5.Confessioni
L’alba di un
nuovo giorno era ormai sorta da già un bel pezzo,ma Seth non si voleva
alzare,stava sdraiato sul suo letto;reduce di una nottata in bianco,a guardare
il sole calare e poi rialzarsi in cielo,gli faceva pensare di come la vita
scorreva sotto i suoi piedi e davanti ai suoi occhi,ma lui non se ne rendeva
conto,non sapeva camminare con lei e saper cogliere i doni che gli dava.
Seth era così
buono e generoso d’animo,quel tanto che bastava che non gli permetteva di
chiedere troppo agli altri e di gustare solo quello che sapeva trovare e
vedere.
La sua bontà era
immensa e si sarebbe concesso di perdonare anche il suo più grande nemico,una
volta trovato,perché non aveva ancora uno scopo la sua vita,certo doveva
proteggere la sua gente e sorvegliare la sorella,anche se i fatti dimostravano
il contrario,ma quello che gli si presentava davanti era ancora il mondo di un
bambino,di quello che guardi e non conosci e vorresti affrontare come un
cavaliere quando affronta un drago per salvare la sua donzella;ma per ora lui
non era un cavaliere,non aveva un drago da affrontare e nemmeno una donzella da
salvare e si dispiaceva per questo. Sembrerà banale,ma Seth crede ancora nelle
favole,a volte le legge di notte e sogna quel mondo che forse non vedrà mai,ha
perso il padre,la madre è sola e la sorella ha già sofferto le pene
dell’inferno,ma lui continua a credere in quello in cui a sempre creduto e in
quello che suo padre gli diceva:”un
giorno Seth arriverai alla torre,dopo aver distrutto il mostro cattivo e
salverai la tua dolce principessa che ti aspetta lì a braccia aperte”.
Era il finale
della sua fiaba preferita,quella di sua madre e di suo padre,che ogni sera si
faceva raccontare da quest’ultimo e che lo faceva sprofondare in un sonno dove
si immergeva nei più sublimi e innocenti sogni infantili in cui lui era il
protagonista della storia.
Seth sospirò
quando vide ormai il sole che pian piano riacquistava le forze e splendeva
sempre più;sua madre era già uscita da un pezzo,gli aveva lasciato la
colazione,e sua sorella forse era già di ronda.
Come un lupo
appena svegliatosi dal suo lungo periodo di letargo,si lavò e indosso un paio
di bermuda di jeans e una maglietta
grigia a mezze maniche.
Scese le scale e
con il copro che implorava riposo entrò in cucina.
Quando un raggio
di sole lo investì in pieno viso,si ridestò da quello stato di letargo e con
sua completa sorpresa si ritrovò sua sorella pulita e sistemata e che dopo
tanti anni seduta a tavola di casa sua a fare colazione.
-Leah?- chiese incerto;lei si girò di scatto e
dopo tanto tempo la vide sorridere.
-Oh,fratellino
buongiorno-mi disse allegra.
La guardai
stralunato,da quando non vedo mia sorella
sorridente e felice? Pensò,ma la risposta la sapeva già.
Si sedette su una
sedia,di fronte a sua sorella,e si riempì una grandissima tazza di latte,accompagnate
con del caffè e vi immerse un intero cornetto che divorò in due morsi.
-Come mai hai la
faccia di uno che implora sonno? Sei stato tutta un’intera giornata a “dormire”
e adesso ti ritrovo come se non avessi mai chiuso occhi- lo rimproverò Leah.
-Infatti non ho
dormito- rispose vago Seth,nascondendo il viso dentro la tazza,mentre beveva il
caffelatte cercando di nascondere l’angoscia che vi si leggeva negli occhi.
Erano passati più
di dieci giorni dall’incidente alla festa di Natale in villa Cullen,e Seth,o per paura o per orgoglio,non vi era più
andato.
Lo sguardo di Tania gli trasmetteva delle sensazioni troppo
potenti e sconosciute,e ancora con la scusa della sua “ricerca dell’imprinting”
si era allontanato da quella casa e da lei che era la causa di tutto ciò.
In questo dieci giorni aveva visto sempre più spesso
Clarissa,ragazza di 15 anni,bella e buona,dai corti capelli neri,occhi verdi e
carnagione tipica del luogo:scura.
