Keep me company before to sleep
Frobin Autumn 2020 by @frobinfandays
Week 3: 31st October - 7th November
Word prompt: company
Rating: green
Words: 586
Pairing: Franky / Nico Robin
 
“Hey Franky, ti va ti farmi compagnia?”
Il carpentiere si voltò a guardarla: Robin era seduta nella sala dell’acquario, intenta a leggere un libro. Era notte e apparentemente tutti stavano già dormendo. Tutti tranne Robin e Franky, a quanto pare. Si erano incontrati per caso, lei già comoda sul divanetto con una coperta sulla gambe. L’uomo invece, entrando, si era sorpreso di trovarla lì, inserendo una nota stupita anche nel saluto che le rivolse.
“Volentieri, Robin. Come mai sei ancora sveglia?”
“Non riesco a dormire, quindi ho pensato di venire qua a leggere un po’. L’atmosfera di questa stanza mi piace molto, mi rilassa. Tu invece?”
“Io ho appena finito di lavorare ad un progetto per Usopp, domani glielo mostro! Voleva una super macchina che per un cecchino come lui dovrebbe essere una gioia per gli occhi! In realtà non credo voglia usarla per combattere, credo più per il tempo libero, tipo tiro al piattello.”
“Ehehehe, sarà senz’altro contento, ne sono sicura!”
Ci fu una risata compiaciuta del carpentiere, poi alcuni secondi di silenzio.
Franky raggiunse la donna, che chiuse il libro che stava leggendo in precedenza. Le si sedette accanto, chiedendole che libro fosse.
Robin iniziò a raccontargli la storia del tomo che aveva ancora sulle gambe, con quel suo tono di voce suadente e pacato, e con un modo di narrare gli eventi che Franky trovava irresistibile. Riusciva a tenerti sulle spine pur essendo chiara nelle sue descrizioni.
Era una storia di marinai e sirene, con anche vari riferimenti storici che probabilmente avevano attirato molto l’archeologa alla lettura. Ad un certo punto Franky si immaginò mentalmente Robin come una sirena. Una fantasia molto lontana dalla realtà anche senza considerare l’elemento fantastico, dato che la donna aveva i poteri del Frutto del Diavolo e quindi nuotare era per lei fuori discussione, purtroppo. Lui però le avrebbe fatto volentieri compagnia, sempre, qualora lei avesse desiderato nuotare un po’. Robin aveva già rischiato almeno una volta di affogare, gli venne in mente quando stavano per raggiungere l’Isola degli Uomini Pesce… e lui non se l’era perdonato. Tutti i membri della ciurma in quel frangente erano stati posti in una situazione di pericolo, ma i primi che andavano salvaguardati erano coloro che avevano mangiato il Frutto del Diavolo perché incapaci di nuotare. Luffy, Chopper, Brook… e Robin appunto, che per fortuna era riuscito a trarla in salvo. E per fortuna anche tutti gli altri l’avevano scampata.
Le ore passarono come chiacchierarono della storia di quel libro, dei ricordi delle sirene e uomini pesce incontrati tempo prima durante le loro avventure. I due si ricordarono perfino dei disegni che la donna aveva realizzato, del Kraken e dell’Olandese Volante. Disegni non proprio eccellenti, ma che Franky aveva apprezzato parecchio, lodando le capacità artistiche della sua compagna.
Mentre parlavano, Robin si era appoggiata sempre di più verso Franky, accomodandosi contro il suo corpo massiccio, un po’ per la stanchezza e un po’ perché trovava piacevole stargli accanto. Non era una novità per lei che si sentisse a suo agio e al sicuro vicino a uomini grandi.
E quando Franky e Robin decisero di andare a dormire, la donna si accorse che mancavano solo due ore al suo abituale orario di risveglio, mentre Franky avrebbe avuto qualche oretta di sonno in più.
Ad ogni modo, la compagnia che si erano tenuti a vicenda durante la nottata era stata piacevole, e nessuno dei due si era pentito di aver sacrificato qualche ora di sonno per godere delle chiacchiere e della presenza l’uno dell’altra.