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Autore: 0421_Lacie_Baskerville    20/10/2020    1 recensioni
Avvertimento Spoiler All Might (ci sono vari spoiler fino alla quarta stagione di MHA e tutto FT)
Immaginiamo il mondo di MHA e che All Might abbia incontrato Erza Scarlet di FT, scappata dalla Torre e abbia deciso di adottarla. Immaginiamo la Erza di Fairy Tail, rinomata agenzia e accademia per eroi, assistere in TV ai fatti di Kamino e decisa ha proteggere la persona che è diventata suo padre, si trasferisca alla Yuei, seguita dai suoi amici Natsu e Lucy per proteggerlo.
Così incontra il successore di All Might, Midoriya Izuku, che resta profondamente colpito dall'esistenza di questa "figlia". Intanto la Yuei subisce diversi attacchi e dietro di essi si cela un unica persone che da anni manipola gli eventi della vita di Erza, in attesa di poter fare la sua mossa e vendicarsi del Simbolo.
I ragazzi dello Yuei e di Fairy Tail dovranno unire le forze per sconfiggere questa sinistra figura, intrecciando fra loro amicizie, amori e rivalità.
Genere: Angst, Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: All Might, Dabi, Izuku Midoriya, Ochako Uraraka
Note: Cross-over, Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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39. – Insieme

--- Erza Scarlet ---
 
Si fermò sulla porta e sbirciò dentro, trovandola affollata di gente.
Levvy sedeva sul letto di Gajil con Lucy e si stringeva all’amica, mentre Shouto e Iida erano nei loro letti e si rivolgevano rassicuranti a Izuku.
Wendy e Porlyusica erano già chine su di lui, e dalle loro mani scaturiva un bagliore caldo che si riversava dentro la pelle e il corpo di lui, la testa china e gli occhi bassi, che osservavano quello che gli facevano, annuendo di tanto in tanto in direzione degli amici.
≪ Avevo supposto sarebbe accaduto. ≫ stava dicendo la vecchia, con tono stranamente gentile. ≪ Ho visionato le tue cartelle mediche e sapevo che era una possibilità. Vorrei sapere chi è l’idiota che ti ha svegliato prima che completassimo le cure. Varrebbe la pena di prenderlo a ceffoni. ≫
Ai piedi del letto, Uraraka sedeva sul bordo, tormentandosi le mani nervosamente, mentre Bakugou era appoggiato all’inferriata.
≪ Erza-san? ≫ la chiamò Jirou, vedendola esitare davanti alla porta, senza accennare ad entrare. ≪ Qualcosa non va? ≫
Lei non rispose, stringendo i pugni lungo i fianchi. Gli occhi verdi di Izuku erano abbassati sulle braccia segnate, lucidi di lacrime e tristi. Avrebbe dovuto essere lì con lui a tenergli la mano, ma non riusciva a liberarsi dell’idea che se lui aveva rischiato così tanto era solo a causa sua.
Porlyusica sollevò lo sguardo e il suo sguardo si posò sulla figura titubante di Erza, affilandosi come lo sguardo di un rapace. La sentì dire nel suo tono brusco. ≪ Wendy continua da sola. ≫
≪ Si, signora. ≫ rispose la ragazzina. Dalle sue mani scaturiva una luce calda che filtrava dentro la pelle del ragazzo, se questa riuscisse a riaggiustare ciò che si era rotto, Erza non lo sapeva ma sperava di si.
La vecchia andò incontro ad Erza e uscì nel corridoio, fermandosi davanti alla ragazza.  Lei sollevò lo sguardo e prima che potesse pronunciare qualsiasi parola, un ceffone la centrò dritto sulla guancia, facendola sussultare più per la sorpresa che per il dolore.
Jirou si lasciò scappare un urletto sorpreso, portandosi le mani alla bocca. ≪ Ma cosa fa? ≫
Tsuyu la guardò con gli occhi sbarrati, silenziosa, mentre Erza sentiva bruciare la pelle dove il palmo ruvido della donna aveva colpito la sua guancia. Schiuse le labbra e lasciò sfuggire un respiro tremante.  
≪ Ripigliati! ≫ sbottò Porlyusica seccamente. La guardò severa, con quegli occhi inflessibili. ≪ Smettila di esitare e andartene in giro con quell’aria devastata. Siete vivi, no? I giovani d’oggi non hanno spina dorsale, non sapete apprezzare le cose. Ti sembra roba da poco, sopravvivere a un drago?! ≫ I suoi occhi severi la scrutarono dall’alto, per un istante le parve di vederci dentro un luccichio di compassione. ≪ Quel ragazzo è testardo quanto Makarov, ma non andrà molto lontano se nessuno lo frena. Questa volta gli è andata di lusso, non so come finirà la prossima. ≫
≪ Le sue braccia guariranno? ≫ domandò Tsuyu preoccupata, chinando il capo di lato per osservarla. ≪ Ci sono speranze che tornino come prima? ≫
Porlyusica sospirò, passandosi una mano sul viso stanco. ≪ Ci sono poche ferite che un Dragon Slayer come Wendy non può guarire. Servirà più di una sessione di cure, visto quanto è stanca, ma penso che alla fine si riprenderà. ≫
Ad Erza sembrò di sentire l’aria tornare a riempirle i polmoni. Izuku sarebbe stato di nuovo bene, saperlo era come vedere il sole dopo giorni di piaggia incessante.
