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Autore: iced_swan    11/11/2020    8 recensioni
Anastasia Steele è una giovane donna di trentaquattro anni, forte e indipendente che ama il suo lavoro. Ex pilota dell’esercito, ora lavora per compagnie private. Nonostante la giovane età, è conosciuta nell’ambiente per la sua professionalità.
Ed è proprio questa nomea che la farà notare e verrà ingaggiata per sostituire il pilota del jet privato di Christian Grey.
Lui, all'età di trentanove anni è uno degli uomini più ricchi d'America, abituato ad avere il meglio.
Ed Anastasia Steele è il meglio.
Lei, madre single con una brutta esperienza alle spalle.
Lui, impegnato in una relazione con la sottomessa Leila.
Cosa succederà tra i due? Christian riuscirà a resistere alla nostra bella Anastasia? Riuscirà a cambiare per amore?
E Anastasia si fiderà di nuovo di un uomo?
Se vi ho incuriosito, restate sintonizzati...
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 21

POV ANASTASIA

 

È una settimana che aspetto questo momento… l’appuntamento con Alessandro!

L’attesa è stata lunga certo, ma finalmente è arrivato. Sono stata occupata principalmente a far guarire Marco, per fortuna il medicinale datomi da quella dottoressa ha funzionato… nel giro di qualche giorno è stato molto meglio.

‘ non so neanche il suo nome ’ penso distrattamente.

Fisso nello specchio il mio riflesso… mi giro prima da un lato per studiare bene la mia figura, poi nell’altro verso. Aggrotto le sopracciglia ed increspo le labbra “ non so… non mi convince ” dico esponendo le mie perplessità.

Studio attentamente, l’immagine che mi si riflette difronte. Indosso un abito nero molto bello… il davanti è semplice, quasi monacale con maniche lunghe e scollo a barca, ma è il dietro che è bellissimo… la schiena è interamente ricoperta di pizzo semitrasparente. È davvero sexy… però “ non so ” sussurro abbassando lo sguardo sulle gambe troppo scoperte… l’abito mi arriva appena a metà coscia.

Guardo l’altro vestito abbandonato su di una sedia… viola smanicato, scollo più provocante ma anche più lungo… infatti quest’ultimo, mi arriva poco sopra le ginocchia. Ero certa che non avrebbe raccolto consensi… infatti quando l’ho provato, mi sono arrivati commenti tipo…

‘ troppo formale

‘ poco accattivante ’

Oppure ‘ più adatto per un colloquio di lavoro ’

Sospiro pesantemente e continuo la mia osservazione quando, uno sbuffo mi fa girare alla mia sinistra… sedute sul mio letto ci sono mia madre, Katherine ( intenta ad accarezzarsi la pancia, ormai bella tonda ) e Mia, che con inbraccio Marco, mi stanno ‘ aiutando a scegliere l’abbigliamento ideale ’ per un primo appuntamento. 

Questa settimana in cui non ho lavorato, Mia è venuta a trovarmi e le ho presentato mamma. Inutile dire che è stato amore a prima vista, proprio come con Katherine!

Nel riflesso noto Marco, che gioca distrattamente con la catenina di Mia. Ed è proprio la voce di quest’ultima a riportarmi al presente.

“ secondo me stai benissimo invece, Anastasia… molto meglio dell’altro ” esordisce facendo annuire anche le altre due. Mi giro a guardarmi nuovamente e mi tiro un po’ giù la stoffa del microvestito che indosso “ il vestito è bello ” inizio a dire stendendomi l’abito sull’addome “ però non penso sia adatto per quest’occasione! ”

“ Anastasia… stai davvero bene ” mi rassicura Katherine con le mani ferme sulla parte alta della pancia “ se avessi un fisico come il tuo, io azzarderei anche di più! ”

‘ vorrei vedere… con tutto l’allenamento fatto nell’esercito e gli esercizi che seguo! ’ penso tra me e me, prima di tornare a concentrarmi sulla conversazione.

Mi giro verso di loro, guardandole esterrefatta “ ancora più di questo? ” domando indicandomi dubbiosa. Lei mi risponde con un’occhiata significativa ed esclama “ dovevi vedermi quando sono andata al mio primo appuntamento con Elliot ” ghigna guardando Mia al suo fianco che se la ride “ minigonna in pelle nera, camicetta scollata e il tutto accompagnato da stivali in vernice… ah l’espressione di Elliot è stata impagabile… ” racconta persa nei ricordi.

