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Autore: Cesca_Haibara20    10/11/2020    1 recensioni
[Shoto x OC]
X: Potrei essere il diavolo, potrei essere un angelo.
Y: Non sei come gli altri. Hai un DNA diverso, non ti capiscono.
X: Vengo da un altro mondo. Una diversa dimensione.
Y: Apri i miei occhi.
X: Infettami con il tuo amore.
Y: Sei un alieno, il tuo tocco è straniero. È soprannaturale, extraterrestre.
X: Il tuo bacio è estraneo, ogni mossa che compi è magica.
Y: Ragazzo, sei la mia buona stella.
X: Per te io rischierei tutto, tutto.
Asami Tsukino è una ragazza di 17 anni che vive in un mondo dove le persone non hanno unicità. La sua vita tranquilla verrà interrotta e trasformata quando farà la conoscenza di un ragazzo. Lui viene da un altro mondo dove esistono le unicità e lui, ne ha ben due e non solo. Riuscirà Asami a far integrare il suo amico o dovrà aiutarlo a far ritorno a casa?
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Shouto Todoroki
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Triangolo
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«TIENI GIÙ LE MANI DALLA MIA RAGAZZA, SCARTO UMANO!»

Quella voce mi fa spalancare gli occhi dalla sorpresa.
Shoto…? Ma come…? È venuto a cercarmi?
Il ragazzo si ferma e ridacchia.

«Costringimi, mezza sega

Shoto stringe i pugni ed improvvisamente il suo corpo viene completamente avvolto da fiamme e ghiaccio.

«Non te lo dico più. Lascia stare la mia ragazza.»
Allungo una mano verso di lui.
«A-aiuto...»
Mormoro senza più un filo di voce e tossisco sangue.
«Dai merdina, costringimi a lasciarla stare.»
Vedo le persone intorno a noi scappare spaventate od osservano la scena increduli.
«Con quelle orecchie da gatto non riesco nemmeno a prenderti sul serio, dai.» ridacchia. «Cosa sei, un furry o robe simili?»
Shoto si avvicina a lui con le fiamme che ricoprono tutta la sua parte sinistra facendo risaltare l’azzurro del suo occhio. Afferra il ragazzo per il collo e lo lancia a terra, lo gli blocca i piedi con il ghiaccio per impedirgli di scappare. Inutili sono i tentativi di romperlo.
«Che razza di bestia sei?! Tu non sei umano!»
«Ma come? Non fai più lo sbruffone? Pensavo mi avresti battuto, in fondo, sono una merdina, no?»
Lo afferra per il colletto della giacca alzando il suo viso e lo prende a pugni ma la mano è avvolta dalle fiamme. Mi copro gli occhi con le mani, non voglio guardare.

Alcune persone si avvicinano a me, chiamano l’ambulanza per prestarmi soccorso. Perdo sangue dal naso e sono sicura di avere lividi lungo tutto il corpo, non c’è parte del corpo dove non provo dolore.
Lascialo stare… vieni qui da me…

«Shoto…!»

Lo chiamo un’altra con un filo di voce. Come sente il suo nome blocca ogni sua azione, molla il ragazzo scongelandogli i piedi, si alza girandosi verso di me.
Allungo una mano verso di lui.
«Ti prego...»
Non ho le forze per dire altro. Corre verso la mia direzione con gli occhi lucidi ma alcune persone lo fermano.
«Lasciatemi stare! Devo starle accanto.»
«Stai indietro essere demoniaco! Ha già sofferto abbastanza quella povera ragazza!»
«Voi non capite! Non sono io quello nel torto, le ho salvato la vita!»
La donna che mi tiene sollevata la testa capisce che io ho bisogno di lui e invita le persone che lo stanno bloccando a lasciarlo stare.
«Non è lui quello pericoloso. Semmai il ragazzo che ha picchiato questa povera piccina fino a renderla in questo stato.»
Gli uomini lasciano Shoto che si inginocchia di fianco a me ed afferra delicatamente le mie mani.
«Ti avevo detto sì o no di non uscire, eh?»
La sua voce è tremante e dalla mia bocca escono solo flebili suoni insieme alle mie lacrime.
«Non piangere Fiocco di neve, okay? Non piangere adesso ci sono io con te e si sistemerà tutto.»
Anche se nei suoi occhi leggo la paura, riesce a calmarmi un po’.
«L’ambulanza sta arrivando, tu però non devi chiudere gli occhi, siamo intesi?»
Annuisco anche se debolmente.

Dopo svariati attimi di agonia, finalmente l’ambulanza è arrivata e sono stata portata in ospedale con Shoto ed operata d’urgenza.

Mia madre ha saputo tutto mentre ero in sala operatoria e, per poco non le veniva un infarto. Ha dato la colpa a Shoto per essere scappata ma poi l’ha ringraziato per avermi salvato la vita.
Durante il mio periodo di ricovero Shoto è venuto a trovarmi tutti i giorni insieme a mia madre, siamo riusciti a chiarire e lui non prova alcun sentimento per Ayano se non amicizia. Il problema è che io non sono riuscita a confessare i miei sentimenti per lui, crede che io provi solo una profonda amicizia nei suoi confronti e sembra che lui provi lo stesso. Ma è okay. Per ora va bene, non voglio e non me la sento di confessare tutto. La polizia è venuta ad intervistarmi per poter fare la denuncia di tentata violenza sessuale e pestaggio.

