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Autore: Sammy_Stark    25/09/2020    0 recensioni
Il 10 aprile 1912 il transatlantico Titanic salpa dal porto di Southampton.
Trai suoi passeggeri ci sono aristocratici, nuovi ricchi, buoni lavoratori partiti con i risparmi di una vita e due ragazzi agli antipodi. Per uno il viaggio che sta per intraprendere è l'inizio di una vita da sogno, per l'altro è un incubo.
"Per Michael improvvisamente il Titanic divenne una nave carica di schiavi, che lo portava in America in catene."
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AU!Midez carica di citazioni prese dal film "Titanic" ;)
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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1 gennaio 1921
 
Quando Fortunè corse ad aprire la porta, pensò di stare vivendo un dejà vu: di nuovo gli si presentava davanti un fantasma.
 
Fasciata in un cappottino pesante c'era Yasmine, bella e con lo sguardo fiero che il fratello ben ricordava. Dimostrava meno anni di quelli che aveva ma allo stesso tempo i suoi occhi parlavano di anni ed anni di avventure.
 
Questa volta Joanie credette di stare per avere un infarto, così come Michael senior.
 
Nessuno si aspettava più una sorpresa simile, non dopo tutto quel tempo.
 
Quando la donna tolse il cappello e la sciarpa, tutti si accorsero di una lieve cicatrice sullo zigomo sinistro.
 
Non era vistosa ma i Penniman sapevano che non l'aveva mai avuta prima del Titanic.
 
Fu così che iniziò a raccontare quella che a tutti gli effetti era una storia sensazionale. 
 
Aveva viaggiato per tutto quel tempo e aveva esplorato il mondo, non si era mai fermata e ora conosceva molte lingue e culture differenti. Raccontò che non sapeva bene come fosse sopravvissuta, si era semplicemente risvegliata a bordo di una nave merci con quella ferita in faccia e aveva deciso di fornire una falsa identità perché mai avrebbe voluto sposare il suo promesso sposo. Era per questo che non aveva abbandonato Michael e Federico quella notte: sapeva cosa il fratello dovesse star vivendo e sapeva anche che non era giusto condannarlo solo perché aveva avuto il coraggio di amare.
 
Fu uno strano inizio dell'anno, il più bello degli ultimi anni.
 
Se ne susseguirono molti, con la famiglia sempre riunita, che man mano si allargava.
 
Suzie cresceva bellissima e ricca di cultura: i suoi genitori avevano insistito perché Yasmine le insegnasse tutte le lingue che lei stessa aveva imparato durante i suoi viaggi. Michael riusciva ad ottenere un pubblico sempre maggiore durante le sue serate di canto e il pub andava a gonfie vele.
 
Qualche volta capitava che l'Americano sognasse di essere sulla zattera e di non vedere più Federico. Il compagno sapeva di quegli incubi e si limitava a stringere forte il riccio e fargli capire che era lì con lui, che ce l'avevano fatta e che stavano insieme.
 
 
 
1929
 
Fu quello l'anno in cui Michael lesse il nome di Andreas sul giornale. Il crollo della borsa aveva colpito duramente l'Inglese di origini Greche, il quale perciò decise di infilarsi una pistola in bocca. 
 
L'articolo alludeva anche al presunto vizio dell'uomo di passare molto tempo in compagnia di giovani ragazzi, per i quali spendeva cifre esagerate. Mika smise di leggere quasi subito. Non voleva sapere altro.
 
Non parlò per tutta la giornata e Federico iniziò a provare un po' di irritazione per quel comportamento.
 
-Non dovrebbe importartene così tanto..- gli fece notare quella sera, mentre erano in camera a mettersi il pigiama. Michael aveva alzato le spalle come unica risposta.
 
Quel gesto fece infuriare il più piccolo.
 
-Michael! Ti sei scordato cosa ci ha fatto??- chiese, incredulo.
 
Il riccio finalmente spostò lo sguardo sugli occhi dell'Italiano.
 
-No, non ho dimenticato niente! Né i momenti brutti né quelli belli! Ero innamorato di lui, non lo odiavo così tanto da volere che si suicidasse!!- Sbottò e le guance iniziarono a rigarglisi di lacrime. Federico si maledisse mentalmente per la sua insensata gelosia. La sua espressione si addolcì.
 
-Hai... Hai ragione, era parte della tua vita... Non posso dirti che mi dispiace perché di lui non me ne frega un cazzo ma rispetto i tuoi sentimenti.- gli assicurò, sincero. 
 
Michael era molto sensibile e lui doveva immaginare che quella notizia non fosse semplice da lasciar passare.
 
L'americano lo fissò in silenzio a lungo con occhi da cucciolo impaurito poi, lentamente, abbozzò un tenue sorriso e si riparò fra le braccia del compagno.
 
In quel momento era più che certo di aver fatto la scelta giusta quel giorno, sull'Inaffondabile e che, nonostante Andreas fosse stato importante per lui, spariva nella grandezza dell'amore che provava per Federico.
 
 
 
Salti tu, salto io
 
Non parlarono mai più di Andy e perfino gli sporadici incubi di Michael sulla nave scomparvero del tutto. Lui e Federico non si separarono mai. Videro la propria figlia diventare una donna e fare carriera. La videro combattere per i giusti diritti, sposarsi e diventare madre. Nonostante il destino continuasse a piazzare imprevisti e sorprese nella loro vita, Mika e Fedez rimasero sempre insieme.
 
Raccontarono la loro storia a bordo del transatlantico solo verso la fine degli anni '70, quando ormai erano talmente vecchi da non avere più timore di poter riversarsi contro l'odio delle persone. C'era anche Suzie, che non li aveva mai lasciati soli perun periodo troppo lungo. La donna aveva saputo all'età di quindici anni di essere stata adottata dai due ragazzi subito dopo la tragedia. I genitori erano molto in ansia dopo quella rivelazione ma lei aveva semplicemente sorriso e scosso il capo, assicurando che quel fatto non cambiava l'amore incondizionato che provava per loro in quanto suoi papà. L'intervistatore, inizialmente a caccia solo di una storia scandalosa, rimase totalmente affascinato dal resoconto fatto dalla coppia e alla fine ringraziò i due e promise che avrebbe riportato quella storia esattamente come loro gliel'avevano raccontata.
 
Quella notte entrambi andarono a dormire con il cuore più leggero. Si sorrisero e si stesero a letto. Si addormentarono uno fra le braccia dell'altro, con i raggi della luna ad illuminare loro i visi.
 
Si spensero insieme nel sonno, nello stesso momento, con un'espressione beata sulle labbra perché in fondo Federico lo aveva promesso a Michael molti anni prima e aveva tenuto semplicemente fede alle sue parole fino alla fine.
 
"Salti tu, salto io".
 
FINE
 
 
 
 
 
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E siamo arrivati al vero finale!
 
Vorrei ringraziare la mia adorata soul mate per avermi convinto a scrivere questa fanfiction e tutti quelli che l'hanno cuoricinata(??), recensita o semplicemente seguita! 
 
Mi avete motivata a portarla a termine e ad impegnarmici davvero tanto!
 
Da grande fan di Titanic, avevo paura di creare una ff stupida e che cadesse nel banale per quanto le scene del film fossero famose ma sono soddisfatta del mio lavoro!
 
Grazie mille ancora a tutti!
 
Sam. X
 
 
   
 
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