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Autore: babykit87l    28/10/2020    0 recensioni
Primo tentativo di Alternative Universe, in cui Martino e Niccolò si conoscono in discoteca e... beh leggete perché già dal primo capitolo succedono cose :)
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3  

 

Venerdì 14 Settembre h. 22:18  

Ha cercato di essere naturale e impassibile quando Sana e suo fratello hanno presentato i nuovi ragazzi. E così ha scoperto che il tipo misterioso si chiama Niccolò e... beh ovviamente è lui l’amico che va al Kennedy, ma questo Martino lo sapeva già.  

La cosa che l’ha stupito è che Niccolò ha finto di non conoscerlo, come se non si ricordasse di lui. Oddio, è probabile che sia così, magari era talmente ubriaco da non rendersi conto di chi avesse davanti. Anche se, a dirla tutta, un minimo accenno delle sopracciglia lo ha notato, ma potrebbe essersi sbagliato. O esserselo immaginato.  

Per tutto il giorno ha cercato in tutti i modi di evitare anche un solo sguardo nella sua direzione e non è stato facile dato che a quanto pare Giovanni ha subito trovato un punto d’incontro con lui e ha cercato di coinvolgerlo nelle loro conversazioni più e più volte. Martino ha sempre svicolato, tra un fintissimo messaggio da inviare e un “oh mi sa che Eva mi sta cercando” per poi allontanarsi da loro. 

Fatto sta che ora sono tutti sul patio a fumare e mangiare patatine e popcorn che hanno cotto sul momento. Dopo tutta la giornata ad evitarlo, ora è praticamente impossibile, così Martino ogni tanto dà un’occhiata a Niccolò che sta chiacchierando con le ragazze e, ovviamente, Giovanni. Quando sente Silvia iniziare a parlare di Edoardo Incanti, decide che non può farcela ad ascoltare per l’ennesima volta la storia di quel ragazzo e si alza, rientrando in casetta, si avvicina al frigo e tira fuori un’altra birra. Quando si volta Niccolò è dietro al bancone, la porta è chiusa e lo fissa. 

“Che c’è?” 

“Ho l’impressione che tu mi stia evitando.” 

“No, perché dovrei?” Ha una nonchalance che non credeva di avere. Bravo Martino!  

“Non ti ricordi di me?” Chiede avvicinandosi pericolosamente a lui, tanto che Martino sente il fiato spezzarsi in gola. 

“Ci conosciamo?” Sicuramente ha una buona faccia da poker, ma in fin dei conti deve cercare di mantenere almeno un minimo di contegno e orgoglio. 

Niccolò sorride e si appoggia al bancone dell’isola. “Sabato scorso... al Goa... dietro il corridoio dei cessi.” 

Okay, quindi ha proprio fatto finta di non riconoscerlo, ma in realtà si ricorda perfettamente di lui.  

A questo punto può anche far cadere la maschera, non ha più senso fingere. Martino annuisce, abbassando lo sguardo. “Ah sì, ora mi ricordo.” 

“Ho provato a cercarti dopo, ma eri scomparso e non sapevo nemmeno il tuo nome.” 

“Senti, io non sono così, di solito.” 

“Così come?” 

“Il tipo che si pacca gli sconosciuti in discoteca. Non sono così.” 

“Meglio, perché nemmeno io di solito. Ero decisamente ubriaco quella sera.” 

“Strano che te lo ricordi allora...” 

“Come faccio a dimenticarmi di uno come te?” Chiede con tono retorico, avvicinandosi ancora di più. 

Ma sta flirtando o cosa? “Ehm, comunque mi dispiace se hai pensato-” 

“Cosa? Che in quel momento lo volessimo tutti e due? Perché è così, no?”  

Martino annuisce di nuovo. “Vabbè, comunque ti prego non farne parola con nessuno.” 

“Non parlo di queste cose, tranquillo. Poi è stato solo un bacio, giusto?” È ormai a pochi centimetri da lui e sente quasi il suo respiro addosso, proprio come quella notte. 

Non sa come faccia a resistere dal baciarlo e quasi si protrae verso Niccolò, quando sente la porta aprirsi e gli altri rientrare in casetta, chiacchierando e facendo caos. 

Entrambi si allontanano e Martino beve immediatamente un sorso della birra ghiacciata, per placare il calore che sente dentro di sé.  

Ecco come fa a resistere. 

*** 

Sabato 15 Settembre h. 03:12  

È tutto silenzioso in casetta. La maggior parte di loro sta sdraiata nei sacchi a pelo; le ragazze hanno preso l’unica stanza presente con un letto, hanno deciso di dormire tutte insieme, in fondo è già successo l’anno precedente e sono ben disposte a rifarlo. 

Martino guarda il soffitto, non riesce a dormire sapendo che Niccolò è nella sua stessa stanza a pochi centimetri da lui. Sospira e si volta per l’ennesima volta di lato.  