≪ E vai a trovare tuo padre. ≫ aggiunse la vecchia, seccata. ≪ Non statene lì fuori dalla porta come una bambina spaventata. Sei abbastanza grande da capire che respingere chi cerca di farti da sostegno è una cosa sciocca e infantile. ≫
Erza abbassò lo sguardo, sentendosi arrossire. Aveva avuto troppa paura per entrare e vederlo avvolto da bende e tubicini, incosciente in quel letto. Paura che l’avrebbe lasciata senza una parola, da sola in quel mondo in cui l’aveva trascinata lui stesso. Era stata infantile, avrebbe dovuto andare direttamente da lui e scuoterlo fino a farlo rinvenire.
 Sollevò lo sguardo e annuì. ≪ Grazie. ≫ rispose, toccandosi la guancia dolorante. ≪ Ne avevo bisogno. Credo. ≫
La vecchia la guardò come se stesse cercando di capire se scherzasse o dicesse sul serio. Erza la superò svelta, entrando nella stanza ed esitò un istante ai piedi del letto, con il petto in subbuglio per l’agitazione. 
Bakugou si voltò a guardarla e inarcò un sopracciglio. ≪ Ah, ma sei ancora viva. Ti davamo per dispersa. ≫ commentò sarcastico.
Erza non gli rispose, guardando la ragazzina seduta sul letto che teneva le mani sulle braccia fasciate del ragazzo. Il suo viso era pallido e tirato per la stanchezza e la concentrazione. Non si era riposata quasi nulla, dedicando tutta la sua forza all’aiutare i vari feriti e trascurando le sue di ferite.
Perfino ora, stava mettendo sé stessa a dura prova per curare Izuku. Nemmeno fra un milione di anni avrebbe potuto ripagarla per tutto.
Lui sollevò lo sguardo e nel vederla le sue labbra ebbero un tremito. Lo aveva osservato mentre era incosciente, il viso da cucciolo disteso e composto, sentendosi stringere lo stomaco per quel espressione vuota e priva della solita luce che gli accendeva il viso. Ora, invece, sembrava sconvolto. Aveva gli occhi scuri e densi di preoccupazione e angoscia, le guance pallide. Eppure, nel momento in cui il suo sguardo si posò su di lei, i suoi occhi scintillarono.
 Erza si sentì stringere lo stomaco da una morsa di imbarazzo. Arrossì, improvvisamente consapevole del proprio aspetto. Si toccò i capelli, cercando di pettinarseli almeno un poco con le dita. Doveva avere un aspetto orribile. Non dormiva ne mangiava decentemente da giorni, i suoi vestiti erano stropicciati, ed aveva passato ogni singola ora divorata dall’angoscia e dalla colpa.
≪ Erza. ≫ La sua voce era dolce, mentre le sorrideva inquieto. Il viso da cucciolo contorto dall’angoscia che cercava di tenere sotto controllo. ≪ Sei qui, finalmente. ≫
Wendy sollevò lo sguardo e Lucy si voltò, ansiosa. ≪ Erza, eccoti finalmente. Ti hanno detto di Mido? ≫
≪ Si. ≫ tagliò corto lei, incapace di distogliere lo sguardo da quegli smeraldi verdi. ≪ Grazie Wendy per tutto quello che fai. ≫
≪ Non ringraziarmi ancora. ≫ rispose piano lei, corrugando la fronte. ≪ Non ho ancora finito. ≫
Erza si trovò accanto a lui senza quasi rendersene conto, la mano scivolò ad accarezzarli la testa fasciata con attenzione, le dita che si impigliavano nei capelli.
≪ Ben svegliato, Bell Addormentato. ≫ Lo punzecchiò, posando un bacio sulla fronte calda e stringendolo a sé. Izuku reclinò la testa per continuare a guardarla, arrossendo nel sentirsi trarre contro il seno di lei. ≪ C-che razza di soprannome è? ≫ balbettò, incespicando nelle parole senza fiato.
Vederlo così in imbarazzo e nervoso le strappò un sorriso. Quanto le mancava vederlo andare così nel panico per cose normali.
Un verso esausto, simile a un sospiro, sfuggì dalle labbra di Wendy. Sollevando di scatto la testa, Erza la vide collassare fra le braccia di Natsu, già pronto ad afferrarla.
Lucy strillò con voce acuta. ≪ Oh no, Wendy! ≫ Corse da lei, chinandosi ansiosa.
La ragazzina non rispose, pallida e con gli occhi chiusi. Natsu la sollevò tenendola in braccio con la stessa premura di un fratello maggiore. 
≪ È esausta. ≫ constatò, corrugando la fronte preoccupato. Alle sue spalle, Gray si fece da parte e batté una mano sul materasso. ≪ Oi, mettila qui, Natsu. Facciamola riposare un po'. ≫
Il ragazzo l’adagiò con cura sul letto, levandole le scarpe. Lucy accarezzò la fronte di Wendy e guardò male Gray. ≪ Se ti togli i vestiti o fai qualcosa di male a Wendy, ti butto giù da una finestra. ≫ lo avvertì, facendo alzare gli occhi al soffitto a Gray. ≪ Ma figurati. Lo sai che non lo faccio per malizia. Nemmeno me ne accorgo che perdo i vestiti. ≫
Erza abbassò lo sguardo sul ragazzo che teneva stretto contro il proprio petto, sorpresa. Izuku le strinse il braccio, con le dita ruvide.
≪ Tu…? ≫ sussurrò, stringendolo forte. Izuku accennò un sorriso, mormorando ≪ Così mi soffochi, Erza. ≫
Gli altri si voltavano a guardarlo, un sospiro di sollievo corse per tutta la stanza.
