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Autore: frency70    20/08/2009    1 recensioni
draco deve decidere: seguire le orme del padre o seguire il suo cuore? fondamentalmente è una D/G ma c'è un capitolo dedicato anche a Ron/Herm. non aggiungo altro! spero solo che a voi piaccia leggerla come a me è piaciuto scriverla! ...e a questo punto Manzoni direbbe "ai posteri l'ardua sentenza!"
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley | Coppie: Draco/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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6. il matrimonio

Il matrimonio

 

1.

I due ragazzi, nonostante tutto, restarono fedeli alla parola data e attesero i tempi stabiliti per sposarsi.

I preparativi per organizzare il matrimonio erano tanti e Draco fu ben felice di lasciare questa parte alle donne di casa Weasly e ad Hermione.

Ripeteva alla sua ragazza che non ne voleva sapere niente, gli bastava che ci fossero lei ed il prete, tutto il resto per lui era superfluo!

Ginny invece era elettrizzata! Ormai anche le sue compagne di classe erano rimaste coinvolte dalla sua frenesia e non passava giorno in cui non si parlasse di tessuti, abiti, rinfreschi e torte!

Dopo mille proposte furono prese tutte le decisioni ed arrivò anche quel fatidico giorno!

Era una bella giornata di metà giugno, l’ estate cominciava a farsi sentire e tutto lasciava presagire una festa meravigliosa.

La cerimonia sarebbe stata celebrata nel giardino di casa Malfoy, addobbato per l’occasione con papaveri rossi e margherite bianche, i fiori preferiti da Ginny.

 

Draco aveva indossato un abito fatto su misura, di taglio classico, ovviamente nero, impreziosito da una camicia bianca, fermata ai polsi con dei gemelli d’oro, che il suo stile personale rendeva unico.

Sembrava uscito da una di quelle riviste patinate che Ginny adorava leggere.

Era semplicemente perfetto e bellissimo.

Ginny aveva un abito semplice e raffinato. Di seta cotta color avorio, il bustino liscio con la scollatura pari era fermato da due spalline sottili. La gonna, lunga fino ai piedi, partiva dal punto vita e si allargava leggermente in piccoli sbuffi di tessuto, che le donavano morbidezza e sensualità. I sandali dal tacco alto slanciavano ancora di più la sua figura già aggraziata.

I capelli erano intrecciati a fili invisibili che recavano piccole gocce di cristallo e le donavano luce e splendore. Sembrava un raggio di sole.

La damigella d’onore della sposa non poteva che essere Hermione, avvolta in un elegante abito rosa, insieme a Luna, vestita in azzurro cielo.

Il testimone dello sposo, a sorpresa di tutti, era Harry.

Draco aveva chiesto al suo eterno nemico e rivale di fargli quell’onore, per poter definitivamente seppellire ogni eventuale rancore ed anche perché, in fondo, alla fine di tutto, avevano combattuto contro lo stesso nemico, anche se per motivi e con sistemi diversi.

Harry all’inizio ne fu sorpreso, ma decise d’accettare, per dimostrare che ormai era tutto superato. Accanto a lui, ovviamente, c’erano Ron, tirato a specchio e quasi più nervoso dello stesso Draco…(l’idea che sua sorella diventasse la nuova signora Malfoy lo rendeva un po’ irrequieto…ma ormai non si poteva più cambiare il destino: il legame tra la famiglia Weasly e l’ultimo dei Malfoy sarebbe stato suggellato al tramonto), e Blase Zaini, cugino di Draco ed uno dei pochi serpeverde presente alla cerimonia.

Tra gli altri ospiti, c’erano Neville, l’inconfondibile Hagrid e la severa professoressa McGrannit, che per l’occasione sfoggiava un elegante abito verde smeraldo.  

 

 

2.

La cerimonia fu semplice e toccante.

Gli sposi, al posto della solita frase di rito, scelsero di recitare due poesie (*) che sentivano essere più sincere.

