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Autore: Una_Ragazza_Qualunque    06/10/2020    1 recensioni
[Kiribaku] [Dinamiche A/B/O; Omega Kirishima; Alpha Bakugou]
"Gli omega non avevano vita facile così come gli alpha – anche se per ragioni totalmente diverse – e i beta, con il loro sapersi adattare alle necessità del proprio partner, non erano ben visti dalla società.
Ricordava ancora il giorno in cui aveva scoperto di essere un omega, poco prima di iniziare le superiori. Sua madre era sembrata preoccupata, certa che sarebbe stato un alpha, preoccupata che il suo modo di essere così insolito per un omega lo avrebbe reso un escluso, o peggio ancora un bersaglio, ma Kirishima con qualche difficoltà era riuscito a tranquillizzarla. A Kirishima andava bene essere un omega e se fosse stato diversamente, sarebbe stato comunque se stesso.
E poi, alle superiori, incontrò lui. Bakugou.
Bakugou che emanava vibrazioni da alpha da ogni parte del suo corpo, fiero di esserlo, persino il suo quirk urlava alpha da ogni dove e per la prima volta, Kirishima, fu grato di essere un omega."
Part 1 Of “Feel so good I could die but I don't care” Series
Genere: Fluff, Hurt/Comfort, Omegaverse | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Izuku Midoriya, Kaminari Denki, Katsuki Bakugou, Kirishima Eijirou
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Part 1 Of “Feel so good I could die but I don't care” Series








Ubriacato dal tuo odore


* * *




A Kirishima non era mai importato del suo secondo genere, non davvero.

Ricordava i suoi compagni di classe delle medie parlarne e chiedersi quale sarebbe potuto essere il loro o quando si sarebbe presentato, ma lui non aveva mai avuto interesse per quelle conversazioni.

Ovviamente, era stato curioso al tempo ma per qualcuno come lui che pensava che la virilità non avesse genere ma che dipendesse dal proprio modo di essere, non cambiava poi molto. Si era spesso ritrovato a pensare a cosa avrebbe dovuto affrontare una volta che esso si fosse presentato, rut o heat, ma non si era mai ritrovato a sperare di essere l'uno rispetto ad un altro.

Gli omega non avevano vita facile così come gli alpha – anche se per ragioni totalmente diverse – e i beta, con il loro sapersi adattare alle necessità del proprio partner, non erano ben visti dalla società.

Ricordava ancora il giorno in cui aveva scoperto di essere un omega, poco prima di iniziare le superiori. Sua madre era sembrata preoccupata, certa che sarebbe stato un alpha, preoccupata che il suo modo di essere così insolito per un omega lo avrebbe reso un escluso, o peggio ancora un bersaglio, ma Kirishima con qualche difficoltà era riuscito a tranquillizzarla. A Kirishima andava bene essere un omega e se fosse stato diversamente, sarebbe stato comunque se stesso.

E poi, alle superiori, incontrò lui. Bakugou.

Bakugou che emanava vibrazioni da alpha da ogni parte del suo corpo, fiero di esserlo, persino il suo quirk urlava alpha da ogni dove e per la prima volta, Kirishima, fu grato di essere un omega.

Inizialmente il comportamento di Bakugou lo aveva semplicemente incuriosito. A differenza degli altri alpha, a lui piaceva stare da solo, non usciva con i loro compagni di classe e non aveva alcun interesse nel formare un gruppo o un pack eppure questo non aveva fermato Kirishima dall'avvicinarsi a lui.

A Kirishima non dispiaceva che Bakugou fosse una testa calda, anzi gli piaceva che fosse onesto e competitivo. Gli piaceva che fosse una persona determinata e quando esagerava scoprirono, ben presto, che il suo odore riusciva a calmarlo.

Era stato un incidente, la prima volta che accadde e nessuno dei due aveva avuto idea del motivo ma da quel giorno in poi Kirishima non poté fare a meno di mettersi in mezzo ogni volta che Bakugou minacciava qualcuno. Kirishima ipotizzava che il suo omega e l'alpha di Bakugou fossero compatibili in qualche modo, che si piacessero, ma nessuno dei due riaprì mai l'argomento. Non che Kirishima volesse comunque, stava bene così come erano le cose tra di loro adesso. Nonostante trascorressero del tempo insieme, Kirishima non era nemmeno sicuro che fossero amici e non voleva complicare le cose tra di loro, anche se resistere diventava ogni giorno sempre più difficile. Ignorare il suo omega che urlava e scalpitava ogni qual volta che gli stava vicino od ogni volta che sentiva il suo odore era difficile e quando non era il suo omega, era il suo cuore a scalpitare.

Era una semplice cotta, o così era quello che continuava a ripetersi Kirishima eppure più passava il tempo più si sentiva attratto dall'altro.

Mi stai almeno ascoltando?” Chiese Kaminari seduto accanto a lui, scuotendolo leggermente dalla spalla per attirare la sua attenzione.

Kirishima sbatté ripetutamente le palpebre, preso alla sprovvista, stringendo la presa sul cuscino del divano mentre distoglieva lo sguardo dalla televisione per rivolgerlo all'amico. Entrambi seduti su di esso, stavano guardando un film nella sala comune. Un film rosa e un po' scadente, niente di eccezionale, di quelli che si dimenticano presto ma sarebbe stata una bugia se Kirishima avesse detto che non gli stesse piacendo. Era sempre stato un romantico, in fondo.

Scusami, amico, ero preso dalla trama del film.” Confessò, sorridendogli non appena notò la smorfia di disgusto sul viso dell'altro.

Questo film?” Cercò conferma Kaminari, indicando la televisione distrattamente.

Non è poi così male.” Fece spallucce Kirishima.

Fa schifo.” Si lamentò l'altro guardando sullo schermo i due protagonisti incontrarsi a metà strada, in lacrime sotto la pioggia. “E lo sai cos'altro fa schifo? Il mio primo heat qui al dormitorio.” Continuò Kaminari, enfatizzando il suo fastidio lasciandosi andare malamente sul divano.

Kirishima non riuscì a trattenere un sorriso alla vista ma non riuscì nemmeno a fare a meno di preoccuparsi un po' per l'amico. Passare l'heat a casa con i propri genitori era già estenuante di per sé, meno stressante ma pur sempre doloroso, passarlo in un dormitorio dove vi erano dei alpha adolescenti era tutta un'altra storia e Kirishima poteva capire lo sconforto dell'altro omega.

Hai tutto ciò che ti serve?”

Certo.” Lo rassicurò Kaminari. “Ho anche avvisato i miei vicini di stanza nel caso perdessi il controllo o qualcosa del genere.”

Kirishima ingoiò rumorosamente, in ansia, ritrovandosi improvvisamente con un vuoto di memoria al sentire di quelle parole mentre contava mentalmente quanti giorni mancassero al proprio. Sperava il più tardi possibile.

Forse potrei chiedere ad un alpha di darmi qualcosa di suo.” Pensò l'altro ad alta voce. “Giusto per poter trascorrere il mio heat con un piacevole odore in camera. Magari ad un alpha attraente con un forte odore, caldo... Sai cosa intendo dire.”

Già.” Disse Kirishima, arrossendo quando inevitabilmente i suoi pensieri andarono a Bakugou.

Kaminari sospirò. “Forse sarebbe diverso se facessi parte di un pack.”

Kirishima lo guardò sorpreso. “Stai considerando l'idea?”

Tu no?”

Bhé.” Iniziò Kirishima, mordendosi il labbro inferiore nervosamente. “Non è che io non ci abbia pensato ma non so, non voglio diventare dipendente da qualcuno e causargli problemi. Non che ci sia nulla di male nel formare un pack, ovviamente.” Aggiunse in fretta, agitato che l'amico potesse fraintendere.

Rilassati, capisco cosa vuoi dire.” Gli sorrise Kaminari. “Avere l'odore di qualcun altro addosso senza che sia il tuo partner potrebbe essere problematico. Immagino che fare parte di un pack abbia i suoi vantaggi e svantaggi, eh?”

Deve essere bello però.” Sospirò.

Stai pensando a qualcuno, non è vero?” Chiese Kaminari mostrandogli un sorrisetto malizioso.

Kirishima scoppiò in una risata nervosa mentre sentiva le proprie guance scaldarsi. “No.”

Sei un pessimo bugiardo.” Rise Kaminari, alzandosi dal divano. “Va bene, non dirmelo, io me ne torno in camera mia ad ultimare gli ultimi preparativi.” Disse stiracchiandosi.

Cosa? E il film?”

Finiscilo da solo, non ne vale la pena.” Gli suggerì Kaminari, cominciando ad allontanarsi.

Va bene, ma ricordatelo quando ti porterò cibo spazzatura in camera.” Lo avvertì Kirishima.

Sei il migliore, bro.” L'altro omega alzò la voce cossichè potesse sentirlo da lontano.

Kirishima sorrise, scuotendo la testa mentre si alzava dal divano per dirigersi in cucina. Si irrigidì quando vide Bakugou in piedi davanti ai fornelli intento a riscaldare dell'acqua per il tè, chiedendosi da quanto tempo fosse lì e se avesse sentito qualcosa dalla sua conversazione con Kaminari.

Ehi, Bakugou.” Lo salutò Kirishima, cercando di ricomporsi mentre si avvicinava alla mensola accanto a lui sentendo l'odore di Bakugou invaderlo. Era così dolce.

Bakugou alzò lo sguardo verso di lui ma non disse nulla prima di rivolgerlo di nuovo verso il basso spegnendo il fornello. Kirishima lo guardò muoversi in cucina mentre prendeva una tazza, non riuscendo ad impedire che i suoi occhi seguissero ogni suo movimento attratti come una calamita dall'altro.

Uhm, senti, posso chiederti una cosa?” Domandò Kirishima con lo sguardo ancora sulle mani dell'altro e quando Bakugou non rispose, lo prese come un invito a continuare. “Non hai davvero mai pensato di formare un pack?”

Non appena quella domanda lasciò le labbra dell'omega, Bakugou si fermò lasciando la tazza mezza vuota e aggrottando la fronte si girò verso Kirishima.

Cosa?”

È solo che, ci stavo pensando ed ero curioso di sapere cosa ne pensavi.” Spiegò Kirishima sentendo il proprio cuore iniziare a battergli forte in petto.

Vuoi far parte di un pack?” Chiese Bakugou con tono accusatorio e Kirishima cominciò a pensare di aver commesso un grosso errore a chiedere mentre guardava l'altro arricciare il naso chiedendosi se, senza nemmeno accorgersene, avesse rilasciato un qualche tipo di odore a causa delle sue emozioni.

Io – ” Kirishima si morse il labbro inferiore cercando di ignorare il pianto del suo omega. Non aveva senso. Se Bakugou non fosse stato a capo del suo pack, se l'odore che avrebbe dovuto avere addosso non fosse stato il suo, non aveva senso. “No.”

Bene.” Disse l'alpha, ritornando a riempire d'acqua calda la tazza.

Cosa hai detto?” Chiese l'omega pensando di aver sentito male.

Formare un pack adesso sarebbe impensabile. Siamo tutti senza partner e qualcuno finirà sicuramente per farsi male, non ho tempo per questa merda.”

Kirishima abbassò lo sguardo, non aveva torto. Capiva perché non voleva prendersi questa responsabilità. Per un alpha essere a capo di un pack voleva dire proteggerlo, diventare la sua famiglia e qualunque fosse stata la formazione del pack – sia composta da un alpha con degli omega sia da due alpha e il resto omega – i rischi erano troppi. Erano rari i pack con più di un alpha al suo interno, ma non impossibili. Gli ormoni e il secondo genere erano difficili da gestire, per tutti, e se uno dei due alpha si fosse sentito per qualsiasi motivo minacciato dall'altro lo scontro sarebbe stato inevitabile. Lo scioglimento di un pack era sempre molto doloroso per i suoi componenti, fisicamente ed emotivamente, quasi al pari dello stare lontani dal proprio partner o questo almeno era ciò che gli era stato raccontato a Kirishima. L'alpha avrebbe dovuto proteggere il pack da qualsiasi cosa, anche da se stesso.

Non ho bisogno di un pack, in ogni caso.”

Perché no? Alla fine esso aiuta molto anche gli alpha. L'odore degli omega potrebbe far rilassare, calmare gli istinti, degli alpha che fanno parte del pack quando loro non sono in heat, lo sai questo. Certo, non funziona sempre con tutti ma – ” Kirishima si fermò non appena si rese conto di cosa stesse facendo. Non aveva alcun diritto di insistere e non poté fare a meno di sentirsi anche un po' patetico nel vedere quanto disperato per l'odore di Bakugou in realtà lui fosse. Era curioso del motivo ma una parte di sé si era subito pentita di averlo fatto nel momento stesso in cui sentì le sue stesse parole mentre il suo omega continuava a piagnucolare. Voleva sapere se aveva anche una piccola possibilità, anche solo per una volta, di potersi rifugiare tra le braccia dell'alpha e lasciarsi cullare dal suo odore.

Ho detto che non ne ho bisogno.” Insistette Bakugou. “E perché me lo stai chiedendo? Ci sei già tu per questo.” Aggiunse, tornando a guardarlo.

