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Autore: Supremo Maestro Ramas    14/09/2020    3 recensioni
2015: Shinji, rinato dall'LCL dopo il 3rd Impact, decide di andarsene dal Giappone per lasciarsi alle spalle il più doloroso dei capitoli della sua tristissima vita insieme al ricordo della ragazza che ama.
2022: molte sorprese ed una nuova sorprendente minaccia attendono Shinji ormai diventato uomo.
Battaglie epiche, ritorni inattesi, innumerevoli colpi di scena, romantiche storie d'amore, tanti amici e ancor più nemici: Shinji cosa deciderà di fare ? E come reagirà di fronte a tutto questo ?
Piccolo spoiler nel prologo per chi non ha visto il film "The End of Evangelion".
23/09/2023: evvai col capitolo 31 !!!
Genere: Azione, Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Sono tornato !!!
Speravate avessi abbandonato la fanfic, eh ? E invece no ! XD
Scherzi a parte mi scuso con voi per il mancato aggiornamento dell'anno scorso, ma un grave imprevisto lavorativo mi ha costretto ad interrompere le ferie e con esse la stesura del capitolo.
Nel periodo di lockdown poi il lavoro è aumentato parecchio in quanto si è finalmente trovato il tempo di revisionare diversi progetti e di metterne in cantiere molti altri che sono stati avviati nella successiva fase di apertura con conseguente impennata dei carichi lavorativi.
Sul resto che dire... se il 2018 ed il 2019 sono stati tutto sommato anni positivi, il 2020 sinora ci ha riservato molte più lacrime che sorrisi mettendo a nudo tutta la fragilità del tessuto sociale e la pochezza mista ad arroganza, incapacità e menefreghismo di tanta gente.
È però altrettanto doveroso ricordare chi, nonostante tutte le avversità, si è battuto e si batte ogni giorno come un leone per aiutare gli altri anche a proprie spese.
In conclusione posso solo auspicare l'abbandono da parte di tutti noi di egoismi ed egocentrismi e di rivolgere i nostri sforzi all'aiuto reciproco soprattutto nei confronti dei più deboli, stando alla larga dai provocatori e dalle fake news di cui siamo quotidianamente bombardati.

Chiuso l'angolo di educazione civica, veniamo alla storia.
Questo che vi apprestate a leggere sarà un capitolo doppio perché comprende sia la parte dell'anno scorso che quella di quest'anno e getterà le basi per ciò che avverrà in futuro col prossimo avvenire che vedrà i children ed il togato nuovamente in battaglia (ma non solo) contro un nuovo tostissimo nemico !

Prima di lasciarvi al capitolo vi ricordo il link al forum dove potete candidarvi per contribuire alla stesura della storia come beta writer (https://www.freeforumzone.com/d/10985621/Beta-writer-per-mia-fanfic-su-Evangelion/discussione.aspx) e vi ricordo che toto-coppie, toto-demone e toto-togato sono sempre aperti !

E ora, diamo il via al capitolo !!!

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Rabbia, schermaglie e bastonate

 

Le pulizie degli uffici direttivi di Dark Sound erano infine terminate.
Tutto era stato spolverato e rimesso in ordine con Gaghiel che, seppur stremato, sudato ed ansimante per l'immenso sforzo profuso, poteva finalmente ammirare il risultato del suo duro lavoro.
I libri, suddivisi tra racconti dell'orrore, biografie di sanguinari dittatori o despoti, trattati sulla tortura e vari testi giuridici, nuovamente scaffalati ma stavolta in ordine alfabetico, i registri contabili liberi dalle ragnatele ed ordinati con lo stesso criterio dei tomi normali, il pavimento finalmente libero dai numerosi mozziconi di sigaro abitualmente fumati dal possessore della casa e da cartacce varie, diverse banconote di valore neroanimesco di vario taglio inserite nell'apposita cassaforte con fessura a tagliola che avrebbe mozzato qualunque oggetto che fosse diverso dallo spessore del pregiato biglietto vi fosse stato infilato: sì, tutto era finalmente al suo posto !
Normalmente tale attività era svolta svogliatamente dall'enorme demone, ma stavolta il pizzino che teneva sotto la pinna sinistra sopra recanti le iniziali di chi avrebbe sicuramente cancellato i children ed i relativi plasticoni dalla faccia della terra gli aveva dato una poderosa sferzata di energia che lo aveva portato a pulire da cima a fondo con insospettato vigore ed impegno il locale in questione.
Appoggiandosi al manico della ramazza si concesse un respiro profondo e incominciò a perdersi nei suoi pensieri prendendo a fissare la parete di fronte a sé già pregustando la maxi vincita che avrebbe riscosso una volta che colui le cui iniziali erano scritte in alfabeto runico avrebbe non solo fatto la sua comparsa ma anche riportato una roboante vittoria.
Non aveva tuttavia nemmeno cominciato a sognare che dei colpi insistenti alla porta lo distolsero dalle sue elucubrazioni e lo fecero sussultare spaventato.

Immediatamente s'immobilizzò e tese l'orecchio dubbioso di aver sentito male, ma così non era dato che i colpi si ripeterono con maggior forza e frequenza.
Ma chi poteva essere ? Di sicuro se era giunto fin lì senza essere scannato dai numerosi sanguinari tagliagole di guardia o era una personalità sufficientemente importante da poter passare indisturbata o recava un messaggio importante.
I colpi aumentarono d'intensità e vigore, e ad essi si aggiunse una voce sgradita al pinnato:- Padrone !!! Padrone !!! - chiamò il suo possessore:- Padrone aprite perfavore !!! - implorò con tono veemente:- Ho notizie urgentissime da comunicarvi !!! - allarmato il tono si faceva mentre i colpi diventavano sempre più insistenti
La smorfia di fastidio già presente sul volto dell'ex 6° angelo si accentuò: ora non aveva più dubbi ! Quella voce poteva appartenere solo a lui !!!
La sua comparsa lo poneva inoltre di fronte ad una situazione spinosa: doveva nascondersi e far finta di essersene già andato ? Oppure avrebbe dovuto correre ad aprirgli fingendo di essere arrivato tutto trafelato dalla parte opposta del locale ?
D'un tratto i colpi alla porta cessarono col pinnato che fu immediatamente preso dal panico: che il messo se ne fosse andato ? E se si fosse portato via il messaggio ? E se...
Di nuovo tuttavia i suoi pensieri furono interrotti dalla voce di chi era sull'uscio:- So che c'è qualcuno qui dentro ! - sentenziò all'improvviso facendo sbiancare di colpo l'enorme sguattero:- Aprite subito che devo informare padron Dark Sound di un fatto importantissimo !!! - avvisò prendendo nuovamente a bussare con rinnovato vigore sull'infisso
La situazione oramai era compromessa e Gaghiel decise di giocare d'astuzia per salvarsi da una feroce punizione:- Arrivo !!! Arrivo !!! - esclamò girandosi verso il fondo della stanza e cambiando il tono della voce in modo da far credere di essere da tutt'altra parte nell'abitazione avendo altresì cura di simulare con le pinne un ritmo ed un rumore tale da indurre chi fosse all'ascolto a credere di udire dei passi in avvicinamento
Una volta di fronte alla porta la aprì con solerzia e fece un solerte inchino a chi si trovò davanti:- Scharführer Rokubongi !!! - esclamò con fare ossequioso:- Perdonatemi ma stavo pulendo di là e... - ma la sua spiegazione venne interrotta da un gesto stizzito portato con la mano destra dal quattrocchi più odiato dal nostro eroe
Eh già... di fronte al demone acquatico si era palesato nientemeno che Gendo Rokubongi, della Nerv ex comandante ed ora al servizio del duca infernale col grado di sergente maggiore delle SS.
Non era assolutamente cambiato rispetto a quando era al comando dell'agenzia istituita per combattere gli angeli né a quando si era ripresentato davanti a Shinji entrambe le volte, anche l'abbigliamento era rimasto lo stesso con l'unica concessione delle spalline da sottoufficiale delle Schutzstaffel impostegli dall'usuraio quando lo aveva reclutato tra i dannati al suo servizio, e neppure la sua attitudine a dare ordini era stata scalfita:- Levati dai piedi sguattero ! - ringhiò nei confronti del mostrone spazzando l'aria con un gesto veemente del braccio destro verso l'esterno:- Devo immediatamente conferire con il padrone e... -
- Mi spiace moltissimo ma purtroppo ciò non è possibile ! - tagliò corto la gigantesca manta spazzando l'aria con la parte finale della pinna destra:- Il padrone è andato via con messer Michaelis per non so quali motivi. - spiegò con saccenza assumendo un atteggiamento borioso ben contendo di poter fare uno sgarbo al barbuto
L'ex comandante della Nerv restò spiazzato da tale informazione e non rispose subito: la di certo non buona notizia dell'apparizione del maggiordomo oscuro l'aveva colto del tutto impreparato ed il suo piano di mettersi in buona luce col duca infernale era appena andato a farsi friggere, ma dovette ingoiare il rospo e attuare subito la prossima mossa:- Dimmi subito dov'è andato ! - comandò secco lanciandogli un'occhiataccia eloquente
Il risultato non fu tuttavia quello atteso:- Sono veramente desolato ma purtroppo non ne ho proprio idea... - ammise con finta contrizione Gaghiel allargando un po' le pinne anteriori verso l'esterno per rafforzare coi gesti le sue parole:- Appena sono arrivato sull'uscio ho incontrato il padrone che stava uscendo in compagnia dell'illustrissimo capo maggiordomo della famiglia Phantomhive. - ammise facendo spallucce per quanto la sua anatomia gli permetteva
Questo gesto automatico tuttavia comportò la caduta del fogliettino che teneva nascosto sotto la pinna sinistra.
Naturalmente il fatto non sfuggì a Gendo che, socchiusi gli occhi, prese a far rimbalzare uno sguardo indagatore dal pezzo di carta al mostrone e viceversa.
Vista che la situazione non si sbloccava dato che l'ex 6° angelo si era immobilizzato dalla paura dopo essersi accorto del madornale errore che aveva commesso, il quattrocchi si chinò per raccogliere il composto di cellulosa, ma per poco la mano destra non gli venne schiacciata dall'enorme zampa sinistra del suo dirimpettaio che era calata come un maglio sull'oggetto del contendere.
Ritratto di scatto l'arto, Rokubongi restò inebetito a fissare ciò che era poc'anzi successo, e solo diversi secondi dopo si raddrizzò e gettò un'occhiata inquisitoria allo sguattero che, dal canto suo, aveva assunto un'aria così colpevole che era indubitabile che ci fosse qualcosa sotto a quel gesto.
Visto che l'ex 6° angelo seguitava tuttavia a starsene zitto, l'uomo decise di passare all'attacco:- Cosa c'è su quel foglio ? - domandò o meglio ringhiò la domanda fissando furente il mostrone sempre fissandolo con fare accusatorio con gli occhi socchiusi
Messo alle strette, al pinnato non restò altro che provare a mentire:- Niente ! Niente ! - esclamò agitando le pinne davanti a lui a guisa di difesa cercando di fare lo gnorri:- È solo una semplice cartaccia che ho raccolto mentre venivo ad aprirvi la porta !!! - seguitò a mentire prendendo anche ad annuire con foga per rafforzare le sue parole
La panzana, già poco credibile di suo, non convinse assolutamente il barbuto che, abituato a fregare gente più furba e sospettosa del suo dirimpettaio, era troppo sgamato per cascarci:- Se è così... - iniziò fingendosi accondiscendente e lasciando volutamente la frase in sospeso
L'altro colse la palla al balzo convinto di potersela cavare:- Certamente che è così !!! - esclamò seguitando ad annuire con veemenza:- Nulla più di una banalissima cartaccia indegna della vostra attenzione !!! - rincarò la dose prendendo nel contempo a trascinare lentamente vicino a sé la pinna con sotto il bigliettino
Rokubongi ovviamente non aveva alcuna intenzione di lasciar cadere la questione avendo ben intuito che quella non era una semplice cartaccia:- Dicevo che se è effettivamente come dici tu... - un'altra pausa studiata ad arte seguì queste parole mentre guardava con un sorrisetto divertito l'ex 6° angelo:- Non ci sarà nessun problema a farmelo vedere, giusto ?!?! - domandò retoricamente sorridendo diabolicamente ed estendendo la mano destra col palmo rivolto verso l'alto in direzione del mostrone

Il pinnato dal canto suo cominciò a sudare freddo: aveva capito che l'ex comandante non gli aveva assolutamente creduto e prese a maledirsi silenziosamente per essere stato così stupido prima da far cadere il foglietto, poi da averci messo la sua zampaccia sopra dato che così facendo aveva reso palese che stava nascondendo qualcosa.
Dal canto suo il quattrocchi non solo non si era mosso di un millimetro dalla posizione assunta in precedenza ma si stava spazientendo per il tempo che stava perdendo per colpa di quella sottospecie di aringa gigante:- Devo forse riferire a padron Dark Sound che rovisti tra le sue cose private... ? - domandò con un sorriso diabolico stampato in volto
Al solo nominare il suo signore e padrone, l'ex 6° angelo sbiancò ancor di più di quanto non fosse il suo colore naturale: se il barbuto avesse riferito un fatto del genere all'usuraio, quest'ultimo si sarebbe imbestialito come poche altre volte e avrebbe usato lo sguattero per testare nuovi metodi di tortura di cui era sempre alla costante ricerca.
Deciso infine che tutto ciò non ne valeva la pena, levò la zampa dal pizzino, si chinò a raccoglierlo ed ossequiosamente lo presentò con entrambe le pinne anteriori all'ex comandante della Nerv adagiandoglielo delicatamente sul palmo della protesa mano destra.
Una volta ottenuto quanto voleva, il padre di Shinji prese a ritrarre il braccio la cui mano aveva in mano il pezzo di carta:- Era ora ! - bofonchiò irritato mentre, una volta passatosi tra le dita della mano sinistra l'oggetto del contendere, prese a dispiegarlo e a lisciarlo per poterlo meglio leggere.
Completata alfine l'operazione, le due lettere runiche risultarono chiare ed inequivocabili:-  ᛚ..
- bofonchiò l'umano prima di capire dopo qualche secondo a cosa si riferissero e a bloccarsi spaventato di conseguenza:- N-N-No-non p-può esse... essere... - balbettò e biascicò incredulo ben conscio del potere di cui era portatore il possessore delle iniziali presenti sul bigliettino mentre sentiva il sudore freddo formarglisi sul corpo
Deciso a vendicarsi, il pinnato non perse l'occasione per bullarsela con l'uomo che detestava a morte:- Proprio così ! - esclamò trionfante guadagnandosi un'occhiata dubbiosa da parte del suo interlocutore che però non disse nulla dandogli così modo di continuare:- Sua altezza reale sconfiggerà finalmente quei maxi catorci ambulanti e quell'altro straccio troppo cresciuto così che finalmente conquisteremo la terra e ridurremo in schiavitù quelle ridicole scimmie senza pelo ! - esclamò fregandosi le pinne divertito al pensiero di un tale avvenimento

Lo shock della realizzazione dell'identità del prossimo avversario dei children era stato troppo grande da sopportare: liberato dal ruolo di semplice dannato non molto tempo fa', Rokubongi aveva approfittato di ogni momento libero non dedicato all'addestramento od al servizio militare per studiare chi erano i pezzi più o meno grossi che erano a capo della baracca o chi, come il maggiordomo oscuro, aveva preferito distinguersi in un altro modo ma senza che la sua potenza o pericolosità ne venissero intaccate.
Impostosi di recuperare il controllo e metabolizzate le parole del pinnato, decise di cercare di saperne di più sulla faccenda:- Ma secondo il giornale... - iniziò agitando il aria il nero quotidiano solo per venire interrotto dall'altro con un gesto sprezzante:- Non avrete sul serio creduto a tutte le corbellerie che scrivono lì ? - domandò indicando con disprezzo il giornale sfoggiando un ghigno a metà tra il derisorio ed il divertito
Tacciato indirettamente di creduloneria, il quattrocchi s'irritò:- No di certo ! - ringhiò all'indirizzo del pinnato guardandolo storto:- Ma ciò che poi deve risultare dal proclama reale non lo è !!! - esclamò sempre guardando male il dirimpettaio
Dal canto suo la manta abbozzò un finto pentimento:- È assolutamente come dite voi sergente maggiore ! - precisò annuendo vigorosamente:- Però dato che l'informazione viene da messer Michaelis in persona sarà senz'altro sicura ! - esclamò seguitando ad annuire e a sfregarsi le pinne per la contentezza
Il mostrone non aveva purtroppo tutti i torti e questo a malincuore il quattrocchi dovette ammetterlo: da quando il maggiordomo oscuro aveva avviato la sua attività di scuola di formazione e di fornitura di capi-servitù di alta professionalità, aveva potuto avere a disposizione una fitta rete di occhi ed orecchie che gli avevano permesso di tessere una ampia rete d'informatori che lo tenevano costantemente aggiornato su tutto ciò che gli altolocati o ricchi datori di lavoro facevano o dicevano e che, in tempi di guerra come quelli attuali, gli permettevano di avere in mano un qualcosa di molto importante e remunerativo: informazioni ! Informazioni sempre fresche ed accurate !
Naturalmente il Re Oscuro era perfettamente a conoscenza di tutto ciò e aveva concesso il suo benestare a condizione di essere a sua volta tenuto informato di tutto ciò che i vari maggiordomi diabolici riuscivano a venire a conoscenza, e spesso usava tutto ciò per rafforzare il suo già gigantesco potere negli inferi.
Solo Dark Sound, grazie alle sue attività sia di usuraio che di fornitore di giochi d'azzardo, di sostanze stupefacenti e psicotrope aveva scoperto gli altarini del capellone decidendo di conseguenza di evitare accuratamente di assumere uno dei di lui sottoposti affinché nessuno potesse immischiarsi o venire a conoscenza degli affari che gli stavano a cuore.
In conseguenza di tutto ciò, se colui dalle rosee iridi aveva fatto quel nome, di sicuro il nominato sarebbe stato il prossimo avversario dei children ed altresì aveva ottime ragioni il pinnato per gongolare visto che ciò che il nuovo nemico avrebbe potuto mettere in campo contro la Nuova Nerv non erano semplici muscoli ma bensì una fine intelligenza ed una capacità di ordire complicate trame a danno dei malcapitati che finivano nel suo mirino.
Non c'erano più dubbi: se colui che aveva le iniziali uguali tra di loro avesse deciso di fare sul serio, solo un miracolo avrebbe potuto salvare l'agenzia dalla disfatta e la terra da una tremenda, spietata ed oscura dominazione !

Vedendo Gendo perso nei suoi pensieri, Gaghiel decise di stuzzicarlo:- Cosa vi prende Scharführer ? - domandò cercando di nascondere il tono divertito nella voce:- Siete forse dispiaciuto del fato che attende il vostro caro figliolo ed i vostri ex-subordinati ? - domandò mascherando meglio che poté con la pinna destra un ghigno di scherno che non aveva potuto evitare di dipingersi sul suo volto mentre rivolgeva quelle parole all'umano
La subitanea replica dell'ex comandante della Nerv fu un'occhiataccia che fece indietreggiare dallo spavento il mostrone di una mezza dozzina buona di passi:- COSA CAZZO VORRESTI INSINUARE FOTTUTO SGUATTERO ?!?! - ringhiò cattivo mentre serrava i pugni dall'ira e agitava quello destro in aria a guisa di minaccia:- Tutti loro non erano altro che delle misere pedine in quello che era il mio grande progetto !!! - tuonò spazzando l'aria con un movimento verso l'esterno del braccio destro:- E non sono riuscito a completarlo solo perché quella inutile accozzaglia di cellule che ho modellato a mio piacimento si è fatta intenerire da quel mollaccione indegno frutto dei miei coglioni e ha mandato a puttane il tutto !!! - sbraitò agitando con maggiore rabbia e veemenza in aria la mano destra chiusa a pugno:- Pertanto non t'azzardare anche solo a pensare che me ne fotta qualcosa di quel branco d'idioti, CHIARO ?!?! - domandò incenerendo nuovamente con lo sguardo l'ex 6° angelo agitando al contempo nei di lui confronti il rabbia-tremante indice della mano destra
Dal canto suo Gaghiel, resosi conto di aver fatto il passo più lungo della gamba, prese a prodursi in profondi inchini di scuse:- Perdono ! Perdono !!! - implorò contrito quasi toccando pavimento dell'uscio con la fronte:- Non era assolutamente mia intenzione offendervi Scharführer !!! - esclamò seguitando ad inchinarsi e a scusarsi ben desideroso di evitare di attizzare ancora di più le ire del barbuto
Rokubongi, nel frattempo calmatosi, tuttavia nemmeno lo ascoltava più persosi nuovamente com'era nei meandri dei suo ragionamenti sulle notizie appena apprese.

