Serie TV > Lucifer
Segui la storia  |       
Autore: Baldr    26/09/2020    1 recensioni
Lucifer è tornato all'Inferno, Chloe deve ricostruire la sua vita appena andata in pezzi, Michael decide di scendere sulla Terra per smascherare il gemello.
Long legata alla quinta stagione, inizia due mesi prima della stessa, il giorno dopo che Lucifer è tornato all'Inferno.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Kamar




Michael si sentiva potente in quel luogo, anche se era consapevole fosse solo colpa della suggestione. Doveva riconoscere ai mortali che, quando si impegnavano, erano capaci di creare opere di un certo rilievo. Le iridi scure scivolarono sulla parete affrescata, dove la tinta prevalente era l'azzurro cielo.
«Non è meraviglioso?» chiese la turista al suo fianco, una corpulenta signora di San Francisco.
Michael la guardò con fastidio. Aveva volutamente ignorato quel gruppo di americani troppo pieni di colesterolo, ma trovavano comunque il modo di infastidirlo. Sospirò sconsolato. «Un vero peccato che Michelangelo sia all'Inferno.»
La donna rise gioviale. «Sciocchezze, un artista di questo calibro sarà sicuramente finito in Paradiso.»
«Se fosse arrivato in Paradiso, me ne sarei accorto» replicò lui. «No, è andato sicuramente nell'Underworld...» replicò scontento. «Quell'idiota di mio fratello riuscirebbe a rovinare chiunque, lui e i suoi stupidi favori» soffiò.
La signora aggrottò la fronte poi, pensando di trovarsi di fronte a uno squilibrato, decise di allontanarsi.
Michael tornò a concentrarsi sulla parete dietro l'altare della Cappella Sistina, inspirando a fondo. Si staccò dal gruppo di turisti con i quali era entrato e si diresse verso il cuore degli archivi del Vaticano.
«Ehi...»
L'angelo si fermò, voltandosi a guardare l'umano che gli si era rivolto a quel modo. Indossava una divisa, forse un custode. Quello gli disse qualcosa in italiano e Michael alzò gli occhi al cielo. Non potevano usare il latino? Era solo felice che Dante stesse bruciando all'Inferno, per aver codificato quella nuova lingua.
La guardia gli si rivolse finalmente in inglese. «Questa area non è aperta ai turisti, deve uscire.»
Michael sorrise. «Ah! Capisco, sono mortificato per l'errore. Mi dica, è davvero la mia presenza qui a spaventarla? È davvero questa la sua più grande paura?» domandò, fissando intensamente gli occhi del custode.
Quello schiuse le labbra, rimanendo incatenato a quegli occhi che parevano mettere a nudo la sua anima. Quello sguardo gli stava scavando dentro e l'uomo deglutì a fatica, sentendo il dolore emergergli dal petto. «Ho paura di morire... mi hanno trovato un piccolo polipo e temo di avere un tumore. Mio padre è morto dello stesso male!»
L'espressione di Michael si fece contrita. «Oh, mi dispiace, è terribile. Perdere il proprio tempo qui, costretto a badare a questi indisciplinati turisti, quando la vita potrebbe essere così breve e terminare in maniera così dolorosa, tramutandoti nell'ombra della persona che eri...» Sorrise. «Ma dovresti essere felice: quando arriverà a quel punto, non avrai più paura di morire, anzi, non ne vedrai l'ora» spiegò sorridendo.
La guardia lo fissò, fece un passo indietro, mentre sentì la paura dilagargli nel cuore. Il dolore, non aveva pensato al dolore. Suo padre aveva perso quaranta chili prima di morire, il tumore lo aveva ridotto a pelle e ossa e nemmeno la morfina riusciva a placarne la sofferenza. Scosse il capo, si voltò e iniziò ad allontanarsi. Il passo si fece sempre più svelto, sino a tramutarsi in corsa.
Michael lo guardò scomparire lungo il corridoio e scosse il capo divertito. «Umani...»
Oltrepassò una porta, trovandosi nella navata laterale di una chiesa. Iniziò a camminare sul marmo rosso del pavimento, quando udì dei passi e vide un prete in abito talare avvicinarsi. Doveva essere di recente nomina, data la giovane età. Gli si rivolse in italiano.
Perché diamine davano tutti per scontato di trovarsi davanti a qualcuno che parlava quella stupida lingua? Non era la lingua più parlata sulla Terra, potevano abbandonare quel fastidioso pregiudizio! Bei tempi, quando il latino lo parlavano tutti o quasi!
