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Autore: vannagio    21/08/2009    4 recensioni
Albus ha appena conosciuto Scorpius. Suo zio Ron gli ha consigliato di non frequentarlo. Perchè? Perchè tutti sembrano sapere qualcosa che ha a che fare con suo padre e di cui lui, invece, non è a conoscenza?
Spero di avervi incuriosito...
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Cattive notizie



Dal momento stesso in cui Scorpius entrò a far parte della squadra di Grifondoro, le cose migliorarono nettamente per lui. Dato che Scorpius era il primo studente che diventava cercatore a soli undici anni, dopo Harry Potter, tutti iniziarono a non far caso al suo nome.
Adesso le esclamazioni del tipo << Ehi, Malfoy! Tutto bene? >>, non erano più accompagnate da un vago tono di minaccia e disprezzo. Adesso tutti sembravano entusiasti di lui e della sua bravura come cercatore.
Tutti lo ammiravano, o meglio, quasi tutti!
In effetti, Frank Paciok e gli altri due compagni di dormitorio - di cui Albus aveva finalmente scoperto i nomi: Lee Junior Jordan e John MacDougal - non avevano cambiato il loro atteggiamento.
Lee Junior e John volevano essere solidali nei confronti Frank, questo Albus lo poteva comprendere. Ciò che Albus non capiva era l’accanimento di Frank.
Per lui era un mistero.
Se gli altri avevano accettato Scorpius, perché non poteva farlo anche lui?
Ma i problemi di Scorpius erano altri adesso.
<< Ho bisogno di una scopa! >>, diceva da circa mezz'ora.
Albus e Scorpius stavano pranzando, dopo aver affrontato una doppia lezione di Pozioni con Lumacorno.
<< Questo lo hai detto circa venti volte ormai >>, rispose stancamente Albus.
<< Non capisci! Non posso giocare con la scopa della scuola. È già un miracolo che sia riuscito a superare le selezioni con quel catorcio! >>, si lamentò Scorpius, leggermente irritato dalla mancanza di interesse che mostrava Albus.
<< Se solo avessi la mia Nimbus Tremila e due! >>, esclamò, sognando ad occhi aperti. << Chiedi a tuo padre di mandartela >>, suggerì Albus con non curanza.
<< Si, certo, come no! Oggi gli scrivo per dirgli: “Caro papà, potresti mandarmi la mia scopa, mi servirebbe per giocare a Quidditch da Cercatore. Ah, dimenticavo! La mia prima partita non sarà con i Serpeverde, ma contro i Serpeverde! >>, rispose sarcasticamente.
<< Quindi sei ancora intenzionato a non dirgli nulla? >>, chiese incredulo Albus.
<< Certo! >>, rispose Scorpius.
<< Sono sicuro che tuo padre vorrebbe assistere alla tua prima partita! >>, provò a convincerlo Albus.
Il biondo fece finta di non aver sentito.
Albus sospirò: non c'era modo di fargli cambiare idea.
<< Se proprio non vuoi scrivere a tuo padre, potremmo chiedere ad Hagrid di andare a comprarne una per te! >>, suggerì il piccolo Potter.
<< Ma per i soldi dovrei sempre contattare mio padre, quindi il risultato sarebbe lo stesso >>, rispose l'altro mestamente.
<< E va bene! Ti presterò il mio manico di scopa! >>, esclamò arrabbiato Albus.
<< Cosa? >>.
<< Hai capito bene! Vado a scrivere a mio padre. Gli chiedo di mandarmela il più presto possibile. È una Nimbus Tremila, credi che possa andare bene comunque? >>, domandò sarcasticamente Albus, un tantino irritato.
<< Beh, se non c'è di meglio… >>, scherzò Scorpius.
<< Ah! Fai pure lo schizzinoso! >>.
Dopo pranzo, i due piccoli Grifondoro inviarono la lettera al padre di Albus, utilizzando un gufo della scuola.

