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Autore: fabi300108    02/11/2020    1 recensioni
Due personaggi "miei" che amo profondamente, visti in una chiave diversa. Draco adulto, maturo, ben lontano dal ragazzino dei libri della saga, Asteria è una pagina bianca, tutta da creare. Una storia che si evolve capitolo per capitolo in un cammino di consapevolezza e redenzione e la nascita di un amore...
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy | Coppie: Draco/Astoria
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Draco non dice una parola, non sente neanche del tutto l’esclamazione di Hagrid, si è già smaterializzato. Non sente neanche la stretta allo stomaco che caratterizza la materializzazione, già cammina a passo veloce sui lustri pavimenti di ceramica bianca del san Mugo.

“ Professore Malfoy?”

La segretaria di mezz'età dell’accettazione lo guarda con fare interrogativo da sopra la montatura color tartaruga degli occhiali.

“Beatrice cerco una paziente, Asteria Greengrass”

La donna agita con un elegante movimento la bacchetta, nell’aria , materializzando un sottile foglio di pergamena che porge a Draco dopo avergli dato una rapida occhiata:

“Primo piano: Reparto ferite da creature magiche, area tre: ustioni e bruciature”

“Grazie”

Draco non ci pensa neanche a prendere le scale o l’ascensore, ma si materializza direttamente sul pianerottolo del piano, più avanti non può andare per gli incantesimi anti-materializzazione. Suona la campanella per accedere al reparto e qualche secondo dopo, da una piccola finestrella nella porta, emerge la testa di una pacifica guaritrice:

“Mi dispiace il reparto è chiuso alle visite”

“Sono un medico, il professore Malfoy, lavoro con le lesioni celebrali”

“Non abbiamo chiesto un consulto professore…”

“Mi chiami Ippocrate Smethwyck, mi conosce”

“Il professore è impegnato adesso”

Il volto di Draco diviene quasi paonazzo, è infuriato, sferra un pugno alla porta, alza il tono della voce rabbioso:

“Per Merlino! Mi apra questa porta o faccio uno sfacelo! Sono un medico, uno dei migliori qua dentro e dietro quella porta c’è mia moglie, mi faccia passare o lancio un incantesimo la avviso…”

“ Quindi se c’è sua moglie come paziente, qui come medico non serve e non oserà oltre…”

“Bombarda m…”

“Malfoy!”

La voce del primario, dietro le spalle della guaritrice, fa frenare Draco.

"Fallo passare, e tu Malfoy non minacciare mai più una persona nel mio reparto”

Draco con due passi rapidi supera il lungo corridoio, svolta alla curva e trova Charlie Weasley, sporco di fumo appoggiato allo stipite di una porta. Accanto a lui una donna, ha superato i 45 anni ma li porta con grazia, ha una bruciatura sulla guancia in guarigione, è molto più bassa di Draco, ma ha uno sguardo  e una voce risoluta che le fa guadagnare centimetri.

"Lei è il marito di Asteria?"

Draco annuisce in attesa che la voce ritorni.

"Sua moglie è stata fantastica, non ho mai avuto un'allieva così dotata… Scusa Charlie, la sua bravura è versatile su ogni creatura… Era un caso difficile… Un mago… Un omuncolo che vive di illeciti commerciando di contrabbando, per fare contento il figlio di otto anni, ha soddisfatto il desiderio del bambino… gli ha regalato un drago! Un Grugnocorto Svedese, arrivato chissà come qui, la situazione come può immaginare è degenerata e sono stati costretti a chiamarci. Stava andando tutto liscio, quando quel bambino pestifero, entra improvvisamente reclamando il suo… animaletto… Al ricordo dei capricci del bambino e delle botte prese, il draco stava per farne un arrosticino, se non fosse stato per Asteria… È stata incredibile, bacchetta alla mano, riflessi pronti e nervi d'acciaio. Purtroppo è stata colpita dalla fiammata. La stanno curando."

