Nello scorso capitolo vi ho fatto fumare il cervello, non è così? Tranquilli...
... NEI PROSSIMI VE LA FARO' SALTARE IN ARIA DEFINITIVAMENTE!
Siamo, infatti, vicini alla fine della terza parte di questa storia! Il prossimo, infatti, sarà l'ultimo di tale pezzo, e dal 32 inizierà la quarta ed ultima parte, il climax dell'intera storia di GOLDEN BULLET - THE HUNTER WARRIOR!
Sono ancora
ricercato, perciò vi anticipo subito che il
prossimo capitolo sarà pubblicato il 3 Novembre.
Qui, di seguito,
la pagina delle OST… e BUONA LETTURA!!!
;-)
GOLDEN BULLET - THE HUNTER WARRIOR
Che abbia inizio la Seconda Fase del II Torneo del Potere! (Parte 1)
Mercoledì 22 Agosto 2018
06:30
GOKU
[Stranger – FATE
OST]
Mi
risvegliai dentro
il letto, con mia moglie al mio fianco, la quale aveva già
riaperto gli occhi. Mi ero riposato abbastanza ed ero più
carico
che mai.
“Pronto
per combattere?”
Il
sorriso di Chichi fu il miglior modo per cominciare la
giornata. C’era anche la colazione sul tavolo della stanza da
letto.
“Da
quanto ti sei alzata?”
“Non
tanto, tranquillo… questa colazione ce l’hanno
offerta gli organizzatori del torneo”
Whis
e gli angeli quindi avevano preparato tutto questo per
entrambi. Li avrei ringraziati non appena li avrei visti.
Iniziammo
a mangiare con calma la nostra colazione e, come
al solito, io fui quello che prese più cibo. A differenza di
tantissime altre
volte, però, non avevo alcuna fretta di terminarla, dato che
mancava un’ora e
mezza all’inizio del mio incontro. E poi stare con mia moglie
mi rendeva felice
come non mai.
“Goku…
davvero hai paura, come ha detto Vegeta?”
Lei
aveva già terminato da un po’ di mangiare, e la
domanda
mi colse alla sprovvista. Abbassai il capo, sconsolato. Alla fine ci
era
arrivata anche lei.
Certo
che avevo paura. Tutto desideravo tranne che
abbandonare questo mondo dopo la mia famiglia.
“Non
devi farti prendere dal panico! Anche se tutti lasceremo
questo mondo prima di te, ti aspetteremo comunque
nell’Aldilà! Mica scompariamo!”
mi rassicurò lei, con un occhiolino “E
poi ti invidio un po’ a dire il
vero... potresti perfino conoscere i figli di Pan, o addirittura i suoi
nipoti!
Ma guarda un po’ che mi tocca fare… ora la
situazione si è perfino capovolta!
Come ci sono finita io a consolare te?!”
In
effetti lei non aveva tutti i torti. Mi stavo lasciando
trascinare troppo dalla frustrazione. Dovevo reagire, iniziando ad
affrontare
con animo più sereno quel turno del torneo. A giudicare da
come era andata la
precedente fase, il rischio che la seconda potesse essere peggiore era
troppo
elevato.
“A
proposito… posso farti una domanda? E’ da un
po’
che l’ho notato...”
“Dimmi
Chichi…”
“Ecco…
riguarda una delle tue allieve…”
ammise
lei, pensierosa “… una delle
bambine più piccole, quella dai capelli
ramati. E’ da un po’ che non la vedo vicina a voi,
ma sempre con Piccolo. E’
successo qualcosa?”
Anche
stavolta abbassai lo sguardo, sconfitto. Nascondere qualcosa
a Chichi era impossibile, che si trattasse di una sciocchezza come
l’aver
nuovamente fatto saltare il motore del trattore, oppure di roba molto
più seria
come quella della questione riguardante Ai.
Decisi
di raccontarle tutta la verità, su quello che era
accaduto quel giorno alla casa del genio delle Tartarughe; di come Ai,
dopo
aver scoperto la verità su Simon, avesse cercato di
ammazzarsi dentro la sua
stanza; di come Ran fosse riuscita a fermarla in tempo, prima che il
raggio di
KI della piccola perforasse il suo stesso cuore; di quanto io, dopo
aver
scoperto ciò, mi fossi arrabbiato con lei, impedendole di
allenarsi insieme a
me e tutte le altre.
“Allora…
Ai non si allena più con te perché…”
“…
perché io sono stato così imbecille da rifiutarla
come allieva” ammisi alla fine,
più pentito che mai “Vorrei
tanto
riprenderla con me, ma con che coraggio? Invece di starle vicino nel
momento
del bisogno, l’ho allontanata come se mi avesse fatto del
male…”
“…
ma lei ti stava facendo del male… metaforicamente,
ma lo stava facendo” comprese Chichi
“Tu le vuoi bene, e ti sei
arrabbiato con lei perché non ti saresti mai aspettato un
gesto simile da parte
sua. Vero?”
[Karen’s
Theme – FATE OST]
Io
feci segno di sì, sincero.
“Preferisco
che sia Piccolo ad occuparsi di lei. Per quanto
anche lui si fosse arrabbiato con Ai, il mio amico non l’ha
mai ripudiata. E’
molto più saggio di me, ed Ai lo rispetta… so che
resterà in buone mani al suo
fianco!”
“Va
bene, non insisterò oltre… ma posso fartela una
domanda?” fece lei, con
curiosità “Se fosse lei a scusarsi con
te?
Se fosse Ai a volerti nuovamente come suo maestro? Tu la riaccetteresti?”
“Che
domande mi fai? Certo che la rivorrei con me!”
dichiarai io, più sicuro che mai “Non
ci penserei nemmeno due volte!”
Ai,
a differenza mia, non aveva avuto qualcuno a cui
affidarsi, nella sua infanzia. Io avevo avuto mio nonno, il maestro
Muten, i
miei amici Bulma e Crilin, mentre lei era sempre stata seguita da sua
sorella
Akemi, la quale purtroppo era già immersa nel mondo della
criminalità. La sua
strada era stata tracciata sin dalla sua nascita e, alla morte dei suoi
genitori, ad Ai non era rimasta altra scelta che proseguire su quel
cammino.
Ogni
volta che la vedevo crescere e superare tutte le sue
difficoltà, Ai mi rendeva fiero ed orgoglioso di averla
conosciuta e di essere
stato, anche se per poco, un degno maestro. Provavo un forte senso di
colpa per
il mio comportamento. Io, che di solito ero sempre pronto a dare una
mano alle
persone a me più care, stavolta non ero stato in grado di
fare nulla.
I
ruoli si erano invertiti. Ero diventato io il bambino e
lei l’adulta. Forse, in fin dei conti, eravamo sempre stati
così.
Terminai
velocemente ma garbatamente la colazione, mi andai
a vestire e detti un bacio a mia moglie, pronto a usare la tecnica del
tele-trasporto.
“Io
vado un attimo dal Supremo a recuperare i Senzu,
come promesso… mi porto anche il cellulare con me. Ci
vediamo direttamente alla
fine del mio turno!”
La
verità, tuttavia, era un’altra.
Piccolo,
l’altra sera, mi aveva rivelato delle scoperte
orripilanti sul passato di Ayumi, e volevo chiedere altre delucidazioni
a
Dende.
***
07:50
SIMON
[Relaxing Beerus
– DRAGON BALL SUPER]
“Quindi
se n’è già andato…”
“Sì…
doveva passare un attimo da Dende a fare scorta
di Senzu. Solo dopo raggiungerà il luogo
d’incontro stabilito dagli angeli!”
Mi
ero svegliato più presto del solito, accompagnando
personalmente Chi alla sede del programma sportivo dedicato al torneo.
Conobbi
personalmente Mike Moshimoshi, un uomo a dir poco stravagante, ma
gentile e
cordiale con la mia ragazza, il quale mi fece un sentito in bocca al
lupo per
il torneo.
Perciò
lui sapeva tutto su di me. Chi aveva abbassato il
capo con aria colpevole, ma non gliene avrei mai fatta una colpa,
Ritrovai
anche il Sommo Sacerdote. Avevo saputo, da Whis e
Vados, che costui si era inizialmente opposto al mio allenamento
estremo, prima
di farsi convincere da suo figlio. Ora, però, conoscendo
tutta la storia, mi
venne l’enorme sospetto che, in realtà, il Sommo
avesse puntato a tutto ciò da
molto tempo, poichè sembrava molto più
soddisfatto della prima volta che ci
incontrammo.
Trovai
comunque strano il fatto che studiasse attentamente
ogni mia singola mossa e il mio rapporto con Chi. Mi sentivo osservato,
spiato, ed era una sensazione inquietante.
[Strange
Friend – FATE OST]
Dopo
aver salutato la mia ragazza, tornai
all’accademia dove ad assistere al match di Goku
c’erano molte meno persone di
quante me ne aspettassi. Molto probabilmente, compresi, erano andati
tutti ad
allenarsi in vista dei futuri combattimenti.
Si
trovavano nella Sala Comune dei dormitori, l'unica dove era presente un
televisore abbastanza grande. Vi
stavano i cinque allievi di Goku, Ai e il suo maestro Piccolo, Chichi
con i
suoi figli e sua nipote Pan, Kairi con i suoi due figli Emerald e
Cristal. Infine,
erano presenti gran parte degli alunni della 2-A.
“Qualcuno
dei vostri compagni sta partecipando al
primo combattimento?” domandai io a
Midoriya, il quale mi confermò.
“Già.
Ejiro e Tooru… faremo il tifo anche per loro!”
“Ne
passeranno cinque per ogni incontro, vero?”
ci domandò Chichi, con curiosità.
“Esatto.
Cinque vincitori su trentadue guerrieri, per
ciascun gruppo. Se ho capito bene, ci saranno in tutto trenta match
nella
Seconda Fase, pertanto ne passeranno 150…”
spiegò Gohan a sua madre.
“…
non ci hanno detto tutto. Sono certo che ci sarà
quantomeno un match in più per permettere la riuscita
dell’ultimo turno
pre-eliminatorio” comprese al volo Tenya,
ragionandoci su “D’altronde,
si dovrà raggiungere un tabellone con sedicesimi, ottavi,
quarti, semifinali e
finale”
“Probabilmente
sarà così… ma fin quando non ce lo
diranno, dovremo affrontare questi incontri come fossero la nostra
ultima spiaggia per passare
il turno” dichiarò Piccolo,
mantenendo alta la concentrazione di tutti
i presenti.
Notai,
con mia grande curiosità, che Emerald e Cristal
stavano parlando a bassa voce con Ochaco, la quale cercava in tutti i
modi di
non farsi sentire da nessuno.
Grazie
a uno sviluppo della mia tecnica, ora io e Zero
potevamo sfruttare separatamente la divisione tra Anima e Logica. Di
conseguenza, anche lui poteva andare in giro per la U.A. senza essere
percepito,
come se fosse un vero fantasma. Ovviamente non poteva allontanarsi
troppo ed
era legato indissolubilmente a me. Era stato lui a
scoprire cosa stessero tramando tutte quelle persone durante
l’incontro segreto
nella Sala Teatro.
[Bunseki
Analysis – BOKU NO HERO ACCADEMIA]
Oltre
a lui, tuttavia, vi erano stati altri spioni, i
quali però non avevano scoperto nulla su Zero.
Uno
di questi, manco a dirlo, era stato Glacial, il quale si
era allontanato poco dopo l’inizio di quella riunione. Le
probabilità che lui
fosse invischiato in qualcosa di grosso erano aumentate.
Un
altro stalker, stavolta inconsapevole, era stato un
guerriero pelato di nome Saitama, che semplicemente si era perso per
cercare un
bagno libero. Per poco non si era fatto scoprire da Junion, che si era
reso
conto della sua presenza.
Avrei
dovuto tenere sotto controllo quella situazione. I
problemi, quando si ammassavano in un solo posto, tendevano sempre a
fondersi
in uno ancora più complicato da risolvere, e avevo tutto
tranne
l’intenzione di coinvolgere Lilith, i Deadly Sins o altri
membri pericolosi del
sesto-settimo universo in quella faccenda.
“ECCO!
STA PER INIZIARE IL PROGRAMMA!”
annunciò Goten, proprio mentre la sigla di
‘Power’s Tournament’ andava in onda.
Qualche
secondo dopo, Mike, il Sommo Sacerdote e Chi erano
ben visibili sullo schermo del televisore. Come era prevedibile, tra i
tre la
mia fidanzata spiccava tra tutti con la sua bellezza naturale.
[Hiro
ni Naru Nda – BOKU NO HERO ACCADEMIA]
MIKE – Benvenuti in
questa
nuova puntata di POWER’S TOURNAMENT, l’unico
programma trasmesso in tutti gli
universi che vi permetterà di assistere al II Torneo del
Potere! Vi sono
mancato, non è così? –
REGISTA –
Smettila di
atteggiarti, Mike… sei stato degnamente sostituito, ieri!
–
MIKE – Non hai tutti i
torti…
infatti, qui con me, ci stanno anche la mia co-conduttrice, ovvero la
talentuosa nonché bellissima Chi Miura, che oggi
è più allegra del solito… oggi
ad accompagnarla nel nostro studio è stato il suo ragazzo!
E’ il famoso Simon
Kog di cui parlano tutti, non è vero? –
CHI – Dai,
Mike… così mi
imbarazzi… -
Come
era prevedibile, tutti si voltarono con sguardo
malizioso verso di me. Faticai a sopportare il loro giudizio e mi
voltai
dall’altra parte, altrettanto rosso per l’imbarazzo.
MIKE – … ed
infine, come ogni
puntata, abbiamo il nostro ospite speciale, ovvero il Sommo Sacerdote
dei
nostri universi! –
SOMMO – Una buona
giornata
anche a voi! –
MIKE - … perfetto!
Direi di
iniziare subito a discutere del secondo turno eliminatorio…
Sommo Sacerdote…
lei ci ha detto che è stata appena modificata una regola
generale del torneo…
non è così? –
SOMMO –
Esattamente… i due
Zeno si sono divertiti tantissimo durante la Prima Fase del Torneo del
Potere,
e mi hanno incaricato di mostrare questo video ai nostri
telespettatori. Regia…
potete farlo partire! –
Io
e tutti i presenti osservammo la scena cambiare
improvvisamente. Ora, di fronte ai nostri occhi, nel tele-schermo, si
potevano
vedere soltanto i due Zeno, i quali iniziarono a parlare con entusiasmo.
***
[Kokoro o Shihai Shite iku
Yami – BOKU NO HERO ACCADEMIA]
“Salve
a tutti!”
“Salve,
salve!”
“Io e
Zeno ci siamo divertiti
tantissimo… ma ci siamo resi conto che, forse, siamo stati
troppo gentili con i
partecipanti!”
“Per
questo abbiamo deciso di
riformulare alcune delle regole principali del torneo!”
“Si
possono usare tutte le
armi che si desiderano… tutte tutte! Nessuna
esclusa!”
“Tutte
quante!”
“Si
puo’ volare su tutto il
campo di battaglia!”
“Si
possono utilizzare tutti
gli oggetti che si desidera… anche quelli per recuperare le
energie, o veleni…
potete portarvi dietro tutto quello che volete…”
“Le
uniche maniere per essere
eliminati dal torneo, da adesso, saranno uscire fuori dal
ring… o morire per
mano di un nemico! Non si potra’ dichiarare resa o scendere
dal ring di propria
spontanea volonta’, e le morti, adesso, saranno tutte
ammesse… ma non
disperatevi! Chi morira’ potra’ essere resuscitato…”
“…
ma se un partecipante
venisse ucciso al di fuori del torneo da un altro partecipante durante
un combattimento, verranno
squalificati entrambi e non potranno ritornare in vita!”
“Ultima
regola, la piu’
importante… se qualcuno
protestera’, io e Zeno lo cancelleremo e non potra’
piu’ tornare in vita, nemmeno con le Super Sfere del
Drago!”
“Puf!
Sparira’ per sempre!”
“Le
altre regole sono le
stesse… percio’ in bocca al lupo a tutti i
partecipanti del torneo! E che vinca
il piu’ forte!”
***
[Whisper Of Darkness
– FATE OST]
Tutti
i presenti dentro la stanza erano rimasti sotto shock
davanti a quelle rivelazioni. Uno, in particolare, sembrava sul punto
di
scoppiare a piangere.
“Gohan…”
esclamò subito Chichi, notando che
suo figlio avesse lo sguardo colmo di panico.
“Papà…”
si preoccupò subito Pan, altrettanto
preoccupata per il suo genitore.
“E’…
è un incubo… sta accadendo
un’altra volta…”
iniziò a dire Gohan, stringendo con forza i suoi pugni e
macchiandosi i palmi
di sangue.
Anche
il resto di tutti i presenti sembrò incapace di
accettare quella nuova regola, ma non potevamo certamente farci nulla.
Le
parole di Zeno erano legge.
“Per
voi è la seconda volta…”
capii io,
rivolgendomi a Piccolo e domandandogli “…
in poche parole, il XXVIII
Torneo Mondiale di Arti Marziali è diventato nuovamente il
parco-giochi dei due
Zeno… è sempre stato così suscettibile?”
“Basta
vedere il loro aspetto. Gli Zeno sono due Dei
Supremi, ma non non hanno mai potuto vivere come terrestri e sono morti
troppo
presto…” mi rispose lui,
sconsolato “… di conseguenza, sono come
due
bambini, con la differenza che non puoi dar loro alcun insegnamento. Se
neghi
loro qualcosa, agisce come un piccolo capriccioso e si arrabbia...
e se non
ottiene ciò che desidera, incomincia a distruggere. Zeno
è ciò che più si
avvicina al significato di Dio Supremo, al momento…”
“…
ciò che vuole, lo ottiene sempre, anche l’evento
più
terribile…” affermò Kairi,
scuotendo orripilata la testa “…
per Zeno,
bene o male non esistono… c’è solo il
suo volere. Vi basti pensare
che, all’inizio, gli universi conosciuti non erano dodici, ma
diciotto... provate
ad immaginare la fine che hanno fatto quelli mancanti!”
Tutti
i ragazzi più giovani cominciarono ad avere seriamente
paura. Non erano stati preparati a questo, a rischiare la loro vita nel
corso
di un torneo di Arti Marziali. Quella che sarebbe dovuta essere una
semplice
competizione, per stabilire chi fosse il più forte tra i
lottatori di tutti gli
universi, si era trasformata in una battaglia mortale dalla quale,
molto
probabilmente, qualcuno di loro non sarebbe uscito vivo.