Era una sua vecchia compagna delle elementare e da sempre lei era
stata innamorata di lui,e quando per caso sulla spiaggia l’aveva
incontrato,ancora più bello,alto e muscoloso il cuore le si era fermato e
quell’amore infantile che aveva dimenticato era riemerso in pochi secondi.
Seth non provava nessun tipo di attrazione per quella ragazza,e
per quanto il suo gesto fosse egoistico e maligno,Seth iniziò a frequentare la
ragazza,provando un affetto che era pari a una comune amica di scuola.
Clarissa non vedeva negli occhi di Seth la stessa luce che aveva
lei quando lo vedeva,e capì che sarebbe stato inutile insistere,ma le sue
supposizioni si erano ormai fatte certe quando per caso,loro due erano in
spiaggia,erano semplicemente seduti uno accanto all’altro,con lo sguardo
rivolto al mare,persi in chissà quali pensieri. Dopo pochi minuti si era
avvicinata a loro Leah,che Clarissa conosceva
semplicemente come ex fidanzata di Sam Uley.
Leah quando vide quei due non potette fare a meno di guardare
quella lurida ragazza che odiava ogni giorno di più,aveva colto lo sguardo
spento del fratello quando pronunciava il suo nome o la vedeva,e aveva capito
che suo fratello non provava nulla per quell’insulsa ragazzina e si sentì
meglio;suo fratello meritava di meglio.
Si avvicinò a loro e disse al fratello:- Seth io vado,esco,non mi
aspettare per la cena-.
Seth ormai si era abituato alla su assenza,anche se da tempo la
sua figura in casa era più presente e la madre non potette essere più felice di
vedere suo figlio a casa e sua figlia in condizioni migliori.
-Dove?-chiese a bruciapelo,dimenticandosi di Clarissa che gli
sedeva vicino.
-Da Tania – rispose semplicemente Leah,e
sia lei che la ragazza si accorsero della luminosità degli occhi di Seth che si
accendeva nel sentire quel nome,e così Clarisse non ebbe più dubbi sui
sentimenti di Seth,mentre Leah ne aveva tanti.
- Seth hai sentito quello che ti ho detto?-chiese Leah stizzita.
-No- rispose Seth ridestandosi dai suoi pensieri.
-Perché non hai dormito?- gli richiese Leah
con finta pazienza.
-Troppo caffè – rispose ironico Seth,ma a Leah
quella risposta non fece altro che far montare sempre di più i suoi dubbi,ogni
volta che nominava il nome di Tania,e lo faceva per stuzzicarlo,il volto del
fratello si accendeva come se avessi detta la cosa più bella al mondo,con
quella luce e con quello sguardo che si ha solo quando guardi il tuo imprinting,ma
poi il suo volto si faceva cupo per un motivo che non sapeva.
Leah era stanca di sentirsi dire sempre le solite cose,ogni
giorno gli chiedeva perché non dormiva,perché il suo sguardo navigava nel vuoto
e la sua mente ormai era sbarcata su un'altra pianeta,ma lui le rispondeva
sempre con scuse banali e soprattutto quelle del caffè,sapeva che lo detestava
e lo beveva solo se accompagnato da molto latte; addirittura non rispondeva
alle sue domande scrollando le spalle o andandosene direttamente.
Sbatté fortemente la mano sul tavolo,alzandosi e facendo
rovesciare la sedia all’indietro.
-Seth per una buona volta smettila di dire cazzate,ne ho
abbastanza,che credevi che non mi sia resa conto dello stato in cui ti sei
ridotto? Mangi per dovere e bisogno,non dormi,il tuo sguardo è lontano come la
tua mente e tieni lontani,me,Jacob e soprattutto i Cullen
– Seth nel sentire il nome di quest’ultimi si irrigidì e alzò lo sguardo su sua
sorella,implorandola di non continuare,ma lei era accecata dalla rabbia e non
colse il suo sguardo implorante.
-Dimmi almeno perché? Cosa ti abbiamo fatto,cosa ti sta
succedendo,ci stai facendo soffrire ogni giorno di più,e vuoi sapere di più?