≪ Puoi muoverle? ≫ disse Jirou sollevata. ≪ Ma è fantastico! ≫
 Porlyusica si avvicinò e gli prese un braccio fra le mani. ≪ Dovremmo sottoporti a qualche altra seduta, ma per ora va bene così. Cerca di riposare. ≫ sollevò lo sguardo e fissò Wendy, sdraiata sul letto di Gray.  ≪ E lasciate riposare anche lei. ≫
Erza guardò la vecchia stringendo gli occhi. ≪ Ma questo significa che Izuku sta abbastanza bene? ≫ domandò, incerta. ≪ Cioè non è più in pericolo, vero? ≫
Lo sguardo della vecchia era distaccato. ≪ Non fare domande idiote. È già tanto che sono qui a sopportare voi tutti, non tollero pure la stupidità. ≫
≪ Sta bene, si o no? ≫ insistette. Percepiva su di sé lo sguardo di Uraraka e Bakugou. Izuku le toccò il braccio, dicendo ansioso. ≪ M-mi sento bene, davvero. E riesco pure a muovere le braccia. ≫ Lanciò un’occhiata ansiosa alla donna e poi a Wendy, affrettandosi ad aggiungere. ≪ Grazie Porlyusica-san per tutto quanto e anche Wendy, ovviamente. ≫ L’espressione sul suo viso si addolcì. ≪ Appena si sveglia la ringrazierò come si deve. ≫
Dato che la vecchia non lo contradisse, Erza lo lasciò andare. Afferrò il cuscino e glielo tirò via. Izuku sbarrò gli occhi e aprì la bocca per protestare, ma venne zittito da un colpo di cuscino in faccia. ≪ TU, RAZZA DI IMBECCILE! ≫ Ruggì Erza, lasciando finalmente emergere tutte quelle emozioni negative che aveva tenuto sepolte e che scoppiarono in rabbia.
≪ Farti schiacciare da una zampa di drago! E per cosa?! Non mi avrebbe mai uccisa, idiota di un Nerd, le servivo viva! ≫ gridò, assestandoli una cuscinata dopo l’altra. Izuku sollevò le braccia, cercando di difendersi dai suoi attacchi e balbettando nel mentre delle scuse. ≪ Ho reagito d’impulso…mi fai male, ascoltami…Erza, basta! ≫
≪ Erza, un bel niente! Sei un idiota e gli idioti vanno menati! ≫ replicò lei, sotto lo sguardo incredulo dei compagni.
≪ No, aspetta un momento ≫ intervenne Gray, storcendo la bocca indignato. ≪ Tu questo lo chiami menare?! Con me e Natsu non ci vai così piano! ≫
≪ C’è da dire che nessuno di voi due è il suo ragazzo. ≫ precisò Levvy con un sorrisino. ≪ Perciò è comprensibile. ≫
≪ Questa è comunque un’ingiustizia! ≫ esclamò indignato Natsu. ≪ Quando mena a me sembra che mi voglia far secco! ≫
≪ Ma te lo meriti. ≫ commentò Gajil con un ghigno divertito. ≪ Chi non vorrebbe farti secco, lucertolina? ≫
 Erza trasalì. Ragazzo. Erano successe così tante cose che se n’era quasi dimenticata che effettivamente si erano messi insieme poco prima della battaglia. Si sentì arrossire, forse avrebbe dovuto andarci più piano con lui o avrebbe anche potuto ripensarci e scaricarla.
Lo guardò scuotere la testa, i capelli che sparavano in tutte le direzioni e la mano premuta sulla fronte fasciata. Ricambiò timidamente lo sguardo, con gli occhi verde scuro che la scrutavano come se si aspettasse di venir colpito ancora. ≪ E comunque tu potevi almeno provare a schivarla, quella zampa. Te ne stavi lì impalata ≫ commentò a mezza voce, storcendo la bocca offeso. ≪ Mi è preso quasi un colpo. ≫
Le dita della ragazza affondarono nel cuscino morbido, gli assestò un’altra cuscinata, sibilando. ≪ Non farlo mai più, mi hai capito? Ti ammazzo con le mie mani se ci riprovi. ≫
≪ Ho capito! ≫ strillò Izuku, proteggendosi il viso con le braccia fasciate. ≪ Mai più. Promesso. ≫
Erza sbuffò. ≪ Idiota. ≫ borbottò, lasciandoli cadere in grembo il cuscino. Izuku sospirò, massaggiandosi la testa dolorante.
Sentì una risatina e voltandosi vide Lucy che si piegava in due, iniziando a ridere serialmente. Erza la guardò sconvolta. ≪ Ma che ti prende? ≫
≪ Scusa, è solo che ≫ la voce le tremò, soffocata da una risata quasi isterica. ≪ Oh Dio, non potresti semplicemente dire “Ero preoccupata per te” come le persone normali? ≫
Natsu guardò la bionda come se fosse impazzita. ≪ Erza che si comporta normalmente? Se mai dovesse accadere mi spaventerei a morte. ≫
  Erza trasalì, mentre Izuku si tese come una corda di violino e la guardò speranzoso. ≪ E-eri preoccupata per me? Davvero? ≫
Erza distolse lo sguardo. Dannazione, Lucy lo sapeva che odiava quel genere di sentimentalismo. Era una vita che Toshinori cercava di incastrarcela e lei ne svicolava, come poteva metterla in una situazione del genere?! L’avrebbe presa a calci per quel colpo basso. ≪ Tu… ≫ iniziò, venendo interrotta bruscamente.
