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Autore: MiaBlack    04/10/2020    1 recensioni
La storia si colloca anni dopo a "What? realy? My..." Si lo so vi ho rotto le scatole con sta storia ma vi prendete pure lo spin off! xD
Sono passati anni da quando Oliver ha salvato la città da Slade. La città è più o meno tranquilla. Oliver ha abbandonato definitivamente il suo ruolo di di Green Arrow e anche Felicity ormai non scende più al covo da molto tempo. La città ha comunque bisogno di eroi che combattano per lei... Qualcuno di molto vicino a loro prende in cosegna i costumi: Arrow, BlackCanary e Arsenal tornano con nuovi volti e nuovi nemici da affrontare.
Nel loro pattugliare un ladro attirerà la loro attenzione e più di tutti quella della nuova BlackCanary.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Nuovo personaggio, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 12

 

Era primo pomeriggi e a villa Queen c'era chi contemplava il soffitto in cerca di consigli.

Robert era sdraiato in camera, fissava il soffitto lanciando la palla da rugby e riprendendola al volo, non prestava molta attenzione la sua mente continuava a rimuginare su tutto quello che era successo con Sara.

-Robert! - Tommy entrò in camera del fratello senza bussare.

-Tommy. - rispose senza distogliere lo sguardo dalla palla.

-Perché stai con i piedi contro il muro e la testa a ciondoloni oltre il letto? Va beh non mi interessa... mi aiuti? - gli chiese cambiando discorso, era diverso tempo che suo fratello era strano, ma era anche vero che anche se da piccoli erano molto legati non si erano mai confidati i loro problemi, sapeva che tutti gli volevano bene, ma essere il piccolo di casa comportava essere tagliato fuori da molti discorsi.

-Aiuto in cosa? Lo sai che se hai bisogno per i compiti è meglio se chiedi a Hope. - borbottò lui annoiato, anche se in tutti quegli anni di scuola non ricordava che Tommy gli avesse mai chiesto aiuto per i compiti.

-Non è per i compiti, Hope mi ha detto che mi avrebbe allenato se riuscivo a fare la scheda senza morire... - finalmente ottenne l'attenzione del fratello che distratto dalla frase si dimenticò della palla che gli cadde dritta in faccia.

-AHIA! Maledizione che male! - borbottò tirandosi finalmente su.

-Allenare per cosa? - borbottò massaggiandosi la parte lesa e guardando con astio l'oggetto che gli aveva procurato dolore.

-Allenarmi per farmi entrare nel Team dei vigilanti! -

-Ah già... tu gli dovevi fare un arma nuova... - ricordò vagamente la discussione di qualche tempo prima.

-Infatti, ma non riesco, come avete fatto voi? Quanto tempo ci hai messo? -

-Hope lo sai era cheerleader e poi è stata allenata per anni da Sara mentre era all'università... Io avevo iniziato con il Football e prima facevo karatè... non siamo partiti dal niente eravamo già allenate. -

-La cheerleader? Ma veramente pensi che...-

-Non dirlo e se lo dici ricordati di non dirlo mai davanti a Hope e Sara. Le cheerleader sono ginnaste e per fare alcune delle acrobazie che fanno si sono allenate duramente. -

-Le cheerleader di scuola mia sono delle oche senza cervello... -

-Beh quello è quasi sempre così. Hope fa categoria a parte... però anche se stupide si allenano anche tre ore al giorno tutti i giorni quando sono sotto competizione. Passami il foglio... - Robert guardò gli esercizi che la sorella gli aveva scritto e sorrise divertito.

-Che stronza. - borbottò osservandolo.

-Perché? -

-Ti ha detto di farlo tutto? -

-Si, ha detto che mi avrebbe allenato quando sarei riuscito a fare tutti gli esercizi per tre giorni di fila avrebbe iniziato ad allenarmi. - spiegò l'accordo.