‘ andiamo bene… ’ sbuffo lanciando uno sguardo a mamma… sta seguendo tutta la scena, con stampato sul viso un sorriso a trentadue denti.

Mi restituisce lo sguardo e si alza in piedi “ tesoro sei bellissima ” mi raggiunge stringendomi un braccio “ devi essere fiera di te e questo vestito ti valorizza… e hanno ragione loro, l’altro non è abbastanza per un primo appuntamento ” conclude sorridendomi.

Sospiro rumorosamente, facendo ridere le tre donne e torno a guardarmi. Mamma ritorna sul letto in compagnia delle mie amiche ad aspettare il mio responso… liscio le pieghette impercettibili sulle braccia ed infine ammetto “ okk… ammetto che questo, è meglio di quello viola. È bello e mi sta bene… ”

Alle mie parole, odo un “ finalmente ” collettivo che mi fa quasi sorridere, facendomi per un secondo dimenticare quello che volevo dire “…ma non voglio sembrare… ” mi interrompo per guardare mio figlio, sincerandomi che non presti attenzione a quello che dico.

Quando sono certa che sia ancora concentrato sulla collana di Mia, continuo “ …disposta ad andare oltre, già dal primo appuntamento! ” sussurro incontrando lo sguardo di mamma e delle mie amiche. La prima, mi guarda con compressione… sapendo bene il mio vissuto!

Ho avuto un solo uomo in vita mia… e sinceramente sono un po’ in ansia, al pensiero di dover condividere l’intimità con un’altra persona.

Le mie amiche invece, alzano gli occhi al cielo ed è Katherine, per prima a prendere parola “ e anche se fosse? Non ci sarebbe nulla di male… ” Mia, d’accordo con l’idea della cognata rincara la dose sussurrandomi “ al mio primo appuntamento con Ethan, ho subito centrato l’obbiettivo… non so se hai capito cosa intendo! ”

Scoppio a ridere alla sua ‘ non troppo velata allusione ’, scuoto la testa continuando a guardarmi allo specchio ‘ voglio fare bella impressione su Alessandro ’ penso, ammettendo a me stessa il vero problema ‘ voglio che sia tutto perfetto stasera! ’

Mi sfugge un sospiro carico di ansia e preoccupazione, che viene colto dalle altre.

“ qual è il vero problema tesoro? ” mi domanda mia madre, dando sicuramente voce allo stesso interrogativo che frulla nella mente delle mie amiche “ non è il vestito, vero? ” 

Poggio le mani sui fianchi e sospiro nuovamente “ sono un po’ nervosa ” ammetto finalmente a bassa voce “ ho come la sensazione, di trovarmi sull’orlo di un precipizio ” continuo suscitando il loro assenso.

“ ma è normale, Anastasia ” dice Mia, facendo annuire mamma e Katherine “ hai parlato con questo ‘ misterioso Alessandro ’ per quasi due mesi… è assolutamente comprensibile se adesso, che è arrivato il momento di incontrarlo sei un po’ in ansia! ” conclude evidenziando il nome di Alessandro.

Si scambia un’occhiata con la cognata, ma sono troppo tesa per prestarci attenzione… annuisco meccanicamente, mentre tiro ancora un po’ più in basso l’orlo del vestito. 

Ad intervenire questa volta è Katherine “ Anastasia… noi ti possiamo consigliare certo, ma alla fine, sei tu che ti devi sentire a tuo agio! ”

“ grazie Katherine ” dico girandomi un secondo per sorriderle.

“ pensa a come ti fa sentire quel vestito… ” continua convinta “ l’importante, è che tu, ti senta bellissima! ”

Mi emoziono, sentendo le sue parole… è tutta la vita, che aspettavo delle amiche come loro!

Ancora incerta, torno a guardarmi… ed è in quel momento, che incontro lo sguardo limpido e sincero del mio bambino. Ha smesso di giocherellare con la collana di Mia ed è sceso dalle sue ginocchia… è seduto sul bordo del lettone e dondola spensierato le gambette.

‘ mi sono dimenticata di chiedere il parere della persona più importante ’ penso sorridendo.

Allora, mi giro nuovamente e rivolgo un sorriso alle tre, che seguendo ogni mia mossa comprendono quello che sto per fare… mi fanno l’occhiolino ed aspettano.

