice della mano destra l'azteco che si
mise immediatamente ad annuire per confermare le parole di quello che lui
credeva fosse il suo nuovo amico
Nuovamente i due spartani si consultarono con lo sguardo, ed infine, convinti
dalle rassicurazioni del quattrocchi, con passo cadenzato ma prudente uscirono
dalla zona neutra per avvicinarsi alla zona delimitata dall'azteco, poi, qualche
secondo dopo, il primo seguace di Ares entrò nel campo, seguito poco dopo da Gendo che
seguitava a rimanere calmo ed impassibile.
La tensione era alle stelle con l'oplita che, calato completamente l'elmo sul
volto, alzò l'enorme scudo rotondo a protezione del suo corpo e la lancia pronta
a colpire mentre il nipponico si limitò a mettersi in guardia come per
affrontare un normale corpo a corpo con la mano destra aperta a taglio davanti a
sé e e l'altra, impugnante il coltello, in diagonale rispetto al corpo:- Quando vuoi, patetico pezzo di
perdente ! - sentenziò con un sorriso sarcastico all'indirizzo dell'oplita che
non se lo fece ripetere due volte e, con uno scatto veloce, prese a correre per
poi, ad una distanza di circa due metri dal suo avversario, balzò in aria ed in
avanti deciso a trafiggerlo con la sua lunga arma.
La tempistica era perfetta, così come l'esecuzione e tutto sembrava svolgersi al
rallentatore con il guerriero giaguaro che sudava freddo al pensiero
dell'imminente carneficina mentre l'altro spartano sogghignava soddisfatto.
Alla fine ci fu l'impatto, violento e devastante ma, con somma sorpresa dei tre
guerrieri nonché l'orrore dei due greci, la punta della dory si ruppe
subitaneamente quando si scontrò con ciò che ne aveva fermato la corsa: uno
scudo antisommossa a tutto corpo in duralluminio !
Approfittando della sorpresa e della forza cinetica, l'ex comandante della Nerv
ne approfittò per colpire il rivale con la sua difesa rettangolare, ma l'altro
dimostrò le sue doti di guerriero reagendo d'istinto e parando il colpo col suo hoplon,
venendo tuttavia scagliato via a seguito del contraccolpo subito.
Ricaduto a terra, rotolò brevemente per allontanarsi dall'avversario per poi
mettersi in ginocchio tenendo sollevato lo scudo davanti a se mentre estraeva la
spada.
Stupefatti i due spettatori del combattimento osservavano ciò che era appena
successo, ma le reazioni furono diverse visto che Itsli esultò come se avesse
vinto mentre Xenokrates strabuzzava gli occhi e stringeva nervosamente e
rabbiosamente la presa sulla sua arma lunga.
Dal canto suo Nikeratos masticava amaro e faceva la faccia truce maledicendosi
internamente per essere cascato in un tranello così banale:- Figlio di una
cagna lebbrosa !!! - ringhiò all'indirizzo di Rokubongi:- Mi hai
ingannato !!! - protestò rimettendosi in piedi e puntandogli la spanda
contro
Dal canto suo l'ex comandate si concesse uno dei suoi rari sorrisi compiaciuti:- La
colpa è solo tua, idiota ! - lo apostrofò:- O pensavi veramente che io me
ne sarei stato qua inerme a farmi massacrare da un appestato come te ? - domandò retorico
sogghignando divertito puntandolo col dito indice della mano destra
Non giunse, tuttavia, alcuna risposta verbale da parte del greco se non il
gettarsi ferocemente all'attacco deciso a cancellare l'affronto subito.
Con passi rapidi giunse a distanza utile per cercare d'infilzare Gendo, ma
ancora una volta dovette fare affidamento sulla sua difesa circolare per parare
il colpo che il nipponico portò con l'arma che aveva appena impugnato
estraendola da dietro lo scudo.
Nuovamente sia i due spartani che il guerriero giaguaro rimasero sorpresi
dall'evolversi degli eventi con i primi due sempre più increduli e nervosi ed il
terzo che rimaneva a bocca aperta dallo stupore e dall'ammirazione per Rokubongi.
Il contrattacco non era tuttavia terminato con il padre di Shinji che seguitò a
colpire l'avversario sebbene questo parasse tutti i colpi non accorgendosi però
dei danni che stava subendo l'oggetto con su disegnata la lambda
rossa.
Ormai costretto in ginocchio per la violenza dei colpi che stava subendo, il
seguace di Ares tentò di cavarsi d'impaccio portando un affondo disperato che
andò a segno solo per infrangersi su ciò che era a copertura del torace
dell'isolano.
Di nuovo i tre combattenti di un tempo passato rimasero senza parole quando
notarono che a protezione del tronco del suddito di Dark Sound era comparso un
voluminoso giubbotto antiproiettile di varie tinte di blu.
Volendo godersi la scena ed il terrore che si stava via via impadronendo del suo
avversario, Gendo aspettò fino a quando la vestizione dell'indumento, che si
stava concretizzando pian piano in un'infinità di piccole lamelle che, dalla
posizione iniziale a 30°, presero ad appiattirsi ed unificarsi tra di loro fino
a ricoprire completamente il corpo dell'ex comandante e la testa ove si
solidificarono in un elmo con visiera.
Nessuno dei tre guerrieri classici fiatava
!
Ciò di cui si era reso protagonista
l'isolano era un qualcosa di stupefacente e di terrificante allo stesso tempo:
ora davanti a loro si stagliava una fortezza ambulante dell'epoca moderna armata
però, non di un manganello, ma di una mazza d'arme flangiata decisamente più
distruttiva del pezzo di legno normalmente in dotazione.
Completamente intontito dalla piega che avevano preso gli eventi, l'oplita
riuscì solo all'ultimo e solo parzialmente a parare il colpo che gli si abbatté
sull'elmo lasciandolo stordito dando così modo a Rokubongi di mettergli il piede
sulla spada per poi vibrare un colpo dal basso verso l'alto così da far alzare
lo scudo nemico per poi rifilargli un poderoso calcio in faccia, sempre
dall'alto verso in basso spostandogli l'elmo così da accecarlo temporaneamente
per poi abbattere una, due, tre, diverse volte la mazza sulla testa.
Completamente in trance si accorse a malapena che l'altro era morto fino a
quando una voce lo riscosse:- ATTENTO SCHARFÜHRER !!! -
l'avvertimento dell'azteco giunse appena in tempo dando così tempo a Gendo di
alzare istintivamente lo scudo parando così l'attacco portato con la lancia
dall'altro oplita che si era gettato nel campo di battaglia dopo la morte del
compare.
I due, dopo essersi messi in posizione
di guardia con gli scudi alzati, presero a girarsi intorno con molta cautela ben
consci che il primo errore sarebbe stato molto probabilmente fatale.
Il greco aveva il vantaggio di poter mantenere le distanze grazie alla sua
dory, ma altresì sapeva di essere in svantaggio nel corto raggio seppur era
più bravo come spadaccino rispetto al nipponico.
Dal canto suo Gendo sapeva di essere superiore come equipaggiamento, ma sapeva
altresì di dover star attento perché un taglio nel punto giusto avrebbe potuto
causargli parecchi problemi.
Deciso a giocarsi il tutto per tutto, decise quindi di partire alla carica
usando lo scudo a guisa di ariete confidando nel fatto che l'orgoglio e
l'addestramento avrebbe impedito all'oplita di spostarsi.
Così accadde e lo scontro tra le due difese produsse un clangore tremendo ed un
successivo fastidioso stridio quando i due oggetti presero a sfregare tra di
loro.
Ben presto entrambi si resero conto che, per quanto spingessero, nessuno dei due
riusciva a smuovere l'altro, pertanto Gendo decise di giocarsi il tutto per
tutto e, spostato lo scudo verso sinistra, vibrò poi un colpo col
medesimo avendo cura di agganciare quello avversario così da fargli aprire la
guardia per poi abbassarsi di colpo e rifilargli una testata che lo fece
barcollare ed indietreggiare fino all'esterno del quadrato:- ORA OCĒLŌTL !!! -
tuonò Rokubongi:- FATENE LA VOSTRA PREDA !!! - esclamò, e, prima che il greco
potesse rendersene conto, il centroamericano gli piombò alle spalle e tranciò i
polpacci del nemico con la sua spada facendolo cadere a terra per poi
appoggiargli le lame di ossidiana sul collo:- PER LA GLORIA DEL SOMMO
TEZCATLIPOCA !!! - invocò prima di tagliare la gola allo spartano che morì
maledicendo i due
Soddisfatto dell'esito del duello, l'ex comandante della Nerv fece sparire
l'armamentario:- Sono entrambi vostri mio buon amico ! - esclamò prima di
prendere ad allontanarsi dalla scena come se nulla fosse successo mentre si
aggiustava la giaccia con entrambe le mani:-
Consideratelo un segno della mia amicizia ed un ringraziamento per
l'informazione che mi avete fornito in merito al vostro padrone. - rivelò
facendo una sorta di saluto con la mano destra ed il relativo braccio che portò
dall'interno verso l'esterno tenendo la prima poco sopra l'altezza della
spalla:- Tirateveli dietro, prendetevi il merito della loro uccisione, non
raccontate a nessuno quanto mi avete visto fare ed uscite dal territorio da me
presieduto prima che arrivi qualcuno. - suggerì senza smettere di camminare né
voltandosi indietro
Itsli lo fissava immobile a metà tra l'incredulo e l'adorante e solo dopo
diversi secondi si scosse:- Vi sono infinitamente debitore Scharführer !!!
