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Autore: Fedies    20/09/2020    2 recensioni
"Thought we built a dynasty that heaven couldn't shake
Thought we built a dynasty like nothing ever made
Thought we built a dynasty forever couldn't break up"

La storia ripercorre gli ultimi due anni di scuola dei Malandrini: la nascita dell'amore tra James Potter e Lily Evans, lo scoppio della Prima Guerra Magica, Sirius che abbandona la propria famiglia, la nascita del primo Ordine della Fenice...
Prima del loro immenso sacrificio e dello scontro finale, chi erano James e Lily? Com'era la loro vita da studenti di Hogwarts tra scorribande con i Malandrini e lezioni di magia?
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dorcas Meadowes, I Malandrini, Lily Evans, Marlene McKinnon, Mary MacDonald | Coppie: Dorcas/Sirius, James/Lily, Lucius/Narcissa
Note: Lime, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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I giorni della caduta




 

Lily! Lily svegliati, presto!”
La voce stridula di Alice nel bel mezzo della notte non era un ottimo risveglio, soprattutto considerando che Lily era andata a letto tardissimo a causa della sua ronda da Caposcuola.
Dopo una giornata a studiare Pozioni per la verifica imminente tutto ciò che desiderava era dormire per almeno sei ore di fila.
La ragazza mugugnò infastidita.
“Lily è importante!” rincarò la dose la bionda.
Con un sonoro sbuffo Lily aprì i suoi sfavillanti occhi verdi, sbattendo le palpebre un paio di volte per abituarsi alla penombra.
In realtà la bacchetta di Alice illuminava la stanza.
Si mise a sedere tra le coperte scarlatte e diede una rapida occhiata in giro: Marlene e Mary si stavano appena svegliando, proprio come lei, mentre il letto di Dorcas era vuoto ma ancora sfatto.
“Alice sono le quattro del mattino” piagnucolò la rossa, insofferente.
L'indomani alla prima ora avrebbero avuto un'esercitazione pratica di Incantesimi e Lily sperava di arrivarci in condizioni fisiche e mentali almeno decenti.
Anche le espressioni delle altre due ragazze non sembravano molto amichevoli.
Alice, indispettita, incrociò le braccia al petto: “Scusate eh, la prossima volta chiederò a Voldemort di attaccare il Ministero in pieno pomeriggio!”
Inutile dire che, sentendo quelle parole, le giovani Grifondoro si dimenticarono subito di avere sonno.
Mary sembrava davvero spaesata.
“Ma... che hai detto?”
“Avete capito bene! Malocchio ha mandato un patronus alla professoressa McGranitt, vi spiegherò tutto ma prima dobbiamo svegliare i ragazzi”
Grazie al chiacchiericcio insistente proveniente dai vari dormitori, nonostante l'ora tarda, fu facile capire che era davvero successo qualcosa di grosso.
“E Dorcas?” chiese Lily, confusa.
Il viso di Alice s'incupì.
“E' a Londra”



 
***


 

