"Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it"
≈ Scalpiccio d'autunno ≈
Prompt 19 #Vestiti
Parole: 148
Kageyama sudò freddo. Prese il telefono e scappò di casa con un fagotto tra le braccia, stringendolo al petto come la cosa più cara.
La strada sembrava più lunga del solito, l’alba non era cominciata ma i suoi piedi saettavano.
Si fermò solo quando l’obiettivo si parò davanti i suoi occhi.
Yachi, col volto esangue, fissava il fagotto. Tobio schiuse le labbra.
«Io-io non volevo, credimi! E’ stato un errore, non volevo!».
La sua amica lo invitò ad entrare così che potesse calmarsi e tolse il fagotto dalle sue braccia. Tobio portò le mani al volto:«Sei la mia unica speranza!».
Yachi guardò il contenuto di ciò che reggeva: La maglietta di Hinata era totalmente rovinata e il numero dieci era diventato di uno strano colore rosato.
Shoyo si sarebbe disperato e lo avrebbe preso come un segno di sventura, passando intere giornate a deprimersi.
«Lascia fare a me!».
Extra
Hinata, con la sua maglietta preferita addosso, qualche giorno dopo, si chiese perché accanto alla lavatrice vi fosse un biglietto con le indicazioni sul lavaggio dei capi delicati.
Era evidenziato di un giallo brillante e accompagnato da un segnale di pericolo.
La scrittura - totalmente diversa da quella di Tobio - gli parve comunque familiare.
Fece spallucce e raggiunse i suoi amici alla Karasuno.
Hinata, con la sua maglietta preferita addosso, qualche giorno dopo, si chiese perché accanto alla lavatrice vi fosse un biglietto con le indicazioni sul lavaggio dei capi delicati.
Era evidenziato di un giallo brillante e accompagnato da un segnale di pericolo.
La scrittura - totalmente diversa da quella di Tobio - gli parve comunque familiare.
Fece spallucce e raggiunse i suoi amici alla Karasuno.