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Autore: vale ronron    18/09/2020    0 recensioni
Un gruppo di ragazzi iscritti all'università si ritrovano a vivere sotto lo stesso tetto. Le loro storie si incroceranno e tra risate, litigi e amori si formeranno legami indelebili. Buona lettura. Spero vi piaccia.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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PUNTO DI VISTA DI TOMMASO
 
Era l’una del mattino quando io, Mattia, Nicolò ed Alessandro tornammo a casa dalla serata al pub, le luci della cucina e della sala comune erano spente, evidentemente le ragazze erano già andate a dormire.
 
I ragazzi mi diedero la buonanotte e salirono nelle loro rispettive stanze mentre io, invece, nonostante la tarda ora non avevo sonno così non appena Nicolò si addormentò uscì dalla nostra camera e mi intrufolai in cucina, e tanto per fare qualcosa aprì il frigo, non so neanch’io cosa sperassi di trovare, ma con mio grande stupore trovai ancora del gelato, a quanto pare le ragazze non lo avevano finito.
 
Presi la vaschetta ed un cucchiaino e sedendomi in una delle sedie della cucina iniziai ad affogare le mie pene a via di cucchiaiate.
 
Pensai che a parte l’arrivo improvviso di Laura la serata tutto sommato era andata bene, Nicolò ed Alessandro non solo si erano parlati ma avevano anche scherzato, prima dell’arrivo della strega, ovviamente. Tuttavia, nonostante fossero stati entrambi palesemente impacciati l’uno l’altro, ero abbastanza soddisfatto, perché come primo ravvicinamento non era andato affatto male.
 
Però, nonostante la serata fosse stata un’ottima distrazione non ero riuscito a non pensare a Teresa, al bacio che ci eravamo scambiati poche ore prima e a tutto ciò che era successo dopo.
 
Per tutto il tempo sentivo rimbombare e riprodurre nella mia testa le sue parole, la verità è che Teresa mi aveva ferito, è anche vero che anch'io ho le mie colpe, io sto con un'altra, non avrei dovuto baciarla, ma quando ho Teresa nei dintorni perdo la testa, non capisco più niente, perdo lucidità, e oggi, come si usa dire avevo fatto la frittata.
 
Tuttavia Teresa non era stata il mio unico problema oggi, infatti, anche Ambra ci aveva messo del suo per rovinarmi la giornata.
 
La mia ragazza era, giustamente, furiosa con me perché l’avevo ignorata tutto il giorno, e quando mi sono finalmente deciso a risponderle al telefono ho quasi perso un timpano mentre ascoltavo le sue grida di frustrazione, e non sa nemmeno che cosa ho combinato oggi, pensai con sarcasmo… tuttavia, io sono perfettamente consapevole del fatto che Ambra non merita tutto questo.
 
La verità è che sono uno stronzo, continuo a dire a Nicolò e a me stesso che non lascio Ambra perché tengo a lei e non voglio farla soffrire, ma in realtà è proprio quello che sto facendo, non avrei dovuto baciare Teresa, perché ho fatto un tolto ad Ambra e ho tradito la sua fiducia, le sto facendo del male e io non l'ho mai voluto né mai lo vorrò.
 
Ha ragione Nicolò devo fare chiarezza con me stesso e con Ambra, ormai è più che chiaro che quello che provo per lei è solo affetto, e niente di più, dovrei parlarle e mettere le cose in chiaro ma non posso farlo a distanza, aspetterò le vacanze di Natale, così una volta tornato a casa avrò modo di parlare con Ambra di persona.
 
Per quanto riguarda la faccenda Teresa, dopo oggi è più che chiaro che io non sono l’unico a dover fare chiarezza con sé stesso, io comprendo le sue paure, ma il suo comportamento mi ha ferito più di quanto pensassi, mi ha baciato e poi è scappata, dopodiché si è rifiutata di parlarmi e di ascoltarmi, si è nascosta dietro una porta e mi ha spezzato il cuore, come poteva chiedermi di dimenticare tutto?!...

…come ha potuto dirmi che il nostro bacio è stato un sbaglio!!...

…una debolezza…

…non prova davvero niente per me, o ha solo paura di amarmi?!...

…si era pentita di ciò che mi aveva detto?...

… mi vuole vicino davvero solo come un amico o sono qualcosa di più per lei?!....

...avevo un milione di domande che mi frullavano in testa ma nessuna risposta, l’unica cosa che sapevo era che mi aveva ferito, e più ore passavano più stavo male, inoltre, dopo la vicenda di oggi pomeriggio non sapevo come comportarmi con lei, che cosa le avrei dovuto dire, avrei dovuto fare io il primo passo? saremmo riusciti davvero a passare sopra l’argomento, senza nemmeno chiarirci?
 
In camera mia in presenza di Nicolò  mi aveva detto che l’indomani avrebbe voluto studiare con me, come nostra abitudine, ma era davvero possibile?!, saremmo davvero riusciti a riprendere la nostra normale routine, a studiare insieme senza pensare al bacio,  a continuare a scherzare come prima senza chiarirci?!, sarei davvero riuscito a guardarla senza pensare al momento fantastico in cui ci eravamo baciati, sarei riuscito a parlarle senza ripensare alle orrende parole che mi avevano devastato il cuore?... la risposta era no.
 
