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Autore: _crts    12/10/2020    0 recensioni
"Dimmi come si fa” la voce rotta dal pianto di Eve,suscitò in Harry un brivido lungo tutta la schiena “dimmi come si fa a superare un dolore così”
Harry si chinó su di lei dandole un bacio sulla nuca “Lui non voleva che tu stessi così,lui voleva che vivessi la tua vita,che la riprendessi in mano”
“Lo rivedo in ogni angolo di questo dannato castello ” urló lei, con le mani che stringevano violentemente il maglione di Harry mentre i suoi occhi erano colmi di lacrime. “È un anno che il suo pensiero non mi abbandona,Harry!” La sua voce era strozzata dal dolore,nemmeno lui che ormai conviveva con questo peso,era in grado di sostenere il suo sguardo.
"Harry...io.."
Un rumore assordante di una porta chiusa li colse di sorpresa. “Credo ci abbia sentito” sussurró Harry,voltandosi.
Eve non ebbe il minimo dubbio. “Draco...”
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cedric Diggory, Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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L'appuntamento




Eve non stava più nella pelle quel pomeriggio,finalmente sarebbe andata all’ appuntamento con Cedric! 

Nemmeno le ore passate in punizione le pesarono quel giorno;Malfoy avrebbe potuto tranquillamente farne una delle sue,così come Nott e Zabini,non le interessava,tanto avrebbe passato una delle serate più belle della sua vita e sperava tanto che così fosse. 

Uscì dall’aula molto più velocemente anche della sera prima rivolgendo un saluto ai tre ragazzi e non fece nemmeno caso al fatto che questi avessero ricambiato il saluto o meno. 

In quel momento il suo pensiero era puntato su Cedric.Guardó nervosamente l’orologio che segnava appena le diciotto e trenta e l’appuntamento era alle diciannove in cortile.

In pochi minuti raggiunse il dormitorio dei Grifondoro e a grandi passi entró nella camera condivisa con Hermione e Ginny Weasley,la sorellina di Ron. 

Le due sussultarono quando la videro entrare,aprendo improvvisamente la porta. 

“Che succede?” chiese Ginny,alzandosi sui gomiti dalla posizione supina. 

“Sono in ritardo” rispose Eve,gettando tutto sul letto ed iniziando a camminare per la camera spogliandosi.

Si tolse il maglione in gran fretta e lo lanciò senza prestar caso al fatto che fosse finito letteralmente sulla faccia di Hermione,che lo tolse con un’espressione disgustata. 

“Puzzi di serpe” disse lei,agguantando il manglioncino con il pollice e l’indice.

“Per quanto vorrei rimanere a battibeccare sul tempo trascorso con le serpi...sono in ritardo”

Eve si muoveva freneticamente,togliendo innumerevoli vestiti dal baule e lanciandoli alle sue spalle. 

Hermione ridacchió seguita da Ginny. “Eve,sei al castello,puoi usare la magia per fare le cose più velocemente” le ricordó Hermione.

Eve si bloccó,guardando l’amica con un sorriso furbetto e senza troppi movimenti prese la bacchetta dai calzettoni ancora non tolti e se la puntó all’altezza della clavicola. 

“Mutavisse” pronunció Eve, e gli abiti della divisa si trasformarono in un jeans ed una camicia bianca,non molto aderente,con uno scollo sul davanti e con un colpo di bacchetta aggiunse una bralette di pizzo. Si posizionó davanti allo specchio e arricció il naso. 

Manca qualcosa-pensó. Con un altro paio di colpi di bacchetta fece apparire un biker di pelle ed un paio di sneakers bianche.

“Ora perfetto” disse lei,girandosi verso le amiche. 

“Stendilo tigre!” disse Ginny,facendo il segno degli artigli con la mano,mentre Hermione approvó con un cenno del capo.

Eve non perse altro tempo,ormai l’orologio segnava le diciotto e cinquanta,così salutó velocemente le amiche dandole un bacio sulla guancia ciascuna e si volatilizzó oltre la porta della loro camera. 