Kirishima arrossì, sentendo il suo omega fare le fusa all'affermazione dell'alpha, cercando di calmare il suo cuore che ancora una volta aveva ripreso ad accelerare il suo battito, cercando di convincersi che quella affermazione non significava nulla, che era solo per convenienza eppure Kirishima non poté fare a meno di pensare che forse, solo forse, erano davvero un po' amici.




Kirishima teneva lo sguardo fisso di fronte a sé mentre, senza mai distogliere lo sguardo dalla porta, si torturava le mani ancora indeciso se bussare o meno.

Kirishima prese un respiro profondo. La conversazione con Kaminari lo aveva messo in guardia e dal quel giorno in poi non aveva smesso di pensarci. Sapeva di aver bisogno di aiuto, che avrebbe dovuto parlarne almeno con qualcuno. Normalmente, ne avrebbe parlato con lui ma l'altro omega era chiuso da giorni in camera sua a causa del suo heat e Kirishima aveva deciso che non era il caso di dare ulteriori preoccupazioni all'amico.

Kirishima bussò, ancora titubante, accennando un sorriso quando la porta si aprì e l'omega si ritrovò davanti Midoriya ad accoglierlo.

Kirishima.” Lo salutò, ricambiando il sorriso.

Ehi, mi dispiace disturbarti ma ho davvero bisogno di parlare con qualcuno e penso che tu possa aiutarmi.” Spiegò Kirishima tutto d'un fiato prima che potesse pentirsene.

Certo.” Disse Midoriya, adesso preoccupato, invitando l'altro ad entrare.

Grazie – ” Le parole di Kirishima gli morirono in gola non appena entrò nella camera e un intenso odore lo colpì, mentre Uraraka gli sorrideva seduta sul bordo del letto e l'effetto fu subito immediato.

Kirishima sentì improvvisamente i muscoli tesi rilassarsi, anche fin troppo, sentendo le ginocchia tremare e la testa girare quando cercò di guardare nuovamente Midoriya. Si lasciò scivolare sul pavimento, sedendosi, per evitare di cadere mentre l'odore nella stanza iniziava a scemare e Kirishima poté riconoscerne il profumo. Era accogliente ma non troppo caldo, come in autunno dopo una giornata di pioggia con una leggera fragranza di pino, era fantastico.

Mi dispiace tanto.” Sentì Midoriya scusarsi, inginocchiandosi di fronte a lui. “Stai bene?”

Sì, sto bene, anzi più che bene a dire il vero.” Spiegò Kirishima sorpreso. “Mi sento così calmo e rilassato adesso che potrei – ” Si fermò a coprirsi la bocca quando non riuscì a trattenere uno sbadiglio. “Dormire qui.”

Midoriya rise, sollevato. “Mi fa piacere. Era quello che stavo cercando di fare, in effetti.” Disse sedendosi a sua volta. “Ho sentito che Kaminari è in heat e riesco a sentire la tensione nell'aria durante questi giorni, così ho deciso che chi bussasse alla mia porta avrebbe trovato un odore che gli migliorasse l'umore.”

Non è fantastico?” Aggiunse Uraraka. “Lui è davvero una delle persone più gentili che io conosca, e quando ho saputo quello che stava cercando di fare ho deciso di aiutarlo.”

Ah, non dire così.” Sussurrò imbarazzato Midoriya mentre un leggero rossore iniziò a colorargli le guance. “Siamo entrambi beta e non veniamo influenzati dall'heat o rut altrui così ci sembrava il minimo che potessimo fare, tutto qui.”

Il vostro odore è davvero qualcos'altro.” Si complimentò con loro Kirishima, senza neanche riflettere, ma non vi era alcuna traccia di malizia nel suo tono.

Smettila, Kirishima, finirai per farmi arrossire.” Si lamentò Uraraka, coprendosi il viso con le mani. “Non dovresti dire una cosa simile sull'odore altrui così facilmente.”

Scusami hai ragione ma è un gesto davvero altruista il vostro, quindi grazie.” Disse Kirishima. “Sono certo che molti apprezzano ciò che state facendo.”

Non Kacchan.” Rise Midoriya.

Eh?”

A Kacchan il mio odore non piace, credo lo detesti.”

Bhé, non è poi così raro che l'odore di un beta non faccia effetto su un alpha.” Commentò Uraraka.

È vero, ma sembra che il mio abbia esattamente l'effetto opposto su di lui. Sembra che lo faccia quasi innervosire.” Disse Midoriya portandosi una mano sotto il mento, pensieroso. “Che sia un fatto personale?”

Kirishima si ritrovò a riflettere sull'ipotesi di Midoriya, senza nemmeno accorgersene. Era vero che alcuni alpha fossero immuni all'odore dei beta ma era anche innegabile l'attrito che vi era tra lui e Bakugou. Non sapeva il motivo preciso, sapeva che i due si conoscevano fin dall'infanzia e che tra loro ci fosse una rivalità molto forte, e un po' gli dispiaceva vederli litigare così spesso. Probabilmente nemmeno Midoriya stesso ne era a conoscenza, a giudicare dalle sue reazioni ogni qual volta che l'alpha gli lanciava una sfida. Era già incredibile che un beta riuscisse a competere contro ad un alpha, e Kirishima si chiese se ciò fosse una delle ragioni per la quale Bakugou provasse risentimento verso Midoriya.

Io dico che te lo stai solo immaginando.” Cercò di rassicurarlo Uraraka.

Forse.” Mormorò Midoriya per poi alzare lo sguardo verso Kirishima. “Piuttosto di cosa volevi parlarmi?”

Oh, giusto.” Disse Kirishima portando la mano dietro al collo, imbarazzato, per poi spostarla a nascondere la sua ghiandola istintivamente cercando di contenere le proprie emozioni e non vanificare gli sforzi dei due beta. “Io, uhm, sono in pre-heat.”

Oh.” Sussultò Midoriya, sorpreso. I beta non riuscivano a notare la differenza. “Sei preoccupato?”

Bhé, sono un po' in ansia.” Confessò l'omega. “Sono sicuro che i miei vicini di stanza se ne siano già accorti ma, va bene, mi fido di loro e dei compagni di classe ma, sì, sono un po' preoccupato. Anche Bakugou è un mio vicino di stanza e di solito passo molto tempo con lui e --”

E Bakugou è un puro alpha.” Lo interruppe Uraraka.

Già.”

Midoriya e Uraraka si scambiarono un'occhiata prima di sorridergli cercando di trasmettergli un po' di calma. “Capisco perché tu possa essere preoccupato ma Kacchan, in realtà, ha un sorprendente autocontrollo. Certo, è stato coinvolto in qualche rissa alle medie, come ogni alpha precoce immagino, ma riesce molto bene a tenere sotto controllo il suo alpha. Non ha mai cercato di assalire un omega. Non in quel senso almeno.”

Cosa? No! Non sono preoccupato per me, sono preoccupato per lui.” Si affrettò a dire Kirishima. “Sì, insomma, se io --” Non riuscì a finire la frase, sentendo il proprio viso in fiamme.

O -- oh. Io, mi dispiace tanto, ho completamente travisato le tue parole.”

Kirishima abbassò lo sguardo, iniziando a valutare quanto avesse dovuto dire. Si fidava di entrambi ovviamente, erano suoi amici, ma non lo aveva confessato a nessuno prima di allora e dirlo ad alta voce a qualcuno rendeva tutto molto più reale.

Il mio omega è attratto dall'alpha di Bakugou.” Iniziò Kirishima, guardandoli entrambi. “Ma non è solo quello che accresce la mia preoccupazione.”

Sei innamorato di lui?” Chiese Midoriya e Kirishima sussultò. “Mi dispiace chiedertelo, sto solo cercando di capire se i tuoi sentimenti sono in linea con il tuo omega o se si tratta di mero istinto.”

Io – ” Kirishima ci pensò su. Era sicuro della sua cotta ma non aveva mai pensato che potesse essere amore però, alpha o meno, era certo di voler stare accanto a Bakugou. “Credo di sì.”

Midoriya gli sorrise, comprensivo. “Non devi affrontare per forza tutto questo da solo. Lo sai che se hai bisogno puoi sempre venire qui.”

Grazie, lo apprezzo molto.” Tirò un sospiro di sollievo Kirishima, sentendosi più leggero. “Sapete, vi invidio un po'. Siete molto coraggiosi a fare ciò che state facendo ignorando ciò che potrebbe dire la gente. Sembra che non abbiate paura di nulla.”

Uraraka rise. “Forse può sembrare così all'apparenza ma anche noi abbiamo paura. Io, ad esempio, ho paura quando penso al futuro o alla mia carriera. Credo sia inevitabile per un beta, anche se non dobbiamo preoccuparci di heat o rut abbiamo altro a cui pensare, no?”

Kirishima sentì quelle parole come un pugno in pieno nello stomaco, sentendo il senso di colpa pizzicargli gli occhi cercò di ingoiare il nodo che gli si era stretto in gola.

No, Kirishima, no.” Lo chiamò dolcemente Uraraka, alzandosi dal letto per sedersi accanto a lui e prendergli una mano delicatamente. “Va tutto bene.”

Mi dispiace, non avrei dovuto dirlo.” Disse Kirishima sentendo le lacrime rigargli il viso. “Non ho il diritto di dire niente, che razza di egoista che sono.”

Perché pensi questo?”

Perché non mi è mai importato nulla del mio secondo genere finché non ho incontrato Bakugou, ed adesso sono stato davvero un insensibile nei vostri confronti.”

Questo non fa di te una persona egoista.” Cercò di tranquillizzarlo Midoriya. “Anzi credo che sia piuttosto normale. Anche noi ci ritroviamo a fantasticare di essere diversi, qualche volta, nonostante non abbiamo idea di cosa un alpha od un omega debbano affrontare. Non credo che questo faccia di noi delle brutte persone, siamo solo giovani e ancora alle prime armi con i nostri secondi generi. Impareremo, col tempo.”

Hai ragione.” Disse Kirishima, asciugandosi le lacrime, riacquisendo il controllo sulle proprie emozioni. “Cavolo, sono proprio un disastro oggi.”

Non te ne preoccupare.” Gli sorrise Midoriya. “Non lo siamo un po' tutti qui dentro?”

Kirishima rise, grato della comprensione dei due amici.

Vi ho già disturbato abbastanza, adesso sarà meglio che io vada.” Disse l'omega, alzandosi.

Aspetta.” Lo fermò Midoriya. “Prendi qualcosa di mio, nel caso avessi bisogno di calmarti.” Disse, iniziando a vagare per la stanza alla ricerca di un oggetto che avesse il suo odore sopra.

Uhm, ecco!” Esclamò, tirando fuori da un cassetto una vecchia t-shirt di All Might. “Prendi.” Gli offrì, porgendogliela.

Sei sicuro?”

Prendila, se fosse stata una versione limitata non te l'avrebbe mai data.” Spiegò Uraraka.

Ehi!” Esclamò girandosi a guardarla. “Bhé, è vero però.”

Kirishima rise prendendo la t-shirt e, stringendola tra le mani, li ringraziò ancora una volta prima di uscire dalla stanza per dirigersi verso l'ascensore.

Non appena le porte dell'ascensore si aprirono, una volta giunto al piano della sua camera, riuscì a scorgere la figura di Bakugou concentrata a leggere qualcosa sullo schermo del suo cellulare mentre l'altra mano era ferma sulla maniglia della porta.

Kirishima non riuscì a trattenere il sorriso che gli nacque spontaneo sulle labbra alla vista dell'alpha, ma non appena mise piede fuori dalla camera dell'ascensore – e sentì qualcosa sfiorargli le cosce – si ricordò di avere ancora la t-shirt di Midoriya in mano. L'omega sentì la gola seccarsi di colpo, nascondendola d'istinto dietro la schiena, mentre si avvicinava alla propria stanza cercando di fare meno rumore possibile e nascondere il suo odore per evitare di attirare l'attenzione dell'altro. Accelerò il passo quando vide Bakugou iniziare a spostarsi e, una volta raggiunta, aprì leggermente la porta per buttare dentro malamente la t-shirt e richiuderla velocemente. Quando Kirishima si girò a guardare Bakugou si stupì nel vedere che l'altro lo stesse guardando a sua volta, con un'espressione contrariata sul viso e per un attimo Kirishima temette che avesse visto ciò che aveva appena fatto.

Bakugou rimase in silenzio mentre, posando il cellulare in tasca, fece un passo in avanti verso Kirishima. “Puzzi.”

Cosa?” Chiese Kirishima, sorpreso. Sentendo il cuore stringersi in una morsa nel sentire quel commento detto con tanto astio sul suo odore.

Puzzi come lui.” Ringhiò Bakugou e Kirishima imprecò mentalmente.

Avrebbe dovuto immagine che l'odore presente nella camera di Midoriya gli fosse rimasto addosso, ma non aveva immaginato nemmeno di imbattersi nell'alpha senza neanche avere il tempo di farsi una doccia. Kirishima cominciò a pensare se non sarebbe stato meglio se avesse fatto finta di non vederlo e tornare al piano di sotto.

Davvero?” Chiese Kirishima cercando di fare il finto tonto. “Probabilmente è perché ho parlato con lui poco fa.”