Draco apre la porta. Asteria è seduta su un lettino medico, i suoi jeans sono strappati e anneriti, la sua maglietta aderisce al suo busto, la fiammata improvvisa del drago l’ha colpita sul lato sinistro del corpo, dalla spalla all’inizio della coscia. Frammenti di tessuto si mescolano al sangue e alla pelle martoriata di Asteria, tuttavia, al vedere il marito, la smorfia di sofferenza del suo viso, si tramuta in un sorriso, il bianco dei denti che spicca sul viso fuligginoso di lei.

“Draco…”

In quel momento resta come paralizzato, quasi ansante. Per un paio di secondi non riesce a muoversi in nessuna direzione, stringe i pugni per trattenere il tremito delle mani. Guarirà… La magia risana quelle ferite. È andata bene.

"Asteria.."

Si avvicina alla moglie e con mano tremante le accarezza il viso. Ha una gran voglia di piangere. La gola stretta in un modo.

"Scusa se ti ho fatto preoccupare, se sono stata incosc…"

Draco si rende conto di essere in un punto di svolta della loro relazione. La sua successiva frase condizionerà il loro rapporto e il modo di Asteria di essere una lavoratrice. Per quanto il cavernicolo che dimora in lui vorrebbe prenderla per i capelli, trascinarla in casa e non farle vedere più la luce del sole se non mano nella mano con lui, la coscienza batte al suo petto ed è quella che lo fa parlare.

"Non ti permette di chiedere scusa, è il tuo lavoro. Quello che vuoi fare. So che sei stata impeccabile. La direttrice del tuo corso è entusiasta di te. E anche da Hagrid non ho sentito che parole di elogio. Hai in dono e ti piace usarlo, devi metterlo a beneficio del mondo…"

Asteria stringe forte la mano di lui rincuorata, se la porta alla bocca per dargli un bacio. Entra un medimago. Non degna Draco di uno sguardo, si rivolge direttamente alla sua paziente.

“Si è fatta male per bene signora! Adesso le faccio evanescere gli abiti per poter pulire le ferite e poi disinfettare e bendare.”

Un drago forse peggiore di quello che ha colpito Asteria, ruggisce e sputa fiamme nel petto di Draco, accendendo anche se d’ira  gelosa, la sua anima al momento ghiacciata e cristallizzata nel terrore.

“Sono un medico, faccio io… Lo dica pure a Smethwyck… mi occupo io qui.”

Quando Smethwyck entra in stanza, Asteria è già stata medicata con la magia. Il responsabile del reparto si limita a evocare un incantesimo che proietta nell’aria gli incantesimi usati da Draco per curare Asteria, annuisce in silenzio, poi si rivolge verso la paziente:

“Guarirà bene nel giro di un paio di giorni, non resterà traccia… Suo marito non ha fatto nulla di meno di quello che avrei fatto io… Un ottimo medico, certo, ma considerando il carattere di suo marito capisco come mai lei affronta con tanta serenità i draghi…”

Draco si strofina sotto la doccia, Asteria dorme serena, il dolore assopito da una pozione antidolorifica e un unguento emolliente. Le mani di Draco ancora tremano per il nervoso, per la paura. Asteria pochi minuti prima, ha voluto il conforto delle sue braccia, l’adrenalina ancora in circolo nel suo corpo l’ha spinta ad estinguere il suo desiderio nel corpo di suo marito. Questa è stata la peggiore prestazione di Draco, più traballante e incerta della sua prima volta. Si muoveva lentamente, sfiorandola appena per timore di farle male, cercando di contenere il tremito delle sue mani e il fremito della sua bocca, ma Asteria sembrò non accorgersene. Adesso sotto la doccia non riesce più a contenere il tremore delle sue spalle e delle sue mani, il suo viso è bagnato d’acqua e lacrime. Specchiandosi vede il terrore nei suoi occhi e il pallore tetro del suo viso. Non ha mai avuto tanta paura in vita sua. Portandosi le mani alla testa e tirando indietro i capelli, realizza: non hai mai amato così in vita sua.
   
 
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