Tania si sente in colpa,non lo dice,ma lo vedo dai suoi occhi che crede che la
colpa sia sua-.
Seth nell’udire quelle ultime parole si alzò anche lui dalla
sedia.
-Tania si sente in colpa?-chiese titubante.
-Ah,ecco,appena senti pronunciare il suo nome scatti come un
cagnolino,che c’è? Ti sei innamorato di lei? A me puoi dirlo-lo supplicò Leah.
-Io…io non lo so- rispose tutto d’un fiato
Seth,abbassando lo sguardo per non far accorgere la sorella che il suo unico
tormento era lei.
-Come non lo sai? E’ lei che popola i tuoi pensieri e giornate
dimmi la verità-lo incitò la sorella,ma Seth non desisteva,non era così sciocco
da andare a confidare tutti i suoi dubbi e sentimenti alla migliore amica della
diretta interessata,che fosse sua sorella o meno.
-Ti ho detto che non lo so,anzi ti dico di meglio “No”,non è lei
che popola i miei pensieri,ma Clarissa,contenta?-le sputò con veleno.
-No,non sono contenta e non ti credo nemmeno,le tue parole
potranno dire questo,ma il tuo sguardo dice altro. Le parole ingannano,invece
lo sguardo è lo specchio dell’anima,e tramite questo vedo che sei confuso,Tania
è il tuo unico pensiero,e non c’è bisogno che mandi a chiamare Edward per
sapere che è vero ciò che dico,sono tua sorella e ti conosco-gli disse con
dolcezza,sorprendendosi da sola.
-Tu non sai niente,non lo so io perché dovresti saperlo tu?-le
gridò arrabbiato,ma si pentì all’istante di quello che aveva detto.
-Scusami Leah,ma veramente Tania non è
il mio pensiero,ma è Clarissa,non sono sicuro dei miei sentimenti perché provo
molto attrazione nei suoi confronti,ma l’imprinting non vuole arrivare-.
-Seth,l’imprinting non è una cosa che deve essere forzata,te lo
dico anche se non l’ho mai avuto,e forse mai l’avrò,ma l’amore,perché questo è
l’imprinting:amore allo stato puro,non deve essere forzato,se lo cerchi non lo trovi…o se l’hai trovato e non lo accetti vagli incontro e
cerca di conoscerlo e approfondirlo- .
-Sto cercando di conoscere Clarissa infatti- le disse Seth,con
finta convinzione,e Leah nel sentire quelle parole
rise tristemente.
-Non è lei quello che cerchi,stai sbagliando strada- lo incitò Leah cercando di fargli vedere la verità nel suo cuore.
-Si che è lei- controbatté Seth stringendo i pugni.
-E allora dimmi Seth,perché quando nomino il suo nome,il tuo
sguardo rimane impassibile e neutro come sempre,come se ti mettessi sotto il
naso un pezzo di legno;e invece quando senti il nome di Tania il tuo sguardo si
accende come se sentissi la melodia della tua canzone preferita,e dentro i tuoi
occhi si vede quella luce che solo chi ama possiede-.
-Leah non è così,come te lo devo dire?- cercò di dissuaderla il
fratello.
Leah si era ormai arresa che forse aveva visto male e si
sbagliava.
-Va bene ti credo Seth,ma ti prego,menti a me,ma non mentire a te stesso-.
Seth mise nel lavello la sua tazza e si fiondò fuori casa,voleva
correre e risentirsi libero,quella prigione fatta di insicurezze e bugie lo
stavano opprimendo.
Aveva mentito a sua sorella perché non voleva che la gente
conoscesse i suoi sentimenti prima di lui,voleva conoscere se stesso da solo.
Corse fino ad arrivare nella foresta e quando si inoltrò si tolse
i suoi vestiti e li annodò alla caviglia con una cinghia di cuoio,si trasformò
in lupo con un piccola,ma forte scossa ardente:ed ecco il lupo color sabbia che
correva senza meta.
Seth non sapeva dove stesse andando fino a quando i suoi pensieri
non furono interrotti da quello del suo alfa,Jacob.
