Generi: Commedia, Comico, established!relationship
Personaggi: Draco Malfoy, Katie
Bell, Felicity Bell (OC)
Treno.
Il
treno arriva, finalmente, in stazione. Draco, stordito dalle chiacchiere della
donna davanti a lui, non pensa ad altro che a scendere da lì, raggiungere –
dopo un viaggio in quell’altro aggeggio infernale, la macchina – la casa
dei genitori di Katie e chiudersi in camera. Si alza subito, recupera la
valigia della signora Bell ed esce dallo scompartimento; passa qualche secondo
prima che venga seguito.
Non
gli sfugge il sospiro di sollievo di Katie nel vederli scendere dal treno.
«Malfidata»
le sussurra, salutandola divertito.
Lei
gli rivolge uno scambio eloquente. «Ciao, zia» dice poi, superandolo. «Com’è
andato il viaggio?»
«Bene,
bene, cara». Felicity Bell sorride in direzione di Draco. «Hai un fidanzato
davvero in gamba, tesoro. A un certo punto ero certa che avessimo perso il
treno, invece l’abbiamo preso… Cioè, eravamo dentro… Che bravo ragazzo».
Il
sorriso di Draco si incrina leggermente. Forza una risata. «Davvero simpatica
tua zia, tesoro».
Katie
gli scocca un’occhiata che lascia pochi dubbi sul suo lavoro: è un’ottima
Auror, o – come racconta ai suoi parenti – una perspicace poliziotta.
Torna
a parlare con sua zia, mentre si avviano alla macchina, ma mentre sale sull’aggeggio
infernale gli sussurra: «Non me la racconti giusta».
Katie
gliel’ha spiegato almeno dieci volte, ma è inutile: Draco non riesce proprio a
decifrare quel maledetto tabellone elettrico o come si chiama, per
Salazar!
L’anziana
dietro di lui non sembra affatto in grado di aiutarlo, né se per questo di compiere
qualsiasi azione diversa dallo sventagliarsi e chiedergli gentilmente di
portarle il bagaglio dato che è un ragazzo così giovane e forte, anche se,
certo, un po’ pallido…
Scuote
la testa. Con il primo treno è andato tutto bene, ma adesso devono cambiarlo e
né il biglietto affidatogli da Katie né i numeri luminosi sul tabellone sembrano
avere la minima intenzione di indicargli la vettura giusta.
Non
c’è altra scelta; gli toccherà proprio… non vuole pensarci… chiedere a
un qualche Babbano. L’idea lo punge nell’orgoglio, ma l’alternativa è deludere
Katie (e sentirsi domandare come sia possibile che le sue spiegazioni gli entrino
da un orecchio e subito escano dall’altro).
«Scusi»
si rivolge a una ragazza che, come lui, studia il tabellone. «Non…» ingoia l’orgoglio,
«…riesco a individuare il mio treno».
La
ragazza, che a osservarla meglio ora pare più giovane di quanto credesse, gli
lancia uno sguardo insolente. «Ma da che epoca vieni?» commenta scettica. Dopo,
però, lancia un’occhiata al suo biglietto e – senza attendere risposta – punta il
dito verso uno dei binari. «Il tuo treno è quello. Sta partendo».
«Avete
perso il treno?»
Draco
ruota lo sguardo e sbuffa teatrale. «Come ti viene in mente? Siamo arrivati in
perfetto orario».
«Draco…»
«Hai
sentito tua zia. Avrà sognato a occhi aperti; eravamo sul treno».
«Mi auguro sia vero». Katie
sospira. «D’altra parte, non avresti fatto nulla di incosciente…
suppongo».
Le scocca un sorriso
malizioso. «Io? Mai. Mi conosci».
Katie scuote la testa.
Fissa
il suo treno allontanarsi per cinque lunghi attimi di panico.
Inspira
a fondo sul binario ormai vuoto. Salazar – non c’è tempo. Ha già deciso,
in fondo.
Estrae
la bacchetta, afferra Felicity per un braccio.
Crack.
Il
movimento improvviso del treno gli fa perdere l’equilibrio, ma riesce comunque
a scagliare un Confundus.
«Caro,
ma che…»
«Abbiamo
preso il treno» afferma Draco, mascherando una smorfia in un sorriso
soddisfatto. Draco Malfoy, perdere un banalissimo treno? Semplicemente
impossibile.
NdA
Non so cosa ho scritto ma va
bene.
Spero si sia compreso il
contesto, in ogni caso: Draco e Katie hanno una relazione e, dovendo andare in
visita dai parenti Babbani di lei, Draco compie il grande sacrificio di
accettare di andare a prendere (e viaggiare con) una zia di Katie, la da me
inventata Felicity. La zia non sa dei poteri di Katie e non deve saperlo,
quindi è necessario viaggiare con mezzi normalissimi.
Ah, naturalmente "tabellone elettrico" e non "elettronico" è volutamente errato.
E niente, scusate il delirio
ma un po’ di leggerezza ci vuole ogni tanto e il prompt “cambiare treno” con
Draco fa già ridere così.
Un abbraccio!
Mari