2) Bridge
Dazai osserva l’acqua scorrere sotto di sé. È una bella giornata di sole, gli uccellini cantano, e quale momento migliore per suicidarsi? Manca solo la presenza di una bella ragazza e il quadro è perfetto. Sorride, mentre inizia piano ad allungare una gamba per scavalcare il parapetto. Intorno a lui non c’è nessuno. Una leggera brezza gli scompiglia i capelli. Si sente così felice, in pace. Gettarsi da quel ponte gli regalerà la morte indolore che tanto desidera. Potrà raggiungere finalmente il suo scopo. Inspira profondamente e chiude gli occhi, pronto per il grande salto.
“Che stai facendo brutto idiota? Ti ricordo che abbiamo una missione da portare a termine. Se proprio vuoi suicidarti fallo, ma quando avremo finito!”
Chuuya lo afferra per la cottola e lo trascina di nuovo dall’altra parte della barriera. Dazai sbuffa. È infastidito ma non più di tanto. Anche per quella volta dovrà rimandare il suo tentativo di suicidio. Peccato. Mormora sottovoce qualche imprecazione diretta al suo piccolo partner e lo segue. Si volta, lancia un’ultima occhiata al ponte. Un vero peccato, pensa. Ma il dovere chiama.
Dazai osserva l’acqua scorrere sotto di sé. È una bella giornata di sole, gli uccellini cantano, e quale momento migliore per suicidarsi? Manca solo la presenza di una bella ragazza e il quadro è perfetto. Sorride, mentre inizia piano ad allungare una gamba per scavalcare il parapetto. Intorno a lui non c’è nessuno. Una leggera brezza gli scompiglia i capelli. Si sente così felice, in pace. Gettarsi da quel ponte gli regalerà la morte indolore che tanto desidera. Potrà raggiungere finalmente il suo scopo. Inspira profondamente e chiude gli occhi, pronto per il grande salto.
“Che stai facendo brutto idiota? Ti ricordo che abbiamo una missione da portare a termine. Se proprio vuoi suicidarti fallo, ma quando avremo finito!”
Chuuya lo afferra per la cottola e lo trascina di nuovo dall’altra parte della barriera. Dazai sbuffa. È infastidito ma non più di tanto. Anche per quella volta dovrà rimandare il suo tentativo di suicidio. Peccato. Mormora sottovoce qualche imprecazione diretta al suo piccolo partner e lo segue. Si volta, lancia un’ultima occhiata al ponte. Un vero peccato, pensa. Ma il dovere chiama.