«Mi scusi, Padre» lo interruppe Michael. «Sto cercando Padre Kinley» disse in inglese, sorridendo gentilmente.
«Padre Kinley non è qui» rispose il giovane pretucolo. «Non tornerà, è stato scomunicato» spiegò.
Michael alzò le sopracciglia e si mostrò davvero dispiaciuto. «Che cosa infelice... Avevo così bisogno del suo aiuto, ma forse lei può aiutarmi. Vede, Padre Kinley mi aveva giurato di avere trovato la soluzione al problema che mi affligge. Mi disse che aveva trovato un antico libro in merito...»
Il prete annuì. «Capisco... ma non saprei come aiutarla. Penso che il libro di cui parla sia ancora negli uffici di Padre Kinley, non sono ancora stati vuotati, ma non la posso portare lì» spiegò accomodante.
Michael fece un passo avanti, sovrastando di tutta la testa il ragazzo. La luce delle candele davanti alle varie nicchie dava una strana luce allo sguardo dell'angelo. «Padre, è proprio sicuro? Non le capita mai di avere paura di essere mancante in qualcosa, di non fare mai abbastanza per servire Dio Onnipotente?»
Il giovane si perse in quegli occhi scuri che parevano trafiggerlo da una parte all'altra. «Ho...» si umettò le labbra. «Ho paura di non essere abbastanza forte, di non essere in grado di resistere alle tentazioni... di fallire... di non poterlo servire come dovrei...»
«Non è forse dovere di Santa Romana Chiesa aiutare il prossimo?» rispose Michael. «Non aiutarmi, equivale a rifiutare l'aiuto a un devoto figlio di Dio...» E sicuramente lui, in quanto angelo, era un figlio ben più vicino a Lui, che qualsiasi altro essere umano, se si escludeva Adamo, che era stato creato direttamente da suo Padre.
Il giovane prete chinò il capo, annuì. «Ha ragione... Mi segua!» lo esortò quindi, facendogli strada sino all'ufficio che un tempo era appartenuto a Padre Kinley. Era decisamente angusto, pieno di tomi polverosi. Su un tavolo c'era anche un mortaio, un alambicco e qualche fiala.
«Non voglio farle perdere altro tempo, Padre. Vada pure» mormorò l'angelo.
L'altro annuì, schiuse le labbra ma preferì tacere. Forse avrebbe dovuto dirgli di non toccare nulla, soprattutto di non prendere nulla, ma quell'uomo gli metteva ansia. Sorrise imbarazzato e lasciò la stanza.
Michael si avvicinò alla scrivania ingombra di fogli e libri sparsi in maniera disordinata. Fece una smorfia, sollevando qualche incartamento, poi sollevò le sopracciglia, adocchiando qualcosa di interessante. Spostò la sedia e si accomodò, sfilando da sotto alcuni fogli un fascicolo dove spiccava una foto di Chloe Decker a spasso per Roma in compagnia di una bambina. Lesse il fascilo, ma non conteneva nulla che già non sapesse. Aprì i cassetti. Uno era chiuso a chiave, nulla che potesse impedire a un angelo di far saltare la serratura. All'interno trovò un diario. Lo prese e iniziò a sfogliarne le pagine. Dopo quasi un'ora trovò un indizio di quello che stava cercando. Lesse il nome del libro indicato, quindi si alzò e iniziò a cercarlo sulla libreria. Non tutti avevano il titolo scritto sulla costa e fu costretto a sfilarli per leggere la copertina, alcuni dovette persino aprirli, ma non riuscì a trovare il testo che gli serviva.
«Dannazione» ringhiò. Non era in quell'ufficio. Aveva di nuovo bisogno del giovane prete. Sospirò sconsolato all'idea e si avviò verso la porta.

wgyyz7.jpg

 
Saltiamo da un gemello all'altro, ritroviamo Michael mescolato tra i turisti in visita alla Cappella Sistina, ma pare che il suo viaggio a Roma celi qualcosa.
Intanto vorrei ringraziare LadyOscar1620 per aver recensito la storia lasciando il suo feedbeck, cosa che fa enormemente piacere a ogni autore, perché abbiamo un ego.
Ho altri due capitoli pronti, ho avuto meno tempo per scrivere, devo darmi da fare :D
Grazie a tutti i lettori.
Se la storia vi piace, per cortesia, mettetela nei preferiti/seguiti/ricordati per darle visibilità.

Per chi fosse interessato, può passare a trovarmi presso il mio gruppo su facebook:
https://www.facebook.com/groups/166812243512009/
Se trovate errori, orrori o semplicemente volete farmi sapere la vostra opinione, mandatemi un pm o potete lasciare una recensione: non mordo!
Daniela

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Lucifer / Vai alla pagina dell'autore: Baldr