 

Il primo a fare la sua promessa fu Draco:

 

-          Ogni uomo nell’universo cerca qualcuno che lo completa. Sei apparsa all’improvviso, al momento giusto. Proprio quando ero convinto che il destino aveva vinto sei arrivata tu. Io non ti prometto qualcosa che non ho. Ma giuro e prometto che mi impegnerò e farò di tutto per restare per sempre insieme a te. Nella buona sorte e nelle avversità, nelle gioie e nelle difficoltà, se tu ci sarai, io ci sarò!

 

Poi fu il turno di Ginny:

 

-          Ti darò gli occhi miei per vedere ciò che non vedi. L’energia e l’allegria per strapparti ancora sorrisi. Dirti sì, sempre sì, per riuscire a farti volare dove vuoi, senza più pesi sul cuore. Qui nessuno può dividere quello che ha voluto Dio. Sotto questo cielo azzurro, più nessuno toglierà la mia mano dalla tua.

 

Visibilmente emozionati si scambiarono gli anelli e solo a quel punto poterono lasciarsi andare ad un lungo e dolcissimo bacio!

Sembrava non dovessero più staccarsi e nessuno ebbe il coraggio di interromperli, d’altronde erano così belli che sarebbe stato davvero un reato spezzare quell’incantesimo.

Alla fine, come per tutte le cose, anche quel bacio ebbe il suo epilogo ed allora cominciarono i festeggiamenti, con champagne, prelibatezze, musica e danze per tutta la sera.

 

Una delle tante sorprese, (che solo un Malfoy poteva prevedere), fu l’arrivo di un ospite d’eccezione: David Bowie (**) …che altri non era che uno zio di Draco!

A pensarci bene i capelli chiarissimi, lo sguardo glaciale, il caratteristico sorriso sghembo, il portamento e quell’alone di nobiltà che da sempre caratterizza i Malfoy non lasciavano dubbi sul loro legame di sangue, (per non parlare dei diversi film da lui interpretati, colmi di magia e di mistero, che i babbani, non potendo giustificare diversamente, chiamavano “effetti speciali”)!

David dedicò una delle sue canzoni più dolci ai neo sposi, dopodichè lasciò che i riflettori tornassero su Draco e Ginny..

Ovviamente il primo ballo fu interpretato magistralmente dagli sposi che, circondati da quell’aura tipica degli innamorati, sembravano fluttuare nell’aria. Quella sera tutto era davvero magico.

Poi si formarono altre coppie, più o meno prevedibili. Ron ed Hermione, Artur e Molly, Neville e la sorella di Fleur, ma la coppia  più insolita fu certamente quella formata da Luna e Zabini!

 

Harry danzò con diverse ragazze (amiche di scuola di Ginny), alcune delle quali davvero carine, ma si sentiva fuori posto.

Tutti sembravano aver trovato quel qualcuno di speciale con cui poter condividere le emozioni di ogni giorno. Lui, per un certo periodo, aveva creduto che Ginny fosse il suo futuro, ma il destino aveva cambiato le carte in tavola.

Vedeva ballare la sua ex ragazza col suo ex nemico, ma non riusciva a trovarci qualcosa di male. Ormai s’era abituato a vederli insieme e sapeva che il sentimento che li univa era davvero grande e forte. Nulla li avrebbe separati.

Mentalmente augurò loro ogni bene, poi si diresse sulla spiaggia, per fare due passi lontano dalla confusione e dalle luci.

Nell’ombra della sera intravide una fanciulla che, scarpe in mano, lasciava che le onde del mare le bagnassero i piedi.

Incuriosito si avvicinò e solo quando fu a pochi passi da lei la riconobbe.

 

-          Cho?

-          Ciao Harry!

-          Quando sei arrivata? Non ti avevo vista prima!

-          Sono qui dall’inizio della cerimonia, ma ho cercato di non farmi notare troppo…

-          Come mai?