Svegliare i Malandrini fu più semplice del previsto visto che il vociare degli altri studenti li aveva già messi in allarme.
Avevano cominciato ad arrivare anche numerosi gufi, Lily immaginò che fossero da parte dei vari genitori.
“Voldemort ha preso il Ministero?!”
“Esattamente cosa intendi quando dici che Voldemort ha preso il Ministero?” Remus fece eco a Codaliscia mentre, cercando di vestirsi alla meno peggio, si affrettavano a lasciare il dormitorio.
Alice, spazientita, sembrava sull'orlo di una crisi di nervi.
“Intendo dire... che Voldemort ha preso il Ministero!”
“Preso, finito, caput” le diede man forte Sirius, mentre si abbottonava i pantaloni.
“Il Ministro della Magia è morto” aggiunse Mary, affranta.
“Meglio lui che noi!”
“James! Ti sembra il caso?”
“Ramoso ha ragione! A proposito, la mia ragazza è perennemente in ritardo anche mentre il mondo magico va a rotoli?”
Il silenzio sconfortante che sopraggiunse allertò ogni senso che Felpato aveva a disposizione; lo sguardo delle ragazze, in attesa, era puntato su Alice che sospirò.
“La McGranitt è venuta a prenderla... Malocchio stanotte, nella battaglia al Ministero, è riuscito a catturare un solo Mangiamorte prima di battere in ritirata”
“Il padre di Dorcas” masticò tra i denti Sirius, come se fosse una parolaccia.
Alice annuì.
“Ora è a Londra per assistere al suo interrogatorio, non so dove però... adesso l'Ordine dovrà lavorare ancora più nascosto e gli Auror che non hanno giurato fedeltà a Voldemort sono costretti alla latitanza”
“Ha aspettato che Silente fosse lontano, che razza di vigliacco...” mormorò James.
Il preside di Hogwarts infatti non era a scuola da circa una settimana a causa di un importante viaggio che sarebbe servito a trovare qualche misteriosa arma per sconfiggere il Signore Oscuro; purtroppo ai ragazzi non era concesso conoscere altro.
“Bene, poche storie, ditemi dove si trova Dorcas e facciamola finita” la fece breve Sirius.
“E' un luogo sicuro sconosciuto e protetto da ogni sorta di incantesimi, non sappiamo dove sia!”
“Non mi interessa!” - protestò il ragazzo - “Esigo di sapere che fine abbia fatto la mia ragazza!”
Il tono di Sirius non permetteva repliche e i ragazzi non sapevano proprio cosa dirgli; fu la professoressa McGranitt ad intervenire quando giunsero alla fine della scale della torre.
“Temo non sia possibile, signor Black”
Non avevano mai visto il volto della donna così contrito, la situazione doveva essere davvero disperata.
“Ma professoressa...!”
“La mia risposta definitiva è no e coincide anche con quella dell'Ordine” la voce della McGranitt era talmente dura che riuscì a mettere a tacere anche le lamentele di Sirius.
La mattina successiva, già alle prime luci dell'alba, la Sala Grande era gremita di studenti in preda al panico: erano tantissimi i gufi che atterravano con lettere di genitori che intimavano ai ragazzi più giovani di tornare a casa e altrettante edizioni della Gazzetta del Profeta venivano depositate sui tavoli.
Una capitombolò tra le mani di Remus e i Grifondoro si raccolsero attorno a lui per leggere.
“Chi è questo?” chiese Marlene, sospettosa, guardando il brutto ceffo che Voldemort aveva posto a capo del Ministero della Magia.
“E' Rowle e quello accanto a lui Selwyn” disse James in tono grave, ormai aveva maturato una certa conoscenza dei Mangiamorte grazie alle riunioni con Malocchio.
“Loro sono quelli utilizzati per le questione più... diplomatiche” tentò di spiegarsi Frank.
“A me sembrano solo una banda di palloni gonfiati!”
Sirius teneva il broncio da quella notte, furibondo con l'universo intero e desideroso di riavere Dorcas tra le sue braccia.
Nessuno dei ragazzi osava contraddirlo e Lily provò a dargli un buffetto incoraggiante su una spalla.
Anche Alice era in apprensione, i suoi cugini ormai erano in clandestinità come la maggior parte degli Auror del Ministero e ciò li metteva al primo posto nella lista nera di Voldemort.
“Speriamo che Silente ritorni presto... se fosse stato qui Voi-Sapete-Chi non sarebbe mai riuscito a portare a termine il piano!” esclamò Mary, passandosi stancamente una mano sul viso.
Tutto il mondo magico sapeva che Albus Silente era l'unico mago a poter tenere testa a quello che una volta era stato Tom Riddle. Dopotutto era stato lui ad insegnargli molte delle cose che sapeva.
I titoli dei giornali del giorno lo ritraevano già come un codardo, fuggito appena Lord Voldemort aveva attuato il suo golpe, ma i ragazzi non credettero ad una sola parola di quegli insulsi articoli.
Silente stava lavorando a qualcosa di importante e dovevano avere fiducia in lui.

Le lezioni di quel giorno furono un vero caos, tra professori in preda a crisi d'ansia come Lumacorno e studenti che marinavano i corsi per preparare in fretta i bauli, pronti ad una fuga dalla scuola.
La situazione raggiunse i limiti del ridicolo quando furono James e Remus a dover tenere ferma Marlene, pronta a lanciare uno Schiantesimo ai Serpeverde giù nei sotterranei. Non riuscivano a togliersi quei sorrisetti soddisfatti dalla faccia.
“Non ne vale la pena” sussurrò Ramoso a denti stretti.
“Una volta fuori da qui vedremo chi riderà” la rassicurò Lily, stringendole il braccio.
Suo malgrado la McKinnon si fece trascinare via.
L'ora di cena arrivò come una manna dal cielo e tutti cominciarono a cenare in un silenzio così fitto e nervoso da poter essere tagliato col coltello.
I Grifondoro si ripresero solo quando una pallidissima Dorcas, dall'aria distrutta, riapparve sulla soglia della Sala Grande quasi barcollando.
La ragazza fu assalita dall'abbraccio delle amiche che però decisero all'unanimità di lasciarla da sola con Sirius per un po', in modo da farla riprendere.
Quando sarebbe stata pronta per parlare l'avrebbe fatto di sua spontanea volontà.









Angolo Autrice
Non pensavate mica che avrei fatto andare avanti la storia in maniera così pacifica, vero? Dopotutto l'era dei Malandrini è un periodo di guerra! Lord Voldemort è al culmine del suo potere e i ragazzi potranno combatterlo al fianco dell'Ordine solo una volta usciti da Hogwarts. Cosa faranno nel frattempo? E cosa avrà detto il padre di Dorcas durante l'interrogatorio? Lo scoprirete nel prossimo capitolo dall'aria super natalizia. Ci leggiamo presto.
   
 
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