Qualche giorno più tardi, Albus e Scorpius andarono a far visita ad Hagrid.
Finalmente Albus era riuscito a convincere l'amico a venire con lui.
Rose non si era unita ai due ragazzini, perché – ufficialmente - doveva studiare, in realtà era impegnata con una certa ricerca segreta...
<< Ciao ragazzi, entrate! >>, esclamò Hagrid quando aprirono la porta.
<< Ciao Hagrid, ti presento il mio amico Scorpius! >>, disse Albus.
<< Piacere… >>, bisbigliò Scorpius.
<< Per tutti gli ippogrifi! Sei preciso a tuo padre! >>, esclamò sorpreso Hagrid.
Scorpius trattenne il respiro.
<< Però mi hanno detto che sei molto più bravo come Cercatore >>, continuò Hagrid facendogli l'occhiolino.
Scorpius riprese a respirare e sorrise.
Si era aspettato un comportamento alla Frank Paciok, da parte di Hagrid?
Parlarono di Quidditch, delle imminenti partite e delle lezioni per un'oretta circa.
<< Ah, ma non sapete una cosa! >>, disse improvvisamente Hagrid, << Sto pensando di farci una sorpresina a quelli del settimo anno! >>.
<< Di cosa stai parlando? >>, domandò Albus curioso.
<< Mi promettete di non dirlo a nessuno? Deve essere una sorpresa! >>, chiese Hagrid con fare cospiratorio.
Al e Scorpius annuirono.
<< Vorrei organizzare una lezione sui draghi per quelli del settimo anno! >> annunciò tutto orgoglioso, ma i due ragazzini non colsero immediatamente il vero significato della frase: organizzare una lezione sui draghi.
<< Ho chiesto il permesso al preside… si sa che i draghi sono un pochino permalosi e burloni… >>, continuò Hagrid con lo sguardo perso nelle sue fantasie.
<< Ehm… permesso per cosa? >>, chiese timidamente Scorpius.
<< Ma per portare un drago qui, no? >>.
<< Per qui, intendi a Howgarts? >>, domandò atterrito Albus.
<< Ma certo! Come faccio a fare una lezione sui draghi, senza i draghi! Ho parlato con tuo zio Charlie e lui ha detto che… >>.
<< Non cambi mai, vero Hagrid? >>, chiese una voce profonda, allegra e molto familiare alle loro spalle.
Quando Albus si voltò, emise un unico urlo << PAPà! >>.
E corse ad abbracciare il padre, incurante della presenza di altre persone nella stanza.
<< Cavolo! Che ci fai qui, Harry? >> chiese stupito Hagrid.
<< Sono venuto a trovare Neville >>, rispose l'Auror.
<< Come mai? >>, domandò Albus.
<< Suo padre non sta bene e… sono venuto a vedere se aveva bisogno di aiuto >>, spiegò suo padre.
<< Il nonno di Frank sta male? Più male del solito? Da quando? >>, chiese Al preoccupato.
Il piccolo Potter sapeva che i nonni di Frank erano ricoverati al San Mungo da molti anni. Dei maghi malvagi li avevano torturati fino alla pazzia. Albus non sapeva molto di più, perché nessuno in famiglia amava parlare di quell’argomento e nemmeno lui aveva voluto indagare, perché quel fatto gli faceva venire i brividi.
<< Si! Qualche mese fa ha iniziato a rifiutare il cibo, hanno dovuto usare la magia per nutrirlo. Nonostante ciò un mese fa è entrato in coma >>, raccontò con tono lugubre Harry.
<< Non ne sapevo niente! >>, esclamò Hagrid.
<< Nemmeno io, l'ho saputo per caso ieri. A quanto pare Neville non aveva voglia di raccontarlo in giro >>, spiegò ancora il padre di Albus.
<< E Frank lo sa? >>, chiese titubante Albus.
<< Si, purtroppo. Neville è preoccupato per suo figlio, perché è molto legato a suo nonno… >>.
Calò il silenzio per qualche minuto.
E Albus pensò che, forse, la rabbia di Frank non fosse dovuta solamente alla presenza di Scorpius tra i Grifondoro.
Poi Harry parlò con voce un po' più allegra.
<< In realtà avevo anche una consegna da effettuare! >>.
Con un leggero movimento di bacchetta, fece comparire la scopa di Albus, la Nimbus Tremila. Scorpius, che fino a quel momento si era messo in un angolino, attento a non farsi notare, emise un impercettibile suono di stupore.
<< Tu devi essere Scorpius, lieto di conoscerti! Al mi ha parlato molto di te nelle lettere >>, disse Harry, porgendogli la mano.
Scorpius prese la mano dell'Auror e disse: << Piacere mio e grazie… per la scopa, intendo >>.
Il ragazzo sembrava leggermente intimorito, ma sereno.
Trascorsero alcune ore, durante le quali parlarono del più e del meno, raccontandosi novità e vecchi aneddoti.

Qualche ora più tardi nella Sala Comune…
<< Tuo padre è molto simpatico. Ho sempre pensato che il Capo Dipartimento degli Auror fosse un tipo severo, duro e freddo >>, disse pensieroso Scorpius mentre scriveva cinquanta centimetri di pergamena per il tema di Trasfigurazione.
Albus invece si stava esercitando a far volare la sua piuma.
<< Wingardium… lo è, quando lavora… >>, rispose Albus interrompendo l'esercizio, << Ma a casa è del tutto diverso >>.
<< Mi dispiace per Frank >>, disse sinceramente Scorpius, << Deve stare proprio da schifo. Non lo biasimo per come si comporta con me >>.
Albus non riusciva a capire l'amico: va bene essere dispiaciuti, ma lui, Albus, non riusciva a giustificare il comportamento di Frank. Non era giusto che riversasse tutta la sua rabbia e il suo dolore su Scorpius.
Che colpa aveva il piccolo Malfoy se il nonno di Frank stava male?
Nonostante ciò, quella sera, i due amici decisero di non far parola con nessuno di quello che avevano saputo da Harry. Albus era sicuro che Frank non gradisse pubblicità in merito a questo argomento.
<< Sbagli il movimento del polso >>.
Albus venne riportato alla realtà dalle parole dell'amico.
<< Accidenti! In classe mi era riuscito… Wingardium Leviosa! >>.
BUUUUUM!!
Invece di volare, la piuma era esplosa.
Albus era ancora leggermente intontito, quando si accorse che il piccolo biondo era piegato in due dalle risate.

   
 
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