-          Pensavo non ti facesse piacere vedermi. Sono qui solo perché mi ha invitata Draco…

-          Draco? Non sapevo che foste amici…

-          Solo una coincidenza. Mio padre ha avuto bisogno di una consulenza legale e si è rivolto allo studio Wilson, dove lavora Draco. E così ci siamo rivisti. Lui mi ha tenuta aggiornata un po’ su tutto quello che è successo ad ognuno di voi…

 

Rimasero per un po’ in silenzio, poi la ragazza riprese a parlare.

 

-          Harry…potrai mai perdonarmi?

-          Perdonarti? Per cosa?

-          Per aver sprecato quella che poteva essere una meravigliosa favola…

-          Co…cosa stai dicendo?

-          Harry! Io mi sentivo così in colpa! Cedric era morto da poco e io sognavo te…non lui ma te! Mi sentivo un mostro…così ogni volta che uscivamo insieme ti chiedevo di parlarmi di lui, per convincermi che era l’unico motivo per cui volevo vederti…ed invece io volevo…

 

La ragazza cominciò a piangere ed Harry era sempre più confuso.

La sua prima ragazza era di fronte a lui e stava implorando il suo perdono. Non sapeva cosa fare.

Aveva sofferto quando si erano lasciati, ma alla fine anche questo gli aveva permesso di crescere.

 

-          Cho, io non so cosa dire…

-          Non dire nulla, ti prego! Mi sento già così tanto stupida! Non voglio rovinare la festa a nessuno…credo che per me sia ora d’andare. In realtà sono venuta solo perché speravo di poterti finalmente parlare ed ora che l’ho fatto non ho più motivo per restare. Perdonami ancora, Harry. E ti prego di non odiarmi.

 

La bella ragazza dai lineamenti orientali si voltò di scatto e si avviò quasi di corsa verso l’interno di Malfoy Manor, ma Harry la raggiunse e la trattenne per un polso.

 

-          Cho, fermati! Dammi modo di risponderti!

-          Non c’è nulla da dire…sono stata imperdonabile…

-          Questo lo devo decidere io…e se mi permetti io sono di parere contrario!

-         

-          C’era una guerra. C’era la paura. C’era l’incertezza del futuro. Le colpe ed i rimpianti fanno parte di quel periodo…ma è passato. Ora la guerra è finita. È tempo di guardare il futuro con occhi nuovi!

-          Credi davvero che sia possibile?

-          Stai scherzando?! Ti rendi conto che io ho fatto da testimone di nozze niente meno che a Draco Malfoy? Ti sembra poco? Lo avresti mai detto tre anni fa? Guardalo ora! Quello stesso Draco che aveva ricevuto l’incarico di uccidere Silente e che odiava profondamente i babbani ora sta ballando niente meno che con quella che lui ha sempre chiamato con disprezzo “la mezzosangue zannuta”!

-         

-          Le cose cambiano, Cho…e forse possiamo fare in modo che gli errori commessi in passato ci aiutino a vivere meglio il presente.

-          Sono così confusa…

-          Non avere fretta…ma non andare via.

-          Davvero Harry, non so cosa fare…

-          …Concedimi almeno un ballo!

 

E senza aspettare una risposta l’avvicinò a sé e cominciò a dondolare lentamente al ritmo della canzone che si sentiva in lontananza.

 

 

3.

Intanto la festa proseguiva senza alcun problema.

Draco invitò Molly a danzare con lui e quando ebbe fra le braccia la neo-suocera non resistette all’idea di stuzzicarla un po’…

 

-          Da questa notte, finalmente, potrò dormire con Ginny senza incorrere nella sua ira!

-          Ormai non posso più dirti niente…non che prima la mia parola ti abbia mai fermato!

-          Proprio fermato no…ma di sicuro mi ha ostacolato!

-          Posso vendicarmi in un solo modo: ti auguro d’avere una figlia che si innamori di un malandrino come te!

-          Accidenti! Questo è il peggior augurio che poteva farmi!

-          Così impari sulla tua pelle cosa vuol dire avere a che fare con una spina nel fianco!

-          Credo che domani stesso andrò a prenotare una cella ad Azkaban…perché sarà lì che passerò il resto della mia vita dopo aver fatto fuori il bastardo che ci prova con mia figlia!!!

