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Autore: killian44peeta    21/09/2020    0 recensioni
Da Capitolo 28
- Ha provocato l'effetto farfalla. Un unica scelta che ha già scombussolato l'intero sistema-
-Scusami- faccio, abbastanza seccato, davanti allo stregone albino -Ma di cosa cavolo stai parlando? Effetto farfalla? E come mai anche tu sai e non hai mai fatto niente?-
-Non ho mai potuto. Ma ora tutto è cambiato.-
-Io non vedo nessun cambiamento, se devo dirlo- asserisco con stizza, facendo ruotare nella mia mano il coltello di riserva che avevo, fin dall'inizio, nascosto nella tasca.
"Avrò mandato al diavolo il fucile, la pistola e molto altro, ma almeno questo c'è ancora"
- Te le cedo-
-Cosa mi cedi? Potresti essere leggermente più chiaro invece di farmi scannare la testa con le tue frasi da... Visionario? No, cioè, seriamente! Non sono stupido, magari un po' giù di testa, ma non stupido... Però non ci capisco un fico secco di quello che stai dicendo, davvero. Perciò, vorresti farmi cortesemente il piacere di tradurre?-
Genere: Azione, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Lysander
 

- Voglio ringraziare tutti i lavoratori per gli ottimi risultati a cui siamo riusciti ad arrivare. Finalmente, i personaggi delle route e le loro storie sono stati realizzati completamente e il paesaggio ha tutti gli aggiornamenti necessari. Davvero, grazie per ciò che avete fatto- il presidente si scostò i capelli castani con sfumature quasi bianche e grigiastre in certi punti -Ringraziamo poi Nicholas Meyer e Philip Collins per la pazienza e per la disponibilità-

I due ragazzi sorrisero al presidente, andando a stringersi leggermente la mano tra di loro, cosa notata principalmente da me.

-In questa  settimana avrete delle ferie, cosí permetterete a dei tester di partecipare al gioco e di poter porgerci una buona recensione, utile per i prossimi giochi da noi futuramente creati. Il progetto Ventiquattr'ore é stato portato a conclusione, ho intenzione di creare anche una macchina che permetta il totale assorbimento nel gioco. La massima prestazione dei videogiochi verrà realizzata dalla Coral Game Company!-

Seguì uno scrosciare di applausi a cui a mia volta mi unii, vedendo poi il vecchio che mi si avvicinava.

-Sinceramente vorrei vedere la reazione dei tester di gioco, io- dissi a lui, cercando di pronunciare le parole in maniera tale che potesse sentirle solo Walter.

Lui mi fece un cenno, come per dire -Ne parliamo dopo, okay?- a cui annuii.

-Buone ferie- concluse il presidente, portando la folla di persone che avevo davanti a sciamare, a essere smaltita dalla stanza e lasciare solo me, Walter e pochi altri che ancora chiacchieravano su chissà che tipo di cosa.

Oltre a Walter non conoscevo nessuno in questo posto, ma non potevo fare a meno di osservare tutti e studiarli nel dettaglio.

Forse fu per questo che notai al volo una ragazza: pelle leggermente abbronzata, capelli di un tinto blu scuro simile al color notte, con meches viola e con occhi di un luminoso verde smeraldo.

Non la avevo mai vista prima, ma all'istante la trovai parecchio carina.

Aveva un piercing sull'orecchio e un tatuaggio a forma di orchidea sul dorso della mano.

-Ti piace quella?- chiese di colpo Walter, facendomi sussultare all'istante e arrossire tremendamente: sentivo la faccia in fiamme.

-Ma no!- esclamai, balbettando qualche parola masticata, spostando lo sguardo altrove e grattandomi la testa.

-Credo che sia la prima tester. Perché non vai a parlarle? Cosí saprai la sua reazione, proprio quello che volevi sapere tu, dico bene?- Walter ridacchiò, dandomi una spintarella a cui misi il muso, ma con un sospiro mi ritrovai ad annuire.

-Io ora vado, Lysander. Ci vediamo tra una settimana-

-Okay, ciao- agitai la mano per non seppi quanto prima di vederlo sparire oltre la porta, trovandomi a disagio, non sapendo se avvicinarmi davvero oppure no alla ragazza.