“Io…
io non voglio morire…”
affermò Ayumi,
agitata, mentre veniva consolata da una Ai a dir poco sconvolta.
“E’…
è la peggior situazione nella quale potessimo
capitare!” urlò in preda al
panico Minoru, puntando il dito verso lo
schermo “Tutti i membri
dell’Unione dei Villain ci vogliono morti! Non
attendevano altro che una regola come questa! Se uno di noi finisce da
solo
contro quei farabutti è già condannato a morte!”
“Quello
non è il problema peggiore…”
affermò tuttavia
Piccolo, facendoci notare “Se moriremo per
mano di un partecipante
qualunque, potremo ritornare in vita senza le sfere del drago, per mano
degli
angeli… ma se ad ucciderci fosse un membro dei Deadly
Sins…”
Io,
preoccupato, mi voltai verso il namecciano, non
riuscendo a capire di cosa stesse parlando.
“Vedo
che nessuno ne è a conoscenza…”
notò
costui, facendoci la peggiore delle rivelazioni possibili “…
se un demone
dovesse ucciderci usando il suo KI Demoniaco, nemmeno gli Angeli
potrebbero
riportarci in vita. Solo le Sfere del Drago possono far ciò!”
[Carry
Me – BEST OST IN THE WORLD]
“CO-COSA?!
CI STAI DICENDO CHE SE MORISSIMO PER COLPA
DI QUEI SETTE E DI LILITH, RISCHIAMO DI NON POTER TORNARE IN VITA MAI
PIU’?!”
dichiarò, con gli occhi sgranati, il povero Goten.
“Quelli
che sono morti durante la prima fase, allora…”
iniziò ad obiettare Kyoka, ma il namecciano li
tranquillizzò tutti.
“No.
I mostri che ci hanno attaccato avevano KI
Demoniaco, ma non erano demoni in carne ed ossa. Pertanto, i loro colpi
non
sono maledetti come quelli dei Deadly Sins”
“In
poche parole, mia madre tornerebbe in vita
soltanto con l’ausilio delle Sfere del Drago, dato che il
colpo mortale l’ha
sferrato Lust con quell’attacco particolare”
comprese Masumi,
ragionandoci su.
Il
namecciano annuì in segno di conferma.
“Piccolo...
sembra che tu conosca bene la differenza
tra un Demone ed un Majin. Potresti spiegarcela?”
gli chiese Midoriya,
con un quaderno aperto ed una matita in mano, pronto a scrivere ogni
piccolo
dettaglio.
Davanti
allo sguardo sconcertato dei ragazzi della 2-A, più
per il desiderio di cultura di Deku, il sen-sei di Ai
cominciò a parlare.
“Un
Majin e un Demone sono strettamente collegati. Se il
secondo, tuttavia, è una creatura completamente pura, il
primo è una creazione
artificiale. Per essere più preciso... il Majin
è un mostro creato
artificialmente dai mortali sfruttando le cellule di un Demone.
Un esempio
potrebbe essere Buu, che voi avete conosciuto in queste settimane,
oppure Ub...”
Piccolo indicò il giovane ragazzo di colore, il quale si
mise una mano dietro
la nuca, imbarazzato “... il suo creatore, Bibidi,
ha utilizzato le cellule
di un altro demone per crearlo, pertanto Buu è da
considerarsi un Majin. Al
contrario, un Deadly Sins è un essere che è nato
ed
è vissuto nel Regno
Demoniaco. Il loro potere è immensamente maggiore rispetto a
quello di un
Majin, come potete comprendere. La loro Anima viene anche chiamata
Corpo Originale, nel gergo divino... e, con tutta sincerità,
non
vorrei mai trovarmi contro al loro reale aspetto, se fossi in voi!”
“Da
come ne parli, sembra che i viaggi tra una dimensione
e l’altra siano piuttosto frequenti...”
si rese conto Chichi, preoccupata.
“Non
ti sbagli. Nonostante il sigillo imposto dai due
Zeno e dal Sommo Sacerdote, molti maghi e molti Demoni riescono a
comunicare
tra di loro, o addirittura a viaggiare da una dimensione
all’altra”
“Perciò
Zero...” compresi al volo io,
ricevendo un ennesimo assenso da parte del namecciano.
“...
ha usato l’aiuto di una persona esterna per andare
via dal Regno Demoniaco, e lo stesso hanno fatto i Deadly Sins”
Quella
sì che era una novità. Zero non mi aveva mai
parlato
di ciò, durante il nostro allenamento. Provai a chiedergli
spiegazioni, con una
comunicazione mentale.
***
[Continuazione - Carry Me
– BEST OST IN THE WORLD]
-
Non
ho chiesto ad alcun mago di aiutarmi... in effetti, la storia sulla mia
fuga dal mondo dei Demoni è stata molto gonfiata dagli
angeli e dal Sommo.
Prima di tutto, non sono scappato cento anni fa, ma sessanta. Un varco
si è
aperto davanti ai miei occhi ed io ci sono entrato, incurante del
gesto. La mia
fuga, per quanto desiderassi sparire dall’esistenza, fu
frutto di un caso –
- E quel varco apparve
così, dal nulla? –
- Stenterei
a crederci anche io, ma è così... solo dopo molti
anni ho
capito cosa successe.
Semplicemente qualche mago da quattro soldi tentò di evocare
un
oggetto mistico
molto pericoloso nella città di Fuyuki, nella quale capitai
dopo
aver varcato quell'apertura. Conoscerai, sicuramente,
l’incendio
devastante che uccise più di
cinquecento persone sessant’anni fa –
- Quell’incendio?!
Nessuno aveva mai scoperto cosa
l’avesse provocato! Ma... allora... –
-
Ovviamente,
io non fui l’unico a fuggire da quel mondo... anche altri
Demoni
tentarono la fuga, fino a quando il varco non venne richiuso dalle
azioni di un
altro mago. Gran parte di loro morirono poco dopo averlo oltrepassato,
e
vennero arsi dalle fiamme del mondo mortale, che causò la
strage. Solo in pochi
riuscirono a trovare un corpo nel quale reincarnarsi istantaneamente.
Io fui
uno di questi... entrai dentro il corpo di questo mago e ci rimasi fino
a
quando non morì, nutrendomi con lui di quanti più
mortali possibili. Tua madre
è stata la penultima persona nella quale mi nascosi, e tu
sei l’ultimo della
lista -
- E per quanto riguarda
i Deadly Sins? Sai qualcosa al
loro riguardo? Come sono fuggiti dal Regno Demoniaco?
–
- Non
ne ho la più pallida idea ma so che, due anni prima della
nascita di tua madre,
lo stesso oggetto venne nuovamente rievocato a Fuyuki, e stavolta ci fu
una
vera e propria strage, che nessun giornale ha raccontato. A morire
furono
centinaia di migliaia di persone. All’epoca mi trovavo dentro
al corpo di un
mago di nome Emiya Kiritsugu, il mio terzultimo contenitore. Non
resterei
sorpreso se il loro arrivo fosse giunto in tali circostanze!
–
***
[How
Beautiful It Is – BEST OST IN THE WORLD]
“Ottimo…”
dichiarai io, con sarcasmo.
Questa
storia, a dire il vero, non mi piaceva affatto.
Quegli eventi erano troppo appariscenti per sembrare casuali. Possibile
che
qualcuno avesse tramato dietro la fuga di Zero, Lilith e i Deadly Sins?
Di
certo il Demone nel mio corpo ne sapeva poco e nulla.
Nel
frattempo, Piccolo aveva continuato a parlare coi
ragazzi della U.A., cercando di tranquillizzarli ma, allo stesso tempo,
provando a tenere alta la loro concentrazione.
“…
fossi in voi, in questa fase, mi concentrerei
ancora sul gioco di squadra. Più resterete vicini tra di
voi, più facilmente
passerete il turno!”
“Signore…
e se dovessimo, per sbaglio, uccidere una
persona?” ci domandò Ub,
sicuramente preoccupato per la sua parte demoniaca.
“Se
dovete arrivare fino a quel punto sarà soltanto per
legittima difesa! Non fatevi prendere da emozioni inutili!”
gli ordinò
Piccolo con severità, facendo sbiancare il povero ragazzo di
colore.
“STA
INIZIANDO! SI SONO COLLEGATI SULLO STAGE DELLA
SECONDA…”
“MA MI
PRENDETE PER I FONDELLI?! ANCHE LO STESSO RING!?”
Stavolta,
ad urlare era stato Piccolo, più sconvolto che
mai.
La
Seconda Fase Eliminatoria si sarebbe svolta nel ring
del I Torneo del Potere!
***
08:00
GOKU
[Continuazione
- How Beautiful It Is – BEST OST IN THE WORLD]
Ad
arbitrarci sarebbe stato un angelo di nome Awamo, del
primo universo, il quale ci rivelò tutte le
novità introdotte da Zeno. Sembrava
molto arrabbiato, ma non riuscivo a capirne il motivo. Di solito gli
angeli
erano imperturbabili.
Per
fortuna, io mi ero diretto quella mattina dal Supremo,
il quale mi aveva annunciato in anticipo quelle brutte notizie. Per
quanto
riguardava Ayumi, Dende non mi aveva voluto rivelare nulla, ma mi aveva
dato
molte rassicurazioni. Avevo chiesto a Karin di darmi quanti
più Senzu
possibili. Per quell’occasione, il gattone ne aveva
conservati una quarantina
abbondanti e quella era un’ottima notizia.
Per
fortuna, non avrei combattuto da solo, senza amici o
conoscenti. Quando raggiunsi nuovamente la U.A., riconobbi Present Mic,
Red
Riot ed Invisible Girl. Tra gli altri partecipanti, notai anche Brianne
de
Chateaux, una delle partecipanti al precedente Torneo del Potere, la
quale
venne subito a salutarmi.
“Ma
sei diventato un amore, Goku… sei molto più
carino
rispetto a cinque anni fa!”
“Ehi
ehi, vacci piano! Io sono sposato!” la
avvisai io, imbarazzato, suscitando le risate di tutti i miei amici.
Ero certo
che quella donna sapesse già tutto e che avesse detto quella
frase soltanto per
imbarazzarmi.
Davanti
alla mia frase, la donna si guardò un suo dito,
ovvero l’anulare sinistro. Portava un anello con brillanti,
segno che anche lei
si fosse legata a un’anima gemella.
Chissà
chi aveva deciso di avere una compagna così
impegnativa...
“Ma
guarda un po’ chi c’è… ti sei
rimpicciolito, vedo…”
A
parlare fu un’altra delle mie vecchie conoscenze. Costui si
chiamava Lavenda ed era un guerriero del nono universo. Anche lui aveva
partecipato a quel torneo terribile ma era stato eliminato subito.
Tuttavia,
come capacità era uno degli avversari più
temibili e ostici, da non prendere
mai alla leggera.
“Vedi
di non usare il tuo veleno per uccidere… o
sarò costretta a darti una bella lezione!”
lo avvisò Brianne,
minacciosa.
“Credimi…
la tua forma cicciona è abbastanza
rivoltante da uccidere al primo sguardo…”
le rispose tuttavia il lupo,
suscitando la furia della Palla di Fuoco Kamikaze, che venne trattenuta
a
stento dal sottoscritto.
“AAAAAHHHHHHH!
PROVA A RIPERTELO SE NE HAI IL CORAGGIO!!!”
“IGNORALO,
BRIANNE! SE LO ATTACCHI ADESSO, VERRAI
SQUALIFICATA!”
Brianne,
con mio grandissimo sollievo, decise di seguire il
mio consiglio sospirando infastidita e voltando offesa il volto
dall’altra
parte. Lavenda, d’altro canto, ghignò
diabolicamente in nostra direzione,
decidendo però di allontanarsi e lasciarci in pace.
“Direi
che abbiamo atteso fin troppo…”
dichiarò Awamo, lanciandoci contro un oggetto a noi molto
familiare.
Era
la piastrina completa che avevamo utilizzato nella prima
fase.
“Vedete
il bottone che si trova al centro? Quando lo
premerete, sarete tele-trasportati all’interno del ring. Se
qualche vostro
amico vorrà vedervi dal vivo, il Sommo spiegherà
nel corso della diretta come
fare, ma sappiate che non vi saranno protezioni o barriere atte a
proteggerli!
Se uno degli spettatori morirà, sarà riportato in
vita solo alla fine del
torneo. Quando tutti voi avrete raggiunto il ring, il vostro incontro
potrà
cominciare! Ora…”
Prima
di continuare, Awamo tirò un lunghissimo sospiro,
scuotendo sconsolato il capo. Quel gesto era davvero troppo strano da
parte
sua, e tutti se ne erano resi conto.
“...
voglio rivelarvelo a cuore aperto. La decisione
dei Lord Zeno e di nostro padre ci ha letteralmente colto di sorpresa.
Noi per
primi desideravamo un torneo in cui non vi sarebbero stati spargimenti
di
sangue. Anche la Prima Fase, con tutta sincerità, ha subito
modifiche drastiche
solo all’ultimo con un aumento di difficoltà che
ci ha costretti a modificare
in gran parte il regolamento. Nemmeno noi, d’altro canto,
possiamo opporci alle
loro decisioni, ma voglio farvi una sentita richiesta e lo stesso
faranno tutti
i miei colleghi Angeli, con il rischio di essere rimproverati dai
nostri
superiori...”
La
fermezza con la quale l’angelo ci fissò
iniziò seriamente
a preoccuparmi. Cosa diavolo stava succedendo?
“...
per favore... evitate di ammazzarvi a vicenda.
Non possiamo garantirvi che ritornerete... non più!”
Il
sangue mi si gelò nelle vene. Quelle parole erano un
nuovo peso da sopportare nelle nostre prossime battaglie. Se nemmeno
gli Angeli
potevano garantire la nostra incolumità, allora
c’era da temere sul serio per
le nostre vite.
Un
solo significato passò dalla richiesta di Awamo...
... sta accadendo qualcosa di
grosso e pericoloso, perciò
preparatevi a tutto!
“Detto
ciò, premete il bottone, tutti quanti! E non
perdetela! Vi servirà per il corso del Torneo!”
Ci
accingemmo a fare ciò che ci era stato chiesto. Dopo aver
premuto il bottone, riconobbi la sensazione della Trasmissione
Istantanea dei
Kaio-Shin.
Quando
riaprii gli occhi, il mio corpo venne avvolto da una
sensazione di dejaa-vu.
Eccolo… quel cielo
oscuro… quella gigantesca trottola…
quel palco così ampio… i due Zeno già
pronti ad assistere…
“…
chi l’avrebbe mai detto che saremmo tornati tutti
qui…”
mi sussurrò Brianne, voltandosi verso di me.
Riconobbi
nella guerriera lo stesso sguardo che tantissimi
altri miei amici avevano conservato dopo quel terribile avvenimento. In
un
colpo solo, compresi quale fosse il nostro reale obiettivo…
...
seguire la richiesta di Awamo e non ammazzare
nessuno!
I
due Zeno premettero un grosso bottone tra le loro
poltrone, all’unisono, e una sirena cominciò a
suonare.
Era
il segnale della partenza!
[Soundtrack
11 – DRAGON BALL Z]
“…
ragazzi! Qualunque cosa accada, vedete di non farvi
ammazzare! Sono stato chiaro?!” urlai a
Red Riot e Invisible Girl, con
grinta “Non diamo ai nostri nemici la
soddisfazione di vederci morti!”
“Muoviamoci
in gruppo! Are you ready!?
LET’S GO!!!”
ordinò Present Mic ai suoi allievi, che lo seguirono nella
battaglia.
“Goku…
Lavenda… niente omicidi! Buttiamo fuori dal
ring i nostri avversari… punto!”
ci urlò contro Brianne, severamente...
...
la quale ricevette però un calcio da parte del
lupo del Nono Universo!
La
guerriera del secondo universo volò via per parecchi
metri, prima di atterrare sui suoi piedi, visibilmente inferocita.
La
volontà del malvagio guerriero era più che
manifesta.
“Perdonami,
obbrobrio… ma io combatto come mi pare e
piace! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!”
“Accidenti
a te, Lavenda… non hai imparato nulla dalla
prima volta!?” gli urlai io, pronto ad
affrontarlo e dargli la lezione
che meritava.
Tuttavia
fu la stessa guerriera che, trasformata in
Ribrianne, intendeva vedersela con lui.
“Penserò
io a farlo ragionare! Tu occupati di tutti
gli altri! Prima li eliminiamo senza che si uccidano a vicenda,
più spargimenti
di sangue eviteremo!”
“Ricevuto!
Fa attenzione al suo veleno!” la avvisai
io, preparandomi ad affrontare tre nemici che mi si erano parati
davanti.
Percepii
la loro aura…
…
erano troppo deboli per potermi sconfiggere.
Sogghignando,
feci brillare i miei occhi, pronto a
sgranchirmi finalmente le gambe. Era l’ora di fare
ciò che mi riusciva
meglio...
...
combattere!
***
SIMON
[Silence
Animal Silence Glaive + Blind Animal – NARUTO +
SAILOR MOON]
“BRAVISSIMO,
AMORE MIO! BUTTALI TUTTI FUORI! RIEMPILI DI CALCI!”
Chichi
aveva iniziato subito a tifare per il suo uomo,
sventolando bandierine con la faccia di Goku, mentre tutti gli altri
stavano
cercando di studiare la situazione.
“Voi
conoscete quei due?” domandò
Ran a
Piccolo, che rispose tranquillamente.
“Si
chiamano Ribrianne e Lavenda. Entrambi hanno
partecipato allo scorso Torneo del Potere, ma sono diversi tra di loro.
Se
la prima è una brava donna, il secondo è un
criminale senza scrupoli…”
“Chi
è più forte, tra i due?”
chiese invece
Kazuha, con curiosità.
A
rispondere fu Gohan, il quale si era leggermente ripreso.
“Sono
vicini come potenza. Entrambi hanno attacchi in
grado di mettere in difficoltà l’altro. Il
primo che riesce a cogliere di
sorpresa il suo avversario avrà la vittoria in pugno! Spero
con tutto il cuore
che vinca Brianne, tuttavia!”
“Forse
sono io che l’ho notato…” mi
resi conto io “…
ma è come se Goku e Ribrianne volessero semplicemente buttar
fuori gli
avversari… e lo stesso stanno facendo Present Mic ed i
vostri amici!”