-Okay, ma non puoi allenarti così tutti i giorni.. fin dove arrivi? -

-Non riesco tutti i giorni, quando mi riposo il giorno dopo arrivo fino a qui... ma poi dopo tre giorni mi fermo molto prima. -

-E' normale chissà se l'ha fatto a posta, forse no...-

-Cosa? -

-Per iniziare quest'ordine non va bene, tieni il foglio che quando le dirai che ci sei riuscito lei ti dirà di farlo con lei, ma per ora allenati impostando gli esercizi in modo diverso... - Robert si era spostato alla scrivania e stava ricopiando gli esercizi su un altro foglio per poi darli entrambi al fratello.

-Li ho divisi in quattro circuiti.. fai la parte alta un giorno e la parte bassa il giorno dopo... il sabato invece provi a fare tutti e quattro insieme domenica riposa sempre. -

-Cosa cambia?-

-Alternando i circuiti i muscoli recuperano almeno un giorno saranno meno affaticati e tu potrai restare costante nell'allenamento, quando li avrai abituati mischia come te li ha dati...-

-Perché me li ha dati in quel modo? -

-Forse perché non ha pensato che tu parti da zero, riconosco la scrittura quella deve avergliela data Sara. - borbottò pensieroso.

-Diggle? - chiese pensieroso.

-No! La zia Sara. -

-Ah! Okay grazie mille Robert e scusa se ti ho disturbato. - Tommy fece per uscire dalla stanza quando Robert lo fermò.

-Senti... Se un giorno vuoi ci alleniamo insieme, cioè se ti va. - aggiunse vedendo lo sguardo del fratello.

-Sarebbe fico! - poi se ne andò.

 

Dall'altra parte della città invece qualcuno stava per vivere uno di quei giorni che non avrebbe mai scordato e nemmeno il gruppetto di donne che l'accompagnava, le donne Queen più Sara erano sedute su un comodo divanetto in attesa che la futura sposa uscisse dal camerino

-Thea! Diventerò vecchia se non ti decidi a uscire da quel camerino! - Hope si era alzata dal divanetto e si era avvicinata alla tenda che le separava dalla zia.

-Hope non è facile indossare questo coso! - si lamentò la donna all'interno sbuffando.

-Sento del panico nella tua voce! - la bionda si voltò verso le altre due.

-E' normale il panico. - esclamò Felicity ricordandosi quanto fosse stata nervosa il giorno del suo matrimonio, ma soprattutto quanto aveva fatto ammattire le sarte per l'abito, non le sembrava mai di essere abbastanza bella.

-NON SONO NEL PANICO! - strillo Thae uscendo dal camerino.

-Porca miseria! - Hope fece un paio di passi indietro lasciando alla sposa lo spazio per spostarsi fino alla pedana.

-Ecco lo sapevo non vi piace? - commentò frustrata Thea osservando sconsolata il vestito.

-Sobrio? - Hope non riuscì a trattenere il commento, quando le aveva chiesto come fosse l'abito Thae le aveva risposto che non lo voleva troppo appariscente, una cosa sobria ma particolare, quello che le tre avevano davanti agli occhi poteva essere definito in tanti modi, ma non sobrio.

-E' troppo? Lo sapevo ho esagerato! Sembro ridicola! - sbuffò mentre una crisi di panico si faceva strada.

-NO! Non sei ridicola Thea! Sei bellissima! - Sara si era alzata dal divanetto e aveva cercato di rassicurare l'amica ed era vero, l'abito aveva due spallina laterali che le coprivano appena le spalle e andavano ad unirsi al corpetto che rigido le modellava il fisico e si chiudeva dietro con un intreccio di raso, la gonna ampia ricadeva morbida di seta scivolando dietro di lei e andandosi ad allungare sul pavimento, il corpetto e la gonna erano accuratamente arricchiti con ricami e strass luccicanti.

-Sembro un lampadario! - si lamentò andando veso lo specchio che le rimandava l'immagine.

-Non sembri un lampadario. - Felicity le si era avvicinata, conosceva bene la sensazione che si provava in quel momento tutto sembrava perfetto fino all'ultima prova a lei il panico era arrivato proprio il giorno del matrimonio si era chiusa in camera e c'era mancato poco che non si presentasse all'altare.

-Manca una cosa comunque! - Hope si allontanò dalle altre e andò verso la commessa che silenziosa aspettava con il velo in mano.

-Ecco! Ora sembri un sexy lampadario! - commentò la giovane mentre le finiva di mettere il velo.