-          Ed io verrò a ridere e a ballare davanti alle tue sbarre!

 

Ballarono in silenzio per un po’, pensando agli ultimi eventi, poi Draco riprese la conversazione

 

-          Come ha fatto a sopportarmi?

-          Mi bastava guardare Ginny per capire che lei voleva solo te…

-         

-          Draco…prima ho esagerato…non sei mai stato una spina nel fianco…anzi credo che tu sia un ragazzo davvero speciale e sono felice che Ginny sia nel tuo cuore. Basta guardarvi insieme per capire quanto vi amate. Non potevo sperare in un marito migliore per mia figlia.

-          Grazie, Molly…avere il suo consenso, anche se ho sempre cercato di non farlo notare, per me è importante. Farò di tutto per non deluderla, mi creda!

-          Ci credo, Draco! …E che ne dici di cominciare a darmi del “tu”?

 

 

4.

i festeggiamenti proseguirono in modo differente.

Molti invitati, verso mezzanotte, cominciarono a prendere la strada del ritorno.

Coloro che erano ospiti a Malfoy Manor si accomiatarono per raggiungere le loro stanze e trovare riposo nei letti freschi di bucato.

I più giovani ne approfittarono per iniziare una serie di balli scatenati, nell’ allegria tipica delle serate estive.

Sulla spiaggia venne acceso un grande falò e molti ne approfittarono per fare un bagno nel mare tranquillo, illuminato dal fuoco.

Verso l’alba anche i più tenaci si lasciarono accogliere dalle braccia di Morfeo e la spiaggia tornò ad essere il luogo tranquillo e sereno di sempre.

 

 

5.

I neo sposi avevano lasciato la festa poco dopo l’una di notte per raggiungere il loro talamo, che li accolse più innamorati e appassionati che mai.

Draco guardò intensamente sua moglie, poi, con finto fare indifferente, disse:

 

-          lo sai che un matrimonio per essere considerato valido deve essere consumato?

-          Davvero?

-          Non vorrai mica andare in grane, vero?

-          Devo chiamare il mio avvocato?

-          Potrebbe essere la soluzione migliore…

-          E allora dimmi, mio bell’avvocato, che cosa proponi di fare?

 

Il giovane uomo prese in braccio la sua sposa, le sussurrò nell’orecchio qualcosa di assolutamente irripetibile, la depose delicatamente fra le lenzuola bianche, dove trovò posto accanto a lei, e mise in atto ciò che le aveva appena promesso…

 

Verso le dieci del mattino si presentarono abbracciati e felici nel grande terrazzo, dove poterono unirsi al resto dei Weasly, che stavano già facendo colazione.

Furono fatti commenti su abiti, cibo, balli e regali, dopo di che ognuno si lasciò tentare da un passatempo diverso.

Hermione rimase sul terrazzo a leggere, mentre Ron si sdraiò accanto a lei per poter recuperare un altro po’ di sonno arretrato.

Artur e Molly cominciarono a scrivere i biglietti di ringraziamento, mentre Draco e Ginny andarono a passeggiare sulla spiaggia.

Mentre chiacchieravano notarono che c’era qualcuno nascosto in una rientranza dell’insenatura. Trattandosi di una spiaggia privata non poteva che essere uno dei loro invitati e, con curiosità, si avvicinarono a quel personaggio misterioso.

La sagoma, coperta da un plaid, aveva un che di strano…infatti da sotto il panno spuntavano tre piedi ed uno di questi era decisamente femminile!

 

Si guardarono sorridendo maliziosamente, incerti se svegliare la coppietta, e togliersi la curiosità sulla loro identità, o fare finta di nulla e tirare dritto.

Ginny era per la seconda ipotesi e Draco, (ripensando a come si era sentito quella volta che lui era stato sorpreso a letto con Ginny), non potè che concordare con sua moglie.

Passarono oltre ma, poco dopo, il neo signor Malfoy fece dietro front e tornò ai piedi dei due amanti: aveva riconosciuto il ragazzo! Non tanto dalla sagoma…ma da un certo paio di inconfondibili occhiali rotondi che giacevano abbandonati sulla sabbia!

