Videogiochi > Darksiders
Segui la storia  |       
Autore: devil_may_cry_wrath_92m    15/10/2020    1 recensioni
un nemico spietato, un odio antico e la genesi dei quattro cavalieri
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
~~Morte, a differenza dei suoi due fratelli e di sua sorella, aveva preferito rimanere nella stanza che gli era stata allestita. Il cavaliere era seduto sul bordo di marmo della grande finestra ad arcata con una gamba a penzoloni all’interno e l’altra distesa sul bordo, quando bussarono alla porta. “E’ aperto” disse il cavaliere pallido senza molto interesse; La sua mente era altrove in quel momento, pensava a quello che gli aveva detto Absolom. Cosa voleva dire che il Consiglio avrebbe dovuto accettare il fatto compiuto e  che i nephilm si sarebbero erti al di sopra di tutto?
Un attacco a un qualunque regno del creato non avrebbe significato niente se non fosse stato di vitale importanza per tutti, forse distruggere la Città Bianca? No, Morte scacciò quel pensiero. Quando cavalcava alla testa dei suoi fratelli e sorelle, i nephilim erano potenti certo, ma non al punto da poter tentare un attacco in massa alla città degli angeli e uscirne vincitori, stesso discorso per la città di ossidiana. Samael era troppo potente e troppo legato al Consiglio, la sua morte avrebbe provocato una reazione sia dall’Inferno che dal Consiglio e dopo la battaglia del Kothysos, i nephilim avevano subito enormi perdite. Attaccare uno dei bersagli a cui Morte aveva pensato era un suicidio che non avrebbe giovato alla sua razza e Absolom questo lo sapeva bene. Ma allora chi o cosa poteva essere un’ obbiettivo tale da costringere il Consiglio ad accettare il fatto compiuto?
“Vuoi qualcosa da bere?” gli disse una voce che Morte ben conosceva, il cavaliere si voltò e vide Marlene. Indossava una lunga veste bianca con uno spacco in mezzo al petto e un’ altro sulla gonna che le mettevano in risalto le sue lunghe gambe snelle e le sue forme. Il più anziano dei nephilim, per nulla imbarazzato, le disse con un sogghigno   “Non credevo che una regina portasse da bere ad un’ ospite, Marlene” “Per la verità non ho avuto altra scelta. Tutti quelli a cui l’ho chiesto hanno avuto un’ improvviso attacco di panico oppure dovevano fare qualcosa d’altro” rispose la ragazza con una breve risata in cui si celava però una grande rabbia. “Povero Morte”, pensò Marlene “Nessuno gli  si avvicina perché hanno tutti paura di lui”
Il cavaliere pallido afferrò la bottiglia e il bicchiere di cristallo sul piatto che portava la giovane elfa scura e mentre si versava da bere gli disse: “Puoi andare” “Vuoi sempre fare così?” gli chiese Marlene “Così come?” “Sempre solo, sempre ad allontanare tutti. Così non funzionerà” “Cosa non funzionerà?” “La squadra. Ti comporti come se dovessi fare tutto da solo, ma puoi contare sui tuoi fratelli” “Contare su di loro!? Tsk! Li hai visti. Furia pensa solo a sé stessa e a voler superare tutti, Guerra è troppo attaccato alle regole e Conflitto ha il cervello nelle pistole. Come posso fidarmi di loro?”
Marlene, appoggiò il piatto su un tavolino lì vicino e si sedette sul bordo della finestra accanto al cavaliere “Quando mi hai avete salvata eravate in due, tu e tuo fratello Guerra; e siete riusciti a collaborare perché eravate in sintonia, e lo stesso succederà anche per Furia e Conflitto, ma se continui ad allontanarli e a credere di riuscire da solo, fallirai come hai fallito l’incanto della pianura”
“Fallito l’incanto?! Forse la tua memoria ha bisogno di una rinfrescata. C’è una voragine piena di demoni che dice il contrario” “Però mi ricordo anche che se non ti avessi recuperato saresti stato sopraffatto dai morti. Tuo fratello ti aveva detto che era pericoloso ma insieme abbiamo avuto ragione e lo stesso anche prima, mentre Guerra teneva i demoni occupati e tu e io facevamo l’incanto. Uniti voi potete trionfare! Ma se non accetti la possibilità che anche i tuoi fratelli possono condividere il tuo cammino e li continui a trattare come dei cuccioli da proteggere o degli stupidi che non possono capire, cadrete tutti quanti voi!”