≪ Che cosa dolce! ≫ esclamò Levvy, con un sospiro. ≪ Certo, se sviluppassi dei modi più carini sarebbe fantastico, ma vederti così preoccupata per qualcuno è quasi commuovente. ≫ Le fece un gran sorriso, unendo le mani compiaciuta. ≪ Quando lo dirò alle altre, non vorranno credermi. ≫
≪ Sono sicuro che nonostante i modi bruschi, Erza-san non sia una persona insensibile. ≫ commentò Iida, pensieroso. ≪ Mi ci è voluto un po' per esserne relativamente sicuro, ma non è come Bakugou-kun. Ha solo un modo un po' particolare di esprimersi. ≫
≪ Cosa vorresti dire, Quattrocchi di Merda?! ≫ ruggì il ragazzo biondo, furioso. Si voltò a guardare male il capoclasse che alzò la mano indicandolo. ≪ Non si può mai essere sicuri con te, Bakugou-kun, ecco cosa sto dicendo. Devi lavorare sul tuo caratteraccio se aspiri a diventare un eroe degno. ≫
 Erza li guardò indignata. ≪ V-voi state scherzando vero? Cos’è tutto questo baccano? Siamo in ospedale. ≫ sbottò, incrociando le braccia sotto il seno. ≪ Il prossimo che se ne esce con un’assurdità simile lo meno. ≫
≪ Questo non generebbe maggiore confusione? ≫ domandò Shoto pensieroso, lasciandola spiazzata. Tsuyu e Jirou stavano concordando con lui.
Si voltò a guardare il suo ragazzo che la stava tirando giù, a sedere con lui nel letto. Aveva gli occhi scintillanti e le guance rosse, sembrava incredibilmente felice per uno che aveva rischiato di perdere l’uso delle braccia.
Erza ci avrebbe scommesso che stava ancora a pensare a quello che aveva detto Lucy. Non gli sembrava vero che lei potesse preoccuparsi per lui, eppure non aveva fatto altro durante alla battaglia.  
Si lasciò cadere seduta sul letto. Era esausta, ma per la prima volta da giorni si sentiva quasi felice. Piano piano le cose sarebbero tornate normali, ora ne era sicura, anche Toshinori si sarebbe ripreso. Doveva solo avere un po' di pazienza e fiducia.
≪ Basta, io me ne vado! ≫ tuonò Porlyusica disgustata. ≪ Fate troppa confusione, è per questo che detesto le persone! ≫
≪ Ah no, aspetti un attimo. ≫ l’inseguì Lucy ansiosa. ≪ Le devo chiedere una cosa su gli altri feriti. ≫ La vecchia non l’aspettò, uscendo borbottando e Lucy le andò dietro protestando.
≪ Ma dove l’avete trovata quella pazza? ≫ domandò Bakugou, sbuffando. Izuku rise. ≪ Se sapessi quanto ci è costato convincerla a venire qui. Sono sorpreso che non se ne sia andata. ≫
≪ Ah con tutti quei villan fra i piedi e poi i feriti che sono arrivati, non ha potuto farlo. ≫ rispose Gray, posando la testa sul palmo della mano e sistemando la coperta su Wendy. Natsu annuì, tenendo d’occhio la ragazzina.
L’atmosfera nella stanza si era distesa, riempiendosi di chiacchiere. Erza notò lo sguardo demoralizzato di Uraraka su di loro e cercò di accennare un sorriso. Avrebbe voluto dirle qualcosa di carino, dal momento che avevano combattuto insieme, ma non le veniva in mente niente.
Si appoggiò al petto del ragazzo alle sue spalle che si irrigidì leggermente. Erza lo guardò, corrugando la fronte. ≪ Ti faccio male? ≫ Lui scosse la testa, avvampando. ≪ N-no, figurati. ≫
Le sorrise timidamente ed Erza si rannicchiò più comodamente sul letto, accanto a lui.
≪ Ma io dico, ≫ stava dicendo Gajil ≪ ero riuscito a liberarmi di te, Salamander e ora mi tocca stare qui a sopportarti. ≫
≪ Vattene da un’altra parte! ≫ sbottò Natsu, storcendo la bocca e ignorando Jirou che lo punzecchiava con i suoi Earphone-jack. ≪ Siete troppo rumorosi, tacete che svegliate Wendy e poi perché non riesco a colpirti? ≫
Gli occhi di Natsu scintillarono. ≪ Perché.. ≫
≪ No! ≫ esclamarono in coro Bakugou e Gray, cupamente. ≪ Se tiri fuori un’altra volta la storia del drago, io ti congelo! ≫ sibilò il moro, esasperato. Bakugou sollevò una mano minaccioso. ≪ Ti getto dalla finestra. Basta, non ti tollero. ≫
≪ Siete tutti troppo rumorosi. ≫ constatò Shouto, con un sospiro.
Erza stava ascoltando il chiacchiericcio generale con un sorriso sulle labbra. Erano tutti salvi, fortunatamente e il suono delle loro discussioni e risate le ricordava l’atmosfera che regnava nella sala comune di Fairy Tail. Una confusione, scandita dal battito veloce del cuore di Izuku, sotto la sua guancia. L’aveva sentito battere molto più veloce di così, la prima e unica volta che avevano dormito insieme. In quell’occasione aveva pensato che non sarebbe riuscita a dormire, visto quanto era agitato, ma si era sbagliata.
Izuku le circondò le spalle con un braccio, stringendosela al petto e posando un bacio sulla sommità della testa. ≪ Sono felice che sia finito tutto bene. ≫ mormorò fra i suoi capelli. ≪ Adesso, sei al sicuro. Per davvero. ≫
Gli era già stato detto in passato. Ricordava Toshinori che si chinava su di lei, posandole quella mano forte sulla testa. Sei al sicuro, Erza. Ti prometto che farò in modo che tu sia al sicuro per sempre. Lei si era divincolata da quella presa, scostandosi da lui. A quei tempi, c’era solo un baratro di disperazione e rabbia in lei e aveva pensato che si sarebbe arrabbiato e l’avrebbe sgridata. Invece lui, aveva sorriso dolcemente.