Cazzate! L'odore è troppo forte.” Ribatté Bakugou, annusando l'aria. “Sembra come se Deku avesse -- ” Non riuscì a terminare la frase, portandosi una mano a coprirsi il naso.

Ero in camera sua.” Spiegò Kirishima. “Si nota davvero così tanto?” Domandò portandosi il braccio al naso, non notando l'espressione dell'alpha cambiare.

Cosa?” Quasi urlò Bakugou.

Che c'è? Siamo amici, non è così strano.”

In pre-heat?”

Va tutto bene, sto bene, non ho ancora nessun sintomo e poi non eravamo nemmeno soli. C'era Uraraka con noi.” Ribatté Kirishima, odiando come il suo omega stesse urlando nella sua testa di rimediare al malumore dell'alpha, di aggiustare le cose. Kirishima non aveva alcun bisogno di giustificarsi, lo sapeva.

Sì, un altro beta.”

Bakugou!” Lo rimproverò Kirishima. “Sono nostri amici.”

Non sono amici miei.”

Kirishima sospirò strofinandosi le tempie con le dita, sentendo la testa scoppiare e una forte sensazione di nausea. Probabilmente i primi sintomi del pre-heat. L'alpha aveva distolto lo sguardo, più calmo ma ancora visibilmente contrariato.

Tch.” Scioccò la lingua Bakugou frustrato, per niente soddisfatto della spiegazione dell'omega, e senza aggiungere nient'altro si rifugiò in camera sua sbattendo con forza la porta dietro di sé.




L'odore di curry e spezie riempirono il corridoio e Kirishima riuscì a sentirne il profumo dalla sua camera. Brontolò, con l'acquolina in bocca, mentre rivolgeva lo sguardo verso l'orologio appeso alla parete della sua stanza. Era quasi ora di pranzo, ma ogni muscolo del suo corpo gli doleva e il suo nest era così confortevole.

Qualcuno bussò alla sua porta ma Kirishima non si mosse. Quando sentì bussare una seconda volta, iniziò a considerare l'idea di lasciare che chiunque fosse al di là di quella porta perdesse la pazienza e andasse via notando che nessuno gli avrebbe risposto.

Oi!” Sentì urlare dal corridoio e Kirishima riconobbe subito la voce di Bakugou, non riuscendo a trattenere un sorriso mentre iniziava a mettersi seduto.

Ancora un po' riluttante, si alzò dal letto sapendo che l'altro non avrebbe accettato di essere ignorato e a piccoli passi si diresse verso la porta. Non appena la aprì, Kirishima si ritrovò un bento a pochi centimetri dal proprio viso.

Mangia.” Disse semplicemente Bakugou, serio.

Kirishima lo prese, lasciando che il sorriso sulle sue labbra si allargasse. Bakugou non era una persone di molte parole quando si trattava di esternare i propri sentimenti, preferiva agire, e Kirishima sapeva che questo era il suo modo di dire che gli dispiaceva.

Grazie, Bakugou!”

Come ti pare.” Borbottò l'alpha per poi girarsi ed entrare nell'ascensore, dando l'opportunità a Kirishima di notare quanto fossero rosse le punte delle sue orecchie.




Caldo. Sentiva così tanto caldo.

Kirishima fissava il ventilatore muoversi a destra e a sinistra nel lato opposto della camera, come incantato dal movimento meccanico e ripetitivo, con la testa vuota e un forte disagio addosso. Sentiva i vestiti troppo pesanti, li sentiva pizzicargli la pelle, frustrato che il ventilatore non gli donasse alcun tipo di sollievo ma in fondo, Kirishima, sapeva che nulla avrebbe funzionato. Non aveva mai sentito un calore simile prima d'ora, nulla a che vedere con il caldo dell'estate o l'afa del deserto. No, molto peggio. Kirishima si sentiva in fiamme ed ogni cosa che percorreva il suo corpo o lo sfiorasse appena, come il sudore o il tessuto delle lenzuola, gli faceva male.

Si girò a fissare il soffitto, storcendo il naso. Anche il suo nest sembrava diverso, imperfetto, come se mancasse qualcosa. Chiuse gli occhi, nel vano tentativo di ignorare ogni cosa intorno a sé. Il suo omega, il suo nest, il caldo, l'odore di caramello bruciato.

Kirishima spalancò gli occhi non appena quel dolce profumo si fece strada nella sua stanza. Sentendo la porta della stanza accanto aprirsi, intuì che Bakugou aveva fatto ritorno in camera sua. Istintivamente girò la testa verso il muro riuscendo ad immaginare l'alpha muoversi nella stanza.

Bakugou.” Sussurrò Kirishima, portando una mano alla parete fredda come in una futile ricerca di contatto con l'altro.

Cercò di concentrarsi sui rumori che riusciva a sentire attraverso il muro. Il rumore della sedia che si muoveva o anche semplicemente il rumore dei passi dell'altro, immaginando di essere lì con lui, immaginando di essere insieme all'alpha.

Kirishima sospirò, sentendo una scarica di eccitazione scendere verso il basso ventre e i boxer iniziare a bagnarsi. Istintivamente incrociò le gambe nel tentativo di controllarsi ma quando sentì ancora una volta l'odore di Bakugou, sentì la propria mano muoversi da sola verso la propria erezione.

Kirishima gemette, mordendosi la lingua mentre cercava di ricordare di dover restare il più silenzioso possibile ma in heat la tentazione di lasciarsi andare completamente al puro istinto e al piacere era forte. Fermandosi a pochi centimetri dal bordo dei suoi boxer grugnì, chiudendo nuovamente gli occhi, immaginando che la mano che lo stesse toccando fosse quella dell'alpha. Lasciò la mano ferma lì ancora qualche istante, al contatto con la pelle, ma più si avvicinava più il bisogno aumentava consapevole, tuttavia, che anche se avesse raggiunto l'orgasmo esso non gli avrebbe donato alcun sollievo.

La frustrazione si fece più forte mentre con un solo gesto abbassò sia i boxer sia i pantaloni fino alle ginocchia. Rosso in viso, appoggiò la testa sul cuscino, sentendo il proprio corpo reagire immediatamente non appena iniziò ad accarezzare la propria erezione mentre passava l'altra mano lungo il corpo. Si strofinò la ghiandola sotto l'orecchio, sfiorandosi il collo con le dita, per poi scendere ai capezzoli turgidi dall'eccitazione fino ad arrivare tra le sue gambe.

Bakugou.” Ripeté con voce rauca, mentre sentiva le lacrime pizzicargli gli occhi. Non era abbastanza, niente sarebbe stato abbastanza.

Il suo omega fremette. Sapeva cosa voleva, sapeva di cosa avesse bisogno. Aveva bisogno di Bakugou, aveva bisogno del suo alpha. Kirishima sentì una lacrima rigargli il volto mentre cercava di ricordare al suo omega che Bakugou non era il loro alpha.

Iniziò ad ansimare quando le sue dita scivolarono verso la sua calda e bagnata entrata tenendo sempre gli occhi chiusi, troppo spaventato che la realtà potesse invaderlo spazzando via quella piccola gioia che la sua fantasia gli stesse concedendo in quel momento. Strinse i denti, la sensazione non era neanche lontanamente paragonabile a quella che gli avrebbe potuto regalare un rapporto con l'alpha ma tutto ciò a cui riusciva a pensare era l'immagine di Bakugou sopra di lui con i canini sulla sua pelle pronto a reclamarlo, per raggiungere l'orgasmo e ricominciare poi tutto daccapo ancora una volta.

Alpha.” Lo chiamò tra i gemiti e Kirishima poté giurare di aver sentito un'imprecazione provenire dalla stanza accanto.

Kirishima trattenne il fiato per un'istante, fermandosi quando sentì un forte tonfo far vibrare la parete seguito da un'altra imprecazione.

Bakugou?” Kirishima si mise seduto, rivolgendo lo sguardo verso il muro, ignorando i muscoli indolenziti lamentarsi al movimento improvviso.

Un altro assordante rumore riecheggiò e la preoccupazione si fece largo tra l'eccitazione.

E poi lo sentì. Un righio.

Alpha.” Non riuscì a trattenere un gemito nel sentirlo, spostando lo sguardo verso la porta della propria camera quando sentì Bakugou iniziare a muoversi di nuovo.

Alpha, alpha, alpha, Bakugou.

Sentì il rumore di una porta spalancarsi e l'odore di Bakugou farsi più intenso, adesso probabilmente nel corridoio. Kirishima si morse il labbro inferiore, in attesa sentendo la propria erezione pulsare per le mancate attenzioni, sperando che Bakugou entrasse e passasse l'intero heat lì con lui ma quando sentì la porta richiudersi con forza e l'odore scemare capì che Bakugou si stava allontanando e anche a gran velocità.

Kirishima sentì la gola improvvisamente secca mentre il suo omega iniziò ad urlare e a piangere, pregandogli di andargli dietro. Kirishima sentì una morsa alla bocca dello stomaco mentre le lacrime ripresero a scendere lungo le sue guance.

L'alpha lo aveva sentito e lo aveva rifiutato.




Bakugou si diresse alla sala comune più in fretta che poté, maledicendo l'ascensore per non riuscire ad andare giù abbastanza veloce. Doveva andarsene da lì. Non poteva stare ulteriormente nelle vicinanze dell'omega, non in heat, non quando il suo odore era come un dolce invito o quando il suono della sua voce era la cosa più armonica e allo stesso tempo oscena che avesse mai sentito.

Ehi, Bakubro, hai sentito la mia mancanza in questi giorni?” Scherzò Kaminari, riportando alla realtà l'alpha che grugnì sedendosi sul divano. “Stai bene? Perché, senza offesa, hai un aspetto terribile.”

Sta zitto.” Sputò fuori Bakugou girandosi verso l'altro, ritrovandosi davanti l'omega con gli occhi spalancati che velocemente si portò una mano a tapparsi il naso.

Bakugou.” Si lamentò.

Cazzo.” Imprecò Bakugou rendendosi conto di star emanando ancora un forte odore di eccitazione abbassando, automaticamente, lo sguardo verso il cavallo dei propri pantaloni nella speranza che invece il suo corpo si fosse rilassato. Emise un sospiro di sollievo mentre, concentrandosi, iniziò a tenere a bada il suo odore.

Oh, giusto.” Disse Kaminari, abbassando la mano dal viso. “Kirishima è in heat.”

Che c'è?” Chiese Bakugou quando notò che l'omega continuava a fissarlo con un sorriso stampato sulle labbra.

Niente, è solo che, sei qui.”

... E?” Lo invitò a continuare, infastidito.

Sto dicendo che sei cool, amico.” Spiegò Kaminari. “Sono felice che sia tu il vicino di stanza di Kirishima, non deve essere stato facile.”

Bakugou distolse lo sguardo, preferendo fissare un punto indefinito della stanza. No, non era stato affatto facile. Era stato come se il suo alpha lo avesse sfregiato dall'interno. Non appena il suo alpha ebbe riconosciuto quell'odore invitante come quello di Kirishima, qualcosa in lui iniziò a risvegliarsi e resistere era stata la cosa più difficile che lui ebbe mai fatto in tutta la sua vita. Allontanarsi da lui era stata la cosa più dolorosa che avesse mai fatto.

Ma adesso sarà meglio che io vada a vedere come sta Kirishima, sarà sconvolto.”

Che intendi dire?” Chiese Bakugou fingendo un tono distaccato, cercando di non sembrare troppo interessato.

Uhm, bhé.” Biascicò Kaminari, grattandosi il braccio in evidente imbarazzo. “Per noi omega l'heat è un periodo sempre molto delicato e, non fraintendermi, tu hai fatto più che bene ad andartene ma per lui è difficile dover accettare che un'alpha si sia allontanato mentre – bhé, sì, mentre lui sta cercando di attirarne uno.”




Kirishima si girò su un fianco, adesso sdraiato sul pavimento. Aveva provato ad alzarsi ma le gambe gli erano cedute e, chiudendosi a riccio, si era portato le ginocchia al petto con i capelli appiccicati alla fronte dal sudore continuando a respirare con l'affanno.

Sentì bussare alla sua porta e uno spiraglio di speranza si fece strada nel suo cuore. “Alpha?”

No, prova ancora.” Rispose Kaminari dall'altra parte di essa.

Kirishima sbuffò e, controvoglia, si mise in ginocchio raddrizzandosi quel tanto che bastava per aprire.

Alpha con te?” Chiese Kirishima mentre l'altro omega entrava in camera.

Nope, sono da solo.”

Urgh.” Grugnì Kirishima, accasciandosi di nuovo a terra.

Kaminari chiuse la porta dietro di sé, facendo una smorfia all'odore della stanza. Superando l'altro omega, si diresse verso la porta che dava sul balcone per aprirla. “Meglio aprire, altrimenti Bakugou non potrà entrare in questa stanza per almeno un mese.”

Bakugou?” Lo chiamò Kirishima, girandosi a guardare Kaminari mentre si sedeva accanto a lui. “Dov'è lui? Dove è il mio alpha?”

Kaminari sospirò. “Non è il tuo alpha.”

Kirishima piagnucolò sentendo già le lacrime agli occhi.

