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Autore: CatherineC94    19/10/2020    2 recensioni
Incontrarti per la prima volta all’angolo di quella strada è stata una dichiarazione di vita, una poesia mai letta, un’esplosione di colori, una scala appoggiata nel cielo, migliaia di fiori di campo appesi a ogni tua parola.(Fabrizio Caramagna). Questa storia partecipa alla "Challenge delle Parole Quasi Intraducibili" organizzata da Soly Dea sul forum di EFP.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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- Questa storia fa parte della serie 'Harry e Ginny..'
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Iktsuarpok: l’attesa provata per qualcuno che spinge a controllare continuamente se la persona sia finalmente arrivata; la frustrazione che si prova quando si aspetta qualcuno che è in ritardo
Sfumature
Questa storia partecipa alla "Challenge delle Parole Quasi Intraducibili" organizzata da Soly Dea sul forum di EFP.

21#Iktsuarpok
 
«Oggi i maghi minorenni non entrano! E chiudi questa dannata porta!» sibilò con voce graffiante una delle testoline rinsecchite all’entrata del pub; Ginny ridacchiò mesta provando a nascondersi dietro al boccale di Burrobirra. Sospirò quando si rese conto che Harry ancora non era arrivato; quel fine settimana ad Hogsmeade gli studenti si affaccendavano per le compere, lei invece era in procinto di partire per una trasferta nella parte orientale del paese prima del grande incontro di martedì.
 Dalla piccola finestra del pub di Rosmerta si perse in un vortice di malinconia, le uscite al villaggio, il castello. Tutto era pura, profonda nostalgia e se poteva evitava di passare da quel luogo che un tempo era stato felice; triste provò a scacciare l’immagine di Fred senza vita e di rimpiazzarla con il suo sorriso. Le parve per un attimo di ritrovarselo là, seduto con qualche strano piano annidato nella mente; invece davanti c’era un mago molto buffo con una lunga barba.
Lanciò un’occhiata rapida all’orologio, notando con un tonfo al cuore che fra due ore sarebbe dovuta partire; così sperò che Harry arrivasse. Era di missione da quelle parti e per facilitargli un po’ la cosa aveva acconsentito, ma di lui nessuna traccia.
Vide una sagoma che avanzava veloce e una zazzera di capelli neri; speranzosa si alzò per fargli segno, ma con profondo orrore si rese conto che non si trattava di lui. Si sedette sbuffando e bevendo un sorso della bevanda calda sentì una strana sensazione che iniziava a risalire dal profondo; quella trasferta sarebbe durata per più di due giorni e  al pensiero di non poterlo rivedere per così tanto un’ondata di irritazione mista a tristezza l’invase.
Era passata intanto un’altra mezz’ora  e di lui nessuna traccia; così bevve ancora, notando che la bevanda stava quasi per esaurirsi.
«Mai dare un secondo appuntamento a un uomo che ti lascia finire la Burrobirra, ragazza!» gracchiò Madama Rosmerta facendola sobbalzare. Ginny notò che in viso era molto rossa e sbatacchiava saliva dappertutto; tentò di trattenere a stento una risata.
«Anche se si chiama Harry Potter! Ricordo suo padre e quello sconsiderato di Black, sempre seguiti da un corteo di ragazze civettuole» proseguì la donna con fare confidenziale.
Ginny assottigliò lo sguardo gelida al pensiero di tutto ciò, anche se escludeva la possibilità. Probabilmente Harry era oberato di lavoro e stava facendo ritardo; ma anche se questo doveva in un certo senso sollevarla sentì un moto di tristezza che l’assaliva. Controllò ancora una volta l’ora, con dispiacere si alzò, pronta ad intraprendere il viaggio.
«Ginny! » la chiamò qualcuno.
Si voltò di scatto riconoscendo Harry che correndo la raggiunse quasi all’uscita del pub.
«Scusami per il ritardo non sono riuscito a liberarmi prima…» tentò Harry.
Ginny sorrise mesta sussurrando:« Tranquillo non fa niente. Scusami ma ora devo proprio andare, mi aspettano».
Harry la guardò stranito provando a trattenerla:« Aspetta! Credimi c’è stata un emergenza, abbiamo fermato un gruppo sospetto…».
«C’è sempre qualcos’altro prima» mormorò fredda, lasciandolo dispiaciuto e disorientato sulla porta.
 
 
 
Note
Grazie a tutti voi che leggete, recensite, seguite la raccolta. Questa piccola flash mi ha divertita, non sono sadica ma vi spiego il perché. Credo fermamente che sti due ragazzi non abbiamo mai fatto scenate per quanto riguarda la gelosia, a parte Harry credo ma prima di chiedere la mano a Ginny (si scriverò di questo, molto presto ) ma a causa della voglia matta di Harry di lavorare sempre e comunque. Io li vedo un po’ così; naturalmente ci sarà la parola successiva, vale a dire li farò litigare davvero bene e riconciliare (non nella prossima ma in quella successiva). Vi ringrazio davvero e spero di ritrovarvi presto. Grazie di cuore.
   
 
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