Forse sarebbe meglio affidarla ai servizi sociali, All Might aveva detto l’uomo nel completo di sartoria, senza nemmeno guardarla. Ha bisogno di un aiuto che solo uno specialista potrebbe dargli.
Gli stava forse dando della pazza? Già allora aveva capito che lui non le piaceva, non più di quanto lei piacesse a lui. All Might però si era inginocchiato davanti a lei, tendendole quella grande mano. Sono sicuro che appena ci conosceremo meglio, riusciremo ad andare d’accordo. Non è vero, Erza-chan? Non preoccuparti, io non ti lascerò andare. Non ti manderò via, puoi restare qui con me per tutto il tempo che vorrai.
≪ Bakugou-kun, non usare le esplosioni in ospedale! ≫ gridò severamente Iida e se la sua gamba non fosse stata immobilizzata, si sarebbe alzato per fermare l’altro che si voltò verso di lui, sbottando. ≪ Non darmi ordini! Nessuno mi dà ordini ≫
 ≪ Datti una calmata, Riccio! ≫ intervenne Gajil, sollevando il pugno e trasformando la sua pelle in metallo duro che sventolò minaccioso verso l’altro. ≪ Stai facendo un sacco di confusione! ≫
Izuku rise per qualcosa che aveva commentato Natsu a bassa voce, il petto vibrante di quel suono allegro. Il suono ritmico del suo cuore, stava rendendo pesanti le palpebre di Erza.
Era così stanca, non dormiva da giorni. Izuku le strinse le braccia intorno al corpo, abbracciandola. Quella sensazione di calore che veniva da lui, le era mancata. Le distese i nervi, rilassandola. Chiuse gli occhi, lasciandosi cullare dalle voci confuse dei suoi compagni e dal ritmo serrato del cuore di Izuku.
Un attimo dopo, stava già dormendo.
 
--- Uraraka Ochaco ---
 
Per quanto volesse, non riusciva a condividere la stessa allegria di tutti gli altri. Era felice che tutti i suoi amici e compagni stessero bene, ovviamente, ed era bello scoprire che i membri di Fairy Tail erano simpatici e vivaci.
Eppure, Ochaco non riusciva a ridere e scherzare con tutti gli altri. Non sapendo quanto Deku fosse stato vicino a perdere tutto quanto – l’uso delle sue braccia, la possibilità di diventare un eroe e anche la sua stessa vita – e solo per colpa di lei, di Erza.
Se ne stava lì, stretta fra le braccia di Deku con gli occhi chiusi, come se nulla fosse accaduto e tutto quel disastro non fosse di fatto colpa sua. Era la madre di Erza che aveva progettato l’attacco allo Yuei, quasi ucciso i suoi compagni e attaccato un’intera città che ora verteva nel caos. Anche se non si poteva dire che Erza l’avesse chiesto o non avesse tentato in ogni modo di fermare sua madre, Ochaco non poteva levarsi dalla testa il pensiero che se non fosse venuta a stare in Giappone, nulla di tutto questo sarebbe mai successo.
Ochaco strinse i pugni sulle ginocchia, tesa e nervosa. I suoi occhi erano fissi sulle braccia fasciate di Deku che circondavano le spalle di Erza. La ragazza aveva il viso pallido, profonde occhiaie scure sotto gli occhi e si era accoccolata contro il petto di Deku, dopo che l’aveva assalito con un cuscino.
In quei giorni, Ochaco si era divisa fra le ore in dormitorio, l’aiutare i cittadini con le attività di sgombero delle macerie e la ricostruzione, e l’ospedale dove i suoi compagni erano ricoverati.
 Così, Ochaco aveva visto Erza compiere un’altra delle sue strane macchinazioni. Aveva prima conquistato Deku – Dio solo sapeva come avesse fatto, visto la timidezza del ragazzo – ed ora aveva iniziato a sortire un effetto simile su Bakugou.
Ochaco non era stata ricoverata, dal momento che le sue ferite erano superficiali, ma era andata in ospedale ogni volta che poteva. Era stato così che gli aveva potuti vedere parlare fittamente fra loro, qualche volta anche gli altri ragazzi nella stanza partecipavano e si aggiungeva anche qualche visitatore, ma era la vista di Erza che posava una mano sulla spalla di Bakugou prima di uscire che l’aveva messa in allarme.
≪ Uraraka-san? ≫ la chiamò piano Deku, facendola sussultare. ≪ T-tutto bene? ≫ Ochaco sollevò lo sguardo, trovandolo che la fissava imbarazzato e nervoso. Era la prima volta che le parlava da quando l’aveva respinta, anche se sarebbe stato più giusto dire che Ochaco era fuggita via davanti a ogni suo tentativo di avvicinarla.
Deku accennò un sorriso teso, nella confusione generale. ≪ S-sembri molto stanca. Forse non stai riposando abbastanza? ≫
Bakugou aveva smesso di litigare con Iida e Gajil e li teneva d’occhio con un’espressione irritata. Ochaco affondò le unghie nei palmi e scosse piano la testa. ≪ Sono contenta che le tue braccia guariranno. ≫ sussurrò.
Deku si illuminò, lasciandola senza fiato. I suoi occhi verdi erano sempre bellissimi, ma in quel momento con quella luce, lo sembrarono di più.