“Mio
padre non vuole uccidere i suoi nemici… potrebbe
liberarsi facilmente di tutti loro, ma non lo fa perché non
vuole abbassarsi a
quel livello!” comprese Goten, con
orgoglio “Questo è Goku! Ora
sì
che lo riconosco! Anche in queste situazioni riesce a dare il meglio di
sè!”
“Da
quello che vedo, non ci sono tanti altri guerrieri
che possono puntare a superare questa fase… se la
giocheranno in sei circa…”
analizzò Momo, elencando tutti “Goku, Ribrianne e Lavenda sembrano tutti ad
un livello decisamente superiore, ma il nostro maestro non scherza con
il suo
Quirk… in più, Ejiro e Tooru stanno lavorando di
squadra, e conoscono alla
perfezione l’uno i movimenti dell’altra!”
“Se
in più si considerano gli allenamenti che hanno
svolto, la loro potenza è aumentata vertiginosamente!”
la seguì a ruota
Midoriya, recuperando un quadernetto tutto sgualcito ed iniziando a
scriverci
sopra “Red Riot ha aumentato la robustezza
e la durezza del suo corpo,
oltre che aver decuplicato la durata del suo potere. Tooru, invece, ora
che sa
azzerare il suo KI, è completamente invisibile agli occhi
dei suoi nemici,
oltre a saper rifrangere la luce che passa attraverso il suo corpo.
Inoltre,
solo Kirishima, tra i combattenti, sa che lei attacca
sempre le spalle del suo
avversario cogliendolo alla sprovvista. E’ una tattica
pericolosa quella di
lottare vicino ai bordi del ring, ma non possono fare altro se vogliono
passare
il turno!”
“Hai
ancora quel coso tra le mani?! Ma quando lo butti,
merdina!!!???” gli urlò contro Katsuki,
facendo ridere tutti quanti.
Qualcosa,
però, lasciò sconvolti due di quei presenti.
“Mamma…
ma quell’uomo… Goku, per caso, è un
sayan?”
domandò Cristal a Kairi, la quale fece segno di
sì con la testa.
“Indovinato!
Lui è un sayan puro! Ora avete capito perché
vi ho chiesto di assistere a questo combattimento? Vi consiglio di
osservarlo
con molta attenzione… potrebbe esservi di grande aiuto!”
I
figli della regina di Hearts spalancarono scioccati la
bocca, rivolgendosi nuovamente verso lo schermo.
Tutti
quanti si erano incuriositi davanti a quel discorso,
ma solo in pochi riuscirono ad andare oltre.
Gohan,
Goten e Piccolo, infatti, stavano fissando stupefatti
qualcosa attorno alla vita dei due giovani. All’inizio,
quando li avevo visti,
avevo scambiato quella corda pelosa come una cintura, ma solo adesso mi
resi
effettivamente conto della verità…
…
Emerald e Cristal avevano una coda!
***
GOKU
[Continuazione (ripetere
fino alla prossima canzone) - Silence
Animal Silence Glaive + Blind Animal – NARUTO + SAILOR MOON]
Per
fortuna, la
maggior parte di quei guerrieri non era
forte abbastanza da contrastarmi, con il potere del Super
Sayan che mi permetteva di superare le loro difese. In meno di
dieci minuti, già
dieci guerrieri erano caduti dal ring per mano mia, mentre altri cinque
più
deboli erano stati eliminati da Red Riot ed Invisible Girl,
quest’ultima
impercettibile anche per i miei sensi.
I
guai, però, iniziarono nel momento in cui Lavenda
iniziò a
prendere vantaggio su Ribrianne. Quest’ultima, infatti, non
poteva dare il
massimo della sua potenza senza l’aiuto delle sue amiche, e
di conseguenza il
lupo del nono universo era molto più forte, agile e veloce
di lei. Se a questo
si aggiungeva l’utilizzo del veleno, compresi che ben presto
Ribrianne si sarebbe
fatta cogliere impreparata.
Io
ripresi immediatamente a combattere, cercando di
accelerare i tempi. In altri cinque minuti, io eliminai altri cinque
guerrieri.
Eravamo,
in un quarto d’ora, rimasti soltanto in dodici.
Fu
a quel punto che Lavenda riuscì a sfruttare
un’apertura
di Ribrianne, portandosi di fronte a lei e sputandole una scia di
veleno sugli
occhi.
La
donna, dolorante, fu costretta ad allontanarsi da lì, per
impedire al lupo di eliminarla…
…
e quest’ultimo, soddisfatto, si preparò a caricare
un
colpo molto più pericoloso!
“Questo
è per tutti voi! POISON EXPLOSION!”
Allarmato,
volai via da lì. Lavenda aveva creato una sfera
di KI violacea, facendola esplodere ai suoi piedi. Mi resi conto in
tempo si
trattasse di una bomba di veleno, la cui fragranza si
propagò per tutto il
ring.
Io,
Ribrianne e Red Riot riuscimmo a portarci fuori da
quella nube. Sulle spalle del giovane, mi resi conto, ci stava anche
Invisible
Girl, il cui corpo era ora ricoperto di macchie ed era visibile
all’occhio
umano.
“Ki…
Kirishima… grazie…”
“Ma
figurati!” la tranquillizzò lui,
voltandosi
preoccupato verso di me.
Raggiungemmo
la sommità del pilastro centrale, mentre io
recuperai al volo due Senzu dandone uno ciascuno ad Invisible Girl e
Ribrianne.
Se la prima accettò subito la mia proposta, la seconda si
rifiutò
categoricamente.
“Grazie
tante, Son Goku… ma non intendo darla vinta a
questo veleno! E’ colpa mia se mi sono lasciata colpire e
voglio vincere questa
fase con questo Handicap!”
Stupito,
io accettai la sua scelta ma le detti comunque il
fagiolo.
“Preferisco
comunque che tu lo tenga, anche se non
vuoi mangiarlo… non ha senso morire qui, no?”
Lei
mi sorrise, felice che entrambi viaggiassimo sulla
stessa linea d’onda. Anche lei, ne ero sicuro, aveva sofferto
a causa del
precedente Torneo del Potere. Forse anche Lavenda stava pagando le
conseguenze
di quella tremenda esperienza, ma se io e la mia amica stavamo lottando
insieme
ed uniti, lui si stava facendo trascinare dalla paura e rischiava
seriamente di
non farcela.
Volsi
il mio sguardo verso le tribune. C’erano moltissime
persone che stavano assistendo a quella battaglia, e in un angolo delle
stesse,
notai i partecipanti che noi avevamo eliminato in questo turno.
Quindi
non c’erano eliminazioni da parte di Zeno, almeno per
il momento.
“Un
momento… MA DOV’E’ IL NOSTRO SEN-SEI?!”
esclamò la giovane Tooru, preoccupatissima.
Mi
resi conto, con orrore, che l’aura di tutti coloro che
erano rimasti sulla piattaforma stava diminuendo drasticamente, inclusa
quella
di Present Mic!
Oh
no!
“Io
vado sotto… Ribrianne! Tieni i ragazzi e questi al
sicuro!”
“GOKU!
ATTENTO!”
Troppo
tardi…
…
prima che io potessi rendermene conto, Lavenda si era
portato di fronte a me, avvelenandomi gli occhi e cancellando la mia
vista.
Accecato
e dolorante, precipitai dalla cima del pilastro e
finii all’interno della coltre di fumo violacea.
Immediatamente cercai di
trattenere il respiro, ma fu del tutto inutile. Il veleno attraversava
anche i
pori della mia pelle.
Quella
sostanza era letale…
…
accidenti!
Non
ero certo di aver fatto bene a lasciare i Senzu nelle
mani di Ribrianne. Mi rimangiai subito quanto pensato. Se mi fossi
portato
dietro i fagioli, anche questi sarebbero marciti in quella nube tossica.
“E’
il momento di vendicarmi per le sconfitte che il
vostro universo ci ha inflitto…”
Lavenda
si era portato proprio di fronte a me, sicuro di
aver la vittoria in pugno. Io, furibondo, cercai di colpirlo con un
pugno, ma
sferzai l’aria e, come se non bastasse, le mie energie
iniziarono ad abbandonarmi.
Cercai
con tutte le forze di rimanere in piedi, ma
un’ennesima dolorosa zampata del lupo mi fece raggiungere in
volo il limite del
ring e per poco non caddi di fuori. Riuscii ad evitare
l’eliminazione
aggrappandomi disperatamente con una mano al bordo, ma lui era
già innanzi a
me, certo della sua vittoria.
“…
MANDA I MIEI SALUTI A TUO FIGLIO, SCHIFOSO FIGLIO DI…”
"STOOOOOOOOOOOOOOOOOP!"
Certo
del peggio, quel suono così frastornante costrinse il
lupo a coprirsi le orecchie, spingendolo ad ululare per il dolore. Io,
con un
ultimo sprazzo di energia, riuscii a rimettermi sopra al ring, mentre
Brianne
si era gettata nuovamente contro Lavenda, trasformata in Super
Ribrianne. Red
Riot, invece, si era portato vicino a me ed aveva un Senzu in mano,
sicuramente
passatogli dalla guerriera del secondo universo.
Lo
masticai velocemente, sentendo il mio corpo tornare in
forma. Ottimo. Non c’era più traccia del veleno
nel mio corpo.
“Dov’è
la tua amica?”
“E’
andata da Present Mic!” mi rispose Red Riot,
indicandosi attorno “E’ stato lui
a produrre quel suono assordante! Le
onde sonore sono state così potenti da far dissolvere tutto
il veleno… ed hanno
reso sordo colui che ha causato questo disastro!”
Lavenda,
infatti, sembrava molto più
sofferente del solito, e il sangue stava uscendo veementemente dalle
sue
orecchie.
“I
suoi timpani?” compresi io.
“Esatto.
A differenza nostra, l’udito di un lupo è
molto più sviluppato” mi
spiegò Red Riot, specificando “Ergo, un
suono molto assordante lo fa soffrire di più… e
sono sicuro che Present Mic
stia ancora usando il suo Quirk! Non sente questo fischio dentro le sue
orecchie, signor Son?”
Il
giovane non aveva tutti i torti. Un suono leggero ma
continuo stava continuando a darmi un leggero e fastidioso mal di testa.
Una
domanda, però, mi sorse spontanea…
…
come mai Red Riot e Ribrianne non sentivano fastidio?
Molto
semplice. Il ragazzo aveva rinforzato anche le sue
orecchie, mentre la Palla di Fuoco Kamikaze le aveva coperte dal suo
costume!
Mi
accinsi a contare i guerrieri rimasti sul ring. Dovevamo
essere rimasti in sette, inclusa Invisible Girl. Present Mic si stava
occupando
con facilità del suo avversario, senza alcuna traccia di
veleno nel suo corpo.
Sicuramente, Invisible Girl aveva ricevuto un altro fagiolo da dare al
suo
maestro, ed i due stavano combattendo in coppia. L’adulto, mi
resi conto, stava
producendo un fischio dalle sue labbra, lo stesso che mi stava dando
leggermente fastidio. Notai anche due piccoli cerottini volanti, segno
che
anche Tooru si fosse tappata le orecchie.
Perciò,
le battaglie ancora in corso erano due:
quella tra Presenti Mic, Invisible Girl ed il loro avversario; infine
quella
tra Ribrianne e Lavenda, che stavolta stava volgendo decisamente a
favore della
prima.
“QUANDO
SMETTERA' QUESTO SUONO ASSORDANTE!?”
L’esito
della battaglia, ormai, era più che dichiarato.
Lavenda
venne sbalzato via da una rotolante Ribrianne,
volando inesorabilmente fuori dal ring…
…
ma Awamo, cogliendoci tutti di sorpresa, lo recuperò
dalla coda e lo fece riatterrare sul campo di battaglia, annunciando.
“IL
PRIMO INCONTRO DEL SECONDO TURNO DI ELIMINAZIONE SI
E’ CONCLUSO. A PASSARE IL TURNO SONO:
1.
SON
GOKU;
2.
RIBRIANNE;
3.
RED
RIOT;
4.
PRESENT
MIC;
5.
LAVENDA.
INVISIBLE
GIRL, INVECE, E’ AMMESSA AL RIPESCAGGIO COME ULTIMA
ELIMINATA DELL’INCONTRO! POTETE RAGGIUNGERE GLI SPALTI E
TORNARE SULLA TERRA,
SE LO DESIDERATE! E... vi ringrazio per non essere
morti...”
Awamo
sembrava decisamente soddisfatto. Ne ero felice. Meno
morti c’erano, meno problemi avremmo causato a tutti loro.
[Afternoon
of Konoha – NARUTO]
Fummo
tele-trasportati insieme sugli spalti, nella zona dei
combattenti, dove Invisible Girl veniva consolata da un comprensivo
Present
Mic.
“Suvvia,
Little Girl… capita a tutti di commettere una WRONG DECISION!”
“Cosa
è successo?”
domandò Red Riot alla sua
amica, la quale rispose singhiozzante.
“Present
Mic ha usato un attacco sonoro per far cadere
l’ultimo avversario dal ring… ma ha stordito anche
me, ed io sono inciampata
dal bordo come una scema!”
Io
e Ribrianne sorridemmo davanti alla sincerità della
povera piccola aspirante eroina. La guerriera del secondo universo
tornò nella sua forma
normale da Brianne ed incoraggiò la ragazzina.
“Non
ti abbattere! Hai combattuto benissimo! Sono
sicura che riuscirai a passare il ripescaggio! Ne sono certa!”
“Brianne
ha ragione!” la rassicurai io, cercando di
accarezzarle i capelli ma mancandola come un baccalà
“Sei uscita fuori
soltanto per una svista. Hai combattuto bene e non hai motivo di
rimproverarti
nulla!”
La
giovane, capendo il mio gesto, mi gettò le braccia al
collo, lasciandosi coccolare da me, mentre Brianne iniziò a
barcollare
pericolosamente.
“Mylady…
sarebbe il caso di prenderlo, stavolta, quel
fagiolo…” la avvisò
Present Mic, aiutandola a sedersi “... non
vorrei che il suo futuro marito rimanga senza sposa al matrimonio!”
aggiunse, con un sorriso sincero.
Brianne,
davanti all’esclamazione dell’eroe, si arrese
all’evidenza e recuperò il Senzu dalla tasca,
mangiandolo senza fare storie.
“Niente
morti, giusto?” dichiarò lei
rivolgendosi a me e facendomi un occhiolino soddisfatto.
“Niente
morti!” confermai io, appuntandomi
quell’obiettivo per il corso dell’intero torneo.
Niente
morti. Stavolta nessuno avrebbe dovuto lasciarci le
penne per colpa di Lord Zeno.
“Possiamo
farle una domanda, signore?” mi chiese Red
Riot, indicando i miei vestiti “Perché
porta un turbante fucsia e dei
pantaloni viola? E come mai ha combattuto a petto nudo? Di solito non
indossa…”
“Non…
non mi va di parlarne” dichiarai io,
visibilmente imbarazzato.
Ero
già stato furbo a non far passare quei vestiti per abiti
femminili, e l’idea del turbante era venuta a mia moglie per
non farmi mettere
il reggiseno di Caulifla sul petto.
Meglio
non far sapere a nessuno quanto fosse accaduto
l’altro ieri.
“VOI
TRE!!!”
Lavenda
si portò davanti a noi, visibilmente furibondo.
Dalle orecchie stava ancora colando molto sangue e, per calmare il
dolore, si
era messo due borse di ghiaccio su di esse.
“Stavolta
vi è andata bene!” ci urlò,
irato “Alla Terza Fase non sarete
così fortunati!”
Ehm...
...
non era avvenuto l’esatto opposto?
Le
lacrime di frustrazione erano più che evidenti. Era quel
sentimento a parlare per lui. Sapeva benissimo di essere passato per il
rotto
della cuffia. Se Invisible Girl non fosse caduta per sbaglio, quello
eliminato
sarebbe stato lui, e ne era pienamente consapevole.
Io
e Brianne, d’altro canto, non potevamo certamente
rispondergli. In una vera battaglia uno contro uno, il lupo era stato
in grado
di metterci in seria difficoltà. Lo avevamo sottovalutato e
ne stavamo per
pagare le conseguenze.
A
rispondergli per le rime, perciò, ci pensò colui
che aveva
realmente deciso le sorti di quel combattimento, ovvero Present Mic.
“Lo
stesso vale per te, BLOODY WOLF! Vuoi che ti
fischietti BOHEMIAN RHAPSODY vicino le orecchie? Anzi...
conosco una
canzone Hard Rock che dura un’ora esatta! Sono certo che ti
piacerà un sacco!”
La
peluria irsuta di Lavenda si rizzò ancora di più.
Stava
visibilmente sudando freddo.
“Ho
una proposta ancora migliore... lo sai che, quando
sono nato, il mio vagito ha reso sordi molti dei medici che mi hanno
fatto
nascere? Un bell’urlo, al massimo volume... se proverai
ancora a uccidere
durante i tuoi combattimenti! ARE YOU READY? ONE... TWO... uuuuaaaaa...”
“NAAAAAAHHHHHH!!!
HO CAPITO! HO CAPITO! FARO’ IL BRAVO! VI CHIEDO SCUSA!
A-AIUUUUUUUUUUUUTOOOOOOOOOOOO!!!”
La
fuga di Lavenda fu una delle scene più comiche alle queli
potessi assistere. Gli occhi pieni di terrore del lupo ci fecero ben
capire
che, stavolta, la lezione l’aveva imparata sul serio.
“A proposito!
Congratulazioni, Brianne!” le dissi io, indicandole
il brillante sul dito “Sono
curioso di sapere chi è il tuo futuro marito!”
Davanti
alle mie parole, Brianne divenne rossa come un
peperone. Nonostante ciò, decise di sussurrarmi
all’orecchio la verità.
Inutile
dire che io ci rimasi letteralmente di sasso.
“COOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA?!”
***
08:30
SIMON
[Dogimagi
– BOKU NO HERO ACCADEMIA]
“E’
stata molto più combattuta di quanto è sembrata!”
ammise Gohan tirando un sospiro di sollievo, grato che nessuno fosse
morto, mentre
analizzava la battaglia appena vista “Papà
ha seriamente rischiato di essere
eliminato, a dimostrazione che Lavenda è sempre pericoloso
come avversario…
anche Ribrianne, che è un’ottima guerriera, ha
faticato a combattere contro di
lui…”
“Senza
contare che, se Tooru non fosse stata tramortita
dall’attacco del nostro sen-sei…”
ammise anche Momo “… a uscire
dal ring sarebbe stato Lavenda. Questo primo incontro ci ha confermato
che si
passa solo se si gioca di gruppo… combattere da soli
equivale a condannarsi a
morte, se non si è forti abbastanza”
I
ragionamenti dei due miei amici non facevano alcuna piega.
