Capitolo 2.
"La volta che hai capito che ho capito"
Lily Luna Potter era una ragazza piuttosto energica, raramente si lasciava abbattere dalle avversità della vita, l'aveva già provato sulla sua pelle ormai dura come il marmo. In molti dicevano che era uguale a sua madre alla sua stressa età ma lei non si sentiva così: sua madre a quindici anni era pronta per una guerra, lei a malapena era riuscita a rialzarsi da un momento difficile. Non potevano essere paragonate per niente al mondo. Però c'era una cosa che era brava a fare: vendicarsi.
«...quindi poi ci siamo appartati nello sgabuzzino delle scope da Quidditch e ci abbiamo dato dentro» concluse uno Scorpius tutto tronfio mentre Lily raggiungeva il fratello per riferirgli l'ultimo contenuto della lettera dei genitori.
«Wow Malfoy, che principe» commentò lei atona facendosi spazio tra Albus e Zabini.
«Sembri così annoiata solo perché non sai cosa si prova» rispose lui sibillino, con la cattiveria nella voce. Albus si schiarì la gola facendo sì che quella conversazione - per lui - imbarazzante terminasse lì. Lily si girò verso il fratello, forzando un sorriso sul suo volto che era ormai diventato una maschera di cera.
«Mamma e papà hanno detto che va tutto bene, questa settimana sono entrambi fuori. Mamma ha una telecronaca in Cornovaglia e papà una missione nel nord dell'Inghilterra. Hanno detto che James ha trovato un localino a Godric's Hollow per aprire la Farmacia».
«Perfetto, se James riesce ad aprirla per il prossimo anno non dovrai andare fino a Diagon Alley per gli ingredienti di Pozioni». Lily annuì ma la sua testa era tornata al commento che Malfoy aveva fatto poco prima. Nel momento in cui Albus si alzò per parlare con la professoressa Chang, Scorpius si rivolse di nuovo a lei.
«Scusami per prima, mi ero dimenticata che in presenza dei bambini non si parla di certi argomenti» la schernì.
«Vaffanculo» disse solamente non trovando un'altra valida risposta.
Non seppe perché poco dopo cena si era ritrovata in un'aula in disuso con la bocca di Zabini addosso, che percorreva tutto il suo corpo provocandole brividi di piacere. Non c'era un vero perché ma sapeva che voleva, sapeva che era il suo riscatto e la sua vendetta, sapeva che era in qualche modo la sua ripartenza.
«È stato stupendo, davvero la migliore scopata della mia vita» Lily sentì Zabini parlare con Malfoy, e non riuscì a nascondere un ghigno soddisfatto. Parlavano appoggiati alla porta del bagno dei maschi e Lily non aveva intenzione di smettere di origliare.
«Ma dai e chi era questa? È impossibile che io non ci sia stato!»
"Sbruffone" pensò Lily alzando gli occhi al cielo.
«Una tigre rossa niente male» rispose lui vago.
«Una Weasley?!?» chiese Scorpius con un tono di voce divertito. Zabini doveva aver fatto cenno di no con la testa perché Scorpius ritentó: «La Potter?» stavolta però aveva un tono di voce più basso, quasi deluso.
Non seppe cosa rispose Zabini perché vide la maniglia della porta abbassarsi e corse dietro la colonna più vicina. Osservò Scorpius Malfoy uscire in cortile e prendere a calci il primo cespuglio capitato sotto tiro.
Era...arrabbiato? Possibile che tenesse a lei?
Lily scosse la testa e ritornò sui suoi passi: probabilmente Scorpius era solo deluso per non essere riuscito ad aggiungerla nella sua lista delle conquiste.