≪ Grazie, menomale che tu non ti sei fatta male. ≫ Il suo sorriso era radioso e dolce, quasi euforico. ≪ Immagino che non ci siano lezioni al momento, che cosa fate? ≫
≪ Aiutiamo con la ricostruzione, principalmente. ≫ rispose incerta. Il sorriso di Deku si allargò. ≪ Con il tuo potere devi essere richiestissima e poi il soccorso è l’ambito a cui punti, no? Accidenti, starete facendo un sacco di pratica sul campo ≫
≪ Tsk, mica tutti stanno a dormire come te ≫ si intromise Bakugou, facendo agitare l’altro ragazzo. Ochaco evitò di incontrare il suo sguardo, da quando lui l’era stato vicino dopo che Deku l’aveva respinta, aveva passato molto tempo con lui. Non capiva ancora cosa passasse per la testa del ragazzo biondo, ma le piaceva pensare che forse un pochino la rispettava.
≪ K-Kacchan, mi hanno indotto il coma non è che volessi dormire. ≫ protestò Deku, a disaggio. Bakugou sbuffò. ≪ Tu non facevi il cretino in battaglia per farti bello con la tua ragazza e nessuno ti metteva a dormire. ≫
Ochaco e Deku trasalirono. Il suo cuore gemete, afflitto. Lo aveva sentito andare in pezzi quella sera, quando Deku le aveva detto che c’era qualcun altro nel suo di cuore, ed ora quei frammenti acuminati le lacerarono il petto.
 Il ragazzo avvampò, abbassando lo sguardo sulla ragazza accoccolata fra le sue braccia. Sbatté le palpebre sorpreso. ≪ S-si è addormentata. ≫
Natsu smise di gridare, zittito da una sberla assestata da Levvy che si voltò a guardarli. ≪ Anche Erza dorme? Beh, sia lei che Wendy avrebbero bisogno di un po' di silenzio per riposare. ≫ Afferrò Natsu per un orecchio e iniziò a tirarlo verso la porta, dicendo decisa. ≪ E qui c’è un Dragon Slayer di troppo che sta facendo un sacco di baccano. Va a cercare Lucy e dille di avvertire Ever che il prossimo turno lo faccio io. ≫
≪ Non lo puoi fare tu? ≫ protestò il ragazzo, venendo sbattuto fuori da quella ragazzina bassottina e sorprendente. ≪ Io mi devo occupare del mio ragazzo, tu che scusa hai per stare qui? ≫
Natsu ci pensò su un attimo, facendo scorrere lo sguardo sui presenti fino a fermarsi su Gray che scosse la testa. ≪ Non contare su di me, amico. Bado a me stesso, io. ≫
≪ Maledetto, potresti darmi una mano! ≫ protestò Natsu. Gajil emise uno strano suono che Ochaco faticava a considerare una risata. ≪ Vai a cercare la biondina, Salamander. Fa qualcosa di utile. ≫
≪ Che confusione. ≫ sospirò stancamente Iida, poggiando la testa contro il cuscino. ≪ Di questo passo la povera Wendy non recupererà mai le forze e nemmeno Erza. ≫
Ochaco era perfettamente concorde. I membri di Fairy Tail erano talmente vivaci che solo a vederli si sentiva stanca dentro. Tuttavia, le dispiaceva solo per Wendy. Era egoista se non riusciva proprio a dispiacersi per Erza? Forse, ma non poteva controllare i suoi stessi sentimenti altrimenti avrebbe fatto cessare quel dolore sordo nel petto. Abbassò lo sguardo sulle sue mani unite, le guance calde, e mormorò. ≪ La tua ragazza. ≫
Deku si irrigidì, sollevando lo sguardo e mordendosi il labbro. ≪ Uraraka-san…io ≫
Ochaco lo guardò attraverso le lunghe ciglia scure. Sentiva le lacrime salirle a pungerle gli occhi. Le labbra le tremarono mentre diceva con un filo di voce. ≪ V-vi siete messi insieme? ≫
L’espressione sul viso di Deku le spezzò ciò che restava del suo cuore. Improvvisamente, la stanza era diventata silenziosa e nessuno osava fare un fiato.
Jirou, Tsuyu e Iida si agitarono, a disagio. Gray e Gajil si voltarono, fingendo di non vedere e sentire quello che stava succedendo. Shouto, Elfman e Levvy esitarono, imbarazzati.
 Ochaco trattenne il fiato, vedendo gli occhi verdi di Deku riempirsi di tristezza e dispiacere per lei. Nonostante ciò, la sua voce non tremò e non ebbe nemmeno un accenno di esitazione. ≪ Si, stiamo insieme. ≫ ammise, accarezzando la testa della ragazza addormentata con premura. ≪ Ci siamo messi insieme prima della battaglia. ≫
Ochaco si morse il labbro, cercando disperatamente di non sbattere le palpebre e lasciar cadere le lacrime. I ragazzi stavano cercando di non guardarla e fare finta di nulla. Erano tutti visibilmente a disaggio di trovarsi messi in mezzo a una situazione tanto delicata. Gli dispiaceva per loro, ma soprattutto le dispiaceva di essere stata così stupida da aspettare tanto.
Se si fosse dichiarata prima, forse tutto quello non sarebbe successo. Avrebbe avuto una possibilità in più, se invece che andare da Bakugou, la sera del pigiama party, fosse andata direttamente da Deku.
Se non avesse impiegato tanto tempo a famigliarizzare con i suoi sentimenti, forse avrebbe potuto far andare le cose diversamente già prima che Erza arrivasse a mettersi in mezzo.
≪ Uraraka-san? ≫ mormorò Deku, dispiaciuto. ≪ Allora…non sapevo che sarebbe successo. ≫
Ochaco si alzò, accennando un ≪ si ≫ con la testa. Gli credeva solo perché aveva visto l’espressione raggiante e sognante con cui aveva ammesso di essere innamorato di qualcun altro. Un’espressione come quella non poteva essere un artificio, al di là del fatto che Deku non mentiva.
