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Autore: iced_swan    14/10/2020    7 recensioni
Anastasia Steele è una giovane donna di trentaquattro anni, forte e indipendente che ama il suo lavoro. Ex pilota dell’esercito, ora lavora per compagnie private. Nonostante la giovane età, è conosciuta nell’ambiente per la sua professionalità.
Ed è proprio questa nomea che la farà notare e verrà ingaggiata per sostituire il pilota del jet privato di Christian Grey.
Lui, all'età di trentanove anni è uno degli uomini più ricchi d'America, abituato ad avere il meglio.
Ed Anastasia Steele è il meglio.
Lei, madre single con una brutta esperienza alle spalle.
Lui, impegnato in una relazione con la sottomessa Leila.
Cosa succederà tra i due? Christian riuscirà a resistere alla nostra bella Anastasia? Riuscirà a cambiare per amore?
E Anastasia si fiderà di nuovo di un uomo?
Se vi ho incuriosito, restate sintonizzati...
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 17

POV CHRISTIAN

 

Mi immobilizzo sconvolto e fisso, con tanto di bocca spalancata la foto del profilo.

È Anastasia!

Mi ritrovo a specchiarmi nello schermo del PC, incredulo e stupefatto! Non ci posso credere… hanno organizzato tutta questa messa in scena, per farci ‘ incontrare’ casualmente su questo sito. Ancora disorientato clicco sulle informazioni personali e leggo avidamente…

  • Donna Single;
  • 34 anni;
  • Sono una donna indipendente. Non ho bisogno di un uomo che mi mantenga ma, sarebbe ‘ piacevole ‘ trovare qualcuno che possa accompagnarmi lungo il cammino…

…e continua dilungandosi sulla sua personalità…

Scoppio a ridere di cuore… ho il vago sentore che ci sia sotto, lo zampino di Mia e di Katherine! Non credo proprio che Anastasia, avrebbe scritto queste cose… per quel poco che la conosco, so quasi per certo, che non avrebbe mai descritto sé stessa in questo modo. È una donna fiera…

“ mi sa proprio che dovrò ringraziarli ” mormoro a bassa voce, continuando ad ammirare la bellissima foto in primo piano. Era certamente rilassata, quando le hanno scattato la foto… ha un sorriso così luminoso!

Non ho ancora avuto modo di vederlo dal vivo ma conto, di rimediare quanto prima a questa mia mancanza. Non sapendo usare ancora molto bene il sito, fatico non poco a trovare il riquadro della richiesta per iniziare a parlare.

Quando lo trovo, emetto un sospiro rumoroso e tentenno per qualche secondo, prima di premere il tasto con il mouse… ‘ adesso, devo solo aspettare pazientemente che mi risponda ’ penso già impaziente “ sarà un’attesa dura ” mi dico sottovoce, per poi passarmi una mano tra i capelli ed appoggiandomi con entrambi i gomiti sulla scrivania.

Resto immobile a fissare lo schermo del Pc, per alcuni minuti.

Stufo di aspettare così, mi risiedo dritto ed inizio a curiosare sulla pagina web per perdere un po’ di tempo. E facendo ciò, mi rendo conto, che il sito è fatto molto bene. C’è una privacy assoluta… tutto si svolge in anonimato ed è tutto controllato scrupolosamente “ hanno scelto bene… non c’è che dire! ” sussurro concentrato. Dopo un altro quarto d’ora, decido di alzarmi e prepararmi un bel caffè forte.

Esco dallo studio e mi incammino verso la cucina. Appena entrato, mi giunge all’olfatto un delizioso profumino di funghi… Gail è ai fornelli, intenta a cucinare. Quando sente il rumore dei miei passi, si ferma un attimo ed alza lo sguardo “ Mr. Grey ” le rispondo con un sorriso, avvicinandomi alla macchinetta del caffè “ che buon odore Mrs. Jones ”

“ grazie Signore… le ho preparato per cena dei funghi gratinati in crosta di pane, accompagnati da una bella insalata ricca ” dice tornando a dedicarsi alle padelle. Io prendo una capsula e la inserisco nella macchinetta premendo il tasto di accensione “ mi vizi troppo con la tua cucina… Mrs. Taylor ” rispondo, sapendo bene che sul lavoro, preferisce essere chiamata con il suo vecchio cognome. Mi guarda per un secondo sorridendo “ è il mio lavoro Mr. Grey ” mormora in risposta alla mia battuta, mentre pacificamente smuove la padella sul gas “ mi piace pensare, che la aiuto a mantenere un’alimentazione sana ed equilibrata. Mi appaga profondamente lavorare qui ” conclude sovrapensiero continuando a cucinare.