Visto che la situazione di stallo stava andando avanti da diversi minuti, il pinnato, dopo aver alzato lievemente la testa quel tanto che gli consentisse di guardare di sottecchi in faccia il barbuto e constatata la di lui immobilità, decise di accomiatarsi:- Beh... io vado a dare il tocco finale alle pulizie... - fece presente mentre prendeva a ritirarsi lentamente verso la porta che gli avrebbe fatto guadagnare l'uscita dall'atrio.
Giuntovi infine dopo un tempo che gli parve infinito, poco prima di chiudere la porta completò la fase di accomiato:- Allora... Scharführer Rokubongi... i miei più sentiti ossequi ed alla prossima ! - salutò cortese prima di richiudersi la porta in faccia lasciando il barbuto alle sue elucubrazioni, ragionamenti che continuarono quando imboccò la porta d'uscita del piano ove era situato l'appartamento del biker dirigendosi verso le scale e poi verso gli ascensori che lo avrebbero portato al di fuori dell'edificio.
Una volta fuori dal palazzo prese a girovagare senza meta e senza fretta.
Non aveva a nessun livello di coscienza paura di nulla nonostante si trovasse in un posto lugubre, feroce e terrificante: finché fosse rimasto da solo all'interno dei domini del duca infernale suo padrone non aveva troppo di cui preoccuparsi per quanto riguardasse la sua incolumità.
Già... l'incolumità... un qualcosa di cui anche lui aveva di cui preoccuparsi in quanto tanto tra i diavoli/demoni tanto tra i dannati umani reclutati non erano infrequenti i tentativi di eliminarsi a vicenda per scalare la gerarchia soprattutto se il relativo signore a padrone, come faceva Dark Sound, incoraggiava apertamente questo tipo di comportamenti.
Il fatto peggiore di questo comportamento per quanto atteneva il malcapitato era la retrocessione ad un infimo livello se costui era un abitante fisso del sottosuolo o l'essere rispedito tra i dannati comuni se la vittima era umana.
Contando che farsi notare in mezzo ad una copiosa marea di bastardi non era di certo un'impresa facile, Gendo sapeva di dover stare molto attento, anche perché, strano ma vero, Saber sembrava tenerlo in alta considerazione dato che puntava su di lui anche per cercare di traviare Shinji e riportare quindi Rei/Lilith al lato oscuro facendo così un bel dispetto al grigetto perfettino che il biker oscuro proprio non riusciva a sopportare.
Ricordava ancora quel giorno: il giorno in cui si mise in moto il meccanismo che lo avrebbe poi portato ad essere reclutato dall'usuraio.

Era una giornata come tante se tale poteva essere definita o misurata all'inferno dove tutto era sempre apparentemente uguale con le torture inflitte ai dannati che non subivano praticamente interruzioni se non per i pochi attimi che passavano tra una sevizia ed un'altra, ma quella volta Gendo era stranamente riuscito a sgusciare via sotto il naso dei suoi carcerieri, a trovare un anfratto nascosto e a tirare un attimo il fiato, ma ben poco durò quel sollievo visto che un enorme diavolo torturatore lo aveva seguito e poi raggiunto ed ora si stagliava minaccioso su di lui pronto ad infilzarlo ancora una volta con una lancia rovente che al contempo produceva delle scariche elettriche ad alto voltaggio.
Più per istinto di conservazione che per altro, il quattrocchi alzò la mano destra davanti a sé per difendersi girando al contempo la testa chiudendo gli occhi e preparandosi al colpo.
Grande tuttavia fu la sorpresa quando anziché il dolore avvertì una sorta di vibrazione unita a quella di avere una luce sparata in faccia, e lo stupore si accrebbe quando, rialzate le palpebre, si accorse che dall'arto proteso si era generato nientemeno che un AT-Field !
Dal canto suo anche il carnefice era rimasto stupito e, shockato da quanto era appena successo, non riusciva a capacitarsene: com'era possibile per un misero umano non solo generare un qualcosa del genere, ma anche farlo con quella potenza ?
Purtroppo per il torturato, lo scudo non durò a lungo ed il torturatore, superato lo shock iniziale, dopo aver tirato più in alto possibile il braccio armato, lo calò con veemenza sul barbuto infilzandolo nel torace in profondità sordo alle grida di dolore del malcapitato.
Più e più volte la lancia colpì con l'uomo che provava inutilmente a difendersi fino a quando, miracolosamente, l'AT-Field tornò a manifestarsi rompendo la lancia che stava per impattare ancora una volta con estrema violenza su di lui.
Ansimante, dolorante, sanguinante il quattrocchi ebbe la prontezza di riflessi e la forza della disperazione di lanciarsi contro il mostro premendogli al contempo quel campo di forza contro l'orrenda faccia bitorzoluta.
Colto completamente di sorpresa, il diavolo carnefice subì in pieno il colpo venendone sbilanciato ed inciampando sul terreno impervio finendo pesantemente a terra.
Non volendo perdere il vantaggio acquisito, Gendo, urlando dalla foga, usò il palmo della mano destra come un martello mirando alla faccia del suo torturatore avendo ben cura di farne altresì ben impattare la nuca su un agglomerato di aguzze rocce che spuntavano per diversi centimetri dal terreno circostante.
L'AT-Field come martello, i sassi come incudine, il colpo fu perfetto e la parte posteriore della testa del torturatore venne infilzata dall'acuminato ammasso minerale affiorante dal terreno.
Osservando il corpo senza vita del nero essere, Rokubongi ebbe appena il tempo di rendersi conto di quanto aveva fatto che un dolore lancinante lo attraversò da capo a piedi facendolo cadere a terra a contorcersi per via del male che improvvisamente aveva cominciato a provare.
Pochi secondi dopo tre diavoli carnefici che, incuriositi dal prolungarsi dell'assenza del loro compare, erano venuti a controllare solo per assistere alla dipartita del loro collega avevano deciso di vendicarlo.
Immediatamente, con calci e randellate tramite dei bastoni chiodati d'acciaio che tenevano appesi alla cintura e che venivano attraversati nel mentre da centinaia di volt, presero a colpire selvaggiamente il dannato che, sopraffatto dal dolore, non riusciva nemmeno a pensare, figuriamoci a reagire.
La feroce brutalizzazione durò diversi minuti, minuti che all'ex comandante parvero ore, e solo quando l'uomo fu ridotto ad un sanguinolento ammasso informe disarticolato i tre decisero d'incatenarlo per le caviglie ed incamminarsi verso il resto del gruppo trascinandosi dietro la loro vittima senza alcun riguardo come se fosse un sacco della spazzatura.
"Fortunatamente" negli inferi le ferite e le mutilazioni che i dannati subivano guarivano in fretta così che i torturatori avevano sempre carne integra su cui accanirsi, ma ciò permise anche al barbuto di riflettere su quanto era successo: l'unica spiegazione razionale, o almeno abbastanza tale, che gli veniva in mente era che, avendo tenuto per mesi l'embrione di Adam nella mano destra ed avendo poi con la medesima "infilzato" il corpo di Rei che conteneva Lilith, "probabilmente" qualcosa di lui od anche di lei si era fuso con la sua anima e questo qualcosa gli poteva permettere di evocare l'AT-Field.
Presa coscienza di questo potere, da quella volta si esercitò ogni volta che poteva, nascondendosi tra i gruppi di dannati per non farsi scoprire in attesa di un'occasione propizia per cambiare la propria sorte.
Giorno dopo giorno scoprì che poteva evocare a comando l'AT-Field anche se il medesimo era decisamente più piccolo di quando l'aveva utilizzato durante l'attacco dell'esercito giapponese alla base della Nerv nelle fasi pre-3rd Impact dato che non solo era poco più ampio della sua mano, ma questo aveva inoltre una breve durata, pochi secondi al massimo, era troppo appariscente per passare inosservato e, soprattutto, lo lasciava abbastanza senza forze se lo usava fino alla sua naturale scomparsa; decise quindi di continuare ad allenarsi nell'evocazione ma d'interromperla appena il campo si fosse materializzato e di aspettare, pazientare fino a quando non si fosse presentata l'occasione per fare il colpo grosso.
Uno dei pochi fattori positivi di quella situazione era che i diavoli carnefici parlavano troppo tra di loro mentre svolgevano il loro compito, e fu così che venne a sapere non solo che che un nobile diavolo altolocato di nome Dark Sound avrebbe fatto visita a quel signorotto locale che tanto desiderava entrare nelle di lui grazie, ma anche che i vari diavoli e demoni spesso e volentieri erano in guerra tra di loro per accrescere i loro domini, guerre in cui ci andavano di mezzo più che altro gl'infernali di basso rango rispetto a quelli più coronati o potenti che spesso costruivano una vasta rete di vassalli a cui garantire protezione in cambio di una generosa percentuale sui profitti da loro generati.
Un altro aspetto interessante di cui venne a conoscenza fu il fatto che se un dannato fosse riuscito a suscitare l'interesse del signorotto locale sotto cui subiva le torture, avrebbe potuto entrare a far parte della milizia umana agli ordini di qualche ufficiale demoniaco od umano.
Pazienza e prove: questo era tutto ciò su cui Gendo decise di concentrarsi nell'attesa del fatidico giorno in cui avrebbe tentato il tutto per tutto nell'attentato che avrebbe perpetrato ai danni del potente locale, un gesto che gli avrebbe attirato le attenzioni necessarie per abbandonare il ruolo di semplice dannato.

Ed il giorno finalmente arrivò !
Rokubongi se ne accorse perché i diavoli carnefici ci davano dentro più del solito nel torturare i dannati incitandoli ad urlare di dolore come non mai.
Il tempo sembrava non passare mai con i colpi che si succedevano senza sosta e sempre con estrema violenza, ma poi li vide !
Fianco a fianco camminavano ma il loro comportamento era uno l'opposto dell'altro: mentre il padrone di casa camminava impettito con tracotanza, gesticolava con vigore e continuava a parlare a raffica, dal canto suo un ingobbito Saber strascicava i piedi, teneva le mani in tasca e la testa, coperta da un nero cappello da baseball su cui vi era tirato su il cappuccio di una felpa del medesimo colore, era piegata in avanti con la faccia che era contratta in una smorfia di fastidio mentre gli occhi, coperti da un paio di occhiali da sole avvolgenti l'orbita oculare, venivano più volte strizzati come se qualcosa nell'ambiente lo infastidisse.
Il nobilotto locale era bello grassoccio: il viso di forma ovale, con un paio di baffi marrone scuro erano lunghi fino agli angoli della bocca, mentre la barba era un semplice triangolino rovesciato posto sotto la bocca.
Le basette portate lunghe fino alla fine del volto ed una coroncina circolare con quattro punte a quadrato ma ruotati di 45° gradi e chiusa da del velluto sul quale erano incastonati due zaffiri sul lato destro e due sul lato sinistro completavano il volto.
Il corpo voluminoso era coperto da un giacchetto di cuoio marrone all'esterno ma dorato all'interno e con gli orli dello stesso colore aperto sul davanti e tenuto chiuso solo da una catenella d'oro all'altezza dello sterno, una sorta di camicia color crema ma senza colletto e bottoni, divisa in due parti verticali da una striscia castana e con sei giri di jabot chiusa in cima da un sottile farfallino nero.
I pantaloni a zampa d'elefante i cuoio colori azzurro ed arancio erano divisi in bande verticali di larghezza uguali tra di loro e separati sia a destra che a sinistra da un orlo d'orato.
Mezzi stivali a punta di cuoio marrone anch'essi ornati da orli verticali dorati che il loro possessore usava per camminare a piccoli passettini e due guanti, anch'essi marroni, lunghi fino a due dita dopo il polso con orli dorati sia sul giropolso che sul bordo dove terminavano collegati tra di loro da una striscia che fermandosi a metà del percorso veniva inglobata da un fregio a piramide con la punta rivolta verso l'alto ne coprivano le estremità.
Dark Sound dal canto suo era vestito con uno dei suoi soliti attire composto da uno spolverino nero, una maglietta a mezze maniche rosso sangue che s'intravedeva appena sotto la felpa con il cappuccio, un paio di scarponi neri alti fin oltre le caviglie, jeans neri con bordi gialli e le catene ai polsi, rispecchiava il classico stereotipo del biker o del teppista e nessuno avrebbe detto che quello non solo era un nobile ma addirittura un duca !
La concentrazione che aveva posto nel seguire la scena venne interrotta da una poderosa compilation di scudisciate da parte dei diavoli torturatori che ringhiavano con feroci ordini misti ad improperi irripetibili: il panzone era stato chiaro, quel giorno i dannati andavano massacrati senza pietà come non mai così da dimostrare al malvestito di poter essere un degno vassallo.
Trovatosi faccia a faccia con uno dei faccioni bitorzoluti, l'uomo capì che questa era l'occasione che stava aspettando e che non poteva assolutamente lasciarsela scappare !
Evocando l'AT-Field sulla mano destra si girò di scatto mirando al carnefice più vicino:- AHHHHHHHHH !!! - esclamò gettandoglisi addosso e mirando alla sommità della testa cornuta abbassando repentinamente il braccio che aveva alzato per imprimere più forza al colpo
Completamente colto di sorpresa, il cornutazzo subì in pieno il colpo finendo con la testa spaccata in due dall'impatto.
Rialzatosi in piedi dalla posizione inginocchiata in cui era finito dopo l'attacco, Gendo si voltò verso gli altri dannati:- AVANTI !!! - li esortò chiamandoli a sé con un gesto della mano sinistra:- SALTATEGLI ADDOSSO !!! - lì incitò ancora indicando i loro carnefici:- POSSIAMO SCAPPARE DA QUI !!! - urlò colpendo nel frattempo con violenza al mento centrandolo dal basso verso l'alto un altro torturatore spezzandogli il collo nell'impatto
Lo stupore che aveva sino a quel momento tenuto bloccati i torturati, si mutò in euforia e ben presto i diavoli furono assaliti da orde di dannati smaniosi di vendicarsi e di scappare da lì.
Le forze in campo erano nettamente a sfavore degli infernali che, nonostante fossero decisamente più forti di un singolo dannato, stavano lentamente ma inesorabilmente soccombendo alla furia dello loro vittime dove Rokunbongi in prima linea coordinava le operazioni mentre, nel frattempo, badava a recuperare le forze per sferrare un terzo colpo.
Dall'alto della loro posizione, i due diavoli maggiori guardavano la scena ma se il panzone sosia del Dope King di Heroes Charge si stava massacrando le mani che stava mordendo dalla preoccupazione per la situazione che si era venuta a creare, dal canto suo, Dark Sound osservava il tutto con una strana espressione che sembrava addirittura quasi divertita.
Troppo concentrato sulla carneficina sottostante, il più elegante tra i due non si accorse che improvvisamente il terreno gli era franato sotto i piedi facendolo precipitare in mezzo ai dannati.
La comparsa del coronato impaurì le sue vittime che si ritrassero fino a formare una vasto cerchio intorno al medesimo, ma il panzone, rimessosi in posizione seduta dopo la caduta li ignorò per rivolgere uno sguardo interrogativo verso Dark Sound che dal canto suo non sembrava però essersi minimamente mosso dalla posizione assunta in precedenza.
Il silente scambio tra i due venne interrotto quando la testa del panzone venne centrata in pieno da un sasso a cui poi ne seguì un altro ed un altro ancora col nobilotto che preso alla sprovvista badò solo a coprirsi il capo col mantello mentre cominciavano a piovere anche calci e pugni da parte dei dannati più coraggiosi.
Dal canto suo Saber non aveva ancora mosso un muscolo e se ne stava lì immobile ad osservare la carneficina totalmente indifferente alla sorte dell'altro nobile.
La gragnuola di colpi continuava incessante col coronato che sembrava spacciato, ma d'un tratto il mantello si agitò e, allungandosi e roteando, colpì tutti quelli coinvolti nel pestaggio scagliandoli in aria e spedendoli ben lontani dalla scena.
Questa improvvisa reazione del panzone raffreddò i bollenti spiriti dei dannati e consentì al demone di cavare di tasca una bottiglia piena di liquido verde che trangugiò tutta d'un fiato per poi mettersi in una posizione di guardia di stampo pugilistico con le mani messe davanti alla bocca ed al mento mentre ne teneva i dorsi verso l'esterno e le braccia parallele al tronco.
A tale vista l'ex comandante della Nerv ebbe un brivido di paura: il coronato aveva assunta la posa Peek-a-Boo, una tecnica pugilistica che faceva sembrare inoffensivo l'utilizzatore che poi avrebbe scatenato una rapida combinazione di pugni ai danni dell'avversario.
Gendo ne era venuto a conoscenza anni fa' durante l'addestramento e sapeva che non ce ne si poteva aspettare nulla di buono.

I secondi passavano ma il panzone non si muoveva, così che i torturati ripresero coraggio e si lanciarono contro il loro nemico decisi a risolvere la questione in un corpo a corpo, tuttavia, prima che l'odiato padre di Shinji potesse avvertirli, furono accolti da una velocissima ed intensa scarica di pugni che andando a segno massacrarono senza pietà gli attaccanti.
Approfittando del vantaggio, il baffone si scagliò a pancia protesa contro la zona dove c'era Gendo che, nonostante la protezione dell'AT-Field non ancora del tutto formato, venne centrato in pieno e sbalzato via di diversi metri per effetto del colpo ricevuto.
Una volta schiantatosi malamente a terra, rimase immobile diversi secondi per riprendere il fiato e le forze mentre il panzone gli si era nel frattempo avvicinato e lo sovrastava sogghignando con diabolica ferocia.
D'un tratto calò con violenza il piede sinistro sul braccio destro di Rokubongi frantumandogli tutto l'arto e l'urlo che il barbuto cacciò fu così raccapricciante che gelò il sangue degli altri dannati che presero a scappare in tutte le direzioni per mettersi al riparo dalla furia del loro padrone.
Osservandolo con divertita crudeltà, lo tirò a sé a pochi centimetri dal naso:- Questa me la pagherai cara !!! - gli promise sorridendo crudelmente:- Farmi fare questa figura davanti a sua eccellenza Dark Sound ti ha fatto guadagnare un trattamento particolare che sarà mia cura infliggerti personalmente !!! - gli giurò per poi rifilargli una poderosa testata che, complice la corona, squarciò la fronte dell'uomo che prese a sanguinare copiosamente, ma paradossalmente questa fu la di lui momentanea salvezza in quanto il grassone mollò la presa:- Maledetto !!! - imprecò schifato una volta ripresosi dal momentaneo shock:- A momenti il tuo lurido sangue sporcava i miei preziosi vestiti !!! - ringhiò rabbioso prendendo a scuotere con veemenza la mano destra per togliersi di dosso eventuali tracce del rosso fluido
Una volta a terra il barbuto continuava a rotolarsi dal dolore urlando come un forsennato, ma al tempo stesso cercando di concentrarsi per reprimere il dolore e richiamare l'AT-Field per vedere di sferrare un colpo che avrebbe potuto ribaltare la situazione.
Visto tuttavia che sentiva che le forze tardavano a tornare e che il braccio rotto gli faceva un male incommensurabile decise di tentare il tutto per tutto e, rialzatosi faticosamente in piedi stringendo i denti così forte per il dolore che la vista gli si annebbiò temporaneamente, si lanciò contro il panzone centrandolo con una testata all'addome, ma il tentativo fu assolutamente vano visto che, data la stazza del colpito, fu come se fosse andato a sbattere contro un muro di mattoni, muro contro il quale si schiantò finendo a terra dolorante ed intontito.
Tuttavia il grassone non reagì immediatamente in quanto aveva preso ad osservarsi incredulo l'addome prominente: il quattrocchi con quella craniata gli aveva imbrattato di sangue tutta la preziosa camicia !
La bocca gli si apriva e chiudeva senza che alcun suono ne venisse fuori, l'espressione incredula e schifata allo stesso tempo: mai nessuno aveva osato così tanto !
D'un tratto spostò gli occhi sul barbuto che ne venne immediatamente spaventato: le iridi del panzone avevano un'espressione di puro odio che lo trasmettevano come dei dardi infuocati incenerenti:- QUESTA ADESSO ME LA PAGHI !!! - urlò apprestandosi a calare il piede destro sul collo della sua vittima ben deciso a spezzarglielo
Inerme a terra col braccio che ancora non era guarito, all'ex comandante della Nerv chiuse gli occhi in attesa del colpo, ma il medesimo stranamente non arrivò nemmeno dopo diversi secondi.
Incuriosito da tal fatto si azzardò ad aprire l'occhio destro e ciò che vide lo lasciò senza fiato: diverse decine di dannati decisi a tentare il tutto per tutto si erano aggrappati al coronato e lo trattenevano, seppur a fatica, impedendogli di calare l'arto inferiore:- FORZA, COLPISCILO !!! - gli urlò un torturato che stava aggrappato al collo del panzone:- AVANTI, DAGLI IL COLPO DI GRAZIA !!! - lo incitò un altro che ne teneva ferma la gamba destra che era grossa tanto quanto lui

