Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: Roy4ever    19/08/2009    3 recensioni
Eccomi ritornata in questa sezione con due shot Kuro/Fay.. sempre loro, sì! ^-^ Come dice il titolo ci saranno in entrambe piccoli fraintendimenti dettati dal sonno, e demenzialità stile Fay nella prima.. la seconda sarà decisamente diversa, più seria (e quando si parla di serietà in Tsubasa si intende solo una cosa... ). Enjoy yourselves!! ^-^
Genere: Commedia, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Fay D. Flourite, Kurogane
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Nella notte silenziosa, mille pensieri assillavano la mente del ninja di Suwa, intento a guardare lo spoglio paesaggio fuori dalla finestra.

Il nuovo mondo dove erano arrivati da oramai una settimana era decisamente sospetto, pieno di individui loschi, e capitanato da un giovanissimo boss mafioso, Eagle Vision.

Era atterrati ad Infinity, il regno del gioco d’azzardo.

Spostò lo sguardo su una macchina che velocemente passava sulla strada ben costruita; i suoi fari che illuminavano il cupo posto in cui erano alloggiati.

Da quando avevano lasciato Tokyo, tutti i mondi in cui erano stati avevano gradualmente perso colore, consumandosi fino a rimanere totalmente neri.

Affilò lo sguardo su un punto preciso dell’edificio di fronte al loro. Sapevano di essere spiati, ma tanto non avevano nulla da nascondere. Erano semplicemente un gruppo smembrato.

Non dovevano nascondere neanche Mokona, visto che di animali strani ne giravano anche lì.

Ad un tratto, a quei pensieri, si sentì sommerso da un peso opprimente, così strano da essere quasi fisico, ma lì non c’era niente ad appesantirlo.

Gli venne caldo, e cominciò a slacciarsi la maglietta, rigorosamente nera, che portava.

Il bottone non aveva alcuna intenzione di sfilarsi dall’asola, però. Al secondo tentativo, rabbiosamente si strappò di dosso l’abito e lo buttò per terra.

- Dannazione! – sibilò, frustato. Aveva talmente tanta rabbia dentro di sé, che poteva sfogarla solo attraverso i pochi e troppo facili combattimenti alla scacchiera.

- Dannato mago! Dannata principessa! – borbottò irato, camminando per la stanza spoglia. Si erano coalizzati contro lui e quel povero ragazzino, e se ne stavano sempre soli a confabulare chissà quali piani misteriosi su cose altrettanto misteriose. Soprattutto il mago.

La principessa voleva solo una cosa. Riportare il cuore al suo Shaoran.

Ma Fay…

Non riusciva a capire cosa diavolo passasse nella sua testa.

L’aveva salvato da morte certa, e lui aveva cominciato a odiarlo. Nessuna persona normale avrebbe reagito così! L’aveva anche ridotto ad avere costantemente bisogno di lui per poter rimanere in vita, ma l’aveva fatto… solo per lui. Perché… voleva che vivesse.

Che cominciasse a desiderare di vivere, di andare avanti, di lasciarsi dietro il suo passato oscuro.

 

L’apertura silenziosa della porta lo fece girare prontamente, e una figura lunga e austera comparve adagio nella sua camera.

I capelli biondi ormai lunghi legati in un codino distratto, la benda sull’occhio sinistro che rabbuiava ancor di più il suo viso pallido, e l’occhio chiuso.

Mentre la sua mente registrava l’entrata di Fay nella sua camera, annottò anche l’occhio stranamente chiuso.

Il biondo richiuse malamente la porta, facendo scattare la serratura rumorosa.

- Ohi, fai poco casino. – disse Kurogane, posando una mano sul fianco.

Fay non sembrò neppure sentirlo, cosa non nuova in quei giorni, e cominciò ad avvicinarglisi dondolando leggermente mentre camminava.

Kurogane aspettò qualche frase, magari sul perché si comportasse più stranamente del solito, ma Fay si era fermato davanti a lui e tentennava sul da farsi.

- Hai sete? – chiese con noncuranza Kurogane. Era in forze, anche se il giorno prima aveva donato una buona parte del suo sangue al vampiro.

