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Autore: OtakuWriter99    18/09/2020    0 recensioni
Titolo breve: That time I woke up in a fantasy world
Moto Shinzo è un ragazzo giapponese come tanti, e la sua vita prosegue normalmente fino al giorno in cui un inaspettato incidente pone fine alla sua vita. Nonostante questo, per il ragazzo è tutt'altro che finita: in seguito alla sua morte si ritroverà reincarnato in un mondo parallelo. In questo mondo la magia ed i mostri non sono solo immaginari, ma esistono veramente. Come sarà la sua nuova vita in questo mondo fantastico? Questo è l'inizio delle avventure di Shinzo, un eroe non molto eroico con poteri che lo rendono particolare anche in mezzo agli utilizzatori di magia!
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Shinzo, che nel frattempo era sceso a terra, e il Distruttore erano circondati da delle false copie di quel mago. Era di sicuro un diversivo per prendere tempo, visto che non sembrava star arrivando nessun altro attacco verso di loro. Per uno come il Distruttore, che amava menare le mani e spaccare i crani, quella situazione era senza dubbio frustrante: più continuava a colpire e più si rendeva conto di quanto fosse inutile farlo. Come se non bastasse le copie iniziarono anche a muoversi in tutte le direzioni: alcune scappavano via, altre correvano in tondo attorno a loro, ed altre tiravano attacchi che ovviamente non erano veri attacchi essendo intangibili.
[V: Che palle, non crepano questi vecchi di merda!]
Tutte quelle copie identiche avrebbero tratto in confusione chiunque. Ma non erano proprio uguali, almeno per Shinzo che nel frattempo stava cominciando ad avere altre visioni… no, dopo quel che era successo era chiaro che non si trattasse di visioni, ma di qualche altro tipo di abilità.
Ad ogni modo osservando tutte le copie, vedeva appunto delle semplici copie identiche in tutto e per tutto, ma tra tutte ve ne era una particolare, irradiata da una flebile luce celeste. Solo Shinzo vedeva quella luce ovviamente. Non sapeva cosa fosse, ma era probabile che fosse riuscito a rintracciare il vero mago in mezzo a quelle imitazioni. Non immune al senso di colpa, avrebbe comunicato al suo capo la posizione di quello che reputava essere l’originale.
[S: Il terzo alla tua sinistra!]
Finì appena di pronunciare quella frase, che tutte le copie si dissolsero. Era successo tutto in un attimo: il mago era stato decapitato da un colpo così veloce che Shinzo non lo vide nemmeno partire. Voltandosi dall’altro lato per non vedere quella testa mozzata, Shinzo vide un uomo che scappava via. Appariva molto piccolo, quindi di sicuro nel frattempo si era allontanato il più possibile. Il ragazzo non era l’unico a vederlo, ed era quindi chiaro che l’incantesimo dell’invisibilità si fosse spezzato non appena il mago era morto… o qualcosa del genere.
 
Alla fine quell’uomo era rimasto senza guardie del corpo, e la parte più facile, ossia rapirlo, venne portata a termine in un baleno. Alla fine se non fosse stato per Shinzo, quell’uomo sarebbe probabilmente riuscito a farla franca. Il ragazzo si sentiva ovviamente in colpa, ma era comunque sollevato per non averci rimesso lui stesso. Durante tutto il viaggio di ritorno, il Distruttore non aveva fatto altro che congratularsi con lui e continuare a parlare, parlare e parlare di cose che Shinzo nemmeno ricorda tant’è che era molto sovrappensiero. Era curioso di sapere cosa sarebbe successo a quell’uomo, ma non osava chiedere sia per paura di un’eventuale brutta verità, sia perché preferiva interagire il meno possibile con quegli uomini.
 