 

Indeciso su cosa fare cercò consiglio negli occhi di sua moglie, che era tanto sorpresa quanto felice che il suo migliore amico avesse finalmente trovato una ragazza, dopo due anni di solitudine.

Facendo segno di non parlare si allontanarono silenziosamente e solo a debita distanza fecero i primi commenti.

Fu Ginny a rompere gli indugi.

 

-          ma tu hai idea di chi sia la ragazza?

-          Certo che sì…visto che l’ho invitata io!

-          E chi è?

-          Una certa moretta dagli occhi a mandorla…

-          Cho?!

-          Touchè!

-          Questa sì che è una sorpresa! …Si dice che certi amori non finiscono mai…fanno dei giri immensi e poi ritornano…

-          Devo preoccuparmi? In fondo anche tu sei una ex di San Potter…

-          Puoi stare tranquillo…io da ieri sono la signora Malfoy e niente e nessuno potrà cambiare il mio destino accanto a te! Mi spiace, ma sei condannato ad avermi fra i piedi per moltissimi anni!

-          È una promessa o una minaccia?

-          Vedila come ti pare…ma se una certa signorina Parkinson dovesse farsi viva, fossi in te ci penserei due volte prima di approfittarne, perché non starò certo lì a guardare!

-          Gelosa, Weasly?

-          Preferisco essere chiamata Malfoy! E la risposta è sì…sono gelosa del mio bel maritino!

 

E senza dargli modo di ribattere gli buttò le braccia al collo e lo ricoprì di dolci e schioccanti baci.

 

Poco dopo videro Harry e Cho che, usciti dal loro nascondiglio, cercavano di ricomporsi il più in fretta possibile.

Visibilmente in imbarazzo, Harry si avvicinò e prese da parte Draco, cercando una scusa plausibile per giustificare la loro presenza a quell’ora del mattino.

 

-          abbiamo chiacchierato per tutta la notte ed alla fine ci dobbiamo essere addormentati…

-          si dice così adesso? Allora anche io e Ginny stanotte abbiamo “chiacchierato”…

-          Draco, davvero, non è il caso di farne troppa pubblicità…

-          Ma è una notizia sensazionale: San Potter è fuori dal mercato degli scapoli d’oro!

-          Non esagerare, adesso! E poi vorrei ricordarti che anche tu, in passato, sei stato sorpreso dal sottoscritto in atteggiamento decisamente compromettente eppure non ti ho tradito!

-          Questo è vero, devo dartene atto…ma in fondo sei tu il nobile grifondoro mentre io sono pur sempre un lurido serpeverde!

 

Harry non credette alle sue orecchie! Draco voleva davvero dire a tutti quello che avevano fatto?

Il ragazzo diventò improvvisamente così rosso da fare concorrenza alla tonalità tipica del suo amico Ron, ma Draco fu più signore di quanto in realtà voleva far credere e lo rassicurò:

 

-          Potter, per me puoi fare quello che ti pare, con chi ti pare e dove ti pare! Non mi devi nessuna spiegazione…Certo se ci provi con mia moglie ti spezzo braccia e gambe…e questa non è una minaccia, è una promessa!

-          Sei stato chiaro…e stai tranquillo, tra me e Ginny è tutto finito da un bel pezzo!

-          Meglio per tutti! A questo punto consiglio di rientrare a Malfoy Manor nella più totale indifferenza e, se fossi in voi, prenderei il succo di mirtillo per colazione…pare che sia un toccasana per chi deve recuperare le energie…

 

E ammiccando nel suo caratteristico modo raggiunse la sua giovane moglie e presero insieme la strada di casa.

 

 

(*) le poesie sono stralci di tre canzoni: “arrivi tu” “io ci sarò” e “nei giardini che nessuno sa”

(**) lo so, ho esagerato, ma non pare anche a voi che David Bowie sia di un altro mondo? Lo adoro!

 

 

   
 
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