Rincuorato dall'evolversi della situazione Gendo riuscì a mettersi in ginocchio, si afferrò il braccio destro non ancora del tutto guarito con quello sinistro e si lanciò contro il ben vestito deciso a replicare il colpo col quale aveva ucciso il secondo diavolo carnefice.
Immobilizzato da sempre più innumerevoli dannati che nel frattempo gli si erano aggrappati, il sosia del Dope King di Heroes Charge cercava inutilmente di scrollarseli di dosso ma per ognuno che scacciava via altri cinque ne arrivano e non poteva nel mentre non osservare con crescente terrore l'avvicinarsi del barbuto, ma quando quest'ultimo gli era distante solo pochi passi, successe l'impensabile !
In un battito di ciglia tutti si trovarono imprigionati ed infilzati da una fitta rete di filo spinato nero come la pece che, pochi istanti dopo aver trapassato tutti i presenti, venne attraversata da una scossa elettrica di altissimo voltaggio che fulminò all'istante chiunque fosse stato trafitto.
La scossa durò un minuto buono per poi cessare di colpo lasciando nell'aria solo lo sfrigolio e la puzza dei corpi carbonizzati dall'elettricità che come orrendi spaventapasseri pendevano inerti dalla rete metallica e tra i medesimi vi era il panzone che prima di morire rivolse uno sguardo di puro odio nei confronti di Saber che nel frattempo si era avvicinato al compare sorridendogli divertito:- Oh... mi dispiace... - ammise fintamente imbarazzato mettendosi le dita della mano destra davanti alla bocca e fingendo un pentimento che non provava affatto:- Purtroppo anche tu eri in mezzo e vista la tua mole non sono riuscito ad evitare di coinvolgerti... - spiegò seguitando a fingere contrizione mentre si massaggiava la nuca con la mano destra fingendosi imbarazzato
Ormai prossimo a spirare, l'altro ebbe solo la forza di sputargli addosso, gesto che andò a vuoto essendo stato profuso con troppa poca forza:- Ba...st... ar... do... - riuscì infine a biascicare il panzone con le ultime forze prima di crepare definitivamente
Visto che il ciccione si era levato di torno, a Dark Sound non restò altro che girargli le spalle:- Ehhh... che palle !!! - sospirò fingendosi irritato prendendo a grattarsi la testa con la mano destra:- Ora mi toccherà annettere questo buco merdoso di feudo ! - esclamò scuotendo la testa con finto disappunto:- Dovrò pure inventare una scusa per il vecchio Tre Teste quando dovrò informarlo che sto idiota si è levato dai coglioni... - riprese a grattarsi la testa con la mano destra e con disappunto mentre si dirigeva verso il corpo temporaneamente esanime di Rokubongi
Una volta davanti prese a fissarlo con espressione incuriosita e divertita allo stesso tempo:- Considerati convocato per l'esame ! - esclamò ghignando divertito per poi voltargli le spalle ed andarsene mentre, cavata la solita fiaschetta metallica di tasca, bevve un lungo sorso del liquido ivi contenuto per poi cacciare un lungo, sonoro e poderoso rutto:- Ahhh... !!! - esclamò soddisfatto pulendosi con la mano destra la bocca sporca del fluido con cui si era sbrodolato:- Devo organizzare al più presto un'altra festicciola come quella di ieri sera... - bofonchiò tra se e se riponendo nelle pieghe dello spolverino il piccolo contenitore d'acciaio inossidabile:- L'unico problema è sto fastidioso mal di testa post-sbornia... - bofonchiò massaggiandosi l'occipite destro che gli doleva fastidiosamente:- Ma se non altro mi aiuta ad inventare tante tortorucce carine da sperimentare sui miei cari dannati ! - esclamò divertito per poi cavare un sigaro di tasca che si mise in bocca per poi accenderselo e prendere a inspirare ed espirare fumo che modellava in tante minuscole ghigliottine

Un dolore sordo gli rimbombava pesantemente nella testa mentre tutti i suoi muscoli doloranti tardavano a rispondere ai comandi impartiti dal cervello e quando lo facevano ciò avveniva con incredibile lentezza.
Raschiando il terreno con le unghie delle mani riuscì infine, dopo diversi minuti, a contrarle quel tanto che gli consentì di usarle come puntello per alzarsi faticosamente e lentamente sui gomiti, ma dovette più e più volte chiudere gli occhi che aveva riaperto perché la luce delle torce gli dava talmente fastidio che gli sembrava che le pupille gli stessero venendo trafitti da migliaia di spilli incandescenti, ma poco a poco i medesimi si abituarono e il cervello prese ad elaborare le informazioni che la vista stava raccogliendo e trasmettendo.
Il luogo dove si trovava era una specie di pavimento sabbioso di un'arena circolare di fattura romana circondato da mura di nera pietra lucente in cima alle quali si ergevano delle gradinate costruite con lo stesso materiale e al centro di esse vi era il palco delle autorità sul cui trono centrale vi era seduto Dark Sound intento a fumare uno dei suoi sigari:- Mal svegliato ! - lo salutò divertito per poi espellere un lungo sbuffo di fuma a forma di frusta:- Immagino che sarai ansioso di sapere perché sei lì in mezzo alla polvere e non in qualche segreta puzzolente a venir macinato pezzo a pezzo: giusto ? - domandò retoricamente per poi riprendere a fumare con non curanza
Rokubongi nel frattempo finalmente rialzatosi seppur a prezzo di un'infinita fatica, riuscì solo ad annuire ricevendo in cambio una poderosa bastonata nella schiena che lo fece ricadere lungo disteso:- QUANDO IL PADRONE FA UNA DOMANDA SI RISPONDE !!! - gli urlò dietro un diavolo sgherro del biker apparso all'improvviso alle spalle del quattrocchi che, rialzandosi a fatica, riuscì solo a biasciare:- Sì ! - ricevendo in cambio un'altra legnata nelle reni e ricadendo nuovamente a terra:- QUANDO SI RISPONDE SI DICE "SÌ, PADRONE !" OPPURE "SÌ, ECCELLENZA !", CHIARO ?!?! - ringhiò il cornutazzo agitando davanti a sé il randello con l'intento di rafforzare le sue parole
Rialzatosi nuovamente il piedi il barbuto guardò in cagnesco il suo aguzzino prima di spostare l'attenzione sull'usuraio e rispondere:- SÌ, PADRONE ! - ma nonostante ciò ricevette un'altra randellata, stavolta in testa:- TI DEVI ANCHE INCHINARE BRUTTA MERDA INFORME CHE NON SEI ALTRO !!! - ringhiò ancora per poi tirargli un altro colpo alla testa:- Peraltro voi musi gialli dovreste essere specialisti in questo, no ?!?! - domandò retoricamente per poi rifilargli un calcio nel costato
Questa manovra tuttavia fu un errore in quanto il quattrocchi, una volta incassato il colpo, gli bloccò con l'avambraccio sinistro l'arto offendente e, con la gamba destra, gli agganciò la gamba sinistra facendogli lo sgambetto e facendolo cadere a terra, poi, prima che il cornutazzo potesse riprendersi dallo stupore e reagire, gli montò sopra ed uso l'AT-Field per spaccargli la testa.
Il silenzio che seguì il diavolicidio venne rotto da un applauso, e alzando gli occhi verso la fonte del rumore, il barbuto si rese conto che l'autore del gesto era il duca infernale che, bello assiso sul suo trono, se la stava ghignando di gusto:- Bravo ! Bravo !  - lo elogiò divertito ricevendone in cambio uno sguardo perplesso:- Mi piacciono i tipi combattivi !!! - esclamò smettendo di applaudire e sporgendosi un pochino in avanti dal suo trono:- Ora vediamo come te la cavi contro uno che è alla fine del tirocinio per entrare nella mia guardia personale ! - esclamò riadagiandosi sullo scranno per poi schioccare indice e pollice della mano destra
Pochi istanti dopo una delle grate metalliche dell'arena si alzò e dalla medesima sbucarono prima diversi cornutazzi nerboruti che trasportavano con sollecito diverse rastrelliere colme di armi da taglio e, dopo di loro, un altro dannato così curiosamente vestito che Rokubongi dovette sbattere un paio di volte la palpebre per essere certo di non avere le allucinazioni:
I vestiti, il cappello, gli accessori, l'arma, non vi erano dubbi: l'ex comandante della Nerv si trovava di fronte ad un classico pirata fatto e finito !
Un classico rappresentante della bandiera nera con teschio e tibie incrociate come se ne sarebbe potuto trovare in un qualsiasi film, romanzo od opera che ne trattasse l'argomento.
Saber nel mentre si gustava la scena ben intuendo le perplessità dell'esaminando dato che non era una situazione da tutti i giorni il trovarsi di fronte un tizio col cappello a tricorno.
Il duca infernale lasciò che i due si squadrassero ancora per diversi secondi prima di parlare:- Molto bene ! - esclamò facendo sobbalzare il quattrocchi:- Scegli un'arma e poi battetevi fino a quando uno dei due non creperà ! - sentenziò indicando con le dita del palmo della mano destra le varie raccolte di lame il cui trasporto nel piazzale era appena terminato
Giratosi nuovamente verso il suo avversario, Gendo notò che se ne stava lì fermo con le mani sui fianchi con atteggiamento tracotante: ovviamente non sapevano nulla l'uno dell'altro ma il nipponico era ben conscio del fatto che se quel pezzo d'antiquariato era lì di fronte a lui per sottoporlo a non sapeva quale accidenti di test, di certo non era l'ultimo arrivato perciò, nonostante la lunga esperienza di risse da bar e l'intenso addestramento militare a cui si era sottoposto negli della militanza nel Gehinr prima e nella NERV poi, sapeva che avrebbe dovuto stare molto attento per portare a casa la pellaccia.
Decise pertanto di prendersi il tempo per studiare il suo nemico mentre faceva finta di esaminare le varie armi presenti sul luogo: stimò che il pirata era di circa 10/15 centimetri più basso di lui, ma era altresì più piazzato anche se non riusciva a discernere fino in fondo quanti erano muscoli e quanta era ciccia, non sembrava indossare almeno all'apparenza qualche indumento protettivo sotto i vestiti dato che sia la camicia bianca che i pantaloni erano un po' più larghi del necessario, mentre i suoi stivalacci a gambaletto neri seppur avessero visti tempi migliori erano comunque solidi e robusti ma ciò a cui stare veramente attenti era senza ombra di dubbio la sciabola cutlass che gli pendeva dal fianco destro che presentava una lama decisamente insanguinata.
Finita la disamina, al barbuto restava ancora la decisione più importante ossia  la scelta dell'arma anche se questa era praticamente obbligata vista che la vasta disponibilità era per lui solo apparente data la sua assoluta ignoranza in materia di spade, lance ed affini armi bianche ormai appartenenti ad un'epoca superata a cui faceva però da contraltare la sua più che buona conoscenza del combattimento col coltello, quindi, conscio di ciò, si fermò davanti alla relativa rastrelliera da cui, dopo un accurato esame, estrasse un Ka-Bar - USMC Fighting Knife - 1217 dall'impugnatura marrone chiaro e dalla lama grigio-nera di ottima fattura.
La scelta venne silentemente apprezzata dal biker infernale che si concesse un sorriso divertito:- Ora scannatevi ! - comandò esortò i due accompagnando le parole con un gesto d'incitamento sollevando verso entrambi i palmi della mani rivolti al cielo
Al comando del duca, i di lui servi si affrettarono a sgomberare l'arena e quando anche l'ultimo di loro fu celato alla vista e la grata metallica si abbassò con un tonfo sordo, i due dannati si misero in posizione di guardia col pirata che estrasse dalla cintola la sua cutlass ponendosela in diagonale rispetto al corpo con la punta rivolta in alto a sinistra mentre l'ex comandante della Nerv, una volta liberatosi della sua giacca verde che avvolse intorno al braccio sinistro per meglio proteggersi dagli attacchi nemici, assunse la posa militare classica insegnatagli dai suoi istruttori: posto il braccio sinistro avvolto nella giaccia perpendicolare al corpo, era pronto ad un assalto.
Tale gesto aveva la funzione di proteggere l'arto da un colpo di arma bianca che fosse riuscito a passare attraverso il vestito dato che l'osso l'avrebbe parato risparmiando i muscoli principali, i tendini e le arterie che posti all'interno erano al sicuro.

Subito quello con la camicia bianca si gettò contro l'avversario tentando un fendente dal basso verso l'alto, colpo che Gendo evitò facilmente spostandosi di lato verso destra solo per essere oggetto di un diritto tondo da destra verso sinistra che dovette deviare usando la lama del suo coltello da combattimento per poi rifilargli un poderoso calcio negli stinchi che il pirata fece fatica a non prendere in pieno tramite un balzo all'indietro.
Volendo approfittare della situazione il barbuto si lanciò all'attacco cercando un affondo che venne però parato dalla più larga lama del pirata ma che non poté parare un dritto portato col sinistro in piena faccia scagliatogli dall'altro che lo costrinse ad indietreggiare tenendosi il naso con la mano sinistra ma non prima di aver cercato di rendergli pan per focaccia con un cazzotto alla tempia sferrato con l'impugnatura della spada che costrinse a sua volta Gendo ad indietreggiare con un balzo repentino.
Questa piccola pausa dette modo ad entrambi di rifiatare e poi di lanciarsi nuovamente l'uno contro l'altro, ma, se stavolta il pirata tentò un roverso tondo, Rokubongi si lanciò subito tra le gambe dell'avversario ferendolo seriamente alla caviglia sinistra e sbilanciandolo nel frattempo con un colpo all'interno del ginocchio destro.
Il colpo e la coltellata fecero perdere l'equilibrio al bandanato che finì pesantemente a terra dando così modo al barbuto di piantargli le ginocchia nel torace e poi di sgozzarlo con un colpo netto.
Una volta appurato che l'avversario fosse morto, si rialzò e, voltatosi verso l'usuraio, tenendo l'arma con la punta rivolta verso l'esterno a destra e la lama contro il cielo, l'alzò in alto in segno di vittoria.

A seguito di quel gesto seguirono diversi attimi di silenzio da parte di Saber che rimaneva immobile sul suo trono, dopodiché, lentamente, prese a battere la mani.
Rokubongi restò comunque sul chi vive non essendo certo delle intenzioni del nobile ed il sorriso diabolico che si dipinse sulla faccia di quest'ultimo non lo rassicurava affatto.
Solo quando infine l'infernale si alzò dallo scranno e aumentò la frequenza dell'applauso Gendo capì di averlo convinto.
Gli venne tuttavia un mezzo infarto quando la grata si riaprì ed insieme ai servitori di poco fa che trascinarono via il momentaneamente cadavere entrò con aria marziale un enorme barbaro dall'aria feroce e dal viso colorato da righe verticali azzurre e pieno di cicatrici.
Alto sui due metri, con una carnagione bianco latte, i capelli rossicci, la faccia larga ed un naso lungo ne completavano l'aspetto fisico non proprio rassicurante, complice anche il fatto che, prima di piazzarglisi davanti, sputò con palese disprezzo sul temporaneamente cadavere dell'indossatore del tricorno:- Da ora in avanti inizierai il percorso che poi eventualmente ti porterà a provare ad entrare al servizio di sua eccellenza il duca infernale Dark Sound ! - lo informò marziale dopo essersi messo a braccia conserte e averlo squadrato dall'alto in basso:- Vedi d'impegnarti molto più di quanto non facesse quel inutile sacco di merda lì se non vuoi fare la stessa fine ! - sentenziò indicando con un cenno del mento il defunto pirata:- Tieni sempre a mente che siamo a costante rischio di doverci ammazzare con gli altri stronzi che servono gli altri sangue blu che comandano questa baracca ! - gli spiegò levando il dito indice in alto e disegnando in aria un paio di cerchi:- Oltretutto se dopo esser stato confermato vorrai salire la scala gerarchica dovrai sconfiggere in un duello mortale chi sta sopra di te ! - gli spiegò indicandosi con il dito indice della mano destra i gradi che teneva appuntati sul pantaloni neri:- Perciò dovrai sottoporti ad un addestramento così terrificante che rimpiangerai di aver voluto fare il fenomeno ! - lo informò compiaciuto fregandosi le mani sorridendo gongolante squadrando la sua nuova recluta con un ghigno beffardo
L'ex comandante della Nerv aveva ascoltato con attenzione le parole del colosso ben deciso a trarre il massimo profitto dalla situazione che si era venuta a creare:- Ai vostri ordini, signore ! - rispose marziale alzando al contempo il coltello davanti a sé in segno di saluto
Per tutta risposta ricevette un poderoso destro in piena faccia che lo mandò lungo disteso:- Hauptsturmführer Ivor Kar ! - replicò l'altro che era rimasto col braccio destro disteso nella stessa posizione che aveva usato per cazzottare il barbuto ex comandante:- Vedi di non dimenticartelo altrimenti ti rispedirò con le mie stesse mani tra i dannati semplici ! - minacciò facendo col pollice della mano destra il segno dello sgozzamento per poi dargli le spalle:- Ora seguimi ! - ordinò secco girandosi e prendendo ad avviarsi verso l'uscita dell'arena
Lungo disteso e rintronato dal poderoso pugno ricevuto in piena faccia, il barbuto c'impiegò qualche secondo a capire l'ordine impartitogli dal celta:- A-ai vostri ordini, Hauptsturmführer ! - replicò nel frattempo rialzatosi da terra prima di seguire barcollando il suo nuovo ufficiale superiore una volta recuperato e rinfoderato il coltello

Costantemente immerso nei suoi pensieri, senza accorgersene, Gendo era arrivato al limitare dei territori del suo padrone.
Se ne accorse perché la zona era ampiamente illuminata da tantissime torce i cui supporti erano realizzati in stili diversi a seconda di dove puntavano i cartelli stradali che, al centro di ogni piano degli inferi, indicavano le varie destinazioni ove risiedevano i vari malvagi che regnavano in quel luogo.
Incise nella pietra, nel legno o nel metallo, di diversa grandezza a seconda del numero di divinità malvagie, ognuna recava solo un'indicazione di massima del luogo geografico del pantheon di appartenenza, indicazione che si poteva anche desumere dalle scritte ivi incise: Ελλάδα ad indicare i greci, भारत per l'India, Mēxihcah per gli aztechi e così via.
Tra le molte diramazioni quella più grande era puntata sempre verso il basso ad indicare, senza ombra di dubbio alcuna, ove si trovasse la zona sotto il controllo diretto del Re Oscuro anche se, ovviamente, un conto era raggiungere il piano, un conto era avvicinarsi alla di lui personalità che era ben protetta, meglio di qualsiasi altro sangue blu, da un nugolo inimmaginabile di soldati infernali ed ex dannati umani che ne presidiavano l'immenso palazzo reale ed i suoi vastissimi territori.
A tal pensiero Rokubongi cominciò a tremare dalla paura: pur non avendo, ovviamente, avuto mai a che fare direttamente con il nero sovrano, ricordava quella volta quando uno dei regali messi era giunto al palazzo di Dark Sound per portargli la convocazione al gran concilio.
Il diavolo messaggero era di una bruttezza incredibile e poco il suo aspetto rispecchiava l'iconografia classica: occhi rosso sangue con una minuscola iride nera, un corpo immenso dal quale spuntavano diversi bianchi spuntoni ossei, la pelle grigia, ma soprattutto l'aura d'immensa malvagità che unita all'alterigia con cui si muoveva a passo pesante e deciso verso la rampa di scale che conducevano agli appartamenti del biker aveva fatto sì che tutti quelli che erano nel casinò si erano immobilizzati dal terrore come congelati dalla paura con nessuno della truppa dell'usuraio che si azzardava a fare qualcosa di diverso da una penosamente malriuscita faccia truce sulla quale i segni della paura erano evidenti.
A nessuno, nemmeno a qualcuno altolocato come Dark Sound era permesso intralciare il cammino del messaggero reale clone di Doomsday della DC Comics, soprattutto quando era in missione ufficiale come in quella situazione !

