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Autore: Arvistloe    26/09/2020    0 recensioni
Familiare vita di Lucifer e Chloe, quando una favola dark, due innamorati che sembravano destinati a non essere mai felici assieme, diventa una vita familiare tutta strana ma indistruttibile, nonostante tutto voglia dividerli.
aggiornamento (7 set 2020) cap. 1 e 2
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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XX Gelosia in offerta speciale XX

Sabato mattina. Al supermercato.

Lucifer odiava quando le persone prendevano le sue cose, soprattutto senza chiedere. Il giorno prima una delle amanti di Maze aveva usato il suo spazzolino, nel bagno dell'attico. Quella mattina aveva sgridato Maze, ricordandole che nella sua camera nell'attico c'era un bagno. La demone rise, dicendogli
"Abbiamo usato diversamente lo spazzolino"
Il re dell'inferno scosse la testa, mentre percepiva lo sguardo eccitato di una donna. Come ogni volta, chiuse gli occhi che diventarono rossi. Quel gesto spezzata la linea dell'eccitamento. Un gesto che era millenni non faceva, ma in quel periodo voleva essere fedele a Chloe.

Stava per prendere uno spazzolino quando gli sembrò di sentire Chloe dall'altra parte dello scaffale. Sorrise contento. Quella mattina lui era andato molto presto al Lux per firmare alcuni documenti, tranquillo che Chloe non doveva andare alla centrale, lasciandola fare colazione con Trixie. Pensò che potevano passare una giornata assieme, portando Trixie allo zoo. Aveva quasi svoltato l'angolo quando sentì dire a Chloe
" Non sai quanto mi disturba…"
Lucifer era pronta a uccidere chiunque disturbi la sua amata, ma rimase a bocca aperta scioccato, sentendole dire
"...si sempre nel suo essere elegante in modo troppo costoso, lo sopporto
ormai a malapena. Per non dire che fa rumori molesti…"
Lucifer era offeso, sapendo bene di non aver mai fatto rumori molesti. Tornò qualche passo indietro, facendo finta di scegliere uno shampoo.

Dall'altra parte dello scaffale, Chloe stava parlando al cellulare con una collega, esperta di motori di auto, raccontandole dell'olio che usava. Lucifer non immaginava che lei criticava la confezione dell'olio per motore, secondo lei aumentato di prezzo per questo motivo. I rumori molesti erano del motore dell'auto per qualche ora dopo aver inserito l'olio. La collega gli consigliò un olio per motori meno costoso, Chloe rise
"Vuol dire che tradirò l'elegantone…"
Lei si riferiva al costoso olio per motori, ma dall'altra parte dello scaffale Lucifer pensava fosse riferito a lui
"... con questo che sembra meno elegante, ma più pratico. Si già mi piace, credo più resistente. Spingerà bene il motore..."
sempre riferita al motore dell'auto, mentre Lucifer pensava fosse con un altro. Chloe prese in mano la confezione di olio per motori consigliato dalla collega, dicendole soppesando il liquido dentro
"Devo dire che sembra più ben fornito dell'altro. Piuttosto ben fornito"
Lucifer non poteva sopportare oltre. Voleva andare con un altro? Doveva dirglielo in faccia. Quando la vide con in mano una confezione di olio per motori, parlando al cellulare, sorrise contento di essersi sbagliato. Chloe appena lo vide, appoggiò nello scaffale la confezione di olio per motori, andando subito a baciarlo.

Mezz'ora dopo. Camera da letto di un elegante hotel vicino al supermercato.

Lucifer si posiziono supino accanto a Chloe, nel grande letto a forma di cuore. L'hotel nel quale erano, non aveva camere a ore, ma per Lucifer, un socio maggioritario, una delle camere più belle lo diventava. Quella mattina il re dell'inferno, dopo la paura che Chloe volesse tradirlo, l'aveva portato via dal supermercato, chiudendosi in quella camera, volendo fare l'amore con lei.

Chloe, spettinato e ancora immersa nell'estasi del quinto orgasmo, ridacchio ritrovandosi nelle braccia di Lucifer, dicendogli tra baci sul petto del suo diavolo
"Sia chiaro, non mi lamento, anzi sono benvenuti questi momenti per fare l'amore. Solo che mi sembravi preoccupato, più volte chiedendomi se ti amo"
Lucifer non le avrebbe mai detto quello che aveva creduto. Le disse cercando di non dirle una bugia, ma aggirando la verità
"Sai che sono in fondo un insicuro sulla materia amore. Vederti in quel supermercato, mi dava il timore che potevi trovare qualcun altro. Lo so, un po' stupido"
Lo bacio lievemente
"Non ci provare. Sei così dolcemente innamorato di me che ti adoro"

Lucifer era più tranquillo e Chloe provava un sentimento immenso per quel re dell'inferno così forte, bello ma tanto insicuro sui sentimenti dell'amore. Dopotutto, pensò con un po' di amarezza per Lucifer, per eoni era stato sempre accusato di tutto il male del mondo, relegato a restare solo o con demoni o all'inferno dimenticando quasi il significato della parola amore. Lei si sentiva così fortunata a essere capace di vederlo per quello che era, accettarlo anche nella sua versione da demonio, sapendo bene che era sempre lui, il suo partner, il suo amico, il suo fidanzato. Chiuse gli occhi beandosi nel suo abbraccio.