Io la guardo con un tenero sorriso in volto… sono ormai, tanti anni che Gail è qui! Anche prima che arrivasse, cercavo di mantenere un corretto stile alimentare ma da quando se ne occupa lei, sto molto meglio. Le piace davvero occuparsi di me ed io glielo concedo volentieri… aggrotto le sopracciglia, continuando a guardarla in silenzio.

So bene, che in tutti questi anni, non ha mai approvato il mio stile di vita… anche se non ha mai osato dire niente! Ogni volta che andava via una sottomessa la vedevo più rilassata, per poi diventare taciturna, quando compariva la seguente. Si comporta come una mamma ansiosa… però, senza essere invadente come una vera madre!

“ ed io, le sono grato per quanto fa per me… Gail ” le sorrido chiamandola per nome. È inusuale che mi rivolga ai miei dipendenti con i loro nomi… infatti Gail, alza la testa di scatto per guardarmi. Mi fissa stupita per qualche istante, prima di riacquisire la sua professionalità e dirmi cordialmente “ il piacere è mio… Christian ” e con un leggero sorriso, si rimette a lavoro.

Io a questo punto, recuperato il mio caffè mi dirigo nuovamente nel mio studio. Mi accomodo alla scrivania e sorseggio dalla tazzina il liquido bollente. Bevendo, lancio un’occhiata alla schermata del computer… ancora nulla!

Sbuffo “ niente ” gemo sconsolato, poggiando la tazza quasi vuota sul tavolo.

 

***

 

Alla fine ieri, non ci sono state novità! In principio ne sono rimasto deluso… ma poi, ho ragionato… Anastasia, ha un bambino piccolo di cui occuparsi e che quindi i momenti di ‘ calma ’ per rispondermi, sono quelli in cui il figlio dorme. A quel punto, ho deciso di accantonare momentaneamente il discorso Anastasia ( anche se con qualche difficoltà ), per dedicarmi al lavoro.

Per fortuna, sono riuscito a concentrarmi e tirare fino a cena. Dopo aver mangiato, rimasto solo in cucina ( avendo congedato Gail e Jason ), ho installato l’applicazione degli incontri sul mio Iphone e sono rimasto lì per un altro quarto d’ora, nella speranza che Anastasia accettasse la mia richiesta… ma nulla!! Sconsolato mi sono alzato da tavola e con passo ciondolante sono tornato nello studio a lavorare, fino a tarda notte.

Ed eccomi qua… in ufficio, alle nove di giovedì mattina intento a guardare, con ansia crescente lo schermo del mio cellulare.

‘ basta Grey… risponderà prima o poi! ’ penso, dopo aver controllato nuovamente il dispositivo.

Poso il telefono sul tavolo e accendo il computer dell’ufficio, con l’intenzione di iniziare a rispondere alle e-mail quando mi suona l’IPhone… rispondo senza controllare “ Grey ” 

< fratello, buongiorno > la squillante voce di Elliot mi distrare dal lavoro.

“ buongiorno anche a te Elliot ” esclamo poggiandomi all’indietro sulla poltrona “ cosa posso fare per te questa mattina? ” gli domando divertito e lui, spontaneamente inizia a ridere della mia domanda < oltre a voler parlare con il mio fratellino e chiedergli, come è andata ieri sera… > alzo gli occhi al cielo “ non iniziare Elliot ” lo interrompo, facendolo divertire ancora di più. Sbuffo esasperato già pronto per continuare quando, si calma diventando improvvisamente professionale < …volevo chiederti quando sei disposto ad incontrarci, per la questione della villa di cui abbiamo parlato ieri >

“ quando vuoi Elliot ” controllo al volo gli impegni della giornata “ non ho in programma niente di importante ed improrogabile! ” sorrido spegnendo il Pc, già pronto per uscire < benissimo Christian… possiamo incontrarci anche tra un po’ allora… >

 

Una ventina di minuti dopo, sono seduto nel suo ufficio a sentirlo decantare, la proprietà in questione. Con sincero interesse, visiono la piantina della villa, la mappatura della proprietà e soprattutto lo ascolto con attenzione mentre mi racconta, le innovazioni inedite e i lavori che ancora deve fare.