- esclamò felice come un bambino che aveva ricevuto in dono il giocattolo che
tanto voleva mentre agitava in aria la sua arma a guisa di saluto:-
Ricambierò il favore quanto prima !!! - promise ricevendo come risposta lo
stesso gesto di prima da parte di Gendo che, ormai incamminatosi in direzione opposta,
dopo diversi metri svoltò a sinistra con l'intenzione di costeggiare prima il
confine indiano così da vedere o di scambiare quattro chiacchiere a caccia
d'informazioni con qualche altro dannato di pattuglia o di farlo fuori qualora
se ne fosse presentata l'occasione, e di recarsi poi al confine coi territori
dominati delle oscure divinità mesopotamiche, si mise mentalmente a fare un
bilancio di quanto sin'ora appreso: certo il fatto che le notizie sul giornale
non fossero vere o comunque aggiornate era stato un brutto colpo ai suoi piani
di fare colpo su Dark Sound, ma il pizzino estorto al mostrone e la notizia
datagli da quel linguacciuto l'azteco avevano ampiamente compensato quel fatto,
e chissà mai che tra una chiacchiera ed un'altra con qualche variopintamente colorato indù o qualche barbut-elaborato
mediorientale non saltasse fuori il nome di qualche altro sicuro futuro
avversario della Nuova Nerv.
L'ultimo cliente dell'ora di pranzo
aveva da poco lasciato il locale, ed l'attesa che seguì la chiusura
dell'esercizio sembrò infinita ai due albini e a Shinji.
Passato qualche minuto, poco a poco sul pavimento del locale presero a formarsi in
contemporanea un cerchio di fuoco ed un mini tornado di piume nere che andarono
ad allagarsi il primo e ad alzarsi l'altro sempre di più.
Ad un certo punto, tuttavia, l'espansione del cerchio si fermò mentre Sebastian
usciva con passo tranquillo dal suo inusuale mezzo di trasporto.
Datosi una lieve spolverata al bicipite destro con un colpetto delle dita della
mano sinistra per togliersi un inesistente granello di polvere, s'inchinò
rispettosamente di fronte al terzetto:- Vostra
altezza reale, principe Tabris ! - salutò con deferenza e rispetto portando
al contempo il palmo della mano destra sul cuore sorridendo cordialmente:- Vostra maestà, regina Lilith
! - salutò nuovamente con deferenza inchinandosi nuovamente dopo essersi di
poco raddrizzato:- Lord Ikari ! - salutò in giapponese mentre eseguiva un altro inchino:- I miei più sentiti ossequi
! - omaggiò raddrizzandosi infine
Ovviamente a nessuno dei tre era sfuggito il fatto che il duca infernale non
fosse ancora apparso ed il fatto era quantomeno curioso:- Ma il tuo compare dov'è ? - domandò sospettoso Kaworu
facendo rimbalzare lo sguardo dal maggiordomo oscuro al cerchio infuocato e
viceversa
Quasi che fosse imbarazzato, il capellone prese a sistemarsi la cravatta anche
se non ve n'era alcun bisogno:- Vedete vostra altezza reale principe Tabris... -
iniziò cauto misurando le parole:- Ho preferito precedere sua eccellenza lord
Dark Sound per innalzarvi un'umile supplica... - ammise solenne mettendosi le mani
unite dietro la schiena
Perplessi i tre ex-children si guardarono confusi: che richiesta avrebbe mai
voluto sottoporre loro l'oscuro capo-servitù ?
Visto che la faccenda lo interessava e lo incuriosiva più degli altri, fu Shinji
a porre la fatidica domanda:- Cosa vorreste domandarci, messer Michaelis ? -
chiese con fare cortese avanzando di un passo verso l'infernale interlocutore
Subitaneamente il capellone si girò col busto verso l'ex 3rd:- Vorrei
chiedere alle signorie loro la possibilità di evitare reazioni eccessive alla vista del nuovo abbigliamento
del nobilissimo Dark Sound. - precisò passando a parlare in giapponese per
rispetto nei confronti di occhi azzurri ed inchinandosi leggermente in avanti e
portando le braccia a contatto col torace tenendo gli avambracci piegati ad
angolo acuto
Sempre più perplessi, i nostri amici si scambiarono nuovamente un'occhiata
confusa, poi, dopo qualche secondo d'indecisione, presero la loro decisione:-
Faremo il possibile ! - promise sincero il lilim annuendo seriamente ed alzando la mano
destra di fronte a sé a guisa di promessa
Dal canto suo il maggiordomo oscuro fece un nuovo inchino:- Vi ringrazio
infinitamente Lord Ikari ! - esclamò con gratitudine per poi raddrizzarsi e voltare la
testa verso il cerchio di fuoco che seguitava a crepitare pur restando invariato
in ampiezza:- Avete sentito vostra grazia ? - domandò interessato
controllando eventuali cambiamenti nell'ardente forma geometrica:- Lord Ikari e
le illustrissime altezze reali sue amiche hanno promesso. - gli ricordò per incitarlo,
e così facendo sembrò spezzare l'indecisione del duca infernale visto che, d'un
tratto, le fiamme ripresero vigore innalzandosi con forza mentre il diametro
della figura piana si espandeva a vista d'occhio dando così modo al suo
utilizzatore di mettere infine piede nell'esercizio commerciale
La scena che si parò davanti ai tre era
paradossale: da una parte il longilineo,
elegante e sempre elegantemente vestito Sebastian nel suo consueto completo da maggiordomo, mentre
Dark Sound...
Beh... se non fosse emerso dal suo consueto cerchio di fuoco ornato da vari
strumenti di tortura, nessuno avrebbe creduto di trovarsi di fronte lo sboccato
duca infernale !
La reazione fu unanime: Shinji, Kaworu e Rei sbatterono più volte le palpebre
degli occhi spalancati piegando al contempo la testa, i due maschi verso destra e la femmina verso
sinistra, mentre cercavano di definire chi o cosa avevano davanti: scarpe nere
di tipo Duilio, ghette bianche copri scarpe con sei bottoni neri laterali, un elegante
gessato nero a strisce bianche confezionato in un blazer doppiopetto di
ottima fattura, una cravatta nera che spiccava su una linda camicia bianca,
bretelle del medesimo colore principale del vestito erano agganciate ai
pantaloni, un garofano rosso spiccava all'occhiello della giacca mentre un
cappello Borsalino nero cinto da una fascia bianca completava il vestito.
Passato il primo momento d'incredulità, dalle gole dei due angeli prese ad
uscire qualche sghignazzata mascherata da imbarazzati colpo di tosse e dalle
mani destre opportunamente messe davanti alle bocche mentre, dal canto suo,
Shinji seguitava ad osservare stupefatto l'usuraio nel suo nuovo look da
gangster anni '30.
Vedendo in pericolo la situazione complice il fatto che Saber si era
pericolosamente accigliato per l'atteggiamento tenuto dai due albini, Sebastian
decise d'intervenire:- So che alle loro nobiltà questo repentino cambio di
vestiario del nobile Dark Sound può sembrar inconsueto. - ammise mettendosi a
posto i lembi della giacca tirandoli leggermente verso il basso:- Ma sono più
che soddisfatto dell'ottima scelta attuata da sua eccellenza in merito all'abbigliamento ! - esclamò con aria convinta ed osservando nel medesimo modo il biker
Dal canto suo l'usuraio continua a tirare e sistemarsi il vestito evidentemente
a disagio:- 'Sti quattro stracci sono una tortura... - bofonchiò
infastidito:- Ma come stracaz... -
- ECCELLENZA !!! - lo richiamò secco all'improvviso il maggiordomo oscuro
facendo sobbalzare anche i tre nostri amici:- Vi ricordo le nostre lezioni di
galateo e le raccomandazioni in merito al linguaggio scurrile ! - lo ammonì
con fare deciso alzando al contempo l'indice della mano destra
La risposta dell'usuraio fu un'occhiata assassina ed un borbottio
incomprensibile mentre, tolta la mano destra da sotto la giaccia, ne cavò uno
dei suoi soliti sigari che fece per mettersi in bocca:- No, eccellenza ! - ammonì nuovamente e severamente Sebastian agitando
vigorosamente a
destra e a sinistra il dito indice della mano destra:- Il fumo è concesso
solo nel vostro studio o salotto e non certo in un luogo pubblico come questo !
- sentenziò muovendo in semicerchio la mano sinistra col palmo girato verso
l'alto ed il pollice ripiegato sul medesimo
Un altro borbottio incomprensibile accolse quest'altro diniego mentre il sigaro
veniva risposto di malavoglia:- Allora cosa facciamo adesso ? - domandò
seccato il duca infernale guardando storto il capellone:- A quale altra caz...
ehm... ridicolaggine... devo sottopormi ? - chiese sempre con lo stesso tono di
prima calcando col tono della voce il sostantivo
La domanda venne accolta dal capo-servitù con un sorriso di soddisfazione:-
Ora, vostra eccellenza, vi istruirò sulla buona creanza a tavola. - rivelò
prendendo a sistemarsi i bianchi guanti tirandoli dal bordo verso il basso:-
Come vi anticipavo stamani, il sapersi ben comportare al desco è uno dei
capisaldi che distinguono un nobile da un arricchito qualunque. - precisò
con un sorrisetto divertito scoccando una frecciatina al suo inusitato allievo
ricevendo in cambio un altro sguardo omicida:- Pertanto, non appena Lord Ikari
sarà così gentile da indicarci quale sarà il tavolo ove potrà essere svolta la
nostra lezione, cominceremo. - precisò voltandosi verso Shinji e inchinandosi
leggermente mente gli si rivolgeva
L'ex 3rd prese a soffregarmi il mento con l'indice ed il pollice
della mano destra mentre rifletteva sulla scelta del mobile.
Quale poteva essere la scelta migliore ? Vicino o lontano dalla cucina ? In
mezzo alla sala o vicino ad un muro ? Dove sarebbe stata la posizione più idonea
per evitare che l'oscuro coronato s'irritasse ancora di più di quanto già non lo
fosse col rischio di far sfociare l'indisposizione in una reazione violenta ?