- Scharführer Rokubongi !!! - il saluto improvviso lo strappò ai suoi pensieri e lo fece trasalire ed alzare gli occhi sull'autore della frase
Indossato un sorriso di circostanza, si apprestò a ricambiare il saluto:- Ocēlōtl Itstli ! - allargando le braccia verso l'esterno esclamò con finta cortesia all'indirizzo del guerriero giaguaro agli ordini di un altro altolocato infernale
Più basso di Gendo di una ventina di centimetri nonché più magro ma asciutto e muscoloso, la carnagione rossiccia, i capelli neri e gli occhi dello stesso colore, il giovane uomo azteco dell'apparente età di ventidue anni circa, indossava la pelle del felino di cui prendeva la qualifica che gli lasciava scoperti solo la faccia, i polsi e le caviglie.
Il capo del guerriero, oltre ad essere coperto dalla testa, bocca e denti compresi, dell'animale, era ornato da un copricapo di piume bianche che poi, estendendosi verso l'esterno, diventavano di colore marrone-verdastro, mentre i piedi era protetti da dei semplici sandali infradito a suola gialla.
- Sempre di controllo alla frontiera, eh ? - domandò il barbuto più per dire qualcosa adatto ad intavolare una conversazione che per effettivo interesse mentre, seppur non abbassando di un millimetro il suo livello di attenzione, si avvicina al centroamericano che, per venirgli incontro, era entrato nella zona neutra, una striscia di venti metri di larghezza, dieci per ogni sangue blu, che separava le terre dei vari nobili infernali ed all'interno della quale era vietata ogni ostilità
Per tutta risposta l'azteco alzò in aria la sua mācuahuitl ed il suo chimalli:- Ubbidire con gioia agli ordini del sommo Tezcatlipoca è tutto ciò che desidero !!! - esclamò con fierezza mente la luce delle torce si rifletteva sulla di lui spada che, fabbricata col legno e finemente intagliata e levigata, assomigliava ad una mazza da cricket più stretta ma più lunga con incollati ai lati nelle relative scanalature vari pezzi rettangolari di ossidiana nera, il vetro vulcanico che costituiva la parte tagliente dell'arma tipica del suo popolo mentre dal piccolo scudo di legno colorato per metà di bianco, e poi, per due terzi di verde scuro e la restante parte di rosso chiaro, oscillavano quattordici piume, suddivise in tre colori di cui il rosso era la parte attaccata allo scudo, il verde, più scuro di quello dello scudo, ed il giallo ed il bianco alternati erano la parte finale
Da parte sua il barbuto annuì con solennità:- Questo ed altro per i nostri signori e padroni ! - sentenziò battendo il palmo della mano sul coltello che portava alla cintola e che non aveva mai più abbandonato da quando aveva fatto secco il pirata quella volta nell'arena
Il centroamericano esibì un sorriso soddisfatto:- Sarà un gran giorno quando deciderete di passare nelle nostre file, Scharführer ! - esclamò annuendo vigorosamente:- Il nostro signore e padrone sa essere molto generoso con chi è disposto a servirlo valorosamente ! - esclamò levando al contempo le braccia e la testa al cielo
Dal canto suo l'ex comandante della Nerv congiunse tra di loro i palmi della mani e li portò in alto abbassando nel frattempo la testa nel tipico gesto di preghiera da usare nei templi shintoisti:- Ho il massimo rispetto e ammirazione per il vostro signore e padrone, Ocēlōtl ! - proclamò in tono solenne:- Ma la mia fedeltà a sua eccellenza, il nobilissimo Dark Sound, è incrollabile ! - sentenziò spingendo ancora più in alto le mani giunte e la testa in basso
Anche se c'era tanta esagerazione nelle parole e nell'atteggiamento del barbuto, il medesimo stava dicendo la verità: perché cambiare padrone quando Saber gli garantiva una maggior sicurezza non avendo tra le sfere celesti un antagonista naturale come invece ce l'aveva lo Specchio Fumante ?
E perché passare sotto un sì feroce ma altrettanto antiquato sangue blu quando Dark Sound era sempre al passo coi tempi e, contrariamente agli altri nobili, se ne fregava altamente del galateo, dell'etichetta e di tutto ciò che vi era intorno ?
Difatti i vari nobili infernali avevano arrogantemente arricciato i coronati nasi deformi quando Saber, finalmente decisosi a dare una ben definita gerarchia militare ai suoi sottoposti, aveva scelto non d'ispirarsi ai gradi di qualche sanguinariamente impomatato esercito terrestre del passato, ma di scegliere quelli che a loro dire erano sì dei signori macellai ma senza stile alcuno.
D'altronde bastava guardarne il vestiario: una semplice giacca a tre bottoni con qualche fregio senza quasi fronzoli e con solo il nero, un verde grigiastro e uno spento azzurro carta da zucchero come colori, tutto era ben lontano dall'eleganza ostentata dagli eserciti persiani, ottomani, centroamericani e persino da quelli europei dal 16° alla fine del 19° secolo con le loro giubbe colorate e adornate da tanti bei bottoni per non parlare degli eleganti cappelli tricorni e delle bianche parrucche perfettamente incipriate.
No, decisamente l'usuraio aveva dimostrato ancora una volta il suo pessimo gusto che da sempre aveva ostentato adornandosi costantemente come il più selvaggio dei barbari che avevano calcato la terra fino a quando, da rozzo cavallerizzo di sconfinate terre desolate in puro stile unno o mongolo, aveva cominciato a vestirsi come un moderno centauro metropolitano.
Inutili erano state le rimostranze al Re Oscuro che aveva sempre rispedito al mittente le lagnanze visto che il biker seguitava a procurare anime di gran valore e, soprattutto e nonostante ciò, si accontentava della sua posizione seppur non perdesse occasione per rinforzare il suo dominio; pertanto il buio sovrano avrebbe continuato a tollerare la sciatteria dell'usuraio finché le entrate avessero continuato ad essere copiose.
Il centroamericano, dal canto suo, accolse con un lieve moto di delusione l'assoluta fedeltà del nipponico al duca infernale in quanto, un altro modo per rinforzare il proprio potere, oltre all'eliminazione dei demoni/diavoli e dei relativi subordinati umani e non siano essi stati amici od avversari, era il cercare d'ingrossare le file del proprio padrone reclutando tramite l'adulazione, la corruzione o la coercizione i soldati rivali.
Naturalmente il tutto era più facile con gli ex dannati umani e Itstli ne era ben conscio, così come ben sapeva che far saltare il fossato all'ex comandante della Nerv gli avrebbe procurato enormi onori e glorie e così, per indorare ancora di più la pillola, decise di giocarsi quello che lui considerava il suo asso nella manica.
All'improvviso si mise a ruotare la testa per guardarsi attentamente intorno per accertarsi che non ci fossero orecchie indiscrete prima di posare uno sguardo deciso sul suo dirimpettaio:- State ben attento a ciò che vi dirò ora, Scharführer ! - esclamò alzando il dito indice della mano sinistra a mo' di ammonimento e fissandolo con fare serio e solenne al contempo
Gendo assunse un'espressione incuriosita al sentire questa frase ma si guardò bene dall'abbassare la guardia restando nella medesima ultima posizione con la mano destra a contatto col coltello ben conscio che un attacco fulmineo portato per primo gli avrebbe assicurato il vantaggio nonostante il fatto che, in termini di equipaggiamento sia offensivo che difensivo, fosse, almeno in teoria inferiore all'avversario visto che l'arma del centroamericano era più fragile di quanto non sembrasse:- Sono tutto orecchie, Ocēlōtl ! - replicò sfoderando un falsissimo sorriso cordiale ma fremendo internamente per le informazioni che quel fessacchiotto linguacciuto gli avrebbe fornito
Sfoderando un sorriso a trentadue denti, il centroamericano sganciò la bomba:- Il mio illustrissimo signore e padrone ha accettato l'invito alla guerra del nostro buio sovrano !!! - esclamò tronfio alzando le braccia al cielo in un gesto di trionfo

La rivelazione ghiacciò il sangue nelle vene al nipponico: se mai i children fossero riusciti a battere la progenie dei giganti del ghiaccio, si sarebbero in futuro trovati contro lo Specchio Fumante che, se in quanto a potenza, non temeva certo confronti con Behemoth che aveva quasi sconfitto la Nuova Nerv senza peraltro faticare più di tanto, in quanto a capacità offensiva magica gli era nettamente superiore così come lo era in ferocia ed acume tattico !
Notando l'espressione sgomenta del suo interlocutore, l'azteco decise di battere il ferro finché era caldo:- Siete sempre deciso a servire il vostro signore e padrone, Scharführer ? - domandò divertito ma prendendo a studiare con maggiore attenzione la faccia del barbuto:- Vi converrebbe cambiare schieramento finché ve ne è la possibilità... - insinuò con un sorrisetto divertito:- Poi quando il nobilissimo ed eccellentissimo Tezcatlipoca siederà all'immediata destra del nostro magnificentissimo sovrano sarà troppo tardi ! - esclamò sorridendo divertito e soddisfatto
Tuttavia nemmeno questa prospettiva sembrava smuovere Gendo dal suo stato di shock, tant'è che il centroamericano ne restò divertentemente stupito:- La notizia vi ha sconvolto così tanto, Scharführer ? - domandò malcelando un sorriso divertito, poi, visto che il nipponico continuava a restare silente, proseguì:- Ora che finalmente si farà sul serio, quegli stupidi giocattoloni avranno ciò che si meritano ! - esclamò tronfio annuendo convinto:- Se non fosse stato per quei dannati incapaci mollaccioni dei nostri diplomatici che si sono fatti fregare da tutte quelle clausole messe da quei fottuti piumatini loro controparti, sarebbe bastato sin da subito l'immenso signore Tezcatlipoca per far finire immediatamente questa ridicola schermaglia così che avremmo potuto concentrarci sulla vera guerra contro le schiere celesti che ne sarebbe conseguita ! - esclamò secco seguitando ad annuire convinto
Tale affermazione ebbe l'effetto di riscuotere l'ex comandante della Nerv dal suo stato di torpore e lo portò a fissare esterrefatto l'azteco che dal canto suo sorrise divertito di rimando:- Suvvia, non fate quella faccia stupita, Scharführer ! - lo esortò portando il braccio destro dal basso verso l'alto con il palmo della rispettiva mano anch'esso rivolto senza l'alto senza smettere di ghignare:- Meglio tre Evangelion guidati da piloti inesperti che quattro con uno esperto più quel accidenti di straccio troppo cresciuto, non trovate ? - domandò retoricamente osservando la SS con fare divertito
- Assolutamente sì ! - sentenziò il barbuto ripresosi finalmente dallo shock alzando al contempo le braccia ed i palmi della mani verso l'esterno a guisa di accettazione della teoria dell'altro:- Ma chi potrebbe mai anche solo pensare di sconfiggere il grande ed inarrivabile nobilissimo signore Tezcatlipoca ? - domandò mettendo più enfasi che poté nel formulare questa domanda retorica mentre a sua volta alzava faccia, braccia e mani al cielo in un gesto plateale immediatamente imitato dal centroamericano:- Voi sì che siete veramente un illuminato portatore di verità, Scharführer ! - gongolò il centroamericano ignorando non solo che il nipponico pensava l'esatto opposto di quello che gli usciva dalla bocca, nonché che avrebbe persuaso Ivor Karr ad organizzare un bell'agguato così da far secco quello scemo giaguar-impellettato che gli dava sui nervi sempre di più ad ogni incontro insieme a qualcuno dei di lui compari e, perché no, agevolare la dipartita di qualche suo camerata SS troppo intraprendente che gli avrebbe potuto nuocere alla carriera:- Pertanto preparatevi come non mai, Ocēlōtl, e tenete ben affilata la vostra spada che tra poche settimane in tempo terrestre ci ritroveremo contro dei reali validi avversari che dovremo massacrare senza pietà alcuna !!! - sentenziò il nipponico levando al cielo il pugno destro in segno di vittoria seguito poco dopo dal centroamericano che, a sua volta, alzò la sua spada al cielo intonando il suo tipico urlo di guerra eccitato alla prospettiva di massacrare qualche angioletto e coprirsi così di gloria ed onori

Il nipponico attese pazientemente che il centroamericano finisse il suo show, poi decise che era ora di accomiatarsi:- Ora devo salutarvi, Ocēlōtl. - salutò cortesemente con un gesto della mano destra:- Resterei volentieri a chiacchierare con voi ma il dovere mi chiama. - mentì girandosi di 45° verso destra
Naturalmente il guerriero giaguaro ci cascò in pieno:- Quand'è così non vi trattengo oltre, Scharführer ! - esclamò cordiale apprezzando la diligenza del nipponico ai doveri che era chiamato a svolgere:- Sempre siano venerati i nostri grandi signori e padroni ed al prossimo incontro ! - esclamò alzando in aria la sua arma a guisa di saluto per poi prendere ad incamminarsi in direzione dei territori di cui era a guardia girandosi così da dare la schiena a Gendo che, combattuto tra il saltare addosso al centroamericano o lasciarlo andare per poter ancora usufruire della di lui dabbenaggine, scelse quest'ultima opzione:- Sempre siano venerati ed alla prossima ! - salutò a sua volta con finta enfasi per poi andarsene anche lui
I due si erano tuttavia allontanati di poco che si udì una voce ironica:- Ma come ?!?! - domandò la medesima fintamente incredula:- Fate finire così il vostro appuntamento galante ?!?! - seguitò a domandare sempre col tono di prima:- Ma li hai visti Nikeratos ? - domandò il possessore della voce a chi gli stava accanto che si mise a scuotere la testa con disappunto:- Non per nulla, Xenokrates, sono solo due BARBARI ! - rispose l'altro calcando il tono sull'aggettivo mentre prendeva ad annuire vigorosamente per poi scoppiare a ridere insieme al compare

All'unisono sia il nipponico che il centroamericano si voltarono verso i possessori della voce ed entrambi fecero una smorfia di fastidio una volta riconosciuti i di loro volti:- Hippeis Nikeratos, Hippeis Xenokrates... - salutò atono Gendo mettendo la mano sul coltello mentre si affrettava a tornare nella zona neutrale presto imitato dall'azteco che, a sua volta, si mise in posizione di guardia alzando lo scudo davanti a se e girando la spada dalla parte delle pietre, il tutto più per far scena che altro visto che nemmeno i due opliti spartani sudditi di Ares avrebbero osato violare la zona franca considerando che nemmeno il ferocissimo e sanguinario dio della guerra ellenico avrebbe gradito far infuriare Tezcatlipoca e/o Dark Sound il quale non avrebbe esitato a riscuotere qualche credito presso qualche testa coronata, con tutte le conseguenze del caso, o a chiedere al Re Oscuro di dar via libera alle sue Saber Schutzstaffel, o SSS per gli amici, all'utilizzo dell'altra arma loro in dotazione oltre a quella bianca
Alti più del guerriero giaguaro e più massicci, erano tuttavia più bassi di Gendo di tutta la testa, la carnagione chiara ormai scurita dal sole mediterraneo, gli occhi chiari ed i capelli biondi portati il primo lunghi sulla schiena ed il secondo corti ma coi ricci boccoluti che ne scurivano il colore, non fosse stato per la parlata e l'inconfondibile equipaggiamento, sarebbero potuti tranquillamente passare per qualunque popolo del nord Europa.
La risposta del più grosso dei due fu un gesto stizzito portato con la mano destra recante la sua dory d'ordinanza:- Fa' silenzio, BARBARO, che il solo pensiero di sentire il tuo rozzo e ridicolo linguaggio mi causa nausee ed emicranie ! - lo irrise mentre il compare, trattenendo a stento le risa, decise di far finta di essere conciliante:- Suvvia, Xenokrates, lascialo stare che ha già i suoi problemi ad essere alle dipendenze di quella sottospecie di periece tossico ed ubriacone che ha il titolo che ha solo perché, al contrario del nostro nobilissimo padrone, diversi sangue più o meno blu hanno le mani bucate o non sono capaci di trovare elementi validi per fare certi lavori, come invece faceva la nostra efficiente krypteia, e sono quindi costretti a rivolgersi a quel BARBARO ! - ironizzò calcando ancora una volta la voce sull'aggettivo scuotendo nuovamente la testa con disappunto
Nikeratos annuì vigorosamente prima di dire la sua:- Ma perché ? L'hai visto l'altro ? - domandò indicando l'azteco:- Quel nanerottolo è più adatto al ruolo comico in qualche rappresentazione teatrale che a scendere in un campo di battaglia ! - lo offese con chiaro riferimento al fisico ed all'equipaggiamento del guerriero giaguaro
La provocazione andò completamente a segno ma il centroamericano dovette mordere il freno, non solo per il fatto di trovarsi in zona neutra, ma anche perché in fondo era conscio sia della sua inferiorità fisica che per quanto riguardava l'equipaggiamento dato che legno e pietra mai avrebbero potuto competere con il ferro della lancia e della spada oplitica o con il bronzo con quale erano costituiti gli schinieri, le thorax, i kranos e gli hoplon, rispettivamente le armature anatomiche, gli elmi corinzi e gli enormi scudi rotondi con tracciata sopra una lambda rossa che i due greci indossavano.
Dello stesso avviso era, ovviamente, anche Gendo che, tra i quattro, era quello apparentemente più carente in termini di equipaggiamento sia offensivo che difensivo soprattutto nei confronti dei due compagni del re che erano due vere e proprie fortezze ambulanti dell'età classica.
Visto comunque che aveva da fare e che quei due marmittoni gli stavano solo facendo perder tempo, il nipponico decise di cominciare ciò che gli riusciva meglio: manipolare gli altri a suo vantaggio !
Per farlo cominciò, ovviamente, da quello che lui reputava il più fessacchiotto di tutti, l'azteco:- Lasciamo perdere i lor signori hippagretai, Ocēlōtl. - invitò guadagnandosi un'occhiata stupita da parte del nanetto:- Seppur siano due comandanti della cavalleria chiamati a far parte della guardia reale, sono solo due vecchiacci buoni solo a ricordare i bei tempi andati prima di essere sottomessi da quelli che loro si ostinano a chiamare barbari. - chiaro era il riferimento alla conquista macedone prima ed a quella romana poi che peraltro avevano agevolata alleandosi con le legioni romane contro Filippo V re di Macedonia
La pungolatura ovviamente andò perfettamente a segno ma l'ex comandante non aveva finito:- D'altronde da un esercito che anziché mirare alla perfezione fisica, mentale e strategica, preferiva divertirsi con i suoi giovani allievi non merita altra fine. - sentenziò chiudendo gli occhi ed annuendo convinto mentre il centroamericano prese a ridersela sotto i baffi
Ovviamente i due opliti non la presero per niente bene:- Essere insultati in tal modo da un barbaro è inaccettabile !!! - sentenziò Xenokrates irritato:- Soprattutto da chi fa lottare i propri cosiddetti campioni in mutande ! - sentenziò con chiaro riferimento al mawashi, il perizoma indossato dai lottatori di sumo
Nikeratos annuì convinto:- Senza contare quel ridicolo rotolino orizzontale di capelli simbolo della loro presunta elite guerriera ! - esclamò riferendosi al chonmage, la pettinatura caratteristica dei samurai
Stavolta fu il capellone ad annuire:- Che poi facevano tanto i duri ma si vestivano come delle donnicciole ! - sentenziò portando le mani alla cintura per poi allargarle ed abbassarle ad indicare una gonna e, nello specifico, l'hakama, una sorta di lunga gonna-pantalone usata anche nella pratica del kendo
- Ben detto ! - replicò il riccioluto annuendo con vigore:- Noi, invece, andavamo sempre in giro scalzi e nudi se non per il mantello che portavamo sempre tutto l'anno ! - esclamò tronfio afferrando un lembo del rosso indumento e ravvivandolo verso l'esterno
Le obiezioni diedero l'occasione al quattrocchi per rincarare la dose:- Se pensate che dei tripponi in mutande rappresentino l'elite guerriera del mio popolo sbagliate di grosso. - evidenziò sistemandosi gli occhiali sul naso col suo tipico gesto:- I nostri migliori combattenti oggigiorno non sono atleti, non combattono in mutande ma indossano eleganti completi così costosi che i vostri cosiddetti nobili potrebbero solo sognare di comprare, e sono talmente potenti che gli basterebbe aprire il portafogli per comprare senza problemi i ruderi del vostro paesello e quei quattro poveri idioti che portano altri fessi a vedere quei quattro muri in rovina che ormai vi rimangono. - replicò rintuzzando punto per punto le critiche al vestiario per poi irridere la situazione economica-sociale della nazione sud-europea
I due spartani non la presero affatto bene, ma all'improvviso quello coi capelli corti sorrise divertito:- Ma non farci ridere ! - lo esortò sdegnato colpendo il suolo con la base dell'asta della lancia:- Un vero guerriero si vede sul campo da battaglia ! - sentenziò alzando in diagonale la sua arma lunga:- Tutto ciò che non sia sbudellare un nemico sono solo parole prive di ogni contenuto ! - conclamò colpendo nuovamente il suolo con la base dell'asta della sua dory
Il nipponico stava per rispondere ma venne preceduto:- Siete voi che non capite !!! - saltò su all'improvviso l'azteco indicando gli altri due con la punta della sua arma:- Se quelli che voi disprezzate non ci fossero stati, voi non avreste avuto né da mangiare né la paga per il vostro servizio !!! - sentenziò irritato per il poco rispetto che i due greci dimostravano per il complemento dell'esercito:- Se non ci fossero stati i colti sacerdoti che pregavano l'eccellentissimo signore Ares che vi garantiva supporto e protezione, la vittoria non vi avrebbe arriso così spesso !!! - s'infervorò agitando in aria la sua spada con la luce delle torce che si rifletteva sui frammenti di ossidiana mandando bagliori che sembravano rafforzare le parole del guerriero giaguaro
Il barbuto osservò sorpreso il piccoletto di cui non si aspettava l'intervento, ma, come suo solito, colse l'occasione per rinforzare la sua posizione:- Ben detto Ocēlōtl ! - esclamò mettendosi a braccia conserte ed annuendo vigorosamente:- Ma, a quanto pare, i nostri illustrissimi colleghi non l'hanno ancora capito, visto che se ne vanno in giro a dire questo coacervo di scemenze con tanta convinzione. - constatò allargando le braccia e facendo spallucce
Dal canto suo il centroamericano non era del tutto stupido e raccolse al volo l'assist involontario del barbuto:- Tutto ciò, Scharführer, dev'essere sicuramente dovuto al fatto di aver ricevuto troppe botte durante l'addestramento. - ironizzò coprendosi la bocca con la mano per celare le risa
Sorpreso per la seconda volta in pochi secondi, l'ex comandante decise a sua volta di raccogliere l'assist e di rincarare nuovamente la dose:- Mai osservazione fu più giusta, mio buon amico ! - esclamò seguitando ad annuire guadagnandosi gli sguardi perplessi dei due greci ed uno adorante da parte dell'azteco che sentiva di aver fatto un passo avanti importante nei suoi rapporti e di conseguenza nei suoi piani di conversione del nipponico:- Senza contare che, chiunque di quelli che loro apostrofano come "ciccioni in mutande", batterebbe facilmente in uno scontro a mani nude loro due e molti altri dei loro amici bellimbusti ! - sentenziò mettendo più enfasi possibile mentre allontanava le mani dalla pancia e pestava pesantemente a terra la gamba sinistra prima e quella destra poi scimmiottando la stazza e la posa iniziale di un lottatore di sumo:- D'altronde è palese ! - continuò ben deciso a non lasciar spegnere la fiamma della provocazione:- Esser stati sconfitti da chi è considerato nulla più che un barbaro e pure con la propria tattica, è quanto di più ridicolo ci possa essere ! - sentenziò con chiaro riferimento alla falange macedone, la versione migliorata di quella greca, mentre, portato il braccio sinistro col pugno chiuso davanti a se, alzò in aria il destro prima a simulare l'atto di scagliare la lancia e poi, portandolo diagonalmente verso la fine del costato, ne estese poi il relativo braccio nell'atto d'infilzare qualcuno
La provocazione andò completamente a segno complice anche il fatto che Itsli stava sghignazzandosela di brutto:- Non ti conviene tirare troppo la corda, barbaro ! - gli intimò il greco dai capelli lunghi puntando nella direzione di Rokubongi la lunga lancia:- Potresti trovarti trafitto quando meno te lo aspetti... - profetizzò facendo compiere dei piccoli cerchi in aria alla punta della lancia:- Magari non appena metterai piede fuori da questa zona... - suggerì facendo il finto tonto agitando in aria la lancia ad indicare i dintorni:- Oppure... - s'intromise l'altro
Gendo raccolse a piene mani la provocazione ma solo per usarla a suo vantaggio:- Curioso perché stavo giusto giusto pensando la stessa cosa... - rispose sogghignando diabolico mentre prese a soffregarsi il mento con pollice ed indice della mano destra:- Ma visto che siamo tra nobili guerrieri ho in mente una soluzione che ci soddisferà tutti ! - sentenziò battendo all'improvviso le mani tra di loro all'altezza del petto:- Un bel duello all'ultimo sangue ! - esclamò per poi alzare ed abbassare di colpo il braccio destro con l'indice teso ad indicare i due ellenici