“ ho in programma, di renderla il più autonoma ed eco sostenibile possibile ” mi indica un punto esatto nella mappatura e continua “ qui vorrei installare panelli fotovoltaici, più in là una elica per l’energia… ” sposta velocemente i fogli e mi indica la piantina “ …per ridurre il consumo di energia elettrica, voglio installare grandi vetrate che faranno entrare molta luce naturale ”

Annuisco elettrizzato dal progetto “ mi pare davvero fantastico Elliot… è esattamente quello che volevo e mi aspettavo da te ” mi arriva una notifica sul telefono. Prendo l’IPhone dalla tasca, mentre continuo a parlare con lui “ sono davvero interessato a questo progetto… tienimi aggiornato sui lavori, mi raccomando ” annuisce soddisfatto e mi tende una mano, che afferro prontamente “ sarà fatto Christian… ci puoi contare ” gli sorrido, sciogliendo la stretta tra le nostre mani ed abbassando lo sguardo sullo schermo, noto immediatamente la notifica…

È lei… finalmente mi ha risposto Anastasia!!

Trattenendo il respiro ci clicco sopra e mi compare il suo messaggio – Ciao Alessandro, grazie per avermi contattata. Io sono Anastasia, è un piacere conoscerti – resto immobile a fissare quelle semplici parole, sentendomi il cuore battermi all’impazzata nel petto. Alzo un istante lo sguardo, ed incontro quello di Elliot. Mi fissa ghignante, appoggiato con un fianco alla scrivania ancora invasa dalle carte “ wow fratellino… non ti avevo mai visto così! Dovesti vedere la faccia che hai fatto… è forse successo qualcosa di bello? ” conclude ridacchiando facendomi alzare gli occhi al cielo “ come se non sapessi quello che succede Elliot… e comunque fatti i caz… tuoi… fratello ” concludo con tanto di dito medio alzato, prendendo la giacca abbandonata su di una poltrona ed uscendo dal suo ufficio seguito dalle sue risate. Raggiungo velocemente il piano terra, arrivato alla porta scorrevole, scendo di corsa i pochi scalini e Jason è immediatamente al mio fianco, ad aprirmi lo sportello della macchina “ dove è diretto Signore? ”

“ in ufficio Taylor ” dico montando in auto e rilassandomi contro il sedile un paio di secondi. Respiro profondamente ad occhi chiusi ‘ bene ci siamo ’. Rialzo le palpebre, riattivo lo schermo dell’IPhone e fisso ancora incredulo quelle poche righe…

‘ non ci credo… ho davvero l’opportunità di conoscere Anastasia ’ penso scuotendo impercettibilmente la testa ‘ voglio che conosca il vero Christian… e non solo l’immagine del miliardario che hanno tutti ’

Con mani tentennanti inizio a scrivere – Ciao Anastasia… -

 

1 Mese Dopo

 

È ormai passato 1 mese, da quel primo messaggio… è 1 mese che parlo con Anastasia. In principio, è stato strano non poterla guardare mentre ci raccontavamo le nostre vite, ma poi pian piano è diventato quasi normale ed anzi liberatorio. È stato altresì difficile, vederla a lavoro senza poterle dire niente… tramite telefono, ci stavamo raccontando le nostre vite ma dal vivo, dovevo essere professionale e far finta di nulla.

È davvero frustante non poterla approcciare come vorrei… ma ogni volta che mi sale questa sensazione, mi dico, che è per far sì che Anastasia conosca il vero Christian Grey, e che a tempo debito, potrò abbracciarla quanto voglio!

Le ho raccontato a cuore aperto la mia infanzia travagliata, spiegandole come Grace e Carrick mi avessero salvato la vita. Le ho parlato degli anni difficili della mia adolescenza e le ho anche raccontato superficialmente, quello che è successo con Elena. Naturalmente, non ho fatto riferimenti alle pratiche sadomaso… le ho detto solamente, che una donna in quel periodo così delicato, si è approfittata della mia fragilità per farmi accettare alcune ‘ cose ’ di cui ora mi pento amaramente… sono riuscito a parlarle di cose private, che solo la mia famiglia e il mio psicologo sanno!

Lei dal canto suo, mi ha raccontato la sua storia. L’infanzia con i genitori separati, la nascita della sorellastra… il matrimonio con quell’uomo ignobile, l’esercito e le missioni in Afghanistan… e soprattutto la nascita di suo figlio! Aspettavo con impazienza di sapere qualcosa sull’ex marito… ma non ho mai domandato nulla sulla causa della loro separazione ( anche se sapevo già tutto ), volevo guadagnarmi la sua fiducia in maniera graduale, in modo che mi raccontasse lei spontaneamente quanto accaduto.

La mia pazienza è stata ricompensata una sera. Il piccolino era già a letto e noi stavamo parlando del più e del meno quando…    

 

INIZIO FLASHBACK

Seduto sul divano con il cellulare in mano, sorseggio del buon vino bianco.