“ quello che conta è la sua opinione… ” dico sincera avvicinandomi a loro “ …è lui, l’uomo della mia vita infondo ” concludo inginocchiandomi difronte a Marco.

Mi specchio per un paio di secondi nei suoi occhietti azzurro cielo… e mi ci perdo completamente! È proprio vero, che i bambini sono gli esseri più puri al mondo!!

Mi riprendo e sussurro a voce bassa, come se si trattasse di un segreto tra noi “ tesoro ” gli accarezzo una guanciotta e ricevo in risposta, il più bel sorriso del mondo intero… mi sporgo verso di lui e gli scocco un tenero bacino sulle labbra, che lo fa ridere spensierato.

È un gemito d’emozione, a distrarmi… mia madre, fissa la scena quasi divertita e mi mima la parola < ormoni >. Io scuoto la testa e guardo le due di fianco a noi… c’è Mia, che non sa se consolare la cognata oppure ridere… mentre Katherine, è sull’orlo di una crisi di pianto.

“ ma che amore ” singhiazza quest’ultima, massaggiandosi il ventre.

“ ehi Katherine… calma ” provo a dirle ma ormai è andata… piange copiosamente a singhiozzi.

Le sorrido teneramente, tornando a concentrarmi sul mio bellissimo bambino che mi guarda con amore. Lo abbraccio forte, stringendomelo al petto e mi alzo in piedi.

Lui si stringe forte a me… ancorando le braccine intorno al mio collo ed appoggiando una guanciotta nell’incavo della mia spalla… gli bacio teneramente la testolina mora e respiro a pieni polmoni il suo profumo.

Improvvisamente, tutta la tensione ed il nervosismo che mi attraversavano il corpo, scompaiono… lasciandomi calma e rilassata. Sorridendo a mamma e alle mie amiche ( con una Katherine, intenta ad asciugarsi ancora le lacrime dalle guance ) che mi guardano, dico al mio ometto “ amore… la mamma ha bisogno del tuo aiuto per una cosa molto importante ”

Incuriosito alza la testolina e mi guarda con gli occhioni azzurri spalancati “ impottante? ” dice contento. Gli sorrido teneramente e accarezzandogli le guanciotte piene, gli rispondo “ proprio così… devi aiutarmi a decidere cosa è meglio che mi metto ” mi scappa una risatina a vedere la sua espressione compiaciuta.

‘ è sempre fiero ed orgoglioso, quando gli chiedo un parere! ’ penso sorridente.

Lo faccio scendere e lo metto proprio di fianco allo specchio “ adesso tesoro decidi tu… ” mentre parlo, recupero il vestito viola e me lo appoggio addosso, coprendo interamente quello che indosso “ mi metto questo… ” mi fermo per fargli guardare bene l’abito e dopo qualche istante, riabbasso l’altro e mi mostro “ …oppure questo? ” 

Lui resta concentrato per un po’… assumendo un’espressione molto buffa.

“ ci sta pensando seriamente… ” mormora mamma sottovoce, facendo ridacchiare me e le altre.

“ è di una tenerezza unica ” sospira Mia.

“spero che il mio piccolino sia tenero come lui ” singhiazza ancora Katherine.

Non ho il tempo di rassicurarla, dicendole che certamente il suo bambino sarà bellissimo, che Marco esclama con la sua vocina eccitata “ QUETTO MAMMA ” e indica l’abito nero che indosso.

“ bravissimo cucciolo ” urla Mia, balzando in piedi e venendo verso di noi, per prendere in braccio mio figlio. Con Marco tra le braccia, inizia a saltellare facendolo divertire “ Bravo bravo bravo ” cantilena continuando a saltare.

Mamma si alza e mi abbraccia forte, mentre insieme guardiamo Marco che ride. Sposto lo sguardo su Katherine, che mi fa un occhiolino prima di alzarsi lentamente dal letto e sottrarre mio figlio, dalla presa della cognata “ attenzione Mia ”

Il mio piccolo furfante, si abarica tra le sue braccia e si strofina, sulla spalla della mia amica come un gattino.

“ è davvero pazzo di Katherine ” commenta mamma, notando la felicità sul viso del bambino “ si hai ragione ” dico contenta.