≪ C-capisco. ≫ sussurrò, mettendosi in piedi. Deku la guardò afflitto, ma non si scusò e lei non si congratulò con lui. Guardarlo era doloroso, la faceva sentire come se i frammenti del suo cuore fossero vetro che le tagliasse la carne.
Scappò via, evitando di guardare i volti dei suoi compagni. Iida aprì la bocca come se volesse dirle qualcosa, ma la richiuse impotente e dispiaciuto.
Levvy si fece da parte per lasciarla uscire, lanciando un’occhiata all’interno della stanza silenziosa. Un silenzio che risuonava anche dentro di lei e che venne spezzato da quella voce bassa e rauca che diceva seccamente. ≪ Tu sei un vero idiota, Deku. ≫
 
--- Midoriya Izuku ---
 
Il silenzio nella stanza perdurò ancora per qualche secondo, prima che Tsuyu bloccasse Bakugou che si accingeva a seguire la ragazza, dicendo ≪ Ci vado io, voi ragazzi non avete tatto in queste cose. Kero. ≫
Bakugou storse la bocca, ma non protestò. Si lasciò cadere ai piedi del letto di Izuku, incrociando le braccia sul petto e guardandolo male. Izuku sospirò, teso e imbarazzato.
Per un attimo, aveva pensato che le cose fra lui e Ochaco si potessero aggiustare e che sarebbero tornati ad essere amici come prima. Solo che non si poteva proprio dimenticare quella sera in cui lei gli aveva detto di essere innamorata e lui aveva realizzato di vederla solo come un’amica.
Fece scorrere la mano sulla testa di Erza, le dita che si impigliavano nei suoi capelli lisci, strappandole un sospiro. Si era addormentata così velocemente che lui nemmeno se n’era accorto, distratto dall’allegria che straripava dagli altri.
≪ Bene, è stato molto imbarazzante. ≫ commentò Jirou con un sospiro, dando voce al pensiero che frullava nella testa di tutti i presenti. Si voltò a guardare Iida, appoggiato contro i cuscini e accennò un sorriso ironico. ≪ Sono sorpresa che non stai facendo commenti su Wendy nel letto di Gray-san ed Erza-san in quello di Midoriya-kun. ≫
Iida sospirò, sistemandosi gli occhiali. In effetti, anche Izuku ne era sorpreso. Aveva sempre pensato che Iida lo avrebbe fatto nero per una cosa simile.
≪ Francamente, dopo averle viste sfinirsi a quel modo, non me la sento di dire niente. ≫ rispose, abbassando lo sguardo sulla propria gamba gessata. Si riprese in un attimo, guardando Midoriya severamente. ≪ Ma il fatto che per questa volta io lasci correre non significa che potete prendervi tutte le libertà che volete! ≫
Bakugou sollevò gli occhi al soffitto. ≪ Cristo, chiudi la bocca. ≫
Un sorriso comparve per un attimo sul viso di Izuku, scomparendo subito. Gli dispiaceva per Uraraka, era scapata via in lacrime, senza che lui potesse trovare qualcosa di meglio da dire di “si, stiamo insieme”.
Si rifiutava di scusarsi con lei perché si era messo insieme ad un’altra persona, eppure doveva esserci un modo per sistemare le cose con lei.
≪ Che aria da funerale. ≫ commentò Kaminari, facendo capolino dalla porta con un vassoio in mano. Gli guardò corrugando la fronte. ≪ Cosa succede? ≫
≪ Meglio non sapere. ≫ replicò Gajil, puntando lo sguardo sul vassoio che il ragazzo biondo teneva in mano. ≪ Che c’è lì dentro? ≫
Mirajane e Cana portarono dentro un carrellino, pieno di vassoi e bibite. ≪ I cittadini hanno mandato all’ospedale dei doni per gli eroi che vi sono ricoverati. ≫ spiegò allegramente Mirajane ≪ E noi gli stiamo distribuendo. ≫
≪ Cibo, ragazzi. Ecco cos’è. ≫ esclamò Natsu allegramente, seguendo una Lucy un po' imbronciata. ≪ Chi di voi a fame? ≫
La mano di tutti si alzò di scatto. Izuku non aveva idea di che ore fossero, ma all’odore del cibo caldo, il suo stomaco brontolò sonoramente. Arrossì, sotto lo sguardo di Mirajane che trasalì. La mano della ragazza afferrò il braccio di Cana, facendola voltare. ≪ Guarda! ≫
≪ Lo so, non è incredibile? ≫ esclamò Levvy, entusiasta. ≪ Erza si è finalmente addormentata! ≫
≪ Finalmente! ≫ esclamò Mirajane, deliziata. ≪ Ero arrivata al punto di metterle del sonnifero nel cappuccino per farla dormire come si deve. ≫ Sospirò, sfiorandosi la guancia con la mano. ≪ Ma non l’ha nemmeno assaggiato, forse ha fiutato il pericolo? ≫
I presenti trasalirono e per poco Gray non si versò addosso il piatto. ≪ T-tu hai fatto cosa? ≫ esclamò allarmato, guardando con sospetto il riso nel suo piatto.
Cana sventolò la mano, ridacchiando. ≪ Tranquillo, lì non ci abbiamo messo nulla. Era solo perché Erza non ci ascoltava. ≫
≪ C’è della Soba? ≫ domandò Shouto, imperturbabile. Lucy lo guardò un po' confusa, dando un’occhiata fra la varia roba. ≪ Uhm, no. Mi spiace. ≫
≪ Ah peccato ≫ sospirò, strappando un sorriso alla bionda che si sedette sul bordo del letto, parlandoli piano.
