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Autore: Camila Serpents    28/09/2020    0 recensioni
Mia Castillo e Derek Adams: due tasselli diversi dello stesso puzzle da mille pezzi. Sembrano tutti uguali, apparentemente si incastrano con tutti, ma solo uno è quello che combacia alla perfezione con l'altro.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Scolastico
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La casa di Norah era molto vicina alla Mastricht. Alcuni anni fa i suoi genitori avevano acquistato ad un prezzo stracciato e ristrutturato un vecchio casale ormai dismesso, trasformandolo in un enorme villa di lusso. Il cancello argentato si aprì e Mia attraversò il vialetto con l'auto che parcheggiò nell'apposito posto. Prese la sua Gucci dal lato del passeggero assieme al borsone con il cambio per la festa, chiuse la macchina alle sue spalle e si accese una sigaretta.
- Ecco la più tamarra della scuola. - Norah era sotto l'arco della porta.
- Ecco la più tossica di tutto l'istituto. - Mia sorrise lasciando in aria una copiosa nuvola di fumo.
- Dai entra, lo sai che dentro puoi fumare. - le fece cenno con la mano di seguirla e l'amica non tentennò.
Nella grande sala da pranzo c'erano già tutti: Avril stava attaccando i festoni ai muri e sulla faccia di Mia si disegnò un sorriso, ricordando quello che era successo il giorno prima a scuola.
- Vado a mettere il borsone nella camera degli ospiti, torno subito. - si avviò per le scale che portavano al piano superiore, entrò nella prima stanza a destra e notò la porta del bagno della camera socchiusa e un suono di acqua scrosciante; posò il borsone rosa sotto la specchiera e bussò alla porta.
- Avanti, non sono nudo. - una voce familiare rispose al suo gesto.
- Derek? - disse incerta. Davanti a lei, il bassista era a petto nudo intento a pulire la sua maglietta in modo arrangiato e confusionario.
- Ma che ti è successo? - Mia cercava di capire cosa avesse combinato.
- Stavamo sistemando i barili di birra che Luke aveva portato dall'azienda del padre, volevamo fare un brindisi per caricarci in vista della festa e del lavoro che ci aspettava. Io per fare il maestro l'ho voluto aprire e niente, mi è schizzato tutto addosso. - confessò divertito. - Menomale che avevo il cambio, adesso rimango così e mi vesto dopo direttamente per stasera. - terminò guardandola attraverso lo specchio.
- Complimenti per la furbizia Mr. Adams. - il tono di Mia era palesemente sarcastico.
- Tu hai fatto decisamente di peggio Miss. Castillo. - si voltò lasciando la maglia nel lavandino. - Come ad esempio quella volta che ti sei fatta il bagno in topless da ubriaca nella jacuzzi di casa di Ian quest'estate. - inclinò la testa verso destra e fece spallucce. - Un'ottima vista, ma non credo tu possa tanto prendermi in giro. - le rivolse uno sguardo provocatorio e si girò nuovamente verso il lavandino.
- Che dire, ti sento preparato sulle cazzate che faccio quando sono ubriaca, ma noto invece che sei impreparato per quanto riguarda il maneggiare con cura un barile di preziosa birra. - alzò il sopracciglio. - Almeno io ho la scusante dell'alcol, tu neanche quella. - si avvicinò al viso di Derek maliziosa. - Ci vediamo di sotto bel lavanderino. - gli toccò con l'indice una guancia e si voltò scostando i capelli dalle spalle, senza aspettare una sua risposta.
Percorse le scale velocemente come se avesse fretta, arrivò nell'ampio salone e cercò Avril con lo sguardo.
Luke e Noah erano fuori al giardino a sistemare i vari barili di birra proprio fuori dall'area piscina, Ian montava la postazione DJ facendo in modo che fosse collegata al sistema delle casse indoor e outdoor. Norah, Jolene e Brianna stavano decorando il corrimano delle scale con dei festoni in stile pastel-gothic che la festeggiata adorava particolarmente.