Tornato dall’ufficio mi sono fatto una rapida doccia, ho cenato gustando un ottimo branzino al sale accompagnato da un contorno di patate al forno e subito dopo, mi sono messo in salotto ad aspettare pazientemente che Anastasia mi contattasse.

Ci siamo scambiati i rispettivi numeri di telefono qualche giorno fa. Per ora parliamo ancora tramite messaggi e per me va più che bene…

Ho timore che Anastasia possa riconoscere la mia voce! Guardo con aspettativa l’orario ed è quasi l’ora giusta… normalmente ci sentiamo intorno alle nove. Sorseggiando il mio vino aspetto e ripenso, a quanto è facile parlare con lei! Mi ritrovo a volerle raccontare tutta la mia vita, senza tralasciare nulla… è la prima volta che mi capita di trovarmi così bene con qualcuno che non sia della mia famiglia.

Riporto lo sguardo sull’orario e constato che sono le nove e mezzo… strano, solitamente è molto puntuale!

Poso il calice di vino sul tavolino ed aspetto… la mia attesa termina, qualche minuto dopo con l’arrivo del suo primo messaggio – Ciao Alessandro, scusa per il ritardo – sorrido, pronto per iniziare questa nuova conversazione – Tranquilla Anastasia… temevo solo volessi darmi buca… Ahhhahhh! – finisco di scrivere ed invio il messaggio, riprendendo il bicchiere dal tavolino per bere l’ultima goccia di vino. La sua risposta non si fa attendere – Darti buca? E perché dovrei? Parlare con te Alessandro, è diventata quasi una necessità ormai – leggo con piacere queste righe sentendomi lusingato.

Ripongo nuovamente il calice, ormai vuoto sul mobiletto difronte a me e mi affretto a risponderle - Mi fa piacere Anastasia… perché anche per me, il tempo che passiamo a parlare sta diventando importante ed essenziale

- Non è strano che ci sentiamo così a nostro agio a parlare? È quasi come se ci conoscessimo già di persona! – mentre leggo il messaggio di Anastasia, sento nascere in me un pizzico di senso di colpa… perché in fondo è vero che ci conosciamo già!

“ è per una buona causa! Così sta conoscendo il vero Christian Grey ” mi dico a bassa voce, per convincermi che non la sto prendendo in giro. Se avessi messo in chiaro dal principio chi ero, sicuramente non sarei riuscito ad avvicinarmi così tanto a lei “ appena mi avrà conosciuto meglio, mi farò avanti per incontrarla di persona ” dico, sempre a me stesso.

Più calmo e sicuro di me, rispondo – Secondo me non c’è nulla di strano Anastasia! E poi chissà… magari ci siamo già incontrati e ci siamo anche parlati! – invio, per poi fermarmi un secondo. Prendo un bel respiro profondo ‘ ci siamo ’ penso, prima di digitare – magari, ci siamo trovati vicini e i nostri occhi si sono già incontrati senza sapere

Aspetto la sua risposta, sperando di non aver osato troppo. Resto in attesa per qualche istante prima che veda che sta scrivendo – Sarebbe bello Alessandro… ma se fosse così, avrei la sensazione di aver perso qualcosa di importante – espiro rumorosamente leggendo le sue parole.

Non mi sono accorto di aver trattenuto il fiato aspettando la sua risposta, contento ed elettrizzato scrivo – Si può sempre rimediare, no? – premo invio e prego…

- Si può rimediare, Alessandro… dobbiamo rimediare – esulto come un bambino alla sua risposta e in un impeto di euforia, scatto in piedi facendo un salto, con tanto di pugno rivolto al cielo “ siiii ” esclamo fuori di me dalla gioia.

Dopo essermi calmato, mi siedo nuovamente sul divano e le domando – Sono contento di sentirlo Anastasia… rimedieremo senz’altro. Come è andata la tua giornata?

- La mia giornata è stata tranquilla… ho solo avuto un piccolo diverbio con il mio ex marito. Ma è tutto risolto adesso! – man mano che leggo, mi cresce dentro la rabbia. Cosa ha combinato questa volta?

Tenendo sotto controllo la rabbia, le rispondo - Tutto bene quindi? È successo qualcosa?