-Ma quanto sei simpatica! -

-Tutta mio padre! -

-Siete sicure che non sia eccessivo? - chiese ancora una volta Thea preoccupata

-Direi proprio di no! -

-Meno male ero così in ansia! - si guardò ancora allo specchio voltandosi così da poter studiare come appariva da ogni angolo, ora che l'ansia era passata tutto le sembra di nuovo perfetto.

-Okay, ora passiamo ai vostri abiti! - senza preavviso si voltò per guardarle, lo sguardo che aveva non prometteva niente di buono.

Le tre bionde entrarono nei camerini seguendo le indicazioni della commessa, all'interno c'era la sacca con l'abito.

-MA... Dai zia!- Hope aveva appena aperto la sacca e stava già protestando la scelta della sposa,, non avevano mai visto l'abito finito, sapevano all'incirca come sarebbe stato il modello ma non avevano idea dei dettagli, Thea aveva voluto il massimo riserbo.

-Cosa? - esclamò lei da fuori, Hope fu la prima ad uscire con l'abito indossato e sul suo viso troneggiava un espressione alquanto infastidita.

-Verde menta? - esclamò lei sistemando la gonna del vestito, Hope non era da colori così chiari, lei era una ragazza da total black come dimostrava tutti i giorni o al massimo per un grigio scuro, ma non da verde menta.

-Io concordo con Hope... il verde menta non mi convince. - anche Sara e Felicity erano uscite dai loro camerini e si avvicinavano alle altre due ragazze, Felicity sembrava tutta soddisfatta del colore, mentre le altre due avrebbero preferito tutt'altro.

-E' un matrimonio non un funerale! - ricordò loro Felicity, il vestito era formato da un corpetto con uno scollo a cuore, la base era di un verde menta chiarissimo con sopra dei ricami, quello che però rendeva particolare l'abito era la fascia di raso di una tonalità più scura dalla base, che partiva dal lato sinistro e girava incrociandosi attorno al vestito in modo del tutto casuale per poi fermarsi all'altezza della vita e ricadere giù lungo fino al ginocchio.

-Siete una favola! - esclamò Thea osservandole attentamente, poi si voltò per vedere l'effetto che facevano tutte e quattro insieme allo specchio.

-Io discuterei del colore... - iniziò Hope con Sara che annuiva

-Stai benissimo! E poi devi smettere con questi colori scuri sembri un fantasma. -

-E poi perché il vestito di Felicity è più lungo dei nostri? - chiese Sara notando che l'orlo dell'abito dell'amica era più lungo del suo.

-Perché se no Oliver mi uccide e vorrei celebrare il mio matrimonio non il mio funerale! -

-Quindi pensi che mettere me all'altare con una gonna corta non ti faccia guadagnare la stessa fine? - chiese Hope voltandosi per vedere che effetto faceva vista da dietro.

-Spero che sia più concentrato a guardare me che voi! -

-Allora dovevi trovarci degli abiti meno favolosi! -

-Quindi sono approvati? - chiese Thea con un bel sorriso contenta che i vestiti fossero piaciuti.

-Per il colore... -

-No Hope! - la piccola Queen alzò le mani arrendendosi, non avrebbe più commentato.

 

I giorni passarono in modo caotico per i tre ragazzi che si trovarono ad affrontare un gruppo di spacciatori appena arrivati in città, le ricerche e i sopralluoghi avevano occupato la maggior parte del loro tempo,in più la situazione al covo era strana, Robert e Sara non si erano rimessi insieme e cercavano di collaborare al meglio anche se la cosa risultava strana a tutti, alla fine però erano riusciti a lavorare avevano ottenuto dei risultati: i cinque criminali erano ormai in trappola, Hope con l'aiuto della madre era riuscita ad intercettare il gruppo e ora stavano andando a prenderli.

Tre moto viaggiavano per le strade della città ognuna di loro aveva una diversa meta da raggiungere, ma tutte e tre si muovevano per lo stesso scopo.

-Questa idea non mi piace Hope! - la voce di Robert arrivò alle due ragazze tramite gli auricolari che tutti e tre indossavano sotto il casco.