Se una persona qualsiasi fosse passata di lì in quel momento, si sarebbe stupito di come un giapponese del XXI secolo potesse parlare e farsi capire in totale scioltezza da un azteco e da due greci vissuti centinaia di anni prima di lui e che lo stesso valesse per gli altri.
La spiegazione, tuttavia, era molto semplice: gli effetti di ciò che era accaduto sulla terra ai tempi della distruzione della torre di Babele, cessavano non appena, a seguito della morte, l'anima lasciava il corpo ed approdava in uno dei tre regni ultraterreni.
Sempre la solita persona qualsiasi sarebbe rimasta quantomeno shockata dalla proposta del nipponico che era quello peggiormente equipaggiamento fra tutti e quattro; ovviamente questo presupponeva la non conoscenza della proverbiale astuzia del barbuto che aveva già elaborato un piano dei suoi.
La proposta del quattrocchi prese completamente in contropiede i due europei ed il centroamericano, ma se, dopo qualche secondo di stupore, i due opliti scoppiarono a ridere grassamente, l'azteco fissava perplesso colui che era al suo fianco:- Ma Scharführer... - cercò di obbiettare prima di venir tacitato da un gesto secco della mano destra da parte del seguace di Dark Sound:- So quello che faccio ! - replicò deciso parlando sottovoce per non farsi udire dai due prossimi avversari:- Seguite attentamente le mie indicazioni e ci sarà gloria anche per voi ! - tagliò corto guardando fisso davanti a lui apprestandosi a finire i dettagli del suo piano
Nel frattempo i due ellenici si stavano ricomponendo seppur a fatica:- Devi uhmpf... aver perso... ah ah ah... il senno... uhmpf... barbaro... ih ih ih ! - lo apostrofò il primo dei due seguaci di Ares presto seguito dall'altro:- Ben detto ! - sentenziò l'altro accolito:- Pensa di poter batter noi con quel coltellino ! - ironizzò puntando il dito contro l'arma del nipponico
Senza minimante scomporsi, l'ex comandante della Nerv cominciò a mettere in atto il suo piano:- Ocēlōtl Itsli, vi concedo il permesso di entrare nel territorio da me presidiato per il tempo necessario a tracciare un'area di passi 20x20 che costituirà l'area della tenzone che effettuerò contro Hippeis Nikeratos prima e contro Hippeis Xenokrates poi e a cui voi assisterete ! - esclamò serio sempre guardando fisso davanti a lui
La richiesta o meglio l'ordine venne accolto nuovamente dalle perplessità del guerriero giaguaro e dalle grasse risate dei due opliti.
Visto che l'azteco non si muoveva, Gendo ripeté l'ordine:- Affrettatevi, perfavore, mio buon amico così che potremo poi entrambi tornare alle nostre principali occupazioni. - lo esortò con finto sorriso benevolo
Con gli occhi sbarluccianti, il moro si affrettò ad eseguire il suo compito e, una volta entrato nei territori di Dark Sound, prese prima a misurare la distanza richiesta e poi a segnare i punti cardinali con la sua spada, dopodiché, sempre con la sua arma, tracciò con cura ed attenzione i confini del campo:- Ho finito, Scharführer ! - esclamò infine dopo poco alzando davanti in aria la sua mācuahuitl
Il padre di Shinji accolse la notizia con un cenno della testa prima di rivolgersi ancora ai due spartani:- Allora, signori, vogliamo andare ? - domandò invitandoli con un gesto della mano destra recante il palmo girato verso l'alto indicando con la medesima l'improvvisata arena

I due guardiani reali presero a confabulare tra di loro: possibile che il nipponico veramente pensasse che ci sarebbero cascati così facilmente ?
I casi erano due: o lui era così stupido da crederci o pensava che lo fossero loro due.
Consci di ciò, gli opliti iniziarono a controllare il terreno al di là della zona franca: con occhio attento cercarono anfratti, rocce, vegetazione od imperfezioni nel terreno che avrebbero potuto essere o tradire la presenza di nascondigli ove si celassero altri soggetti agli ordini di Dark Sound e quindi a difesa del territorio.
Tuttavia non vi era nulla del genere: il paesaggio era semplicemente spoglio e brullo a perdita d'occhio, praticamente una sconfinata e piatta prateria.
Visto che i due non sembravano decidersi, Gendo, che non aveva voglia di perdere altro tempo, decise di accelerare i tempi:- Se una volta che mi avrete sconfitto lascerete andare l'illustre Ocēlōtl Itsli, lui s'impegna a testimoniare che vi ho sfidato io completamente conscio di cosa ciò avrebbe comportato. - esclamò indicando con l'indice della mano destra l'azteco che si mise immediatamente ad annuire per confermare le parole di quello che lui credeva fosse il suo nuovo amico
Nuovamente i due spartani si consultarono con lo sguardo, ed infine, convinti dalle rassicurazioni del quattrocchi, con passo cadenzato ma prudente uscirono dalla zona neutra per avvicinarsi alla zona delimitata dall'azteco, poi, qualche secondo dopo, il primo seguace di Ares entrò nel campo, seguito poco dopo da Gendo che seguitava a rimanere calmo ed impassibile.
La tensione era alle stelle con l'oplita che, calato completamente l'elmo sul volto, alzò l'enorme scudo rotondo a protezione del suo corpo e la lancia pronta a colpire mentre il nipponico si limitò a mettersi in guardia come per affrontare un normale corpo a corpo con la mano destra aperta a taglio davanti a sé e e l'altra, impugnante il coltello, in diagonale rispetto al corpo:- Quando vuoi, patetico pezzo di perdente ! - sentenziò con un sorriso sarcastico all'indirizzo dell'oplita che non se lo fece ripetere due volte e, con uno scatto veloce, prese a correre per poi, ad una distanza di circa due metri dal suo avversario, balzò in aria ed in avanti deciso a trafiggerlo con la sua lunga arma.
La tempistica era perfetta, così come l'esecuzione e tutto sembrava svolgersi al rallentatore con il guerriero giaguaro che sudava freddo al pensiero dell'imminente carneficina mentre l'altro spartano sogghignava soddisfatto.
Alla fine ci fu l'impatto, violento e devastante ma, con somma sorpresa dei tre guerrieri nonché l'orrore dei due greci, la punta della dory si ruppe subitaneamente quando si scontrò con ciò che ne aveva fermato la corsa: uno scudo antisommossa a tutto corpo in duralluminio !
Approfittando della sorpresa e della forza cinetica, l'ex comandante della Nerv ne approfittò per colpire il rivale con la sua difesa rettangolare, ma l'altro dimostrò le sue doti di guerriero reagendo d'istinto e parando il colpo col suo hoplon, venendo tuttavia scagliato via a seguito del contraccolpo subito.
Ricaduto a terra, rotolò brevemente per allontanarsi dall'avversario per poi mettersi in ginocchio tenendo sollevato lo scudo davanti a se mentre estraeva la spada.
Stupefatti i due spettatori del combattimento osservavano ciò che era appena successo, ma le reazioni furono diverse visto che Itsli esultò come se avesse vinto mentre Xenokrates strabuzzava gli occhi e stringeva nervosamente e rabbiosamente la presa sulla sua arma lunga.
Dal canto suo Nikeratos masticava amaro e faceva la faccia truce maledicendosi internamente per essere cascato in un tranello così banale:- Figlio di una cagna lebbrosa !!! - ringhiò all'indirizzo di Rokubongi:- Mi hai ingannato !!! - protestò rimettendosi in piedi e puntandogli la spanda contro
Dal canto suo l'ex comandate si concesse uno dei suoi rari sorrisi compiaciuti:- La colpa è solo tua, idiota ! - lo apostrofò:- O pensavi veramente che io me ne sarei stato qua inerme a farmi massacrare da un appestato come te ? - domandò retorico sogghignando divertito puntandolo col dito indice della mano destra
Non giunse, tuttavia, alcuna risposta verbale da parte del greco se non il gettarsi ferocemente all'attacco deciso a cancellare l'affronto subito.
Con passi rapidi giunse a distanza utile per cercare d'infilzare Gendo, ma ancora una volta dovette fare affidamento sulla sua difesa circolare per parare il colpo che il nipponico portò con l'arma che aveva appena impugnato estraendola da dietro lo scudo.
Nuovamente sia i due spartani che il guerriero giaguaro rimasero sorpresi dall'evolversi degli eventi con i primi due sempre più increduli e nervosi ed il terzo che rimaneva a bocca aperta dallo stupore e dall'ammirazione per Rokubongi.
Il contrattacco non era tuttavia terminato con il padre di Shinji che seguitò a colpire l'avversario sebbene questo parasse tutti i colpi non accorgendosi però dei danni che stava subendo l'oggetto con su disegnata la lambda rossa.
Ormai costretto in ginocchio per la violenza dei colpi che stava subendo, il seguace di Ares tentò di cavarsi d'impaccio portando un affondo disperato che andò a segno solo per infrangersi su ciò che era a copertura del torace dell'isolano.
Di nuovo i tre combattenti di un tempo passato rimasero senza parole quando notarono che a protezione del tronco del suddito di Dark Sound era comparso un voluminoso giubbotto antiproiettile di varie tinte di blu.
Volendo godersi la scena ed il terrore che si stava via via impadronendo del suo avversario, Gendo aspettò fino a quando la vestizione dell'indumento, che si stava concretizzando pian piano in un'infinità di piccole lamelle che, dalla posizione iniziale a 30°, presero ad appiattirsi ed unificarsi tra di loro fino a ricoprire completamente il corpo dell'ex comandante e la testa ove si solidificarono in un elmo con visiera.

Nessuno dei tre guerrieri classici fiatava !
Ciò di cui si era reso protagonista l'isolano era un qualcosa di stupefacente e di terrificante allo stesso tempo: ora davanti a loro si stagliava una fortezza ambulante dell'epoca moderna armata però, non di un manganello, ma di una mazza d'arme flangiata decisamente più distruttiva del pezzo di legno normalmente in dotazione.
Completamente intontito dalla piega che avevano preso gli eventi, l'oplita riuscì solo all'ultimo e solo parzialmente a parare il colpo che gli si abbatté sull'elmo lasciandolo stordito dando così modo a Rokubongi di mettergli il piede sulla spada per poi vibrare un colpo dal basso verso l'alto così da far alzare lo scudo nemico per poi rifilargli un poderoso calcio in faccia, sempre dall'alto verso in basso spostandogli l'elmo così da accecarlo temporaneamente per poi abbattere una, due, tre, diverse volte la mazza sulla testa.
Completamente in trance si accorse a malapena che l'altro era morto fino a quando una voce lo riscosse:- ATTENTO SCHARFÜHRER !!! - l'avvertimento dell'azteco giunse appena in tempo dando così tempo a Gendo di alzare istintivamente lo scudo parando così l'attacco portato con la lancia dall'altro oplita che si era gettato nel campo di battaglia dopo la morte del compare.
I due, dopo essersi messi in posizione di guardia con gli scudi alzati, presero a girarsi intorno con molta cautela ben consci che il primo errore sarebbe stato molto probabilmente fatale.
Il greco aveva il vantaggio di poter mantenere le distanze grazie alla sua dory, ma altresì sapeva di essere in svantaggio nel corto raggio seppur era più bravo come spadaccino rispetto al nipponico.
Dal canto suo Gendo sapeva di essere superiore come equipaggiamento, ma sapeva altresì di dover star attento perché un taglio nel punto giusto avrebbe potuto causargli parecchi problemi.
Deciso a giocarsi il tutto per tutto, decise quindi di partire alla carica usando lo scudo a guisa di ariete confidando nel fatto che l'orgoglio e l'addestramento avrebbe impedito all'oplita di spostarsi.
Così accadde e lo scontro tra le due difese produsse un clangore tremendo ed un successivo fastidioso stridio quando i due oggetti presero a sfregare tra di loro.
Ben presto entrambi si resero conto che, per quanto spingessero, nessuno dei due riusciva a smuovere l'altro, pertanto Gendo decise di giocarsi il tutto per tutto e, spostato lo scudo verso sinistra, vibrò poi un colpo col medesimo avendo cura di agganciare quello avversario così da fargli aprire la guardia per poi abbassarsi di colpo e rifilargli una testata che lo fece barcollare ed indietreggiare fino all'esterno del quadrato:- ORA OCĒLŌTL !!! - tuonò Rokubongi:- FATENE LA VOSTRA PREDA !!! - esclamò, e, prima che il greco potesse rendersene conto, il centroamericano gli piombò alle spalle e tranciò i polpacci del nemico con la sua spada facendolo cadere a terra per poi appoggiargli le lame di ossidiana sul collo:- PER LA GLORIA DEL SOMMO TEZCATLIPOCA !!! - invocò prima di tagliare la gola allo spartano che morì maledicendo i due
Soddisfatto dell'esito del duello, l'ex comandante della Nerv fece sparire l'armamentario:- Sono entrambi vostri mio buon amico ! - esclamò prima di prendere ad allontanarsi dalla scena come se nulla fosse successo mentre si aggiustava la giaccia con entrambe le mani:- Consideratelo un segno della mia amicizia ed un ringraziamento per l'informazione che mi avete fornito in merito al vostro padrone. - rivelò facendo una sorta di saluto con la mano destra ed il relativo braccio che portò dall'interno verso l'esterno tenendo la prima poco sopra l'altezza della spalla:- Tirateveli dietro, prendetevi il merito della loro uccisione, non raccontate a nessuno quanto mi avete visto fare ed uscite dal territorio da me presieduto prima che arrivi qualcuno. - suggerì senza smettere di camminare né voltandosi indietro
Itsli lo fissava immobile a metà tra l'incredulo e l'adorante e solo dopo diversi secondi si scosse:- Vi sono infinitamente debitore Scharführer !!! - esclamò felice come un bambino che aveva ricevuto in dono il giocattolo che tanto voleva mentre agitava in aria la sua arma a guisa di saluto:- Ricambierò il favore quanto prima !!! - promise ricevendo come risposta lo stesso gesto di prima da parte di Gendo che, ormai incamminatosi in direzione opposta, dopo diversi metri svoltò a sinistra con l'intenzione di costeggiare prima il confine indiano così da vedere o di scambiare quattro chiacchiere a caccia d'informazioni con qualche altro dannato di pattuglia o di farlo fuori qualora se ne fosse presentata l'occasione, e di recarsi poi al confine coi territori dominati delle oscure divinità mesopotamiche, si mise mentalmente a fare un bilancio di quanto sin'ora appreso: certo il fatto che le notizie sul giornale non fossero vere o comunque aggiornate era stato un brutto colpo ai suoi piani di fare colpo su Dark Sound, ma il pizzino estorto al mostrone e la notizia datagli da quel linguacciuto l'azteco avevano ampiamente compensato quel fatto, e chissà mai che tra una chiacchiera ed un'altra con qualche variopintamente colorato indù o qualche barbut-elaborato mediorientale non saltasse fuori il nome di qualche altro sicuro futuro avversario della Nuova Nerv.

L'ultimo cliente dell'ora di pranzo aveva da poco lasciato il locale, ed l'attesa che seguì la chiusura dell'esercizio sembrò infinita ai due albini e a Shinji.
Passato qualche minuto, poco a poco sul pavimento del locale presero a formarsi in contemporanea un cerchio di fuoco ed un mini tornado di piume nere che andarono ad allagarsi il primo e ad alzarsi l'altro sempre di più.
Ad un certo punto, tuttavia, l'espansione del cerchio si fermò mentre Sebastian usciva con passo tranquillo dal suo inusuale mezzo di trasporto.
Datosi una lieve spolverata al bicipite destro con un colpetto delle dita della mano sinistra per togliersi un inesistente granello di polvere, s'inchinò rispettosamente di fronte al terzetto:- Vostra altezza reale, principe Tabris ! - salutò con deferenza e rispetto portando al contempo il palmo della mano destra sul cuore sorridendo cordialmente:- Vostra maestà, regina Lilith ! - salutò nuovamente con deferenza inchinandosi nuovamente dopo essersi di poco raddrizzato:- Lord Ikari ! - salutò in giapponese mentre eseguiva un altro inchino:- I miei più sentiti ossequi ! - omaggiò raddrizzandosi infine
Ovviamente a nessuno dei tre era sfuggito il fatto che il duca infernale non fosse ancora apparso ed il fatto era quantomeno curioso:- Ma il tuo compare dov'è ? - domandò sospettoso Kaworu facendo rimbalzare lo sguardo dal maggiordomo oscuro al cerchio infuocato e viceversa
Quasi che fosse imbarazzato, il capellone prese a sistemarsi la cravatta anche se non ve n'era alcun bisogno:- Vedete vostra altezza reale principe Tabris... - iniziò cauto misurando le parole:- Ho preferito precedere sua eccellenza lord Dark Sound per innalzarvi un'umile supplica... - ammise solenne mettendosi le mani unite dietro la schiena
Perplessi i tre ex-children si guardarono confusi: che richiesta avrebbe mai voluto sottoporre loro l'oscuro capo-servitù ?
Visto che la faccenda lo interessava e lo incuriosiva più degli altri, fu Shinji a porre la fatidica domanda:- Cosa vorreste domandarci, messer Michaelis ? - chiese con fare cortese avanzando di un passo verso l'infernale interlocutore
Subitaneamente il capellone si girò col busto verso l'ex 3rd:- Vorrei chiedere alle signorie loro la possibilità di evitare reazioni eccessive alla vista del nuovo abbigliamento del nobilissimo Dark Sound. - precisò passando a parlare in giapponese per rispetto nei confronti di occhi azzurri ed inchinandosi leggermente in avanti e portando le braccia a contatto col torace tenendo gli avambracci piegati ad angolo acuto
Sempre più perplessi, i nostri amici si scambiarono nuovamente un'occhiata confusa, poi, dopo qualche secondo d'indecisione, presero la loro decisione:- Faremo il possibile ! - promise sincero il lilim annuendo seriamente ed alzando la mano destra di fronte a sé a guisa di promessa
Dal canto suo il maggiordomo oscuro fece un nuovo inchino:- Vi ringrazio infinitamente Lord Ikari ! - esclamò con gratitudine per poi raddrizzarsi e voltare la testa verso il cerchio di fuoco che seguitava a crepitare pur restando invariato in ampiezza:- Avete sentito vostra grazia ? - domandò interessato controllando eventuali cambiamenti nell'ardente forma geometrica:- Lord Ikari e le illustrissime altezze reali sue amiche hanno promesso. - gli ricordò per incitarlo, e così facendo sembrò spezzare l'indecisione del duca infernale visto che, d'un tratto, le fiamme ripresero vigore innalzandosi con forza mentre il diametro della figura piana si espandeva a vista d'occhio dando così modo al suo utilizzatore di mettere infine piede nell'esercizio commerciale