- No, va tutto bene Alessandro… le solite cose, Marco voleva vederlo ma non è riuscito a  ‘ trovare il tempo ’ per vedere suo figlio – mi scrive di getto. Mi sento io, indignato per loro… ma come è possibile che un padre, non ‘ trovi il tempo ’ per andare dal proprio figlio! – Io vedo mio figlio rimanerci male ed allora lo chiamo arrabbiata… ma non risolvo nulla, è sempre stato così – si ferma per un secondo prima di scrivermi – Mi dispiace Alessandro! Non voglio annoiarti con gli aneddoti della mia vita da madre single

Sorrido scuotendo la testa e mi affretto a risponderle – Non mi annoi assolutamente Anastasia! Voglio conoscerti e sapere tutto della tua vita. Non solo le cose piacevoli e divertenti, ma anche quelle cose che ti fanno soffrire… cerca di condividere i tuoi dolori Anastasia, ti farà bene parlarne con qualcuno – ed invio… aspetto per qualche minuto ma niente!

Non ricevendo risposta, le scrivo – Mi dispiace Anastasia… non volevo offenderti o peggio, spingerti a fare qualcosa per cui non sei pronta! Non voglio sforzati a raccontare nulla – premo il tasto di invio, sperando di non aver compromesso tutti i piccoli passi in avanti fatti.

Quando vedo sullo schermo che mi sta rispondendo, incrocio le dita. Appena compare il messaggio, mi fiondo a leggerlo – Alessandro… non mi hai assolutamente offesa o quant’altro! È solo che, sono da sempre abituata ad affrontare i miei problemi da sola. Senza fare affidamento su qualcos’altro. Mi fa piacere che tu voglia sapere tutto della mia vita! Anche io desidero lo stesso… - sorrido fermandomi un secondo di leggere, per poi tornare a concentrarmi sul messaggio - …certamente quando ci incontreremo di persona, sapremo conoscerci molto meglio… ma fino ad allora, hai piacere di conoscere quanto è successo?

Io, che non aspettavo altro, le rispondo immediatamente in modo affermativo ed allora Anastasia, inizia a raccontarmi la sua storia con Jack Hyde…

FINE FLASHBACK

 

Se ripenso a quanto accaduto ad Anastasia, mi viene ancora voglia di andare a prenderlo a pugni in faccia! Durante il suo racconto, mi è tornato in mente qualcosa che avevo già letto di sfuggita nel fascicolo di Anastasia…

Jack Hyde, è uno dei direttori editoriali della SIP… una delle case editrici più importanti di Seattle. Quando visionavo il fascicolo di Anastasia, ero concentrato sul carpire quante più informazioni su di lei e quindi non ho prestato particolare attenzione all’ex marito. Ho solo letto il suo nome, ho guardato una foto e solamente di sfuggita ho dato un’occhiata alle sue informazioni personali…

‘ forse devo rimediare a questa mia mancanza ’ penso già con l’IPhone in mano.

In questo momento, sono a casa. È primo pomeriggio, ma ho preferito andare via subito dopo pranzo, perché ho avuto un incontro con il detective Clark e mio padre… naturalmente nessuna novità! Elena si è nascosta bene, non ce che dire…

Frustrato da tutta questa situazione, accendo il computer del mio studio all’Escala mentre cerco nel telefono, il numero che mi serve. Faccio partire la chiamata attivando il vivavoce…

< Mr. Grey, mi dica >

Sorrido della sua solita rapidità nel chiedermi di cosa ho bisogno “ Barney, voglio sapere tutto su un certo Jack Hyde ” gli dico aprendo il motore di ricerca ed iniziando a digitare. Sento in sottofondo, il rumore dei tasti della tastiera di Barney ‘ ha già iniziato ’ penso soddisfatto dal mio tecnico informatico, mentre con lo sguardo resto fisso sullo schermo del Pc “ voglio informazioni circa la sua vita, situazione economica, sociale e persino sentimentale… tutto Barney! ”

< ricevuto Mr. Grey… mi metto immediatamente all’opera Signore >

“ perfetto Barney ” e così dicendo chiudo la chiamata, concentrandomi unicamente sulla mia nuova missione. Dopo aver raccolto tutto quello che potevo da Internet, prendo nuovamente il telefono.

Mi rispondono al terzo squillo < ufficio di Mr. Grey, parla Andrea > non perdo tempo a dirle chi sono e le dico solamente “ Andrea, prepara immediatamente tutto quello che occorre per una nuova aquistizione ”

< subito Mr. Grey > non attendo oltre e chiudo la chiamata, rimanendo seduto sulla mia poltrona a guardare soddisfatto il computer. Sullo schermo è ancora presente la schermata di ricerca… ‘ ora vedremo un po’ cosa nascondi Hyde ’ ghignante guardo la scritta in alto nella pagina web…

SIP

 

POV ANASTASIA

 

“ tesoro, non sai quanto sono fiera di te per il coraggio che stai dimostrando ” mi dice mia madre abbracciandomi stretta. Ridacchio ricambiando l’abbraccio “ non torno mica al fronte mamma! ” esclamo facendo ridere anche Bob e Katherine, che sono con noi.