-Per una volta sono d'accordo con lui, siamo scoperti. - anche Sara intervenne spalleggiando il ragazzo, nonostante si fossero lasciati erano riusciti a mettere da parte la loro storia e collaborare almeno per le missioni.

-E' un rischio che va corso ragazzi, sono troppi per solo due persone.- l'idea della bionda aveva vinto solo per la mancanza di alternative: la droga che il nuovo gruppo aveva portato era una versione modificata e più forte della vertigo, che il Conte aveva iniziato a spacciare molti anni prima, il regno del Conte era finito con la sua morte, quando il giovane aveva preso in ostaggio Felicity minacciandola con una doppia siringa di Vertigo, Oliver sotto l'identità di Arrow si era trovato costretto a ucciderlo con le sue frecce per proteggere la vita della sua IT girl. Ora erano loro a dover fermare la nuova partita che era arrivata in città e l'unica idea era quella di un attacco su tre fronti..

-Prendete posizione invece di brontolare! - li riprese Hope determinata a concludere quella missione con una vittoria schiacciante.

La yhamaha R6 nera e viola con una piccola corona sulla parte anteriore annunciò il suo arrivo con un rombo, la folla che occupava la strada davanti al locale più famoso della città si spostò lasciando passare il bolide che incurante della gente non aveva rallentato la sua corsa, il pilota parcheggiò di fianco all'entrata, scese dalla moto sfilandosi il casco: una chioma biondissima uscì dal casco che venne appoggiato allo specchietto.

-Benvenuta signorina Queen... - l'uomo all'ingresso aprì il cordone lasciandola entrare all'interno del locale.

“Un vestito più adatto no?” la voce di Robert suonava vagamente infastidita, mentre a Hope scappava un sorrisetto.

-Cosa ha di male il mio vestito? - chiese mentre si toglieva il giubbotto di pelle e lo lasciava dietro il bancone del bar, lanciò una rapida occhiata allo specchio studiando il suo riflesso assicurandosi che il trucco non si fosse rovinato: lo smooking nero aveva tenuto perfettamente nonostante il casco integrale, anche il rossetto rosso era rimasto esattamente come lo aveva messo.

“sei capace di difenderti conciata così?” insistette ancora Robert, Hope aveva indossato un miniabito nero, con un unica spallina, che le fasciava il corpo atletico e slanciato, la gonna le arrivava a metà coscia e c'era un gioco di lacci incrociati che tenevano mezzo aperto lo spacco obliquo, il tutto coordinato con un paio di calze a rete fini e un paio di stivali al ginocchio con un tacco vertiginoso.

-Seconto te mi sarei messa queste cose se non fossi capace di starci? - chiese cercando di non muovere troppo le labbra, se qualcuno l'avesse vista l'avrebbe presa per una pazza che parlava da sola, c'erano abbastanza pettegolezzi su di lei senza che si aggiungesse anche quello di lei che conversava amabilmente da sola.

“So che sai ballare e camminare su quei trampoli, ma ora devi difenderti, sia: tirare ginocchiate, calciare, secondo me se provi a tirare un calcio quel vestito si strappa... okay no non si strappa non c'è abbastanza stoffa per potersi strappare...”
-Beh se la pensi così di questo vestito devi vedere quello che ha scelto Thea per il suo matrimonio. - commentò meschina Hope, prima di lasciare il bancone del bar con un bicchiere e buttarsi nella mischia.

“Hope è quasi l'ora lo vedi?” chiese Sara riportando l'attenzione di tutti sulla missione.

-Non ancora, c'è troppa gente spero mi veda lui... -

“Conciata in quel modo dubito che qualcuno non ti veda anche l'anima..”

“Robert!” lo riprese Sara, non era quello il momento per commentare l'abbigliamento della sorella.

-Visto. -

“Lascia che sia lui ad avvicinarsi a te.”
Hope si spostò sulle scale del locale in quella posizione rialzata era più facile individuarla, infatti l'uomo la vide e si diresse subito verso di lei.

-Signorina Queen... - Hope finse di non averlo visto avvicinarsi, doveva recitare al meglio delle sue capacità se avesse capito che era li per fregarli l'avrebbe ammazzata senza pensarci due volte.