- Però hai bevuto solo ieri, di solito resisti di più… - il guerriero continuava a parlare, in un lungo monologo, bisognoso di parole, di contatto fra lui e il mago.

Ma Fay respingeva sempre tutto, non voleva più aver a che fare con lui. L’unica cosa che ormai li univa era il sanguinoso legame tra vampiro ed E.

Ma prima, in un passato che gli sembrava ormai remoto, quello che li univa era un sentimento decisamente più profondo.

Nonostante tutti i bisticci avuti, il suo iniziale astio verso di lui, le stupide assurdità che sparava il biondo, a cui alla fine ci cascava anche lui, erano diventati una coppia di amanti.

 

Ma poi tutto era cambiato, e adesso Fay era quello che era.

Fay aprì leggermente la bocca, come per parlare, ma poi la richiuse pigro.

- Vuoi dire qualcosa, insomma! – astenersi da urlare improperi a destra e a manca era una cosa davvero estenuante.

Il biondo si mosse ancora e attaccò le braccia al collo del ninja, totalmente stupefatto.

Le mani del biondo stringevano i capelli e la pelle calda di Kurogane, fredde, sole.

- M-ma che fai?! – sbraitò incurante delle regole autoimposte di mantenere un tono basso.

Si tolse di dosso il mago: - Che ti viene in mente dopo tutto questo silenzio?! Guarda che voglio una spiegazione! – cercò lo sguardo del mago, ma non lo trovò. L’unico occhio azzurro di Fay era chiuso e non sembrava avere intenzione di aprirsi.

Il tono di Kurogane si fece più incerto: - Vuoi deciderti a guardarmi?

Ma la frase non ebbe nessun effetto su Fay, che rimase molle tra le sue braccia.

Ma dopo poco, cercò di divincolarsi e abbracciare di nuovo il moro, stranito. Lo lasciò fare, non aveva la forza di respingere quello slancio di affetto, e anche perché non gli dispiaceva affatto avere quel corpo fra le proprie braccia, che erano corse a circondargli la schiena, memori di tempi passati.

- Stai dormendo? – chiese sicuro che non gli avrebbe certamente risposto.

Infatti nessuna risposta provenne dalla bocca del mago, che continuò a cullarsi nell’abbraccio.

Una mano di Fay corse alla guancia di Kurogane, che si staccò leggermente dalla stretta, e si ritrovò impegnato in un bacio lieve, impaurito, desiderato.

Se aveva pensato giusto, Fay era sonnambulo, ed essendo tale questi dovevano essere i suoi desideri inespressi. Almeno era quello che aveva carpito da una discussione fra due studiose su un libro a Lecolt.

La mente di Kurogane era talmente piena di domande senza risposta, di pensieri sui motivi che li avevano portati a quella situazione, che non si rese conto di essere steso sul letto, con Fay sopra che lambiva i contorni del corpo con debolezza e devozione.

La sua ragione lo stava ormai abbandonando per un benemerito riposo, ma Kurogane le si aggrappò con tutto se stesso.

Fay, il suo Fay, avrebbe passato volentieri la notte con lui, ma il nuovo Fay, il vampiro che lui stesso aveva creato, probabilmente gli avrebbe portato ancora più rancore sapendo di essersi lasciato andare, e che lui lo aveva permesso.

A malincuore si staccò Fay di dosso, riprendendosi dal momento, e se lo caricò sulle spalle seguito da deboli lamentele. Quella situazione riportò di nuovo Kurogane nel passato, ad una sera inoltrata ad Oto.

Il giorno in cui tutti si erano ubriacati e Kurogane aveva dovuto fare la babysitter a due pseudo gatti e un povero idiota che si esercitava con un mestolo.

Lui che portava due recalcitranti ragazzini a letto, e poi tornava indietro a cercare un mago miagolante, che si strusciava contro il pavimento, se lo issava sulla spalla e lo portava nella sua camera da letto.

- Kurochuuuuuuuuuuuu~ - miagolava lo scemo, attaccato a lui, senza alcuna intenzione di scendere, artigliandosi ai suoi vestiti.