Mentre correva per i corridoi del Castello,si maledisse per il fatto che nonostante provasse ad essere puntuale,ci fosse sempre qualcosa che la facesse arrivare in ritardo. La sua tesi fu naturalmente confermata dal fatto che i tre Serpeverde con i quali condivideva la punizione,stavano camminando nella sua direzione. 

Blaise,non appena la vide,alzó la mano per salutarla. Eve sospiró,perché per quanto avrebbe voluto essere più cordiale,davvero non poteva. 

“Sono in ritardo!” disse,continuando a correre e girandosi verso di loro ancora in movimento. 

“Dove stai andando?” chiese Nott. 

“Ai Tre Manici di Scopa” disse lei,ormai diventata quasi un puntino ai loro occhi. 

Malfoy assistette alla scena senza proferire parola,semplicemente alzó le spalle e fece segno agli amici di proseguire velocemente,mentre inizió a camminare a passo molto molto svelto. 

“Draco...dove andiamo così di fretta?” chiese Blaise,guardandolo accigliato.

Il biondo si giró ghignando. “È ovvio,no?”

 

Eve vide il bel Cedric seduto sulla loro panca,quella dove trascorrevano molte sere assieme e non potè far a meno di constatare quanto fosse bello,avvolto nella sua felpa scura,in una posa molto rilassata. Passarono pochi attimi prima che il ragazzo la vide correre verso di lui,rossa in viso per l’evidente sforzo fisico.

Si alzó andandole in contro e la prima cosa che fece fu abbracciarla. Immerse il viso nella tra i suoi capelli e rimase estasiato dal profumo di vaniglia che emanavano. 

Anche Eve,non potè far a meno di respirare a pieni polmoni il profumo del ragazzo,che le ricordava quelle giornate d’estate,appena trascorse.
Non dissero niente,semplicemente,lui,dopo essersi sciolti da quell’abbraccio,le porse il braccio e lei lo afferrò automaticamente. Cedric tiró dalla tasca sul retro dei pantaloni la sua bacchetta e facendola volteggiare soltanto  una volta,si smaterializzarono nel pieno centro di Hogsmaede.
“Tu lo sai che non potremmo smaterializzarci da Hogwarts,lo sai?” chiese Eve,un po’ indispettita per i capelli scombinati dalla smaterializzazione, portandosene una ciocca  dietro l’orecchio.
Cedric le fece un’occhiolino. “Non potremmo”
Le porse la mano,facendo sì che Eve intrecciasse le dita tra le sue e la guardó come se non si fosse mai soffermato abbastanza su quel viso angelico.I suoi occhi erano di un’azzurro spiazzante.Due distese attraenti e seducenti di incantesimi complessi, di pianure sterminate.Quelle iridi piene di riflessi solari erano quasi impossibili da sostenere, quasi come se stesse per affogare.
Non aveva mai preso in considerazione l’idea di Eve come più che amica,fino a quell’estate,quando Harry Ron ed Hermione sparivano e loro si ritrovavano soli,sulle sponde del lago a raccontarsi ed il tempo sembrava non bastare mai.Lì aveva capito quanto  Eve fosse speciale.
“Andiamo?” disse lei,evidentemente imbarazzata da quegli attimi di assoluto silenzio. 

 

 

I Tre Manici di Scopa era il pub più frequentando dagli studenti di Hogwarts e professori,che dopo le lezioni,approfittavano di quelle poche ore a disposizione prima di cena per incontrarsi a bere una burrobirra.
Madama Rosmerta,la proprietaria,accoglieva tutti con un gran sorriso e lo stesso trattamento fu riservato ai due giovani che presero posto in un tavolo non troppo riservato,ma comunque non appartato.
“Due burrobirre” ordinó Cedric d’impeto,dimenticandosi,forse per l’emozione,di chiedere se la ragazza gradisse qualcosa di diverso.
“A te va bene?” Disse poi,cercando di rimediare.
Eve annuì.
“Allora...come te la senti per il Torneo?” chiese poi,intavolando un argomento su cui avrebbero avuto molto di cui parlare. “Se ci sarai tu a supportarmi,me la caveró.” rispose.
Eve sorrise. “Chi ti dice che io ti supporti?” Chiese poi,provocatoriamente. 

