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Autore: lullaby_4ever    21/08/2009    5 recensioni
Ciao a tutte! Questa è la mia prima storia e spero che vi piaccia...Parla di Edward e Bella che si incontrano in un modo completamente diverso...al mare! Spero di avervi incuriosito almeno un pò, un bazooo...a presto!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ciaoooo ecco voi il secondo chappy!!! Spero che vi piaccia!!! Vorrei ringraziare gamolina, stellalilly e simo87, sono le prime persone che mi hanno lasciato una recensione!!! Grazie mille raga, continuate a recensire, mi raccomando!!! Bazooo... Quasi tutte le giornate le passavamo tra una chiacchiera, e un cocktail freddo su una spiaggia bianchissima e la sera, dopo cena, mi concedevo un tuffo in piscina da sola. Era davvero splendido e incredibilmente rilassante. Quella sera assistetti a uno spettacolo di cabaret, poi verso la mezzanotte dopo aver accompagnato le mie amiche in nuovo locale,mi preparai per la mia solita nuotata, più o meno solitaria. Lasciai l’asciugamano su una sdraio e mi tuffai dal trampolino. L’acqua fresca sul corpo ebbe il solito magico effetto su di me, prima che mi accorgessi di aver perso qualcosa. Tornando in superficie infatti mi accorsi di aver perso la parte inferiore del costume . Forse l’impatto violento con l’acqua aveva sciolto i legacci laterali. Vidi un ombra vicino alla piscina. Era un ragazzo. Non potevo certo uscire dall’acqua senza gli slip del costume! Li cercai invano, muovendomi avanti e indietro nell’acqua. Mi sentivo abbastanza sciocca. La piscina era illuminata solamente dalle luci del giardino. “Sta calma!” m’imposi. Cominciavo ad avere freddo. Il ragazzo, si era appoggiato ad un tronco d’albero non molto distante. Non avrei mai potuto uscire senza farmi vedere. La scaletta era dalla sua parte, così pure l’asciugamano. Risi un tantino isterica. Non potevo credere di trovarmi in una simile assurda situazione. Lo sconosciuto, di cui riuscivo a scorgere solamente il profilo, era sempre lì e tossicchiò. “Qualche problema?” chiese con un tono divertito. Se l’avrei avuto tra le mani l’avrei strozzato! “Perché mi pare di aver capito che cerchi qualcosa!” Che odioso! Pensai di dirgliene quattro, poi cambiai idea. Potevo farmi aiutare da lui. Nuotando mi avvicinai al bordo. “In effetti si… ho perso la metà del mio costume”, confessai a disagio. “E non posso certo uscire così!” “Mmm…e quale sarebbe?” “Il sotto”, risposi sbuffando. “Ho un asciugamano sulla sdraio, non è che me lo butterebbe?”, chiesi. “Beh, si bagnerebbe e andrebbe a fondo prima che tu riuscissi a prenderlo” “Non è detto!”. Mi stava davvero facendo innervosire. “Ma io ne sono convinto!” “Allora me lo appoggi accanto alla scaletta in modo che possa prenderlo da sola”: Con il buio e l’acqua non dovevo tenere potesse vedermi. Pensai che potevo gridare, chiamare qualcuno. Di sicuro un ospite o un dipendente mi avrebbe sentito e sarebbe accorso per darmi il suo aiuto. “Diciamo che in cambio potrebbe offrirmi un aperitivo” “Affare fatto”, accettai. Era poca cosa in confronto all’ imbarazzo che avrei provato a dover gridare a farmi soccorrere. L’ombra prese il mio asciugamano, lo mise accanto alla scaletta e poi si allontanò con tatto. Apprezzai il gesto. Nuotai fino a raggiungerlo, poi lo misi nell’acqua. Divenne pesantissimo e legarlo in vita non fu semplice. Salii su per la scaletta tenendolo con una mano. Appena fuori sospirai di sollievo. “Meglio che tu vada in camera a cambiarti ti aspetto al bar della piscina diciamo tra…un quarto d’ora?” mi chiese dandomi del tu. “D’accordo!” Ci allontanammo in due differenti direzioni. Non ero riuscita a scorgere bene il suo profilo e probabilmente al bar non avrei saputo capire chi raggiungere. Contavo sul