Se non fosse per un piccolo particolare…
“…
non sempre sarà così”
dichiarò infatti
Piccolo, avvertendo tutti “Ci saranno altri
guerrieri che non giocheranno di
squadra ma che utilizzeranno mezzucci vari per occuparsi di tutti i
loro
avversari”
“Questo
Torneo si sta trasformando sempre di più in
una guerra strategica…”
comprese anche Kairi “… proprio
come nel
gioco degli scacchi. Ogni piccolo passo che percorrerai,
segnerà il tuo destino:
attacco, difesa, alleanze, attacchi a sorpresa…”
“…
e per fortuna, in questo incontro non è morto
nessuno! Kiro!” esultò Tsuyu,
contenta “Tooru potrà
sicuramente
passare grazie al ripescaggio!”
“Come
credete che si svolgerà quest’incontro
aggiuntivo?” domandò Goten a
me, che con un rapido ragionamento
dichiarai.
“Pensiamola
in questo modo… in tre giorni, noi
svolgeremo trenta incontri, ed in ciascuno di questi ci saranno cinque
qualificati ed un ripescato. Questo significa che avremo 150
qualificati e 30
ripescati. Se dovremo ricreare un tabellone ufficiale, allora saranno
necessari
almeno dieci ripescati, giusto?”
“…
e perciò, la prossima ed ultima fase
pre-eliminatoria potrebbe avere sedici incontri da dieci combattenti
ciascuno…
probabilmente” iniziò a capire
Emerald, domandando a Gohan “Son
Goku è vostro padre, giusto?”
“Esatto,
ed è un sayan, come vi ha detto vostra madre”
confermò Chichi.
“E
voi? Siete dei sayan?” domandò
invece il
figlio di Goku, con curiosità.
“Ecco…
non proprio…”
dichiarò Cristal,
imbarazzata “… noi siamo una
razza aliena chiamata Yilancar. Modifichiamo
la nostra natura in base ai geni che ci iniettiamo dentro al
corpo…”
“Qualche
anno fa, abbiamo avuto a che fare con un
sayan molto pericoloso, che era fuggito nel nostro universo”
ci spiegò
Kairi, raccontandoci “Per fortuna, Dragon
è riuscito a respingerlo anche
grazie all’aiuto di una compagna di quel mostro, che
è riuscita a calmarlo…
ora entrambi vivono nel nostro regno e
non combinano più disastri. Lui sta perfino partecipando a
questo torneo!
E’ così che siamo riusciti a recuperare i geni di
quel…”
“Un
momento… NON STARETE PARLANDO DI BROLY?!”
L’esclamazione
di shock da parte di Piccolo fece atterrire
tutti i presenti.
“Sì…
voi lo conoscete, allora!” affermò
Cristal,
incredula “All’inizio era un vero
duro, ma poi Cheelai è riuscita a
rabbonirlo e farlo diventare un vero tenerone! Adesso si occupano
entrambi di
un orfanotrofio e sono felicemente sposati ed hanno avuto un figlio!
C’è anche un amico di nome Lemo,
con loro!”
Gohan
e Goten avevano letteralmente la mascella per terra.
“Ok…
a quanto pare c’è una storia che non mi avete
raccontato…” dichiarai io, voltandomi
verso di loro “… chi diavolo
sarebbe questo Broly?”
“E’…
è il Leggendario Super Sayan!”
affermò Goten,
mettendosi le mani nei capelli “Nemmeno Goku e
Vegeta in forma divina sono
riusciti a sconfiggerlo… e nemmeno la loro fusione metamor!
Potrebbe perfino
essere forte quanto gli angeli!”
Mi
ricordai immediatamente di lui. Ma certo. Era uno di quei
guerrieri in grado di percepirmi durante il mio momento da teppista, il
gigante
alto due metri e mezzo.
Avrei
dovuto tenere d’occhio gli altri incontri.
MIKE – Perfetto! Ora
che
abbiamo analizzato tutte le migliori scene del primo incontro, passiamo
ad
elencare tutti i partecipanti del prossimo! Chi… a te
l’onore di elencarli! –
CHI – Certo, Mike!
Eccoli
qui:
1.
Arack
2.
Blattra
3.
Broly
4.
Cincingi
5.
Dodompi
6.
Electrabiz
7.
Emperator
Pirin
8.
Fanfar
9.
Hercules
Maz
10.
Lolita
Concita
11.
Mina
Ashido
12.
Papapapaparapa
13.
Shiro
Yamanaka
14.
Kurogiri
…
Il
terzo nome fece sussultare tutti i presenti.
Allora
non era uno scherzo. Questo Broly stava partecipando davvero
a quel torneo.
***
08:50
GOKU
[Takahide Koko –
BOKU NO HERO ACCADEMIA]
Dopo
essere tornato sulla Terra, decisi di passare prima da Vegeta.
Il principe aveva deciso di allenarsi all’interno della
stanza gravitazionale
costruita nella ‘U.A.’.
Insieme
a lui, con mia grande sorpresa, si stava allenando
qualcun altro. Jiren e Toppo, infatti, stavano condividento la camera
con il
mio rivale, e nessuno dei tre stava accennando proteste, segno del
grande
rispetto reciproco fra di loro.
“Con
quel sorriso da pesce lesso, deduco che tu abbia
passato il tuo incontro, Kakaroth!”
affermò Vegeta, ridacchiando
soddisfatto.
“Strano
vederti in compagnia…”
dichiarai
invece io, salutando Jiren e Toppo, i quali avevano interrotto il loro
combattimento per venire a congratularsi con me.
“Sono
molto più discreti di te, questo è
sicuro…”
affermò il mio compagno “…
di certo non si tele-trasportano, per sbaglio,
mentre stai in intimità con tua moglie!”
Già.
In effetti non aveva tutti i torti. Avevo visto fin
troppe volte il corpo nudo di Bulma, e per quanto fosse comunque un bel
vedere,
provocare Vegeta non era saggio, soprattutto se si interpellava
l’argomento
moglie.
Non
sapevo quale reazione potrebbe causare in lui lo
scoprire che io, da piccolo, avevo letteralmente levato le mutandine a
Bulma
per...
...
no... quello doveva restare un segreto...
...
altrimenti Lilith sarebbe stata l’ultimo dei miei
problemi!
“E
io deduco tu sia venuto qui per allenarti, come
sempre…” ipotizzò
Toppo, ma io feci segno di no con la testa.
“A
dire il vero… ho appena fatto una scoperta
incredibile e volevo invitarvi a vedere il secondo incontro…”
“Non
mi interessa, per quanto mi riguarda…”
affermò
Vegeta, riallontanandosi da me.
“…
e se ti dicessi… che anche Broly sta partecipando
al torneo?”
Il
mio rivale si paralizzò sul posto, voltandosi incredulo
verso di me. Ero riuscito a catturare il suo interesse. Avevamo
affrontato
Broly all’incirca cinque anni fa, subito dopo il I Torneo del
Potere. La sua
forza era incommensurabile, ma eravamo riusciti a metterlo alle strette
con il
potere della Fusione. Un’aliena di nome Cheelai, purtroppo,
ci impedì di
sconfiggerlo definitivamente.
Fu
in quella occasione, inoltre, che Freezer rubò una delle
nostre sfere.
“…
fossi in voi, io lo andrei a vedere… non si sa mai
quanto possa essere diventato potente in questi cinque anni…
potrebbe perfino
essere più forte di te, Jiren!”
L’alieno
grigio venne attratto come una calamita dalle mie
parole, mentre mi misi nuovamente due dita sulla fronte per tornare da
mia
moglie.
“A
proposito! Auguri per il tuo matrimonio, Jiren!”
“EH!? UN
MOMENTO! CHI TE LO HA... ASPETT...”
***
[Strange
Friend – FATE OST]
Troppo
tardi, Jiren.
A
tele-trasporto ultimato, io venni accolto a braccia aperte
da tutte le mie allieve e da Ub. Solo Ai rimase in disparte, ma mi fece
un
occhiolino di incoraggiamento e un sorriso sincero, segno che mi
rispettasse almeno,
se non come maestro, come amico.
Erano
tornati anche Red Riot, Invisible Girl e Present Mic,
con quest’ultimo che venne rimproverato pesantemente dai suoi
allievi per aver
colpito la loro amica per errore.
“Smettetela
di rimproverarlo!” si arrabbiò molto
Katsuki, indicando i cerotti di Tooru “La colpa
è soltanto della ragazza
invisibile! Come sperava di poter resistere alle onde sonore del
maestro se
quelle cose sono sottilissime?! E’ come difendersi da un
colpo di spada al
cuore usando un foglio di alluminio!”
In
effetti quel ragazzo non aveva tutti i torti. La giovane
aveva fatto un errore di calcolo molto grave, che le era stato fatale.
Quelle
strisce sottilissime di tessuto non potevano certamente coprire un
ultrasuono.
A causa di ciò, la sua eliminazione al posto di Lavenda non
sembrò più un
incidente di percorso.
Tooru
avrebbe dovuto fare più attenzione nel corso del
torneo, iniziando dall’incontro di ripescaggio.
Andai
subito a prendermi le congratulazioni dai miei figli e
da mia moglie, la quale mi stritolò affettuosamente tra le
sue braccia. Era
felice che fossi riuscito a passare quel turno.
“Lo
sapevo che non ti saresti lasciato abbattere… ma
chi era quella donna? Non devo preoccuparmi, no?”
“Assolutamente
no!” affermai io, con Piccolo e Gohan
che mi seguirono in coro per sviare la gelosia di Chichi.
Sarebbe
potuta essere gelosa di Bulma o di C-18… ma di
Ribrianne?!
Ai
comprese subito dove volessimo andare a parare noi tre, e
dichiarò senza mezzi termini.
“Che
branco di maleducati… giudicare una donna dal suo
aspetto fisico!”
“A-Ai!
Non è come sembra!” provai a
rassicurarla io, aggiungendo subito “E’
una donna meravigliosa, ma io amo
Chichi! E poi ho saputo che Brianne sta per sposarsi e...”
“Ok,
ok...” lasciò stare lei, uscendo dalla
stanza e annunciandoci
“Io devo allenarmi per la battaglia di
questo pomeriggio… Ub, vieni con
me?”
“Ce-certo!”
I
due ragazzini uscirono dalla Sala Comune e si diressero
fuori dal palazzo, in direzione del cortile. Un po’ ci rimasi
male. Speravo con
tutto il cuore di poter passare qualche minuto in più
assieme alla mia
ex-allieva, cercando di recuperare il tempo perso, ma non me ne stava
lasciando
alcuna possibilità.
“Lasciala
tranquilla”
A
parlare era stato Simon, il quale si era reso conto del
mio disagio.
“Anche
con me ci ha messo un po’ di più a riaprirsi.
E’ il suo carattere” mi fece
capire lui, facendomi segno di ok con la
mano “Ritornerete sicuramente a parlarvi e
a fidarvi come prima… l’ha
fatto con me che sono suo fratello adottivo…
perché non dovrebbe farlo anche
con te che sei il suo sen-sei?”
“Simon
ha ragione…” lo seguì a ruota
Piccolo,
rassicurandomi “… Ai non ti odia
affatto! Al contrario… è lei che si
sente in colpa con te. Ti cercherà per prima, sicuramente!”
“Piccolo…”
“Ehi
Kakaroth! Quanto manca all’incontro di Broly?”
Eccolo.
Alla fine Vegeta era arrivato assieme a Jiren e
Toppo. Come immaginavo, il principe dei sayan non si sarebbe mai perso
un
incontro di un membro del suo stesso popolo.
“Dieci
minuti” annunciò Goten, facendo spazio
ai tre
guerrieri sul suo divano.
Vegeta,
come al solito, non comprese quel gesto di
gentilezza e si andò ad appoggiare sul muro come suo solito,
mentre Jiren
e Toppo furono molto più educati e rispettosi, andando a
salutare con un
inchino tutti i presenti, in particolare la regina Kairi.
“…
vi prego… non c’è bisogno di trattarmi
con queste
onorificenze ogni volta!”
dichiarò la donna dai capelli rossi,
diventando rossa per l’imbarazzo.
Quando
i due si sedettero di fianco a Goten, il quale era decisamente
imbarazzato nello stare di fianco ad un guerriero
all’apparenza molto più potente di me come Jiren,
Vegeta si affrettò subito a
fare un rapido commento.
“A
proposito… da quando in qua ti metti reggiseni
sayan in testa, Kakaroth?!”
Oh
no…
“Un…
un cosa? UN REGGISENO?!”
esclamò Kazuha,
scostando lo sguardo da me imbarazzatissima.
“E’
tutta colpa di una scommessa! Non è colpa mia!”
risposi immediatamente a tutti, più rosso che mai.
“Ah
già… non potevi sapere che le donne Sayan
mangiano
il triplo rispetto ad un uomo della stessa razza! Avrei potuto
rivelartelo...
ma vederti sconfitto mi da una soddisfazione impagabile!”
Il
suo sguardo esilarato mi fece comprendere che Vegeta
avesse saputo subito di quella scommessa, e che non mi avesse avvisato
per vedermi sconfitto e per prendermi in giro.
Ma si sa… ride bene
chi ride ultimo!
“Almeno
io, rispetto a te, non mi metterò una gonna o
un vestito lungo… ops… ti ho rovinato la sorpresa!”
Non
potete immaginare quanto appagamento nel vedere il viso
di Vegeta diventare sempre più paonazzo. Lui non sapeva
ancora della decisione che
avevamo preso tutti insieme la sera scorsa.
“Kakaroth…
dimmi che non hai fatto una delle tue solite
cazzate…”
“In
realtà la cazzata l’ha fatta tua figlia qualche
mese
fa, Vegeta… te lo sei scordato?” gli
ricordò Simon, facendo il finto tonto
“Cosa aveva detto, durante la nostra sfida? Sai che
me ne stavo
dimenticando? Fammi ricordare per bene… ah già!
Se
lei non riusciva a sconfiggermi in cinque secondi,
tu dovevi indossare un vestito da donna davanti a tutti quanti!”
Questa
volta fu tutta la Sala Comune a scoppiare a ridere,
mentre Vegeta impallidiva a vista d’occhio.
“Cosa
c’è, principessina? Non ti tirerai indietro,
spero…
non sarebbe da te!” continuò a prenderlo
in giro Simon, sogghignando
diabolicamente “Non ti sei chiesto dove
siano andati tutti i membri della
tua famiglia? Prova ad indovinare…”
“Oh
no… non dirmi che…”
“…
hai indovinato, mio caro Vegeta… stanno scegliendo
come conciarti per il prossimo incontro!”
Non
vedevo Vegeta impallidire così da tantissimo
tempo…
…
l’ultima volta era stato quando…
“VE
LO POTETE SCORDARE! IO NON MI CONCERO’ MAI COME HA
FATTO GOKU!”
“Ahia…
ti ha chiamato Goku… deve essere davvero
terrorizzato all’idea!” mi fece notare
Simon, domandandomi “Sai…
potrei anche abbandonare l’idea… ma a quel punto
dovrei scegliere una nuova
punizione, perfino peggiore! Goku… tu cosa ne pensi?”
“Io
dico… che potremmo anche pensarci…”
affermai io, preparandomi a lanciare un nuovo asso nella
manica…
…
ma fu qualcun altro ad anticiparmi!
“Un
bacio a stampo sulle labbra!”
A
parlare era stata Brianne, la quale era rientrata dentro
il dormitorio con soddisfazione. Ero certo che avesse ascoltato tutto,
perché
sembrava più divertita che mai assieme alle sue amiche Santa
Ku e Su Roas.
“A te la scelta,
principe… o tu ti lascerai
vestire e truccare da tua moglie ed i tuoi figli… oppure
dovremo darci un bacio a stampo
sulle labbra, in diretta universale, davanti alle telecamere…
mentre sono trasformata in Ribrianne!”
Potevo
vedere l’anima di Vegeta mentre usciva fuori dalla
sua bocca.
Sconfitto
su tutta la linea!
Vegeta
aveva soltanto due punti deboli. Aveva il terrore
delle cose che strisciavano, come prima cosa. La seconda, tuttavia, era
anche
peggiore...
...
era terrorizzato all’idea di dover fare il
romanticone davanti a tutti i suoi amici.
La
mia idea iniziale era quella di fargli dare un bacio da
Bulma durante il programma condotto dal mio amico Mike e dalla ragazza
di
Simon. Dovevo ammettere, tuttavia, che la proposta di Ribrianne era
perfino più
terrificante per un uomo il cui orgoglio schizzava alle stelle.
“Mi
vendicherò di voi… è una promessa!”
“Seh…
come no!”
dichiarò Brianne, facendo
ridere tutti, mentre si sedeva per terra sotto i piedi di Jiren (notai,
leggermente divertito, che il grigio avesse distolto lo sguardo a causa
della gelosia nei confronti della sua prossima moglie) e domandando a
lui e Toppo “Anche voi due siete qui per
conoscere questo Broly?”
“Già…
Son Goku è molto convincente!”
confermò
Toppo, divertito, mentre Goten propose alla guerriera del secondo
universo se
volesse sedersi al suo posto.
“No,
tranquillo, figlio di Goku… sto benissimo qui!”
Detto
ciò, poggiò comodamente la sua schiena lungo le
gambe
di Jiren, il quale le permise quel gesto con un leggero sorriso.
Tuttavia avrei
potuto giurare di notare, sul suo volto, un lieve rossore
d’imbarazzo.
Davanti
allo sguardo esclamativo di tutte le donne dentro la
stanza, le quali avevano sicuramente capito qualcosa in più
rispetto agli
uomini, Mike e Chi annunciarono l’inizio del secondo incontro
di quella
giornata.
***
PEACH
[Itachi’s Theme
– NARUTO]
La
navicella del
nostro imperatore era atterrata da poche
ore, all’interno di una delle palestre all’aperto
della
U.A. e questo mi
permise di utilizzare le attrezzature e le stanze gravitazionali per
restare tonica, in vista del mio incontro. Come era prevedibile,
vincere quel torneo andava ben oltre le
mie previsioni, ma sicuramente potevo eliminare quanti più
avversari
possibili per conto di Freezer. Se si aggiunge la situazione creatasi
con i
guerrieri del primo e del dodicesimo universo…
… certo che mi
ero messa in un bel pasticcio!
“Ehi,
pollastrella…”
Oh no. Non
quell’idiota.