“Io credo che t-“ Cedric stava facendo scivolare lentamente la sua mano verso quella di Eve,con l’intenzione di stringerla alla sua.
Oh per Salazar” una voce preceduta dalla campanella della porta,fece sobbalzare i due ragazzi troppo concentrati su di loro. “Eve!”
Malfoy,Blaise e Nott fecero irruzione ai Tre Manici di Scopa,facendo girare tutti i presenti nella loro direzione. Eve,riconoscendo la voce di Draco,trasalì.
“Oh ma dai,stiamo scherzando?!” biascicó,lasciandosi andare verso lo schienale della sedia,sotto la risata un po’ falsata di Cedric.
Quante probabilità c’erano che Malfoy ne combinasse un’altra delle sue? Proprio adesso?Davvero,Malfoy?Davvero?-pensó,girandosi lentamente nella loro direzione.
"Ma non mi dire!” disse Eve,aprendo leggermente le braccia nella loro direzione. 
Ora te lo faccio vedere io, brutta serpe.-pensó.
Zabini e Nott non osavano andare oltre Draco,consapevoli che se avessero fatto anche solo un altro passo,Eve li avrebbe schiantati fuori dal locale in meno di due secondi.
In quel preciso momento,Madama Rosmerta arrivó con la loro ordinazione e fu scontando che Draco,con tutta la nonchalance del mondo,sedesse con loro e fece aggiungere altri tre boccali.
Eve e Cedric si guardarono esasperati e capirono al volo che se avessero voluto stare da soli,sarebbero dovuti andare via in pochi minuti.
“Ragazzi,davvero,ci piacerebbe molto stare con voi a bere” disse Cedric,in maniera molto composta. “Ma dobbiamo proprio andare.”
"Ma non avete nemmeno finito la vostra burrobirra” fece notare Blaise,facendo un cenno con la testa verso i boccali in realtà nemmeno toccati.
Eve prese qualche galeone dalla tasca e li lanció sul tavolo. “Queste due ve le offro io” rispose,dando una pacca sulla spalla a Nott,che era più vicino a lei. “Domani facciamo i conti” sussurró poi,passando davanti a Draco e Blaise. Il primo la guardó con aria di sfida,il secondo invece imploró con lo sguardo di risparmiarlo.
Cedric,invece,prese per mano Eve e la condusse fuori da quel luogo diventato un po’ troppo affollato per i loro gusti.
“Avremo mai un momento di pace?” sospiró lei,una volta fermatasi su una panchina sulla quale la raggiunse anche Cedric."
Ti girano troppo intorno” constató lui,nascondendo un velo di gelosia. Eve lo notò.
"Peccato  che non mi giri attorno chi vorrei.”
Era una palese frecciatina al ragazzo seduto accanto a lei. 
Se non capisce adesso,non so che fare-pensó Eve.
Cedric,invece,al contrario,aveva capito dove volesse arrivare la ragazza e non perse tempo: si avvicinó lentamente a lei fino a poter sentire il suo respiro infrangersi contro il suo viso. Sentì Eve irrigidirsi ed il suo respiro inizió ad essere sempre più frequente. Delicatamente posó una mano sul suo viso,disegnando dolcemente dei piccoli cerchi sulla sua guancia,un po’ calda per l’emozione.
"Chi vorresti ti girasse attorno?” chiese,provocatoriamente,con una voce bassa e profonda,che suscitava in Eve la pelle d’oca.
La ragazza sentiva il suo corpo attraversato da tante,troppe emozioni.
Si guardarono per un attimo negli occhi,perché così vicini era inevitabile,ma poi Eve prese coraggio. Azzeró completamente la distanza tra le loro labbra e si scambiarono prima un dolce bacio a stampo. Fu un lungo bacio a stampo. Si staccarono soltanto per prendere un po’ di fiato e Cedric,spostando la mano dietro la nuca di lei,l’attirò a sé e stampó nuovamente le  labbra sulle sue e questa volta attese che lei le schiudesse. Iniziò a dare piccoli baci sul labbro superiore e morse leggermente quello inferiore. Eve rise e Cedric ne approfittó per far sì che le loro lingue si intrecciassero e giocassero tra loro.
Eve sentì il suo stomaco scoppiare,come se avessero acceso una batteria di fuori d’artificio, e Cedric dovette contenere i propri impulsi.
Si staccarono per prendere nuovamente fiato e fu lì che Eve rispose.
“Tu. Vorrei che a girarmi attorno fossi tu