Mia si diresse in cucina e fu lì che trovò la sua migliore amica.
- Eccoti, ti sto cercando ovunque da dieci minuti. - disse sollevata. - Che stai facendo? - davanti a sé vide un centinaio di pirottini per muffin, alcuni già riempiti ed altri no con una sorta di impasto verde. Le due si intesero al primo sguardo.
- Sto preparando dei muffin alla marijuana! - esclamò fiera. - Ho fatto anche la crema al burro alla vaniglia come copertura. L'impasto è venuto di un bellissimo colore verde pastello in linea con il tema della festa. - sorrise soddisfatta. - Assaggia quanto cazzo è buono. - infilò un dito dell'impasto e lo porse all'amica. Mia assaggiò il composto ed effettivamente era delizioso.
- Cristo è buonissimo, ne potrei diventare dipendente. - scoppiò in una risata vivace, si infilò il grembiule e aiutò l'amica a finire la preparazione dei dolci. - Senti Avril, prima ho parlato con Derek. - sospirò. - E non so, abbiamo questo modo di cominciare a stuzzicarci ogni volta che parliamo, stiamo sempre a distanza zero, se non avessi un minimo di autocontrollo gli salterei addosso ogni volta. - seguì un'imprecazione.
Avril la guardò rassegnata.
- Ascoltami, tra di voi c'è sempre stata chimica, intesa, feeling chiamala come vuoi. - batté le mani volgendo un'occhiata rapida al forno per capire se si fosse preriscaldato abbastanza. - Quest'estate vi siete baciati, avete fatto sesso chissà quante volte, vi siete divertiti e dopo lui è sparito poco prima dell'inizio della scuola. - prese le teglie e le infilò con precisione nel forno. - Dato il vostro rapporto, le opzioni sono due. La prima: si è reso conto che si stava affezionando e non ha avuto il coraggio di dirti cosa davvero provava per paura di perderti. La seconda: si è rotto il cazzo ed è sparito perché non aveva le palle di affrontarti e di dirtelo chiaramente. - si voltò dando le spalle al grande forno che campeggiava nella cucina. Slacciò il grembiule suo e dell'amica, appendendoli al muro. - Andiamo a prepararci che sono le otto. Abbiamo un'ora e mezza prima che incominci la festa. - Avril prese la mano di Mia stringendola con premura trascinandola al piano superiore.
La casa era addobbata perfettamente: c'erano i classici bicchieri da beer-pong rosa e celesti, posate e bicchieri del medesimo colore. Un buffet ricco di qualsiasi cibo era distribuito nella zona limitrofa della piscina. Norah ne aveva addirittura cambiato i faretti che emanavano ad intermittenza regolari luci pastello. Se non si fosse inteso, sarebbe stato quello il tema della sua festa di compleanno.
Conoscendo la festeggiata non sarebbe stato un evento con milioni di invitati, ci sarebbero state le persone che lei avrebbe voluto vedere e basta. La squadra di football assieme a quella delle cheerleader non erano stati invitati. Le stavano tutti in modo indistinto sul cazzo in quanto non l'avevano trattata proprio benissimo quando era arrivata al secondo anno alla Mastricht High. Da contro, c'erano i ragazzi del corso di arte e di disegno che frequentava assieme a Jolene e Brianna, quelli di scrittura e ovviamente, tutta la truppa del corso di teatro capitanato da Joshua Harris.
- Ogni volta che arrivo ad una festa mi sento rinfrescato, come se mi fossi messo dell'intimo appena lavato il giorno di Capodanno. - Josh si passò una mano fra i capelli tinti di lilla tendenti al bianco. - Ciao tesoro. - prese per i fianchi la sua Jolene e le stampò un bacio sulle labbra. - Scusate il ritardo ma dopo le prove del musical Cats sono corso dal parrucchiere per farmi tingere i capelli a tema per questa fantastica festa! - esclamò compiaciuto.