La scena che si parò davanti ai tre era paradossale: da una parte il longilineo, elegante e sempre elegantemente vestito Sebastian nel suo consueto completo da maggiordomo, mentre Dark Sound...
Beh... se non fosse emerso dal suo consueto cerchio di fuoco ornato da vari strumenti di tortura, nessuno avrebbe creduto di trovarsi di fronte lo sboccato duca infernale !
La reazione fu unanime: Shinji, Kaworu e Rei sbatterono più volte le palpebre degli occhi spalancati piegando al contempo la testa, i due maschi verso destra e la femmina verso sinistra, mentre cercavano di definire chi o cosa avevano davanti: scarpe nere di tipo Duilio, ghette bianche copri scarpe con sei bottoni neri laterali, un elegante gessato nero a strisce bianche confezionato in un blazer doppiopetto di ottima fattura, una cravatta nera che spiccava su una linda camicia bianca, bretelle del medesimo colore principale del vestito erano agganciate ai pantaloni, un garofano rosso spiccava all'occhiello della giacca mentre un cappello Borsalino nero cinto da una fascia bianca completava il vestito.
Passato il primo momento d'incredulità, dalle gole dei due angeli prese ad uscire qualche sghignazzata mascherata da imbarazzati colpo di tosse e dalle mani destre opportunamente messe davanti alle bocche mentre, dal canto suo, Shinji seguitava ad osservare stupefatto l'usuraio nel suo nuovo look da gangster anni '30.
Vedendo in pericolo la situazione complice il fatto che Saber si era pericolosamente accigliato per l'atteggiamento tenuto dai due albini, Sebastian decise d'intervenire:- So che alle loro nobiltà questo repentino cambio di vestiario del nobile Dark Sound può sembrar inconsueto. - ammise mettendosi a posto i lembi della giacca tirandoli leggermente verso il basso:- Ma sono più che soddisfatto dell'ottima scelta attuata da sua eccellenza in merito all'abbigliamento ! - esclamò con aria convinta ed osservando nel medesimo modo il biker
Dal canto suo l'usuraio continua a tirare e sistemarsi il vestito evidentemente a disagio:- 'Sti quattro stracci sono una tortura... - bofonchiò infastidito:- Ma come stracaz... -
- ECCELLENZA !!! - lo richiamò secco all'improvviso il maggiordomo oscuro facendo sobbalzare anche i tre nostri amici:- Vi ricordo le nostre lezioni di galateo e le raccomandazioni in merito al linguaggio scurrile ! - lo ammonì con fare deciso alzando al contempo l'indice della mano destra
La risposta dell'usuraio fu un'occhiata assassina ed un borbottio incomprensibile mentre, tolta la mano destra da sotto la giaccia, ne cavò uno dei suoi soliti sigari che fece per mettersi in bocca:- No, eccellenza ! - ammonì nuovamente e severamente Sebastian agitando vigorosamente a destra e a sinistra il dito indice della mano destra:- Il fumo è concesso solo nel vostro studio o salotto e non certo in un luogo pubblico come questo ! - sentenziò muovendo in semicerchio la mano sinistra col palmo girato verso l'alto ed il pollice ripiegato sul medesimo
Un altro borbottio incomprensibile accolse quest'altro diniego mentre il sigaro veniva risposto di malavoglia:- Allora cosa facciamo adesso ? - domandò seccato il duca infernale guardando storto il capellone:- A quale altra caz... ehm... ridicolaggine... devo sottopormi ? - chiese sempre con lo stesso tono di prima calcando col tono della voce il sostantivo
La domanda venne accolta dal capo-servitù con un sorriso di soddisfazione:- Ora, vostra eccellenza, vi istruirò sulla buona creanza a tavola. - rivelò prendendo a sistemarsi i bianchi guanti tirandoli dal bordo verso il basso:- Come vi anticipavo stamani, il sapersi ben comportare al desco è uno dei capisaldi che distinguono un nobile da un arricchito qualunque. - precisò con un sorrisetto divertito scoccando una frecciatina al suo inusitato allievo ricevendo in cambio un altro sguardo omicida:- Pertanto, non appena Lord Ikari sarà così gentile da indicarci quale sarà il tavolo ove potrà essere svolta la nostra lezione, cominceremo. - precisò voltandosi verso Shinji e inchinandosi leggermente mente gli si rivolgeva
L'ex 3rd prese a soffregarmi il mento con l'indice ed il pollice della mano destra mentre rifletteva sulla scelta del mobile.
Quale poteva essere la scelta migliore ? Vicino o lontano dalla cucina ? In mezzo alla sala o vicino ad un muro ? Dove sarebbe stata la posizione più idonea per evitare che l'oscuro coronato s'irritasse ancora di più di quanto già non lo fosse col rischio di far sfociare l'indisposizione in una reazione violenta ?
Dopo diversi secondi fece la sua scelta:- Potete usare quello ! - sentenziò indicando con l'indice della mano destra il grosso tavolo rotondo in mezzo alla sala che aveva installato da poco a seguito di un aumento della richiesta dei coperti generato da una grossa impresa edile che si era da poco insediata in città
La scelta venne accolta con piena soddisfazione da parte del maggiordomo oscuro:- Vi ringrazio anche a nome di sua grazia Dark Sound per averci accordato il miglior posto del locale ! - esclamò in giapponese facendo un altro lieve inchino prima di rivolgersi al biker:- Se voleste farmi la compiacenza di accomodarvi illustrissimo... - invitò inchinandosi al compare ed indicando il mobile con il palmo portato verso l'alto della mano destra
Di malavoglia l'usuraio accettò l'invito ed andò a sedersi pesantemente e scompostamente e con i gomiti sul tavolo.
Sospirando di sconforto, Sebastian si fece coraggio e si apprestò alla prima di quelle che era certo sarebbero state infinite correzioni:- Per prima cosa, eccellenza, occorre vi sediate in maniera composta ! - precisò con tono accademico:- Pertanto vogliate tenere la schiena dritta e le braccia lungo i fianchi con le sole mani che potranno restare sul tovagliato. - spiegò indicando con il dito indice della mano destra le parti del corpo interessate
Controvoglia, Saber ubbidì assumendo la posizione descritta col maggiordomo oscuro che, annuendo soddisfatto, decise di passare allo step successivo:- Ora, eccellenza, il tovagliolo. - lo invitò cortese indicando il bianco tessuto dal nulla improvvisamente apparso sul tavolo insieme ad una candida tovaglia finemente ricamata
Senza farselo ripetere due volte, il gessato-vestito prese il pezzo di stoffa, lo aprì sbattendolo violentemente in aria alla sua destra per poi legarselo al collo stringendo con vigore il nodo.
La reazione dei nostri tre amici fu ancora diversificata: i due albini ripresero i colpi di tosse per mascherare le risatine di scherno, mentre Shinji alzava sconfortato gli occhi al cielo esibendosi poi nel più classico dei facepalm.
L'ennesimo sospiro di sconforto fu invece l'unica reazione del capellone:- Il tovagliolo, rigorosamente piegato a metà o, al massimo, in tre parti, va tenuto sulle ginocchia, vostra grazia ! - lo richiamò cortese ma deciso:- Solo quando ne avrete bisogno per pulirvi la bocca potrete portarlo su. - proseguì alzando in verticale il puntato indice della mano destra per sottolineare il passaggio dalle ginocchia alla bocca:- Soprattutto non dovrete mai usarlo a guisa di bavaglino ! - precisò ancora agitando lateralmente la falange:- Di conseguenza non dovrete mai legarvelo intorno al collo o infilarvelo nel colletto della camicia. - concluse infine scuotendo la testa
Imprecando sottovoce, il moro si tolse con malagrazia il rettangolo di cotone per poi appoggiarselo sulle gambe.
Rassettandosi la giacca tirandola leggermente verso il basso, il maggiordomo oscuro proseguì:- Ora, eccellenza, passiamo al pane ! - sentenziò prima di mettere in tavola con un gesto rapido un cestino contenente l'alimento.
L'azione era appena stata compiuta che l'usuraio ne afferrò una forma e, portatosela alla bocca, ne morsicò via un pezzo che masticò rumorosamente a bocca aperta mentre rilanciava ciò che ne rimaneva nel cestino.
Come già avvenuto, mentre il trio dei buoni proseguiva chi a ridacchiare chi a trovare surreale il tutto, l'unico che perseverava con serietà era il maggiordomo oscuro:- Il pane va spezzato con le mani, vostra grazia ! - lo erudì mimando l'atto con le mani:- Ed il pezzo che prendete e che vi avanza va messo in quel piattino coperto da un tovagliolino che trovate alla vostra sinistra. - spiegò indicando la stoviglia posta poco distante dal piatto principale dell'usuraio
Controvoglia, il nobilastro recuperò l'impasto di acqua e grano da lui addentato, ne staccò la parte morsicata e la pose dove indicatogli.
Soddisfatto, il maggiordomo oscuro si apprestò a continuare la lezione:- Ora, eccellenza, finirò di apparecchiare la tavola spiegandovi man mano la funzione di ciascun oggetto. - anticipo avvicinandosi di un paio di passi al mobile rotondo

Piano piano e dopo aver fatto apparire dal nulla un carrello portavivande con tutto il necessario, la composizione cominciò:- Questo, illustrissimo, è il coltello per il burro. - svelò il capellone mettendo davanti al piattino per il pane l'oggetto in questione per poi darci una lieve raddrizzata così da renderlo perfettamente parallelo alla stoviglia tonda:- Bicchiere per l'acqua, e bicchiere per il vino rosso. - rivelò mettendo il primo davanti al piattino per il pane ed il secondo vetro, più piccolo, all'immediata destra del primo:- Dovrete ricordarvi, eccellenza, che potrete bere solo dopo aver deglutito. - lo avvertì per evitare sin dall'inizio comportamenti scorretti:- Abbiamo infine il pezzo adibito al vino bianco ed il flute. - spiegò appoggiando il primo poco sotto e a sinistra della stoviglia gemella ed infine il contenitore per lo champagne di fronte ed alla destra di quello per il vino rosso:- Dovrete inoltre pulirvi la bocca, rigorosamente vuota, prima e dopo aver bevuto avendo cura di prendere il bicchiere per lo stelo e non dal cilindro. - lo avvertì infine mimando i gesti appena elencati
La faccia stranita che Saber fece alla fine dell'apparecchiamento non era di buon auspicio:- Ma guarda te se uno deve diventare matto solo per capire da dove tracannare cosa... - bofonchiò prendendo la bottiglia di rosso nel frattempo messa sulla tavola ed avvicinandosela alla bocca col chiaro intento di berci a canna
- VOSTRA GRAZIA !!! - esplose Sebastian inorridito dal gesto del compare che si era bloccato a metà dell'atto e gli stava rivolgendo l'ennesima occhiata infastidita:- Il pensiero di non usare gli appositi bicchieri per bere non deve nemmeno sfiorarvi !!! - lo ammonì con fare severo alzando il dito indice dalla mano destra:- Pertanto, se desiderate dissetarvi occorre usufruiate dell'adeguato contenitore. - rammentò piegando dito prima alzato e portandolo ad indicare con un movimento oscillante i quattro vetri
Sbuffando per l'ennesima volta, l'usuraio si apprestò a riempire il contenitore più grande:- No, no, eccellenza !!! - lo fermò ancora il maggiordomo oscuro agitando i palmi della mani davanti a se con enfasi e sempre più sconvolto dalla rozzezza del duca:- Il bicchiere per il vino rosso è il secondo più grande od il più grande tra i più piccoli ! - ripeté indicando con foga gli oggetti in questione
L'occhiata sconvolta che Sebastian ricevette da Dark Sound accentuò i colpi di tosse dei due angeli, espettoramenti che divennero più intensi e frequenti quando il coronato fornì la sua versione in merito al suo comportamento:- Ma scherzi ?!?! - domandò incredulo al suo tutor guardandolo stranito:- Se uno deve bere dell'alcool lo berrà da dove può ingurgitarne di più, non certo da dove non se ne bagnerebbe nemmeno la gola ! - sentenziò indicando le due stoviglie oggetto del discorso:- L'acqua è buona solo per lavarsi i piedi, per chi lo fa ! - sentenziò annuendo vigorosamente con una faccia schifata al solo pensiero di assaporare il trasparente liquido
Un altro sospiro di sconforto seguì queste parole:- L'ubriachezza di qualsiasi grado è assolutamente vietata, illustrissimo ! - evidenziò Michaelis annuendo vigorosamente:- Quantomeno finché sarete in pubblico o davanti a della vera servitù ! - proseguì calcando il tono sull'aggettivo con l'evidente volontà di offendere i domestici dell'usuraio che ai suoi occhi non apparivano nulla più di un branco d'incapaci sfaccendati:- Naturalmente il divieto decadrà quando sarete solo nei vostri alloggi o vi metterete d'accordo con altri illustrissimi per ubriacarvi in maniera riprovevole nel segreto della stanza adibita a tale attività. - precisò con un sorrisetto divertito:- Infine, in tali occasioni, potrete anche impestarvi l'apparato respiratorio e quello nervoso con qualsiasi sostanza stupefacente preferiate. - puntualizzò infine con un sorriso di scherno
Altri frequenti mascheranti colpi di tosse seguirono tali rivelazioni visto che gli albini, ben conoscendo la fama di ubriacone e di tossico di Saber, stavano divertendosi alle di lui spalle alla notizia che non avrebbe più potuto permettersi di sbevazzare, farsi le canne o tirare su col naso la sua adorata polverina bianca finché fosse stato in pubblico, nonché partecipare ad una delle sue famosissime feste dove, durante un'immensa orgia a cui partecipavano demoni e diavoli di entrambi i sessi, si dava fondo a svariate centinaia di bottiglie di alcolici di vario grado, si aspirava il fumo derivante dal bruciare di svariate decine di chili di erba, e, infine, venivano spolverati decine di grammi della candida ed eccitante sostanza bianca ed, infine, si calavano paste di svariato tipo. Alla fine della fiera, il duca infernale avrebbe dovuto quindi accontentarsi di fumare uno dei suoi puzzolentissimi ma normalissimi sigari.
La faccia dell'usuraio quando metabolizzò la notizia era tutto un programma: incredulità, scoramento, tristezza, rabbia e delusione nelle loro varie sfumature contribuivano a creare sulla faccia di lui un mosaico emozionale imperdibile ! Vedersi privato di una delle sue principali fonti di divertimento era per lui un colpo durissimo !

Desideroso di proseguire la lezione, il maggiordomo oscuro riprese la parola interrompendo il silenzio sconvolto del suo alunno:- Queste, vostra grazia, sono le posate da utilizzare. - informò disponendo alla sinistra del biker e dall'interno verso l'esterno quattro forchette di dimensioni diverse:- Dall'esterno verso l'interno abbiamo la forchetta per l'antipasto, quella per il primo ed infine quella per il secondo diviso tra carne e pesce, quest'ultima riconoscibile perché in possesso di quattro denti. - enunciò indicandole di volta in volta con il dito indice della mano destra:- Mentre nel lato della vostra mano dominante troverete un cucchiaio e due coltelli. - anticipò per poi riprendere ad apparecchiare:- Cucchiaio per il brodo, coltello per il pesce riconoscibile per la sua particolare forma appuntita ed infine quello per la carne. - spiegò indicandogli di volta in volta con il dito indice della mano destra:- Va da sé, ma ci tengo comunque ad erudirvi in merito, che ogni posata dovrà essere usata esclusivamente, e, ci tengo a ripeterlo, e-sclu-si-va-men-te, per la sua portata di riferimento. - spiegò indicando prima il solo cucchiaio con l'indice della mano destra e poi, con entrambi gli indici, le due coppie di posate adibite a tale scopo partendo dall'esterno e procedendo poi verso l'interno
Mentre Dark Sound cercava di tenere a mente le indicazioni, Sebastian si riavvicinò al carrello delle vivande dove, nel frattempo, si era materializzata un'enorme e finemente cesellata zuppiera nera dalla quale, una volta levato il coperchio, prese a levarsi un tanfo pazzesco che costrinse Shinji a turarsi il naso disgustato per cercare di non vomitare il pasto consumato qualche ora prima mentre anche i due angeli arricciavano il naso lievemente infastiditi dall'olezzo.
Vista la reazione degli ospitanti, Michaelis decise di porvi un minimo di rimedio:- Le loro nobiltà vogliano perdonare i nefasti effluvi di questa pietanza. - si scusò sentitamente inchinandosi nel frattempo di fronte al terzetto dei buoni:- Purtroppo il saper degustare un brodo od una zuppa è un passaggio importantissimo ed inevitabile nell'apprendimento del galateo da tenere a tavola. - spiegò a guisa di giustificazione:- Per lo stesso motivo ho preferito arrivare già con le portate pronte così da non arrecarvi ulteriori fastidi Lord Ikari. - seguitò a giustificarsi
Tuttavia l'ex 3rd nemmeno lo ascoltava concentrato com'era nell'evitare di vomitare o svenire od entrambe le cose insieme.
In suo soccorso giunse Tabris che, accortosi della malaparata dell'amico, decise di far spirare un vento contrario che sospinse il tanfo lontano dalle narici del lilim che cominciò a stare subito meglio:- G-Glom ! Gra-Grazie Kaworu... Coff !!! Coff !!! - riuscì a biascicare occhi azzurri con la mani davanti alla bocca mentre deglutiva un conato che minacciava pericolosamente di uscire
Dal canto suo Rei, che nel frattempo aveva preso a sorreggere il suo fratellone, non poté esimersi dall'infuriarsi:- Ma ti sembra il caso di portare qui le vostre schifezze ?!?! - ringhiò furente fissando Sebastian con astio
La sfuriata non scompose minimamente l'aplomb del nero capo-servitù:- Rinnovo le mie più sentite scuse. vostra maestà. - ribatté il diretto interessato inchinandosi nuovamente:- Ho peccato di superficialità ritenendo che il profumo di tale pietanza fosse sopportabile anche per un non comune lilim quale lord Ikari è e me ne dolgo. - contrito fece mea culpa inchinandosi ancora per poi, a sua volta, evocare un vento nero che avvolse lui, il carrello ed il tavolo a cui Dark Sound era seduto:- Ho provveduto a porre rimedio alla mia sbadataggine, pertanto, Vostra altezza principe Tabris, potete pure far cessare la barriera d'aria che avete poc'anzi innalzato a difesa del Vostro illustrissimo amico. - informò così l'angelo accompagnando la frase con un altro inchino
Sospettoso ma convinto dalle azioni del maggiordomo oscuro, l'angelo annullò il vento protettore:- Cerca d'insegnare al tuo amico le buone maniere senza appestare tutto il locale ! - gl'intimò irritato senza che tuttavia ciò scalfisse il consueto essere serafico del capellone che si limitò ad un altro inchino per poi re-indirizzare la sua attenzione all'usuraio:- Ora, vostra grazia, v'insegnerò come si degusta una pietanza di tal genere. - premise mentre, depositato sul carrello il coperchio della zuppiera, prese a versarne il mefitico contenuto nell'apposito piatto che poi pose davanti all'usuraio che, dal canto suo, se ne impossessò immediatamente e vuotò in pochi rumorosi sorsi con annesso rutto finale di apprezzamento emesso mentre buttava il piatto sul tavolo per poi pulirsi la bocca col dorso della mano:- Cazzo se era buona ! - sentenziò divertito per poi ruttare ancora:- Non è che me verseresti ancora un po' ? - domandò con un'evidente nota di derisione nella voce sorridendo sarcastico al suo dirimpettaio per poi scoppiare a ridere sguaiatamente
Non vi fu' risposta alcuna da parte del maggiordomo oscuro, ma d'un tratto si udì un sibilo nell'aria ed un colpo secco che gelò i nostri eroi quando si resero conto di ciò che era successo: Sebastian aveva appena rifilato una poderosa bacchettata sulla testa di Dark Sound !