“Psss... Oooh.” Si sente richiamare alla sua destra. 

“Eh?” 

“Sei sveglio?” È Giovanni a parlare. 

“Sì, anche tu...”  

“Ti va se parliamo un po’?” 

“Qui?” Stanno già sussurrando e rischiano di svegliare anche tutti gli altri. 

“No, usciamo fuori dai...” 

Poi Giovanni si alza ed esce il più silenziosamente possibile. Martino si mette in piedi e dà un’occhiata veloce a Niccolò, che sembra addormentato, scuote la testa e segue Giovanni fuori sul patio. 

“Che succede?” Gli chiede poco dopo, vedendo che Giovanni non parla. 

“Vorrei provarci con Eva!” 

“Non sta uscendo con Canegallo?” 

“L’ho sentita parlare con Eleonora e pare di no...” 

“Vabbè Gio, però non aveva detto-” 

“No, lo so che ha detto che vuole stare da sola eccetera, ma penso che lo dica solo perché sono stato uno stronzo con lei, ho fatto un sacco di cazzate e lei pure. Però possiamo buttarci dietro tutto quello che è successo e ricominciare... no?” 

“Boh, me pare ‘na cazzata...” 

“Quindi non mi appoggi? Non mi aiuti?”  

“No per carità, cioè ti sono vicino... Aspe’ che vuol dire che non t’aiuto? Che dovrei fa?” 

“Marti, Eva ti ascolta, ti sta a sentire se le parli bene di me...” 

“Io ed Eva ci parliamo a malapena.” Non è propriamente vero, ma non vorrebbe essere coinvolto di nuovo nella loro relazione, dopo lo scorso anno. “Poi lo sa che sei il mio migliore amico, non sarei credibile, no?” 

“Vabbè tu fallo lo stesso, dammi una mano, cazzo.” Sembra terribilmente offeso. Odia quando Giovanni fa così. 

“Okay, okay... ti aiuto.” 

“Invece ti volevo dire... quel ragazzo con cui parlavi prima, quando ti sei allontanato dagli altri, mi pare di conoscerlo.” 

“Perché viene al Kennedy, l’ha detto prima.” 

“No, non è per quello... non ti pare lo stesso che ti fissava in discoteca la settimana scorsa?” 

Martino si sente mancare, non può permettere che Giovanni scopra di lui, non adesso perlomeno. “Assolutamente no... Ma poi chi se lo ricorda quel tizio. Ti stai sicuramente sbagliando!” Cerca di essere il più sicuro possibile, negando tutto come se non ci fosse un domani. 

“Sarà... forse sì, mi sa che l’ho visto a scuola...” 

“Sicuro! Mo' tornamo dentro, che vorrei dormire un po’...” 

Giovanni gli scompiglia i capelli, ringraziandolo e rientrano, sdraiandosi nuovamente.  

*** 

Sabato 15 Settembre h. 11:25  

Alla fine in realtà ha dormito pochissimo e si sente ancora stordito dalla notte quasi in bianco. Nemmeno il caffè ha dato i suoi frutti stamattina, fortunatamente sono sulla spiaggia del lago, così può sdraiarsi e riposare un po’.  

Mentre gli altri stanno giocando a racchettoni o in acqua, sente il telefono vibrare l’arrivo di un messaggio da un numero sconosciuto. Poi sorride e si mette seduto, vedendolo seduto poco più in là con la sigaretta in bocca. 

 

 

Appena l’altro si allontana dietro le rocce, si alza e cercando di dare meno nell’occhio possibile, lo raggiunge, sedendosi accanto a lui. 

“Vuoi?” Niccolò fa cenno alla sigaretta che ha in mano.  

Martino annuisce e Niccolò gli avvicina le dita alla bocca, permettendogli di fare una tirata. Anche se involontariamente Martino poggia le labbra proprio sulle dita del ragazzo, che mantiene lo sguardo fisso sulla sua bocca.  

“Senti ma... i tuoi amici non sanno niente?” 

“Di cosa?” 

“Di sabato scorso...” 

“No!” Il tono è deciso e perentorio. 

“Perché?” 

“Perché no... e comunque non credevo di rivederti.” 

“Io c’ho sperato. Volevo cercarti in qualche modo ma non sapevo proprio niente di te.” 

“Davvero?” 

“È tutta la settimana che penso a te. Tu no?” 

Vorrebbe tenere il punto e fingere che, no, non ci ha minimamente pensato, che non ha iniziato a fare lo stalker su internet, cercando foto e informazioni su un ragazzo sconosciuto, ma il modo in cui lo guarda Niccolò lo fa sentire fin troppo esposto. Così evita di parlare ma annuisce piano e abbassa gli occhi. Non lo guarda, ma percepisce il calore del suo corpo sempre più vicino e poi il suo respiro a sfiorargli le labbra. 