Krakig
entrò dentro la mia stanza gravitazionale, provvisto
di una copia della mia chiave. Quando l’aveva ottenuta? Chi
gliel’aveva data?
Freezer
non aveva impartito a tutti l’ordine di lasciarci in
santa pace?
“…
non è il momento! Stasera ho il mio match e non
voglio perdere tempo con te!”
“Suvvia,
bocconcino… sono venuto qui soltanto per
parlare! Se vuoi continuare ad allenarti, fa pure… sei
ancora più sexy quando
stai qui con quella tutina aderente…”
“Taci…”
tagliai corto io, già spazientita, lasciando
per terra quel bilanciere e domandandogli “…
perché sei qui? Cosa vuoi?
Non ti è bastata la figuraccia dell’ultima volta!?”
L’alieno,
per nulla indispettito dalla minaccia, si avvicinò
a me e si sedette su una delle tante panche, ammettendo.
“Dentro
la navicella sta circolando una voce molto
insistente… secondo la quale tu e
quel
Berry vi siete ufficialmente fidanzati…”
“Non
sono voci. E’ la verità!”
puntualizzai io,
soddisfatta “Io e lui siamo una coppia! E con
ciò? Ci sei rimasto male,
latin lover?”
“Non
proprio…” dichiarò lui,
apparentemente
imperturbabile, ma con il suo ego in frantumi, prima di mostrarmi il
suo lato
peggiore “… continuo a non
capire il motivo per il quale una ragazza così
bella ed intelligente come te, possa essersi innamorata di un fragile
ed
incapace nanerottolo effemminato come quello…”
“Credimi…
qualunque donna preferirebbe avere Berry al suo
fianco piuttosto che un porco schifoso come te!”
Avevo
esagerato. Ne ero consapevole, ma non me ne pentii
affatto, nemmeno quando vidi lo sguardo di Krakig mutare e trasformarsi
in una
maschera di pura furia omicida.
Quel
verme provò perfino ad afferrarmi per il collo, ma io
mi ero già allontanata abbastanza da lui, recuperando la mia
pistola laser
d’ordinanza e puntandogliela contro. Povero imbecille. Io ero
di gran lunga più
forte di lui, anche senza un’arma in mano.
“Mettiamo
le cose in chiaro, puttana… tu non ti libererai
facilmente del sottoscritto!” mi
minacciò lui, con fermezza “Dovessi
prendere a calci e pugni quell’imbecille davanti ai tuoi
occhi, tu ti metterai
assieme a me e farai ciò che ti dico! Mi sono spiegato?!”
“Ti
consiglio di non fare un altro passo avanti…”
lo avvisai però io, sicura di me stessa “…
forse non lo sai ancora… ma
sono stata ufficialmente promossa a Generale Supremo
dell’Esercito Imperiale.
Se proverai a fare una cazzata, di qualsiasi genere… io ti
sbatterò
ufficialmente fuori dai ranghi o, peggio ancora, ti farò
arrestare!”
“Credi
che io non lo sappia, stronza?! Ormai sanno
tutti della tua promozione... e l’esercito non è
affatto soddisfatto di questa
decisione presa dall’Imperatore! In particolare, i Mastri
Sapienti sembra
vogliano toglierti definitivamente di mezzo! Prova a indovinare chi mi
ha
donato questa chiave...”
Iniziai
seriamente a
preoccuparmi. Ero consapevole, fin dal primo momento in cui avevo fatto
quella proposta a Freezer, che parte
dell’esercito non mi avrebbe accolta come Generale
dell’impero, ma non mi sarei
mai immaginata che puntassero addirittura a uccidermi. Il posto che
avevo
ottenuto, a quanto pare, ingolosiva molti. Questo, però, non
cambiava il fatto
che Krakig fosse un completo idiota.
Decisi,
perciò, di stare momentaneamente al suo gioco.
“Perciò...
a cosa punti, Krakig? Vuoi uccidermi? Sai
bene che non ne sei in grado...”
Un
altra frecciatina pungente toccò e distrusse
l’orgoglio
dell’alieno che, tuttavia, mi fece la sua offerta.
“...
io sono disposto a salvarti la vita. Sono pronto
a proteggerti sia dai Mastri Sapienti che dall’esercito, ma
solo se rinuncerai
al comando... se ti lascerai con Berry... e se accetti di diventare la
madre
della mia prole”
Dovevo
correggermi. Krakig non era un’idiota...
...
era un vero imbecille!
“Rifiuto
l’offerta e vado avanti per la mia strada,
Krakig!” confermai io, lasciandolo
completamente attonito per via del
mio sorriso soddisfatto “Provate pure a
uccidermi, se ci riuscite... ma
non garantirò la vostra sopravvivenza!”
“Ti
metteresti contro l’intero esercito
dell’imperatore!?”
“Io
no... ma Lord Freezer potrebbe spazzare via tutti!”
Lo
sguardo confuso di Krakig fu quanto di più spassoso
potessi osservare coi miei occhi.
“Non
prendiamoci in giro, pervertito... a te non manca
soltanto la forza, ma anche l’intelligenza per compiere un
attentato simile.
Credi che io non percepisca l’aura di tutti i soldati che ti
sei portato
dietro? A quanto pare i Mastri Sapienti sembrano davvero indispettiti
dalla mia
nomina. Perchè sono una donna o perchè adesso ho
il potere giuridico di
cacciarli via a calci nel culo? Molto probabilmente entrambe, dato che
so
perfettamente cosa combinano sui pianeti Karamoko e Mistras! E non
credere che
io non sappia anche del tuo coinvolgimento!”
C’era
una legge che Freezer aveva imposto a tutto
l’esercito. Aveva vietato loro, infatti, di conquistare
pianeti e di governarli
senza il suo permesso, ma i Mastri Sapienti non rispettavano affatto
quella
decisione. Mi sarebbe bastato fare la spia, e mi sarei sbarazzata in un
colpo
solo di tutti i miei detrattori.
Stavolta
Krakig iniziò seriamente a farsela sotto. Lui
sperava di uscirne completamente pulito ma la verità era
che, se fossi
malauguratamente morta io, Krakig mi avrebbe anticipato a causa della
mia
pistola. Fuggire da quella situazione, con i miei poteri, era una
passeggiata.
Si erano incastrati da soli.
“Tu...
tu non meriti di essere il nostro generale...”
incominciò a blaterare, capendo di non avere alcun arma a
proprio vantaggio “...
non meriti di stare al fianco di quel pagliaccio… SEI
DESTINATA A DIVENTARE MIA
MOGLIE… DOVRAI DIVENTARE LA MIA PUT...”
SWIISH!
Krakig,
sconvolto, si toccò la guancia, più incollerito
ed
inviperito che mai.
Inutile
prenderci in giro. Non ci sarebbe mai arrivato con
le buone, ed io non avevo alcuna intenzione di perdere altro tempo con
quell’idiota.
“Quella
chiave, adesso, non ti servirà più!”
lo avvisai io, puntando il dito verso il vero obiettivo del mio sparo,
ovvero
il pass tecnologico per entrare dentro la mia camera gravitazionale
“Se
sparerò a quel pulsante alle tue spalle, la porta si
aprirà e io fuggirò. Se
dovrò farvi fuori qui e adesso, non mi tirerò
indietro. Questo è un ordine del
tuo Generale Supremo, Krakig, e lo riferirai anche ai Mastri Sapienti!
Se le
vostre attività non cesseranno, la vostra fine è
segnata! E ora... sparisci da
questa palestra!”
“Tu…
tu…”
“EHI!
NON HAI SENTITO LA TUA COLLEGA! VEDI DI LEVARTI
DALLE PALLE, GIGANTE MONGOLOIDE!”
Quella
voce…
…
non ci credo…
…
era davvero lei?!
Mi
voltai velocemente verso l’ingresso della mia palestra,
la cui porta si era aperta nuovamente. Non mi ero sbagliata. Si
trattava di
un'aliena umanoide dalla pelle verde, coi capelli corti e bianchi.
Assieme a
lei vi stava un extra-terrestre dalla pelle arancione che indossava un
berretto
marrone.
Non
erano da soli. Insieme a loro, infatti, vi stava un
piccolo bambino di tre anni, con abiti molto particolari.
“Ma
guarda un po’ chi si rivede… non avevi tradito
l’esercito,
Cheelai?”
“Già…
siamo andati a scusarci con Freezer e ci ha
detto che è tutta acqua passata”
affermò invece Lemo, minaccioso verso
il mio avversario “Eravamo venuti qui a
complimentarci con la nostra cara
amica… ma ci siamo dovuti occupare di una cinquantina di
ribelli nei corridoi!”
“Dei
rib... oh...” esclamò
Krakig quando si
rese conto della macabra verità.
Dall’esterno,
riuscii a notare una pila di corpi svenuti.
Tutti gli alleati di quello scemo erano stati messi al tappeto.
“Quindi
ora manchi soltanto tu” lo
puntò
malamente Cheelai, rivolgendosi al piccolo sayan “Paragas
Jr… dai una
bella lezione a quel gigante tutto muscoli e niente cervello!”
“Lui!?”
dichiarò Krakig, fissando malamente il
piccolo bambino “Pensate davvero che
lui… un momento…
quella
coda… merda…”
Non
vi racconterò fino in fondo ciò che accadde a
quel
povero disgraziato, anche perché io non assistetti al suo
pestaggio. Io,
Cheelai e Lemo, infatti, uscimmo tranquillamente dalla palestra,
lasciando che
Paragas Jr. si sfogasse a pieno contro Krakig.
***
[Strange
Friend – FATE OST]
“Quindi
Paragas Jr. è il figlio tuo e di Broly?!”
“Già…
ce ne ho messo di tempo per farmi apprezzare da
quel sayan, ma ne è valsa la pena!”
“E
tu, Lemo, gestisci un Orfanotrofio? Come si
comportano i bambini?”
“Credimi,
Peach… dei mocciosi non ti faranno mai
paura, se hai cresciuto e addomesticato un sayan puro come Broly!”
Io
e i miei vecchi amici avevamo deciso di passare l’intera
mattinata fuori, a passeggiare per tutta la città di Tokyo,
parlando di tutte
le nostre avventure. Oltre a Berry, gli unici amici sui quali avevo
potuto
contare nell’esercito erano stati proprio loro due, ma per
cinque anni, ovvero
dal giorno in cui fuggirono assieme a Broly, non ci eravamo mai
più visti.
Per me fu un brutto colpo da digerire, perchè mi ero
ritrovata improvvisamente
senza il loro appoggio. Non avevamo nemmeno avuto il tempo di
salutarci, visto
che io non atterrai sul pianeta Terra a causa di un’altra
missione alla quale
ero stata assegnata.
Fu
Berry stesso a rivelarmi l’amara verità. Avevo
passato
una notte intera a piangere sotto le coperte del mio letto.
Più
avanti, compresi però che la loro decisione fosse
corretta. Freezer non avrebbe fatto altro che sfruttare Broly, e a quel
punto
l’impero avrebbe vissuto nel puro terrore di dover vivere al
fianco di una mina
vagante. Ero felice, pertanto, di constatare che tutti e tre fossero in
piena
salute e soddisfatti delle loro vite.
Scoprire
che il Sayan Leggendario e Cheelai si fossero
messi assieme fu un vero shock, ancora di più sapere che
Paragas Jr. fosse loro
figlio!
“A
proposito! E’ vero che tu e Berry vi siete
finalmente messi insieme!?”
Davanti
alla domanda di Lemo, diventai rossa esattamente come
il mio nuovo ragazzo prima di ammettere la verità con un
debole cenno di
assenso con la testa.
“Ce
ne ha messo di tempo per capirlo, eh?” mi
provocò Cheelai, imbarazzandomi il doppio di prima.
Lei
aveva sempre saputo della mia cotta per Berry, ed era sempre
stata la prima a tifare per il nostro lieto fine.
“Dove
si trova, adesso, la tua anima gemella?”
mi domandò la mia amica, con curiosità.
“Ecco…
sta in riunione con Lord Freezer…”
ammisi io, preoccupata “…
durante la vostra assenza sono sopraggiunti
altri problemi, purtroppo…”
“Problemi?
Possiamo aiutarti, se vuoi!” si
propose Lemo, comprensivo “L’imperatore fa
i capricci? Vedrai che, non
appena Broly lo verrà a sapere, gli darà una
bella lezione!”
Sorrisi,
divertita da quella frase. Dubitavo seriamente che
Broly, stavolta, potesse sconfiggere l’imperatore, ma mai
dire mai. Comunque
sia, meglio il quieto vivere.
“No…
adesso vi spiego…”
In
meno di dieci minuti, io raccontai loro cosa fosse
successo la notte prima, durante quella riunione segreta tenuta da me e
da
tutti quei guerrieri. Nel mentre, avevamo raggiunto uno zoo e stavamo
osservando tutti gli animali terrestri mentre si riposavano dentro i
loro
recinti.
Alla
fine del mio racconto, sia Cheelai che Lemo si
guardarono preoccupati negli occhi.
[Stranger
– FATE OST]
“Peach…
forse noi possiamo aiutarti davvero, più di
quanto credi…”
“Dici
sul serio, Cheelai?!”
“Noi
abitiamo nel dodicesimo universo… conosciamo
perfettamente la situazione che si sta creando!” mi
spiegò Lemo, invitandomi
a sedermi con la mia amica su una panchina e cominciando a raccontarmi
“Il
nostro universo, in particolare il Regno di Hearts, viveva in pace e
armonia
grazie alla regina Kairi e a suo marito Dragon Oronar. Loro due,
assieme a
Cheelai e io, siamo gli unici in grado di tenere a bada gli scatti
d’ira di
Broly, e soltanto grazie a loro siamo riusciti a donare
un’indipendenza al
nostro amico. Questo equilibrio, tuttavia, ha rischiato di incrinarsi
dal
giorno in cui il primo e il dodicesimo universo si sono fusi
insieme…”
“…
a causa del regno dei vampiri, dico bene?”
domandai io, con curiosità.
“Non
sbagli. Anche questo era un regno molto
prosperoso, alla pari con quello di Hearts. Per fortuna, i sovrani di
entrambi
i regni si sono rivelati saggi e maturi, decidendo di sancire
un’alleanza tra
di loro e permettendo a entrambi di crescere in sincrono. A qualcuno,
però,
pare non piaccia condividere lo stesso pianeta con un altro
regno…”
“Avete
dei sospetti in particolare?”
“No,
Peach…” ammise Cheelai, affranta
“… quello
che sappiamo è soltanto frutto di voci insistenti che
circolano per tutto il
regno. Sono tre, in particolare, le dicerie più frequenti.
La prima riguarda
Dragon, Diablo ed il suo amico del cuore Glacial… si
sospetta, infatti, che
questi possano un giorno uccidere la regina ed i due figli per rubarle
il
trono. Dragon viene chiamato Re Supremo, ma la linea di sangue
appartiene alla
regina! Se lei morisse, il trono spetterebbe a uno tra Emerald e
Cristal! La
seconda, molto simile, riguarda Integra e suo marito, con il secondo
che
vorrebbe uccidere sua moglie per impadronirsi dei due vampiri Alucard e
Seras.
Si dice che Elros Valdamir sia il primo a non aver gradito la faccenda
della
fusione tra i due universi, e che abbia accettato di lasciar perdere
soltanto
per il momento. L’ultima, tuttavia, è la
più assurda… Emerald e Cristal vorrebbero
distruggere sia il regno dei loro genitori sia quello dei Vampiri per
crearne
uno tutto loro. Questo nascerebbe da una diceria secondo la quale uno
dei due
ragazzi non sia realmente figlio di Dragon e Kairi... e che, scoperto
ciò, i
due si siano innamorati tra di loro, puntando a vendicarsi dei genitori
per
aver nascosto tutto ciò”
Scossi
infastidita il capo. No. Quest’ultima ipotesi
sembrava davvero senza senso. Non ci avrei creduto nemmeno sotto
tortura.
Dragon e Kairi erano i genitori di Emerald e Cristal. Punto. La scartai
immediatamente.
[Whisper
of Darkness – FATE OST]
Delle
altre due, invece, quella riguardante Elros Valdamir
era molto intrigante. Avrebbe dato un chiaro significato ai problemi
insorti
tra i due regni. La prima, invece, mi sembrò troppo
contorta. Se a volere ciò
fossero stati soltanto Diablo e Glacial era un conto... ma
perchè coinvolgere
Dragon?
Ma
si trattava pur sempre d’ipotesi, e non potevamo reggerci
soltanto su quelle.
“Non
avete davvero nient’altro? Qualunque cosa,
Cheelai… Lemo…”
domandai io, più sconsolata che mai.
Fu
qualcun altro, tuttavia, a risponderci.
“Io,
forse, posso darti una mano”
Cheelai
e Lemo sgranarono gli occhi, sotto shock. Davanti a
noi, infatti, vi stava quel gigante che Freezer aveva voluto
agglomerare tra i
suoi ranghi, con scarso successo, un sayan alto due metri e mezzo
così
mastodontico da lasciare a bocca aperta tutti coloro che gli stavano
vicino.
Solo il suo sguardo tranquillo e sornione ti permetteva di capire che,
in
realtà, Broly fosse totalmente inoffensivo.
“Bro-BROLY?!
NON AVEVI UN COMBATTIMENTO, ADESSO?!”
“Già
terminato… erano tutti troppo deboli”
ci
rispose lui, lasciandoci con la bocca aperta.
Ringraziai
il cielo di non essere finita all’interno del suo
gruppo.
Il
sayan si voltò verso di me e si presentò
educatamente.
“Il
mio nome è Broly. Sono il marito di Cheelai ed un
amico di Lemo. Piacere di conoscerti”
“Peach!
Finalmente ti conosco, gigante dal cuore d’oro!”
mi presentai io, riuscendo nell’intento di far arrossire
quell’ammasso di
muscoli “Ho anche conosciuto tuo figlio…
una vera peste, eh?!”
“E’
successo qualcosa?”
“Sta
prendendo a botte un maniaco sessuale che ci
stava provando con Peach… lo andremo a riprendere quando si
sarà stufato!”
lo rassicurò Cheelai, sorridendo dolcemente a suo marito
prima di domandargli “Broly…
in che senso potresti aiutare Peach?”
Il
sayan leggendario, con sguardo molto più accigliato,
venne a sedersi sulla nostra panchina
ed
iniziò a rivelarci, preoccupato.