Izuku li guardò, corrugando la fronte sorpreso. Era la prima volta che li vedeva interagire da quando Lucy si era trasferita al dormitorio. In realtà, Shouto era un tipo abbastanza riservato e solitario e non dava alito ad amicizie e chiacchiere.
≪ Si si, tutto molto bello ≫ concordò Cana, tirando fuori il cellulare e sfleshiando Izuku che sbatte le palpebre sorpreso. ≪ ma cosa? ≫
Cana guardò lo schermo con un ghigno malefico. ≪ Questa è una cosa che va immortalata. La prenderò in giro per mesi, no anzi per anni! ≫
Mirajane rise, deliziata. Tirò fuori il cellulare dalla tasca del vestito e iniziò a fare diverse foto. ≪ Ed io che non ci volevo credere! Mamma mia, quando Gray me l’ha detto ho pensato che Natsu fosse impazzito. ≫
≪ Ehi! ≫ protestò il ragazzo, irritato. ≪ Perché tutta questa mancanza di fiducia nei miei confronti? ≫
Izuku si mosse a disaggio, abbassando lo sguardo. Nonostante, tutta la confusione che stavano facendo né Erza né Wendy davano segno di volersi svegliare. Dovevano essere davvero esauste.
≪ Beh almeno sta finalmente riposando ≫ sospirò Mirajane, passando ad Izuku un piatto fumante. Izuku ringraziò educatamente, guardandola di sottecchi. Era più bella dal vivo di quanto apparisse nelle copertine delle riviste.
≪ Uhm, ecco. ≫ azzardò timidamente. Mirajane puntò su di lui gli occhi azzurri, posando una mano sulla testa bionda di Katsuki che fece una faccia scocciata.
≪ Mangia anche tu ≫ disse lei, rivolgendosi al biondo, ma tenendo d’occhio Izuku.
≪ Lasciami in pace! ≫ sbottò lui, irritato.
Mirajane accennò un sorriso. ≪ Su, da bravo bambino. ≫ Gli mise in mano un piatto caldo, lanciando un’occhiata a Izuku. ≪ Vuoi chiedermi qualcosa? ≫ domandò dolcemente.
Izuku si irrigidì, abbassando lo sguardo. ≪ Uhm, mi chiedevo se…si, insomma, se rimarrete qui per un po'. ≫
I ragazzi di Fairy Tail si voltarono a guardarlo. Lucy prese a tormentarsi la gonna, nervosamente. ≪ I-in realtà, io e Natsu eravamo qui per via di Irene ed ora che è scomparsa… ≫ si interruppe, mordicchiandosi il labbro.
≪ Essendo feriti, dovremmo rimanere almeno finché non saremo tutti dimessi. ≫ commentò Elfman, schiarendosi la voce e guardando Gray in cerca di conferma. Il ragazzo moro si strinse nelle spalle, a disaggio.
Izuku esitò. ≪ A-anche Erza resterà oppure…? ≫ Era un pensiero che gli era balenato in testa, improvvisamente. Appena All Might si fosse svegliato, cosa avrebbe fatto Erza? Se ne sarebbe andata con i suoi compagni, tornando alla vita che conduceva prima o sarebbe rimasta lì con lui?
Mirajane si raddrizzò, addolcendosi. ≪ Beh, intanto stiamo vivendo nel dormitorio della Yuei e Gildarts ha detto che saremo rimasti ad aiutare con la ricostruzione. Non ha senso preoccuparsene ora, no? ≫
 Cana fece un sorriso astuto. ≪ Vedila così, è la tua occasione per scoprire le cose più imbarazzanti di Erza. ≫ Indicò sé stessa e poi Mirajane, il sorriso si allargò sul suo viso. ≪ Noi due ne sappiamo tante di cose divertenti. ≫
Izuku le guardò a bocca aperta, sorpreso. Lanciò un’occhiata alla ragazza addormentata, se avesse indagato un pochino era probabile che lo avrebbe fatto secco, però…era dannatamente curioso.
Guardò Cana, mordicchiandosi il labbro. La ragazza lo capì subito. ≪ La prima sbronza di Erza? Quattordici anni. ≫ gli disse con aria cospiratoria. Mirajane sospirò, sognante. ≪ Ah me la ricordo. È la volta che si è messa a cantare e ballare sul ponte. ≫
≪ No, quella era la terza volta. ≫ la corresse Levvy. ≪ Quando Cana aveva fatto quel cocktail speciale per il compleanno di Gray. ≫
≪ Oh giusto. ≫ esclamò la ragazza. ≪ La prima, allora…era la volta che aveva distrutto quella macchina con la spada. ≫
Cana rise, sotto gli occhi sbarrati di Izuku che spostava lo sguardo fra le tre ragazze. La mora scosse la testa. ≪ No, Mira. Quella era la volta che ero stata scaricata e ci eravamo ubriacate tutte insieme. ≫
≪ Ma perché gli avete distrutto la macchina? ≫ esclamò Kaminari, spaventato. Cana sorrise serafica. ≪ perché aveva osato lasciarmi! ≫
≪ Ma tu lo volevi lasciare, Cana. ≫ le ricordò Levvy, rassegnata. L’altra ragazza sbuffò. ≪ Appunto, mi ha battuto sul tempo e non si fa. ≫
Izuku ispirò bruscamente. ≪ Okay, sapete una cosa? ≫ disse teso e preoccupato, attirando su di sé lo sguardo degli altri. ≪ Meglio non sapere. ≫
   
 
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