“Che stiamo facendo?” Sussurra appena, chiudendo gli occhi.

“Ci stiamo per baciare, Marti.” Sente una vaga accondiscendenza nel tono di Niccolò cui risponderebbe a tono, ma se frega perché è tutta la settimana che ripensa a quelle labbra e al loro sapore. 

Così sorride, le labbra che ancora si sfiorano con quelle dell’altro, che invece è rimasto fermo, come fosse in attesa. “Lo so, non dicevo in questo momento.” 

“Ci pensiamo dopo.”  

Poi Niccolò annulla la distanza e subito la lingua tocca la sua. E tutto intorno sfuma. Martino si lascia completamente andare in quel bacio, non sente più nulla se non Niccolò che avvolge ogni senso e percezione. Per un tempo indefinito rimangono così, come era già successo una settimana prima, finché delle urla di Luca e del fratello di Sana non li riscuotono e Niccolò si volta di scatto verso la fonte del rumore.  

“Okay, credo sia meglio tornare di là...” 

Martino annuisce e prende un respiro più profondo. Questo ragazzo gli fa perdere la testa e deve stare molto attento a come si comporta, soprattutto se rischia di farsi scoprire. 

“Senti, non so tu, ma io non vorrei che questa cosa finisse...” Lo ferma Niccolò prima di ritornare dagli altri. 

“Nemmeno io.”  

“E allora non facciamola finire questa cosa.”  

Lo bacia nuovamente, in modo frettoloso ma che comunque gli fa tremare le gambe come gelatina e in breve si ritrova solo, Niccolò è già tornato dai suoi amici.  

Si risiede sull’asciugamano, mentre si rende conto di avere lo sguardo di Sana che lo fissa per un momento.  

Perché lo sta guardando così insistentemente? 

*** 

Sabato 15 Settembre h. 23:38  

La raggiunge e lei subito lo guarda male. Perché pare sempre avercela con lui? Certo, potrebbe essere per quel nomignolo vagamente razzista, Sana Bin Laden, con cui tutti a scuola la chiamano, lui compreso.  

“Allora?” 

“Allora cosa?” 

“Ti ho visto con Niccolò, stamattina.” 

Okay, deve usare l’unica tecnica valida in questi casi: negare, sempre negare, negare anche l’evidenza. 

“Ti giuro che non ho idea di cosa parli...” 

“Senti, conosco Niccolò. Molto bene. E anche se non così tanto, conosco anche te. Perciò ti dico che di me ti puoi fidare...” 

I suoi occhi sono così comprensivi che mai pensava avrebbe mai visto sul volto di una come Sana. È chiaro che la sua impressione su di lei non corrisponde del tutto alla verità. Però...   

“Non va contro la tua religione?” 

“Io non sono la mia religione, Martino.” Lo dice con una determinazione che fa abbassare lo sguardo al ragazzo. 

Così Martino decide di fare un atto di fiducia nei suoi confronti. Non sa perché, ma potrebbe essere la persona migliore cui far sapere di questa cosa, che non sa nemmeno ancora definire. Non che non si fidi di Giovanni, ma non vuole metterlo in una posizione scomoda con gli altri ragazzi. E sinceramente, sente di avere bisogno di qualcuno cui raccontare questa storia, è una settimana che è quasi al limite e potrebbe esplodere da un momento all’altro.  

“Okay, non farne parola con nessuno, perché non voglio che si sappia, okay?” 

“L’unica cosa che vorrei sapere è... com’è successo? Come vi siete conosciuti?” 

“Andiamo tutti alla stessa scuola, no?” Okay farglielo sapere, ma i dettagli anche no. 

“Giusto... Per quel che vale, non lo avrei detto in ogni caso. Non sono fatti miei. Comunque se e quando avrai bisogno, io ci sono.” Il tono in cui lo dice è molto strano. Come se ci fosse altro sotto che lui non sa, ma di cui lei è certamente a conoscenza.  

Annuisce appena prima di tornare indietro dagli altri che hanno acceso un fuoco e stanno arrostendo dei marshmallow, in pieno stile americano.  

Giovanni lo guarda come a chiedere se vada tutto bene e lui sorride, sedendosi vicino a lui. Non vuole farlo preoccupare.  

Non si accorge che Giovanni ha notato che subito dopo di lui, dalla stessa strada, è comparsa Sana.  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Notes:

E fa la sua comparsa in grande stile anche il Fares! Che ne pensate di questo Niccolò?
Io spero vi piaccia perché non sempre sono sicura di quello che scrivo. A tal proposito se volete rimanere aggiornati, vi lascio qui il mio profilo Twitter dove scrivo e lascio anche sondaggi sulla pubblicazione e piccoli spoiler, se vi va seguitemi :) https://twitter.com/showsaddictedls
Fatemi sapere che ne pensate e alla prossima pubblicazione ;)
Babykit

   
 
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