Lei, tirandosi indietro dal nostro abbraccio, ancora le mani sui fianchi. Mi rivolge un’occhiataccia dicendomi “ Tenente Steele, non si prenda gioco di sua madre ”

Scatto sull’attenti, facendole il saluto militare “ Si Signore ” rispondo restando immobile, ancora ferma nella consueta posa del saluto. Mamma, mi guarda seria per un secondo prima di scoppiare a ridere, seguita da tutti noi.

Bob si avvicina alla moglie abbracciandola e baciandole teneramente la fronte. Mamma reagisce come sempre, stringendolo a sé “ meno male che ho te, amore mio ” sussurra dolcemente, facendomi commuovere.

Desidero anche io un uomo, che dopo più di vent’anni mi ami come Bob ama mia madre!

‘ forse sei stata fortunata adesso! ’ mi attraversa la mente questo pensiero che mi fa sorridere. Ho conosciuto quest’uomo con cui mi sto trovando molto bene… Alessandro!! È una persona gentile, sempre pronto ad ascoltarmi… mi piacerebbe incontrarlo di persona e conoscerlo davvero! Ma forse è ancora presto!!

Gli ho raccontato, quasi tutta la mia vita e lui la sua!

Appena ho ricevuto la sua richiesta, ero indecisa sul da farsi. È successo molto velocemente… ho chiesto consiglio a Mia e Katherine e loro mi hanno incoraggiata ad accettare… cosa che ho fatto! Man mano che i giorni passavano, mi sono aperta sempre di più, arrivando ad aspettare con impazienza le nove di sera, così che potessi sentirlo!

È Katherine a riportarmi al presente con la sua voce “ certo che non riesco proprio ad immaginarmi Anastasia in uniforme che va in guerra!  È sempre così dolce ,che davvero non ce la vedo con un arma in mano ” esclama massaggiandosi il suo pancino ormai evidente. Le sorrido avvicinandomi a lei “ beh Katherine… sono una donna piena di sorprese! ” rispondo facendole l’occhiolino.

È mamma a prendere parola “ oh Katherine, dovevi vederla… la mia Anastasia era davvero affascinante in uniforme ” inizia a dire, subito seguita da Bob che aggiunge “ è vero cara… siamo stati molto fieri di lei quando ha deciso di arruolarsi! ” le parole del marito, fanno annuire mamma che prosegue “ anche se io avrei preferito di no, lei è andata avanti per la sua strada… è tutta colpa di suo padre ”

Sbuffo esasperata, alzando gli occhi al cielo “ mamma per favore non ricominciare con questa storia! ” dico appoggiandomi contro la credenza “ sai benissimo anche tu, che non è stato decisivo l’intervento di papà ”

Alle mie parole, agita la mano davanti a sé come a dire ‘ sciocchezze ’. Katherine si intromette nella discussione, facendo bloccare mamma che mi stava per rispondere “ io trovo che Anastasia, abbia fatto una scelta lodevole e bisogna essere grati, che ci siano persone come lei ” si ferma un attimo per poi aggiungere “ è stata davvero coraggiosa ad andare in Afghanistan per ben due volte… io non credo avrei avuto il suo coraggio ” quando finisce di parlare mi fa l’occhiolino ed io dico “ Katherine ti posso assicurare che non si tratta di aver coraggio o meno… si tratta di una vocazione! Come le persone di fede, sentono la chiamata di Dio, io sentivo il bisogno di servire il mio paese. Non ho fatto nulla di straordinario o fuori dal comune! ” quando mi zittisco, Katherine e mamma hanno gli occhi lucidi.

“ oh amore… lo sai che sono sempre stata fiera ed orgogliosa della tua scelta! Però mentre ti trovavi li, avevo il costante terrore di perderti ” a questo punto inizia a piangere, facendo commuovere Bob e Katherine.

Sospirando, la raggiungo abbracciandola forte “ lo so mamma, lo so… ma adesso è tutto finito, sono qui e sto bene ” alle mie parole mi stringe a sé con forza, annuendo sulla mia spalla “ si hai ragione tesoro ” mormora con voce roca.

Schiarendomi la gola secca, cerco di alleggerire l’atmosfera dicendo “ mi pare, che dovessimo parlare di cose ben più allegre oggi! ” il mio tentativo va a buon fine, perché inizia a ridere mentre è ancora abbracciata a me.