Immediatamente Kaworu fece due passi avanti ed innalzò il suo AT-Field al massimo della potenza imitato un attimo dopo da Rei che si era premunita di abbracciare la vita di Shinji per proteggerlo da tutto ciò che temeva sarebbe successo di lì a poco: di solito non troppo violento, quando l'usuraio s'infuriava come stava accadendo in quel frangente, nessuna protezione era mai abbastanza !
Incredulo, il duca infernale c'impiegò qualche secondo a capire cosa era appena accaduto, ma passato il momento di shock si scagliò contro il suo insegnante rovesciando tavolo e contenuto, mentre la mazza chiodata nera in cui il braccio destro si era mutato s'ingrandiva smisuratamente di secondo in secondo man mano che si carica di energia diabolica:- TUUUUUUUUU !!! - ringhiò portando in avanti il braccio e colpendo con inaudita violenza il compare
Un attimo prima che l'impatto avvenisse i due angeli si presero per mano per rinforzare la protezione fornita dai loro AT-Field mentre l'ex 3rd seguiva terrorizzato ma incuriosito l'evolversi della situazione.
Incredibilmente, non vi furono conseguenze del colpo andato a segno al di là di un tonfo sordo, in quanto l'attacco s'infranse contro un'inusitata ed originale difesa: un rotolo di pergamena nera che il maggiordomo oscuro aveva prontamente spiegato davanti a sé !
Il terzetto dei buoni fissava incredulo la scena interessati a capire cosa fosse successo e lo stesso stava cercando di fare Dark Sound una volta che la sorpresa per il mancato omicidio era svanita.
Dei quattro, fu l'usuraio il primo che capì cos'era successo:- Non dirmi che quella cartaccia... - iniziò dubbioso scoccando un'occhiata indagatrice a Sebastian che dal canto suo annuì:- Questo è l'editto reale che comanda l'impossibilità da parte dell'eccellenza vostra e/o di qualche vostro sottoposto di arrecare danno alcuno alla mia figura, ai miei dipendenti od alla mia società fino a quando l'oscuratissima nostra maestà non certificherà ufficialmente che, a di lui insindacabile giudizio, avrete completamente acquisito l'atteggiamento ed i modi di fare degni di un nobile del vostro rango ! - spiegò il capellone mentre, con l'indice della mano destra, prese ad indicare il marchio del sovrano che certificava le sue parole
La rivelazione colpì come uno schiaffo il quartetto lilim-angelico-demoniaco per quanto l'ex 3rd ci aveva capito visto che, nel frattempo, aveva ripreso a sentirsi male all'apparizione del papiro demoniaco.
Vistane la vicinanza, fu Rei la prima ad accorgersi del malore del fratellone ed a reagire di conseguenza:- LA VOLETE FINIRE UNO DI FARE IL TROGLODITA E L'ALTRO DI TIRARE FUORI OGGETTI VOMITEVOLI ?!?! - abbaiò infuriata come non mai all'indirizzo dei due litiganti rifilando loro un'occhiata più incenerente del nucleo del sole
I due diavoli presero a guardare nella di lei direzione a seguito della sfuriata e subito gli apparve evidente il malore dell'ex children:- Vi porgo le mie più sentite scuse, vostra maestà ! - fece ammenda il maggiordomo oscuro facendo al contempo sparire il mefitico pezzo di carta:- Prometto inoltre, anche a nome di sua eccellenza Dark Sound, che presteremo più attenzione d'ora in avanti così da evitare ulteriori problemi a lord Ikari. - aggiunse voltandosi verso il terzetto dei buoni per poi inchinarsi piegando il busto in avanti per poi rigirarsi verso l'usuraio:- Vogliamo riprendere la nostra lezione, eccellenza ? - domandò mentre, per mezzo della telecinesi, rimetteva in ordine il macello fatto dal duca infernale
Assolutamente di malavoglia, il biker ubbidì e si buttò pesantemente sulla sedia per poi aggiustare la sua postura come da indicazioni precedenti mentre Sebastian rimetteva la zuppa nel piatto:- Ora, vostra grazia, al fine d'imparare come si degusta correttamente tal pietanza, vogliate impugnare delicatamente il cucchiaio avendo cura di farlo alla fine del manico mettendo sotto il dito medio della vostra mano destra ed il relativo pollice sulla parte superiore della posata. - spiegò facendogli nel contempo vedere fisicamente con l'ausilio di un altro cucchiaio come dovevano essere compiuti i gesti
Naturalmente al duca infernale il tutto non riuscì al primo colpo visto che prima afferrò a guisa di badile la posata, ricevendo in cambio una secca bacchettata sulla mano, dopodichè, agitando in aria l'arto offeso, la afferrò con la sinistra verso la fine del manico per poi, delicatamente ma comicamente, avvicinarla pian piano alla morsa costituita dalle due dita destre indicategli per la presa.
Passati due minuti buoni, finalmente l'impresa riuscì e Dark Sound poté esibirsi in un sorriso trionfante nei confronti del maggiordomo oscuro che però si limitò ad annuire:- Ora che avete imparato la corretta impugnatura, occorrerà che procediate ad impararne il corretto utilizzo. - anticipò ricevendo in cambio un'occhiata dubbiosa:- E che ci vuole ? - domandò lo sbevazzatore stranito:- Basta immergerlo così e poi tirare su ! - e dicendo ciò immerse completamente il cucchiaio in mezzo al piatto, gesto a cui seguì un'altra poderosa nerbata sulla mano destra:- AHIO !!! - esclamò il rigato vestito:- MA CHE ACCIDENTI FAI ?!?! - ringhiò all'indirizzo del capellone incredulo per la punizione ricevuta fucilandolo con lo sguardo
Il capo servitù si passò l'oggetto contundente nella mano sinistra prima di rispondere:- Il cucchiaio, vostra usuraietudine, va riempito solo per ⅔. - gli rivelò mimando i numeri con le dita della mano destra:- Il tutto avendo altresì cura di partire dal bordo della fondina. - spiegò mimando il gesto con la stessa posata che aveva usato poc'anzi:- Ciò per evitare che il contenuto ricada nel piatto, schizzandovi, o direttamente addosso alla vostra rispettabilissima persona. - concluse così la spiegazione mimando l'atto di rovesciarsi addosso qualcosa
Un altro sbuffo da parte di Dark Sound seguì questa rivelazione:- Giuro che se è dalle nostre parti, una volta che avremo finito con tutte queste menate, andrò personalmente a comprare chi ha inventato tutte queste scemenze ! - si ripromise convinto per poi rivolgersi al terzetto dei buoni:- E voi tre mi siete testimoni ! - esclamò indicandoli a turno col dito indice della mano destra Rei, Kaworu e Shinji annuendo vigorosamente:- Dovesse anche costarmi un patrimonio e/o dover andare a mercanteggiare col re oscuro in persona ! - aggiunse infine sempre annuendo vigorosamente
La scenetta divertì tutti gli astanti e contribuì ad alleggerire lievemente il clima:- Allora vi converrà impegnarvi a fondo eccellenza perché siamo solo agli inizi ! - gli rivelò divertito battendo leggermente le mani per attirarne l'attenzione
Controvoglia, il coronato riportò la sua attenzione sul piatto apprestandosi a sorbire il primo cucchiaio della zuppa, ma il movimento venne interrotto quando la consueta bacchetta si posò, stavolta decisa ma non violenta, sul di lui braccio:- Cosa c'è ora ?!?! - ringhiò il mangiante guardando storto il suo maestro
Passandosi nuovamente il pezzo di legno nella mano sinistra, Michaelis si apprestò a rispondere:- Per assaporare la zuppa, che dovrete fare con calma, occorrerà cominciate da un lato del cucchiaio, il sinistro nel vostro caso. - gli rivelò mimando anche questa volta il gesto:- Ovviamente in nessun caso, qualora la temperatura sia troppo elevata, vi sarà permesso soffiare sul piatto o sul cucchiaio. - precisò per abbreviare i tempi di apprendimento agitando il dito indice della mano destra a guisa di negazione
Sbuffando per l'ennesima volta, Saber s'impegnò ed ingollò, rumorosamente, la prima cucchiaiata.
Subitaneamente al gesto seguì l'ennesima bacchetta sulla testa dell'affarista che di riflesso chiuse le mascelle sulla posata tranciandola di netto:- È assolutamente vietato ogni tipo di rumore molesto durante la fruizione della pietanza, eccellenza ! - esclamò irritato guardando male il suo alunno che stava tossendo dopo aver ingoiato il pezzo di metallo:- Dovrete sempre comportarvi come un nobile e non come uno di quei buzzurri puzzolenti che avete al vostro servizio, vostra grazia ! - gli ricordò nuovamente muovendo l'indice della mano destra come ammonimento
La consueta occhiata incenerente del torturatore fu la solita reazione:- E perché non me le dici prima queste cose sottospecie di pinguino ?!?! - ringhiò furente massaggiandosi la nuca
La risposta fu come sempre salace:- Agisco così perché sono convinto che la violenza sia un ottimo modo di comunicare con la signoria vostra. - ironizzò con un sorrisetto divertito
Naturalmente la presa in giro divertì anche il duo angelico che riprese i finti colpi di tosse per mascherare le risa mentre Shinji si domandava, nuovamente, cosa aveva fatto di male in una vita precedente per meritarsi tutto questo.

Di malavoglia l'oscuro giurista riprese la degustazione avendo cura di mettere in pratica ogni dettaglio sinora appreso, e, cucchiaiata dopo cucchiaiata, giunse quasi alla fine della pietanza.
Accortosene, si bloccò di colpo voltandosi verso il maggiordomo oscuro che, dal canto suo, fermo nella consueta posa a mani incrociate dietro la schiena, esibiva un sorriso divertito per nulla rassicurante che costrinse il duca infernale a riflettere sul comportamento da tenere: memore della prima legnata ricevuta, capì che bere direttamente dalla ciotola era fuori questione, quindi non rimaneva che usare il cucchiaio che afferrò e con il quale cercò di raccogliere le ultime gocce del nero liquido ma vanamente fino a quando non si decise ad afferrare la fondina con la sinistra ed a vuotarne il contenuto nella posata.
Subitanea in risposta a tal gesto giunse l'ennesima bacchettata sulla testa con annessi colpi di tosse da parte dei due albini e facepalm di occhi azzurri.
Furente Dark Sound si alzò di scatto in piedi ed afferrò per il bavero il capo servitù andandogli contro a brutto muso; il capellone tuttavia non si scompose minimamente e finì con perfetto aplomb inglese la sua lezione:- Qualora vostra grazia decidesse di svuotare completamente il piatto dovrà aver cura d'inclinare il piatto verso il centro tavola per raccogliere le ultime o l'ultima cucchiaiata della zuppa. - rivelò sempre mimando il gesto con le mani:- Ora siete pieno possessore di tutte le nozioni per poter gustare in maniera assolutamente ligia al galateo e quindi ad un nobile. - gli fece presente per poi liberarsi dalla presa colpendo lievemente ma decisamente dall'interno verso l'esterno gli avambracci del coronato:- Direi quindi di passare ai secondi. - sentenziò invitando il fumatore seriale a sedersi estendendo la mano destra col palmo rivolto verso l'alto in direzione della sedia
Controvoglia come sempre, Saber accettò l'invito accomodandosi degnamente al desco.
Pochi secondi dopo, la zuppiera sparì in un minitornado di piume nere venendo rimpiazzato da un grosso piatto nero di forma ovale a sua volta coperto da un grigio e bombato coperchio d'acciaio della stessa forma della stoviglia.
Alla vista della nuova portata, ben memore di ciò che era successo con la zuppa, Kaworu decise di innalzare nuovamente la barriera di vento anche se non percepiva alcun odore strano provenire dal contenitore.
Avvertendo il manifestarsi dei poteri dell'angelo, Sebastian si voltò verso di lui:- Non temete vostra altezza reale ! - si affrettò a rassicurarlo:- Questa portata è assolutamente normale per i parametri lilim. - rivelò sorridendo affabile:- Almeno dal punto di vista olfattivo. - precisò rigirandosi per nascondere un sorriso divertito
Pochi secondi dopo il coperchio venne tolto e la pietanza venne rivelata in tutto il suo orrore.

Poderosamente raccapricciante ! Questo era il termine più azzeccato che Shinji riuscì ad affibbiare al pesce perfettamente impiattato.
Se qualche genetista pazzo avesse preso e buttato in un frullatore il dna della rana pescatrice, dello scorfano e di altri orrendi pesci abissali attuali e/o preistorici, probabilmente il risultato sarebbe stato quello che ora si presentava alla vista del nostro eroe: un corpo tozzo ma grosso, enormi occhi sporgenti a palla, una nera pellaccia viscida con striature rosso sangue, un'enorme bocca piena di denti aguzzi disposti su due file, una protuberanza che dalla fronte si allungava per poi ricadere su se stessa terminando con una sorta di lampadina organica, tutto nell'aspetto era orripilante !
Iniziando a pulirlo, Sebastian ne approfittò per istruire il suo inusuale allievo:-
Una volta che l'avrò deliscato e spellato, dovrete avere l'accortezza di mangiarlo solo con le apposite posate, eccellenza. - spiegò rimuovendo le parti di scarto della bestia
Naturalmente a Dark Sound non scappò che nel piatto, quando se lo trovò davanti, vi erano ancora diverse lische, per cui, sospettoso, guardò il maggiordomo oscuro:- Vuoi fregarmi di nuovo, vero ??? - domandò al suo maestro socchiudendo gli occhi con fare indagatore
Michaelis sorrise divertito:- Ottima osservazione vostra grazia ! - esclamò compiaciuto:- Ebbene sappiate che, prima di mangiare un boccone, occorre prestiate attenzione che il medesimo non contenga parti di scarto. - lo informò ricevendone in cambio uno sguardo perplesso ma a cui non seguì alcuna parola dandogli così modo di continuare:- Tutto ciò in modo da evitare di dover sputarli una volta in bocca. - svelò ricevendo in cambio un silente cenno di assenso:- Pertanto, se ad esempio, vi capitassero delle spine o, più tardi, dei noccioli di frutta, non dovrete in nessun caso sputarli nel piatto, sulla tovaglia, in terra o da qualsiasi altra parte ! - lo avvertì alzando a guisa di ammonimento l'indice della mano destra:- Occorrerà invece che li facciate scivolare in maniera assolutamente discreta nella mano chiusa a pugno per poi appoggiarli, sempre con assoluta discrezione, sui bordi del piatto da portata. - rivelò mentre Dark Sound alzava gli occhi al cielo scuotendo la testa ed infilzava il pesce col coltello facendo per portarselo alla bocca
Immediata arrivò un'altra sonora bacchetta sulla testa:- È assolutamente vietato portare il coltello alla bocca, eccellenza ! - lo informò guardandolo storto:- L'unica posata ammessa è la forchetta ! - gli ricordo mimando con indice, medio, anulare e mignolo della mano sinistra rivolti verso il basso i quattro denti della posata per poi portare le dita verso la bocca facendo finta di avvicinarvi un inesistente pezzo di pietanza
L'ennesima occhiata infastidita venne scoccata dall'usuraio mentre prese a grattarsi una guancia con la quattro rebbi ricevendo in cambio un'altra, l'ennesima, bacchettata:- Naturalmente è severamente vietato grattarsi con le medesime ! - lo rimproverò severamente agitando il dito indice della mano sinistra a guisa di ammonimento
Dopo aver incenerito per l'ennesima volta con lo sguardo il suo mentore, l'usuraio si riconcentrò sul piatto:- Che rottura tutte 'ste regole... - bofonchiò prendendo a lanciare in aria il coltello per poi riprenderlo al volo solo per ricevere ancora una volta una famigliare legnata sulla testa:- Non si gioca con le posate, eccellenza ! - lo rimproverò ancora una volta il capellone:- Siete un nobile a tavola, non un saltimbanco da circo ! - gli ricordò usando la bacchetta per disegnarsi in aria sopra la testa un cerchio nel gesto della corona per poi moltiplicare la bacchetta e prendere a sua volta a lanciarle in aria e a riprenderle per qualche secondo per poi farle sparire e rimanere solo con una
Ancora una volta i due albini furono colti da un improvviso violento accesso di tosse mentre Shinji stava cominciando ad averne le tasche piene di quella che gli sembrava più una pagliacciata che una lezione, ma s'impose di pazientare ancora visto ciò che avrebbe ottenuto alla fine dell'insegnamento.

Mentre scuoteva l'arto dolente, Dark Sound seguitò a bofonchiare:- Giuro che troverò quel maledetto e lo userò talmente tanto da cavia che si pentirà di aver anche solo pensato a questa marea di scemenze... - si ripromise con chiaro riferimento all'inventore e codificatore del galateo
Dal canto suo, il maggiordomo decise di velocizzare la lezione vista la mole d'insegnamenti che ancora intendeva impartire al duca:- Importantissimo sarà, eccellenza, anche non fare troppo rumore quando si usano le posate. - gli spiegò facendo il gesto con entrambe le mani di rigare il piatto e poi di sfregare le posate tra di loro
Sbuffando nuovamente come una ciminiera, il duca infernale inghiottì un pezzo enorme di pesce:- Ma quefta fretinata... - s'interruppe per afferrare il bicchiere e svuotarne il contenuto in sorso:- Dicevo... - ma non riuscì a finire la ripetizione della frase perché la bacchetta si abbatté inesorabilmente e nuovamente sulla di lui testa coronata:- Parlare o bere con la bocca piena soprattutto quando o perché vi siete ingozzato è un pensiero che non deve nemmeno sfiorarvi, vostra grazia ! - sentenziò per poi afferrare la punta della bacchetta con la mano sinistra:- Altresì vi rammento che dovrà essere vostra cura ricordarvi di pulirvi la bocca tamponandovi delicatamente le labbra con il tovagliolo. - gli rammentò visto che erano in argomento:- Tutto ciò andrà fatto prima di bere e dopo averlo fatto. - gli ripeté portando prima il dito indice della mano destra orientato verso sinistra prima verso di sé e poi verso l'esterno:- Questo in quanto non dovrete assolutamente lasciare sgradevoli impronte sul bicchiere. - gli fece presente agitando la bacchetta in senso orario in mini-cerchi indicando il blocco di vetro:- Dovrete inoltre ricordarvi che, prima di compiere qualsivoglia attività diversa dal mangiare, occorrerà da parte vostra posare le posate sul piatto in senso obliquo e con le loro punte incrociate, ma avendo cura di porre all'ingiù i rebbi della forchetta che dovrà essere orientata verso il piatto mentre la lama del coltello sarà verso il centro del piatto. - spiegò indicando con la bacchetta i due pezzi d'argenteria
Tuttavia Dark Sound nemmeno lo ascoltava visto si era alzato di scatto buttando il tovagliolo sul tavolo:- Ora mi sono stufato !!! - sentenziò piccato:- La lezione finisce qui !!! - comandò riprendendo il cappello e calcandoselo in testa
Sorpreso dall'inatteso gesto del duca infernale, Sebastian cercò di riprendere le redini della situazione:- Ma vostra grazia !!! - obbiettò scandalizzato solo per essere zittito da un gesto stizzito del duca:- Se oggi riceverò da parte tua un'altra bacchetta per queste marea di stronzate, giuro che prima affetterò, poi triturerò ed infine macinerò personalmente e molto lentamente dieci dei tuoi allievi pinguini per ogni colpo che ho preso !!! - ringhiò cattivo andando a muso duro contro il maggiordomo oscuro che dal canto suo rimase impassibile:- Vorrei ricordarvi, eccellenza, che le disposizioni del... - ma venne interrotto nuovamente:- Se pensi che non sappia come evitare le disposizioni di un editto reale caschi male, capellone !!! - ringhio nuovamente con fare cattivo:- Lo sai che mi basta schioccare le dita per riscuotere qualche credito che potrei anche decidere di condonare in cambio di un qualcos'altro... - insinuò fessurizzando gli occhi
Il capo-servitù ovviamente era tutt'altro che stupido, pertanto, per evitare problemi, decise di assecondare l'usuraio:- Come desiderate vostra grazia. - si arrese:- Vi chiedo solo la cortesia di studiare i libri che vi ho assegnato e di fare pratica dei relativi argomenti. - lo invitò con fare cortese accompagnando la richiesta con un inchino
La risposta del biker fu un mugugno incomprensibile prima di scomparire nel suo consueto cerchio di fiamme senza salutare nessuno.