Dopo diversi secondi fece la sua scelta:- Potete usare quello ! - sentenziò
indicando con l'indice della mano destra il grosso tavolo rotondo in mezzo alla
sala che aveva installato da poco a seguito di un aumento della richiesta dei
coperti generato da una grossa impresa edile che si era da poco insediata in città
La scelta venne accolta con piena soddisfazione da parte del maggiordomo
oscuro:- Vi ringrazio anche a nome di sua grazia Dark Sound per averci accordato
il miglior posto del locale ! - esclamò in giapponese facendo un altro lieve inchino prima di
rivolgersi al biker:- Se voleste farmi la compiacenza di accomodarvi
illustrissimo... - invitò
inchinandosi al compare ed indicando il mobile con il palmo portato verso l'alto
della mano destra
Di malavoglia l'usuraio accettò l'invito ed andò a sedersi pesantemente e
scompostamente e con i gomiti sul tavolo.
Sospirando di sconforto, Sebastian si fece coraggio e si apprestò alla prima di
quelle che era certo sarebbero state infinite correzioni:- Per prima cosa,
eccellenza, occorre vi sediate in maniera composta ! - precisò con tono
accademico:- Pertanto vogliate tenere la schiena dritta e le braccia lungo i fianchi con le sole mani
che potranno restare sul tovagliato. - spiegò indicando con il dito indice della
mano destra le parti del corpo interessate
Controvoglia, Saber ubbidì assumendo la posizione descritta col maggiordomo
oscuro che, annuendo soddisfatto, decise di passare allo step successivo:- Ora,
eccellenza, il tovagliolo. - lo invitò cortese indicando il bianco tessuto
dal nulla improvvisamente apparso sul tavolo insieme ad una candida tovaglia
finemente ricamata
Senza farselo ripetere due volte, il gessato-vestito prese il pezzo di stoffa, lo aprì
sbattendolo violentemente in aria alla sua destra per poi legarselo al collo stringendo con
vigore il nodo.
La reazione dei nostri tre amici fu ancora diversificata: i due albini ripresero
i colpi di tosse per mascherare le risatine di scherno, mentre Shinji alzava
sconfortato gli occhi al cielo esibendosi poi nel più classico dei facepalm.
L'ennesimo sospiro di sconforto fu invece l'unica reazione del capellone:- Il tovagliolo,
rigorosamente piegato a metà o, al massimo, in tre parti, va tenuto
sulle ginocchia, vostra grazia ! - lo richiamò cortese ma deciso:- Solo quando ne
avrete bisogno per pulirvi la bocca potrete portarlo su. - proseguì alzando in
verticale il puntato indice della mano destra per sottolineare il passaggio
dalle ginocchia alla bocca:- Soprattutto non dovrete mai usarlo a guisa di
bavaglino ! - precisò ancora agitando lateralmente la falange:- Di
conseguenza non
dovrete mai legarvelo intorno al collo o infilarvelo nel colletto della camicia. -
concluse infine scuotendo la testa
Imprecando sottovoce, il moro si tolse con malagrazia il rettangolo di cotone
per poi appoggiarselo sulle gambe.
Rassettandosi la giacca tirandola leggermente verso il basso, il maggiordomo
oscuro proseguì:- Ora, eccellenza, passiamo al pane ! - sentenziò prima di
mettere in tavola con un gesto rapido un cestino contenente l'alimento.
L'azione era appena stata compiuta che l'usuraio ne afferrò una forma e,
portatosela alla bocca, ne morsicò via un pezzo che masticò rumorosamente a
bocca aperta mentre rilanciava ciò che ne rimaneva nel cestino.
Come già avvenuto, mentre il trio dei buoni proseguiva chi a ridacchiare chi a
trovare surreale il tutto, l'unico che perseverava con serietà era il maggiordomo oscuro:-
Il pane va spezzato con le mani, vostra grazia ! - lo erudì mimando
l'atto con le mani:- Ed il pezzo che prendete e che vi avanza va messo in
quel piattino coperto da un tovagliolino che trovate alla vostra sinistra. -
spiegò indicando la stoviglia posta poco distante dal piatto principale
dell'usuraio
Controvoglia, il nobilastro recuperò l'impasto di acqua e grano da lui
addentato, ne staccò la parte morsicata e la pose dove indicatogli.
Soddisfatto, il maggiordomo oscuro si apprestò a continuare la lezione:- Ora,
eccellenza, finirò di apparecchiare la tavola spiegandovi man mano la
funzione di ciascun oggetto. - anticipo avvicinandosi di un paio di passi al
mobile rotondo
Piano piano e dopo aver fatto apparire
dal nulla un carrello portavivande con tutto il necessario, la composizione
cominciò:- Questo, illustrissimo, è il coltello per il burro. - svelò il
capellone mettendo davanti al piattino per il pane l'oggetto in questione per
poi darci una lieve raddrizzata così da renderlo perfettamente parallelo alla stoviglia
tonda:- Bicchiere per l'acqua, e bicchiere per il vino rosso. - rivelò
mettendo il primo davanti al piattino per il pane ed il secondo vetro, più
piccolo, all'immediata destra del primo:- Dovrete ricordarvi, eccellenza, che
potrete bere solo dopo aver deglutito. - lo avvertì per evitare sin
dall'inizio comportamenti scorretti:- Abbiamo infine il pezzo adibito al vino
bianco ed il flute. - spiegò appoggiando il primo poco sotto e a sinistra
della stoviglia gemella ed infine il contenitore per lo champagne di fronte ed
alla destra di quello per il vino rosso:- Dovrete inoltre pulirvi la bocca,
rigorosamente vuota, prima e dopo aver bevuto avendo cura di prendere il
bicchiere per lo stelo e non dal cilindro. - lo avvertì infine mimando i
gesti appena elencati
La faccia stranita che Saber fece alla fine dell'apparecchiamento non era di
buon auspicio:- Ma guarda te se uno deve diventare matto solo per capire da
dove tracannare cosa... - bofonchiò prendendo la bottiglia di rosso nel
frattempo messa sulla tavola ed avvicinandosela alla bocca col chiaro intento di berci a
canna
- VOSTRA GRAZIA !!! - esplose Sebastian inorridito dal gesto del compare che si
era bloccato a metà dell'atto e gli stava rivolgendo l'ennesima occhiata
infastidita:- Il pensiero di non usare gli appositi bicchieri per bere non deve
nemmeno sfiorarvi !!! - lo ammonì con fare severo alzando il dito indice dalla
mano destra:- Pertanto, se desiderate dissetarvi occorre usufruiate dell'adeguato
contenitore. - rammentò piegando dito prima alzato e portandolo ad indicare con
un movimento oscillante i quattro vetri
Sbuffando per l'ennesima volta, l'usuraio si apprestò a riempire il contenitore
più grande:- No, no, eccellenza !!! - lo fermò ancora il maggiordomo oscuro agitando
i palmi della mani davanti a se con enfasi e sempre più sconvolto dalla rozzezza
del duca:- Il bicchiere per il vino rosso è il secondo più grande od il più
grande tra i più piccoli ! - ripeté indicando con foga gli oggetti in questione
L'occhiata sconvolta che Sebastian ricevette da Dark Sound accentuò i colpi di
tosse dei due angeli, espettoramenti che divennero più intensi e frequenti
quando il coronato fornì la sua versione in merito al suo comportamento:- Ma scherzi
?!?! - domandò incredulo al suo tutor guardandolo stranito:- Se uno deve bere dell'alcool lo berrà da
dove può ingurgitarne di più, non certo da dove non se ne bagnerebbe nemmeno la
gola ! - sentenziò indicando le due stoviglie oggetto del discorso:- L'acqua è
buona solo per lavarsi i piedi, per chi lo fa ! - sentenziò annuendo
vigorosamente con una faccia schifata al solo pensiero di assaporare il
trasparente liquido
Un altro sospiro di sconforto seguì queste parole:- L'ubriachezza di qualsiasi
grado è assolutamente vietata, illustrissimo ! - evidenziò Michaelis annuendo
vigorosamente:- Quantomeno finché sarete in pubblico o davanti a della vera servitù
! -
proseguì calcando il tono sull'aggettivo con l'evidente volontà di offendere i
domestici dell'usuraio che ai suoi occhi non apparivano nulla più di un branco
d'incapaci sfaccendati:- Naturalmente il divieto decadrà
quando sarete solo nei vostri alloggi o vi metterete d'accordo con altri
illustrissimi per ubriacarvi in maniera riprovevole nel segreto della stanza
adibita a tale attività. - precisò con un sorrisetto divertito:-
Infine, in tali occasioni, potrete anche impestarvi l'apparato respiratorio e
quello nervoso
con qualsiasi sostanza stupefacente preferiate. - puntualizzò infine con un
sorriso di scherno
Altri frequenti mascheranti colpi di tosse seguirono tali rivelazioni visto che
gli albini, ben conoscendo la fama di ubriacone e di tossico di Saber, stavano
divertendosi alle di lui spalle alla notizia che non avrebbe più potuto
permettersi di sbevazzare, farsi le canne o tirare su col naso la sua adorata
polverina bianca finché fosse stato in pubblico, nonché partecipare ad una delle
sue famosissime feste dove, durante un'immensa orgia a cui partecipavano demoni
e diavoli di entrambi i sessi, si dava fondo a svariate centinaia di bottiglie
di alcolici di vario grado, si aspirava il fumo derivante dal bruciare di
svariate decine di chili di erba, e, infine, venivano spolverati decine di
grammi della candida ed eccitante sostanza bianca ed, infine, si calavano paste
di svariato tipo. Alla fine della fiera, il duca infernale avrebbe dovuto quindi
accontentarsi di fumare uno dei suoi puzzolentissimi ma normalissimi sigari.
La faccia dell'usuraio quando metabolizzò la notizia era tutto un programma:
incredulità, scoramento, tristezza, rabbia e delusione nelle loro varie
sfumature contribuivano a creare sulla faccia di lui un mosaico emozionale
imperdibile ! Vedersi privato di una delle sue principali fonti di divertimento
era per lui un colpo durissimo !
Desideroso di proseguire la lezione, il
maggiordomo oscuro riprese la parola interrompendo il silenzio sconvolto del suo
alunno:- Queste, vostra grazia, sono le posate da utilizzare. - informò
disponendo alla sinistra del biker e dall'interno verso l'esterno quattro forchette
di dimensioni diverse:- Dall'esterno verso l'interno abbiamo la forchetta per
l'antipasto, quella per il primo ed infine quella per il secondo diviso tra
carne e pesce, quest'ultima riconoscibile perché in possesso di quattro denti. - enunciò
indicandole di volta in volta con il dito indice della mano destra:- Mentre
nel lato della vostra mano dominante troverete un cucchiaio e due coltelli.