Ehi.” Disse dolcemente Kaminari, cercando di avvicinarsi. “Scusami non volevo essere meschino, volevo ricordarti che tu e Bakugou non siete partner e non voglio che tu soffra convincendoti del contrario.”

Kaminari si fermò quando notò che Kirishima non lo stava più né ascoltando né guardando ma che aveva gli occhi spalancati e lo sguardo fisso dritto difronte a sé, come in trance, verso la porta dove Bakugou lo stava guardando a sua volta.

Che cosa ci fai tu qui?” Chiese Kaminari alzando la voce, contrariato.

Dovevo assicurarmi che non si sentisse un cattivo omega.” Spiegò Bakugou, con voce profonda, senza distogliere lo sguardo da Kirishima.

Bakugou.” Sussurrò Kaminari, sorpreso dall'interessamento dell'altro.

Kirishima gattonò verso l'alpha con ancora gli sguardi incatenati l'uno all'altro, fino ad arrivare ai piedi dell'altro e alzarsi. “Bakugou.”

Cattivo omega?” Chiese con una nota di tristezza.

No.”

Nel sentire la risposta dell'alpha, Kirishima gli mostrò un sorriso a trentadue denti gettandosi tra le sue braccia con talmente tanta veemenza che Bakugou indietreggiò finendo nel corridoio.

Bakugou!” Lo chiamò Kaminari scattando in piedi, preoccupato che la vicinanza con l'omega fosse troppa, ma Bakugou lo fermò facendogli un cenno con la mano mentre chiudeva gli occhi prendendo un respiro profondo.

Sto bene.”

Mmh.” Fece le fusa Kirishima toccando il collo di Bakugou con il naso, vicino alla ghiandola, annusando l'odore direttamente dalla fonte.

Bakugou alzò la mano per accarezzargli delicatamente i capelli, ormai guidato dal bisogno del suo alpha di rassicurare l'omega.

Buon omega.” Disse l'alpha con voce rauca. “Buon odore.” Aggiunse con ora quasi l'affanno.

Kirishima canticchiò contento mentre Bakugou lo riconduceva dentro la stanza a piccoli passi. “Torna a letto.”

Letto.” Esclamò Kirishima, eccitato. “Sì!” Quasi urlò, prendendo per il polso Bakugou trascinandolo con sé al bordo del letto.

Kirishima si sedette su di esso, in attesa dell'alpha che delicatamente si liberò dalla presa dell'omega. “No.”

Il sorriso di Kirishima gli morì sulle labbra.

Perché no?” Chiese mentre si alzava sulle ginocchia sopra il letto, accarezzando gli addominali di Bakugou. “Sarà bello, lo prometto.”

Kirishima abbassò la mano e Bakugou grugnì quando sentì Kaminari avvicinarsi cautamente dietro di lui.

Knot?” Domandò Kirishima e solo in quell'istante Bakugou si accorse di avere una mezza erezione.

Come scottato Bakugou si allontanò all'improvviso e, portandosi una mano sul viso a coprire il naso e le labbra mentre sentiva l'acquolina in bocca minacciare di scivolare tra esse, uscì velocemente dalla stanza. L'alpha sentì Kirishima chiamarlo mentre si incamminava lungo il corridoio seguito da un forte tonfo, probabilmente Kaminari aveva chiuso la porta di getto, con forza, per evitare che l'omega lo rincoresse e Bakugou poté giurare di aver sentito il suo alpha disperarsi quasi in un pianto.




Kirishima passò il resto del suo heat chiuso in camera sua, con l'aiuto di Kaminari, e Bakugou non si presentò più alla sua porta facendo sì che il resto dell'heat trascorresse nella tranquillità.

I primi giorni post-heat Kirishima si era sentito strano, probabilmente a causa della frustrazione del suo omega per averlo trascorso senza un'alpha. I suoi amici e compagni di classe gli avevano dato il tempo di riprendersi e tutto era tornato presto alla normalità, anche il suo rapporto con Bakugou. All'inizio c'era stato un po' di imbarazzo tra i due, era accaduto ciò che più aveva temuto l'omega ma era felice di vedere che l'alpha aveva preso la decisione di far finta che non fosse accaduto nulla, lui di certo non se ne sarebbe lamentato. Kirishima era convinto che lui era stato guidato solo da un bisogno biologico non solo del suo omega ma influenzato anche da quello dell'alpha di Bakugou e, cercando di lasciarsi tutto alle spalle, sapeva che l'amicizia con Bakugou valeva più di tutto il resto. Se andava bene a Bakugou, andava bene anche a Kirishima.

Kirishima sorrise guardandosi intorno, gli era mancato stare in camera di Bakugou. L'unico che avesse questo privilegio. Avevano deciso di studiare in camera sua, quel pomeriggio, lasciando che cambiasse l'aria all'interno della camera di Kirishima prima di far entrare di nuovo l'alpha e per evitare che venissero continuamente interrotti nella sala comune.

C'era qualcosa di strano in Bakugou, l'omega riusciva a sentirlo. L'alpha continuava a fissarlo senza dire una parola e, normalmente, questo era nella norma se non fosse per il fatto che si erano ritrovati per studiare e Bakugou prendeva lo studio molto seriamente.

Va tutto bene?” Chiese Kirishima, un po' preoccupato.

Bakugou ingoiò lentamente e rumorosamente, continuando a preferire di rimanere in silenzio come se non si fidasse della sua stessa voce.

Mmh.” Mormorò in assenso, schiarendosi la voce subito dopo mentre l'omega lo guardava distogliere lo sguardo a fatica per poi riposarlo sempre su di lui attratto come una calamita.

Sei sicuro?” Insistette l'omega, inarcando un sopracciglio dubbioso.

Bakugou sbuffò, irritato, girandosi nel suo letto completamente verso di lui a guardarlo con le gambe incrociate e le ginocchia che sfioravano quelle dell'altro.

Cazzo, odio questo.” Iniziò Bakugou. “È il mio fottuto alpha.”

Cosa?”

Io so che tu hai avuto un heat di recente, quindi lui lo sa a sua volta e sta dando fottutamente di matto.” Spiegò. “È solo istinto, starò bene, solo smetti di chiedere.”

Oh.” Sussurrò Kirishima. Ovviamente era l'istinto dell'alpha. Kirishima aveva iniziato a informarsi di più al riguardo, non solo riguardo agli omega. Apparentemente gli alpha diventavano molto protetivi nei confronti degli omega durante l'heat e i primi giorni dopo esso per qualche ragione, soprattutto prima del rut o se l'omega aveva passato l'heat da solo, e anche se era solo dettato da un fatto biologico Kirishima non riuscì a fare a meno di sentirsi lusingato dalle attenzioni di Bakugou.

Vuoi controllare se sto bene?”

Cazzo, non dirlo così!” Quasi urlò l'alpha, con le guance colorate da un leggero rossore.

Kirishima non seppe dire se per l'imbarazzo o per rabbia, in ogni caso lo trovò adorabile.

Scusami.” Disse l'omega, nonostante stesse sorridendo.

Non voglio che sia strano.” Brontolò Bakugou, distogliendo lo sguardo per un secondo.

Non è strano.” Cercò di rassicurarlo Kirishima. “Lo capisco e puoi controllare se vuoi, non mi disturba.”

Bakugou sospirò passandosi una mano tra i capelli per poi abbassare la mano senza forze, come arreso. “Va bene, allora tu non renderlo strano.”

Kirishima rise. “Non lo farò.”

Bakugou si avvicinò, finché i loro visi furono a pochi centimetri l'uno altro e la vicinanza bastò a far mancare il fiato a Kirishima.

Uhm, non so cosa fare.” Confessò l'omega, imbarazzato.

Non devi fare nulla, cioè non muoverti, segui solo la mia voce.” Lo informò e Kirishima si sorprese nel sentire quanto insicura era suonata la sua voce in quel momento, certo che anche Bakugou lo stesse facendo per la prima volta. Eppure il suo sguardo continuava ad essere determinato, come davanti ad una sfida. Quello stesso sguardo che amava tanto e Kirishima si morse la lingua quando sentì un brivido percorrergli la schiena.

Occhi su di me.” Aggiunse l'alpha e l'omega non poté fare altro che annuire.

Kirishima non si era nemmeno reso conto di quanto il suo corpo fosse teso finché sentì le mani di Bakugou muoversi sui suoi bicipiti sentendosi sciogliere sotto il suo tocco. Con lo sguardo incatenato ancora a quello dell'altro, come gli era stato detto, Kirishima si sentiva rilassato sempre di più man mano che l'alpha spostava le mani sul suo corpo. Le fece salire fino alle spalle, evitando volontariamente il collo, gli prese il viso con le mani e, spostando lo sguardo in vari punti di esso, iniziò ad esaminarlo. Kirishima sentì le palpebre pesanti.

Non chiudere gli occhi.” Gli ricordò Bakugou quando lo notò e l'omega fece del suo meglio per soddisfare la richiesta dell'alpha.

Apri la bocca.” Disse Bakugou e Kirishima non poté fare a meno di arrossire. Sapeva che non vi era nessuna malizia, in nessun tocco dell'alpha, ma questo non cancellava il fatto che era la sua cotta a chiederglielo.

Kirishima ubbidì, guardando l'altro controllargli i denti, la lingua e la gola finché il suo sguardo si spostò al collo. L'omega chiuse la bocca, alzando il mento e spostando la testa di lato per dargli più libero accesso senza bisogno che l'altro disse nulla sentendo l'alpha prendere un respiro profondo non appena vide ciò che stava facendo.

Kirishima sapeva bene cosa significasse e le implicazioni di quel gesto, sapeva che non doveva farlo così facilmente difronte ad un'alpha, ma la voglia di aiutarlo e di soddisfare le sue richieste aveva superato la logica. Senza contare che Kirishima si fidava di Bakugou con la sua vita e che l'idea di avere l'alpha nelle vicinanze della sua ghiandola non gli dispiaceva poi così tanto.

Bakugou non perse tempo e lasciò che le sue mani scivolassero su di esso. Non appena il pollice di Bakugou sfiorò la ghiandola dell'omega, Kirishima sussultò e l'alpha si congelò sul posto. Bakugou attese un qualche tipo di conferma da parte dell'altro e quando Kirishima gli sorrise, tornò a toccarlo.

Kirishima sospirò, sentendo il piacere di essere toccato lì per la prima volta, cercando di trattenersi dal fare le fusa. Non doveva renderlo strano, aveva promesso.

L'omega sentì l'alpha avvicinarsi tanto dal riuscire a sentire il suo respiro sulla pelle. Kirishima sentì un gemito quasi uscirgli dalla labbra quando Bakugou aumentò la velocità delle sue carezze col pollice ma così come era iniziata era finita e l'alpha si allontanò di colpo.

Bakugou?” Lo chiamò Kirishima, confuso dall'improvviso gesto ma quando l'altro non rispose notò quanto i suoi occhi fossero diventati scuri. “Alpha?”

Bakugou sbatté le palpebre ripetutamente per poi schiarirsi la gola, di nuovo rosso in viso. “Finito.” Disse, allontanandosi ulteriormente.

Kirishima si raddrizzò continuando a guardarlo, rendendosi conto ora del battito del suo cuore accelerato certo che l'alpha l'avesse sentito pulsare sotto le sue mani e quando vide quanto l'alpha si stesse impegnando per allontanarsi da lui, Kirishima fece del suo meglio per cercare di ingoiare la sua delusione.




Il giorno in cui Bakugou poté tornare in camera di Kirishima, l'omega si sentiva felice come un bambino. Sapeva che era stupido ed era facile dare la colpa al suo istinto ma Kirishima cominciava a credere che non era solo il suo omega ad esserne felice.

Avevano sempre passato più tempo nella sua camera rispetto a quella dell'altro che utilizzavano principalmente solo per studiare e il sapere di poter tornare alla loro routine gli piaceva. Gli piaceva l'idea di poter tornare a scherzare e giocare lontani da occhi indiscreti, felice che con lui Bakugou si sentisse talmente a suo agio da poter abbassare le sue difese.

Quando Bakugou bussò alla sua porta, Kirishima saltò giù dal letto con così tanta foga che rischiò di inciampare e cadere. Aprì, eccitato, con un sorriso a trentadue denti trovandosi davanti l'alpha.

Bakugou!” Lo salutò.

Calmati.” Si lamentò Bakugou, ignorando la risata di Kirishima mentre entrava nella stanza per poi congelarsi sul posto nell'istante stesso in cui mise piede in essa. “Cos'è questo odore?”

Cosa intendi dire?” Chiese Kirishima. “Io non sento niente di strano.” Aggiunse, andando comunque ad aprire la porta del balcone per far entrare un po' di aria pulita.

Hai usato qualche prodotto per pulire la stanza? È familiare ma è mischiato con qualcos'altro.” Disse Bakugou, storcendo il naso infastidito dall'odore. “Non è – giusto.”

È per via del mio – ” Cercò di dire Kirishima, coprendosi la ghiandola del collo con la mano, chiedendosi se dopo il suo primo heat il suo odore fosse cambiato ma Bakugou lo interruppe.

No.” Rispose secco l'alpha, come offeso che l'altro potesse anche solo pensarlo.