Alla fine dopo essere di nuovo tornato alla mansione, la prima cosa che fece fu tornarsene nella sua stanza e buttarsi sotto le coperte, nonostante fuori fosse ancora giorno. Hartmod non era in quella stanza, quindi sicuramente doveva trovarsi in quella affianco insieme alla moglie e alla figlia. Comunque Shinzo non aveva voglia di andare e rimase lì finendo per addormentarsi subito dato che quella mattina era stato svegliato abbastanza presto.
Venne svegliato non molto tempo dopo dal rumore della porta della stanza che si aprì e da una voce femminile.
[?: Quindi eri qui?]
 
Girandosi ed alzando la testa dal cuscino notò una figura femminile davanti all’entrata. Essendo che si era appena svegliato e che nella stanza c’era penombra, non la riconobbe subito, anche se si trattava di qualcuno di familiare
[S: Chi è?]
[L: Sono io!]
[S: Ah già, sei tu… che ci fai qui?]
[L: Non sei venuto a pranzo, però mi era stato detto che fossi tornato, quindi sono venuta a controllare se stessi bene]
[S: Sì, sto bene…]
Lealia sembrava essere veramente preoccupata  per Shinzo, che però non sembrava aver voglia di esternare i suoi problemi nonostante fosse chiaro che ci fosse qualcosa che non andasse. Forse semplicemente non voleva mostrarsi debole davanti a lei, o forse non voleva coinvolgerla, o magari era perché fosse abituato a tenersi tutto per se. Però era chiaro che qualcosa non andasse, ed il comportamento di Shinzo ne era la conferma. La ragazza decise quindi  di non arrendersi continuando a parlargli con tono dolce e gentile per cercare di tirarlo su.
[L: Avanti, se c’è qualche problema ti ascolto. Tenersi tutto dentro non può che peggiorare le cose!]
[S: Non è niente di che, ero solo stanco…]
Shinzo continuava a rispondergli con tono freddo, anche se dentro di se aveva voglia di piangere ed urlare per sfogarsi, anche se non poteva di certo farlo di fronte ad una ragazza.
[L: Sei arrabbiato con me? Ti capisco, in fondo è colpa mia se sei finito in questo casino]
[S: N-no! Non c’entri niente, è solo che…]
[L: Avanti, ti ascolto]
[S: …]
Anche se non voleva parlarne, la gentilezza di Lealia che si preoccupava per lui lo rallegrava sotto sotto. Però non bastava di certo una cosa così di poco conto per risolvere quell’enorme faccenda apparentemente senza via di uscita.
[L: Per caso è successo qualcosa mentre eri fuori?]
Shinzo distolse lo sguardo in silenzio, facendo capire che la ragazza ci aveva azzeccato.
[L: Immaginavo… Qualunque cosa ti abbiano fatto fare, nessuno di noi ti giudicherà. Sappiamo che non è colpa tua]
[S: Grazie…]
Anche se di pochissimo, il morale di Shinzo era stato rallegrato
[L: Se c’è qualcosa che possiamo fare non esitare a chiedere! ]
Dopo quel breve discorso, Lealia si decise a lasciare la stanza, lasciando Shinzo da solo a riposare e a schiarirsi le idee.
 
Il giovane rimase a letto tutto il resto della giornata a riflettere. Gli stavano venendo molte idee su come fuggire, peccato che, anche senza molta esperienza, anche uno come lui sapeva quanto fosse improbabile riuscire a portare a termine un piano di fuga come il suo.
Più continuava a rifletterci e più la stanchezza prendeva il sopravvento, e ad un certo punto gli venne una brillante idea, una di quelle che ti viene poco prima di addormentarti e che magari lì per lì può sembrarti geniale.
[S: Forse se scappassi da solo avrei più possibilità, ma non voglio immaginare cosa succederà a Lealia e alla sua famiglia… forse potrei ucciderli dandogli una morta veloce e indolore per evitargli un destino peggiore!]
Per fortuna, non appena si svegliò il mattino dopo, capì subito che si trattava di un’idea a dir poco pessima.
   
 
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