- Sei sempre il solito eclettico. - Brianna si avvicinò per salutare l'amico sorridendo.
- Disse quella con una gonna rosa di tulle enorme con tanto di corsetto di pizzo alla Maria Antonietta di Francia. - risposte abbracciandola. - Ma Avril e Mia? - aggiunse curioso.
- Credo stiano per scendere. - intervenne Jolene. - Sai che ci mettono un'eternità e amano farsi attendere, anche perché mancano solo loro. - il tono era quello di una persona rassegnata.
- Qualcuno ha richiesto la nostra presenza bitches? - Avril si sporse dal corrimano, alzando la voce. - Ian alza sta cazzo di musica che voglio ballare, ora possiamo iniziare sul serio. - lei e l'amica afferrarono due bicchieri di birra appena scese dalle scale e si avvicinarono al loro gruppo.
Inutile dire che il buffet finì, la birra e gli alcolici erano praticamente così tanti che sembravano infiniti. Alcuni si erano buttati in piscina, altri avevano vomitato nel parcheggio, molto probabilmente era stato il mix letale tra alcolici e muffin stupefacenti. La musica dance invogliava a ballare e a liberare la mente, cosa che a casa di Norah era praticamente obbligatoria. Quando dava una festa non voleva sentire parlare di scuola o altri argomenti che andavano a ledere l'umore generale, mentre era sempre il benvenuto il drama.
Sicuramente qualcuno aveva usato i suoi tre bagni e gli angoli più nascosti del giardino per darci dentro e già immaginava che cosa avrebbe trovato. In virtù di ciò, le camere da letto erano state tutte chiuse a chiave.
- Bene signori e signore, adesso facciamo una partita al gioco della bottiglia, chi non parteciperà può andare anche a fanculo. - esclamò Joshua palesemente alticcio.
Gli occhi di Mia erano stati vigili su Derek senza un palese motivo. Durante la festa avevano fumato qualche sigaretta insieme e lui gli aveva riempito il bicchiere di birra senza che lei glielo avesse chiesto. I loro occhi come calamite, si incrociavano in silenzio nell'ampio salone fra la gente che ballava, mangiava, beveva e fumava. Fino a quando Madison Williams non decise di puntare anche i suoi piccoli occhi azzurri su Derek. Nella testa di Mia c'era già abbastanza confusione prima che quella tizia incominciasse a ronzargli attorno, si era accesa una canna seduta sulle scale, nascosta tra i festoni e le bottiglie vuote.
Della cenere le cascò sul top con sopra disegnate delle squame olografiche, come se fosse un pezzo di una coda di una sirena. Sbuffò imprecando. Ci voleva solo quella nana malefica di Madison a fare il filo a Derek.
Avevano fatto il primo anno di cheerleading assieme, poi aveva lasciato perché l'ambiente era eccessivamente velenoso e non lo sentiva suo. Madison invece, era rimasta e aveva fatto carriera fino ad arrivare ad esserne il caposquadra. Lei non dovrebbe essere qui. Pensò mentre si dirigeva verso la sala hobby, Jolene le aveva mandato un messaggio dove le chiedeva di raggiungerli. Aveva dovuto decifrarlo in quanto su quattro parole cinque era sbagliate, ovviamente era o strafatta o ubriaca o forse entrambe.
Scese le scale che portavano al piano interrato ed aprì la porta. - Devo darvi una notizia. - buttò fuori il fumo dalla bocca. - C'è Madison Williams che si intrattiene con Derek. - cercò di avere un tono ed un'espressione neutrale.
- Da quand'è che hai paura di un camaleonte? - disse sarcastica Avril. - Vai a farle il culo no? - domandò gettando l'ennesimo bicchiere nel cestino.
- Ma se non sono neanche fidanzati. - Noah prese parola in difesa dell'amico. - Non siate ridicole. - terminò serio.