XX Preoccupazione da padre XX

Mattina. Ospedale di Los Angeles.

Chloe e Lucifer entrarono nel pronto soccorso visibilmente preoccupati. Stavano per chiedere informazioni alla zona preposta, quando una maestra della scuola di Trixie gli venne incontro
"Signora Chloe"

Era Catlin, la maestra di educazione fisica, una dinamica donna bruna, alta quanto Lucifer, con indosso una tuta blu scura. Parlando a Lucifer di quella donna, Chloe ebbe modo di dirgli che sembrava la versione femminile del comandante di un esercito

. La maestra prima di parlare con Chloe fissò intensamente Lucifer, ma non con desiderio come accadeva con altre donne, piuttosto sembrava diffidenza. Quasi tenendo sotto controllo Lucifer, la maestra disse a Chloe
"Signora posso parlare di fronte a lui?"
dicendole con voce piatta, non distogliendo lo sguardo dal re dell'inferno. Chloe annuì di si, chiedendole preoccupata
"Al telefono mi hanno detto che Trixie forse a l'appendicite"
La maestra distolse lo sguardo da Lucifer dicendo a Chloe indicandole una stanza
"Proprio così, si trova li dentro…"
Si stupì vedendo Lucifer precipitarsi li dentro
"...Ce un problema. Sua figlia non vuole essere operata. Hanno tentato di farle più volte l'anestesia, ma si agita facendo schizzare la pressione"
Chloe lo sapeva bene, Trixie nonostante quasi undicenne, era terrorizzata dall'anestesia totale, pensando di non risvegliarsi più. Non sapeva proprio come fare, ogni volta i vari dottori le avevano somministrato antidolorifici, facendole passare i diversi malanni, ma l'appendicite doveva essere tolta se doveva essere fatto. Sperava che forse Dan potesse fare qualcosa, ma ricordò che neanche lui era mai riuscito a convincerlo. Si diresse con la maestra alla stanza. Trovarono Lucifer seduto sul bordo del letto che copriva la visuale di Trixie alla porta, parlando con la bambina che rideva, che gli domandò
"Non ci credo, zio Amenadiel odia le siringhe?"
Lucifer annuì di si. Sulla porta della stanza, Chloe fece segno alla maestra di fare silenzio, mettendo un dito sulla punta del naso. Lucifer disse a Trixie con tono calmo
"Trixie comprendo che provi paura per l'anestesia, ma ti giuro che non succederà nulla di male…"
sussurrandole
"...eppoi pensi che con me qui potrebbe succedere qualcosa di brutto?"
Trixie sorrise, aggiungendo molto meno agitata
"Avere un padr… patrigno magico serve"
Chloe quasi si commosse, vedendo Trixie abbracciare Lucifer.

Mezz'ora dopo.

La barella con Trixie addormentata fu portata fuori dalla stanza, diretta in sala operatoria. Lucifer seguì con lo sguardo la barella finché scomparve dietro una porta. La maestra di Trixie disse a Chloe che era vicino una macchinetta per il caffè
"Confesso che io sono diffidente verso un patrigno o una matrigna, avendo visto fin troppi che deleteri per i figli dei compagni. Devo ammettere che il suo compagno mi ispira fiducia"
Chloe annuì di si, spiegando
"Tra lui e Trixie fu comprensione a prima vista. Lucifer non amava molto i bambini, solo Trixie gli ha fatto cambiare idea, diventando per lui importante come una figlia"
Maze comparve all'improvviso, facendo sobbalzare la maestra, ma non Chloe che era abituata oramai. Con durezza Maze disse a Chloe
"Cosa hanno osato fare alla mia umana preferita?"
Chloe sorrise, dicendo alla maestra che si spostò accanto alla detective un po' affascinata e intimorita da Maze
"Ecco l'altra conquista di mia figlia, Maze, una cacciatrice di taglie. Trixie starà bene, si tratta solo di una appendicite …"
Guardò Lucifer che camminava avanti e indietro dalla stanza al corridoio, chiedendo a Maze
"...porta un caffè a Lucifer. Io devo districare dei documenti con la maestra"
Maze alzò la mano, dicendole mentre fissava la maestra persa nel suo sguardo
"Non ti preoccupare Chloe, farò tutto io. Mi aiuterai vero maestra?" Lei annuì di sì, andando con Maze verso la zona informazioni del pronto soccorso.

Chloe tornò da Lucifer seduto nella stanza, che guardava fuori dalla finestra. Le disse mentre gli porgeva un bicchiere con caffè, che allungò con il wishy nella fiaschetta
"Andrà bene. Una operazione di routine. Si andrà bene"
Chloe si sedette sul letto, sorridendo a Lucifer. Sapeva bene che in quel momento ogni ulteriore di discorso era superfluo. Appoggiò la mano sinistra sulla spalla del compagno che accenno un si, per poi svuotare il bicchiere dal caffè, centrando il cestino della spazzatura vicino la porta.

Mezz'ora dopo riportarono Trixie in stanza. Ci volle un quarto d'ora perché si svegliasse, trovando intorno al letto sua madre, il padre Dan, la demonessa Maze, la maestra di ginnastica della scuola e Lucifer. A quest'ultimo rivolse un sorriso grato, dicendogli un po' infinita l'anestesia
"Gra...zie"
Lucifer si avvicinò baciandole la fronte, sentendo verso questa umana un amore paterno che non credeva di provare mai.

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