fatto che mi riconoscesse lui. L’avrei ringraziato e poi me ne sarei andata a letto. Mi cambiai indossando un vestitino leggero. Entrai al bar e mi guardai attorno. C’erano diverse persone divise in gruppi e un ragazzo seduto da solo. Era lui? Mi fece un cenno di saluto con la mano, togliendomi ogni dubbio. Era bellissimo, capelli rosso ramato, palle bianchissima, lineamenti perfetti e due splendidi occhi dorati. Rimasi tipo dieci secondi incantata prima che decisi di raggiungerlo. “Sei stata veloce, di solito le donne non lo sono!” “Non volevo far aspettare il mio salvatore!” scherzai. Sorrise. “Mi devi proprio spiegare come hai fatto!” Alzai le spalle. “Non lo so. Mi sono tuffata dal trampolino e si deve essere slacciato nell’impatto con l’acqua”, spiegai diventando rossa come un peperone. “Domani lo ritroveranno nella piscina e penseranno che qualcuno si sia dato da fare!”, disse. Arrossì fino alla radice dei capelli. Non avevo preso in considerazione quell’eventualità. Lui rise. “La vuoi smettermi di prendere in giro?” sbottai. “Mi viene naturale con te!” fece una pausa. “Sono un po’ di giorni che ti osservo” ammise “Cercavo il modo di conoscerti senza sembrare il solito maschio che va in vacanza per fare conquiste.” Sorrisi. Era strano sentirsi dire una cosa simile da lui. Lui bello e perfetto come un dio greco. Lui con i suoi modi dolci, gentili e raffinati che sembrava essere uscito da un romanzo di un'altra epoca. Dopo un po’ arrivo una giovane cameriera. Bella, con i suoi capelli neri e una scollatura profonda, posò subito gli occhi su di lui, e con una voce, sicuramente quella più seducente che avesse mai potuto avere disse: “Cosa vi porto?” Il ragazzo, che sembrò non notare per niente tutti gli sforzi fatti dalla cameriera per essere almeno notata mi guardò e con un sorriso mi chiese “Cosa desidera signorina?” “Io prendo un drink analcolico e tu?” “Per me niente grazie!” “Ok!” si intromise di nuovo la cameriera “Se desideri qualcosa, qualsiasi cosa, chiamami, sono a tua completa disposizione!” “Sto bene così grazie!” le rispose lui non degnandola nemmeno di uno sguardo, cosa che mi rese davvero molto felice. “E’ da molto che sei in vacanza?” chiesi io per annientare quel silenzio imbarazzante che si era appena creato tra di noi. “No, io e i miei familiari siamo solo di passaggio!” “Una piccola pausa rilassante prima del ritorno allo stress della vita quotidiana?” Lui, sembrò pensarci un attimo poi con un formidabile sorriso sghembo mi rispose. “No, diciamo piuttosto che se non avessi trascorso almeno un paio di giorni al mare le mie sorelle mi avrebbero decisamente staccato la testa a morsi!” “Tu invece?” mi chiese dopo una piccola pausa. “I..io?” esclami come una stupida. Ero ancora incantata dal suo sorriso. “Si” “Beh sto qui con delle amiche!” “Una piccola pausa rilassante prima del ritorno allo stress della vita quotidiana?” mi chiese lui usando le mie stesse parole. “Si, direi di si!” Chiacchierammo per più di un ora, poi sbadigliai ed il mio salvatore si offrì di accompagnarmi in camera. “Buonanotte piccolina!” mi disse sull’uscio della porta. “Ora che ti ho trovata non ti perderò più!” mi sussurrò dandomi un piccolo bacino sulla guancia. Appena le sue labbra gelide sfiorarono la mia guancia in fiamme una scarica elettrica mi attraversò velocemente in tutto il corpo. “Aspetta!” esclami con un filo di voce, mentre lui scompariva veloce nel buio dei corridoi addormentati. “Il tuo nome….Non so neanche il tuo nome….” Chiedo scusa se il chappy viene presentato così, ma non so proprio come fare ad impostarlo meglio chi di voi può darmi una mano a capirci qualcosa? Se volete questo è il mio contatto di msn lullaby_4ever@live.it, vi prego aiutatemi bazoo
  
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