Okay, era carina ed era il mio tipo, ma probabilmente io non ero il suo, difatti non lo ero di nessuno.

Chi avrebbe voluto un ragazzo quasi completamente pelle e ossa, pallido come un cadavere e a dir poco inquietante? Perché lo ero, inquietante, a detta mia.

"Provaci, Lysander. Poi se vieni schifato sarà solo... un altra delusione, ma qualcosa che passerà presto... Spero"

Mi avvicinai alla ragazza, titubante, cacciando le mani nelle tasche.

La giovane stava smanettando con il cellulare e aveva una sola cuffia nelle orecchie, aspettando di essere chiamata.

-Ehm... Ciao- feci, una volta dopo essere stato abbastanza vicino da farmi sentire, seppur non troppo, anche perché non potevo prendermi troppa confidenza: quelli che si avvicinavano troppo, arrivando subito al dunque erano i sicuri, quelli che sapevano di avere fascino.

E beh, io di fascino non ne avevo.

La ragazza smise di guardare il telefono, arrivando ad osservarmi con improvvisa curiosità, come se non si aspettasse di essere chiamata in causa così presto.

Quando mi incrociò con lo sguardo, tacque per qualche istante, come per studiarmi.

Strano ma vero, mi sorrise.

-Ciao a te- fece, continuando a sorridere, cacciandosi un ciuffo di capelli dietro all'orecchio.

-Sono Lysander- mi presentai, sentendo il nervosismo salire alle stelle: con le ragazze di solito arrivavo a malapena al ciao, generalmente la risposta che ricevevo era un 'che cazzo vuoi' o robe simili.

Almeno qui avevo fatto un passo, ma non avevo idea di che cosa dire.

-Chiara- mi porse la mano, mano che accettai, stringendola.

Il silenzio sarebbe stato più che  imbarazzante, quindi decisi di provare a tirare fuori qualcosa.

-Ho sentito che sei la prima tester- asserii, lasciando andare la mano.

-Sí, sono riuscita ad ottenere questo 'regalo' tramite quella sorta di concorso sulle bottiglie della Fanta. Sai, quelle in cui devi inserire il codice-

-Sei stata fortunata- asserii, accennando un sorriso.

-Già, non me lo aspettavo proprio. Tu invece sei uno di quelli che ha creato il gioco?-

-Sí, sono abbastanza bravo nella grafica e in generale nelle cose elettroniche-

-É una cosa piuttosto lunga, mi hanno detto-

-Diciamo che puoi arrivare a passare parecchie ore attaccato ad un computer fino a farti venire un mal di testa da cani-

Lei sorrise ancora e ridacchiò appena.

"Okay. Cosa significa? Come devo prendere la cosa? Male? O no?"

-Uhm- boccheggiai per qualche istante, non sapendo esattamente che fare o dire -Vorresti...-

-Darti il mio numero?- Chiara aveva un espressione divertita che mi fece solo più arrossire per quanto mi sentissi un idiota.

Mi costrinsi ad annuire e a guardare altrove, quasi temendo una reazione del tipo 'ma scherzi? Sei tutt'altro che il genere di ragazzo a cui sarei disposta a dare il mio numero' o robe del genere.

-Okay, certo. Ma devi darmi anche il tuo-

"Eh?"

Decisamente mi sarei aspettato una risposta che non fosse un sì, ma a quanto pareva non ero così malaccio per lei al punto tale da venire platealmente rifiutato.

Ci scambiammo rapidamente il numero di telefono, praticamente appena in tempo prima che arrivasse il presidente.

-Signorina Blanchett, venga con me- la chiamò l'uomo, invitandola a seguirlo con un gesto di mano, mettendosi in mezzo a noi, né con troppa educazione né con troppo poca: diciamo che era frettoloso.

Il suo modo di fare era costantemente così, tendeva ad aggiungere progetti su progetti alla propria lista e al voler completarli il prima possibile.

Chiara annuí e lo seguí, girandosi però prima e salutandomi con un rapido gentile gesto di mano e con un labiale -Ci sentiamo quando ho finito-

 

  
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