- E scendi! – gli inveiva sottovoce lui, cercando di strapparselo di dosso, quando Fay aveva alzato la testa, gli occhi lucidi di alcol e lo aveva guardato trasognato. E poi era successo.

Fay aveva appiccicato le sue labbra alle sue, senza lasciargli alcuna via di fuga, stringendoglisi contro, le braccia strette al suo collo.

 

Quello era stato il loro primo bacio, ma Fay non lo sapeva. Per lui il primo rimaneva il bacio nell’hotel del mondo predoni del tesoro delle sabbie, tra l’altro preso a tradimento.

Arrivato davanti al letto dell’altro lo posò con i piedi per terra e si aspettò qualcosa, magari un altro bacio, l’ultimo, per la buona notte.

Prontamente Fay gli allacciò le braccia al collo e si strinse convulsamente a lui, senza alcuna intenzione di lasciarlo.

- Ohi – lo chiamò gentile Kurogane, poggiandogli le mani sui fianchi, ma spingendolo via leggermente. – Forza, vai a letto.

Le unghie del vampiro si conficcarono nel collo del guerriero e piccoli rivoli di sangue cominciarono a scendere per suoi muscoli e per la mano di Fay.

L’odore del sangue del suo E risvegliò probabilmente l’istinto del predatore che senza tanti preamboli si attaccò al collo della sua Esca, succhiando violentemente il dolce nettare che stillava dalle ferite e creando un nuovo squarcio da dove bere più tranquillamente.

- Fermati. Ohi! – lo richiamò Kurogane che, già indebolito dal giorno prima, non aveva alcuna intenzione di morire per mano sua.

Lo scrollò quel tanto per farlo svegliare, e vide il suo occhio destro dorato e spalancato in muto stupore, il sangue che ancora sporcava le sue labbra.

- Che cosa… - balbettò sconvolto – Tu che ci fai qui.. e perché…

- I convenevoli a domani… - mormorò Kurogane prima di svenirgli addosso. Fay lo sorresse senza sforzo, ma non riusciva ancora a capire che diavolo era successo mentre dormiva. Si ricordava di essere andato a dormire, tormentandosi sulla sua natura di portatrice di disgrazia, e poi… poi aveva sentito il sangue di Kurogane fluire dentro di lui, e gli scossoni che l’avevano svegliato.

Decise di non pensarci per il momento, e appoggiò Kurogane sul suo letto, concedendosi di osservarlo finchè dormiva tranquillamente, e non poteva vederlo.

Non poteva più stare con lui come prima, per il suo bene. Il loro rapporto era andato oltre fin dall’inizio, e sapeva che troncarlo sarebbe stato sempre più doloroso mano a mano che il tempo passava, ma rimandava sempre il momento, gli piaceva troppo stuzzicare il cagnone e sfiorarlo anche per caso.

Poi la venuta di Shaoran e le note conseguenze avevano dato la spinta giusta a recidere la relazione che si era instaurata tra loro.

Ma come gli avrebbe detto una ben nota persona, “Le relazioni non si possono spezzare facilmente una volta formatesi”.

 

Infatti si trovava lì adesso, seduto sul suo letto ad accarezzare il viso addormentato di una delle persone più importanti nella sua vita, spostando i capelli ribelli ai lati del viso e ammirando il suo aspetto così tranquillo e quasi senza pensieri, nel torpore del sonno.

Anche lui avrebbe voluto dormire così, senza orribili incubi o pensieri in testa a dargli tormento per tutta la notte. Ma non aveva nessuno che gli succhiasse talmente tanto sangue da farlo svenire.

Digrignò i denti, sentendosi davvero raccapricciato. Kurogane, l’uomo che-non avrebbe dovuto dirlo- amava, si era sacrificato per lui, rendendolo però un mostro. Anche per questo l’aveva allontanato. Preferiva morire, più che usarlo come bevanda.

 

Nonostante tutto non riusciva a stargli lontano.

Tra loro si era instaurata un’attrazione irrazionale, sia fisica che psichica, che li portava a stare vicini anche se molte volte non lo volevano.

Sfiorò la mascella del moro con le dita sottili.