-Ci conosciamo? - chiese lei squadrandolo.

-Sono il Conte... -

-Ah, la immaginavo diverso...- ammise scoccandogli una lunga occhiata, davanti a lei c'era un uomo di mezza età con i capelli neri striati di bianco, quando avevano iniziato ad indagare si erano aspettati dei ragazzini alle prime armi, invece si erano trovati davanti ad un gruppo di uomini adulti che sapevano esattamente cosa facevano e non sarebbe stato facile fregarli.

-Più giovane? -

-Si, ma non è un problema, anzi, solitamente i ragazzini sono troppo impulsivi e si fanno beccare subito. -

-Questo allora dovrebbe mettermi in allerta...-

-Come se lei non sapesse del mio quoziente intellettivo. Non sono una normale adolescente e questo a prescindere dal mio fondo fiduciario. -

I due continuarono a parlare, apertamente sembrava che stessero parlando del più e del meno ma la realtà era ben diversa, Hope stava chiedendo informazioni sulla nuova droga che avrebbe contribuito a spacciare all'interno del suo locale.

-Siamo d'accordo? - chiese l'uomo, Hope lo fissò attentamente prima di lanciare un occhiata alla zia che dietro al bancone del bar serviva da bere alle persone.

-Non se prima non la provo... Voglio roba buona non roba tagliata male.- la bionda incrociò le braccia con sguardo determinato.

-Bene provala. - una piccola bustina scivolò dalle mani dell'uomo fino alla borsetta di lei.

-Chiamami quando l'avrai smaltita... - stringendo la borsetta Hope si fece largo tra la folla puntando dritta verso la porta che l'avrebbe portata al piano sottostante.

-Cosa credi di fare? - una mano l'afferrò il polso bloccandola e facendola voltare, lo strattone era stato talmente forte che si trovò a ondeggiare su i tacchi.

-Alexandre? - chiese quando vide chi era stato a fermarla, era un mese che non lo vedeva aveva ormai perso la speranza che il giovane si sarebbe fatto nuovamente vivo e invece eccolo davanti a lei.

-Dammela! - sibilò continuando a tenerla per il polso.

-Non so di cosa tu stia parlando... - rispose ostinatamente lei stringendo la borsetta.

-Non credevo che fossi quel tipo di ragazza... - esclamò lui lasciandole il braccio, lo sguardo che le stava rivolgendo era uno sguardo di disgusto e di disapprovazione che feriva Hope.
“Hope che fine hai fatto? Abbiamo bisogno di te!” Sara la risvegliò, Hope doveva scendere e cambiarsi per poter entrare in azione e aiutare suo fratello e Sara.

-Alex prometto che ti spiegherò tutto, ma ora devo andare. -

-Puoi anche non cercarmi, non abbiamo niente da dirci...- il moro si allontanò scuotendo la testa, non si era mai sbagliato in quel modo su qualcuno, pensava che Hope fosse diversa dai soliti ragazzini ricchi, invece esattamente come loro anche Hope si comportava come un idiota.

-Maledizione! - imprecò mentre scendeva le scale del covo e iniziava a togliersi il vestito lasciandolo cadere malamente a terra, per poi indossare il completo nero da BlackCanary.

 

Continua...

Eccoci, un piccolo momento Tommy Robert, ammetto che volevo aggiungerne altri perchè quando l'ho scritto mi sono resa conto che ho tralasciato molto le dinamiche tra i fratelli, ma ammetto anche che dopo due mesi che mi ero ripromessa di farlo e non averlo fatto ho dedotto che o la pubblicavo in questo modo o sarebbe marcita per sempre nel pc.
Il matrimonio di Thea sarà un evento bellissimo, sicuramente Oliver non le farà mancare nulla!
OH oH ora passiamo ai tasti dolenti... Altri problemi per Alexandre e Hope, il giovane sembrava essere riuscito a farsi dare il beneficio del dubbio ma ora le parti si sono invertite, chissà se è solo rabbia momentanea o se tra i due è tutto finito?

non vi chiedo nemmeno più di commentare tanto non lo fate...
buon week end
Mia

   
 
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