All’improvviso Mia, esordisce con un “ ma noi dobbiamo andare adesso ” e si scambia una strana occhiata con l’altra e Katherine, riappoggiato Marco a terra, si avvicina a me “ si Mia ha ragione… devo assolutamente fare un servizio urgente tra poco e non posso rimandare ”

‘ mi puzza un po’ questa faccenda ’ penso guardando entrambe “ dovete dirmi qualcosa? ” domando incrociando le braccia al petto.

Scuotono simultaneamente la testa, negando ma non mi convincono del tutto… Mia si sporge per abbracciarmi e mi sussurra “ divertiti Anastasia ”

Ricambio la stretta ringraziandola per l’aiuto ed i consigli… poi è il turno di Katherine. Cerca di stringermi, ma la pancia le è un po’ di impedimento… allora, l’abbraccio io di lato e le mormoro nell’orecchio “ grazie per tutto ”.

La lascio andare e vedo che ha gli occhi lucidi… mi prende le mani tra le sue e guardandomi fisso, pronuncia a bassa voce, una frase che mi destabilizza “ mi raccomando Anastasia… non essere affrettata nel giudicare ” e così dicendo esce dalla stanza, senza darmi il tempo di chiedere spiegazioni.

 

 

Respiro profondamente cercando di calmarmi.

Apro la pochette ed estraggo lo specchietto… controllo che il trucco sia apposto e lo ripongo immediatamente. Alessandro dovrebbe essere qui a momenti… sono arrivata volutamente cinque minuti prima, odio far aspettare la gente.

‘ mamma mia che ansia ’ penso portandomi una mano sul petto ‘ devi calmarti Steele ’ mi dico da sola, sentendo il cuore battermi all’impazzata.

Ma proprio in quell’istante, sento dietro di me una presenza… con un sorriso sulle labbra, mi preparo ad accogliere Alessandro quando, una voce molto conosciuta mi fa gelare sul posto…

Ciao Anastasia

 

***

 

‘ che delusione ’ ripenso all’incontro di ieri con < Alessandro >… serro i pugni travolta nuovamente da una rabbia ceca.

Mi sono sentita umiliata e ferita nell’orgoglio… in un primo momento, sono rimasta sbalordita nel trovarmi difronte Christian Grey. Poi quando ho compreso la situazione, è subentrata la rabbia per essere stata presa in giro. Mi sono semplicemente alzata, ho recuperato la pochette e sono uscita senza dargli modo di parlare.

L’ho ignorato, mentre mi chiedeva di lasciarlo spiegare… ho continuato a camminare, rifiutando di farmi vedere provata da quanto stava accadendo ed arrivata alla macchina, con mani tremanti ho sbloccato l’antifurto.

Ricordo chiaramente, di averlo sentito dire “ ti prego lasciami spiegare Anastasia ”.

Al che l’ho guardato e con tono, volutamente professionale, gli ho detto “ mi dispiace Mr. Grey, non è possibile ”

Solo una volta che sono arrivata a casa, trovandola completamente vuota ed al sicuro, mi sono lasciata andare ad un pianto liberatorio. Mi sono seduta sul divano ed ho iniziato a spogliarmi con rabbia, ripensando a tutta l’emozione, che avevo provato nel prepararmi per quell’incontro.

Nel corso della serata ho ricevuto varie chiamate… Alessandro \ Christian… Mia… Katherine! Ho deliberatamente ignorato tutto e mi sono concentrata su me stessa.

Quando poi questa mattina, sono andata a recuperare Marco a casa di mia madre e Bob, mi ero ormai scaricata totalmente e ho salutato mio figlio con un mega abbraccio. Al coltempo, ho eluso le domande curiose di Carla ed ho dedicato, tutta la mia attenzione unicamente alla gioia di mio figlio.  

Ed è proprio lui, a riportarmi al presente con il suo entusiasmo contagioso “ che bello mamma ”  esclama e mi fa sorridere davvero per la prima volta da ieri sera.   

“ sì tesoro, è davvero bello ” commento guardandomi attorno. Ci sono un mucchio di bambini che corrono da tutte le parti… genitori che come me, aspettano all’entrata ed insegnanti che si presentano.

È arrivato il primo giorno di scuola di Marco!

L’urlo del mio bambino mi distrae nuovamente “ papà ”

Mi giro e vedo Marco correre verso Jack, che lo prende in braccio facendolo ridere. Mi raggiungono, mentre si stringono tra loro ed a me si stringe il cuore, vedendo la gioia sul volto di mio figlio.