Kirishima aggrottò la fronte confuso mentre Bakugou si guardava intorno per cercare di capire da dove provenisse. Cercò di fare mente locale, magari aveva davvero usato un prodotto o un deodorante diverso e non lo ricordava, poteva anche essere un oggetto comprato da poco o qualcosa preso in prestito da un amico. Kirishima spalancò gli occhi alla realizzazione. La t-shirt di Midoriya. Non gliela aveva ancora restituita.

L'omega si maledì mentalmente, non riuscendo a spiegarsi come avesse potuto dimenticarsene. Bakugou iniziò a muoversi per la stanza e Kirishima rise nervosamente.

Mi dispiace.” Disse avvicinandosi. “Vuoi che andiamo da un'altra parte?” Chiese speranzoso Kirishima, cercando di nascondere la sua preoccupazione.

Sta zitto.” Ribatté l'alpha, infastidito per l'interruzione dalla sua ricerca.

Kirishima si ammutolì, iniziando a cercarla a sua volta con lo sguardo. Ricordava di non averla messa in un cassetto o nell'armadio, non volendo che l'odore di Midoriya si mischiasse con i suoi vestiti. Non era nemmeno in bella vista nella stanza, sopra la sedia o vicino la scrivania altrimenti Bakugou l'avrebbe già vista. Lo sguardo si posò sul suo letto e all'improvviso gli venne in mente. Sotto il cuscino, l'aveva messa sotto il cuscino per conciliargli il sonno durante l'heat.

L'omega si morse il labbro inferiore. Non c'era modo di prenderla senza che l'altro non se ne accorgesse.

Si girò verso l'alpha e notò che lo sguardo di Bakugou era finito sul cuscino ma prima ancora che Kirishima potesse fermarlo, lo alzò rivelando la t-shirt sotto di esso. La prese in mano e, stringendola stretta, si girò verso l'omega.

Che ci fa qui questa?” Quasi ringhiò nel chiederlo.

Non ti arrabbiare.” Cercò di addolcirlo con lo sguardo Kirishima.

Che ci fa qui questa?” Ripeté furioso, e Kirishima sospirò sapendo che era inutile cercare di nascondergli la verità.

L'ho presa in prestito.” Spiegò l'omega. “Mi ha aiutato a calmarmi durante l'heat.”

Cosa?”

Lo sai che l'odore dei beta funziona meglio sugli omega, giusto?”

Bakugou non rispose e Kirishima continuò a parlare.

Ascolta so cosa può sembrare ma non lo è, ok?” Cercò di rassicurarlo con un sorriso un po' forzato. “È solo un amico che aiuta un altro amico. Quella t-shirt ha fatto parte del mio nest per un po'”

Cosa?” Chiese Bakugou in quello che era decisamente un ringhio e Kirishima si morse la lingua. L'alpha non aveva idea di quando in realtà volesse che ci fosse stata la sua di t-shirt sotto il suo cuscino al posto di quella di Midoriya ma Kirishima sapeva che non poteva dirglielo, non era giusto. Non sapeva nemmeno quale fosse il problema, se era solo per il fatto che l'odore del beta gli desse così tanto fastidio o qualcos'altro.

L'omega abbassò lo sguardo non sapendo cos'altro dire, sentendo nell'aria solo l'odore della rabbia dell'alpha e se il suo fiuto non lo stava ingannando anche un velo di tristezza.

Fanculo.” Imprecò Bakugou e, superandolo, uscì dalla stanza con ancora la t-shirt di Midoriya in mano.

Kirishima gli corse dietro e un brivido gli percorse la schiena quando vide le porte dell'ascensore chiudersi con Bakugou al suo interno. Senza pensarci due volte, Kirishima si diresse verso le scale sperando di trovare Midoriya in camera sua. Quando raggiunse il piano dove si trovava la stanza del beta, quasi si scontrò con Bakugou. Fermo, in mezzo al corridoio con lo sguardo fisso su Midoriya che stava di fronte la sua porta non ancora accortosi della presenza dei due.

Aspetta, Bakugou.” Quasi supplicò con il fiatone, ancora incerto su cosa l'alpha volesse fare.

Bakugou lo ignorò, avvicinandosi al beta quando si girò verso di loro. Midoriya lo salutò con un sorriso ma gli morì sulle labbra quando Bakugou gli ringhiò contro mostrandogli i denti e Kirishima li raggiunse a gran velocità.

Bakugou!” Urlò, toccandogli il braccio cercando di farlo rinvenire, fallendo miseramente.

Lo sguardo dell'omega si spostò su Midoriya chiaramente confuso ma quando lo sguardo del beta si spostò sulla mano di Bakugou vedendo la sua t-shirt, capì.

Kacchan – ” Provò a parlargli e Bakugou si avvicinò pericolosamente.

Smettila.” Disse l'alpha con voce profonda.

Di fare cosa?” Chiese Midoriya, sinceramente ignaro a cosa si stesse riferendo Bakugou che per tutta risposta ringhiò ancora una volta, credendo che l'altro lo stesse prendendo in giro.

Lo sai cosa!” Urlò Bakugou ma il suo sguardo era talmente assente che Kirishima si chiese se stesse davvero parlando con Midoriya.

Stavo solo aiutando, lo sai che non mi permetterei mai di mettermi tra te e Kirishima.”

L'omega sussultò nel sentire quelle parole ma non ebbe il tempo di riflettere sul loro significato che Bakugou riprese a ribattere.

Cosa vuoi saperne tu? Sei solo un misero beta.”

Midoriya spalancò gli occhi sorpreso e Kirishima decise che aveva sentito abbastanza. Senza perdere altro tempo si mise in mezzo tra i due e, con sguardo serio, fissò dritto negli occhi l'alpha.

Va tutto bene, ha ragione.”

No invece! Adesso basta, Bakugou.” Ribatté Kirishima, cominciando a considerare l'idea di rilasciare il suo odore e calmare l'alpha.

Bakugou aggrottò la fronte, confuso che l'omega avesse preso le difese del beta, facendo cadere la t-shirt sul pavimento.

Spostati.”

N-- no.” Disse Kirishima, portando una mano in avanti cercando di allontanare Bakugou e l'altra indietro per nascondere Midoriya dietro di sé.

Spostati, omega!” Urlò Bakugou e Kirishima si irrigidì, sentendo quell'urlo come uno schiaffo in faccia.

L'omega sentì Midoriya sussultare dietro di sé ma Kirishima non si mosse e quando Bakugou provò ad afferrargli il braccio per spostarlo con la forza, lo fermò stringendogli il polso con una mano.

Ho detto di no!” Ripeté Kirishima con ancora il suo sguardo su quello dell'altro. “Alpha.”

Bakugou non disse nulla e Kirishima lasciò andare la presa ma quando l'alpha provò a sorpassarlo di nuovo, l'omega d'istinto lo spinse via. L'alpha reagì immediatamente, interpretando il gesto come una sfida, afferrandolo per portarlo con sé a terra. A Midoriya sfuggì un gridolio, sorpreso, guardando i due rotolare e lottare senza l'utilizzo dei loro quirk. Erano l'omega e l'alpha a lottare, per determinare la dominanza tra i due, e non Bakugou e Kirishima.

Kacchan! Kirishima!” Li chiamò Midoriya, preoccupato ma entrambi lo ignorarono continuando a bloccarsi per i polsi sul pavimento a vicenda.

Sottomettiti.” Ringhiò l'alpha.

Kirishima grugnì cercando di rimanere concentrato mentre tutto ciò che voleva il suo omega era fare come gli era stato detto. Evitando un colpo di Bakugou, lo spinse finendo lui adesso sopra l'altro. “Arrenditi, alpha.”

L'omega strinse la presa sui polsi di Bakugou quando cercò di divincolarsi.

Calmati, Bakugou.” Sussurrò Kirishima, adesso più calmo e lucido iniziando a rilasciare il suo odore e far rilassare l'alpha.

... Omega.” Mormorò, smettendo di dimenarsi.

Kirishima riuscì a sentirlo a stento, ipotizzando che il suo alpha fosse infastidito di aver perso contro un omega.

... Mio... Omega.” Biascicò di nuovo Bakugou prima di perdere i sensi, mentre Kirishima a stento riuscì a credere a ciò che aveva appena sentito.

Quando Bakugou riaprì gli occhi, Kirishima allontanò la mano con la quale aveva accarezzato i capelli dell'alpha fino a quel momento mentre si alzava dal letto per dare all'altro più spazio. Lo vide sbattere ripetutamente le palpebre, confuso da come fosse arrivato fin lì, guardandosi intorno per rendersi conto di trovarsi in camera sua. L'omega sentì l'alpha fare le fusa.

Omega, forte.” Constatò Bakugou in un sussurro udibile appena nell'istante stesso in cui si rese conto che era stato Kirishima a portarlo lì di peso quando era ancora privo di sensi.

Bakugou.” Il tono era serio, ma il suo sguardo era rassicurante. “Credo che tu sia in pre-rut.”

Bakugou aggrottò la fronte, il suo primo rut al dormitorio.

Cioè, ha senso.” Continuò l'omega. “Il tuo bisogno di controllare se sto bene e dopo quello che è successo oggi... ” Kirishima si morse il labbro. “... Ti ricordi cosa è successo?”

Più o meno.” Rispose l'alpha con voce graffiata.

E ti ricordi cosa mi hai detto prima di perdere i sensi?”

No.”

Bakugou riuscì a sentire nell'odore dell'omega la delusione mentre lo guardava spostare il peso da un piede all'altro nervosamente.

Va bene, non era importante.” Mentì Kirishima.

Il tuo odore.” Osservò Bakugou in un sussurro talmente labile che l'altro non lo sentì. “Kirishima.”

L'omega lo guardò sorpreso nel sentirsi chiamare senza alcun tipo di sopranome. “Sì?”

Bakugou si alzò rimanendo a pochi centimetri dal viso dell'altro, chinandosi a leccargli la ghiandola mentre gli accarezzava la guancia con una mano.

Kirishima, questa volta, preso alla sprovvista non riuscì a trattenere che un gemito gli sfuggisse dalle labbra e nel sentirlo l'alpha gli cinse la vita con un braccio per avvicinarlo più a sé.

O-- ok, sei decisamente in pre-rut.” Commentò Kirishima, posando le mani sulle spalle dell'alpha per cercare di allontanarsi ma l'altro glielo impedì stringendo la presa mentre iniziò a succhiare la pelle lì.

A-- Ah, Bakugou.” Lo chiamò tra gli ansimi. “Alpha.” Provò, prendendogli il viso tra le mani per far sì che l'altro lo guardasse negli occhi.

Ome-- ”

Ssh.” Sussurrò dolcemente Kirishima. “Concentrati solo sul mio odore.”



Bakugou venne allontanato dal dormitorio durante il suo rut, sotto la supervisione degli insegnanti a causa di quello che era successo con Midoriya, non volendo rischiare che qualcuno si facesse male.

Kirishima non poté fare a meno di sentirsi un po' in colpa e la lontananza con l'alpha era una punizione dolorosa. Sapeva che gli insegnanti lo stavano facendo anche per il bene di Bakugou, ma gli mancava terribilmente.

Kirishima non poté fare a meno di ripensare a ciò che aveva detto Bakugou prima di perdere i sensi la prima volta. Lo aveva chiamato suo omega, scatenando in lui una forte reazione.

Il suo omega aveva iniziato a soffrire per la lontananza con l'alpha, convincendosi che si appartenessero. Kirishima, invece, cercava di rimanere più obiettivo. Bakugou nemmeno ricordava di averlo detto e anche se, per pura ipotesi, il suo alpha la pensasse in questo modo non era certo che Bakugou facesse lo stesso. Questo non voleva dire che Bakugou provasse qualcosa per lui. Non voleva dire nulla, solo che gli ormoni avevano preso il sopravvento su di lui a causa del suo pre-rut e considerato quello che era successo subito dopo aveva l'impressione che l'alpha aveva cercato di reprimerli troppo a lungo.

Kirishima sospirò, guardando il libro aperto sulla sua scrivania. Anche la matematica sembrava più difficile senza Bakugou.




Bakugou camminò lungo il corridoio della scuola per raggiungere la classe.

Non avrebbe mai pensato di dirlo, ma camminare da solo era strano. Era il primo giorno di scuola dopo il suo isolamento a causa del suo rut e mentre di solito c'era Kirishima a camminare al suo fianco, aspettandolo già fuori dalla sua camera con un radiante sorriso sul viso, questa volta non c'era nessuno a riempire il silenzio mentre camminava per dirigersi a scuola. Non gli dispiaceva la compagnia dell'omega, non che lo avrebbe ammesso ad alta voce ovviamente.

Con Kirishima tutto era più semplice. Sentiva che con lui non aveva bisogno di nascondersi, sentiva di poter passare del tempo con lui senza quella fastidiosa vocina nella sua testa che gli diceva che non era degno, poteva lasciarsi convincere ad uscire senza sentire che fosse una perdita di tempo, poteva persino ridere con lui.

E il suo alpha, oh, il suo alpha lo adorava. Lui e il suo omega.