- anticipò per poi riprendere ad apparecchiare:- Cucchiaio per il brodo,
coltello per il pesce riconoscibile per la sua particolare forma appuntita ed
infine quello per la carne. - spiegò indicandogli di volta in volta con il
dito indice della mano destra:- Va da sé, ma ci tengo comunque ad erudirvi in
merito, che ogni posata dovrà essere usata esclusivamente, e, ci tengo a
ripeterlo, e-sclu-si-va-men-te, per la sua portata di riferimento. - spiegò
indicando prima il solo cucchiaio con l'indice della mano destra e poi, con
entrambi gli indici, le due coppie di posate adibite a tale scopo partendo
dall'esterno e procedendo poi verso l'interno
Mentre Dark Sound cercava di tenere a mente le indicazioni, Sebastian si
riavvicinò al carrello delle vivande dove, nel frattempo, si era materializzata
un'enorme e finemente cesellata zuppiera nera dalla quale, una volta levato il
coperchio, prese a levarsi un
tanfo pazzesco che costrinse Shinji a turarsi il naso disgustato per cercare di
non vomitare il pasto consumato qualche ora prima mentre anche i due angeli
arricciavano il naso lievemente infastiditi dall'olezzo.
Vista la reazione degli ospitanti, Michaelis decise di porvi un minimo di
rimedio:- Le loro nobiltà vogliano perdonare i nefasti effluvi di questa
pietanza.
- si scusò sentitamente inchinandosi nel frattempo di fronte al terzetto dei
buoni:- Purtroppo il saper degustare un brodo od una zuppa è un passaggio
importantissimo ed inevitabile nell'apprendimento del galateo da tenere a
tavola. - spiegò a guisa di giustificazione:- Per lo stesso motivo ho preferito
arrivare già con le portate pronte così da non arrecarvi ulteriori fastidi Lord Ikari. - seguitò a
giustificarsi
Tuttavia l'ex 3rd nemmeno lo ascoltava concentrato com'era
nell'evitare di vomitare o svenire od entrambe le cose insieme.
In suo soccorso giunse Tabris che, accortosi della malaparata dell'amico, decise
di far spirare un vento contrario che sospinse il tanfo lontano dalle narici del
lilim che cominciò a stare subito meglio:- G-Glom ! Gra-Grazie Kaworu... Coff
!!! Coff !!! - riuscì a biascicare occhi azzurri con la mani davanti alla bocca
mentre deglutiva un conato che minacciava pericolosamente di uscire
Dal canto suo Rei, che nel frattempo aveva preso a sorreggere il suo fratellone,
non poté esimersi dall'infuriarsi:- Ma ti sembra il caso di portare qui le
vostre schifezze ?!?! - ringhiò furente fissando Sebastian con astio
La sfuriata non scompose minimamente l'aplomb del nero capo-servitù:- Rinnovo le mie più sentite scuse.
vostra maestà. - ribatté il diretto interessato
inchinandosi nuovamente:- Ho peccato di superficialità ritenendo che il profumo
di tale pietanza fosse sopportabile anche per un non comune lilim quale lord
Ikari è e me ne dolgo. - contrito fece mea culpa inchinandosi ancora per poi, a
sua volta, evocare un vento nero che avvolse lui, il carrello ed il tavolo a cui
Dark Sound era seduto:- Ho provveduto a porre rimedio alla mia sbadataggine,
pertanto, Vostra altezza principe Tabris, potete pure far cessare la barriera
d'aria che avete poc'anzi innalzato a difesa del Vostro illustrissimo amico. -
informò così l'angelo accompagnando la frase con un altro inchino
Sospettoso ma convinto dalle azioni del maggiordomo oscuro, l'angelo annullò il
vento protettore:- Cerca d'insegnare al tuo amico le buone maniere senza
appestare tutto il locale ! - gl'intimò irritato senza che tuttavia ciò
scalfisse il consueto essere serafico del capellone che si limitò ad un altro inchino per
poi re-indirizzare la sua attenzione all'usuraio:- Ora, vostra grazia,
v'insegnerò come si degusta una pietanza di tal genere. - premise mentre,
depositato sul carrello il coperchio della zuppiera, prese a versarne il mefitico contenuto
nell'apposito piatto che poi pose davanti all'usuraio che, dal canto suo, se ne
impossessò immediatamente e vuotò in pochi rumorosi sorsi con annesso rutto
finale di apprezzamento emesso mentre buttava il piatto sul tavolo per poi
pulirsi la bocca col dorso della mano:- Cazzo se era buona ! - sentenziò
divertito per poi ruttare ancora:- Non è che me verseresti ancora un po' ? -
domandò con un'evidente nota di derisione nella voce sorridendo sarcastico al
suo dirimpettaio per poi scoppiare a ridere sguaiatamente
Non vi fu' risposta alcuna da parte del maggiordomo oscuro, ma d'un tratto si
udì un sibilo nell'aria ed un colpo secco che gelò i nostri eroi quando si
resero conto di ciò che era successo: Sebastian aveva appena rifilato una
poderosa bacchettata sulla testa di Dark Sound !
Immediatamente Kaworu fece due passi
avanti ed innalzò il suo AT-Field al massimo della potenza imitato un attimo
dopo da Rei che si era premunita di abbracciare la vita di Shinji per proteggerlo da tutto
ciò che temeva sarebbe successo di lì a poco: di solito non troppo violento,
quando l'usuraio s'infuriava come stava accadendo in quel frangente, nessuna protezione era mai
abbastanza !
Incredulo, il duca infernale c'impiegò qualche secondo a capire cosa era appena
accaduto, ma passato il momento di shock si scagliò contro il suo
insegnante rovesciando tavolo e contenuto, mentre la mazza chiodata nera in cui il braccio destro si era mutato
s'ingrandiva smisuratamente di secondo in secondo man mano che si carica di
energia diabolica:- TUUUUUUUUU !!! - ringhiò portando in avanti il
braccio e colpendo con
inaudita violenza il compare
Un attimo prima che l'impatto avvenisse i due angeli si presero per mano per
rinforzare la protezione fornita dai loro AT-Field mentre l'ex 3rd
seguiva terrorizzato ma incuriosito l'evolversi della situazione.
Incredibilmente, non vi furono conseguenze del colpo andato a segno al di là di
un tonfo sordo, in quanto l'attacco s'infranse contro un'inusitata ed originale difesa: un rotolo di pergamena nera
che il maggiordomo oscuro aveva prontamente spiegato davanti a sé !
Il terzetto dei buoni fissava incredulo la scena interessati a capire cosa fosse
successo e lo stesso stava cercando di fare Dark Sound una volta che la sorpresa
per il mancato omicidio era svanita.
Dei quattro, fu l'usuraio il primo che capì cos'era successo:- Non dirmi che
quella cartaccia... - iniziò dubbioso scoccando un'occhiata indagatrice a
Sebastian che dal canto suo annuì:- Questo è l'editto reale che comanda
l'impossibilità da parte dell'eccellenza vostra e/o di qualche vostro sottoposto di arrecare danno
alcuno alla mia
figura, ai miei dipendenti od alla mia società fino a quando l'oscuratissima
nostra maestà non certificherà ufficialmente che, a di lui insindacabile
giudizio, avrete completamente acquisito l'atteggiamento ed i modi di fare degni di un nobile
del vostro rango ! - spiegò il capellone mentre, con l'indice della mano
destra, prese ad indicare il marchio del sovrano che certificava le sue parole
La rivelazione colpì come uno schiaffo il quartetto lilim-angelico-demoniaco per
quanto l'ex 3rd ci aveva capito visto che, nel frattempo, aveva
ripreso a sentirsi male all'apparizione del papiro demoniaco.
Vistane la vicinanza, fu Rei la prima ad accorgersi del malore del fratellone
ed a reagire di conseguenza:- LA VOLETE FINIRE UNO DI FARE IL TROGLODITA E L'ALTRO DI TIRARE
FUORI OGGETTI VOMITEVOLI ?!?! - abbaiò infuriata come non mai all'indirizzo dei
due litiganti rifilando loro un'occhiata più incenerente del nucleo del sole
I due diavoli presero a guardare nella di lei direzione a seguito della sfuriata
e subito gli apparve evidente il malore dell'ex children:- Vi porgo le mie
più sentite scuse, vostra maestà ! - fece ammenda il maggiordomo oscuro facendo
al contempo sparire il mefitico pezzo di carta:- Prometto inoltre, anche a
nome di sua eccellenza Dark Sound, che presteremo più attenzione d'ora in avanti
così da evitare ulteriori problemi a lord Ikari. - aggiunse voltandosi verso
il terzetto dei buoni per poi inchinarsi piegando il busto in avanti per poi
rigirarsi verso l'usuraio:- Vogliamo riprendere la nostra lezione, eccellenza ?
- domandò mentre, per mezzo della telecinesi, rimetteva in ordine il macello
fatto dal duca infernale
Assolutamente di malavoglia, il biker ubbidì e si buttò pesantemente sulla sedia
per poi aggiustare la sua postura come da indicazioni precedenti mentre
Sebastian rimetteva la zuppa nel piatto:- Ora, vostra grazia, al fine
d'imparare come si degusta correttamente tal pietanza, vogliate impugnare
delicatamente il cucchiaio avendo cura di farlo alla fine del manico mettendo
sotto il dito medio della vostra mano destra ed il relativo pollice sulla parte
superiore della posata. - spiegò facendogli nel contempo vedere fisicamente
con l'ausilio di un altro cucchiaio come dovevano essere compiuti i gesti
Naturalmente al duca infernale il tutto non riuscì al primo colpo visto che
prima afferrò a guisa di badile la posata, ricevendo in cambio una secca
bacchettata sulla mano, dopodichè, agitando in aria l'arto offeso, la afferrò
con la sinistra verso la fine del manico per poi, delicatamente ma comicamente, avvicinarla pian piano
alla morsa costituita dalle due dita destre indicategli per la presa.