 “ Anastasia ” 

“ Jack ” rispondo al suo saluto cercando di apparire serena.

Poggia nostro figlio a terra e mi studia per un secondo, prima di domandarmi preoccupato “ va tutto bene Anastasia? ” 

Resto un attimo congelata… sembra sinceramente interessato a come mi sento. Mi sembra quasi di essere tornata in dietro nel tempo a quando, eravamo sposati e c’era ancora amore tra noi! Ma l’illusione dura solo qualche secondo, perché lo vedo guardare in modo lascivo una giovanissima madre, che sta passando di fianco a noi…

‘ e figurati… uomini… tutti uguali! Mentono e manipolano, per ottenere quello che vogliano! ’

Alzo gli occhi al cielo e rispondo dura “ va tutto bene Jack ”

Per fortuna in quel momento, una maestra chiama i bambini e non c’è modo che Jack mi risponda!

 

POV CHRISTIAN

 

Mi abbottono la giacca e prendo, il telefono in mano per infilarlo in tasca. Controllo nuovamente l’orario… manca mezz’ora all’appuntamento con Anastasia.

‘ spero vada bene ’ penso incamminandomi verso l’ascensore. Quando giungo in prossimità delle porte, mi affianca Jason già pronto per uscire… premo il pulsante di chiamata ed aspetto impaziente che arrivi.

“ oggi non avrò bisogno di te Taylor ” gli comunico finendo di aggiustarmi le maniche della giacca. Colgo con la coda dell’occhio il suo sussulto visibilmente stupito “ Signore? ” mi domanda guardandomi.

“ hai la serata libera… trascorrila con Gail, Jason ” e finisco facendogli l’occhiolino a cui risponde con un raro sorriso “ ne è certo Signore? ”

Quando annuisco convinto, mi ringrazia e tutto contento ritorna nei loro alloggi. Sorridendo lo guardo camminare e penso tra me e me ‘ almeno uno dei due è certo che avrà una bella serata… nel caso in cui vada male, non voglio pubblico ’

Il suono che segnala l’arrivo dell’ascensore, mi risveglia dai miei pensieri pessimisti e mi fa fare un passo avanti, ma resto sorpreso nel trovarmi davanti Katherine. Mi guarda sorridente, come se sapesse già di trovarmi pronto per uscire.

Resto impietrito… non aspettavo di certo una sua visita oggi!

Dopotutto, sa bene che sto per andare ad incontrare Anastasia ed infatti “ Christian, ero certa di trovarti pronto ad andare ” mi dice facendomi riscuotere dal torpore.

Mi schiarisco la gola e guardandola per un secondo le rispondo “ come hai detto tu Katherine, sono pronto per uscire… cosa posso fare per te? ”

Lei prima di rispondere, mi rivolge uno sguardo indecifrabile per poi dirmi semplicemente “ volevo solo dirti, che lei è bellissima… ” s’interrompe, rivolgendomi un’occhiata significativa prima di continuare “ …e volevo avvisarti, di una strana sensazione che ho avuto oggi pomeriggio con lei! ”

Con queste parole, cattura davvero la mia attenzione “ cosa significa Katherine? ”

Lei dopo aver preso un bel respiro profondo ad occhi chiusi, rialza le palpebre e guardandomi fisso mi risponde “ ho come il sentore, che oggi non sarà facile per te farti ascoltare da lei… ” la interrompo chiedendo spiegazioni “ come lo sai? Ti ha detto qualcosa? ”

Scuote la testa e continua “ no niente del genere Christian… ma vedendo il suo comportamento, temo non la prenderà bene di primo acchito ” si massaggia il ventre rigonfio mentre mi espone le sue preoccupazioni “ è davvero molto presa da ‘ te \ Alessandro ’ e quindi conoscendola un po’ ormai, ti dico che secondo me oggi potrebbe non andare bene… ”

Non mi da tempo di rispondere che continua “ …quindi non ti dovrai abbattere e dovrai insistere affinché ti ascolti ”

 

***

 

Sono appena arrivato al ristorante prefissato per l’incontro. Spengo il motore e resto un secondo immobile, ripensando alle parole di mia cognata.

Le cose che mi ha detto, mi hanno lasciato frastornato… non me l’aspettavo… ma riconosco che sono molto realistiche.

Prendendo un bel respiro, scendo dalla macchina e mi incammino verso la porta del locale.

