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Autore: darklullaby88    31/10/2020    0 recensioni
[medievil resurrection]
sir Daniel Fortesque , mitico eroe che con il suo coraggio sconfisse il crudele mago Zarok... Ma.... è andata proprio come narrano le leggende oppure no? Strane voci dicono che Dan è stato colpito ad un occhio mentre faceva finta di allacciarsi le scarpe e mori da codardo... leggete e scoprirete la vera storia di Dan
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mi siedo su un tronco e prendo fiato.


Sono arrivato fino a qui… ho un  pezzo e mezzo della pietra di Anubi, devo soltanto capire dove posso trovare gli altri pezzi..


Al si agita nel mio cranio, vuole dirmi qualcosa e non ho nessuna voglia di ascoltarlo.


-Quei eroi potevano essere più buoni.. noi non sapere che demoni uscire dal buco perché no veloci a mettere l’artiglio.-


Ho combinato un disastro e credo che questa volta gli insulti dureranno un bel po´.


In pratica ho aiutato Zarok liberando i demoni.


“Bel lavoro Dan, meriti proprio una medaglia per l’imbecillità” mi dico.
Sospiro e vorrei tanto rimanere seduto su questo tronco nella foresta , ma devo andare avanti e liberare Gallowmere.


Cosa mi aveva detto la strega della foresta?


La sorella , la Strega delle Zucche , aveva un altro pezzo della pietra.
E se ben ricordo prima di arrivare alla Gola delle Zucche devo passare per i campi spaventapasseri.


Spero solo che gli spaventapasseri non siano sotto l’influsso malefico di Zarok , non ho mai amato quegli sgorbi… sono pieni di sé e non spaventano neanche una cornacchia…


Mi incammino coccolato dalle mie fantasie sulla mia amazzone e finalmente esco dalla foresta.


Vengo inondato dalla luce rossastra del sole del tramonto e resto qualche secondo a contemplare il paesaggio.


Campi infiniti di grano e il sole caldo.


-Zarok anche mangia! Altrimenti no sole anche qui. Avrà libri ricette per mago malvagio?-
Mi immagino Zarok con la sua tunica viola (io la reputo di una moda per donzelle orrenda per il colore) con il grembiule a fiorellini intento a cucinare.


Credo che Al abbia pensato la stessa cosa perché il mio cranio viene scosso dalle sue risate , tanto che ho quasi rischiato che mi cadesse di fuori l’unico occhio che ho ancora nelle orbite, dato che l’altro l’ho perso in battaglia trafitto dalla freccia..
-smettilssssssnnnnnnnnaa di riderwwwwweweweewew – provo a dire e ci rinuncio quasi subito perchè aumentano le risate di Al ai miei suoni inarticolati.


La cosa comincia ad irritarmi e con poca grazia mi prendo il cranio tra le mani e lo scuoto violentemente da una parte all’ altra facendo rimbalzare l’odioso genietto da una parte all’ altra.


-tu cattivo Dan non permettere a genio Al Zalam di divertire!- si lamenta e mi mette il broncio.


Vorrei dircene quattro !!!!!


Devo essere migliore di lui , non voglio sentire i suoi consigli e  per la prima volta non mi butto a capofitto in mezzo ai campi di grano per venire affettato da qualche mostriciattolo nascosto, prendo il mio monocolo e studio i campi. Non mi convincono…


Tutto è troppo surreale e non vedo muoversi neanche una spiga di grano…


Mi accorgo che non tira un alito di vento ,  rabbrividendo comincio a scendere dalla collina.


Sguaino la mia spada, non si sa mai quale maleficio si nasconde in mezzo ai campi…


Procedo con cautela , meditando di procurarmi uno scudo e sento lievi movimenti nel grano.

 Impercettibili fruscii che cominciano ad angosciarmi.


Che tipo di nemico sarà? Di nuovo zombie? Caldaie di mia nonna?


Mi cominciano a tremare le mani, ma io sono SIR DANIEL FORTESQUE e non devo aver paura.


Avanzo con cautela fino ad una capanna abitata fino a qualche tempo fa da qualche contadino e finalmente vedo i capolavori di Zarok.
Spaventosi spaventapasseri vivi, psicopatici e dagli occhi rossi malvagi.


Se avessi la mascella, sarebbe caduta per lo stupore e lo spavento, non avendo la mascella strabuzzo l’occhio e trattengo il respiro.


Anche Al trema nella mia testa e lo sgorbio mi attacca all’ improvviso roteando sul suo bastone tentando di mordermi e affettarmi contemporaneamente. 

Inizio a menare fendenti a destra e sinistra con l’unico risultato di far volare via un po´ di paglia a quel mostro e poi mi viene un idea.
Quei mostri sono fatti da paglia e stracci e possono prendere fuoco. Quindi decido di attirarli verso la capanna del contadino dove c’è ancora il fuoco acceso e gli darò alle fiamme.