Sapeva che la sua attrazione verso l'altro, in parte, era dovuto alla complicità che c'era tra il suo alpha e l'omega di Kirishima ma per quanto Bakugou avesse provato a non pensarci, a negarlo a se stesso era palese la sua preferenza verso l'altro così come i suoi sentimenti. Certo, Bakugou aveva il suo modo di esprimerli ma era ormai da tempo che non era più così certo che riuscisse a nasconderli, ringraziando l'ottusità di Kirishima.

Bakugou si fermò quando vide l'oggetto dei suoi pensieri dall'altra parte del corridoio, notando che non era solo.

L'alpha non riconobbe il ragazzo che era con lui. Sapeva che non faceva parte della loro classe, anche se non si sforzava di ricordare i loro nomi preferendo dare loro dei sopranomi sapeva bene chi doveva sopportare ogni mattina e quella persona non era uno di quelli. Vide Kirishima ridere a qualcosa che aveva detto mentre l'altro gli toccava un braccio.

Bakugou distolse lo sguardo infastidito mentre sentì il suo alpha ringhiare. Sentì le mani sudare, infilandosele velocemente nelle tasche dei pantaloni per evitare di far esplodere qualcosa. L'alpha non si capacitava di quello che aveva appena visto, come una comparsa potesse avvicinarsi così facilmente al suo omega.

Bakugou spalancò gli occhi, sorpreso dai suoi stessi pensieri. Il suo?

Kirishima non era il suo partner e lui lo sapeva, ma a quanto pare non il suo Alpha. Non lo aveva mai chiamato così prima di allora eppure quella parola gli era familiare sulla sua lingua, come se l'avesse già detta in passato ma non ne aveva memoria, gli piaceva l'idea e si ritrovò desideroso di sentirne il suono, di poterlo dire ad alta voce.

Si chiese da quanto tempo il suo Alpha sentisse questa possessività nei confronti dell'omega. Probabilmente, ancor prima che Bakugou si fosse reso conto dei suoi sentimenti verso Kirishima. Ricordava ancora come si era dimenato il suo alpha nell'istante stesso in cui i suoi occhi si erano posati sull'omega. Bakugou credette che si era trattato solo dell'eccitazione di aver trovato qualcuno da poter considerare suo pari, qualcuno che dava il massimo durante gli allenamenti e con la quale il suo Alpha poteva lottare liberamente sapendo che l'altro riusciva a reggerlo, ma pensandoci adesso forse non era stato solo quello.

Questo spiegava anche il perché l'odore di Kirishima era l'unico che gli facesse così tanto effetto, ed il motivo per la quale gli desse così tanto fastidio sentire l'odore di qualcun altro sull'omega. I suoi ricordi andarono al giorno in cui trovò la t-shirt di Midoriya in camera di Kirishima. I ricordi erano ancora confusi ma ricordava quello che aveva cercato di fare al beta e quanta rabbia aveva provato in quel momento.

Bakugou si girò a guardare Kirishima di nuovo, adesso intento a raggiungere la classe a sua volta, e quando i loro sguardi si incrociarono vide i suoi occhi illuminarsi mentre accelerava il passo per raggiungerlo.

Bakugou, sei tornato!”

Dobbiamo parlare.” Disse Bakugou mentre Kirishima si irrigidiva nel sentire il tono serio dell'alpha. “Dopo pranzo. Nella tua stanza.”

Ok.” Rispose Kirishima, visibilmente teso all'idea ma Bakugou non aggiunse nient'altro e in completo silenzio entrò in classe.

Quando Bakugou si ritrovò di fronte la porta della camera di Kirishima, rimase a fissarla a lungo. Non lo avrebbe mai ammesso ma era nervoso. Non aveva mai fatto una cosa simile prima di allora. Kirishima aveva assistito a molte sue prime volte. Era anche la causa di molti di esse.

Non appena bussò alla porta, essa si aprì come se l'omega fosse stato lì davanti ad aspettarlo per tutto il tempo. Kirishima si morse il labbro inferiore, nervoso, scostandosi per farlo entrare. Vederlo così agitato fece fare le capriole allo stomaco di Bakugou a sua volta.

L'alpha si sedette a terra, non avendo il permesso di sedersi nel letto dove vi era il suo nest – perdendosi un po' più del dovuto nel guardarlo – , in attesa dell'omega che guardandolo lo raggiunse posizionandosi accanto a lui.

I due rimasero in silenzio per un po', Kirishima aspettando che l'alpha iniziasse a parlare e Bakugou incerto su come iniziare e che parole usare. L'alpha prese un respiro profondo, ingoiando il suo orgoglio, decise di fare ciò per cui era venuto lì.

Mi dispiace.” Sussurrò, guardando l'espressione di Kirishima cambiare in totale stupore.

Ti stai scusando con me?”

Cos – ? Certo che mi sto scusando con te!” Alzò la voce Bakugou. “Cazzo, sei felice adesso che lo detto ad alta voce?”

Kirishima gli sorrise. “Scusami, è solo che non ti ho mai sentito scusarti con qualcuno. Non a parole, comunque.”

L'alpha alzò gli occhi al cielo. “Sì, bhé, questa volta è diverso.”

Lo è?”

Non abbiamo avuto occasione di parlare dopo quello che è successo durante il mio pre-rut.” Bakugou sospirò rumorosamente. “Non volevo aggredirti.”

Bakugou, lo so.” Lo guardò comprensivo Kirishima. “E se devo essere sincero, non credo che sia io la persona con cui tu ti debba scusare.”

Tch.” Bakugou si morse la lingua, distogliendo lo sguardo. Lo sapeva già, in fondo. “Va bene.”

Kirishima gli sorrise quando tornò a guardarlo.

So che non volevi farlo, anche con Midoriya.” Disse l'omega ma l'alpha non rispose. “Non sono arrabbiato con te, lo sai vero?”

Questo è perché sei stupido... e troppo buono.” Borbottò Bakugou guardando Kirishima aggrottare la fronte confuso.

Sarebbe facile dare tutta la colpa al mio alpha, ma la verità è che una parte di me sapeva cosa stessi facendo e me ne prenderò la responsabilità.”

Così virile.” Lo elogiò Kirishima, commosso.

Sta zitto.” Disse Bakugou in imbarazzo, riuscendo comunque a sentire l'angolo delle sue labbra alzarsi in un sorriso.

Sai.” Iniziò a dire Kirishima. “Non ho chiesto nulla di tuo perché non volevo diventare un peso per te, non volevo che in heat diventassi dipendente dal tuo odore.”

Bakugou sogghignò. “Non ne saresti diventato dipendente.”

Come fai dirlo?”

L'alpha sospirò, come infastidito dal fatto che l'altro non riuscisse a vedere ciò che stava cercando di dire. “Hai già dimenticato come mi hai tenuto testa? Sei diverso dagli altri omega.”

Già.” Concordò Kirishima con un filo di tristezza, abbassando lo sguardo. “Anche mia madre me lo diceva sempre – ”

Mi piace.” Lo interruppe Bakugou, sentendo le proprie guance e orecchie in fiamme, portandosi un ginocchio al petto e, appoggiando un gomito su di esso, nascose il viso col braccio mentre una mano restava ferma sul pavimento vicino al suo fianco.

Oh.” Sussurrò sorpreso Kirishima, arrossendo a sua volta quando rialzò lo sguardo verso di lui.

Bakugou si rilassò quando sentì una nota di felicità nell'odore di Kirishima, incitandolo a continuare. “Gli alpha a cui non piace avere un omega forte al loro fianco sono dei coglioni. Intimoriti un cazzo, a me piace che il mio omega riesca a prendermi a calci in culo.”

Oh, sei così romantico.” Disse sarcasticamente Kirishima, ridendo.

La risata di Bakugou gli morì in gola quando sentì le dita dell'omega sfiorare le sue, timidamente ed in silenzio in attesa di una qualsiasi reazione. L'alpha girò la testa, incapace di tenere lo sguardo di Kirishima mentre con le dita iniziò ad accarezzare il dorso della mano dell'omega.

Kirishima intrecciò le dita con quelle di Bakugou e l'alpha era sicuro, era felice. Entrambi lo erano.




Ehi, Kirishima.” Si sentì chiamare da una voce familiare, l'omega. Girando la testa verso colui che lo stesse chiamando vide Midoriya salutarlo con la mano mentre si sedeva accanto a lui sul divano.

Midoriya.” Lo salutò, sorridendo. Con tutto ciò che era successo, non avevano avuto più molte occasioni per parlare e un po' gli era dispiaciuto trascurare l'amico. “Scusami se sono sparito.”

Non ti preoccupare, siamo tutti impegnati con il tirocinio e altre... cose.” Spiegò timidamente.

Già.” Sospirò sollevato. “Come stai?”

Sto bene, forse un po' stanco, e grazie. Non ti avevo ancora ringraziato per aver preso le mie difese quel giorno.”

Non devi, davvero, e poi è stata tutta colpa mia.” Disse Kirishima, accigliandosi.

Non dire così, è stata mia l'idea di darti una mia t-shirt nonostante sapessi come reagisce Kacchan al mio odore. Volevo aiutarti, vedendo l'effetto che aveva su di te, e la situazione mi è sfuggita dalle mani.”

Midoriya sospirò, forse per via di qualche ripensamento, per poi illuminarsi in viso sorridendo. “Piuttosto, cos'era quello? Sei stato incredibile!” Esclamò porgendosi in avanti.

Uh?” Sussultò Kirishima confuso.

Non avevo mai visto una cosa simile. Un' omega che lotta con un alpha e vince, intendo.”

Oh, quello, ho già lottato con l'alpha di Bakugou in passato. Non seriamente come l'ultima volta, però.” Rise Kirishima un po' in imbarazzo.

Cosa? Tu lotti con il suo alpha regolarmente? Sei davvero indistruttibile!” Esplose Midoriya, facendo arrossire l'omega. “Urgh, vorrei tanto avere il mio notebook qui con me. Ho così tante domande.”

I due scoppiarono in una risata fino a quando un rumore di passi attirò la loro attenzione. Entrambi si girarono verso la fonte del rumore per ritrovarsi davanti Bakugou che guardava Kirishima confuso, probabilmente per via del tono di imbarazzo nell'odore dell'omega.

Ehi.”

Uhm.” Mormorò Midoriya un po' a disagio. “Io vi lascio soli.” Disse alzandosi dal divano ma Bakugou lo fermò afferrandogli un braccio.

In realtà è con te che vorrei parlare.” Spiegò Bakugou mentre il suo sguardo scivolava sulla sua mano e, rendendosi conto solo in quel momento del gesto, lasciò andare la presa dal braccio del beta.

Oh!” Esclamò sorpreso, spostando lo sguardo verso Kirishima che gli sorrideva fiducioso. “Ok.”

L'alpha si girò per allontanarsi dal divano facendo cenno a Midoriya di seguirlo mentre Kirishima accendeva la televisione, per dare ai due un po' di privacy, con ancora il sorriso sulle labbra.

Il beta si mosse un po' impacciato e nervoso dietro Bakugou, ma con la curiosità viva nel suo sguardo. Quando furono abbastanza distanti da lasciare che il suono della televisione fosse solo un rumore di sottofondo, l'alpha si fermò voltandosi verso di lui mentre metteva le mani in tasca e distoglieva lo sguardo.

Ascolta, urgh – fanculo con questa merda – scusa per aver cercato di aggredirti, immagino.” Borbottò Bakugou chiaramente in difficoltà ma all'altro sembrò non importante.

Kacchan!” Esclamò Midoriya, felice. “Va tutto bene, lo capisco.” Disse e l'alpha alzò lo sguardo verso il beta nel sentirlo.

No, tu non – ” Si morse la lingua. “Non dire che capisci quando io per primo non riesco a farlo. Tutta questa storia del secondo genere è difficile, ok?” Sospirò frustrato. “Avere costantemente qualcuno nella tua testa che dà voce ai tuoi istinti, una parte di te ma allo stesso tempo un estraneo che da un giorno all'altro inizia a parlare, e a me piace essere un'alpha. Lo sanno tutti, ma a volte fa fottutamente schifo.”

Midoriya lo guardò sorpreso, ascoltando in silenzio il suo sfogo in uno di quei rari momenti in cui Bakugou decideva di parlare di come si sentiva.

Non è perché sei un beta, solo – anche se è difficile non voglio la tua pietà.”

Hai ragione.” Midoriya disse, intendendolo davvero. “Mi dispiace.”

Bakugou alzò gli occhi al cielo. “Non ti scusare, cazzo.”

Scu – Ok.”

Bene.” Sussurrò l'alpha iniziando ad allontanarsi. “Quello che dovevo dire te l'ho detto.”

Grazie, Kacchan.”

Perché mi stai ringraziando? Tu – Sì, certo, come ti pare. Sei il solito sentimentale.”

Sono sono felice che tu me ne abbia parlato.” Spiegò sorridendogli.

Tch, come se mi importa.” Grugnì Bakugou avviandosi a raggiungere il divano, dove trovò Kirishima ad attenderlo sorridendogli orgoglioso.