“Nel
corso di questo mese… due soldati dell’esercito
di Hearts si sono presentati spesso a casa mia, quando Cheelai non era
presente. Se non sbaglio, i loro nomi erano Himmur e Bear. Non avevo
mai avuto
molta confidenza con loro, per questo mi è sembrato strano
che mi parlassero
così apertamente. Poi, meno di una settimana fa, mi hanno
fatto delle
ammissioni parecchio pesanti sui sovrani di Hearts…”
“Provo
ad indovinare… critiche, non è così?”
comprese
al volo Cheelai, domandandogli poi “Perché
non me ne hai mai parlato,
Broly? Se quei due ti davano fastidio…”
“…
come se potessero darmene sul serio. Quando ho
capito a cosa puntassero, li ho semplicemente messi al tappeto e
riportati a
palazzo. Non solo… ho rivelato tutto a Dragon e Kairi, i
quali mi hanno
assicurato che si sarebbero presi cura di entrambi!”
Cheelai
e Lemo sorrisero, contenti. Avevano ragione
entrambi. Broly era maturato per davvero, non c’era alcun
dubbio.
“Quindi
potrebbe essersi già risolto tutto… ma comunque
vorrei sapere quali discorsi ti hanno fatto, Broly!”
gli chiesi io,
gentilmente “Per favore, ovviamente.
C’è la possibilità che a dare
problemi non siano soltanto quei due”
“Come
vuoi. Nessuno di loro ha una predilezione per
Kairi e Dragon. Loro facevano parte della Vecchia Guardia, un gruppo di
soldati
mercenari che combatteva soltanto per denaro, capitanato dallo stesso
Dragon quando era ancora giovane. Quando la leggendaria
Cristal Orochi li ha sconfitti, tuttavia, sono diventati una
branchia dell’esercito di Hearts e non l’hanno
affatto presa bene. Sono soldati
che agivano soltanto per il loro tornaconto, e solo Dragon riusciva a
tenerli a bada… ora, invece, sono costretti a
combattere soltanto in rare circostanze, e guadagnano molto di meno con
uno
stipendio regolare che con una razzia da mercenari…”
[False
Trasmigration of The Soul – FATE OST]
“…
perché, in questo modo, non possono rubare nulla…
sono costretti a seguire le regole…”
comprese Cheelai, la quale un tempo era stata una famosissima ladra
spaziale.
“Ti
hanno parlato, per caso, di un possibile attentato
contro Kairi e Dragon?” gli chiese Lemo,
preoccupato.
“Nulla
di tutto questo. Mi avevano chiesto di mettere
una buona parola ai nostri sovrani per spingere Hearts a combattere
contro il
regno di Hellsing. Puntavano a far scoppiare una guerra…”
“…
così, la Vecchia Guardia sarebbe potuta risorgere
ancora una volta… branco di criminali senza scrupolo!”
comprese
Cheelai, furibonda.
“Capisco…
Broly. Per caso ti hanno fatto altri nomi,
di qualche loro possibile alleato?”
domandai infine io, pensierosa.
“No,
Peach. Oltre a Dragon e Kairi, non è uscito fuori
nessun altro nome…”
“…
peccato, ma è pur sempre meglio di niente! Grazie a
tutti e tre!” affermai io, allegramente, tirando
poi un sospiro “Sarà
meglio tornare indietro… io voglio continuare ad allenarmi,
e ci vorrà un po’
prima di riuscire a pulire il piscio ed il sangue di Krakig!”
Cheelai
e Lemo iniziarono a ridere, divertiti, seguiti da me
e, con mia grande sorpresa, da Broly.
Un
gigante dal cuore buono. Era davvero la
descrizione perfetta per il Super Sayan Leggendario.
***
SIMON
[Akaruku Genki Ni
– BOKU NO HERO ACCADEMIA]
“Oddio…
c’è… c’è mancato
un soffio… quel colosso stava
per ammazzarmi davvero!”
“Per
fortuna non è successo…”
si sbrigò subito
Goku a consolare Mina, rassicurandola e dichiarando “…
sei stata brava a
vincere la tua fase! C’era perfino un Hakai-Shin, nel tuo
gruppo! E’ un
grandissimo traguardo, il tuo!”
Il
secondo match ad eliminazione diretta si era concluso
dopo nemmeno due minuti. Arack e Broly avevano letteralmente massacrato
tutti i
loro avversari, e solo i tre lottatori più saggi erano
riusciti a salvarsi da
quello scontro. Shiro Yamanaka aveva aiutato Mina per un soffio, prima
che
Broly la buttasse fuori dal ring, mentre l’ultimo combattente
a salvarsi era
stato Kurogiri, un membro dell’Unione dei Villain.
Dovevo
essere del tutto sincero. Broly mi aveva
letteralmente colpito. La sua potenza era davvero immensa, per un
mortale. Non
osavo nemmeno lontanamente immaginare cosa sarebbe potuto accadere se
ad
allenarsi assieme a Whis fosse andato lui, al posto mio.
“Allora,
Jiren… cosa ne pensi?” chiese
Brianne, decisamente preoccupata e spaventata dal potere del sayan
leggendario.
Il
grigio, tuttavia, non sembrava affatto colpito. Anzi…
“…
potenza fisica molto elevata, ma nulla di che… è
ancora un guerriero acerbo” ammise Toppo,
tranquillo come il suo
compagno “Non ha ricevuto un degno
addestramento. I suoi movimenti sono
più simili a quelli che utilizzerebbe una bestia
feroce… imprevedibili, sì…”
“…
ma non sufficienti a sconfiggere guerrieri di
esperienza come me e Toppo” concluse
Jiren, altrettanto rilassato “Mi
ricorda tantissimo quella Kale che ho affrontato al Torneo del
Potere…”
“…
ma Broly è di gran lunga più potente e
pericoloso…”
ammise Vegeta, rivelando “… non
vi conviene sottovalutarlo. Non ha
combattuto al massimo della sua forza… contro avversari
più preparati, lui
riesce ad acquisire velocemente esperienza. All’inizio io e
Kakaroth riuscivamo
a contrastarlo… poi, però, ha sbloccato il
massimo della sua forza…”
“…
e a quel punto ci siamo trovati costretti ad usare
la fusione Metamor per sconfiggerlo”
concluse Goku, immerso nei ricordi
“A differenza mia o di Vegeta,
però, lui potrebbe aver continuato i suoi
allenamenti…”
“…
a dire la verità è un tenerone!”
ci rivelò Kairi,
divertita, la quale venne subito seguita da Emerald e Cristal.
“Aiuta
Lemo con gli orfani del nostro universo… e
gioca tantissimo con loro”
raccontò il maschio, rivelando anche “Io
e Cristal lo abbiamo aiutato tantissime volte, in
Orfanotrofio…”
“…
ha anche un figlio, adesso! Si chiama Paragas Jr.
ed è un birbantello!”
finì di raccontare Cristal “Io
ed Emerald
siamo i suoi padrini!”
[Bunseki
Analysis – BOKU NO HERO ACCADEMIA]
Sorrisi
davanti a quelle rivelazioni. Se quei due giovani si
fidavano ciecamente di quell’uomo, allora l’avrei
fatto anche io.
Iniziai
ad analizzare i corpi dei figli di Kairi. Come ci
avevano anticipato in precedenza, riuscivo a sentire il DNA Sayan con
molta
chiarezza.
Fu
un’altra scoperta a cogliermi completamente di sorpresa.
Sembrava impossibile, ma il genoma parlava chiaramente. Lasciai
momentaneamente
perdere. Ne avrei parlato chiaramente con il diretto interessato, senza
coinvolgere inutilmente gente estranea.
Come
se non bastasse, c’era un particolare che, in quei
pochi giorni dall’inizio del torneo, non avevo notato per
quanto riguardava un
altro partecipante.
“Io
vado!” esclamò subito Gohan,
preparandosi ad
uscire dall’edificio “Recupero Videl e mi
preparo per il match! Pan, rimani
con il nonno!”
“In
bocca al lupo, papà!”
“Stendili,
fratello!”
“Non
fatevi ammazzare! Mi raccomando, amore mio!”
“Siamo
tutti con te, Gohan!”
“So
che ci riuscirai, Gohan… fa vedere loro chi sei!”
Il
mezzo sayan, felice di quell’iniezione di fiducia,
andò
via, lasciando tutti noi completamente da soli. Senza degnarci di un
saluto,
anche Vegeta decise di lasciare la stanza, sicuramente per riprendere i
suoi
allenamenti in vista del suo match.
“Aaaaaahhhhhhh…
mi sa che dovremo iniziare a
prepararci anche noi!” affermò
Kairi, domandando ai suoi figli “Voi
cosa volete fare?”
“Rimaniamo
qui a guardare gli incontri… ci siamo
allenati duramente in questo mese!” la
rassicurò Cristal, con un
occhiolino, seguita da Emerald mentre loro madre uscì
tranquillamente da quella
stanza.
Era
palesemente chiaro che la situazione tra gli universi
uno e dodici si stesse facendo troppo seria per essere ignorata.
Inoltre, avevo
l’enorme sospetto che gli angeli stessero tenendo sotto
controllo la faccenda,
e che sarebbero intervenuti molto presto per scongiurare possibili
disastri.
“Allora
ci alleniamo anche noi!” affermò Iida,
uscendo assieme alla maggior parte dei suoi compagni di classe e di
tutti i
professori.
Solo
Midoriya, Ochaco, Bakugo e Shoto rimasero lì ad
assistere ai combattimenti.
“Andiamo
anche noi?” chiese Ran alle sue amiche.
“Io
e Marron vogliamo rimanere qui… magari troviamo
qualche spunto per imparare un’altra mossa!”
affermò subito Masumi,
facendo un rapido occhiolino alla sua ragazza, molto sospetto per i
miei gusti.
[Airhead
- BORUTO]
Quando
Ayumi, Ran e Kazuha uscirono fuori dalla stanza, le
due ragazze fecero un chiaro cenno sia ai due figli di Kairi che ai
quattro
rimanenti alunni della 1-A, i quali si avvicinarono a entrambe.
Quel
gruppetto iniziò a discutere e parlare in segreto di
qualcosa, senza considerarci nel loro discorso, e tanti di noi se ne
resero
effettivamente conto.
“Da
quando in qua quelli si parlano tra di loro?”
domandò Goten a suo padre, confuso, con
quest’ultimo che era altrettanto
incuriosito da quella faccenda.
Difatti,
si rivolse direttamente a Piccolo, domandandogli a
bassa voce.
“Ehi,
amico… potresti rivelarcelo? Sappiamo che, con
il tuo udito, puoi sentire tutto…”
“No…
se non vogliono parlarcene, non è affare nostro!”
“Uffa…”
“Lasciali
stare, Goku…”
affermò Jiren,
sorridendo vedendo quei giovani parlare e discutere tra di loro
“… se
fosse davvero qualcosa di importante, loro ce lo avrebbero
già detto…”
“…
e poi… se mai stessero parlando di una minaccia per
il torneo…” lo seguii a ruota
io “… e desiderano affrontarla
con
le loro forze, lasciaglielo fare! Questa occasione non serve a
dimostrare il
loro vero potenziale?”
Goku
non rimase così convinto dalla mia risposta, ma alla
fine fu sua moglie a rassicurarlo.
“Sta
tranquillo, amore… ci sarà modo e tempo per
capire di cosa parlano… magari stanno semplicemente parlando
di cose tra
ragazzi, giusto?”
“Giusto!”
aggiunse la piccola Pan, rimproverando suo
nonno “Non si origliano i segreti!”
Il
sayan, per fortuna, decise di lasciar perdere e si
rivolse nuovamente verso il tele-visore, abbracciando sua moglie Chichi.
“Accidenti!
Devo andare anche io!” esclamò
agitato Goten “Trunks mi ha detto che voleva
allenarsi su una nuova tecnica
per la Fusione!”
“Non
guardi il match di tuo fratello?” gli chiese
sorpresa Chichi, ricevendo come risposta dal figlio un saluto
frettoloso.
“C’è
lo streaming del canale anche sul cellulare! Io
vado!!!”
La
madre del mezzo sayan tirò un lungo sospiro, e dopo averlo
visto uscire dall’accademia esclamò, divertita.
“Come
no… perfino Pan sa che, in realtà, vuole vedersi
con una ragazza!”
“Una
ragazza?” domandò Brianne, sedendosi nel
posto
lasciato libero da Goten “Sapete già di
chi si tratti?”
“Ehm…
no… ha mollato la sua ex dopo che l’ha beccata a
sbaciucchiarsi con un altro. Questa dev’essere totalmente
nuova!”
Le
due donne iniziarono, come si diceva nel mio dialetto, a
‘commareggiare’, ovvero spettegolare sulla
possibile ragazza di Goten, mentre
io mi concentrai momentaneamente sugli adolescenti e sui discorsi che
stavano
pronunciando in grandissimo segreto.
Non
ero il solo. Ero convinto al cento per cento che anche
Piccolo e Jiren stessero tenendo d’occhio il loro battibecco.
Per mio conto, vi
stava Zero il quale si era avvicinato di soppiatto a tutti loro per
origliare
tutto.
Fu
proprio lui a farmi una rivelazione molto importante.
***
[Another Track 06
– BEST OST IN THE WORLD]
-
A
quanto pare, Peach ha trovato degli indizi su due possibili sospettati,
e ha
inviato a tutti i membri di quella cricca un messaggio. Ora ne stanno
discutendo animatamente… -
- Chi sarebbero questi
due? –
- Due
pezzi grossi dell’esercito di Hearts, incapaci per giunta.
Bear ed Himmur…
partecipano entrambi al Torneo! La situazione si sta facendo
più interessante
del previsto! –
- Cosa te lo fa credere?
–
- Questi
due facevano parte di un gruppo di mercenari molto violento, il quale
adesso è
legato indissolubilmente all’esercito di Hearts. Questi,
tuttavia, odiano il
regno di Hellsing, e intendono sfruttarlo per arricchirsi come ai
vecchi tempi.
Tuttavia, sono stati scoperti e rimproverati da Kairi e Dragon. Ma
dubito che
siano loro due a capo dei Cinque Saggi, e inoltre credo che questa
faccenda
esuli dal reale obiettivo di quel gruppo… qualcun altro tira
i fili di questa
setta, ne sono certo! –
- Scommetto
già che ti sei fatto un’idea, non è
vero?
–
Zero,
soddisfatto, iniziò a raccontarmi le sue deduzioni.
Come immaginavo, le sue ipotesi andavano di pari passo con le mie,
soprattutto
dopo la terribile scoperta che avevo fatto.
- Sai…
potrebbe davvero essere andata così…
però
questo non mi farebbe senz’altro piacere…
-
- Se
non fa piacere a te… immagina quanto potrà
piacere a quei poveri disgraziati!
Non hanno la benché minima idea di ciò che sta
per succedere al torneo… e ti
conviene tenere d’occhio tutti gli indiziati! Ho il sospetto
che Lilith
potrebbe approfittare di uno di loro… o qualcuno dei Deadly
Sins! -
- … molto
probabilmente sarà così… purtroppo
-
Con
un ultimo sguardo rivolto verso tutti quei ragazzi, io
presi una decisione.
- No. Lasciamo che siano loro ad
occuparsi di questa
faccenda. Sono grandi e vaccinati abbastanza per arrivare da soli alla
verità…
-
-
Augura
loro un in bocca al lupo! Ci resteranno tutti male quando capiranno
cosa sta
succedendo… -
***
“Già…
lo so…” ammisi io, sottovoce,
facendomi
notare sia da Piccolo che da Jiren.
Loro
stavano scoprendo quelle verità soltanto adesso, e non
conoscevano ancora tutti i dettagli. Se avessero voluto aiutare i
ragazzi, tuttavia,
nessuno glielo avrebbe impedito.
“A
proposito...” riprese a parlare Goku, stavolta con
tono molto serio “... avete notato il
comportamento strano degli angeli?”
Stavolta
tutti, perfino i ragazzi, si voltarono verso di
lui. Che storia era questa?
“Che
intendi, amore?” gli domandò Chichi,
stranita.
“Prima
di tele-trasportarci sul campo di battaglia,
l’angelo incaricato di farci da arbitro ha iniziato un
discorso molto...
insolito. Il succo del discorso, tuttavia,
era che non potevano
garantirci la certezza di una resurrezione, qualora fossimo morti”
No.
Le parole di Son Goku non mi piacquero affatto. Dovevo
trovare un’immediata risposta a quelle nuove domande, prima
che succedesse
qualcosa di irreparabile.
***
AI
[Door
of Truth – FATE OST]
Io
ed Ub ci stavamo esercitando nel controllo del KI, fuori
in cortile. Il Cellular Power aveva avuto un effetto straordinario sul
mio
corpo, ed ancora non riuscivo a credere a ciò che avessi
fatto.
Un
siero in grado di sbloccare il mio potere latente, senza
correre alcun rischio. Ora dovevo soltanto imparare a controllare
quella nuova
energia in modo da non distruggere il mio corpo come una stupida. Una
cosa,
però, dovevo constatarla. Non mi ero mai sentita
così potente in tutta la mia
vita.
“Ai…
e se andasse tutto storto?”
Ub,
ovviamente, lo aveva scoperto subito avendo i poteri
psichici di Buu. Ero riuscito a tranquillizzarlo, anche
perché non avevo
intenzione certamente di utilizzare la mia nuova creazione per scopi
malvagi.
La formula, inoltre, era al sicuro, all’interno di una Flash
Drive nascosta
dentro una mattonella della mia camera, sotto il letto. Non
l’avrei mostrata a
nessuno fino al termine del torneo. Nel frattempo, però, il
ragazzino aveva
deciso di allenarsi assieme a me, aiutandomi negli esercizi.
L’altra
persona che conosceva questa storia, ovviamente, era
Shinichi. Anche lui si era preoccupato tantissimo, ma aveva mantenuto
la parola
e aveva assicurato, a tutti gli altri membri della Sezione, che non ci
sarebbe
stato alcun pericolo per la mia vita. Tuttavia, ero convinta che
nessuno ci
avesse creduto fino in fondo.
L’ultimo
ad aver scoperto il mio segreto fu Piccolo Sen-Sei.
A differenza di tutti gli altri, però, lui mi aveva
sorprendentemente
appoggiato. Si fidava delle mie capacità e delle mie buone
intenzioni, e mi
aveva aiutato a controllare sufficientemente quel nuovo potere.
“Non
preoccuparti, Ub… non andrò oltre il limite! Ho
tutto tranne che intenzione di restarci secca, in questo torneo!”
rassicurai nuovamente il mio nuovo amico, con un occhiolino.