- Perché hai dovuto incontrare proprio me? – chiese a se stesso sconsolato – Con tutte le persone esistenti, proprio di uno stupido gemello maledetto dovevi innamorarti.

 

Però, anche se diceva così, una parte della sua mente urlava che era felice, felice perché l’aveva incontrato, perché erano successe tutte le cose che erano successe, e non le importava di essere la pedina di Fei Wong.

Kurogane era stato una delle poche persone della sua vita che l’avesse amato veramente, e questo lo colpiva nel profondo. Nessuno lo aveva amato così, proteggendolo, sacrificandosi per lui, vendicandolo per i torti subiti, donando tutto se stesso per vederlo sorridere almeno un pò.

E in quel momento, mentre il suo occhio si inumidiva, sorrise, un sorriso magari con una nota di tristezza, ma vero.

- Grazie.

Accarezzò ancora il volto di Kurogane e, prima di donargli un leggero bacio, sussurrò sulle sue labbra: “Buonanotte, Kuroppi”

 

Mentre se ne andava in soggiorno per dormire sul divano, Kurogane sorrise.

 

- Di niente, mago.

 

 

 

.:Note:.

*per il “povero idiota” a Shaoran, mi perdonino le sue (poche) fan, ma è il primo aggettivo che mi è venuto in mente*

 

.:Piccolo spazio inutile dell’autrice altrettanto inutile:.

 

Yusaki: Sono davvero contenta che la prima ti sia piaciuta!! XD questa però è davvero angst puro, non sapevo di poter scrivere delle cose così… Sono felice che anche il prompt del “sonnambulismo” ti sia piaciuto, mi è venuto in mente dopo aver cominciato a scriverla!!

 

Pentacosiomedimni: Wow che apprezzamento! XD non avevo letto il nome all’inizio e quindi quando ho letto ho detto “ma questa è pazza?! O_O” poi dopo sono andata a vedere e siete in due (un sospetto ce l’avevo, ma ce ne sono di pazze al mondo “Kurogane fa cenno di sì e mi indica” cosa vorresti dire?! “Kurogane continua a indicarmi tranquillo” Hama-Ryuuoh-jin! *_* “I brandelli di Kurogane ora indicano Fay”) e mi si è chiarito il mistero. Sono contenta che le parti emo con Fay siano piaciute! In questa shot le parti sono leggermente cambiate: la parte del depresso per entrambi è dominante e di allegro ci sono al massimo i flash back..

Mi dispiace per Shaoran, si intrufola sempre nelle mie fan fic *me si inchina per scusarsi* gomen ne! Ps: e comunque è lo Shaoran clone prima che compia quello sfregio sul bellissimo visino di Fay ç_ç Ciao, e grazie!! Alla prossima!! ^^

 

Covianna: Tranquilla la tua mente non è malata per niente!! XD Ogni fan girl avrebbe voluto alloggiare in quell’hotel! (a proposito, non l’ho scritto perché non ne ero certa, ma mi è sembrato di vedere Tomoyo-chan, con videocamera fai-da-te che riprendeva la scenetta indisturbata). Spero che il super angst ti sia piaciuto! ^^

 

Lirith: Scusa scusa scusa Maki-chan!!!! >_< Va bene se ti faccio recensire questo per prima?? Sì Fay prima o poi si troverà la testa staccata dal corpo.. ma secondo me non se ne accorge e va in giro come il fantasma senza testa di Harry Potter, naturalmente rompendo le scatole a Kurowan!! XD

La scena della coppia in pezzi fa ridere sempre anche me quando la rileggo “come ho fatto a scrivere simili cavolate?” mi chiedo. “Perché penso, dico e scrivo solo quello” U_U

L’aggiornamento spero che per te rientri tra i tempi brevi, perché credo che sia il primo che faccio così velocemente XD ho scritto la storia in due giorni, un vero record per me! Ci sentiamo!! Baci baciiii!!

 

Per fami perdonare dell’assoluto angst (anche se so che ad alcune piace ^^) e per la cortezza del capitolo, ho in cantiere un capitolo extra totalmente demenziale! Sperando che vi possa interessare, lo posterò fra qualche giorno, il tempo di farlo… x3

Ja ne,

Chiaki Yamashita

   
 
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