Passati due minuti buoni, finalmente l'impresa riuscì e Dark Sound poté esibirsi
in un sorriso trionfante nei confronti del maggiordomo oscuro che però si limitò
ad annuire:- Ora che avete imparato la corretta impugnatura, occorrerà che
procediate ad impararne il corretto utilizzo. - anticipò ricevendo in cambio
un'occhiata dubbiosa:- E che ci vuole ? - domandò lo sbevazzatore stranito:-
Basta immergerlo così e poi tirare su ! - e dicendo ciò immerse completamente il
cucchiaio in mezzo al piatto, gesto a cui seguì un'altra poderosa nerbata sulla mano
destra:-
AHIO !!! - esclamò il rigato vestito:- MA CHE ACCIDENTI FAI ?!?! - ringhiò
all'indirizzo del capellone incredulo per la punizione ricevuta fucilandolo con
lo sguardo
Il capo servitù si passò l'oggetto contundente nella mano sinistra prima di
rispondere:- Il cucchiaio, vostra usuraietudine, va riempito solo per ⅔.
- gli rivelò mimando i numeri con le dita della mano destra:- Il tutto avendo
altresì cura di
partire dal bordo della fondina. - spiegò mimando il gesto con la stessa
posata che aveva usato poc'anzi:- Ciò per evitare che il contenuto ricada nel
piatto, schizzandovi, o direttamente addosso alla vostra rispettabilissima
persona. - concluse così la spiegazione mimando l'atto di rovesciarsi addosso
qualcosa
Un altro sbuffo da parte di Dark Sound seguì questa rivelazione:- Giuro che
se è dalle nostre parti, una volta che avremo finito con tutte queste menate,
andrò personalmente a comprare chi ha inventato tutte queste scemenze ! - si
ripromise convinto per poi rivolgersi al terzetto dei buoni:- E voi tre mi
siete testimoni ! - esclamò indicandoli a turno col dito indice della mano
destra Rei, Kaworu e Shinji annuendo vigorosamente:- Dovesse anche costarmi un patrimonio e/o
dover andare a mercanteggiare col re oscuro in persona ! - aggiunse infine
sempre annuendo vigorosamente
La scenetta divertì tutti gli astanti e contribuì ad alleggerire lievemente il
clima:- Allora vi converrà impegnarvi a fondo eccellenza perché siamo solo
agli inizi ! - gli rivelò divertito battendo leggermente le mani per
attirarne l'attenzione
Controvoglia, il coronato riportò la sua attenzione sul piatto apprestandosi a
sorbire il primo cucchiaio della zuppa, ma il movimento venne interrotto quando
la consueta bacchetta si posò, stavolta decisa ma non violenta, sul di lui braccio:-
Cosa c'è ora ?!?! - ringhiò il mangiante guardando storto il suo maestro
Passandosi nuovamente il pezzo di legno nella mano sinistra, Michaelis si
apprestò a rispondere:- Per assaporare la zuppa, che dovrete fare con calma,
occorrerà cominciate da un lato del cucchiaio, il sinistro nel vostro caso.
- gli rivelò mimando anche questa volta il gesto:- Ovviamente in nessun caso,
qualora la temperatura sia troppo elevata, vi sarà permesso soffiare sul piatto o sul cucchiaio.
- precisò per abbreviare i tempi di apprendimento agitando il dito indice della
mano destra a guisa di negazione
Sbuffando per l'ennesima volta, Saber s'impegnò ed ingollò, rumorosamente, la
prima cucchiaiata.
Subitaneamente al gesto seguì l'ennesima bacchetta sulla testa dell'affarista
che di riflesso chiuse le mascelle sulla posata tranciandola di netto:- È
assolutamente vietato ogni tipo di rumore molesto durante la fruizione della
pietanza, eccellenza ! - esclamò irritato guardando male il suo alunno che stava
tossendo dopo aver ingoiato il pezzo di metallo:- Dovrete sempre comportarvi
come un nobile e non come uno di quei buzzurri puzzolenti che avete al vostro
servizio, vostra grazia ! - gli ricordò nuovamente muovendo l'indice della mano destra come
ammonimento
La consueta occhiata incenerente del torturatore fu la solita reazione:- E
perché non me le dici prima queste cose sottospecie di pinguino ?!?! -
ringhiò furente massaggiandosi la nuca
La risposta fu come sempre salace:- Agisco così perché sono convinto che la
violenza sia un ottimo modo di comunicare con la signoria vostra. - ironizzò
con un sorrisetto divertito
Naturalmente la presa in giro divertì anche il duo angelico che riprese i finti
colpi di tosse per mascherare le risa mentre Shinji si domandava, nuovamente,
cosa aveva fatto di male in una vita precedente per meritarsi tutto questo.
Di malavoglia l'oscuro giurista
riprese la degustazione avendo cura di mettere in pratica ogni dettaglio sinora
appreso, e, cucchiaiata dopo cucchiaiata, giunse quasi alla fine della pietanza.
Accortosene, si bloccò di colpo voltandosi verso il maggiordomo oscuro che, dal
canto suo, fermo nella consueta posa a mani incrociate dietro la schiena,
esibiva un sorriso divertito per nulla rassicurante che costrinse il duca
infernale a riflettere sul comportamento da tenere: memore della prima legnata
ricevuta, capì che bere direttamente dalla ciotola era fuori questione, quindi
non rimaneva che usare il cucchiaio che afferrò e con il quale cercò di
raccogliere le ultime gocce del nero liquido ma vanamente fino a quando non si
decise ad afferrare la fondina con la sinistra ed a vuotarne il contenuto nella
posata.
Subitanea in risposta a tal gesto giunse l'ennesima bacchettata sulla testa con
annessi colpi di tosse da parte dei due albini e facepalm di occhi azzurri.
Furente Dark Sound si alzò di scatto in piedi ed afferrò per il bavero il capo
servitù andandogli contro a brutto muso; il capellone tuttavia non si scompose
minimamente e finì con perfetto aplomb inglese la sua lezione:- Qualora
vostra grazia decidesse di svuotare completamente il piatto dovrà aver cura
d'inclinare il piatto verso il centro tavola per raccogliere le ultime o
l'ultima cucchiaiata della zuppa. - rivelò sempre mimando il gesto con le
mani:- Ora siete pieno possessore di tutte le nozioni per poter gustare
in maniera assolutamente ligia al galateo e quindi ad un nobile. - gli fece
presente per poi liberarsi dalla presa colpendo lievemente ma decisamente
dall'interno verso l'esterno gli avambracci del coronato:- Direi quindi di
passare ai secondi. - sentenziò invitando il fumatore seriale a sedersi
estendendo la mano destra col palmo rivolto verso l'alto in direzione della
sedia
Controvoglia come sempre, Saber accettò l'invito accomodandosi degnamente al
desco.
Pochi secondi dopo, la zuppiera sparì in un minitornado di piume nere venendo
rimpiazzato da un grosso piatto nero di forma ovale a sua volta coperto da un
grigio e bombato coperchio d'acciaio della stessa forma della stoviglia.
Alla vista della nuova portata, ben memore di ciò che era successo con la zuppa,
Kaworu decise di innalzare nuovamente la barriera di vento anche se non
percepiva alcun odore strano provenire dal contenitore.
Avvertendo il manifestarsi dei poteri dell'angelo, Sebastian si voltò verso di
lui:- Non temete vostra altezza reale ! - si affrettò a rassicurarlo:- Questa
portata è assolutamente normale per i parametri lilim. - rivelò sorridendo
affabile:- Almeno dal punto di vista olfattivo. - precisò rigirandosi per
nascondere un sorriso divertito
Pochi secondi dopo il coperchio venne tolto e la pietanza venne rivelata in
tutto il suo orrore.
Poderosamente raccapricciante ! Questo era il termine
più azzeccato che Shinji riuscì ad affibbiare al pesce perfettamente impiattato.
Se qualche genetista pazzo avesse preso e buttato in un frullatore il dna della
rana pescatrice, dello scorfano e di altri orrendi pesci abissali attuali e/o
preistorici, probabilmente il risultato sarebbe stato quello che ora si
presentava alla vista del nostro eroe: un corpo tozzo ma grosso, enormi occhi sporgenti a palla, una nera
pellaccia viscida con striature rosso sangue, un'enorme bocca piena di denti
aguzzi disposti su due file, una protuberanza che dalla fronte si allungava per
poi ricadere su se stessa terminando con una sorta di lampadina organica, tutto
nell'aspetto era orripilante !
Iniziando a pulirlo, Sebastian ne approfittò per istruire il suo inusuale
allievo:- Una volta che l'avrò
deliscato e spellato,
dovrete avere l'accortezza di mangiarlo solo con le apposite posate, eccellenza.
- spiegò rimuovendo le parti di scarto della bestia
Naturalmente a Dark Sound non scappò che nel piatto, quando se lo trovò davanti,
vi erano ancora diverse lische, per cui, sospettoso, guardò il maggiordomo
oscuro:- Vuoi fregarmi di nuovo, vero ??? - domandò al suo maestro
socchiudendo gli occhi con fare indagatore
Michaelis sorrise divertito:- Ottima osservazione vostra grazia ! -
esclamò compiaciuto:- Ebbene sappiate che, prima di mangiare un boccone,
occorre prestiate attenzione che il medesimo non contenga
parti di scarto. - lo informò ricevendone in cambio uno sguardo perplesso ma
a cui non seguì alcuna parola dandogli così modo di continuare:- Tutto ciò in modo da evitare di
dover sputarli una volta in bocca. - svelò ricevendo in cambio un silente
cenno di assenso:- Pertanto, se ad esempio, vi capitassero delle spine o, più
tardi, dei noccioli di frutta,
non dovrete in nessun caso sputarli nel piatto, sulla tovaglia, in terra o da qualsiasi
altra parte ! - lo avvertì alzando a guisa di ammonimento l'indice della
mano destra:- Occorrerà invece che li facciate scivolare in maniera
assolutamente discreta nella mano chiusa a pugno per poi
appoggiarli, sempre con assoluta discrezione, sui bordi del piatto da portata. - rivelò mentre Dark Sound
alzava gli occhi al cielo scuotendo la testa ed infilzava il pesce col coltello
facendo per portarselo alla bocca
Immediata arrivò un'altra sonora bacchetta sulla testa:- È assolutamente
vietato portare il coltello alla bocca, eccellenza ! - lo informò
guardandolo storto:- L'unica posata ammessa è la
forchetta ! - gli ricordo mimando con indice, medio, anulare e mignolo della
mano sinistra rivolti verso il basso i quattro denti della posata per poi
portare le dita verso la bocca facendo
finta di avvicinarvi un inesistente pezzo di pietanza
L'ennesima occhiata infastidita venne scoccata dall'usuraio mentre prese a
grattarsi una guancia con la quattro rebbi ricevendo in cambio un'altra, l'ennesima,
bacchettata:- Naturalmente è severamente vietato grattarsi con le medesime !
