Clarissa

Devo dirglielo.

Se voglio salvare anche lui devo dirgli la verità.

Ma come posso fare? Mi prenderà sicuramente per una pazza. 

Non voglio che una volta scoperta la verità si allontani da me. Ci tengo a lui, ormai è diventato il mio migliore amico.          

Se non voglio perderlo per davvero, però, devo assolutamente dirgli la verità. Ma come posso spiegargli tutto questo?!

"Hey Claire, tutto bene? - mi domanda Regulus accanto a me - Ti vedo pensierosa. Guarda che tra poco meno di quattro ore inizia il ballo, non devi iniziare già a prepararti?" mi prende in giro, facendomi sorridere un po'.
"Non ho bisogno di quattro ore per vestirmi Reg e se anche non fossi pronta ricordati che un regina non è mai in ritardo, sono gli altri che sono in anticipo" dico facendolo ridere. 
"E mi dica mia regina, come mai è così pensierosa? Cosa la turba?"

Sospiro pesantemente, indecisa sul da fare.

"Io... vieni con me Reg - dico prendendolo per mano - devo mostrarti una cosa"

Lo trascino fino ad arrivare nella stanza delle necessità.

"Come ma siamo qui?" 
"Io ti voglio bene Regulus, sei diventato il mio migliore amico, sei diventato un fratello per me - dico mentre vedo i suoi occhi leggermente lucidi - ed è per questo che penso sia giunto il momento di dirti la verità"
"Claire, ma di che parli?" domanda confuso.   
"Lo so che posso sembrarti una pazza, ma ciò che ti dirò è la verità"
"Cosa devi dirmi?"
"Il mio nome è Clarissa Potter e sono figlia di James Potter e Lily Evans. Vengo dal futuro"

Vedo il suo sguardo pieno di emozioni contrastanti. Confusione, preoccupazione, incredulità.

"Claire, tu non stai bene, forse hai la febbre" dice cercando di mettermi la mano sulla fronte, ma lo allontano.
"Lo so che sembra insensato, ma è così. Ti ho portato qui proprio perché ti volevo mostrare di persona la verità" dico indicando il pensatoio in un angolo buio della stanza.

Anche se riluttante si avvicina insieme a me al pensatoio.

Prendo la mia bacchetta ed estraggo il primo ricordo.

"Cosa devo fare?" chiede insicuro. 
"Chinarti in avanti"

Veniamo risucchiati dentro.

Ci troviamo in Sala Grande, io e mio fratello non eravamo ancora stati smistati.
"Quella..." dice indicando la me bambina.
"Sono io - dico piano - e quello accanto a me è mio fratello gemello Harry"
"Vuoi dire che il ragazzo che sta sempre con Sirius e i suoi amici..." annuisco semplicemente e torniamo a guardare la scena.

La Mcgranitt chiama il mio nome e io sorridente vado a sedermi sullo sgabello.
"Serpeverde"
"Harry Potter" dopo cinque minuti finalmente il cappello decise la sua casata.
"Grifondoro"

La situazione cambia, erano passati ormai due mesi dallo smistamento e io ero sempre più triste. 
Vediamo me che guardo da lontano Harry mentre ride con i suoi migliori amici, Ron e Hermione. Fino a quando Draco non viene accanto a me e inizia a insultare mio fratello, ma io non gli rispondo. Nota finalmente dove punta il mio sguardo e decide di andarsene.

"Da quando ero stata smistata in serpeverde, abbiamo iniziato a parlarci raramente" dico facendolo annuire.

Decido di non mostrargli proprio tutto, quindi passiamo direttamente al mio terzo anno.

Mio fratello era appena scappato di casa, lasciandomi sola con gli altri. Zia Marge volava ancora nel cielo, così per evitare altri disastri misi tutte le mie cose dentro alla tracolla che mi portavo a scuola, a cui avevo fatto un incantesimo estensivo durante li periodo scolastico, e me ne andai anche io, fino ad arrivare al paiolo magico.
Lì c'era anche Harry e il ministro, ma a nessuno importava di me. Dopotutto, non ero io quella marchiata sopravvissuta all'anatema che uccide.
C'era un giornale lì vicino, così lo presi e iniziai a leggerlo.