Una volta che le fiamme si furono spente, Michaelis si voltò verso il terzetto dei buoni:- Chiedo umilmente venia alle loro altezze reali e a Lord Ikari per la maleducazione di sua eccellenza che prego di scusare. - invitò inchinandosi mentre si metteva la mano destra all'altezza del cuore:- Vi prego di concedermi solo un attimo per pulire e poi sarà mia cura redigere la lista che vi ho promesso in cambio della vostra cortese ospitalità Lord Ikari. - chiese educatamente ricevendo in cambio un cenno d'assenso da parte dell'ex 3rd
Sebastian s'inchinò nuovamente per poi dare parzialmente le spalle al terzetto e far sparire tutte le vettovaglie in diversi mini tornadi neri.
Una volta che l'azione venne compiuta, si sedette al tavolo, fece apparire una copia de "Le urla dell'Acheronte" e la aprì alla pagina delle scommesse ove si mise a studiare attentamente i nomi e le quote.
Passarono diversi secondi prima che il maggiordomo oscuro facesse comparire una nera pergamena, penna e calamaio sulla quale e con il quale si apprestò a vergare in bella calligrafia i tre nominativi che molto probabilmente avrebbero attaccato la nuova Nerv.
Tuttavia, quella che sembrava una mera formalità, si rivelò frustrante anche per uno paziente come lui: non appena stava per ultimare il terzo nome, sul tavolo compariva una nuova edizione del giornale che costringeva il moro a ripetere ogni volta le operazioni iniziali.
Pensare di cavarsela scrivendo il falso non gli passò nemmeno per l'anticamera del cervello, sia per una questione di etica professionale, sia perché i due albini avrebbero tranquillamente potuto fare le apposite verifiche e scoprire l'inganno.
No, decisamente poteva prendersela solo con se stesso per non aver pensato ad un limite temporale in cui congelare il toto-avversario, sia per l'umore mutevole dei nobili infernali, sia per tutto il contorno di depistaggi e false informazioni che contribuivano all'alta aleatorietà delle quote.
Una copia dietro l'altra, la pila di carta alla destra del capellone aumentava sempre di più tra le stampe del quotidiano ed i fogli appallottolati su cui aveva scritto, ma, se Kaworu e Rei si limitarono ad un sospiro di sconforto, Shinji stava progressivamente perdendo la pazienza, fatto evidenziato dalla sua vecchia abitudine di chiudere a pugno ed aprire continuamente la mano destra, e visto che la situazione pareva non voler giungere ad una conclusione, decise di prendere in mano la situazione:- Cosa vorreste in cambio per allungare la lista ai primi dieci nomi probabili, messer Michaelis ? - domandò in infernale avanzando di un paio di passi verso il tavolo
La reazione dei due schieramenti fu in parte unanime, in parte diversa: se lo stupore fu la reazione iniziale per tutti e tre gli esseri ultraterreni, presto i due albini assunsero un'espressione allibita e sconcertata, un sorriso divertito si dipinse sul volto del capo-servitù:- Informazioni di questa tipologia hanno un costo elevato, Lord Ikari... - lo informò parlando in giapponese, mentre depositava la piuma d'oca
La prospettiva tuttavia non scalfì la determinazione di occhi azzurri:- Il prezzo può essere anche il tempo ed il materiali che risparmierete nella vana attesa che la lista si stabilizzi... - suggerì con fare sornione indicando la pila delle nuove copie del quotidiano che andava sempre più alzandosi
Il maggiordomo oscuro scoccò un'occhiata rapida alla torre cartacea in formazione per poi riportare gli occhi su Shinji:- Il tempo, a onor del vero, non gioca nemmeno a vostro favore, Lord Ikari... - insinuò con fare divertito:- Cosa direbbero i vostri clienti se, entrando nel vostro locale, vedessero la mia persona intenta ad ammattire per stilare la lista promessavi ? - domandò facendo il finto tonto
L'ex 3rd non capì dove il maggiordomo oscuro volesse arrivare ma decise comunque di stare al gioco:- Penseranno semplicemente che siete un tipo bizzarro od un'attrazione organizzata dal locale. - replicò allargando le braccia con i palmi della mani rivolte verso l'alto
Sebastian raccolse l'assist involontario senza pensarci una seconda volta:- Temo, Lord Ikari, che i vostri avventori potrebbero quantomeno stranirsi a vedere la mia figura passare repentinamente dall'aspetto lilim a quello mio reale... - insinuò fissando il suo interlocutore con un sorriso divertito mentre si alzava in piedi e si sistemava il gilet tirandolo lievemente verso il basso con entrambe le mani
L'ex 3rd non fece in tempo ad accorgersi fino in fondo di ciò che stava succedendo, né a replicare allorquando, d'un tratto, l'aspetto del moro cambiò radicalmente !
I centimetri dell'altezza aumentarono a dismisura, le eleganti scarpe vennero sostituite da degli stivali con tacco alto ed appuntito, le mani sembrarono tramutarsi in due lunghi artigli a causa delle unghie nere che si allungarono ben oltre la punta del dito appuntendosi al contempo, l'iride assunse un colore rosa brillante mentre le pupille diventavano due fessure simili a quelle feline con l'arcata dentale che da umana divenne una doppia fila di denti lunghi e affilati simili ad una tagliola e, a complemento di tutto, un'infinità di piume nere.
Colto completamente di sorpresa, ad occhi azzurri venne un mezzo infarto dallo spavento nel trovarsi di fronte la vera forma del maggiordomo oscuro:- AHHHHHHHHH !!! - gridò spaventato arretrando di un paio di passi, inciampando e cadendo a terra seduto con gli occhi sbarrati e dimenticandosi di respirare
Un sorriso divertito, o meglio un ghigno, si dipinse sulla faccia del demone:- Che vi succede Lord Ikari ? - domandò fingendo stupore:- Il mio aspetto è terrificante a tal punto da spaventarvi ? - domandò sfoggiando nuovamente uno dei suoi ghigni diabolici:- Siete forse troppo abituato alle sembianze lilim che io e sua eccellenza Dark Sound assumiamo per relazionarci con voi o mostrarci ai vostri simili. - ipotizzò divertito mentre la sua forma prendeva a mutare diventando una solida corrente nera che prese a ondeggiare attorno all'ex 3rd:- Eppure la forma è solo una debolezza lilim, Lord Ikari... - evidenziò mentre, una volta alle sue spalle, assunse le sembianze di un lupo nero:- La continua ricerca di una figura dai contorni più o meno delineati non è che una mera ma vitale necessità di una mente mortale... - continuò a spiegare mentre, portatosi alla sinistra del suo interlocutore, assunse la forma della testa di un polipo:- Il recepire le linee ed unirle in una sagoma impedisce al cervello umano d'impazzire in assenza di stimoli. - rivelò mentre, portatosi alla destra dell'ex children assumeva le sembianze di un corvo:- La coscienza e la cognizione del perimetro e/o dell'area di ogni persona, animale od oggetto è un'importante facoltà che vi ha aiutato migliaia di anni fa e vi aiuta tutt'ora nell'evoluzione. - fece presente mentre, portatosi nuovamente di fronte al proprietario del locale, assumeva nuovamente la sua forma umana:- Pensate solamente alla vostra imperitura attività di catalogare, classificare, codificare ! - esclamò estendendo nel frattempo l'indice, il medio e l'anulare della mano destra alzando ed abbassando al contempo il relativo braccio con un gesto secco:- Ritenete forse che tutto ciò sia semplicemente fine alla conoscenza ? - domandò aprendo la mano verso l'esterno con il palmo verso l'alto:- Ebbene questa è solo una delle ragioni coscienti. - rivelò allargando le mani e le braccia verso l'esterno come a voler mostrare qualcosa:- Ciò che inconsciamente vi spinge a farlo è che la vostra mente ha bisogno di ricondurre sempre tutto ad una figura, familiare o meno, ma ad una figura delineata ! - fece presente mentre riassumeva la forma umana seppur i denti restavano più appuntiti del normale:- Qualora non mi crediate è sufficiente che pensiate alle scienze matematiche ! - sentenziò mentre si risistemava la cravatta con entrambe le mani anche se non ve n'era alcun bisogno:- La matematica per stabilire la base per le quantità, l'aritmetica per contarle, valutarle o misurarle, la geometria per la rappresentazione grafica delle forme ed il loro posizionamento nella realtà e nell'astratto. - spiegò facendo apparire tramite la corrente nera, che emanava dalla mano destra, prima dei semplici numeri, poi varie operazioni e relativi risultati coi medesimi ed infine diverse forme geometriche dalla più semplice linea per arrivare alle complesse figure studiate in topologia:- E poi l'algebra ! - esclamò facendo apparire un lungo e complesso polinomio:- La fisica ! - la struttura animata di un atomo fece la sua apparizione:- La chimica ! - stavolta fu il turno di due provette che versavano il loro contenuto in un cilindro graduato che emise uno sbuffo di fumo prima che il liquido al suo interno cambiasse colore:- La biologia ! - varie forme di vita di varie dimensioni e tipologia animate fecero la loro comparsa:- L'economia ! - diverse figure che si scambiavano o pagavano beni e servizi furono la rappresentazione delle disciplina:- La meccanica ! - una rotella dentata fece la sua comparsa per poi evolversi man mano in un macchinario sempre più grande e complesso:- L'ingegneria ! - una piramide a gradoni, degli enormi palazzi e dei lunghi ponti apparvero come testimonianza:- L'informatica ! - un grosso abaco fece la sua comparsa per poi evolversi in medioevali e rinascimentali complesse e bizzarre macchine di calcolo per poi diventare una calcolatrice ed infine un computer che prese ad evolversi dalle dimensioni dell'armadio degli inizi fino ad arrivare ad un laptop:- Ed infine la robotica ! - varie macchine industriali semoventi fecero la loro comparsa per poi venir sostituti dai loro colleghi impegnati in ambito medico o militare, e per ultimi fecero la loro comparsa il Roomba, Asimo, Aibo ed infine NAO per poi concludere con un modellino animato dell'Eva 01 perfetto in ogni particolare:- Tutto questo non sarebbe possibile senza l'ossessione della vostra mente per le figure ben delineate e ben definite ! - sentenziò infine facendo svanire come la sabbia spazzata dal vento la riproduzione dell'unità Evangelion pilotata da Shinji:- Pertanto, conoscendo la mia vera natura, avreste dovuto mettere in conto che la mia forma infernale non avrebbe rispettato i rigidi canoni lilim a cui siete abituato e non avrebbe pertanto dovuto spaventarvi così tanto. - ironizzò sistemandosi la giacca tirandola verso il basso

Il silenzio seguì le dimostrazioni del maggiordomo oscuro.
Shinji era ancora a terra scosso e terrorizzato dal cambio di aspetto del capellone, mentre Kaworu seguitava a tener ferma Rei trattenendola per il polso destro seguitando ad impedirle di accorrere dal fratello ben conscio che quella messa in piedi da Sebastian era solo scena ed interessato a vedere dove voleva andare a parere.
La situazione perdurò per un paio di minuti buoni, poi, vedendo che l'impasse non accennava a cessare con conseguente perdita di tempo, Michaelis decise di accelerare i tempi:- Mi permettete di aiutarvi a rialzarvi per scusarmi del mio comportamento scortese, Lord Ikari ? - domandò tornando a parlare in giapponese portandoglisi sul lato destro e tenendogli la mano destra mentre il palmo della sinistra, aperto e rivolto verso l'alto, era pronto per sorreggergli il braccio
Meccanicamente l'ex 3rd l'accettò ed in un attimo venne rimesso in piedi senza sforzo alcuno:- E ora, Lord Ikari, se volete scusarmi, proverò a finire la lista che vi ho promesso. - con un lieve inchino ed indietreggiando senza dargli le spalle fece per risiedersi
Shinji, dal canto suo, era ancora sotto shock per la terrificante visione a cui aveva assistito poc'anzi.
Sebastian aveva ragione: ciò che gli si era parato all'improvviso davanti agli occhi l'aveva spaventato a morte e si maledì per questo fatto anche, se un conto era trovarsi davanti i nemici che aveva combattuto al riparo ed alla guida di un Evangelion, un conto era trovarselo di fronte nella quotidianità seppur con la consapevolezza di avere Rei e Kaworu pronti a proteggerlo.
Col cervello ed il cuore in contrasto tra di loro col primo che cercava disperatamente di recuperare razionalità e sangue freddo ed il secondo ancora scosso dalla paura, quasi non si accorse di fare ciò che stava per fare:- Vi concedo l'utilizzo dell'intero locale per un giorno intero per ogni nome aggiuntivo oltre ai primi tre ! - propose occhi azzurri all'improvviso fissando dritto negli occhi il maggiordomo oscuro:- Visto che sicuramente quel barbaro che state faticosamente cercando di civilizzare avrà certamente bisogno di altre lezioni per imparare come ci si deve comportare a tavola, sono anche disposto ad aiutarvi in questo compito ! - alzò la posta in gioco con decisione senza interrompere il contatto visivo
La proposta lasciò spiazzati tutti e tre gli essere ultraterreni coi due maschi che assunsero un'espressione perplessa e Rei una terrorizzata:- Onii-chan, no !!! - esclamò disperata liberandosi dalla presa dell'angelo, portandoglisi al fianco e aggrappandoglisi al braccio destro:- Non devi rischiare fino a questo punto la tua vita !!! - lo implorò guardandolo supplichevole quasi in lacrime
Per tutta risposta Shinji, seppur non spostando lo sguardo dal ben vestito, le mise la mano sinistra sulle sue e gliele strinse per tranquillizzarla:- Visto che parlavate di educazione a tavola, messer Michaelis, ritengo non a torto che il vostro allievo dovrà fare tanta pratica in tal senso anche in presenza di altri commensali ! - sentenziò mentre, con l'indice della mano destra, indicava il resto delle sedie vuote di fianco o di fronte a quella dove si era seduto Dark Sound
L'inconsueta proposta incuriosì il maggiordomo oscuro:- Devo ammettere che la vostra offerta è interessante Lord Ikari... - convenne prendendosi il mento nella mano destra col relativo braccio che poggiava sul polso sinistro:- Tuttavia... - ma non riuscì a finire la frase perché venne bruscamente interrotto:- Io invece ritengo che gli gioverà farlo esercitare in un luogo a lui ostile e costringerlo ad imparare a rapportarsi con esseri inferiori come me e con altri che sono i suoi nemici naturali come la qui presente maestà regina Lilith e la qui presente altezza reale principe Tabris ! - esclamò Shinji prima agitando in aria a formare un cerchio il dito indice della mano destra per poi indicare col medesimo prima la turchina e poi il grigetto che lo guardarono come se tutto d'un tratto fosse completamente impazzito ma senza dire nulla dando così modo al loro protetto di continuare:- E voi ne siete conscio ancora meglio di me ! - sentenziò deciso indicando il capo-servitù con l'indice della mano destra
A tale esclamazione seguì qualche secondo di silenzio interrotto poi dall'ex pilota della Nerv che aveva intenzione di continuare a battere il ferro finché fosse stato caldo:- Pensateci bene messer Michaelis... - lo esortò alzando il dito indice della mano destra per focalizzarne l'attenzione:- Solamente tutte le bacchettate che gli darete, vista la testa dura che si ritrova, varrebbero l'affare... - insinuò puntando sul sadismo di cui intuiva che il moro era un cultore mimando con il pollice e l'indice della mano destra ed un gesto ad abbassarsi e rialzarsi del polso il gesto di cui stava parlando:- Soprattutto potrete anche cogliere l'occasione per raddrizzare quel suo carattere iracondo quando lo punirete ogni volta che s'imbestialirà perché noi tre rideremo senza ritegno tutte le volte che lo legnerete a seguito di un suo sbaglio ! - suggerì prima indicando, sempre con il dito indice della mano destra, prima sé stesso e i due albini e poi ripetendo il gesto del colpire fato poc'anzi:- Senza contare che, prima porterete brillantemente a compimento il vostro incarico, più alte saranno le possibilità per voi di chiedere un extra... - suggerì mimando con pollice e indice della mano destra il segno dei soldi
A seguito di questo suggerimento Sebastian si mise a riflettere intensamente: certo il compito era tutt'altro che facile ma se ci fosse riuscito avrebbe potuto chiedere al "Conte" d'intercedere presso il "Re oscuro" per costringere Dark Sound ad assumere uno degli oscuri capi-servitù che avrebbe riferito al suo principale ogni piccolo dettaglio in merito alle attività dell'usuraio, o perché no, addirittura avere l'anima di quel moccioso che l'aveva fregato un paio di secoli fa.
Sì, decisamente gli conveniva anche perché, come già stava accadendo, i nomi richiesti erano solo i probabili ed i medesimi cambiavano in continuazione rendendo praticamente impossibile stabilire con certezza chi avrebbe attaccato e in che ordine:- Affare fatto Lord Ikari ! - esclamò battendo le mani una volta sola:- Sette nomi per sette giorni di uso del locale con anche le vostre eccellenze anche qualora l'addestramento di sua eccellenza Dark Sound dovesse finire prima del previsto ! - rammentò i termini dell'accordo sorridendo divertito ed allargando un po' le mani e braccia verso l'esterno, poi, visto che da nessuno del terzetto dei buoni arrivarono obiezioni, si risedette e rincominciò il tentativo di compilazione della lista

La compilazione fu difficile come prima con carta ed inchiostro che si sprecarono, ma dopo un quarto d'ora buono, l'elenco venne finalmente ultimato.
Soddisfatto, Sebastian arrotolò la pergamena, e, con l'ausilio di una candela, fece colare della nera cera sui cui poi appose il suo sigillo consistente in una piuma di corvo.
Una volta che la ceralacca si fu asciugata, fece sparire tutti gli scarti, si alzò, rimise a posto la sedia, prese il papiro e si avvicinò a Shinji:- Come promesso, Lord Ikari ! - esclamò inchinandosi di circa 20° mentre gli porgeva il pezzo di carta posato su un vassoio d'argento sostenuto da sotto dai cinque polpastrelli della mano destra
Deglutendo nervosamente e sudando, l'ex 3rd piano piano avvicinò la mano destra al piatto con l'intenzione di prendere possesso del foglio.
La distanza gli sembrava infinita mentre l'arto lentamente si avvicinava, ma alla fine il percorso venne completato e le dita si chiusero sul rotolo per poi cominciare a ritrarsi, sempre lentamente, a seguito del braccio.
Il maggiordomo oscuro aspettò pazientemente fino a quando occhi azzurri non ebbe portato la lista arrotolata vicino a sé stesso, dopodichè si raddrizzò portando al contempo il piatto metallico sotto il braccio destro e restò in paziente attesa della rottura del sigillo.
Passò un minuto buono prima che il nostro eroe, scambiato un cenno d'intesa con Rei e Kaworu che nel frattempo si era avvicinato ai due fratelli, fece pressione col dito indice sul rosso blocco fino a quando, con un rumore secco, non si ruppe.
L'onda sonora prodotta dal gesto fu a malapena percettibile, ma ad occhi azzurri sembrò più potente di un colpo di cannone e si bloccò di colpo esitante come se avesse appena spezzato un qualcosa d'inestimabile valore.
Piano piano, con una lentezza esasperante, cominciò a srotolare la pergamena sulla quale erano ben visibili i nomi vergati con inchiostro rosso sangue.
La lettura iniziò immediatamente con attenzione ma mentre a Shinji, che pur aveva fatto diverse ricerche in ambito teologico durante gli anni svedesi, quasi tutti i nomi gli dicevano poco o niente, Rei e Kaworu corrugavano le fronti accigliati e preoccupati: no, decisamente diversi deii dieci che erano stati indicati, se confrontati con i primi quattro che erano arrivati, erano su un piano completamente diverso !
Dal canto suo, il maggiordomo oscuro lasciò opportunamente trascorrere una manciata di minuti, dopodichè estrasse dal taschino il suo orologio a cipolla, ne fece scattare il meccanismo che apriva il pannello di copertura e ne lesse l'ora, dopodichè lo richiuse e se lo rimise nella tasca del gilet:- Se vossignoria è soddisfatta io me ne andrei, Lord Ikari. - propose facendo seguire alle parole un inchino
Lasciò passare un minuto buono, dopodichè, visto che non arrivava alcuna risposta, decise di accomiatarsi:- Visto che le loro eccellenze non hanno obiezioni, tolgo il disturbo ! - informò facendo una paio di passi all'indietro per non dare la schiena al terzetto dei buoni, s'inchinò rispettosamente:- Vostra altezza reale, principe Tabris ! - salutò con deferenza e rispetto portando al contempo il palmo della mano destra sul cuore sorridendo cordialmente:- Vostra maestà, regina Lilith ! - salutò nuovamente con deferenza inchinandosi nuovamente dopo essersi di poco raddrizzato:- Lord Ikari ! - salutò in giapponese mentre eseguiva un altro inchino:- I miei più sentiti ossequi ! - omaggiò raddrizzandosi infine per poi sparire nel suo consueto tornado di piume lasciando i tre ex-children a scorrere il terrificante elenco con relative percentuali:"

  1. Chernobog 86%;
  2. Eris 79%;
  3. Loviatar 74%;
  4. Belfagor 68%;
  5. Camazotz 63%;
  6. Apopi 58%;
  7. Gonggong 43%;
  8. Tlaltecuhtli 37%;
  9. Balor 28%;
  10. Vucub-Caquix 17%.

" questi i nomi che Shinji lesse mentalmente facendo rimbalzare come palline da flipper le pupille tra i due albini che mantenevano l'aria accigliata e preoccupata

I tre stettero a fissare la lista e a rileggere in silenzio i nomi per circa un minuto, poi Kaworu ruppe il silenzio:- Avverti subito il tenente-colonnello Katsuragi, Shinji. - suggerì guadagnandosi uno sguardo preoccupato da parte dell'amico:- Per quanto siano solo previsioni, è meglio che siano pronti a fronteggiare ogni tipo di evenienza. - fece presente agitando in aria a formare un cerchio il dito indice della mano destra
Dal canto suo l'ex 3rd Children aveva paura di fare la domanda decisiva:- Siamo in grossi guai, vero ? - domandò fissato attentamente l'angelo mentre temeva la risposta che arrivò perentoria come sempre:- Decisamente ! - confermò il grigietto guadagnandosi un'occhiata arrabbiata da parte di Rei a cui non badò:- Sopratutto con la seconda, il sesto ed il nono. - precisò indicando col dito indice della mano destra i tre nomi coinvolti on la turchina che lo guardò ancora più furibonda
Non badando al silente bisticcio tra i due angeli, occhi azzurri prese il cellulare dalla tasca del grembiule, compose il numero di Misato prima di portarselo all'orecchio in attesa della di lei risposta: no, decisamente non c'era di che stare tranquilli...

  
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