‘ Anastasia è una donna coraggiosa, ma soprattutto è un ex marines… ed ho imparato da Jason, che gli ex militari sanno essere molto orgogliosi ’ mi dico entrando nel locale e notandola subito.

È seduta di spalle rispetto a me e quindi, ancora non mi ha visto. Resto per un secondo fermo dove sono e mi imprimo, a fuoco nella mente la linea delicata della sua schiena.

Anche da questa distanza, noto la trama del vestito… c’è un eccitante gioco di vedo non vedo, che mi fa trattenere il respiro! Sarei tentato di sopraggiungerle alle spalle e di accarezzare la sua pelle d’avorio…

‘ frena gli ormoni Grey! ’ mi ammonisco tornando a respirare normalmente ‘ devo innanzitutto pregare, che appena capirà di essere in presenza di < Alessandro >, mi dia il tempo di spiegarle perché non mi sono rivelato ’

Mi avvicino lentamente al ‘ nostro ’ tavolo e nel mentre, penso a quante buone possibilità ho… sono ormai giunto alle sue spalle, quando capta la mia presenza. Prima che si possa girare, la saluto…   

Ciao Anastasia

Si immobilizza, sicuramente riconoscendo la mia voce. Faccio il giro del tavolo e me la ritrovo che mi guarda scioccata.

“ Mr. Gr-ey ” balbetta disorientata.

“ Buonasera Anastasia ” e così dicendo mi accomodo al mio posto… se da dietro mi era sembrata eccitante, ora che la posso ammirare in tutta la sua bellezza, ne rimango folgorato.

‘ è bellissima ’ penso restando in silenzio, dandole modo di capire la situazione…

Mi accorgo immediatamente, dell’istante in cui comprende che sono io Alessandro… perché se in principio mi osservava con sorpresa, adesso è visibilmente sulla difensiva e mi fissa con un’espressione di ghiaccio.  

‘ non va bene ’ ammetto a me stesso ‘ devo assolutamente spiegare la situazione ’

“ Anastasia devo… ” ma proprio quando faccio per iniziare il mio discorso, Anastasia recupera la pochette dal tavolo e velocemente si alza.

Si dirige a testa alta verso l’uscita, senza darmi il tempo di pronunciare una sillaba…

‘ ed ecco, il famigerato orgoglio dei marines! ’

Mi precipito dietro di lei, rincorrendola fuori dal locale e la trovo che lotta contro le sue stesse mani, che tremano vistosamente mentre cerca di recuperare le chiavi della macchina.

“ Anastasia ti prego… ” cerco di dire vedendola scossa e tremante. Ma lei imperterrita continua la sua ricerca, fino a quando trova le chiavi e sblocca la vettura…

Quando si abbassa per entrare, per un solo istante vengo distratto dalla vista delle sue gambe nude… all’improvviso il sangue mi si concentra nel basso ventre, rendendomi muto a causa dell’eccitazione ‘ oh mamma mia… cosa le farei! ’  

Ma riacquisto subito il controllo di me stesso, e cerco nuovamente di parlarle “ ti prego lasciami spiegare Anastasia ” dico con tono supplichevole.

È ormai seduta al posto di guida, quando finalmente mi guarda in volto. Resta in silenzio un secondo prima di dirmi, con un tono professionale “ mi dispiace Mr. Grey, non è possibile ” e così dicendo chiude lo sportello, facendomi fare un passo indietro.

Mette in moto e parte, lasciandomi inchiodato sul marciapiede fuori dal ristorante…

‘ l’ho ferita più di quanto immaginassi ’ penso tra me e me, vedendola andare via ‘ ma di certo non mi arrenderò! Farò in modo da farmi ascoltare e perdonare ’

Torno verso l’automobile e quando sono alla guida penso…

‘ Anastasia Steele sarai mia! ’

 

POV ELENA

 

“ la prossima volta non fallirò… te lo prometto ”

< sarà molto meglio per te, Elena… sarà meglio per te! > deglutisco nervosamente lisciandomi la stoffa della gonna.  

< Elena devi agire con maggiore decisione > rincara la dose < non voglio più sentire parlare di un fallimento >

“ ok ”

La telefonata si interrompe all’improvviso, lasciandomi con l’amaro in bocca.

‘ Maledetto Christian Grey… è tutto a causa tua! ’

  
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