- lo rimproverò severamente agitando il dito indice della mano sinistra a guisa
di ammonimento
Dopo aver incenerito per l'ennesima volta con lo sguardo il suo mentore,
l'usuraio si riconcentrò sul piatto:- Che rottura tutte 'ste regole... -
bofonchiò prendendo a lanciare in aria il coltello per poi riprenderlo al volo
solo per ricevere ancora una volta una famigliare legnata sulla testa:-
Non si gioca con le posate, eccellenza ! - lo rimproverò ancora una volta il
capellone:- Siete un nobile a tavola, non un saltimbanco da circo ! - gli
ricordò usando la bacchetta per disegnarsi in aria sopra la testa un cerchio nel
gesto della corona per poi moltiplicare la bacchetta e prendere a sua volta a
lanciarle in aria e a riprenderle per qualche secondo per poi farle sparire e
rimanere solo con una
Ancora una volta i due albini furono colti da un improvviso violento accesso di tosse
mentre Shinji stava cominciando ad averne le tasche piene di quella che gli
sembrava più una pagliacciata che una lezione, ma s'impose di pazientare ancora
visto ciò che avrebbe ottenuto alla fine dell'insegnamento.
Mentre scuoteva l'arto dolente, Dark
Sound seguitò a bofonchiare:- Giuro che troverò quel maledetto e lo userò
talmente tanto da cavia che si pentirà di aver anche solo pensato a questa marea
di scemenze... - si ripromise con chiaro riferimento all'inventore e
codificatore del galateo
Dal canto suo, il maggiordomo decise di velocizzare la lezione vista la mole
d'insegnamenti che ancora intendeva impartire al duca:-
Importantissimo sarà, eccellenza, anche non fare troppo rumore quando si usano le posate.
- gli spiegò facendo il gesto con entrambe le mani di rigare il piatto e poi di
sfregare le posate tra di loro
Sbuffando nuovamente come una ciminiera, il duca infernale inghiottì un pezzo
enorme di pesce:- Ma quefta fretinata... - s'interruppe per afferrare il
bicchiere e svuotarne il contenuto in sorso:- Dicevo... - ma non riuscì a
finire la ripetizione della frase perché la bacchetta si abbatté inesorabilmente
e nuovamente sulla di lui testa coronata:- Parlare o bere con la bocca piena soprattutto quando o
perché vi
siete ingozzato è un pensiero che non deve nemmeno sfiorarvi, vostra grazia !
- sentenziò per poi afferrare la punta della bacchetta con la mano
sinistra:- Altresì vi rammento che dovrà essere vostra cura ricordarvi di pulirvi la bocca
tamponandovi delicatamente le labbra con il tovagliolo. - gli rammentò visto che erano in
argomento:- Tutto ciò andrà fatto prima di bere e dopo averlo fatto. -
gli ripeté portando prima il dito indice della mano destra
orientato verso sinistra prima verso di sé e poi verso l'esterno:- Questo in quanto non dovrete
assolutamente lasciare
sgradevoli impronte sul bicchiere. - gli fece presente agitando la bacchetta
in senso orario in mini-cerchi indicando il blocco di vetro:- Dovrete inoltre
ricordarvi che, prima di compiere qualsivoglia attività diversa dal mangiare,
occorrerà da parte vostra posare le posate sul piatto in senso obliquo e con le
loro punte incrociate, ma avendo cura di porre all'ingiù i rebbi della forchetta
che dovrà essere orientata verso il piatto mentre la lama del coltello sarà
verso il centro del piatto. - spiegò indicando con la bacchetta i due pezzi
d'argenteria
Tuttavia Dark Sound nemmeno lo ascoltava visto si era alzato di scatto buttando
il tovagliolo sul tavolo:- Ora mi sono stufato !!! - sentenziò piccato:-
La lezione finisce qui !!! - comandò riprendendo il cappello e calcandoselo
in testa
Sorpreso dall'inatteso gesto del duca infernale, Sebastian cercò di riprendere
le redini della situazione:- Ma vostra grazia !!! - obbiettò
scandalizzato solo per essere zittito da un gesto stizzito del duca:- Se oggi
riceverò da parte tua un'altra bacchetta per queste marea di stronzate, giuro
che prima affetterò, poi triturerò ed infine macinerò personalmente e molto
lentamente dieci dei tuoi allievi pinguini per ogni colpo che ho preso !!! -
ringhiò cattivo andando a muso duro contro il maggiordomo oscuro che dal canto
suo rimase impassibile:- Vorrei ricordarvi, eccellenza, che le disposizioni
del... - ma venne interrotto nuovamente:- Se pensi che non sappia come
evitare le disposizioni di un editto reale caschi male, capellone !!! -
ringhio nuovamente con fare cattivo:- Lo sai che mi basta schioccare le dita
per riscuotere qualche credito che potrei anche decidere di condonare in cambio
di un qualcos'altro... - insinuò fessurizzando gli occhi
Il capo-servitù ovviamente era tutt'altro che stupido, pertanto, per evitare problemi,
decise di assecondare l'usuraio:- Come desiderate vostra grazia. - si arrese:-
Vi chiedo solo la cortesia di studiare i libri che vi ho assegnato e di fare pratica
dei relativi argomenti.
- lo invitò con fare cortese accompagnando la richiesta con un inchino
La risposta del biker fu un mugugno incomprensibile prima di scomparire nel suo
consueto cerchio di fiamme senza salutare nessuno.
Una volta che le fiamme si furono
spente, Michaelis si voltò verso il terzetto dei buoni:- Chiedo umilmente venia
alle loro altezze reali e a Lord Ikari per la maleducazione di sua eccellenza
che prego di scusare. - invitò inchinandosi mentre si metteva la mano destra
all'altezza del cuore:- Vi prego di concedermi solo un attimo per pulire e poi
sarà mia cura redigere la lista che vi ho promesso in cambio della vostra
cortese ospitalità Lord Ikari. - chiese educatamente ricevendo in cambio un
cenno d'assenso da parte dell'ex 3rd
Sebastian s'inchinò nuovamente per poi dare parzialmente le spalle al terzetto e
far sparire tutte le vettovaglie in diversi mini tornadi neri.
Una volta che l'azione venne compiuta, si sedette al tavolo, fece apparire una
copia de "Le urla dell'Acheronte" e la aprì alla pagina delle scommesse ove si
mise a studiare attentamente i nomi e le quote.
Passarono diversi secondi prima che il maggiordomo oscuro facesse comparire una
nera pergamena, penna e calamaio sulla quale e con il quale si apprestò a vergare
in bella calligrafia i tre nominativi che molto probabilmente avrebbero
attaccato la nuova Nerv.
Tuttavia, quella che sembrava una mera formalità, si rivelò frustrante anche per
uno paziente come lui: non appena stava per ultimare il terzo nome, sul tavolo
compariva una nuova edizione del giornale che costringeva il moro a ripetere
ogni volta le operazioni iniziali.
Pensare di cavarsela scrivendo il falso non gli passò nemmeno per l'anticamera
del cervello, sia per una questione di etica professionale, sia perché i due
albini avrebbero tranquillamente potuto fare le apposite verifiche e scoprire
l'inganno.
No, decisamente poteva prendersela solo con se stesso per non aver pensato ad un
limite temporale in cui congelare il toto-avversario, sia per l'umore mutevole
dei nobili infernali, sia per tutto il contorno di depistaggi e false
informazioni che contribuivano all'alta aleatorietà delle quote.
Una copia dietro l'altra, la pila di carta alla destra del capellone aumentava
sempre di più tra le stampe del quotidiano ed i fogli appallottolati su cui
aveva scritto,
ma, se Kaworu e Rei si limitarono ad un sospiro di sconforto, Shinji stava
progressivamente perdendo la pazienza, fatto evidenziato dalla sua vecchia
abitudine di chiudere a pugno ed aprire continuamente la mano destra, e visto che la
situazione pareva non voler giungere ad una conclusione, decise di prendere in
mano la situazione:- Cosa vorreste in cambio per allungare la lista ai primi
dieci nomi probabili, messer Michaelis ? - domandò in infernale avanzando di
un paio di passi verso il tavolo
La reazione dei due schieramenti fu in parte unanime, in parte diversa: se lo
stupore fu la reazione iniziale per tutti e tre gli esseri ultraterreni, presto
i due albini assunsero un'espressione allibita e sconcertata, un sorriso
divertito si dipinse sul volto del capo-servitù:- Informazioni di questa
tipologia hanno un costo elevato, Lord Ikari... - lo informò parlando in
giapponese, mentre depositava la piuma d'oca
La prospettiva tuttavia non scalfì la determinazione di occhi azzurri:- Il prezzo può
essere anche il tempo ed il materiali che risparmierete nella vana attesa che la
lista si stabilizzi... - suggerì con fare sornione indicando la pila delle
nuove copie del quotidiano che andava sempre più alzandosi
Il maggiordomo oscuro scoccò un'occhiata rapida alla torre cartacea in
formazione per poi riportare gli occhi su Shinji:- Il tempo, a onor del vero,
non gioca nemmeno a vostro favore, Lord Ikari... - insinuò con fare divertito:-
Cosa direbbero i vostri clienti se, entrando nel vostro locale, vedessero la mia
persona intenta ad ammattire per stilare la lista promessavi ? - domandò facendo
il finto tonto
L'ex 3rd non capì dove il maggiordomo oscuro volesse arrivare ma decise
comunque di stare al gioco:- Penseranno semplicemente che siete un tipo
bizzarro od un'attrazione organizzata dal locale. - replicò allargando le
braccia con i palmi della mani rivolte verso l'alto
Sebastian raccolse l'assist involontario senza pensarci una seconda volta:-
Temo, Lord Ikari, che i vostri avventori potrebbero quantomeno stranirsi a vedere
la mia figura passare repentinamente dall'aspetto lilim a quello mio reale... -
insinuò fissando il suo interlocutore con un sorriso divertito mentre si alzava
in piedi e si sistemava il gilet tirandolo lievemente verso il basso con
entrambe le mani
L'ex 3rd non fece in tempo ad accorgersi fino in fondo di ciò che stava
succedendo, né a replicare allorquando, d'un tratto, l'aspetto del moro cambiò
radicalmente !