Dopo quello che era successo durante il primo heat di Kirishima, Bakugou decise di dormire sul divano della sala comune quando si manifestò il successivo. Solo per la durata dell'heat. Lo aveva deciso per evitare di venire coinvolto ulteriormente contro la sua volontà ed evitare il fastidio di mettersi nei guai o, peggio, essere espulso dalla scuola solo perché il suo alpha aveva deciso per lui cosa fosse più importante. Solo per quello, o questo era quello che continuava a ripetersi Bakugou.

Passare le notti nella sala comune rendeva la situazione più facile, però. Non riuscendo a sentire l'odore di Kirishima da lì, riusciva a prendere sonno facilmente e anche l'omega trascorreva il resto del suo heat con più tranquillità.

Tutto stava andando per il meglio adesso, finché una notte Bakugou sentì dei rumori di passi dirigersi verso la cucina disturbando il suo sonno. Aprì gli occhi di scatto mettendosi a sedere e guardandosi intorno, notando che le luci erano ancora tutte spente. Si alzò dal divano, lentamente cercando di nascondere la sua presenza il più possibile con il palmo delle mani rivolti difronte a sé nel caso avesse avuto il bisogno di usare il suo quirk.

Quando fece il suo ingresso in cucina rimase sorpreso nel vedere Kirishima illuminato solo dalla luce del frigorifero aperto, con i capelli liberi dal gel a coprirgli parzialmente il volto. Immobile, continuava a fissarlo restando di fronte ad esso.

Che cazzo ci fai tu qui?” Lo rimproverò Bakugou, chiudendo il frigorifero violentemente mentre osservava l'altro girarsi a guardarlo come se non si fosse reso conto di dove fosse.

Non me lo ricordo.” Disse Kirishima sincero, sbattendo ripetutamente le palpebre in confusione.

Bakugou sospirò esasperato, annusando l'aria nel tentativo di sentire qualsiasi tipo di emozione che l'omega stesse provando in quel momento e capire quale fosse il problema ma l'alpha non riuscì a sentire quasi nulla. L'heat di Kirishima era quasi giunto al termine.

Bakugou sentì il suo alpha urlargli contro e, decidendo di assecondarlo per questa volta, si avvicinò all'omega. “Di cosa hai bisogno?”

Kirishima sembrò seriamente pensarci su avvicinandosi a sua volta all'altro, fermandosi solo a pochi centimetri dal viso di Bakugou tanto che l'alpha riusciva a sentire il suo respiro sulle labbra. Si ritrovò incapace di muoversi mentre osservava l'omega mordersi il labbro inferiore, spostando lo sguardo dagli occhi dell'alpha alle labbra ripetutamente.

Ho bisogno... ” Sussurrò Kirishima ma non finì la frase prima di azzerare completamente le distanze baciandolo.

Bakugou tirò su l'aria dal naso rumorosamente, preso di sorpresa, indugiando qualche secondo prima di trovare la forza di allontanarsi tenendo fermo l'omega dalle braccia. L'omega piagnucolò e i due si guardarono negli occhi finché l'alpha fece un passo in avanti per incontrarsi a metà strada con Kirishima in un altro bacio.

L'omega gemette sulle labbra di Bakugou, tirandolo dalla canotta per avvicinarlo più a sé mentre l'alpha gli cinse la vita con un braccio stringendolo a sua volta e portando una mano tra i morbidi capelli di Kirishima. Strinse la presa sui capelli e l'omega gemette ancora una volta mentre inclinava leggermente la testa per poterlo baciare ancora.

Questa volta il bacio fu più intenso, lasciando che tutta la tensione in corpo fino a quel momento – dovuta al suo cercare di trattenersi – scivolasse via. Leccando le labbra di Bakugou lasciò che la passione e l'istinto prendessero il sopravvento su tutto il resto, scoprendo una forte libido che nemmeno lui sapeva di possedere. Anche solo il piacere nel baciarlo non era lontanamente paragonabile a ciò che aveva sempre immaginato Kirishima, e si chiese perché aveva atteso tanto per scoprirlo.

Quando anche l'altro schiuse le labbra, non perse tempo ad approfondire il bacio scoprendone il sapore, il suo sapore. Quel caldo bacio azzerò improvvisamente tutte le inibizioni dell'omega che iniziò ad ansimare. L'alpha grugnì, piacevolmente colpito dalle reazioni che gli stava mostrando Kirishima e, senza mai distaccarsi da lui, fece qualche passo in avanti facendo capire all'altro di dover indietreggiare per seguire i suoi movimenti. L'omega obbedì a quella richiesta silenziosa, lasciandosi condurre da Bakugou nella stanza finché la sua schiena colpì l'isola della cucina.

Ah!” Esclamò sorpreso Kirishima distaccandosi ma Bakugou, riluttante per l'interruzione, non si lasciò sfuggire l'occasione di mordicchiargli il labbro inferiore prima di raddrizzarsi a guardarlo. Kirishima sospirò quando sentì l'erezione di Bakugou premere sulle sue cosce provocando un brivido di piacere lungo la schiena di Kirishima che sentì immediatamente del bagnato tra le sue gambe. Lasciando che i loro sguardi rimanessero incatenati l'uno all'altro, l'omega fece scivolare una mano sui pantaloni dell'alpha iniziando a muoverla su e giù, attraverso il tessuto, accarezzandolo piano guidato da una lentezza quasi disarmante come alla ricerca di un qualsiasi segno di ripensamento. Bakugou tremò al contatto chiudendo gli occhi, godendosi la sensazione piacevole e dovette combattere contro ogni muscolo del suo corpo per non chinarsi in avanti e baciarlo ancora. Invece, l'alpha, spostò le mani ad afferrare l'isola della cucina con talmente tanta forza che le sue nocche diventarono bianche.

Mio.” Ringhiò Bakugou all'orecchio dell'omega.

Sì.” Ansimò Kirishima, sentendo l'alpha leccargli la ghiandola sul collo e la sua mente si svuotò completamente.

Reclamami, alpha.” Supplicò disperatamente. “Lascia che tutti sappiano che sono tuo.”

Bakugou gemette, succhiando la pelle lì prima di aprire la bocca e lasciare che i suoi denti lo sfiorassero. Non appena Kirishima sentì i canini di Bakugou accarezzargli la pelle si sentì mancare il fiato, sopraffatto da un estasti talmente intensa da mandarlo già vicino all'orgasmo.

Kirishima chiuse gli occhi lasciandosi sfuggire un sospiro frustrato dalle labbra, impaziente, mentre aumentava il ritmo delle sue carezze assaporando il momento in cui l'alpha sarebbe stato dentro di lui ma all'improvviso l'omega non sentì più nulla, sentendo solo freddo e la mancanza del peso di Bakugou su di lui.

Allarmatosi Kirishima riaprì gli occhi di scatto, ritrovandosi davanti Aizawa a sorreggere Bakugou da terra mentre con una mano si tappava il naso con uno sguardo che oscillava tra il contrariato e l'assonnato e Midnight con una mano a spostare il tessuto della manica strappata mostrando la pelle.

Il sorrisetto sornione di Midnight fu l'ultima cosa che Kirishima vide prima di perdere i sensi.




Kirishima era certo di non aver mai provato un simile imbarazzo prima di allora. Tenendo la testa bassa, seduto sul letto dell'infermeria, rifiutava di incrociare lo sguardo di Aizawa e Recovery Girl.

Strinse le mani a pugni, ferme sulle sue ginocchia, mentre sentiva un magone talmente pesante da fargli pizzicare gli occhi e le guance in fiamme.

Kirishima.” Lo chiamò Recovery Girl. Il suo tono era gentile ed esso convinse l'omega ad alzare lo sguardo verso di lei, non trovando il coraggio di rivolgerlo anche ad Aizawa. “Come ti senti?”

Fisicamente? Bene.” Rispose titubante, guardandola inarcare un sopracciglio al suo specificare. “Mortificato.” Aggiunse.

Aizawa sospirò, ma sembrava sollevato della risposta del suo studente mentre incrociava le braccia al petto. “Sai perché siamo dovuti intervenire, non è vero? Che cosa sarebbe successo se Bakugou fosse riuscito a reclamarti.”

Sì.” Ammise Kirishima tristemente.

Una volta reclamati, i partner rimangono partner a vita. Niente li doveva separare e se, per qualche ragione, fosse accaduto il dolore sarebbe stato insostenibile. Pochi eroi decidevano di reclamare qualcuno, dato che anche la sola distanza era dolorosa, o scegliavano di farlo in un secondo momento – come quando si ritiravano e decidevano di insegnare o fare qualche altro lavoro secondario – . L'heat e il rut diventavano quasi impossibili da gestire senza il partner e non c'era farmaco o rimedio alternativo che reggeva il confronto con la presenza dell'altro.

Non era pianificato!” Si affrettò a dire l'omega, adesso spostando lo sguardo verso entrambi. “Cioè, non era mia intenzione scendere a sedurre Bakugou o anche solo scendere in cucina.” Spiegò, cercando di ignorare il più possibile l'imbarazzo nel dire quelle parole.

Lo sappiamo.” Disse Aizawa. “Ma non possiamo nemmeno ignorare ciò che è accaduto stanotte.”

Cosa?” Kirishima spalancò gli occhi, sentendo il sangue congelarsi nelle vene. “Siamo nei guai? Bakugou è nei guai? No, lui – ”

Siete solo degli adolescenti, per l'amor del cielo!” Lo interruppe Recovery Girl. “Aizawa smettila di terrorizzare il ragazzo, di solito non ci vado leggera nemmeno io con chi non pensa alle conseguenze delle proprie azioni, ma credo che ne abbia passate già abbastanza.”

Io – ” Kirishima abbassò lo sguardo. “Mi dispiace, sto cercando davvero di trattenermi e tenere a freno il mio omega ma... Lo amo e credo che questo faccia parte del problema.”

Kirishima non c'è nulla di sbagliato in te o quello che avresti voluto fare stanotte.” Disse Recovery Girl alzandosi dallo sgabello.

Ma – ”

Solo, troppo presto. Non dimenticare che siete sotto la nostra responsabilità e che siete qui per diventare gli eroi di domani.”

Ho capito.” Disse Kirishima, sentendo le lacrime agli occhi rendendosi conto di aver messo in una posizione difficile Recovery Girl e gli insegnanti.

Prendi queste.” Disse mentre gli porgeva una scatola di pillole.

L'omega la prese in mano, curioso. “Sono soppressori?”

Non permetteremo mai che quella roba giri tra gli studenti.” Spiegò Aizawa.

Mettere a dormire il proprio omega non è mai una buona idea ma ti aiuteranno durante l'heat e, se faranno l'effetto che spero, potreste passarlo anche insieme.”

Davvero?” Chiese sorpreso dalle parole di Recovery Girl, alzandosi in piedi. “Metteranno a tacere i miei istinti?”

Non esattamente, non ti allieveranno del tutto nemmeno il dolore ma potrebbero far sì che la sola presenza dell'alpha basti senza sentire il bisogno di andare oltre.”

E se Bakugou non volesse passarlo insieme a me?” Chiese Kirishima con un tono di amarezza nella voce.

Non serve che siate nella stessa stanza, la sua è vicina alla tua giusto? Quella distanza sarà sufficiente, almeno così non dovrà dormire sul divano dato che abbiamo già visto che tenervi lontani è quasi impossibile.”

L'omega aggrottò le sopracciglia confuso. “Cosa? Ma durante il suo rut... ”

Non te lo ha detto?”

Non mi sorprende che abbia deciso di tenerselo per sé.” Commentò distante Aizawa. “Hanno dovuto chiamarmi per farlo calmare.”

Kirishima abbassò lo sguardo sulla scatola che teneva ancora in mano. Bakugou aveva sofferto la lontananza con lui durante il suo rut così tanto da diventare selvaggio e lui nemmeno ne era a conoscenza. L'omega cercò di ingoiare il nodo che gli si era formato in gola. Questo metteva in chiaro che l'alpha di Bakugou desiderava passare il rut con lui e il suo omega ma non era certo che Bakugou provasse lo stesso, non dopo questa sera. Non sapeva nemmeno se gli avrebbe rivolto di nuovo la parola, in fondo stanotte avevano quasi messo in repentaglio la loro carriera da eroi e Kirishima non sapeva se Bakugou lo avrebbe mai perdonato per questo.




Come temeva, dopo quella notte, Bakugou divenne più freddo nei suoi confronti iniziando a distaccarsi da lui. Kirishima non lo biasimava ma questo non voleva dire che gli stesse bene o che non ne soffriva, in più l'allontanarsi da lui lo aveva portato ad allontanarsi anche dai loro amici e l'omega se ne era molto risentito di questo. Non voleva che l'alpha si isolasse di nuovo, non voleva che credesse che rimanere da solo fosse la cosa giusta da fare.

Forse sarebbe meglio se mi sedessi ad un altro tavolo oggi.”

Cosa?” Chiese Kaminari con la bocca piena di cibo.

Se andassi a mangiare da un'altra parte, forse Bakugou si siederebbe qui con voi.” Spiegò Kirishima ancora in piedi e il vassoio tra le mani.

Uhm ne dubito, tesoro.” Ribatté Ashido, guardandolo un po' preoccupata.

Perché no?” Chiese Kirishima, aggrottando la fronte. “Ha fatto passi da gigante anche con voi in questi mesi.” Ribatté l'omega, quasi offeso che i loro amici potessero pensare che a Bakugou non importasse.

