Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Duchessa712    09/10/2020    1 recensioni
Se Sansa fosse stata più grande quando ha dovuto sposare Tyrion?
Se le cose tra di loro fossero andate diversamente?
Cosa accadrebbe adesso che si trovano alla fine del mondo, a combattere contro la Morte, separati dal ghiaccio e dal fuoco e da una vita che non hanno vissuto?
Genere: Guerra, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sansa Stark, Tyrion Lannister
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Negli occhi segreti d'amore

Lo specchio riflette solo ciò che vuole. Mostra la bellezza ma non le cicatrici, l'aspetto e non le emozioni.
È la prima bugia che ci viene raccontata, il primo inganno con cui ci confrontiamo.
È quanto di più ingannevole possa esistere.
-Mia signora? -. Jeyen era la sua più cara amica, adesso lo è ancora, ma ci sono cose che non riescono a capire l'una dell'altra, segreti che non sono disposte a svelare.
Sansa si guarda un'ultima volta e annuisce. É pronta.

Tyrion è già seduto quando fa il suo ingresso e non riesce a trattenere un sorriso.
Le è mancato. Tanto. Troppo.
-Mio signore-
-Mia signora-

(-Chiamami Tyrion, ti prego-
-Sansa-.
Era un'altra vita, erano altre persone.
Erano dalla stessa parte del campo di battaglia)

-Incantevole come sempre- ed è un sussurro destinato solo a lei che maledice la carnagione chiara quando si sente avvampare e maledice lui quando lo vede gongolare.
I loro occhi dicono quello che non può essere detto davanti ad altri e loro hanno imparato a leggersi e a conoscersi tanto tempo fa. Alcune cose non cambiano mai.

(Ti prego fa che sia così, è la muta richiesta che parte dai loro cuori rotti e malamente ricuciti e arriva fino a dei in cui non credono più)

(Non che gli dei li abbiano mai aiutati).

Lei è seduta fra Jon e Arya, lui fra Daenerys e Ser Jorah e questo impedisce qualsiasi conversazione. I loro sguardi si incontrano troppo spesso perché sia un caso e le loro mani si sfiorano più volte sotto al tavolo.

(Il ricordo dell'ultimo banchetto a cui entrambi hanno partecipato li rende ansiosi e hanno bisogno di un appiglio, della vicinanza l'uno dell'altro).

I discorsi sono stentati e riguardano i morti, l'inverno, le provviste che forse non sono del tutto sufficienti e Sansa sa che domani dovrà occuparsene e quindi ascolta con attenzione, pensa, ripensa, trova soluzioni a problemi che forse non ne hanno.
È brava in questo. È stata cresciuta per questo, l'hanno educata per essere la signora di un grande castello, per essere la regina dei Sette Regni.

(Sono la sola cosa che non rimpiange della sua infanzia, che non ha mai guardato con pietà sotto la luce del disincanto).

Sente lo sguardo di Tyrion su di sé ed è una sensazione piacevole, ne fa il centro per non perdersi nel mare in cui sta lottando.

("No, mia cara. Non devi fare così. Non devi fidarti. Ricorda, tutti sono tuoi amici e tutti sono tuoi nemici"

-Ti prometto che non ti farò mai del male-).

Passano molte ore in biblioteca, a discutere, a leggere, in silenzio a fissare il fuoco che scoppietta allegro nel camino.
Sansa sorride di questo pensiero. Non c'è alcun motivo per essere allegri. Però... Però se chiudesse gli occhi (e non lo sta facendo, no, no, assolutamente no) potrebbe fingere (una cosa stupida, da bambini) di essere ad Approdo del Re (c'è nostalgia al posto del panico e qualcosa sul fondo dello stomaco che conosce troppo bene,ma no... non ci sta pensando davvero) in una delle molti notti insonni (non tante da che si era innamorata, da che dividere il letto con lui era diventato un piacere oltre che un obbligo) in cui discutevano di qualsiasi cosa (in cui poteva permettersi di essere incauta)...

(-Sei al sicuro con me, mia signora-.
Gli crede perché non la sta obbligando, non l'ha spinta sul letto, le sta chiedendo scusa per non essere il cavaliere dei suoi sogni)...

-Sansa? -. Torna alla realtà con un sussulto e si guarda intorno, guardinga, improvvisamente spaventata, prima di trovare gli occhi di Tyrion che la fissano preoccupati.
-Ti eri addormentata. Credo sia ora di andare a dormire-.
Le offre il braccio e lei lo accetta con il cuore pesante e l'espressione rammaricata. Non dormirà, non dorme più da quando è scappata da Ramsay, ma non glielo dirà mai: le sue battaglie sono solo sue, almeno quelle deve combatterle lei.
-Buonanotte Sansa-.
Ha il folle impulso di trattenerlo, di supplicarlo di non lasciarla sola, di stare con lei, di abbracciarla e accarezzarla come quando erano sposati e gli incubi disturbavano il suo sonno certo, ma mai quando era tra le sue braccia.
Invece - Buonanotte Tyrion- e se restano a fissarsi per più di quanto sarebbe consentito, bhe, é pur sempre notte, dopo una festa, sono stanchi, hanno bevuto, che cosa mai si potrà dire contro di loro?
   
 
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