I centimetri dell'altezza aumentarono a dismisura, le eleganti scarpe vennero sostituite da
degli stivali con tacco alto ed appuntito, le mani sembrarono tramutarsi in due
lunghi artigli a causa delle unghie nere che si allungarono ben oltre la punta del
dito appuntendosi al contempo, l'iride assunse un colore rosa brillante mentre
le pupille diventavano due fessure simili a quelle feline con l'arcata dentale
che da umana divenne una doppia fila di denti lunghi e affilati simili ad una
tagliola e, a complemento di tutto, un'infinità di piume nere.
Colto completamente di sorpresa, ad occhi azzurri venne un mezzo infarto dallo
spavento nel trovarsi di fronte la vera forma del maggiordomo oscuro:- AHHHHHHHHH
!!! - gridò spaventato arretrando di un paio di passi, inciampando e cadendo a
terra seduto con gli occhi sbarrati e dimenticandosi di respirare
Un sorriso divertito, o meglio un ghigno, si dipinse sulla faccia del demone:-
Che vi succede Lord Ikari ? - domandò fingendo stupore:- Il mio aspetto è
terrificante a tal punto da spaventarvi ? - domandò sfoggiando nuovamente uno
dei suoi ghigni diabolici:- Siete forse troppo abituato alle sembianze lilim che
io e sua eccellenza Dark Sound assumiamo per relazionarci con voi o mostrarci ai
vostri simili. - ipotizzò divertito mentre la sua forma prendeva a mutare
diventando una solida corrente nera che prese a ondeggiare attorno all'ex 3rd:-
Eppure la forma è solo una debolezza lilim, Lord Ikari... - evidenziò mentre, una volta
alle sue spalle, assunse le sembianze di un lupo nero:- La continua ricerca di
una figura dai contorni più o meno delineati non è che una mera ma vitale
necessità di una mente mortale... - continuò a spiegare mentre, portatosi alla
sinistra del suo interlocutore, assunse la forma della testa di un polipo:- Il
recepire le linee ed unirle in una sagoma impedisce al cervello umano d'impazzire in
assenza di stimoli. - rivelò mentre, portatosi alla destra dell'ex children
assumeva le sembianze di un corvo:- La coscienza e la cognizione del perimetro
e/o dell'area di ogni persona, animale od oggetto è un'importante facoltà che vi ha
aiutato migliaia di anni fa e vi aiuta tutt'ora nell'evoluzione. - fece presente
mentre, portatosi nuovamente di fronte al proprietario del locale, assumeva
nuovamente la sua forma umana:- Pensate solamente alla vostra imperitura
attività di catalogare, classificare, codificare ! - esclamò estendendo nel
frattempo l'indice, il medio e l'anulare della mano destra alzando ed abbassando
al contempo il relativo braccio con un gesto secco:- Ritenete forse che tutto
ciò sia semplicemente fine alla conoscenza ? - domandò aprendo la mano verso
l'esterno con il palmo verso l'alto:- Ebbene questa è solo una delle ragioni
coscienti. - rivelò allargando le mani e le braccia verso l'esterno come a voler
mostrare qualcosa:- Ciò che inconsciamente vi spinge a farlo è che la vostra
mente ha bisogno di ricondurre sempre tutto ad una figura, familiare o meno, ma
ad una figura delineata ! - fece presente mentre riassumeva la forma umana
seppur i denti restavano più appuntiti del normale:- Qualora non mi crediate
è sufficiente che pensiate alle scienze matematiche ! - sentenziò mentre si risistemava la cravatta con
entrambe le mani anche se non ve n'era alcun bisogno:- La matematica per
stabilire la base per le quantità, l'aritmetica per contarle, valutarle o
misurarle, la geometria per la rappresentazione grafica delle forme ed il loro
posizionamento nella realtà e nell'astratto. - spiegò facendo apparire
tramite la corrente nera, che emanava dalla mano destra, prima dei semplici
numeri, poi varie operazioni e relativi risultati coi medesimi ed infine diverse
forme geometriche dalla più semplice linea per arrivare alle complesse figure
studiate in topologia:- E poi l'algebra ! - esclamò facendo apparire un
lungo e complesso polinomio:-
La fisica ! - la struttura animata di un atomo fece la sua apparizione:- La
chimica ! - stavolta fu il turno di due provette che versavano il loro
contenuto in un cilindro graduato che emise uno sbuffo di fumo prima che il
liquido al suo interno cambiasse colore:- La biologia ! - varie forme di
vita di varie dimensioni e tipologia animate fecero la loro comparsa:- L'economia !
- diverse figure che si scambiavano o pagavano beni e servizi furono la
rappresentazione delle disciplina:- La meccanica ! - una rotella dentata
fece la sua comparsa per poi evolversi man mano in un macchinario sempre più
grande e complesso:-
L'ingegneria ! - una piramide a gradoni, degli enormi palazzi e dei
lunghi ponti apparvero
come testimonianza:- L'informatica ! - un grosso abaco fece la sua
comparsa per poi evolversi in medioevali e rinascimentali complesse e bizzarre
macchine di calcolo per poi diventare una calcolatrice ed infine un computer che
prese ad evolversi dalle dimensioni dell'armadio degli inizi fino ad arrivare ad
un laptop:-
Ed infine la robotica ! - varie macchine industriali semoventi fecero la
loro comparsa per poi venir sostituti dai loro colleghi impegnati in ambito
medico o militare, e per ultimi fecero la loro comparsa il Roomba, Asimo,
Aibo ed infine NAO per poi concludere con un modellino animato dell'Eva 01
perfetto in ogni particolare:- Tutto questo non sarebbe possibile senza
l'ossessione della vostra mente per le figure ben delineate e ben definite ! -
sentenziò infine facendo svanire come la sabbia spazzata dal vento la
riproduzione dell'unità Evangelion pilotata da Shinji:- Pertanto, conoscendo la
mia vera natura, avreste dovuto mettere in conto che la mia forma infernale non avrebbe
rispettato i rigidi canoni lilim a cui siete abituato e non avrebbe pertanto dovuto spaventarvi così
tanto. - ironizzò sistemandosi la giacca tirandola verso il basso
Il silenzio seguì le dimostrazioni del
maggiordomo oscuro.
Shinji era ancora a terra scosso e terrorizzato dal cambio di aspetto del
capellone, mentre Kaworu seguitava a tener ferma Rei trattenendola per il polso
destro seguitando ad impedirle di accorrere dal fratello ben conscio che quella
messa in piedi da Sebastian era solo scena ed interessato a vedere dove voleva
andare a parere.
La situazione perdurò per un paio di minuti buoni, poi, vedendo che l'impasse
non accennava a cessare con conseguente perdita di tempo, Michaelis decise di accelerare i
tempi:- Mi permettete di aiutarvi a rialzarvi per scusarmi del mio comportamento
scortese,
Lord Ikari ? - domandò tornando a parlare in giapponese portandoglisi sul lato destro e tenendogli la mano destra
mentre il palmo della sinistra, aperto e rivolto verso l'alto, era pronto per
sorreggergli il braccio
Meccanicamente l'ex 3rd l'accettò ed in un attimo venne rimesso in
piedi senza sforzo alcuno:- E ora, Lord Ikari, se volete scusarmi, proverò a finire la lista che vi ho
promesso. - con un lieve inchino ed indietreggiando senza dargli le spalle fece
per risiedersi
Shinji, dal canto suo, era ancora sotto shock per la terrificante visione a cui aveva assistito
poc'anzi.
Sebastian aveva ragione: ciò che gli si era parato all'improvviso davanti agli
occhi l'aveva spaventato a morte e si maledì per questo fatto anche, se un conto
era trovarsi davanti i nemici che aveva combattuto al riparo ed alla guida di un
Evangelion, un conto era trovarselo di fronte nella quotidianità
seppur con la consapevolezza di avere Rei e Kaworu pronti a proteggerlo.
Col cervello ed il cuore in contrasto tra di loro col primo che cercava disperatamente
di recuperare razionalità e sangue freddo ed il secondo ancora scosso dalla paura, quasi non si accorse di fare ciò che stava per fare:- Vi concedo l'utilizzo dell'intero locale per un giorno intero per ogni nome
aggiuntivo oltre ai primi tre ! - propose occhi azzurri all'improvviso fissando
dritto negli occhi il maggiordomo oscuro:- Visto che sicuramente quel barbaro
che state faticosamente cercando di civilizzare avrà certamente bisogno di altre lezioni per
imparare come ci si deve comportare a tavola, sono anche disposto ad aiutarvi in questo compito
! - alzò la posta in gioco con decisione senza interrompere il contatto visivo
La proposta lasciò spiazzati tutti e tre gli essere ultraterreni coi due maschi
che assunsero un'espressione perplessa e Rei una terrorizzata:- Onii-chan, no !!!