- Si dia il caso che il tuo amico si è scopato la mia amica per tutta l'estate e poi è sparito, la saluta nei corridoi, fa tutto il carino e non si capisce che cazzo vuole da lei. - Brianna si avvicinò minacciosa al suo interlocutore. - Quindi ha tutto il diritto di fare scenate mio caro. - gli soffiò il fumo in piena faccia e tornò seduta.
- Non è carino fare ironia su un difetto fisico di una persona comunque. - Luke era sdraiato sul tappeto accanto al camino, alzò la mano lasciandola vorticare nell'aria con gesti lenti e circolari. Era fatto come una pigna.
- Gradirei che queste cose vengano dette anche a Madison. - intervenne Avril. - Visto che ha sempre preso in giro Norah ed è il motivo per il quale adesso le andiamo a dire di andarsene altrimenti le metto le mani in faccia. - spense la sigaretta e si alzò dalla poltrona su cui era seduta.- So che non dovrei appoggiare questa cosa, ma a casa mia decido io chi ci sta e chi no. Si presenta senza invito ed io la mando via a calci nel culo. - Norah poggiò Mochi nella sua cuccetta sebbene dal suo miagolio non ne pareva contento.
- Ragazzi, Madison mi ha inviato un messaggio dove mi chiede di incontrarla nel parcheggio. - Norah prese la sua giacca e si diresse verso le scale. Guardò i suoi amici per un secondo, poi tutti tranne Luke che dormiva accanto al camino, la seguirono di sopra.
Aprì la porta di casa, poco prima del parcheggio la squadra delle cheerleader e di football sembravano aspettarli, ma di Derek neanche l'ombra. Molti di loro avevano facce sprezzanti e arrabbiate, le ragazze erano tutte raccolte in modo apprensivo attorno a Madison.
- Bene, bene. - Logan Edwards si fece avanti e prese la parola. - Premessa: delle vostre feste di merda non me ne frega nulla, abbiate però la decenza di non combinare puttanate. - sciolse le braccia che teneva incrociate al petto, lasciando intravedere la maglietta della squadra di football.
- Non capisco a cosa ti riferisci. - disse Norah decisa.
- Chiedete a quel pezzo di merda del vostro amico. - sorrise beffardo il quarterback. - Ha avuto quello che meritava, così impara a mettere le mani dove non deve. - terminò sprezzante.
- Smettila di dire cazzate e dicci dov'è Derek. - il tono di Brianna era alterato.
- Trovatelo. - rise. - Ma credo che dopo quello che ha fatto a Madison, penso che farà schifo anche a voi. - finì serio. Tutti rientrarono nelle proprie macchine, Logan mise in moto mentre aspettava Madison intenta ad avvicinarsi all'auto.
Mia le corse contro afferrandola per una spalla.
- Dimmi che ti ha fatto Derek. - i loro occhi si incrociarono per qualche secondo.
- Levami le mani da dosso. - sibilò a mezza bocca mentre le si avvicinava all'orecchio sussurrandole qualcosa che lasciò sul viso di Mia un'espressione di stupore ed incredulità.
Il suono in sottofondo della macchina di Logan che usciva dal cancello si faceva sempre più distante, mentre gli occhi le si velarono di lacrime. Si girò verso i suoi compagni che la guardavano interrogativi, in cerca di una risposta che da parte di Mia non arrivò.
Sarebbe stata una lunga notte d'autunno quella che li stava per attendere, una notte lunga di un periodo altrettanto lungo e difficile che nessuno di loro avrebbe mai immaginato.

 

𝒞𝒶𝓂𝒾𝓁𝒶'𝓈 𝓅𝒾𝑒𝒸𝑒 𝑜𝒻 𝒸𝒶𝓀𝑒: eccomi qui con un capitolo molto sostanzioso e di cui sono molto fiera. Mi piace molto la piega che ha preso e spero sia altrettanto per voi. Se vi va lasciate un commento,vi aspetto nei prossimi, con tante sorprese. A voi il pezzo di torta.♥

 

   
 
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