Si distacca, asciugandosi le lacrime dalle guance accaldate “ hai fatto centro tesoro ” si raccoglie le ultime gocce residue e continua “ dobbiamo davvero parlare di questo fantomatico Alessandro ”

Scoppio a ridere seguita dagli altri due, mentre mamma aggiunge maliziosa “ questo misterioso Alessandro, è sexy come il tuo nuovo fantastico capo? ”

Sgrano gli occhi esclamando “ mamma ” cosa che la fa ghignare ancora di più “ non fare finta di nulla Anastasia Steele… quello sì, che è un gran bel vedere! ”

Scuoto la testa, esasperata dalla sua lingua lunga. Infatti, la mia amica incuriosita s’intromette tra di noi “ il capo di Anastasia è un bell’uomo? Come mai non me ne hai parlato? Che amica ingrata!! ”

“ oh mamma mia ” esclamo mettendomi le dita tra i capelli “ lo sapevo che non dovevo farvi incontrare! ” ridono divertite della mia esasperazione, battendosi il cinque “ siamo una bella squadra Katherine ” dice mamma, facendo annuire la mia amica.

Ad intromettersi è anche Bob, che venendo vicino a me dice “ Anastasia, sai bene che di solito resto in disparte tra te e Carla ma… ” si ferma, guardandomi come a volermi già chiedere scusa “ …devo ammettere che è davvero un uomo affascinante! ” resto a bocca aperta per le sue parole “ anche tu Bob? ” gli chiedo, facendogli fare spallucce.

Sospirando profondamente ammetto “ sì ok… è un uomo bellissimo ma è tutto qui ” mi giro verso mamma e aggiungo “ va bene mamma? ” lei, con aria compiaciuta dice “ già il fatto che lo ammetti, mi rende felice Anastasia ”

Katherine, che fino a questo momento non è più intervenuta, domanda curiosa “ ma si può sapere, chi è questo fantomatico capo? ” cerco di far zittire mamma “ No, mam… ” ma non riesco neanche a finire la frase, che lei ( come se non aspettasse altro ) esplode “ è Christian Grey! ”

 

3 giorni dopo

 

Sono arrivata nel parcheggio dell’Aeroporto Internazionale di Seattle – Tacoma. Fermo la mia vettura nel posto riservato ai piloti e spengo il motore. In queste ultime settimane, Mr. Grey sta viaggiando molto spesso… non che mi lamenti, io amo volare!

Velocemente, raccolte le mie cose ed esco dalla macchina inserendo l’allarme. Incamminandomi verso il Terminal, ripenso allo strano comportamento di Katherine. Dopo che mamma, le ha rivelato il nome di Mr. Grey, è diventata improvvisamente bianca.

Ci siamo allarmati tutti e tre, sapendola incinta. L’abbiamo fatta sedere lentamente su di una sedia e le ho messo in mano, un bicchiere di acqua fresca con dentro un po’ di zucchero. Bevendo, pian piano aveva riacquistato un colorito sano e ci tranquillizzò!

‘ mamma mia che colpo ’ penso rivedendomi davanti agli occhi, la sua espressione. È come rimasta sorpresa, incredula e scioccata dalle parole di mamma… strano!!

Persa nei miei ragionamenti, non mi sono accorta di essere arrivata alla pista 5, dove è parcheggiato il jet. Ad attendermi, vicino alla scaletta c’è come al solito, un Hannah impeccabile.

Mi avvicino e lei, mi accoglie con un sorriso “ ben arrivata Anastasia ” le sorrido di rimando rispondendole “ grazie Hannah ” insieme saliamo le scale, entrando nel jet. Trovo subito  Beighley all’ingresso “ Anastasia ” mi saluta con un cenno “ Beighley buongiorno ”

Insieme entriamo nella cabina di pilotaggio. Hannah mi prende la giacca e la appende, uscendo per tornare nella parte del ‘ salotto ’ del velivolo. Beighley si siede alla sua poltrona e tira fuori la cartellina. La imito immediatamente… metto l’archetto all’orecchio e tirato fuori la mia cartella, iniziamo velocemente i controlli prevolo.

“ controllo carburante ” inizio ad elencare la prima voce della lista.

“ il serbatoio contiene 1000 litri di carburante ” la voce calma e precisa di Beighley, mi riporta il valore segnato sugli strumenti.

“ 1000 litri di carburante ” ripeto concentrata e depenno.

“ altimetro verificato, 3023 ”

“ 3023 ” e così via fino a quando, non abbiamo controllato e verificato tutto.

C’è qualcosa che mi disturba… ho i sensi in allerta, come quando sai che hai dimenticato il gas acceso in cucina e devi trovare subito a casa per spegnerlo! Inspiro con calma e cerco di capire la ragione della mia inquietudine…

‘ ho eseguito tutti i controlli con Beighley ’ penso tra me e me, facendo il resoconto delle mie azioni da quando sono salita sul jet ‘ cosa c’è? ’ mi chiedo spaventata da questa sensazione strana. Hannah, mi interrompe con la sua voce gentile ed annuncia che la macchina è arrivata.