Alla buon’ora,credevo che
fossi scomparso,tua sorella mi diceva che aveva bisogno di tempo per te
stesso,spero che abbia concluso e tu posso ritornare alla normalità lo rimproverò Jacob mostrandosi in tutta
la sua altezza e il suo manto rossiccio.
Si,dovevo pensare ad alcune
cose,anche se la situazione non è ancora completa credo che ritornerò,ma penso
di non potermi allontanarmi da La Push rispose Seth.
Cosa?E perché mai? Chiese sorpreso Jacob,che di quella situazione stava sempre
capendo di meno.
Sai credo di provare
dell’attrazione per Clarissa e ho bisogni di starle il più possibile vicino,sai
per dar modo che l’imprinting arrivi disse Seth.
Credi? Seth ne ho sentite di
tutti i colori,ma che qualcuno cerchi ‘imprinting questa è la cosa più assurda
in assoluto;tua sorella pensa molto a te e ho sentito tutti i suoi dubbi e
credo che tu stia scappando da colei che potrebbe darti la risposta,ma hai
paura,non di conoscere i tuoi sentimenti,ma di essere respinto. Lei è una
vampira bellissima,che potrebbe avere di meglio,penserai tu,ma non potrai mai
esserne certo se non affronti tutto questo lo incitò Jacob.
Jacob,non voglio mentire
ancora,nemmeno a te,a mia sorella ne ho avuto il coraggio,ma ho bisogno di
sfogarmi e forse tu sei l’unico che potrà capirmi.
Non lo so se quello che
provo è attrazione o amore,non me lo so spiegare,quando la vedo ho occhi solo
per lei,ogni suoi sguardo mi riempe di felicità,ma
sono freddi i suoi occhi,impenetrabili,privi d’amore,quasi lo volessero
respingere,ho cercato di avvicinarmi a lei,ma avevo paura,troppa. Sono stato
lontano per cercare l’imprinting anche se il mio pensiero e il mio cuore erano
sempre lì da lei;tutta questa situazione mi mette paura Jacob,io non ho mai
amato in vita e quando sento di poterlo fare vedo dinanzi a me una statua di
ghiaccio che nemmeno mi calcola,come può lei bellissima,intelligentissima,ma così
lontana e impenetrabile innamorarsi di me?Mi sembra così lontana che il mio
cuore ha paura di esporsi per poi essere rotto e ridotto in mille pezzi da lei.
Non sono mai stato un codardo,ma lei ha 736 anni e ha visto di tutta della
vita,gli e lo si legge dagli occhi,che tutte quelle esperienze mi fanno
paura;io invece ho visto ancora così poco sputò tutto d’un fiato Seth.
Hai mai pensato che forse
buttandoti potresti spezzare quelle catene di ghiaccio che la rinchiudono? Non
perché ha 736 anni e ha molta più esperienze di vita non vuol dire che tu sia
sbagliato per lei,non c’hai nemmeno provato. Io con Bella c’ho provato e ho
sofferto,come sarebbe dovuto essere,perché adesso c’è Nessie,ma
sono stato male Seth,e tu lo sai,ma non sapevo che dopo la tempesta c’è la
quiete,e forse tu avrai più fortuna di me,perché sei di buon cuore e poi
diciamocela tutta,sei così caldo che la scioglierai all’istante lo stuzzicò Jacob.
Jake!Forse
sarà già una fortuna se l’avvicinerò a me e le dirò quattro parole gli rispose Seth a tono.
L’altra volta mi sembra che
vi siate scambiati più di quattro parole e l’hai anche fatta ritornare a
casa,nessuno riesce a convincerla di qualcosa neanche tua sorella che è la sua
migliore amica,e tutti ne siamo rimasti sbalorditi,se le fai questo effetto non
le sei indifferente,e poi adesso che le hai promesso di essere suo amico che
fai te ne vai e non ti fai vedere?Così non arriverai a niente gli disse Jacob.
Quelle parole fecero affiorare in Seth un barlume di speranza,non
del tutto,ma non aveva mai pensato alla conseguenza delle sue parole,e forse
Jacob non aveva tutti torti e lui c’avrebbe provato,ma solo quando avrebbe
preso un po’ di più consapevolezza della sua decisione e del coraggio che ora
non aveva;ma prima di ciò doveva parlare con Clarissa.