Comincio a saltellare ed avvicinarmi ai campi di grano ( dove a mie spese scopro che ci sono altri mostriciattoli veloci ad affettarmi ) e fulmineo prendo un bastone. 

Mi scanso giusto in tempo per non ricevere una bastonata su cranio da uno spaventapassero , ( mi avranno scambiato per qualche uccello che vuol beccare il grano?) li attiro vicino al fuoco e li incendio.
Gli spaventapasseri con mia estrema soddisfazione si contorcono tra le fiamme e spariscono in cenere .
-Bel colpo, Dan! Neanche Dea Pop fare più bene di te!-


Non gli rispondo , sono troppo concentrato a prevedere gli attacchi di quei mostri ed incendiarli appena li scorgo e per mia fortuna trovo la porta del casolare aperta ed entro.


Zarok deve essere stato qui, lo sento dalla puzza di zolfo e capisco che stava cercando qualcosa.


Mi guardo furtivo intorno e ispeziono il casolare.

 

 Non vedo nulla di strano qui dentro, mi appoggio distratto al muro e aziono una leva che fa scendere una pedana con la mietitrice.


Mi avvicino per guardare meglio e vedo un cartello:
Si prega di trovare il pezzo mancante per completare l’opera di Odinkh grande contadino di Gallowmere inventore di macchine fantastiche per l’agricoltura. Una volta trovato azionate la mietitrice che vi aprirà la strada alla Gola delle Zucche.


Ecco lo sapevo … mai e dico mai una cosa semplice per un eroe…
Che ne so? Un bel boccale di birra, un bel banchetto e qualche duello per impressionare donzelle.. la donzella ti regala la chiave per il cancello delle zucche..


Sospiro… mi guardo intorno.

 Ci sono solo io e Al tra i vivi. 

Gli altri sono tutti non morti stregati da Zarok.
Mi sento solo. Giuro sul mio onore che Zarok sconterà anche questo.


Esco dalla capanna, non ho la più pallida idea quale sia il pezzo mancante e come aggiustare la macchina.


 Non sono un contadino e neanche un guerriero.


Forse gli Eroi hanno ragione , anche se ero capitano delle guardie del re Pellegrino passavo il mio tempo a vedere foto di gattini e giocare a criket , sono un incapace.


-tu non avere brutti pensieri. Tu hai missione. Muoviti , Zarok no fannullone conquista Gallowmere!!!-strilla minaccioso Al.
-tu no solo. Al Zalam tuo amico, non vuole donzella vuole solo poteri rubati e essere libero.- piagnucola il genio.


Mi commuovo. Al mi aiuta sempre e io lo tratto male. Bell’ amico sono!!!
-nmmmmnnooooonn pawvwagare ascfittttouuuu- scherzo.


Al ride e comincia a chiacchierare che i geni sanno tutto di meccanica.


Intanto studio il luogo e i campi sembrano un enorme labirinto.


Per la prima volta le chiacchiere di Al non mi danno fastidio e mi distraggo senza perdere la concentrazione. 

Ho capito che dentro il mio cranio vive un esserino verde in perizoma egizio, con strambe orecchie a punte ed occhi giganti, totalmente indifeso. Comincio a provare affetto, Al mi aiuta sempre e forse lo posso considerare il mio primo vero amico.


All’ improvviso dietro di me si chiude di scatto il cancello e noto un enorme macchina umanoide altre tre metri che dai cannoni lancia massi enormi.
-Usa frecce, colpisci centro macchina poi no funziona!- suggerisce Al.


Io mi fido e adotto questa strategia. Mi basta scagliare poche frecce e la macchina va in mille pezzi e proseguo il mio cammino.


Arrivo verso la fine del campo dopo aver saccheggiato tutte le borse di monete disseminate e rubato un arco, mi dirigo verso due  pollai giganti.
Spero che Zarok non abbia stregato i pennuti, poi ricordo che a Gallowmere esiste una razza di galline giganti .


Io odio le galline e loro odiano me.


Cerco di lamentarmi ( orrendi suoni mi escono dalla bocca senza la mia mascella) , entro nel pollaio. Le galline per fortuna dormono beatamente e furtivo sgattaiolo al piano superiore dove trovo la chiave per aprire il cancello della Gola delle Zucche.


Cerco di scendere senza far rumore e non so come ruzzolo giù cadendo sulle mie povere ossa sacrali in modo poco regale per l’eroe di Gallowmere.


I pennuti non accennano a svegliarsi , imprecando mentalmente per la mia goffaggine  mi rialzo e esco fuori dal pollaio.


Spero che dalla sala degli Eroi nessuno stava vedendo questa mia indecorosa caduta .


Al ridacchia e  entro nel secondo pollaio.


Anche questa volta vengo assistito dalla mia buona stella e i pennuti non si svegliano , seguo il mio istinto di guardare il piano di sopra e trovo il pezzo mancante alla macchina.


