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Autore: YallaYalla    05/10/2020    1 recensioni
for your perusing
At times confusing,
hopefully amusing
Introducing me
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Coppie: Hermione/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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“Hermione? Sono qui” gridò Ginny nella folla quando vide l’amica. Hermione si girò verso Severus, lo baciò e poi corse verso la rossa.
“Ehy, ehy, ehy! Ma che cosa ho visto?” esordì Ginny ridendo.
“Dai, spara, so che hai dei commenti da fare che non potevi dire stamattina”. Hermione conosceva molto bene l’amica, soprattutto la sua propensione al gossip.
“Allora, prima cosa: tu e lui cercate di non uccidere il mio fidanzato prima che mi sposi, se proprio devo perderlo voglio almeno essere una ricca vedova. Secondo: se dovessi chiamarlo Severus cercherebbe di uccidermi?”
“Ginny!”
“Ehy! È una domanda lecita, senza che ti arrabbi”
“No, non ti ucciderà, conta che Neville lo chiama così”
Ginny era visibilmente sconvolta da questa rivelazione, già non si immaginava che riuscisse a stare nella stessa stanza con lui, figurarsi rivolgergli la parola.
Le due donne si incamminarono verso alcuni negozi che Ginny voleva assolutamente far vedere ad Hermione sperando che la ragazza provasse qualche vestito.
“Oh no, non esiste che io metta un abito del genere” disse Hermione vedendo l’abito, o meglio, la striscia di stoffa che Ginny le stava mostrando.
“Dai, almeno provalo, fammi contenta” chiese la rossa con gli occhi supplicanti.
Hermione provò il vestito, ma non era proprio quello che aveva in mente. Era un tubino viola, iper attillato ed estremamente corto. Un sonoro no.
Entrarono in un altro paio di negozi, ma di un vestito che piacesse ad entrambe neanche l’ombra.
“Hermione, devi andare ad una festa a Malfoy Manor con funzionari e il Ministro in persona, vuoi andarci in jeans?”
“Posso?” chiese lei speranzosa. L’amica si limitò a fissarla e a scuotere la testa pensando “Dove ho sbagliato con te?”
Avevano ormai perso le speranze quando Ginny iniziò a trascinare Hermione per un braccio come se ne valesse della tua vita.
“Ecco, lo abbiamo trovato, non c’è bisogno di cercare più, richiamate i cani” annunciò indicando un vestito in vetrina.
“Non saprei” rispose Hermione un po’ titubante. Il vestito era senza dubbio molto bello, ma non sapeva come le sarebbe stato addosso.
“Provalo” fu l’unica cosa che le disse Ginny spingendola nel camerino.
Il vestito era stupendo al tatto, di seta così liscia da sembrare aria. Era un vestito lungo, di color borgogna con una scollatura vertiginosa, la schiena nuda e un grande spacco. Di certo non era il vestito del ballo del ceppo. Quello era poco, ma sicuro. Eppure Hermione si sentiva così bella mentre lo indossava, poteva già immaginarsi mentre entrava nel salone al braccio di Severus e tutti si giravano a guardarli.
“Oh mio Dio! Sei stupenda!” le disse Ginny quando si fece vedere. “Ora mancano solo le scarpe, la borsa e qualcosa da indossare sotto” continuò poi ammiccando.
Hermione diventò tutta rossa pensando a quello che Ginny intendeva e il suo rossore non fece che peggiorare quando entrarono nel reparto lingerie del negozio.
“Ecco, queste sono perfette” disse Ginny tenendo in mano quelle che solo con un grande slancio di fantasia potevano essere definite mutande. Hermione però non voleva che l’abito sfigurasse quindi seguì il consiglio di Ginny e le prese insieme ad una paio di tacchi a spillo di vernice e una borsa coordinata.
“Ah, il mio lavoro è compiuto!” annunciò la rossa quando furono uscite dal negozio “Se Severus non ti strapperà tutto di dosso con i denti sono pronta ad assumermene la colpa, ma so che andrà così.”
Ginny era una ragazza molto esplicita, davvero molto.
“Ah, parlando di questo argomento mi è venuta in mente un’altra cosa che avrei voluto dirti stamattina” iniziò a dire la ragazza mentre prendeva l’amica sotto braccio.
“Posso capire perché tu abbia scelto Severus”
“Ah sì?” chiese Hermione scettica; la profonda connessione intellettuale e il loro amore per la lettura non erano proprio argomenti da Ginny.
“Sì. Avere a disposizione una finestra privilegiata su quel sedere tutto il giorno, tutti i giorni farebbe gola a chiunque. È un crimine contro l’umanità che vada sempre in giro con quel dannato cappotto”
“Ginevra! Ti prego di fare apprezzamenti sul sedere del tuo di fidanzato. Al mio ci penso io” rispose Hermione arrossendo. Era difficile non concordare con la ragazza però, Severus aveva davvero un bel sedere e lei poteva guardarlo ogni volta che voleva.
Le ragazze risero per quasi tutto il resto del pomeriggio fino a quando, nel punto in cui si erano incontrate, non si separarono e Severus apparve alla destra di Hermione come fosse stato sempre lì.
“Severus, mi hai spaventata”
“Scusami” rispose lui prendendole la mano e baciandola.
“Preso tutto ciò che ti occorre?” chiese poi.
“Sì, ho tutto” rispose lei e insieme si smaterializzarono per tornare a casa.
Cenarono con molta calma e dopo si chiusero in biblioteca, la giornata era stata lunga ed erano provati da tutto quel tempo in mezzo alla gente.
“Così pensi che io abbia un bel sedere?” chiese Severus all’improvviso ed Hermione sbiancò.
“Ci hai sentite?”
“Mia cara, io sento sempre tutto” rispose lui guardandola in modo ammiccante.
“Beh, sì, lo penso” disse allora lei arrossendo. Non aveva senso negarlo, lui era il suo fidanzato, era normale che lei apprezzasse il suo corpo. Ancora non voleva fargli sapere quanto lo apprezzasse però.
“Buono a sapersi” fu tutto ciò che disse e la conversazione finì lì.
  
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