- esclamò disperata liberandosi dalla presa dell'angelo, portandoglisi al fianco e aggrappandoglisi al braccio
destro:- Non devi rischiare fino a questo punto la tua vita !!! - lo implorò
guardandolo supplichevole quasi in lacrime
Per tutta risposta Shinji, seppur non spostando lo sguardo dal ben vestito, le mise la mano
sinistra sulle sue e gliele strinse per
tranquillizzarla:- Visto che parlavate di educazione a tavola, messer Michaelis,
ritengo non a torto che il vostro allievo dovrà fare tanta pratica in tal senso anche
in presenza di altri commensali ! - sentenziò mentre, con l'indice della mano
destra, indicava il resto delle sedie vuote di fianco o di fronte a quella dove
si era seduto Dark Sound
L'inconsueta proposta incuriosì il maggiordomo oscuro:- Devo ammettere che la
vostra offerta è
interessante Lord Ikari... - convenne prendendosi il mento nella mano destra col
relativo braccio che poggiava sul polso sinistro:- Tuttavia... - ma non riuscì a
finire la frase perché venne bruscamente interrotto:- Io invece ritengo che gli
gioverà
farlo esercitare in un luogo a lui ostile e costringerlo ad imparare a
rapportarsi con esseri inferiori come me e con altri che sono i suoi nemici
naturali come la qui presente maestà regina Lilith e la qui presente altezza reale principe Tabris ! - esclamò
Shinji prima agitando in aria a formare un cerchio il
dito indice della mano destra per poi indicare col medesimo prima la turchina e
poi il grigetto che lo guardarono come se tutto d'un tratto fosse completamente
impazzito ma senza dire nulla dando così modo al loro protetto di continuare:- E
voi ne siete conscio ancora meglio di me ! - sentenziò deciso indicando il
capo-servitù con l'indice della mano destra
A tale esclamazione seguì qualche secondo di silenzio interrotto poi dall'ex
pilota della Nerv che aveva intenzione di continuare a battere il ferro finché
fosse stato caldo:- Pensateci bene messer Michaelis... - lo esortò alzando il dito
indice della mano destra per focalizzarne l'attenzione:- Solamente tutte le
bacchettate che gli darete, vista la testa dura che si ritrova, varrebbero l'affare... -
insinuò puntando sul sadismo di cui intuiva che il moro era un cultore mimando
con il pollice e l'indice della mano destra ed un gesto ad abbassarsi e
rialzarsi del polso il gesto di cui stava parlando:- Soprattutto potrete anche
cogliere l'occasione per raddrizzare quel suo carattere iracondo quando lo
punirete ogni volta che s'imbestialirà perché noi tre rideremo senza ritegno tutte le volte
che lo legnerete a seguito di un suo sbaglio ! - suggerì prima indicando, sempre
con il dito indice della mano destra, prima sé stesso e i due albini e poi
ripetendo il gesto del colpire fato poc'anzi:- Senza contare che, prima
porterete brillantemente a compimento il vostro incarico, più alte saranno le
possibilità per voi di chiedere un extra... - suggerì mimando con pollice e
indice della mano destra il segno dei soldi
A seguito di questo suggerimento Sebastian si mise a riflettere intensamente: certo il
compito era tutt'altro che facile ma se ci fosse riuscito avrebbe potuto
chiedere al "Conte" d'intercedere presso il "Re oscuro" per costringere Dark
Sound ad assumere uno degli oscuri capi-servitù che avrebbe riferito al suo
principale ogni piccolo dettaglio in merito alle attività dell'usuraio, o perché
no, addirittura avere l'anima di quel moccioso che l'aveva fregato un paio di
secoli fa.
Sì, decisamente gli conveniva anche perché, come già stava accadendo, i nomi
richiesti erano solo i probabili ed i medesimi cambiavano in continuazione
rendendo praticamente impossibile stabilire con certezza chi avrebbe attaccato e
in che ordine:- Affare fatto Lord Ikari ! - esclamò battendo le mani una volta
sola:- Sette nomi per sette giorni di uso del locale con anche le vostre
eccellenze anche qualora l'addestramento di sua eccellenza Dark Sound dovesse
finire prima del previsto ! - rammentò i termini dell'accordo sorridendo
divertito ed allargando un po' le mani e braccia verso l'esterno, poi, visto che
da nessuno del terzetto dei buoni arrivarono obiezioni, si risedette e
rincominciò il tentativo di compilazione della lista
La compilazione fu difficile come prima
con carta ed inchiostro che si sprecarono, ma dopo un quarto d'ora buono,
l'elenco venne finalmente ultimato.
Soddisfatto, Sebastian arrotolò la pergamena, e, con l'ausilio di una candela,
fece colare della nera cera sui cui poi appose il suo sigillo consistente in una
piuma di corvo.
Una volta che la ceralacca si fu asciugata, fece sparire tutti gli scarti, si
alzò, rimise a posto la sedia, prese il papiro e si avvicinò a Shinji:- Come
promesso, Lord Ikari ! - esclamò inchinandosi di circa 20° mentre gli porgeva il pezzo di carta
posato su un vassoio d'argento sostenuto da sotto dai cinque polpastrelli della
mano destra
Deglutendo nervosamente e sudando, l'ex 3rd piano piano avvicinò la
mano destra al piatto con l'intenzione di prendere possesso del foglio.
La distanza gli sembrava infinita mentre l'arto lentamente si avvicinava, ma
alla fine il percorso venne completato e le dita si chiusero sul rotolo per poi
cominciare a ritrarsi, sempre lentamente, a seguito del braccio.
Il maggiordomo oscuro aspettò pazientemente fino a quando occhi azzurri non ebbe
portato la lista arrotolata vicino a sé stesso, dopodichè si raddrizzò portando
al contempo il piatto metallico sotto il braccio destro e restò in paziente
attesa della rottura del sigillo.
Passò un minuto buono prima che il nostro eroe, scambiato un cenno d'intesa con
Rei e Kaworu che nel frattempo si era avvicinato ai due fratelli, fece pressione
col dito indice sul rosso blocco fino a quando, con un rumore secco, non si
ruppe.
L'onda sonora prodotta dal gesto fu a malapena percettibile, ma ad occhi azzurri
sembrò più potente di un colpo di cannone e si bloccò di colpo esitante come se
avesse appena spezzato un qualcosa d'inestimabile valore.
Piano piano, con una lentezza esasperante, cominciò a srotolare la pergamena
sulla quale erano ben visibili i nomi vergati con inchiostro rosso sangue.
La lettura iniziò immediatamente con attenzione ma mentre a Shinji, che pur
aveva fatto diverse ricerche in ambito teologico durante gli anni svedesi, quasi
tutti i nomi gli dicevano poco o niente, Rei e Kaworu corrugavano le fronti
accigliati e preoccupati: no, decisamente diversi deii dieci che erano stati indicati, se
confrontati con i
primi quattro che erano arrivati, erano su un piano completamente diverso !
Dal canto suo, il maggiordomo oscuro lasciò opportunamente trascorrere una manciata di minuti,
dopodichè estrasse dal taschino il suo orologio a cipolla, ne fece scattare il
meccanismo che apriva il pannello di copertura e ne lesse l'ora, dopodichè lo
richiuse e se lo rimise nella tasca del gilet:- Se vossignoria è soddisfatta io
me ne andrei, Lord Ikari. - propose facendo seguire alle parole un inchino
Lasciò passare un minuto buono, dopodichè, visto che non arrivava alcuna
risposta, decise di accomiatarsi:- Visto che le loro eccellenze non hanno
obiezioni, tolgo il disturbo ! - informò facendo una paio di passi all'indietro
per non dare la schiena al terzetto dei buoni, s'inchinò rispettosamente:- Vostra
altezza reale, principe Tabris ! - salutò con deferenza e rispetto portando
al contempo il palmo della mano destra sul cuore sorridendo cordialmente:- Vostra maestà, regina Lilith
! - salutò nuovamente con deferenza inchinandosi nuovamente dopo essersi di
poco raddrizzato:- Lord Ikari ! - salutò in giapponese mentre eseguiva un altro inchino:- I miei più sentiti ossequi
! - omaggiò raddrizzandosi infine per poi sparire nel suo consueto tornado
di piume lasciando i tre ex-children a scorrere il terrificante elenco con
relative percentuali:"
- Chernobog 86%;
- Eris 79%;
- Loviatar 74%;
- Belfagor 68%;
- Camazotz 63%;
- Apopi 58%;
- Gonggong 43%;
- Tlaltecuhtli 37%;
- Balor 28%;
- Vucub-Caquix 17%.
" questi i nomi che Shinji lesse mentalmente facendo rimbalzare come palline da flipper le pupille tra i due albini che mantenevano l'aria accigliata e preoccupata
I tre stettero a fissare la lista e a
rileggere in silenzio i nomi per circa un minuto, poi Kaworu ruppe il silenzio:-
Avverti subito il tenente-colonnello Katsuragi, Shinji. - suggerì guadagnandosi
uno sguardo preoccupato da parte dell'amico:- Per quanto siano solo previsioni,
è meglio che siano pronti a fronteggiare ogni tipo di evenienza. - fece presente
agitando in aria a formare un cerchio il dito indice della mano destra
Dal canto suo l'ex 3rd Children aveva paura di fare la domanda decisiva:- Siamo
in grossi guai, vero ? - domandò fissato attentamente l'angelo mentre temeva la
risposta che arrivò perentoria come sempre:- Decisamente ! - confermò il
grigietto guadagnandosi un'occhiata arrabbiata da parte di Rei a cui non badò:-
Sopratutto con la seconda, il sesto ed il nono. - precisò indicando col dito
indice della mano destra i tre nomi coinvolti on la turchina che lo guardò
ancora più furibonda
Non badando al silente bisticcio tra i due angeli, occhi azzurri prese il
cellulare dalla tasca del grembiule, compose il numero di Misato prima di
portarselo all'orecchio in attesa della di lei risposta: no, decisamente non
c'era di che stare tranquilli...