Io ancora inquieta, esco insieme a Beighley fuori dalla cabina di pilotaggio per salutare Mr. Grey. Ferma, con le mie due colleghe di lavoro, mi appresto ad accogliere il mio capo… distrattamente faccio insieme a Beighley e Hannah, il consueto mezzo inchino.

Non sono tranquilla! C’è qualcosa che non mi torna… alzo lo sguardo, incontrando quello grigio di Mr. Grey. Mi scruta, forse ha intuito qualcosa “ Comandate Steele? ” mi chiede avvicinandosi per poi bloccarsi sul posto.

Scuoto impercettibilmente la testa pensando ‘ calma Anastasia… sii razionale. Capirai presto cosa ti turba così tanto ’ mi schiarisco la voce ed annuncio “ quando vuole possiamo partire, Signore ”

Lui, ancora scettico annuisce e dice “ perfetto ” sembra trattenuto dal dire altro. Respirando rumorosamente, cambia idea e con un cenno ed uno sguardo ( che non riesco a decifrare ), si incammina verso le poltrone immediatamente seguito, dalla sua guardia del corpo. Hannah si dirige da loro e nel mentre, io e Beighley ritorniamo ai comandi, la sento chiedere se vogliono qualcosa da bere.

Beighley, chiude alle nostre spalle la porta metalizzata e ci sediamo nuovamente sulle poltrone marroni. Respiro profondamente mentre indosso l’archetto ed allaccio le cinture di sicurezza. Quando sono operativa, facciamo partire i motori e apro la linea con la Torre di Controllo…

“ Torre di Controllo, qui volo 411 ” parlo nell'archetto tenendo gli occhi fissi sulla pista numero 5.

“ Torre di Controllo a volo 411, parlate ” nelle orecchie mi giunge una voce femminile.

“ volo 411 chiede permesso per decollo dalla pista numero 5 ” quando finisco di parlare ed attendo una risposta, mi giro alla mia destra per guardare Beighley.

È tranquilla come al solito… forse mi sto facendo prendere dall’ansia inutilmente! Faccio un bel respiro profondo calmandomi.

“ Torre di Controllo a volo 411, permesso accordato. Pista 5 libera e sgombra per l’utilizzo ”

“ ricevuto Torre di Controllo ” e così dicendo chiudo la comunicazione.

Afferro la cloche con entrambe le mani e mi rivolgo a Beighley “ angolazione a 70 gradi… pronti per il decollo ” esclamo già pronta.

Beighley mi viene dietro, ripetendo “ angolazione a 70 gradi e pronti per il decollo ”

Cambia prima l’angolazione sugli strumenti di bordo e poi, mette la mano sinistra sui i comandi della potenza, situati tra di noi.

Inizia lentamente a dare potenza al jet e quando è pronta mi riferisce “ angolazione corretta e potenza al massimo ”

“ ricevuto… potenza al massimo ” lascio la presa sulla cloche con la mano destra, per metterla sui comandi di fianco a me “ accelerazione ”

“ accellerazione ” ripete Beighley.

Ma è proprio in quel momento, che mi scatta qualcosa nella mente! Un senso di pericolo che mi riporta indietro negli anni, lasciandomi raggelata. Scorgo con la coda dell’occhio, una lucina rossa lampeggiante… eccola…

Stiamo percorrendo la pista a velocità sempre più elevata… devo agire in fretta!! Tolgo svelta la mano dall’accelerazione del jet, per attivare i freni d’emergenza. Il jet da uno scossone improvviso e si inclina verso sinistra “ i freni Beighley ” le ordino duramente e lei, dopo un secondo di esitazione attiva i freni dal suo lato.

Percorriamo ancora molti metri, prima di fermarci con una frenata assordante. Ignoro completamente Beighley che cerca spiegazioni. Ormai sono in modalità operativa… mi slaccio velocemente le cinture e mi abbasso sotto il panello dei miei comandi.

Dalla porta alle nostre spalle, iniziano ad arrivare colpi assordanti “ aprite la porta ” tuona la voce di Taylor. Sento distintamente Beighley alzarsi per aprire, ma la blocco urlando “ STAI IMMOBILE BEIGHLEY ” e proprio in quell’istante la vedo… la ragione della mia inquietudine…

Un ordigno… collegato direttamente ai miei comandi “ merda ” sussurro raggelata.

  
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