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Autore: Maqry    05/11/2020    4 recensioni
Harry è morto, la Battaglia di Hogwarts è stata persa e Voldemort ha vinto.
Ma, nonostante sembri tutto perduto, qualcuno non vuole arrendersi.
L'Ordine c'è ancora, decimato ma determinato a combattere perché il mondo torni libero.
1- "Goccia dopo goccia", Hermione Granger e Harry Potter
2- "Dimmi i tuoi perché", Ernie Macmillan e Justin Finch-Fletchley
3- "Dentro il tuo sorriso", Fabian Gallagher e Charlotte Sheridan
4- "Voce di chi resiste", Lee Jordan
5- "Che rumore fa il vuoto", Seamus Finnigan e Dean Thomas
{Raccolta sparsa di frammenti su personaggi e attimi legati alla serie "Cosa tiene accese le stelle"}
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Esercito di Silente, Famiglia Weasley, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ordine della Fenice | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Da VII libro alternativo
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- Questa storia fa parte della serie 'Cosa tiene accese le stelle'
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personaggi (OC): Charlotte Sheridan e Fabian Gallagher, brevissima comparsa di Nathaniel Ghisler.
genere: angst, introspettivo, drammatico.
note: solita what if?, sarebbe opportuno aver letto almeno fino a “Di vecchie dissonanze e nuovi duetti” per conoscere gli OC.
contesto: infanzia, post morte di Fabian.
parole: 496
 
 
 
 
 

 

Dentro il tuo sorriso



 
 


 
 
 
 
 

“Ci sono! Stringiamo un Patto Infrangibile.”
“Potrei sbagliarmi per la prima volta in vita mia, Fa, – anche se dubito – ma non ricordavo che qualcuno di noi sapesse già fare magie.”
“Beh, pazienza, non ci serve. Siamo migliori amici e staremo sempre insieme, punto.”
 
 



Fabian Gallagher non ricordava il primo sorriso che aveva rivolto a Charlotte Sheridan.
 
Doveva essere stato un sorriso sdentato e impastato di saliva, uno di quei sorrisi da cucciolo spelacchiato di pochi mesi per la versione in culla, ugualmente sdentata ma con molti più capelli, dell’amica – era certo che lei avesse risposto con la smorfia più bella del mondo.
Ma per quanto non ne conservasse memoria, ogni volta in cui negli anni a seguire gliene aveva rivolto uno – in tralice, così grande da riempire il mondo – aveva avvertito una fitta dolce, proprio lì, sopra al cuore. Ed era strano, a spiegarsi, ma era come la consapevolezza che il segreto e l’origine del loro legame fossero annidati in quel sorriso. Chiunque avrebbe potuto obiettare che era facile diventare inseparabili, quando c’erano ben pochi altri bambini con cui passare i pomeriggi al pontile a contare le barche; ma lui preferiva credere alla propria versione della storia.
 
Perché per Fabian Gallagher nulla era mai stato così naturale come sorridere a Charlotte Sheridan.
 



 
“Sono sicuro di averti sorriso la prima volta che ci siamo visti, Lottie.”
“Eravate neonati, per le mutande di Merlino, non fare lo sdolcinato! Se anche lo avessi fatto non era certo consapevole...”
“Non dargli retta, Fa. E io sono sicura che ci sorrideremo fino alla fine.”
 
 
 


Charlotte Sheridan ricorda con lacerante precisione l’ultimo sorriso che ha rivolto a Fabian Gallagher.

È stato un sorriso appena accennato e traballante di paura, uno di quei sorrisi da equilibristi sospesi sul sottilissimo filo che divide il mondo dei vivi da quello dei morti, pronto a spezzarsi al primo colpo di bacchetta – i Mangiamorte sanno essere più spietati di Atropo.
Ed è un ricordo che la scortica da dentro – brucia i polmoni, fracassa le ossa –, che non la lascerà mai più per ogni secondo rimastole senza di lui, premendo lì, tra le costole. Ed è inaccettabile, a viversi, la condanna di lui che domani non potrà alzarsi, darle un buffetto sul naso e rubare l’ultimo biscotto delle scorte dal piatto di Nat. Chiunque potrebbe obiettare che lo sapevano, che la guerra lascia solo zanne affondate nel collo e tombe vuote su cui piangere fino a scavarsi gli occhi; ma lei ha preferito credere al loro per sempre.

Perché per Charlotte Sheridan casa è sempre stata da qualche parte nel sorriso di Fabian Gallagher.
 

 



Ma c’è la guerra. E non c’è mai tempo, in guerra.
Non c’è stato tempo per loro.
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
Note alla storia: scenderò a patti con il fatto che questa raccolta è destinata a essere una collezione di pastrocchi, prima o poi. Ma veniamo a noi: la flash partecipa a due iniziative del gruppo fb “Caffè e calderotti”. La prima è A scatola chiusa, seguendo la traccia lasciataci da Rosmary «Non è tempo per noi» dal titolo di una canzone di Ligabue: chiedeva di raccontare di un legame fortissimo per il quale, però, “non è tempo”. Ho scelto un po’ all’ultimo di scrivere di Charlotte e Fabian: nati e cresciuti nello stesso villaggio e avendo la stessa età, trascorrono letteralmente tutta la loro infanzia insieme, convinti che nulla possa mai dividerli, senza fare i conti con il tempo a loro disposizione che è ben poco, data la morte di Fabian per mano del branco di Grayback durante la Guerra.  La seconda iniziativa a cui partecipa è il Gioco di scrittura, nello specifico con la traccia 12: Death 10 (Terry Boots) e 3 (Fabian Gallagher), dove ho usufruito dello switch concessoci per scambiare il personaggio 10 con l’1 (Charlotte Sheridan), e parlare così della sua reazione alla morte di Fabian.
E con questo dovrei aver detto tutto. Spero che la storia possa essere di gradimento per qualcuno, ad ogni modo grazie di cuore per il tempo dedicatole.
 
   
 
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