Morte si alzò e si mise a fissare fuori dalla finestra il cielo stellato “Cosa ti fa pensare che loro possono sopportare questo peso?” Marlene sorrise e gli disse: “Un’intuizione. Ognuno di noi ha delle ferite che ci rendono più forti. Come ad esempio tuo fratello Conflitto. L’ho visto bere, ballare come… come se volesse dimenticare qualcosa, e quel qualcosa è un peso enorme sulla sua coscienza” “E cosa ti pensare che noi abbiamo una coscienza?”
“Se non vi importasse di noi, perché siamo ancora vivi?”
“La pietra nera mi serviva”
Marlene emise un sospiro. Ormai conosceva il cavaliere pallido abbastanza da sapere che si sarebbe fatto torturare piuttosto che ammettere che forse non era il mostro che tutti credevano che fosse e che forse anche lui credeva di essere.
“Quando vedi questa città che cosa ci vedi cavaliere?”
“Pietre e sassi”
“Davvero? Io invece vedo una città costruita da delle creature che dovrebbero essere degli schiavi, eppure siamo qui e lo stesso vale per voi”
“Cosa vuoi dire?” chiese il cavaliere con un tono che voleva dire misura bene le tue parole.
“Dovreste essere dei nemici di tutto il creato e per tale motivo eliminati, eppure siete agenti dell’Arso Consiglio ed entrambi questi eventi sai cosa hanno in comune? Che non dovrebbero essere possibili”
“E con ciò?”
“E con ciò, sciocco, se l’impossibile è diventato possibile abbi fiducia in questo. Abbi fiducia nei tuoi fratelli. Sapranno dimostrarti che hai fatto bene a credergli”
Morte non sapeva che rispondergli. Voleva credere che i suoi fratelli fossero pronti e anche se lo erano fisicamente, sentiva che non lo erano nella mente. Nessuno di loro avrebbe potuto reggere il peso di quello che lui sapeva sulla loro razza, solo il pensiero lo aveva condotto sull’orlo della pazzia in più di una occasione e non era certo che loro ne sarebbero stati all’altezza e nella strada che avevano scelto, l’esitazione poteva portare alla morte.
Eppure quella ragazza aveva ragione. Non poteva continuare da solo, dei suoi fratelli doveva fidarsi o sarebbe stata la fine.
“Sono certa che anche noi elfi scuri, un giorno potremo trovare il nostro posto nel creato, anche senza la pietra nera e vivere in pace, come sono in pace gli umani nell’Eden”
L’eden, quel nome, per Morte, fu come una scarica elettrica che gli attraversava il cervello. Un luogo dove gli umani, questa nuova forma di vita comparsa recentemente nel creato, aveva trovato posto. Un regno creato dal Paradiso per queste effimere creature. Un luogo potente e al tempo stesso un regno vergine dove era possibile che vi si insidiassero.
“L’eden” mormorò Morte
“Cosa?” disse Marlene
“Vogliono attaccare L’Eden! Ecco cosa vuole fare Absolom”
Morte si voltò di scatto e si diresse verso la porta.
“Aspetta dove vai?”
“Devo tornare dal Consiglio e riferirgli…” ma prima che potesse finire la frase, la porta della camera di Morte si spalancò. Guerra, con il fiato corto, si parò davanti al fratello maggiore. Il suo volto era una maschera di incredulità.
“Fatti da parte Guerra”
“Abbiamo un problema fratello, Furia…”
Morte sospirò esasperato e bloccò il fratello più giovane dicendogli: “Quel che combina nostra sorella non mi interessa, adesso abbiamo problemi più gravi”
“Anche questo lo è: nostra sorella ha attaccato briga con un demone e le sta prendendo”
“Cosa? Da un demone? E come è fatto?” Morte ora era davvero sorpreso. Pochissimi potevano mettere in difficoltà Furia e tra quelli, solo lui era rimasto in vita, quindi chi poteva essere il demone in questione?
“Ha un aspetto quasi umano, veste con un’armatura, ha i capelli bianchi ed è armato con tre spade” disse Guerra.
“Oh, no!” urlò Marlene “Dovete fermare vostra sorella. Quel demone è…”
Le parole di Marlene furono interrotte da una violenta esplosione che scosse l’intero palazzo e prima ancora dell’esplosione, una voce metallica aveva proferito queste parole: “Cicatrice del vento!” 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Darksiders / Vai alla pagina dell'autore: devil_may_cry_wrath_92m