“Guarda
un po’ chi si rivede…”
Chiusi
gli occhi e digrignai i denti, inferocita.
Avevo
tutto tranne che intenzione di parlare con quel
farabutto.
“Gin…”
Ub
per proteggermi si piazzò davanti a me, ma io lo invitai
a non fare stupidaggini, trattenendolo dalla spalla. Non dovevamo
essere così
idioti da cadere nel tranello.
“…
vedo che ti stai facendo una nuova vita, piccola
Shiho… ah, già… adesso tu sei Ai
Haibara”
“Bando
alle ciance, Gin. Cosa vuoi?”
L’uomo,
con un sospiro apparentemente arrendevole, decise di
sedersi sull’erba, prendendo una sigaretta dal pacchetto
dentro la sua tasca ed
accendendola con i suoi nuovi poteri. Era già dal mio primo
scontro contro di
lui che avevo notato quel piccolo particolare, ovvero due nuove mani
robotiche.
Chissà quando aveva perso quelle vere...
...
avrei stretto immediatamente la mano all’autore di
tale gesto!
“Niente
in particolare… volevo soltanto parlarti un
po’. E’ passato così tanto tempo da
quando fuggisti dall’Organizzazione, ma
dimmi… che effetto ti fa sapere che il gruppo Karasuma, i
committenti del
lavoro dei tuoi genitori, coloro che ti hanno permesso di sfruttare il
tuo
geniale cervello… coloro che ti hanno insegnato come va il
mondo… siano spariti
per colpa tua e dei tuoi compari?”
“Un
effetto stupendo… quasi stupefacente, aggiungo.
Per anni mi avete fatto paura, ma sono cresciuta e sono diventata
più forte, superando
tutti i miei limiti… ora, quando ti guardo, non riesco a non
pensare a quante
altre minacce, persino maggiori di te, esistano in tutto
l’universo. Non
l’avresti pensato nemmeno tu, un anno fa… dico
bene, Gin?”
“Non
lo nego…” fu costretto ad
ammettere lui,
prima di rivolgersi a me con una freddezza che mai e poi mai mi sarei
aspettato
da parte sua.
[Kishi
Ou No Hokori – FATE OST]
“Shiho…
perché non me l’hai mai detto?”
Sapevo
perfettamente di cosa stava parlando. Quindi alla
fine l’aveva scoperto per davvero. Avrei preferito, con tutto
il mio cuore,
tenerlo all’oscuro di quel segreto per il resto della sua
vita ma ormai era troppo tardi.
“Tu
mi hai stuprata, Gin, assieme a quell’altro porco
di Beer. Sono rimasta incinta a soli quindici anni per colpa
tua… mi hai ingannato
con i tuoi modi gentili, e ci sono cascata in pieno. Perché
avrei dovuto
parlartene? Per abortire e per tornare a essere la tua puttana? Nemmeno
per
scherzo… nonostante ciò che mi hai fatto, io non
avrei messo alla gogna una
povera bambina, anche se fu il frutto di una violenza carnale. Tu lo
sai
perfettamente, Gin… sapete perfettamente come mi avete
ridotta, in quel
laboratorio!”
Mi
resi conto che Ub era visibilmente più nervoso del
solito, e subito mi accinsi a stringergli la mano per tranquillizzarlo.
Non
avevo paura di Gin, non più. Se voleva soltanto
parlarmi, era libero di farlo, ma se avesse commesso una sciocchezza
allora ne
avrebbe pagato le conseguenze.
“…
io non ti avrei mai chiesto di abortire, Shiho…”
Ci
misi quasi un minuto buono per comprendere quelle parole
in pieno. Lo shock era stato troppo forte. Era impossibile. Non potevo
aver
sentito quelle parole provenire dalla sua bocca.
“Io…
io non ci credo…”
“Lo
so… non mi pento di ciò che ti ho fatto, quel
giorno. Io ti bramavo, Shiho, più di ogni altra cosa al
mondo.
Mi hai reso un
folle, Sherry. Non eri soltanto la ragazza più bella che
avessi
mai visto. Eri
la più intelligente, matura... ma soprattutto la
più
spietata tra tutte le donne di questo pianeta. Avevi carattere
per rimanere con noi. Saresti diventata la criminale più
ricercata di tutti i
tempi…”
“…
ci sono andata vicino, per colpa vostra…”
“…
ma non al prezzo di una neonata innocente”
Incredula
davanti a quelle parole, lui mi rivelò.
“Io
non ho realmente il sangue del clan Zaraki. Sono
stato adottato da mio padre, tanto tempo fa. Mia madre ha provato a
crescermi e
condurmi sulla retta via. Ho ricevuto un’istruzione, degli
amici… affetto. In
età da liceale, però, è cambiato
tutto. Mio padre si è ammalato di tumore, e ha
cominciato a crescere me e mia sorella personalmente. Uno tra noi due
avrebbe
dovuto prendere il suo posto al comando del Clan. Ovviamente mia madre
non
prese bene quella decisione…”
Ub,
improvvisamente, iniziò a tremare come un matto. Lui
poteva leggere i ricordi di Gin e poteva sentire se fosse tutto vero o
no. Da
come stava reagendo, il passato di quel criminale non doveva essere
stato così
bello.
“…
quando mia sorella mi rivelò, in lacrime, della
morte di nostra madre, mi crollò il mondo addosso. Lo
ammetto. Fu da quel
giorno che io e Urahara perdemmo la retta via e iniziammo a seguire gli
ordini
di nostro padre di nostra spontanea volontà. Molto presto
arrivò il giorno
della scelta. Tra me e mia sorella, alla fine, venni scelto io.
Un’ora prima
della cerimonia d’iniziazione, però, curiosando
tra le carte di mio padre, trovai
un documento nel quale scoprii la verità. Papà
aveva soffocato mia madre nel
sonno ed aveva costretto i medici a mentire e creare una falsa
autopsia. Non
ebbi nemmeno il tempo di raccontare la verità a mia sorella.
Quando mi ritrovai
di fronte a quel verme, presi la mia Beretta per la prima volta nella
mia vita
e sparai un colpo in sua direzione. Il proiettile perforò da
parte a parte il
suo corpo. Io fuggii da casa mia, mentre mio padre finì
all’ospedale. Era
ancora in coma, fino a qualche giorno fa… poi i Deadly Sins
hanno fatto piazza
pulita, da quello che so…”
“Perché
mi stai raccontando tutto questo?”
Gin,
dopo aver tirato un lungo sospiro, mi rivelò
un’altra
verità.
“Dopo
la fine di questo torneo… io intendo costituirmi
e pagare per tutti i crimini che ho commesso, qualunque cosa accada da
ora in
avanti”
Il
mio cuore smise improvvisamente di battere.
[The
Birth of Fairy Tail – FAIRY TAIL]
Cosa…
lui voleva… lui voleva costituirsi?
“Ma…
ma perché?”
La
sua fredda risata non mi impedii di riformulare la
domanda.
“Gin…
perché costituirti? Ti conosco troppo bene… tu
saresti in grado di fuggire da qualsiasi parte, senza essere scoperto!”
“Shiho…
tu non mi conosci affatto” insistette
però Gin, domandandomi “Tu
conoscevi questa parte del mio passato? No…
non l’ho mai raccontata a nessuno, nemmeno ai MIB. Il Gruppo
Karasuma non
esiste più, e della Yakuza sono rimasti soltanto i Nove
Angeli della Morte,
come si fanno chiamare adesso. Non puoi sapere che entrai
all’interno di quell’Organizzazione
soltanto per salvarmi da morte certa, cambiando nome ed aspetto. Non
puoi
sapere che, molti anni dopo, provai a raccontare la verità a
mia sorella… e non
puoi immaginare la mia delusione quando ho scoperto cosa ormai fosse
diventata.
Mi ero arreso, quando ti ho conosciuto, Shiho. Il Gin del passato non
ti
avrebbe mai stuprato… ma quello di adesso è un
mostro che ha compiuto troppi
errori, e purtroppo non posso rimangiarmi ciò che ho provato
in quella sola
ora. Mi hai completato, Shiho Miyano… per una sola, semplice
ora tu sei stata
in grado di farmi provare anche dei sentimenti che pensavo non
esistessero più.
Se tu non te ne fossi andata via, quel giorno… io non avrei
mai permesso loro
di farti alcun male…”
“Gin…
tu sei pazzo…”
“Lo
so… lo sono diventato a causa delle mie azioni…
nemmeno io so cosa sono diventato. Non bastano le parole stupratore o
assassino
per descrivermi. Ora come ora, sono semplicemente un relitto,
Shiho… una
barchetta che ha affrontato mille tempeste ma ormai incapace di
navigare oltre.
Quello che tu hai sempre conosciuto, Shiho, era la parte peggiore di
me… quello
che ti ho fatto era l’unico modo con il quale sono riuscito a
lasciarti un
ricordo di me, una parte della mia anima. Che a te piaccia o meno, ora
noi due
siamo connessi nel bene e nel male. Tu hai visto solo il lato peggiore,
Shiho,
perché avevo perso tutto e non credevo di potermi rialzare.
Tu, però, mi hai
lasciato senza parole…”
Una
lacrima. Sul volto di quello che credevo un mostro, era
scivolata una lacrima la quale cadde sul suo ginocchio.
“…
nonostante il mondo ti sia letteralmente crollato
addosso, tu sei riuscita a rialzarti e a ricostruirti la tua vita. Dopo
quello
che ho scoperto di Helena… dopo quello che ho scoperto su te
e Shinichi Kudo…
dopo tutto questo, ho capito la verità. Tu sei tale e quale
a mia madre, Shiho
Miyano. Tu hai la sua stessa forza d’animo. Io ti cercavo
perché mi rifiutavo
di lasciarti al tuo destino. Se non avessi scoperto tutto questo, io
non ti
avrei mai dato una reale mano e non me la sarei mai data a me
stesso… ma ora
che riesco a leggere perfettamente la mia anima, so cosa fare e non mi
fermerò
davanti a niente e nessuno…”
“Gin…
mi stai facendo paura… cosa… cosa vorresti
fare?!”
Il
criminale fece il gesto che mai e poi mai mi sarei
aspettato facesse in tutta la mia vita. Dalla tasca del suo giaccone
nero,
cacciò fuori la sua Beretta e me la gettò davanti
ai miei piedi con le sue mani
di metallo. Quell’arma che era sempre stata il simbolo della
sua criminalità,
adesso, si trovava lì, per terra, e potevo tranquillamente
prenderla.
“Mi
arrendo, Shiho. Non
voglio più seguirti o farti
del male… tu ed Helena non meritate di sopportare il mio
dolore. Hai vinto
tu. Mi faccio da parte…
per sempre!”
Sulla
Beretta, iniziarono a cadere delle gocce d’acqua…
…
stava piovendo? No, c’era il sole…
…
no…
…
quelle erano lacrime…
…
erano le mie lacrime.
“Signor…
signor Gin…” gli
domandò
improvvisamente Ub, confuso “…
ma allora… ma allora cosa le succederà?”
“Semplicemente
verrò condannato, mio giovane ragazzo…
passerò il resto della mia vita mortale in prigione, come
è giusto che sia per
i crimini che ho commesso, oppure, come è più
prevedibile, verrò giustiziato.
Non sono come la tua amica… io ho scelto deliberatamente di
uccidere o di fare
del male, e devo scontare una pena per ciò che ho fatto!”
“Io…
io credo non debba farlo per sempre…”
Anche
io mi voltai verso di lui, confusa. Di cosa stava
parlando, Ub?
“Vede,
signore… mio padre è un cyborg. Era stato
costruito per sterminare l’intero pianeta, e lui ha ucciso
una persona. Però…
poi ha anche conosciuto mia madre, ed ha imparato dai suoi errori. Non
solo… io
ero un demone, nella mia vita precedente, ed ho fatto esplodere questo
pianeta…
nonostante tutto io sono ancora qui, e sto imparando dai miei
errori…”
[Comet
– NARUTO]
Un
angelo.
Ub
era un santo sceso dal cielo.
“Ragazzo…
io non sono così fortunato come voi…”
“Ti
perdono”
Fu
Gin, stavolta, a rimanere completamente senza parole. Era
talmente scioccato che la sua sigaretta gli cadde dalla bocca,
sull’erbetta. Io
mi avvicinai a quell’uomo, senza più alcuna paura,
e la spensi con il tacco del
mio piede.
“Hai
ragione. Tu sei pazzo, Gin. Tutti i tuoi crimini ti
hanno fatto diventare il mostro che, per anni, ha tormentato i miei
sogni e la
mia vita… ma ho incontrato mostri più forti di
te… alcuni li ho perfino
sconfitti… altri li ho addirittura compresi. Sai…
fu Hunter Warrior a togliermi
Helena dalle braccia. Esatto… è stato il mio
fratello adottivo. Se non fosse
stato per lui, lei adesso non sarebbe felice… io non sarei
felice… e forse tu
non avresti cercato di redimerti. D’accordo. Se è
il mio perdono che cerchi,
allora lo hai ottenuto. Non mi importa se ti farai arrestare o meno, se
fuggirai da Tokyo o se rimarrai qua… io non ho
più paura di te e non l’avrò mai
più”
Eccola.
Un’altra lacrima. Ero riuscita nuovamente
nell’impresa di spezzare la sua maschera impenetrabile.
“In
tanti hanno ottenuto una seconda possibilità…
perché
non dovresti averla anche tu?” conclusi io,
asciugandomi le lacrime e
afferrando definitivamente la pistola di quel criminale.
Quell’oggetto
non meritava più di esistere. Lo sbriciolai
davanti ai nostri occhi, con le mie mani. La Beretta del sicario non
esisteva
più.
Con
un cenno del capo, invitai Ub a seguirmi e decisi di
andarmene da lì.
Gin,
però, non aveva finito.
“Arresta
mia sorella”
Io
mi fermai nuovamente, voltandomi verso di lui, il quale
si asciugò il viso e continuò, con sguardo fisso
in basso.
“Io
non posso più far niente per salvarla. Niente. Urahara
non mi crede più. Non credeva nemmeno nelle carte che le ho
mostrato. L’unica
alla quale posso chiedere una mano sei tu. Arrestatela. Impeditele di
commettere altri crimini! Io non ho più il potere per
farlo… ma la Sezione può
farlo! Mettete fine a questa storia una volta per tutte!”
Il
primo gesto istintivo che mi venne da fare fu quello di
guardare il cielo. Non c’era nemmeno una nuvola su di esso.
La
mia anima, in quel momento, la sentivo esattamente così.
Pura, libera da ogni pensiero negativo.
“Non
c’era bisogno che mi pregassi in quel modo… lo
avremmo fatto comunque!”
Detto
ciò, io ed Ub ci allontanammo da quell’uomo senza
voltarci più. Non mi importava più se fosse
scoppiato definitivamente a
piangere o se si fosse semplicemente alzato.
Avevo
vinto. La ragnatela si era divelta. La tarantola non
mi aveva mangiato. Ero sopravvissuta ed avevo sconfitto le mie paure.
Avevo
vinto.
“Ai…”
Era
la voce di Shinichi. Anche lui stava passeggiando nel
cortile e si era reso conto subito della nostra presenza.
“Ai!
Sei qui!”
Erano
arrivate anche Ran, Kazuha ed Ayumi, le quali avevano
capito subito che qualcosa non andava come al solito.
Non
riuscii più a trattenermi. Quel pianto liberatorio mi
uscii di getto, senza alcun freno, ed Ub mi strinse con forza sul suo
petto,
donandomi il conforto che tanto cercavo.
Non
erano più lacrime di dolore…
…
tutt’altro…
“Hai
vinto, Ai… avete vinto…”
comprese Ub, lasciando che il mio viso
inumidisse il suo, mentre tutti gli altri miei amici si avvicinarono a
me per
riempirmi ancora più d’amore.
Avevo
vinto, Akemi…
Avevo
vinto, mamma... avevo vinto, papà…
…
ho vinto.
L'ho
sconfitto per sempre.
***
MIDORIYA
[Jiren’s
Theme – DRAGON BALL SUPER]
Tornai
sul pianeta Terra, stanco e stremato dopo aver
passato il mio turno.
Mi
ero ritrovato contro guerrieri potentissimi, più di
quanto potessi immaginare. Se non fosse stato per l’aiuto
della mia compagna di
classe, Momo Yaoyorozu, non sarei mai riuscito a superare quella prova.
Avremmo
tanto voluto che, assieme a noi, passasse anche Honey Lemon, ma un
combattente di nome
Sonic era riuscito a buttarla fuori dal ring come ultima eliminata.
Avrebbe
sostenuto il match di recupero, poco male.
Mi
incamminai con decisione verso la Sala Comune, dove era
presente l’unica tv del nostro dormitorio, per assistere a
tutti gli altri
combattimenti della Seconda Fase. Con mia grande sorpresa, non ci stava
nessun
altro al suo interno se non un personaggio molto singolare, che avevo
avuto il
piacere di conoscere da poco.
“Immaginavo
di rivederti qui, Izuku…”
“E’…
è una buona cosa?”
“Sei
un perfezionista, esattamente come me” mi
rispose Jiren, con un sogghigno “Quando hai
di fronte un avversario,
cerchi sempre di studiare tutti i suoi punti di forza o di debolezza,
soprattutto se esiste un’alta probabilità di
doverlo affrontare. In uno scontro
tra eroe e villain, però, questa possibilità non
ti verrà mai concessa o
perdonata… sapresti dirmi il perché?”
“Io…
io credo perché la priorità, in quel caso,
sarà
sempre la sicurezza e la salute dei cittadini che stai proteggendo”
risposi io, leggermente imbarazzato “Quando
un cattivo prova a commettere
un crimine, non devi avere alcun attimo di tentennamento…
questo mi hanno
insegnato alla ‘U.A.’. E’…
è giusto?”
Jiren,
soddisfatto, fece un chiaro cenno di assenso con la
testa.
Avevo
sentito un gran bene di quel guerriero. Nel suo
universo era l’eroe più potente, popolare e
rispettato, così come lo era stato
All Might prima di dover appendere il costume al chiodo. Vederlo
interessarsi
così tanto a me non faceva altro che riempirmi
d’orgoglio.
“Quindi…
se dovesse accadere qualcosa di grave nelle
indagini segrete che state svolgendo… tu saresti pronto
anche a dare la vita,
giusto?”
“Ce-cer…
UN MOMENTO?! COME L’HA SCOPERTO?!”