Non so lei, ma io non ci sarei riuscito.
 
Avevo rovinato tutto, in questo preciso istante ne presi piena consapevolezza, il nostro rapporto si era inclinato, e la colpa essenzialmente era mia.
 
Non sarei riuscito a comportami con Teresa come al solito, io provavo qualcosa di intenso e forte per lei, e il suo rifiuto, il dolore e la rabbia che ne era seguita mi avevano fatto capire quanto fossi preso da lei.
 
Non potevo essere suo amico, anzi, io non volevo esserlo.
 
Così con un masso al posto del cuore, e con la consapevolezza che quello che stavo per fare avrebbe fatto più del male a me che a lei, gettai il vassoio del gelato ormai vuoto nel bidone della spazzatura, mi trascinai sulle scale e una volta in camera presi un post-it dalla scrivania, ci scrissi sopra, e dopo di che lo misi tra le pagine del libro di anatomia di Teresa, una volta tornato al piano di sotto posai il libro sul pavimento, proprio davanti alla porta che oggi pomeriggio Teresa aveva issato tra noi due.
 
Arrabbiato, ferito e in collera con me stesso, salì le scale e con il vuoto nello stomaco mi misi a letto.
 
IL MATTINO DOPO…
 
PUNTO DI VISTA DI TERESA
 
Mi svegliai al suono della sveglia di Giulia.
 
“Buongiorno!!” borbottai assonnata alla mia compagna di stanza.
 
“Giorno!!” mi rispose di rimando, ancora rannicchiata sotto le coperte.
 
“Credo di aver fatto indigestione da gelato ieri!!” le dissi divertita.
 
“Siamo in due, ma credo che dopo ieri pomeriggio avevi proprio bisogno di essere tirata su con un po’ di calorie!!” mi rispose tirandosi su dal letto.
 
“Ho fatto un disastro, Giuly!!” affermai restando sdraiata a letto.
 
“Be non l’hai fatto da sola, eravate in due in quella stanza!!” assentì la ragazza risoluta.
 
“Ma quella che è scappata comportandosi da stronza sono stata io!!” affermai corrucciata.
 
“Vero, ma anche lui non è un santo, ricordati che sta con un'altra!!” mi ricordò, saggiamente, mentre rovistava nella sua cassettiera.
 
“Nicolò, dice che è pronto a lasciarla per me!!” le ricordai, sedendomi sul bordo del mio letto.
 
“Questo è tutto da vedere!!” affermò con tono sommesso.
 
“La verità è che non mi sarei dovuta comportare così, avrei dovuto aprire quella maledetta porta e parlargli!!” constatai, sospirando pensierosa, raccogliendo i capelli in una coda di cavallo.
 
“Puoi farlo oggi!! E poi ieri mi hai detto che gli hai proposto di studiare insieme, no? Quindi avrete un’occasione per parlare!!”.
 
“Io non so ancora cosa voglio, cioè so che mi piace Tommaso ma non sono pronta per una relazione seria, io gli farei solo del male e non voglio, tengo troppo a lui e non voglio che Tom soffra per colpa mia, ieri sono stata una vera stronza con lui e non voglio che succeda mai più!!” le risposi corrucciata.
 
“E quindi cosa gli dirai oggi?!” mi chiese Giulia rivolgendomi uno sguardo dubbioso.
 
“Non lo so, ma sicuramente come prima cosa mi scuserò con lui per la mia reazione spropositata, e poi gli chiederò di perdonarmi!!”.
 
“E riguardo le tue paure e i tuoi sentimenti, cosa gli dirai?” mi chiese mentre tenendo in mano le cose che le servivano per andare a fare la doccia, si recava verso la porta della nostra stanza.
 
“L’unica cosa che mi sento di fare al momento è dirgli di restare amici!!” sussurrai con mio grande rammarico.
 
“Certo che sei autodistruttiva tu!! E io che pensavo di essere la più complessata della casa!!” borbottò Giulia aprendo la porta.
 
“E questo che ci fa qui?” aggiunse interrogativa, guardandomi accigliata.
 
“Cosa!?” chiesi confusa alzandomi dal letto per andarle incontro.
 
“Questo non è il tuo libro di anatomia!? Che ci fa sul pavimento?!” mi domandò porgendomelo.
 
Nello stesso istante in cui vidi il mio libro fra le mani di Giulia capì di aver perso la mia occasione, con un groppo in gola e un nodo allo stomaco allungai un braccio per prendere il volume, titubante lo aprì e sfogliandolo trovai un post-it giallo.
 
Mi dispiace, ma non me la sento…
 
“Che succede?” chiese Giulia preoccupata.
 
Con mani tremanti e gli occhi lucidi le porsi il post-it.
 
“Che vuol dire? non avevi detto che aveva accettato di studiare con te, oggi?!” domandò corrucciata Giulia.
 
“Avrà cambiato idea…” mormorai tristemente sedendomi nel letto cercando di trattenere le lacrime.
 
