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Autore: candidalametta    18/08/2009    1 recensioni
di solito le regole per un ottimo triangolo è il silenzio. o quanto meno, i partecipanti, per imperscutabili motivi creano legami in cui amore e odio si intersecano. è questo da equilibrio, in un modo o nell'altro. ma cosa succede quando in questro triangolare rapporto tutti si amano e nessuno vorrebbe fare soffrire l'altro? la risposta è facile, soffrono tutti, indistintamente. è solo una storia, brevi pezzi di quello che assurdamente vero continua ad accadere. racconti del buio di una stanza, dove continuo a soffrire più di quanto riesca ad esprimere
Genere: Introspettivo, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Dunque. Innanzi tutto un grazie infinite per chiunque sia riuscito ad arrivare alla fine di questo orribile percorso. So che il numero è incredibilmente esiguo, ma sapete una cosa? Non mi importa più di tanto, perché so che chi mi ha seguito con coscienza ha sofferto insieme a me e soprattutto, ora, mi sta maledicendo.
Cavolo come fischiano le orecchie!
Lo so che mi odiate perché dopo una sfilza di capitoli deprimenti con la protagonista che non fa che soffrire finalmente ottiene ciò che vuole e lei invece di tenerselo stretto che fa? Scappa?
Già … immagino il vostro disprezzo per la povera autrice, però vi scongiuro di riflettere su una cosa mentre affilate il coltello o preparate il nodo per la mia esecuzione. Questo lungo e travagliato percorso alla fine DOVEVA portare a questo. Mi spiego meglio. La battuta finale è di piena consapevolezza che Lei (la migliore amica) non sarebbe mai sparita per sempre dalla mente di Lui (il bastardo), in altre parole non avrebbe mai avuto il suo cuore. Nonostante questo sia un concetto che a tutti è risultato abbastanza chiaro sin dall’inizio la nostra voce narrante invece ce ne ha messo di tempo per capirlo che era una battaglia persa. Beh, come si dice in questi casi meglio tardi che mai.
E così se ne va, finalmente lontana da quella camera in cui tutto ha il colore di una vecchia foto. Bianco e nero. Era una delle sensazione che avrei voluto trasmettere, oltre a quello di soffocamento di quella stanza sigillata e una deformazione ad un ventricolo che porta ad un battito in tre tempi (vi giuro che esistono cuori così).
Per i crediti di questo racconto è mio dovere ringraziare le ultime parole del mio vampiro biondo preferito, l’adorabile Spike (“non è vero, ma grazie per averlo detto” è l’unica frase che avrei potuto fare dire alla protagonista, William non volermene prendilo come un omaggio alla tua persona). Un immenso grazie va al poeta estinto Pablo Neruda,

“ma quanto vive l’uomo?
Vive mille anni o uno solo?
Vive una settimana o più secoli?
Ma quanto tempo muore l’uomo?
Che vuol dire per sempre?”
.

(Riporto nell’ultimo capitolo l’ultimo verso di questa poesia che fa sempre riflettere)
Il resto è tutta farina delle mie saccocce, frutto di esperienze personali e qualche blando capriccio della mia fantasia.
Che dire, io c’è l’ho messa tutta e non avete idea di quanto piagnucoli all’idea di mettere la parola fine. Eppure mi sa che è indispensabile, perché sa di ferita aperta questo racconto non terminato. Mi rincresce non aver potuto ringraziare chi ha perso il suo tempo per me direttamente tra queste pagine ma mi ero ripromessa di non interrompere il racconto con note personali almeno fino alla fine in cui tutti avrebbero trovato il loro spazio e il giusto riconoscimento.
Ed ecco a chi va la mia immensa riconoscenza.
mokky SaraMasenCullen sweetthings che hanno inserito la mia storia tra i loro preferiti, non so come ringraziarvi, davvero, non ho parole. A sweetthings e KrystalEyes che hanno commentato con entusiasmo e spero di non aver ucciso con le mie logoranti risposte via mail.

Eeeeee….. dillo che avevi paura che non avresti avuto un angolino tutto per te? Signore e signori battete le appendici per Space Oddoty per me ormai solo Ro, che mi ha supportato, ascoltato, sopportato e a quanto pare voluto bene in tutto questo travagliatissimo disastro. Lo so che adesso mi detesti anche tu per questo finale sconcludente ma so che mi perdonerai. E non è neanche poi così tragico su! Guarda il lato positivo! Lei sta andando per il mondo a rifarsi una vita! Non basta?mmm… neanche un pochetto? Dai un pochettino! Tanto lo so che mi perdonerai con le cavolate che spero presto di scrivere! ;)
Ti adoro, senza di te non sarebbe stato lo stesso tutto questo caosino deprimente.
Beh, è tutto direi. Un altro inchino per tutti quelli che hanno dedicato un secondo a leggere prima di girarsi schifiati dall’altra parte a vomitare o_0
Baci Lo ;)
  
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