Non sto dicendo questo.” Si affrettò a dire Ashido. “Ma credo anche che abbia bisogno di tempo.”

Che intendi dire?” Chiese Kirishima sedendosi accanto a lei.

Intendo dire che in questo momento l'ego del suo alpha è ferito e che sono entrambi incazzati per non essere riusciti a reclamare il loro omega, capisci dove voglio arrivare?”

Kirishima annuì, non riuscendo a fare a meno di arrossire nel sentire qualcun altro definirlo l'omega di Bakugou.

Quindi non devo fare nulla? Sei un'alpha anche tu, ti prego aiutami, sento che sto impazzendo.”

Sai che non esiste un manuale di istruzioni, vero?” Ashido chiese, ridendo quando sentì l'altro lamentarsi e poggiare la fronte sul tavolo in un atto disperato.

L'alpha allungò una mano ad accarezzargli la schiena affettuosamente e l'omega si girò a guardarla di nuovo. “Dipende dal carattere di ognuno e Bakugou è, bhé, Bakugou ma andrà tutto bene. Vedrai.”

Kirishima mormorò qualcosa di incomprensibile, anche se la positività di Ashido stava cominciando a fare effetto anche su di lui.

Sono certa che tu gli manchi tanto quanto lui manca a te.”

L'omega sospirò, arrossendo ancora di più al pensiero mentre raddrizzava la schiena e iniziava a mandare giù bocconi del suo pranzo.




Kirishima lasciò andare un urlo frustrato mentre colpiva con forza una pentola con il cucchiaio, rischiando di bruciarsi con quella accanto. Di fronte a sé la cucina era in completo disordine, sporca con ancora nessuna pietanza pronta. L'omega si sistemò la bandana in testa, determinato a non arrendersi e a riniziare daccapo quando la porta di ingresso si aprì e tre figure si avvicinarono alla cucina incuriosite dai strani rumori che provenivano da essa.

Kirishima.” Lo salutò Midoriya non appena entrò in cucina, seguito da Bakugou e Todoroki, per poi far scivolare lo sguardo sul bancone della cucina.

Oh, ehi ragazzi.” Ricambiò il saluto mentre si asciugava ciò che avrebbe dovuto essere una salsa dalla faccia con la manica della felpa.

Cosa stavi facendo?”

Uhm, la cena?” Spiegò incerto e un po' in imbarazzo spostando lo sguardo verso Bakugou notando che il suo era su di lui a sua volta.

Non ha funzionato.” Commentò Todoroki con tono piatto, ricevendo per tutta risposta un'occhiataccia da parte di Midoriya.

Almeno lui è riuscito a non bruciare nulla.” Ribatté Bakugou, girandosi adesso verso Todoroki.

Ti riferisci a me?”

Midoriya rise nervosamente mentre vide Bakugou esplodere, allontanandosi dai due che avevano iniziato a discutere – bhé, almeno Bakugou lo aveva fatto – per avvicinarsi a Kirishima.

Hai bisogno di una mano?”

No, non ti preoccupare.” Declinò la sua offerta gentilmente Kirishima, sorridendogli. “Io ho fatto questo casino e io pulisco.” Aggiunse tornando a rivolgere lo sguardo verso Bakugou.

Midoriya sembrò notarlo seguendo il suo sguardo per poi tornare a guardare Kirishima prima di allontanarsi ed andare a toccare leggermente il braccio di Todoroki per attirare la sua attenzione.

Ho comprato una nuova action figures di All Might giorni fa, vuoi venire a vederla?”

Certo.”

Non ignorarmi!” Urlò Bakugou, restando comunque fermo dov'era quando i due iniziarono ad allontanarsi. “Non finisce qui.”

Oh!” Esclamò Todoroki, come se avesse appena intuito qualcosa. “Vuoi lasciarli da soli.”

Midoriya gli prese la mano trascinandolo con sé, accelerando il passo in completo silenzio sotto lo sguardo sorpreso di Kirishima.

L'omega abbassò lo sguardo, trattenendo il respiro quando sentì l'alpha avvicinarsi al bancone.

Sei senza speranza.” Lo prese in giro Bakugou, guardandosi intorno mentre raggiungeva il suo fianco.

Kirishima alzò la testa. “Immagino di sì. Magari potresti insegnarmi.” Provò sperando di non aver osato troppo e troppo in fretta.

Come mai tutto questo interesse verso la cucina all'improvviso?”

Uhm.” Mormorò l'omega, nervoso. “Se devo essere sincero è da quando mi desti il bento che ci penso, sai, volevo ricambiare il favore e pensavo che saresti stato troppo stanco per cucinare al ritorno dal tuo tirocinio e così... ”

L'omega si morse il labbro inferiore mentre teneva lo sguardo fisso su l'alpha che continuava a guardarlo senza dire una parola, senza muoversi e Kirishima avrebbe dato qualsiasi cosa in quel momento per poter sapere a cosa stesse pensando.

Bakugou si girò verso i fornelli e Kirishima arrossì nel vedere la poltiglia esplosa nella padella lì in bella mostra. L'omega gli mostrò un sorrisetto imbarazzato mentre l'alpha prendeva la padella sporca e metterla in un lavello per poi prendere una pulita.

Bakugou?”

Ti aiuterò.” Disse semplicemente, evitando il suo sguardo mentre le sue guance si coloravano di rosso.

L'alpha iniziò a fare spazio sul bancone finché un odore pieno di felicità e sollievo lo invasero e si stupì nel trovarsi davanti Kirishima con le lacrime agli occhi quando si girò nuovamente verso di lui.

Perché stai piangendo?” Chiese l'alpha, confuso.

Non lo so.” Ammise l'omega mentre le lacrime iniziarono a rigargli il viso. “Mi sei mancato così tanto.”

Bakugou lasciò andare la padella e qualsiasi altra cosa stesse facendo per avvicinarsi all'altro ed asciugargli le lacrime dolcemente con le mani. “Mi sei mancato anche tu. Non piangere.”

N- non ci riesco.” Balbettò Kirishima tra le lacrime.

Di cosa hai bisogno?” Chiese l'alpha in un sussurro e l'omega sussultò nel sentire la stessa domanda di quella notte.

Ho bisogno... ” Kirishima chiuse gli occhi per un'istante prendendo un respiro profondo per poi riaprirli. “Ho bisogno di sapere come stai.”

Bakugou spalancò gli occhi sorpreso, prendendosi qualche minuto prima di rispondere. “Meglio, adesso.”

L'omega tirò sul col naso, sorridendogli. “Ne sono felice.”

L'alpha sospirò, spostando le mani sulle spalle di Kirishima per tirarlo a sé in un abbraccio. L'omega sussultò sorpreso dal gesto ma non si lasciò sfuggire l'occasione di stringersi a Bakugou, alzando le braccia a cingergli la vita ed annusare la maglietta dell'alpha. Kirishima non riuscì ad impedire che il suo omega facesse le fusa quando Bakugou iniziò a muovere la testa su e giù, strofinando la propria guancia lentamente sui capelli dell'omega come a voler lasciare una traccia di sé su di lui senza profumarlo col suo odore.

Bakugou.”

Mmh?” Mormorò distrattamente l'alpha.

Credo che dovremmo parlare.” Disse Kirishima, ignorando l'urlo di dolore del suo omega per aver interrotto quel momento.

Sentì Bakugou irrigidirsi, ma l'alpha non sciolse l'abbraccio. Si allontanò quel tanto che bastava per guardarlo negli occhi.

Inizio io.” Disse Kirishima mentre l'altro rimase in silenzio incitandolo a continuare. “Mi dispiace.”

No.” Lo fermò Bakugou. “Non azzardarti a scusarti.” Sciogliendo adesso l'abbraccio, senza però distogliere lo sguardo.

Ma lo sai che è colpa mia, per colpa mia hai quasi -- ”

Eravamo in due quella notte o sbaglio?” Lo interruppe l'alpha. “O pensi davvero che avrei fatto qualcosa che non desideravo?

Ovviamente no, ma questo non cambia il fatto che io non sarei dovuto essere nemmeno lì. Ascolta, tu diventerai un eroe meraviglioso – ”

E anche tu.” Disse Bakugou senza alcuna esitazione.

Non stiamo parlando di me.”

No, stiamo parlando di noi.”

Kirishima si fermò di colpo, spalancando gli occhi non appena lo sentì. “Vuoi dire che tu vuoi... ”

Mi stia prendendo per il culo?” Quasi urlò Bakugou come offeso. “C'è un limite a quanto uno può essere ottuso.”

Kirishima arrossì. “Bhé, perché non hai mai detto nulla?”

Urgh, mi conosci io non uso le cazzo di parole e credevo fosse abbastanza chiaro dato che ho cercato di reclamarti.”

Sì, a causa del tuo alpha!”

Un'alpha che riesco a controllare quasi completamente, ma quando si tratta di te è diverso proprio perché io -- ”

Bakugou lasciò andare un sospirò frustrato e Kirishima si avvicinò a lui prendendogli una mano. L'alpha la strinse a sua volta, distogliendo lo sguardo.

Kirishima.”

Sì?”

Sai, io – ” Bakugou strinse la presa sulla mano. “Io ti – Cazzo!”

Va tutto bene, Bakugou. Anche io ti, cazzo.”

Sei un coglione.” Disse Bakugou senza intenderlo davvero, con un sorriso sulle labbra.

Ma ti piace questo coglione.” Lo stuzzicò Kirishima con un sorrisetto sornione sul viso mentre l'alpha arrossiva fino alle punte delle orecchie.

Perché tutto diventa strano con te?” Chiese Bakugou facendo scoppiare l'omega in una fragorosa risata per poi prendere lui l'iniziativa, questa volta, e abbracciarlo di nuovo. L'alpha ricambiò l'abbraccio ridendo a sua volta, contagiato da quella dell'altro.

Va bene.” Ripeté Kirishima. “Non devi dirmelo ora. Adesso lo so.”

Bakugou si distaccò leggermente, prendendo il viso dell'omega tra le mani e chinarsi a posare le proprie labbra sulle sue. Kirishima si sciolse in quel bacio, completamente diverso dal loro primo. Era più dolce e casto ma così pieno di sentimento rimanendone talmente sopraffatto che gli vennero quasi le lacrime agli occhi. Era proprio vero, Bakugou era più bravo con i gesti che con le parole.

L'alpha baciò la fronte dell'omega prima di tornare a guardarlo. “Prenderai le pillole che ti hanno dato?” Chiese mentre l'altro lo guardava sorpreso.

Faccia Rosa me lo ha detto.”

Kirishima restò confuso da quell'informazione chiedendosi perché Ashido lo avesse detto a Bakugou nonostante l'alpha si fosse allontanato anche da lei, forse in un tentativo di tranquillizzarlo.

Sì.”

Credo che dovremmo formare un pack.” Propose Bakugou.

Cosa?” Chiese Kirishima, facendo qualche passo indietro per guardarlo meglio.

Io e te. Solo noi.” Precisò l'alpha. “Non riesco ad immaginare di avere l'odore mischiato ad un altro che non sia il tuo.”

Kirishima rimase senza parole, sentendo il suo omega e il suo cuore fremere nello stesso momento al solo pensiero. Anche lui si sentiva allo stesso modo e sapeva che era la cosa più logica da fare. Nessuno dei due riusciva a stare lontano dall'altro durante il loro heat e rut e se le pillole avrebbero fatto l'effetto che speravano non ci sarebbe stato alcun tipo di problema. L'omega di Kirishima con l'odore dell'alpha addosso avrebbe sentito meno desiderio di essere reclamato e l'alpha di Bakugou con l'odore dell'omega addosso si sarebbe sentito meno aggressivo nella sicurezza che tutti avrebbero sentito il loro odore mischiato assieme. Sarebbe stato come se si appartenessero a vicenda ma senza essere marchiati.

Sei diventato improvvisamente bravo con le parole, adesso?”

Quindi?” Chiese Bakugou, un po' impaziente.

Sì!” Rispose Kirishima eccitato e quando vide un sorriso nascere spontaneo sulle labbra dell'alpha si gettò tra le sue braccia nuovamente.

Caldo e al sicuro, Kirishima e il suo omega si sentirono finalmente a casa.













NdA: Sono molto felice di poter pubblicare questa storia, non posso neanche credere di averla scritta praticamente di getto.
Spero che la lunghezza della one-shot non dia troppo fastidio ma volevo che rimanesse tale e, per non trasformarla in una multi o scartare le altre idee che mi erano venute in mente per questa storia, ho deciso che questa fic sarà la prima parte di una serie.
Spero anche di non aver creato confusione per le dinamiche A/B/O. Ho notato, leggendo molto questo genere, che in alcune storie ci sono ovviamente elementi in comune ma anche delle differenze quindi ho cercato di spiegare tutto nella storia il più possibile.
Questa è la seconda storia che scrivo per questo fandom e mi diverto moltissimo a scrivere riguardo a questa ship e questi personaggi. Ho già tante altre idee.
Grazie mille per essere arrivati fin qui e aver letto la mia storia.
Fatemi sapere che ne pensate, a presto!

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