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Autore: Kristen92    07/11/2020    3 recensioni
"Mai avrei creduto, invece, di vedere con i miei occhi la morte prendere forma. Di poterla sentire e toccare. La morte che terrorizza anche il più crudele e vile degli uomini. Lei.
Non è niente, non è nessuno. È morte. Lei è Wanheda. Colei che comanda la morte. Colei che ha la forza di distruggere ogni cosa e ogni persona, colei che vede i morti".
Clarke e Lexa sono due anime diverse ma, forse, destinate ad un futuro condiviso. Dove odio, vendetta,lealtà, fiducia, coraggio, amicizia e amore si incontrano e si scontrano.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Clarke Griffin, Lexa, Titus, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà della CW; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.


Epilogo
.

 

 

<< Mamma! Mamma! Mi hai vista?? >> Madi si girò, chiamandola con entusiasmo.

<< Sei bravissima >> le rispose Lexa, per poi vedere sua figlia cadere sotto lo sguardo severo di Octavia.

<< Regola numero tre: mai dare le spalle al nemico! >>

<< Non era la seconda quella? >> chiese la ragazzina, massaggiandosi il fondoshiena.

<< In piedi e fai attenzione! >> la rimproverò nuovamente Octavia.

 

Lexa si voltò, sentendo la risata di Anya.

<< Octavia potrebbe essere peggio di me >>

Lexa rise:

<< Non credo ci sia qualcuno peggiore di te, ricordo ancora i miei muscoli doloranti per colpa tua >>

<< Si e guarda come sei venuta bene >> le rispose l’amica ridendo.

Lexa fissava sua figlia, ricordava ancora il giorno in cui la incontrò, nei boschi. Rannicchiata in un buco:

<< Ehi…va tutto bene >> le disse, avvicinandosi.

Le tese la mano:

<< Non aver paura >> i loro occhi s’incrociarono e subito sentirono un legame tra loro.

Lexa la prese in braccio.

<< Tranquilla, sei al sicuro con me…nessuno ti farà del male >>.

Quando la portò a Polis e scoprì che era una Natblida, l’unica rimasta, rimase incredula. Tutti dicevano che fosse un segno, ma Lexa non voleva addossare nessun peso a quella bambina. E comunque, ormai non esissteva più nessuna Fiamma, nessun cip.

L’allevò come sua, come aveva fatto Clarke con Titus. Grazie a Madi il suo cuore iniziò a battere nuovamente.

<< La bionda sarebbe orgogliosa di te >> disse Anya, guardando la sua Heda.

<< Sarebbe stata una bravissima mamma >> disse Lexa, guardando la sua Madi che si esercitava con il bastone.

<< Beh alla scimmietta sarabbe piaciuta subito….non fa altro che parlare delle gesta della grande Wanheda >> disse Anya, alzando gli occhi al cielo, ricordando quante volte ascoltava quelle storie, ora completamente diverse dalle precedenti. Nessuna oscurità, nessun terrore scaturiva da quel nome. Solo coraggio, altruismo, amicizia e amore.

<< Alcune leggende vanno la pena di essere raccontate, specialmente se sono vere…non pensi? >> le chiese Lexa, continuando a guardare la sua nuova famiglia.

 

 

 

 

Lexa aprì gli occhi.

Cercò di ricordare…ieri sera si era addormentata presto, Madi al suo fianco, che l’aiutava a coricarsi. Ormai i suoi inverni si erano accumulati, uno dopo l’altro.

 Si guardò intorno, non era a Polis. Che strano, pensò. Iniziò a camminare, non sapeva dove fosse o dove stesse andando esattamente, era come se una forza invisibile la guidasse.

 

Sentì il rumore delle onde, in lontananza…l’odore del mare. Quell’odore era così familiare…

Apparteneva ad un ricordo, forse.

Camminò, finchè davanti a lei comparve la figura di una casa…aveva qualcosa di familiare, le assi di legno spesso, il tetto di palme e tegole.

Dove si trovava?  Cos’era questo posto così familiare?

<< Ciao >>

Quella voce. Lexa si voltò, si coprì gli occhi accecati dalla luce del sole. E poi, la vide.

Gli occhi di Lexa misero a fuoco: le spalle grandi, quei capelli mossi e biondi, che splendevano al sole….quegli occhi….quegli occhi blu.

Le si avvicinò. Il suo volto era perfetto, nessuna cicatrice.

<< Ti stavo aspettando >> le disse, con quella voce…la sua voce.

<< Clarke >> appena Lexa parlò, capì che era la sua voce, quella di tanto tempo fa.

La bionda le si avvicinò, le accarezzò il viso. Gli occhi verdi di Lexa si riempirono di lacrime. Se sapesse, pensò, se sapesse quanto mi era mancata.

<< Sono a casa >> le disse Lexa, lacrime di felicità le bagnavano il viso.

<< Bentornata….. Ai Houmon >> sussurrò Clarke, prima di baciarla. E mentre Lexa, riassaporava le dolci labbra della sua sposa, pensò che non era mai stata più felice e a casa, che fra le braccia del suo Amore.

 

 


Note dell'Autrice: Salve a tutti, carissimi lettori e lettrici! Con  questo siamo giunti alla fine di questo viaggio. Spero che questa conclusione vi sia piaciuta. Vi ringrazio per aver speso anche cinque minuti del vostro tempo per leggere questa storia! 

Grazie ancora! 

Spero alla prossima! Chissà, con nuove avventure!

 

 

 

 

 

  
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