 

Quella sera ad Hogwarts,nella Sala Grande,Silente avrebbe tenuto una riunione dopo cena,per scoprire finalmente chi fossero i tre campioni che avrebbero partecipato al Torneo Tre Maghi.
Eve e Cedric non si staccarono un momento da quando tornando al castello si erano dati la possibilità di stare insieme.
Sedettero entrambi al tavolo dei Grifondoro,sotto gli sguardi fin troppo curiosi di Hermione e Ginny,che morivano dalla voglia di sapere cosa fosse successo. Tutto il corpo studentesco era impaziente,lo si percepiva dalle voci che si sovrastavano l’un l’altro e tali voci si ammutolirono soltanto quando il Preside con un colpo di bacchetta fece apparire al centro della Sala il Calice. Fu immediatamente affiancano dal Ministro Crouch, Karkaroff e Maxime, che rivestivano il ruolo di Preside nelle rispettive scuole gareggianti.
Non ci volle molto prima che il calice iniziasse a ribollire su se stesso,lasciando gli studenti ed i professori tutti in uno stato d’eccitazione che si placó soltanto quando fu -letteralmente- sputato fuori,avvolto da una fiamma rossa, il primo bigliettino contenente il nome del primo campione. Silente afferró al volo il pezzo di carta ancora fumante.
" Fleur De La Cour” disse.
Le studentesse della scuola francese si riunirono in un grosso applauso per la compagna prescelta,così come fecero gli studenti della Durmstrang quando fu scelto Vitor Krum per rappresentare la loro scuola.
Mancava soltanto Hogwarts.
Eve  sentiva lo stomaco aggrovigliarsi sempre di più su se stesso,mentre guardava Cedric accanto a lei,che con le mani sul banco,ne muoveva le dita istericamente.
“Non ti preoccupare”mormoró Eve,rivolgendosi al ragazzo.Ma forse quelle parole erano più per lei che per se stessa. Fu un attimo. Un solo attimo ed il nome di Cedric,il suo Cedric risuonó per tutta la Sala Grande.
Per i primi dieci secondi il suo sguardo fu perso nel vuoto. 
Cosa?-pensó,mentre gli studenti di Hogwarts si alzarono tutti per applaudire lo stendente prescelto.
Cedric la tiró su per un braccio,era l’unica rimasta seduta,notò. Eve lo abbracciò come per complimentarsi,ancora un po’ intontita dall’accaduto.
"Gli studenti delle tre scuole,ora,dovranno venire qui accanto a me” disse il Ministro Crouch,attendendoli al suo fianco.
Ormai era fatta.
Cedric Diggory uno dei campioni del Torneo. Quel Torneo.
Eve incontrò lo sguardo dei suoi amici, i quali sorridevano essendo orgogliosi del loro amico.
I tre ragazzi prescelti furono condotti attraverso una porta dietro il lungo tavolo dei professori,mentre le fiamme del Calice si stavano affievolendo lentamente.
O almeno,così sembrava. Un ultimo sputo di fiamma rossa dal calice fece arrivare direttamente nelle mani del professor Silente un ultimo biglietto.
Ormai in Sala era calato il silenzio.
"Harry Potter?” chiamó Silente,titubante.
I quattro amici si guardarono. Ron parve farsi rosso,mentre Eve ed Hermione guardarono Harry che scosse il capo come a dire ‘io non c’entro nulla’
Harry Potter?” la voce di Silente tuonó per tutto il castello,ed Harry non ebbe altra scelta se non quella di alzarsi e raggiungere gli altri tre campioni,sotto le urla e i fischi degli studenti presenti in sala.

 

 

 

   
 
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