Si Seth,non illudere ancora
quella povera ragazza,ma mi raccomando se non ci provi non saprai mai come
sarebbe potuto andare,e tu hai un cuore d’oro,che vale più di altre sette
secoli di solitudine e libertà lo incitò Jacob cogliendo i suoi pensieri.
Jacob ma da quand’è che sei
diventato così filosofico?
gli chiese con stupore Seth.
Nessie seppe dire semplicemente Jacob.
Come immaginavo,ma sai che
ti fa male?Mi manca il vecchio Jacob gli disse sghignazzando.
Ma dai,dovresti ringraziarla
invece,lei,lei… cercò di spiegare Jacob sognate,ma Seth non gli diede il
tempo di finire.
Vabbè
quando lo saprai me lo dirai ok? Io vado.
Detto ciò Seth riprese la sua corsa fino ad arrivare sulla
spiaggia,dove sapeva che Clarissa lo aspettava sempre;ritornò alle sembianze
umane,si rivestì e la raggiunse con tutta la calma possibile.
-Seth ciao- lo salutò Clarissa con un grande sorriso,alzandosi e
fiondandosi nelle sue grandi braccia calde.
-Ma lo sai che scotti?Hai la febbre?Ti senti male?-gli chiese a
raffica e Seth non poté fare altro che ridere della sue domande a cui non
poteva rispondere.
-Ma perché ridi?Mi prendi in giro?Io mi preoccupo per te e tu ridi…- gli rispose offesa e girandogli le spalle;Seth nel
vederla offesa la fece girare e l’abbracciò.
-Non rido di te,ma solo che è la mia temperatura ad essere così
alta,e rido di me stesso perché è una cosa banale e strana- le rispose con
finta sincerità.
Dopo un po’ si ricordò di quello che doveva dirle e allora il suo
viso prima sorridente e ironico divenne serio e pensieroso.
La prese per mano e la portò sulla riva,dove si sedettero l’uno
accanto all’altro.
-Clarissa,devo chiare con te delle cose,perché è sbagliato e
cattivo quello che ti sto facendo,ma vedi io…non so
nemmeno come dirtelo,ma non provo niente per te,solo la semplice amicizia che
ci legava da quando siamo bambini;non la prendere a male,non lo dico perché ti
voglio far del male o perché voglio sbarazzarmi di te,voglio solo essere tuo
amico e poter essere sincero perché non meriti di soffrire,sei davvero una
ragazza magnifica,ma non sono io quello che ti merita,lo troverai davvero,ma
non sono io- le disse con franchezza.
-Sono contenta che tu sia stato sincero con me,poche persone lo
sono,ma ti volevo solo chiedere;è per quella Tania? Non è un rimprovero,solo
che se devi essere sincero con me,voglio che tu lo sia fino in fondo- lo esortò
lei.
-Si,è anche per lei,forse la amo;dico forse perché sono sentimenti
nuovi questi per me e li voglio approfondire per bene,e voglio farlo con lei
perché provo un attrazione così forte che ogni giorno diventa amore-
l’accontentò Seth,e lei sorrise.
-Seth non sono invidiosa di lei perché ti ha rubato il cuore,ma
sono contenta per lei,perché sei una di quelle persone che ti riscaldano il
cuore e non escono più,perché con la tua bontà e sincerità entri nelle vite
degli altri e nessuno se ne accorge;infondi amore e tranquillità,spero che
questa Tania sappia meritarti anche lei,perché se anche essa fosse una tipa
fredda e che non sa amare so che tu saprai aprirle il cuore e condurla nel
mondo dell’amore.
Ti chiederai come faccio a sapere certe cose,se sono vere,ma vedo
dal tuo sguardo che è questa la realtà e verità e solo tu puoi cambiarla fino
in fondo;io intanto starò qui ad aspettarti,come amica e nient’altro- gli disse
Clarissa,baciandogli una guancia e andandosene.
Seth rimase sulla spiaggia a pensare a quello che Clarissa le
aveva detto,ed era vero,era ora di combattere la propria timidezza,scoprire i
propri sentimenti e poi sarebbe sceso in campo e avrebbe combattuto per
conquistare per sempre il cuore di Tania.