Mi dispiace, ma non me la sento…
 
“È colpa mia!!” borbottai addolorata “Ma forse è meglio così, se stiamo lontano l’un l’altro eviteremo di farci del male a vicenda!!”
 
“Secondo me invece dovreste parlarne, in fondo avete sbagliato entrambi!!” sussurrò la mia compagna di stanza pensierosa.
 
“Il suo unico sbaglio è stato quello di baciarmi…sono stata io, quella che lo ha ferito, lui voleva chiarire e io invece gli ho sbattuto la porta in faccia perché sono un mostro, gli ho detto che era stato un momento di debolezza, uno sbaglio, gli ho detto di dimenticare tutto e che lo vedevo solo come un amico e ho pronunciato tutto  questo da dietro una porta di legno, senza nemmeno guardarlo negli occhi, non merito il suo perdono, fa bene ad evitarmi!!” ammisi con un groppo in gola e con gli occhi lucidi.
 
“No, non fa bene, vi state comportando da idioti, tutti e due, se vi volete, se vi amate, perché non ci provate a stare insieme?!, se in questo momento non te la senti, va da lui e chiedigli un po’ di tempo, se ti ama davvero ti aspetterà!!, nel frattempo potrebbe lasciare Ambra e tu potresti abituarti all’dea si eserti innamorata di lui e piano piano troveresti il coraggio di lasciarti andare pur di stare con lui, non ha senso evitarsi, cosa risolvete evitandovi, ci starete male entrambi!!” affermò convinta Giulia guardandomi crucciata.
 
“Non vuole più vedermi!!” borbottai tristemente asciugandomi con le mani le lacrime che iniziarono a scorrermi lentamente sul volto.
 
“Il suo è solo orgoglio, tutti gli uomini sono orgogliosi!!” affermò la ragazza alzando gli occhi al cielo esasperata.
 
“Lui non è così, è colpa mia se adesso non vuole incontrarmi, la verità è che l’ho ferito Giulia, e ho ferito anche me stessa, perché il solo pensiero di aver rovinato tutto tra noi mi sta distruggendo, e quel maledetto post-it ha disintegrato la mia vana speranza di poter tornare alla nostra quotidianità, non si può tornare indietro, non si può fare finta di niente, ci siamo spinti oltre il limite e adesso non possiamo fare un passo indietro, ci siamo baciati perché in quel momento lo volevamo entrambi, e quel bacio ha cambiato tutto, sono stata una stupida illusa a pensare di poter dimenticare quello che è successo ieri, non si può ignorare il fatto che ho baciato il migliore ragazzo che abbia mai incontrato in tutta la mia vita, non si può dimenticare il fatto che dopo aver ricevuto  il bacio più dolce e bello della mia esistenza, ho ferito, umiliato e deluso il ragazzo che è riuscito ad abbattere la corazza che mi ero costruita intorno, ho fatto del male al ragazzo di cui mi sono innamorata perdutamente, e questo era quello che temevo di più!!” mi sfocai camminando, agitata, per la stanza.
 
“Se ne sei così tanto innamorata, fatti coraggio, esci da questa dannata stanza e vai a parlare con lui, hai sempre temuto di innamorarti e di soffrire per amore, e adesso il tuo più grande incubo si è avverato, ti sei innamorata, e stai soffrendo, ma in questo caso la sofferenza te la stai creando tu, le tue paure ti stanno portando via la tua felicità e tu non devi permetterglielo!!, devi essere forte Teresa!!, amare e donare se stessi a qualcun’altro è difficile, ma se Tommaso è quello giusto, se lui può rendenti felice, se quel testone può aiutarti ad affrontare le tue paure, se il vostro è amore vero tu devi reagire, devi combattere contro te stessa, devi fare di tutto per stare con lui, anche rivedere le tue priorità, perché se trovi la  persona giusta con cui passare una vita felice e serena non la devi lasciare andare, mai, per nessun motivo, perché se la perdi potrebbe essere il tuo più grande rimpianto, Teresa, se non provi a stare con Tommaso potresti pentirtene, se non cogli l’attimo potresti perdere l’occasione della tua vita, vuoi davvero rischiare!? Insomma, sai quanto mi costa dirlo, ma se Tommaso fosse davvero quello giusto?! Vuoi davvero rischiare di perderlo?? Insomma, sei messa qui a piangere su un letto quando potresti essere con lui a dirgli quello che provi!! Che senso ha?!” mi disse concitata, guardandomi quasi esasperata.
 
"Forse hai ragione tu!!" ammisi rimuginando su quello che mi aveva appena detto.
 
"Io ho sempre ragione!!" la schernì l'amica rivolgendole un occhiolino "Adesso fammi andare che si è fatto tardi!!" aggiunse facendomi una linguaccia mentre si accingeva a chiudere la porta della nostra camera.

Mi sdrai sul letto, e dopo essere rimasta lì per un tempo che sembrò infinito, mi alzai, mi lavai e armandomi di coraggio, con il battito del cuore accelerato, per l’agitazione, iniziai a risalire le scale diretta nella stanza di Tom.

Giulia aveva ragione dovevo chiarirmi con lui, immediatamente.
  
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