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Autore: Beeble    12/11/2020    1 recensioni
(riprende dal finale della quarta stagione)
Lucifer torna all'inferno, sente una voce, una chiamata urgente.
E se quello fosse solo l'inizio del percorso che lo porterà a capire in quale modo tutti hanno interpretato in maniera erronea l'ultima parte della profezia "Il male sarà rilasciato"?
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chloe Decker, Lucifer Morningstar
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3. Un secondo


 

 

“Chloe aveva detto che aveva un’idea ma…” Amenadiel mi fissa e poi mi stringe a sé con quel fastidioso modo di fare da fratello maggiore.

 

Mi basta un secondo per capire che è distrutto. Da sopra la spalla di mio fratello guardo la dottoressa. L’ho vista in quello stato solo dopo che aveva visto la mia faccia da diavolo.

 

“Come è possibile?” chiede Amenadiel.

“Credo che la detective mi abbia pregato... o qualcosa del genere...” faccio un gesto vago con la mano.

 

“Cosa desideri...” cambio la formula “Cosa posso fare per Charlie?”

“Fatica a respirare, dorme sempre di più, quasi non mangia da giorni… le medicine umane sono inutili… ho fermato il tempo, ma non posso farlo all’infinito… Luci… questa non è una malattia umana… io...”

Ha la voce rotta, non riesce a proseguire.

Parla Linda “L’ha provato a portare in paradiso ma non ci riesce. È troppo umano per resistere al viaggio...” dice fissando il cucciolo d’uomo che stringe a sé.

Il bambino sembra addormentato ma non è un sonno normale, qualcosa non va e sembra grave.

 

 

“Tu credi che io...” sono pietrificato.

“Luci… io non te lo chiederei se non fosse... l’unica possibilità che ho” dice serio.

 

Mi siedo sulla poltrona del salotto. Sono stanco, confuso.

 

Guardo Charlie fra le braccia della madre.

Poso lo sguardo sul volto di mio fratello che sembra invecchiato.

Mi sta chiedendo di fare qualcosa che nella mia vita ho fatto alcune volte.

Ma l’ho fatto eoni fa.

E soprattutto l’avevo fatto quando ero ancora il benvenuto in paradiso.

L’avevo fatto prima di essere bandito.

L’avevo fatto, ed era stato uno dei motivi dei miei litigi con papà.

Potrei azzardare l’ipotesi che persino una delle gocce che fece traboccare il vaso della rivolta riguardava in qualche modo questo.

 

 

Amenadiel mi sta chiedendo di portare la Luce: il significato del mio nome è anche il dono che avevo, prima ancora di essere in grado di tirare fuori i desideri dall’anima delle persone.

Potevo portare la Luce, pezzi di paradiso sulla terra.

Luce che guarisce, che porta la pace, che fa il bene.

 

Mi ci vuole un secondo.

Uso un solo secondo per decidere.

Il diavolo decide in fretta.

Di solito.

 

“Se non ce la dovessi fare...”

 

 

Non sono mai stato melodrammatico quindi non darò abbracci e non ci saranno lacrime.

 

 

 

“Tu devi dirglielo…”

 

 

 

A Chloe.

Che l’amo.

Sottointeso.

 

 

Amenadiel mi fissa con un’intensità che non conosco.

“Glielo dirai tu”

 

 

E mentre Lucifer si dirige verso quel luogo luminoso a cui non appartiene più, un’altra piuma cade, la seconda sulla terra.

 

Amenadiel la raccoglie. La posa accanto al figlio e cinge le spalle della compagna.

“Forse ci siamo tutti sbagliati sulla profezia...” sussurra.

  
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