BLACK ANCORA LATITANTE
Sirius Black, probabilmente il più efferato criminale mai rinchiuso nella fortezza di Azkaban, è ancora in libertà, come ha confermato oggi il Ministero della Magia.

"Com'è possibile? - domanda sorpreso Regulus al mio fianco - Perché era in prigione?"
"La notte del 31 ottobre 1981, Voldemort ci attaccò in casa nostra - dico triste - Io e Harry avevamo solo un anno circa. James aveva provato a rallentarlo, voleva dare almeno il tempo a Lily per scappare con me e mio fratello, così fu ucciso. Mia madre non voleva abbandonarlo, così lui uccise pure lei. Eravamo rimasti solo noi due. Lanciò l'anatema che uccide anche e mio fratello, ma qualcosa andò storto. L'incantesimo rimbalzò su Harry, lasciandoli solo una cicatrice sulla fronte, e colpì Voldemort, in questo modo lui sparì"
"Com'è possibile? - domanda scioccato - Un bambino di solo un anno ha ucciso il più grande mago oscuro di tutti i tempi!"
"A questa domando ancora non mi sono saputa dare una risposta" 
"Perché è stato lui a uccidere Potter e la Evans. Lui non si scomoda per così poco"
"A causa di una profezia. Ormai l'ho imparata a memoria - dico affranta - 'Ecco giungere il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore. Nato da chi lo ha tre volte sfidato, nato sull'estinguersi del settimo mese. L'oscuro Signore lo designerà come suo eguale, ma egli avrà un potere a lui sconosciuto. E l'uno dovrà morire per mano dell'altro, perché nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive. Il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore nascerà all'estinguersi del settimo mese.'
La profezia arrivò anche a Voldemort, così decisero un custode segreto, Sirius, ma all'ultimo cambiarono idea e scelsero Peter. Nessuno si sarebbe aspettato che Peter li tradisse e quando trovarono i miei genitori morti diedero la colpa a Sirius, di Peter non c'era traccia. Finse la sua morte causando un esplosione che coinvolse molti babbani e fece ricadere tutte le sue colpe su tuo fratello"

"Io non capisco, perché mi dici tutte queste cose? Non temi che io possa dirlo a qualcuno?"
"Se ti ho raccontato tutto questo è perché mi fido di te Regulus" dico carezzandogli la guancia, cercando di tranquillizzarlo.  
"Però continuo a non capire perché hai deciso di dirmi tutto questo"
"Perché spero di cambiare anche il tuo di futuro"
"Perché ci tieni tanto?"

Estraggo un altro ricordo.

Ero a Grimmauld Place, nella stanza dell'arazzo. Ero incantata a fissare tutti quei nomi, quando due braccia mi avvolsero da dietro. Era Sirius. 
"Ti ho cercata dappertutto, pensavo te ne fossi andata"
"Non potrei mai andarmene senza prima averti salutato" dissi girandomi e lasciandoli un bacio sulle labbra.
"Come mai sei qui?"
"Guardavo i membri della nobile e antichissima casata Black - dissi facendoli comparire una smorfia affranta sul viso - Non sapevo avessi un fratello"
Lui alzò le spalle non curante. 
"Non eravamo in buoni rapporti, troppo diversi, non andavano d'accordo"
"Mi dispiace"
"Non importa, ormai è una storia vecchia" ma vedevo il dolore nei suoi occhi.
"Domani devo ritornare dai Malfoy, devo preparare i vestiti, vieni su con me?" dissi sfoggiando il sorriso più malizioso che avessi. 
"Ti do cinque minuti di vantaggio per preparare la valigia - disse baciandomi - Poi vengo su e non ti farò alzare dal letto per nessun motivo" mi ribaciò per poi lasciarmi andare. 
Sorrisi divertita mentre uscivo dalla stanza.
Invece di salire subito, però, mi nascosi dietro la porta e lo sentii bisbigliare. 
"Mi dispiace che tu abbia fatto questa fine Regulus"

Finto il ricordo, Regulus mi guarda con gli occhi lucidi.