Sconvolto,
saltai in aria e cercai di trovare una scusa, ma
iniziai a balbettare come un coglione e mi zittii istantaneamente,
rosso di
vergogna. Per tutta risposta, l’alieno mi invitò a
sedermi sul divano, di
fianco a lui, e mi rivelò.
“Un piccolo
consiglio, giovane eroe apprendista… esistono
persone con un udito molto più
sviluppato del tuo, in grado di percepire ogni suono anche a chilometri
di
distanza, come il sottoscritto. Altri possono perfino controllare le
vostre
tele-comunicazioni private, come una certa Gluttony… il
Torneo del Potere è una
guerra non solo di forza, ma anche di strategia, e vi troverai
avversari di
ogni genere… mantenere un segreto simile sarà
molto difficile, tra queste mura!”
Abbassai
il capo, sconsolato. Jiren non aveva tutti i torti.
Avevamo commesso un errore molto grave e dovevamo fare più
attenzione la
prossima volta.
“Tranquillo… non
hai nulla di cui preoccuparti, al momento. Sappi che i Pride
Troopers e le
Palle di Fuoco Kamikaze stanno svolgendo indagini segrete su tutti gli
universi, per capire se vi sia qualche criminale che punta a farci del
male in
questo Torneo del Potere. Per questo, con l’obiettivo di
facilitarvi il
compito, abbiamo deciso di affidarvi queste”
Il
grigio, con mia grande curiosità, mi affidò una
strana
capsula, molto simile a quelle che utilizzavano Bulma ed i suoi
scienziati.
Cosa ci dovevo fare con quella?
“E’
molto semplice da utilizzare” mi
spiegò
velocemente lui “Dovrai entrare dentro la
tua camera e attivare la
capsula davanti alla tua porta. Fallo domani sera, verso le ventuno!
Invita
anche tutti i tuoi compagni, mi raccomando! Grazie a questa, potrete
avere
delle riunioni segrete senza farvi beccare, con la presenza perfino dei
Pride
Troopers e delle Palle di Fuoco Kamikaze”
“Dice
sul serio?! E’ davvero possibile?!”
Jiren
annuì con il capo, descrivendomi l’oggetto che
avevo
in mano.
“Sì.
E’ un tele-trasportatore che vi permetterà di
raggiungere la base segreta del nostro universo. Abbiamo deciso di
fidarci completamente
di voi. Puntiamo a comprendere cosa stia succedendo in quegli universi,
anche
perché, da quello che abbiamo scoperto, potrebbe trattarsi
di una faccenda più complicata
del previsto. So che avete intenzione di compiere
un’operazione di spionaggio tra i Cinque
Saggi… vogliamo darvi appoggio e prepararvi al meglio per
una missione simile”
Iniziai
seriamente a preoccuparmi. Se anche personaggi
illustri di altri universi si stavano muovendo per comprendere le
problematiche
dei Regni di Hearts ed Hellsing, allora la situazione era molto critica.
“E
a parte la vostra indagine... io ne sto svolgendo una
in privato, da solo. Quello che ti sto per rivelare non deve uscire
fuori da
questa stanza, ma...”
Jiren
si girò da una parte e dall’altra, per capire se
fossimo spiati. Quando si rilassò, decise di dirmi la
verità.
“I
partecipanti del quinto e dell’ottavo universo non mi
convincono per niente. Stanno indagando su qualcosa, ma non riesco a
comprenderlo. Inoltre, sono andato a parlare con Arack e
Liquir per capirci
di più... e ho scoperto che ci sono degli infiltrati tra di
essi! Gli Hakai-Shin
stanno già indagando per scoprire chi siano. Ciò
che è certo è che, tra i
partecipanti del quinto e dell’ottavo universo, alcuni non
fanno parte nè
dell’uno e nè dell’altro, al cento per
cento!”
“Dice
sul serio?! Ma noi...”
“Lo
so... ma non so ancora chi siano. Dobbiamo
continuare le indagini per capire di chi si tratta. Se ci saranno delle
novità,
ve le farò sapere”
La
mia lamentela era più che giustificata. Tra coloro che
stavano indagando sulla situazione dei regni di Hearts ed Hellsing,
c’erano
anche membri di entrambi gli universi elencati da Jiren. I problemi si
stavano
accavallando l’uno sopra l’altro.
“Per
il resto… come ti sono sembrati gli scontri, fino
ad ora?”
Non
mi aspettavo mi facesse una domanda così aperta, lo
ammetto, soprattutto dopo quegli argomenti leggermente spinosi. Decisi
comunque
di appoggiarlo e di raccontargli tutte le mie impressioni sulla Seconda
Fase e
su coloro che l’avevano superata.
Come
era prevedibile, gran parte dei miei amici, sia nuovi
che vecchi, erano riusciti a passare il turno. Solo pochi guerrieri,
però mi
avevano lasciato letteralmente a bocca aperta.
Della
prima giornata, i guerrieri che avevano passato la
Seconda Fase e che mi avevano impressionato furono quattro, ovvero
Saitama,
Edward Malfoy, Ai Haibara e Peach. Non erano stati i più
forti dei loro turni,
ma di certo avevano attirato il mio occhio per alcuni particolari molto
interessanti.
Il
primo aveva eliminato tutti i suoi nemici con un semplice
pugno, inclusa la figlia di Mr. Satan, ed ero convinto non avesse
utilizzato il
massimo della sua potenza.
Il
secondo, invece, mi aveva colpito per il suo modo di fare
e per il suo stile di combattimento; se, all’apparenza, quel
cyborg appariva
come un vero perditempo, in battaglia si trasformava nel peggior
avversario con
cui avere a che fare. Imprevedibile, beffardo nei confronti dei suoi
nemici,
era tornato in accademia senza nemmeno un grammo di polvere sulla sua
uniforme,
e questo particolare non era da sottovalutare.
La
piccola Ai, invece, era stata a dir poco strepitosa; chi
se lo immaginava fosse così forte! Perfino le sue amiche
erano rimaste
sbigottite di fronte a tutti i suoi miglioramenti! Ora capivo
perché lei era
stata assunta nella Sezione Anti-Mafia di Tokyo alla sua
età.
Peach,
invece, aveva
un potere molto simile a quello di
Mirio, ovvero rendersi intangibile a qualunque oggetto toccasse, anche
il
pavimento. A differenza del mio compagno d’istituto,
però,
Peach poteva perfino
mutare il suo corpo a seconda del materiale in cui si immergeva. Questa
capacità le permise di vincere la Seconda Fase senza subire
un
graffio, dato che la pietra formante il ring fosse composta da
Katchin-Katchin, l'elemento più duro dell'intero universo.
Con
il
suo incontro capii perché lei venisse così ben
tenuta in
conto da Lord Freezer
e perchè fosse stata nominata da poco il Generale del suo
esercito.
Della
seconda giornata, invece, ero rimasto senza parole
davanti a tre guerrieri in particolare.
La
prima era stata proprio la mamma di Emerald e Cristal,
ovvero Kairi. Nonostante le sue disabilità, era riuscita a
combattere alla pari
contro un Dio della Distruzione come Belmod, mettendolo perfino in
difficoltà.
L’altro
guerriero dalle incredibili capacità si era rivelato
Junion Polfems. Dentro al suo corpo, infatti, possedeva il potere di
nove
entità chiamate Cercoteri, ed il suo occhio gli permetteva
di avere capacità
uniche come prevedere i colpi degli avversari, tele-trasportarsi da un
punto
all’altro del ring o via dicendo.
L’ultimo
guerriero, infine, era stato Alucard, il vampiro
del primo universo; non c’erano parole per descrivere il
potere di quel mostro,
lo giuro.
[Soundtrack
5 – DRAGON BALL GT]
“Devo
ammetterlo… non mi aspettavo avresti tenuto
conto di questi guerrieri…”
ammise Jiren, ridendo ed alzandosi dal suo
posto “D’altronde, quelli che mi hai
elencato possono diventare le vere
sorprese di questo torneo… e grazie per le descrizioni
dettagliate, aggiungo!
Sei in gamba nelle analisi… più di quanto tu
creda!”
“Lei…
lei non rimane qui a vedere gli ultimi scontri
di oggi?”
“No,
ragazzo. Ho un impegno ‘improrogabile’ al quale
voglio partecipare. Continua pure ad osservare gli scontri! Ci vediamo
stasera!”
Detto
ciò, l’alieno uscì fuori dalla stanza e
mi lasciò
completamente da solo, immerso nei miei pensieri. Non mi aspettavo che
Jiren ed
i suoi amici volessero aiutarci, dovevo essere sincero. La storia
riguardante
le indagini personali dell’alieno mi avevano leggermente
preoccupato, ma se ci
fossero state delle novità io sarei stato il primo a
ottenerle.
“Ehi,
Deku-Kun… ho visto l’incontro sul cellulare! Sei
stato grande!”
Era
lei. Il suo sorriso mi aveva lasciato completamente
senza fiato, come sempre.
“Ciao,
Ochaco-Chan!” la salutai io,
lasciandola sedere affianco a me, sul divano “Grazie!
Sono sicuro che
anche tu riuscirai a passare il…”
[Pain’s
Theme – NARUTO]
“Guarda un
po’ chi si rivede… la coppietta
di fidanzatini…”
Sia
io che la mia ragazza diventammo pallidi come lenzuoli.
No…
non lui…
“N-Nnoitra…”
“Che piacere
rivederti, puttanella…”
ci salutò lui, mettendosi proprio in mezzo a noi e cingendo
le spalle di Ochaco
con il suo braccio, con veemenza “… ti
sarai già stufata di
quest’incapace, non è così?”
“Va-vattene…
lasciaci in pace…”
iniziò a
balbettare la mia ragazza per la paura.
“Dopo la
bastardata che avete fatto? Puoi
scordartelo, piccina! Sono venuto qui per darti un…
consiglio…”
la avvertì lui, con sguardo famelico “Buttati fuori
dal ring
alla prima occasione, o ammazzati dopo aver concluso la seconda
fase… perché se
passerai alla prossima, io farò in modo di capitare contro
di te... e giuro,
su tutti i Demoni del mio mondo, che preferirai bruciare
all’inferno per
l’eternità!”
“NO!”
Avrei
voluto fare qualsiasi cosa, ma l’aura terrificante di
quel mostro mi aveva paralizzato con la forza, senza che nessuno dei
due
potesse far nulla…
Qualcuno
ci aiuti...
“Inutile provare
a sfuggirmi, bocconcino…
hai voluto provocare un demone, ed ora ne pagherai le conseguenze”
insistette lui, iniziando a muovere le sue mani verso zone del corpo di
Ochaco
che lei non avrebbe mai concesso di sua spontanea volontà
“Non
ho letto alcuna regola, riguardante il torneo, che mi impedisca di
ottenere il
tuo corpicino da urlo durante l’incontro... uno spettacolo
indimenticabile in
diretta universale! E’ una vendetta più che
sufficente, non trovi?”
Le
lacrime di Ochaco furono atroci da sopportare.
Qualcuno
ci aiuti!
“Tu…
lascia
andare quella ragazza!”
Ochaco
venne improvvisamente liberata dalla morsa di quel
giovane, e si gettò con veemenza tra le mie braccia,
cominciando a
singhiozzare.
Riconobbi
all’istante il nostro salvatore. Era un Dio della
Distruzione, a giudicare dal suo abbigliamento. Aveva uno strano
aspetto,
infatti era tutto ricoperto di peli. Si chiamava Iwne, se ricordavo
bene.
“Coraggioso ad
affrontare un Demone, sir
Iwne del primo Universo!”
“Dici
bene, Greed… tu sei un semplice demone… non hai
la stessa potenza della tua sovrana. Se provi ad attaccare di nuovo
qualche
mortale, non mi farò problemi a cancellarti… puoi
starne certo, carogna!”
“Facendoti
eliminare dal Torneo?”
Il
palmo di Iwne puntato verso il suo bersaglio fu una
risposta chiara ed esplicativa per Greed.
“Se
i Due Zeno e il Sommo hanno cambiato i loro piani,
è con lo scopo di uccidere qualcuno di voi prima della
finale... anche un
neonato ci arriverebbe. Io non posso usare l’Hakai durante i
miei incontri...
ma qui, dentro la U.A., i miei poteri sono ancora attivi! Se per
ucciderti
dovrò pagare pegno con l’eliminazione dal torneo...”
Una
sfera violacea apparve davanti al suo palmo, e ciò fece
indietreggiare Greed.
“...
allora sarò più che felice di disgregarti davanti
agli occhi di quei ragazzi! Cosa ne dici, Greed... ti va di abbandonare
questo
mondo?”
Il
Demone Puro, davanti a quella minaccia, decise di lasciar
perdere e preferì abbandonare la stanza. Questo lo fece,
tuttavia, dopo aver
rivolto un’ultima frase alla mia ragazza.
“Stavolta quella
palla di pelo ti ha
salvato, mia cara Ochaco… la prossima volta non ti
andrà così bene! La tua
condanna è già scritta... parola di Greed!”
Alla
fine quel mostro ci lasciò davvero. Se fosse entrato un
minuto prima o un minuto dopo, non avrebbe provato a minacciare sia me
che
Ochaco.
Non
ci voleva un genio per capire che l’avesse fatto
apposta. Aveva atteso che Jiren andasse via per provocarci. Sapevamo
perfettamente il motivo dietro la sua rabbia. Avevamo scongiurato il
loro malefico Piano
Inglobamento, col quale avrebbero assunto abbastanza energia da
contrastare
tutti noi.
Era
partito tutto dal mio desiderio di incontrare nuovamente
Uraraka. Nel momento in cui avevamo spezzato il loro ingranaggio,
eravamo
finiti sulla loro lista nera. Ochaco era al sicuro, adesso, ma non
potevamo
controllarla ventiquattr’ore su ventiquattro, non se a darle
la caccia dei mostri come i Deadly
Sins.
“Rimarrò
io con voi, per sicurezza! Non preoccupatevi.
Quel demone non vi farà del male fin quando sarò
io presente!”
Iwne,
per fortuna, ci tranquillizzò quanto bastasse per
farmi tirare un sospiro di sollievo.
“Gra-grazie,
signore… sniff…” lo
ringraziò
Ochaco, ancora scossa ma leggermente confortata.
“Ve
lo devo…” ammise Iwne,
rivelandoci “…
io e Geene siamo i veri mandanti della vostra missione,
d’altronde!”
Sia
io che Ochaco rimanemmo a bocca spalancata.
Cosa?
Lui sapeva tutto?!
“E’
partito tutto da un ordine di noi Hakai-Shin.
Vogliamo scoprire cosa sta succedendo nei nostri regni, prima di
intervenire
personalmente!” ci spiegò la
divinità, sedendosi di fianco a noi prima di
continuare “Queste indagini, a dire la
verità, vanno avanti da un mese
circa, ma i nostri agenti ci hanno sempre detto che va tutto bene, che
non ci
sono problemi di alcun tipo tra il Regno di Hearts e quello di
Hellsing…”
“Allora
perché non volete indagare con i vostri
angeli?” chiesi io, stranito.
Ero
certo che, con il potere dei loro assistenti, gli
Hakai-Shin potessero risolvere il caso molto più
tranquillamente e facilmente.
“Perchè
è da giorni che gli Angeli non ci rivolgono
più la parola! Sembrano agitati... come se stesse per
succedere qualcosa di
terribile! Quando ho provato a parlare col mio, mi ha ordinato di non
intromettermi,
perchè altrimenti ci avrei rimesso le penne! Non ci sto
più capendo nulla!”
Rimanemmo
stupefatti dalle verità sorte dalla bocca di quel
Dio. Iwne era senza ombra di dubbio un Hakai-Shin molto più
saggio e
rassicurante rispetto a Beerus o Champa, ma vederlo in preda ai dubbi
non ci
rasserenava certamente.
“Avete
provato a parlarne con il Sommo Sacerdote? Lui
potrebbe sicuramente spiegarvi la situazione”
provai a suggerirgli io,
ricordandomi del ruolo di super-visore condotto dall’angelo
protettore degli
Zeno-Sama.
“Ci
ha detto di non preoccuparci, che il Torneo sta
andando esattamente come previsto...”
dichiarò Iwne, tirando un lungo e
scoraggiato sospiro “... se lo dice lui possiamo
credergli, ma gli Angeli
continueranno a non raccontarmela giusta, ora più che mai!”
Dopo
aver detto ciò, la Divinità ci propose.
“A
proposito… mentre osserviamo gli altri incontri, vi
va di sentire un po’ di storie riguardanti il mio Regno e
quello di Hearts?
Potrebbero rivelarsi utili per le vostre indagini!”
Incuriositi,
sia io che Ochaco accettammo senza remore, sia
per nostra curiosità, sia per scacciare dalla mente i
precedenti attimi di
terrore appena vissuti con Greed. Avevamo molte domande da porre
all’Hakai-Shin, e iniziammo a discutere allegramente proprio
mentre il
ventiduesimo match della Seconda Fase stava per iniziare. Quanto era
avvenuto
con il demone dell’avidità divenne un lontano
ricordo.
***
Questo capitolo si conclude con tantissimi altri dubbi e domande in merito alla situazione Cinque Saggi. E non solo... il comportamento degli Angeli sta cominciando ad insospettire tutti quanti!
Nel mentre, Ai è riuscita ad affrontare Gin... a parole, vero, ma ce l'ha fatta. Ha sconfitto il fantasma del suo passato! Quanti di voi se lo sarebbero aspettato?
Ed eccoci qui, ancora una volta, al termine di un altro capitolo. Io sono riuscito a calmare tutti coloro che sono morti, solo dopo aver fatto leggere loro in anticipo il prossimo capitolo...NEJIRE - BUAAAAAAAAAAHHHHHHHH! COME HA POTUTO, AUTORE?!
MIRIO - QUESTO... sigh... QUESTO E' DAVVERO TROPPO DA SOPPORTARE... sigh... BUAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH... NON RIESCO A SMETTERE DI PIANGERE!
SCONOSCIUTO - Ehm... era davvero necessario?
AUTORE - Credimi... se non l'avessi fatto, quei due e tutti gli altri ci avrebbero ammazzati! Tu preparati per la tua comparsa! E' il momento di far vedere a tutti chi sei davvero... VILLAIN PRINCIPALE!
Ebbene sì. Il prossimo capitolo concluderà la terza parte della nostra storia, e vi posso assicurare di una cosa...
... voi non avete la minima idea di quello che sta per accadere, ve lo posso assicurare!
Vi saluto e vi do appuntamento al prossimo capitolo di GOLDEN BULLET - THE HUNTER WARRIOR!