Oggi mi dimettono e sto aspettando che Shoto mi venga a prendere.
Quando lo vedo in lontananza sorrido e gli corro incontro. Lo abbraccio forte mentre lui ricambia l’abbraccio con un solo braccio.

«Buon ritorno alla normalità Fiocco di neve.» sussurra al mio orecchio.
«Sono felice di stare meglio.» sorrido stringendolo.
«Ho una sorpresa per te.»
«Davvero? Quale?»
Mi allontano dall’abbraccio e Shoto mostra fiero un bouquet di rose rosse facendomi arrossire.
«Mio Dio ma… sono stupende...»
«Tienile pure, sono tue.»
Sorride ed afferro il bouquet.
«Sono davvero meravigliose, non so come ringraziarti.»
Avvicino il mazzo al mio naso e respiro il loro profumo.
«Non devi ringraziarmi. Non è niente.»
«Per te tutto quello che fai è “niente”. Invece per me è molto di più.»

Mi prende per mano facendo intrecciare le dita a passeggiamo spensierati. Ogni tanto lo guardo e noto che c’è qualcosa che lo turba.

«Shoto...»
«Sì?»
«Tutto bene? Hai un’aria strana, quasi preoccupata.»
Il ragazzo sospira senza smettere di camminare.
«C’è una cosa che devo dirti...» abbassa lo sguardo e le orecchie.
Che succede ora…?
«E cosa…?»
«Mi prometti di non arrabbiarti?»
È così grave?
«Va bene… prometto di non arrabbiarmi...»
Si ferma di fronte a me tenendomi la mano.
«Torno nella mia realtà.»
A quella frase sento il mondo crollarmi addosso, come se fossi appena uscita da una bolla di sapone e la realtà mi abbia colpita in faccia.
«Cosa…?»
«L’eroe numero due, Hawks, inseme ai miei compagni ed agli altri Pro-Heroes sono riusciti a riaprire il portale che mi ha portato da te così, lui verrà a prendermi e con le sue ali mi riporterà indietro.»
«E questa cosa come la sai…?»
«È successo ieri: tua madre era a casa insieme a me ed improvvisamente il cielo è diventato viola con un enorme buco al centro. Da esso è sbucato il corpo di Hawks in volo, sono uscito di corsa di casa ed ho cercato di farmi notare da lui e quando mi ha visto era già pronto per portarmi via ma gli ho detto di aspettare.»
«Perché…?»
«Non potevo andarmene senza salutarti...»
«No… ti prego, non lasciarmi anche tu...» piccole lacrime rigano il mio viso. «Dopo tutto quello che abbiamo passato non ce la faccio fisicamente a stare senza di te.»
Sbatto un piede decisa sorprendendolo.
«Ma Asami-...»
«Ma Asami un corno, adesso basta, devo dire la mia o esplodo!»
«Che cosa intendi dire?»
«Cosa intendo dire? È molto semplice.»
Poso il mazzo di fiori a terra, prendo il viso di Shoto tra le mie mani, lo attiro a me e gli do un bacio a stampo.
«Shoto Todoroki, io ti amo.»

Per tutta risposta, lui intreccia le braccia intorno ai miei fianchi, mi attira a sé e mi bacia.
È stata una mossa totalmente inaspettata, non avrei mai creduto che ricambiasse i miei sentimenti.

«Vieni con me...» sussurra sulle mie labbra. «Nessuno ti farà più del male, avrai amici sinceri e le persone ti vorranno bene per quello che sei senza andarti contro. Sarai felice.»
Mi accarezza le guance e sorrido.
«Tu eri disposto a rimanere se non si trovava una soluzione, giusto?»

Mia madre non prese bene la mia decisione di andarmene nella realtà di Shoto. Per lei era una pazzia, non facevo parte della sua realtà e mi sarei sentita un pesce d’acqua ma, Hawks, mi ha promesso che se non mi sarei sentita a mio agio sarei tornata immediatamente a casa.
Sono passati tre anni dalla mia partenza e sto una favola. Solo mia madre e mia sorella sanno la verità. Ayano, non vedendomi più in giro e dopo aver visto al telegiornale che sono stata aggredita, ha chiesto di me e mia madre le ha detto che sono partita con Shoto a studiare in America.
Il Natale scorso Yumi e mamma sono riuscite a venire da me e le ho fatto conoscere tutti i miei nuovi amici. E sapete cosa? Credo che Yumi si sia presa una cotta stratosferica per Denki.
Ma chi sono io per biasimarla? Chiunque si innamorerebbe della versione umana di Pikachu.
Pensavo che trovarmi in questo mondo pieno di unicità mi avrebbe fatto sentire in difetto ancor di più del mio mondo normale, la mi hanno accolta come una di loro. Mi hanno fatta sentire amata e circondata di persone sincere. Sono davvero felice qui con Shoto e anche mia madre è felice per me, mi ha detto:

«Se lui ti rende felice, io non sono nessuno per impedirti di stare con lui.»

Grazie mamma, ti voglio bene.
Fine.<3
   
 
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