Questa volta non cado in modo indecoroso e riesco a scendere in modo trionfale (non mi trattengo a fare una linguaccia alle galline) e anche senza svegliare le odiose galline!!!

“ un punto per te sir Daniel!!!!!”


Faccio a ritroso il percorso fino arrivare al capannone principale incendiando vari spaventapasseri che intralciano il mio cammino e con l’aiuto di Al riparo il macchinario.


Si attiva con uno scossone ed un assordante rumore di ingranaggi, sfonda il muro del ‘ edificio (credo che se lascio un sacchetto d’oro al proprietario ripagherò in qualche modo il danno)  seguo il sentiero tracciato fino al cancello della gola delle Zucche.


Arrivo senza nessun intoppo , apro con la chiave il cancello ed entro in una caverna tetra e buia.
Quello che mi colpisce è il forte odore di zucca che assale alle narici.


Rispetto ai campi di Gallowmere, qui il paesaggio è circondato da strane radici che spuntano da ogni dove e in ogni angolo del terreno.


Devo procedere aprendomi il cammino a spadate e che cosa vedono i miei occhi di cavaliere?


Zucche.. zucche ovunque di qualsiasi forma e dimensione che rotolano, scalciano e difendono minacciose il loro territorio. Hanno un aspetto famelico e spettrale, con occhi arancioni incandescenti e facce intagliate con ghigni malvagi..


Non mi resta che difendermi dai loro attacchi schiacciandole a più non posso con il mio martello.


Riesco ad arrivare al calderone ed invocare la strega delle zucche.


Trattengo il fiato ed aspetto e mi compare una simpatica vecchina grassoccia e ricorda una zucca.


-Chi mi ha chiamato? Ah sei tu sir Daniel! Come vanno le cose a Gallowmere?-


Gesticolo , tento di farmi capire e in qualche modo  vengo capito da quella vecchina. 

 Chissà perché la strega della Foresta voleva vendicarsi, sembra tanto inoffensiva la nonnina. Un po´ svitata…..”
La nonnina mi dice che mi darà la pietra di Anubi in suo possesso se darò una lezione alla sua creatura disobbediente.


-Queste zucche erano molte disciplinate , da quando il Zuccone è cresciuto a dismisura si è montato la testa.. pretende di comandare ed è di cattivo esempio per le zucche giovani-borbotta la nonnina e con l’espressione più angelica che possa avere mi chiede di far trionfare la vera giustizia di un cavaliere e punire il mascalzone.


Le prometto di dare una sonora lezione al Zuccone e mi avvio lungo la strada indicata.


Mi immagino di trovare una zucca leggermente più grande delle altre, di dare due fendenti e poi andare a prendere la pietra… invece….
I miei occhi vedono una zucca gigante di 3 metri di altezza, radici gigantesche che si espandono per tutta la gola e spuntano ovunque.


Impugno la mia spada e per prima cosa comincio a tagliare ogni singola radiche che nutre l’ortaggio scatenando la sua ira.


Mi scaglia le zucche che tentano di colpirmi e mangiarmi e io tiro fendenti a destra e sinistra cercando di uscirne vivo da una grande passata di zucca e non finire tra gli ingredienti.


Finalmente riesco a tagliare anche l’ultimo briciolo di radice e il Zuccone cade immobile.


Tiro un respiro di sollievo e penso al mio pezzo di pietra guadagnato con fatica.


Rievoco la nonnina che appare soddisfatta della lotta cruenta a cui aveva assistito.


-Ci voleva proprio una lezione a quel mascalzone! Ecco a te prode cavaliere il mio pezzo di pietra e la coppa delle anime!-
La nonna mi porge il pezzo di pietra che si incastra alla perfezione con quelle in mio possesso e il calice d’oro uguale a quelli che ho rubato per tutto il mio percorso.


Faccio una faccia dubbiosa e prendo il mano il calice guardandolo con aria interrogativa.

-Quello è il calice delle anime. Zarok ha intrappolato le anime dei vivi nei corpi dei morti. Raccogli le anime che liberi , cosi dopo che hai sconfitto Zarok gli abitanti torneranno alla noiosa e banale vita di sempre- spiega la strega delle zucche.


Mi ringrazia di nuovo e scompare e mi ritrovo nella sala degli eroi.


Questa volte non c’è nessun Eroe che vuole parlare con me, poso la coppa sul tavolo , do un rapido sguardo alla  statua della mia amazzone e mi dirigo alla mia cripta.
devo assolutamente nascondere i due pezzi di pietra  e vedere altre cartine e calcolare il percorso fino alle paludi.


Dove la mia amica Morte mi stava aspettando per rivelarmi dove potevo trovare l’ultimo pezzo della pietra e sconfiggere Zarock.


Prima di tutto avrei aggiornato il mio diario provvedendo a scrivere qualche buona parola su Al che stava beatamente dormendo nella mia testa.

   
 
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